Parte la caccia alle tracce per la versione di latino

da La Stampa

Parte la caccia alle tracce per la versione di latino

Molti studenti del liceo classico si aspettano Tacito per la seconda prova della maturità

È scattato il conto alla rovescia per l’esame di maturità 2015, che inizierà mercoledì 17 giugno, è ed tempo di toto tracce per l’esame, che quest’anno vedrà i ragazzi del liceo classico impegnati in una versione di latino.

I circa 1000 intervistati di Skuola.net hanno le idee chiare: sarà Tacito il protagonista della seconda prova. Riscuote infatti il 37% delle preferenze. Subito a seguire c’è invece Seneca, con il 23% dei voti, poi Cicerone (16%) e Quintiliano (7%). Quest’ultimo è stato oggetto di seconda prova per la Maturità 2013.

Il fatto che gli autori in seconda prova di Latino si ripetano non è una novità per gli esami di Stato. I favoriti del 2015 sono tornati più volte tra le tracce di maturità in passato. Se guardiamo alle prove d’esame dal 2000, Tacito appare già nel 2005, quando ha messo decisamente in difficoltà i maturandi con una versione complicata, mentre Seneca è uscito già tre volte nel 2003, nel 2007 e nel 2011. Anche Cicerone ha avuto il suo momento durante la Maturità 2002. Andando ancora più indietro del tempo, si nota poi che questi «classici» della Letteratura Latina siano stati tra le scelte più frequenti del Miur fin dal 1960.

Il liceo classico, almeno per quanto riguarda la seconda prova, non sembra quindi nascondere particolari sorprese per i maturandi 2015, che rimangono per altro al di fuori delle novità che interessano gli altri indirizzi da quest’anno. La rosa di materie da cui il Miur, ogni anno, sceglie lo scritto della seconda prova non si è arricchita, e la struttura e la tipologia di traccia del secondo scritto non subirà particolari variazioni. Lo stesso non si può dire per gli altri licei o per i tecnici e professionali, che invece si troveranno davanti una seconda prova più aderente ai nuovi programmi della riforma Gelmini.

Ma questo non sembra turbare particolarmente i maturandi del liceo classico: la maggioranza, circa 2 su 5 non cambierebbe la prova di latino (o greco) e manterrebbe la tradizionale versione. Tuttavia, circa il 22% degli intervistati la sostituirebbe con un questionario sulla letteratura antica. Un altro 10% circa invece la sostituirebbe con un elaborato. Non manca chi invece, oltre alla versione, ritiene necessario un questionario sulla letteratura (7%) o chi eliminerebbe la traduzione per far spazio ad un questionario che comprenda sia il programma di letteratura che di grammatica delle lingue antiche.

I maturandi del liceo classico rimangono conservatori anche per quanto riguarda le materie di seconda prova. Per ben 2 su 3, devono rimanere le sole Greco e Latino. Più possibilista il 14% che invece introdurrebbe anche Filosofia, mentre una percentuale piuttosto bassa crede sia necessario dare spazio anche ad un compito sulla letteratura italiana (6%) o su Storia dell’Arte (6%). Solo il 3% crede sia il caso di provare le competenze dei maturandi su Storia e il 4% circa, invece, vorrebbe che siano prese in considerazione dal Miur tutte queste ulteriori materie.

DdL: manifestazioni il 17 giugno e diffide per i presidi che convocano gli scrutini domenicali

da La Tecnica della Scuola

DdL: manifestazioni il 17 giugno e diffide per i presidi che convocano gli scrutini domenicali

I Cobas: la protesta di piazza riprenderà lo stesso giorno in cui la commissione Cultura dovrebbe votare gli emendamenti al ddl 1934. Intanto, i Cobas Piemonte hanno preparato una diffida per gli scrutini convocati di domenica: un atto di rimostranza che i docenti dovrebbero consegnare al dirigente.

Anche se il Miur sostiene che lo sciopero degli scrutini si è rivelato un mezzo flop, dai sindacati continuano a pervenire esternazioni di giubilo per l’iniziativa di protesta contro il ddl ‘La Buona Scuola’. L’ultima, in ordine di tempo, è pervenuta dai Cobas, secondo cui “anche ieri e nelle prime ore di oggi (venerdì 12 giugno ndr) è proseguita l`ondata dei blocchi degli scrutini in Liguria, Sardegna, Marche, Toscana, Umbria, Campania e Veneto, con scioperi che ovunque superano l`80% e in tantissime scuole sono totali, “a scrutinio zero”.

Dai Cobas, inoltre, è giunta la notizia che la protesta di piazza continuerà: il prossimo appuntamento è previsto per mercoledì 17 giugno, lo stesso giorno in cui la Commissione cultura dovrebbe votare gli emendamenti al disegno di legge 1934: l’appuntamento, spiega Piero Bernocchi, lo storico portavoce nazionale Cobas, è a due passi dal Parlamento, al Pantheon, in una manifestazione promossa dalle scuole di Roma, con la partecipazione anche di Flc-Cgil, Cisl Scuola, Uil Scuola, Snals e Gilda.

“Questo enorme ed oceanico successo – spiega Bernocchi riferendosi al blocco degli scrutini – rende ancora più affannoso il tentativo di trovare una mediazione truffaldina e del tutto a perdere all`interno del PD, dopo gli schiaffoni elettorali e la batosta della ‘incostituzionalità’ del Ddl votato in Commissione, con il parto di emendamenti che costituirebbero una pezza peggiore del buco. Come ad esempio quello che obbligherebbe i presidi a cambiare sede ogni tre anni, o al massimo ogni sei. Ammissione esplicita della pericolosità dei superpoteri al preside che, lascia capire l`emendamento, una volta resi padroni stabili della propriascuola diverrebbero corruttibili: e dunque come rimedio andrebbero sottoposti a trasferimento coatto, come se qualcuno prima diffondesse i virus di un nuovo ceppo influenzale, e poi si mettesse a venderne il vaccino”.

“Insomma – conclude Bernocchi – il PD e il governo non sembrano ancora voler prendere atto che i superpoteri vanno semplicemente cassati, le assunzioni e i licenziamenti, così come i premi e le punizioni ai docenti, sono idee e provvedimenti da cancellare per sempre, in quanto distruttivi della collegialità e dell`autonomia del lavoro docente, oltre che del buon funzionamento di una scuola di qualità”.

Intanto, continuano a giungere notizie di scrutini convocati di domenica. Un’eventualità su cui già l’Anief aveva messo le mani avanti (“i presidi dovranno prendersi le loro responsabilità”), ed ora contrastata pure dai Cobas Piemonte, che hanno preparato una diffida per gli eventuali scrutini convocati di domenica: un “atto di rimostranza che i docenti dovrebbero consegnare al dirigente che, comunque, decide di convocarli”: perchè “la convocazione di domenica è assolutamente irregolare, illegittima e fuori norma”.

Organico autonomia: un vero bluff (come scriviamo da tempo)

da La Tecnica della Scuola

Organico autonomia: un vero bluff (come scriviamo da tempo)

La Flc-Cgil pubblica oggi un ampio documento corredato da numeri e tabelle che dimostra ciò che la nostra testata sostiene da tempo: difficilmente l’organico dell’autonomia potrà servire per realizzare progetti. Più prosaicamente sarà appena sufficiente per coprire posti vacanti e supplenze.

Nel nostro piccolo lo avevamo scritto già in tempi non sospetti: l’organico dell’autonomia (o funzionale o potenziato come lo si voglia chiamare) sarà poca cosa. O meglio sarà sì di 40-50mila unità ma non è affatto detto che i docenti che ne faranno parte potranno davvero essere utilizzati per mirabolanti, quanto improbabili, attività progettuali.
Anzi, come andiamo sostenendo da almeno sei mesi quasi certamente la dotazione organica non potrà essere impiegata neppure per sostituire i docenti con l’incarico di vicepreside.
Adesso anche la Flc-Cgil sta manifestando tutti i propri dubbi e parla addirittura di un vero e proprio “bluff dell’organico potenziato”.
E allora a questo punto si comprendono anche i veri motivi per cui qualche giorno fa il Miur ha praticamente imposto all’USR dell’Abruzzo il ritiro di una improvvida circolare che conteneva una tabella nella quale i dirigenti scolastici avrebbero dovuto inserire tutti i dati per il calcolo dell’organico “potenziato”  (in un impeto di ottimismo l’Usr dell’Abruzzo suggeriva persino di aggiungere altre righe nel caso in cui quelle disponibili nella tabella non fossero sufficienti, quasi a lasciar intendere che l’organico aggiuntivo potrebbe persino raggiungere numeri a due cifre).
Evidentemente il Miur ha voluto subito evitare che si diffondesse una idea del tutto sbagliata dell’organico dell’autonomia.
La Flc-Cgil contribuisce ora a far tornare tutti con i piedi per terra e spiega – con numeri e tabelle – che in realtà l’organico dell’autonomia basterà appena, ma forse neppure, per coprire i posti che normalmente vengono coperti con supplenze annuali.
D’altronde la legge, su questo punto, è chiara: tutti docenti che fanno parte dell’oganico dell’autonomia dovranno essere impiegati prioritariamente nella copertura dei posti vacanti.
Nel corso di quest’anno l’Amministrazione scolastica ha stipulato un numero di contratti annuali molto superiore a 100mila: quindi le assunzioni previste dal ddl scuola non consentiranno di avere docenti “liberi” per attività progettuali.
Flc-Cgil sottolinea anche un dato che avevamo già segnalato più volte nei giorni scorsi: “nello stesso DDL si dice (art. 10 c. 7) che sui posti per il potenziamento dell’offerta formativa che rimarranno vacanti (molti, visto che i docenti assunti in ruolo non sono sufficienti a coprire i poste necessari per il curricolare) non possono essere stipulati contratti di supplenza”.
Insomma, a quanto pare i veri nodi del ddl scuola non sono quelli del “preside-sceriffo” o della valutazione dei docenti, ma piuttosto quello degli organici che – come sempre da almeno 20 anni a questa parte – sono largamente insufficienti a garantire il buon funzionamento delle scuole.

Sciopero scrutini: un flop, secondo il Miur

da La Tecnica della Scuola

Sciopero scrutini: un flop, secondo il Miur

Secondo i dati di cui noi disponiamo in esclusiva l’adesione allo sciopero degli scrutini sarebbe piuttosto modesta. Fino ad oggi avrebbero aderito meno di 20mila docenti in tutta Italia.

Secondo le rilevazioni effettuate dal Dipartimento della Funzione Pubblica attraverso il portale nel quale le scuole inseriscono i dati relativi agli scioperi, l’adesione al “blocco degli scrutini” sarebbe tutto sommato modesta.
I dati di cui la nostra redazione è in possesso lo dimostrerebbero, ma per essere certi che la situazione sia effettivamente questa è bene aspettare i numeri definitivi e ufficiali.
Comunque per ora risulta che nella prima giornata utile (8 giugno) le adesioni sono state complessivamente un migliaio. Nei due giorni successivi avrebbero scioperato 2.500 insegnanti ogni giorno.
Più consistente sarebbe la partecipazione il giorno 11 (più di 5mila adesione).
Nella giornata odierna si dovrebbe raggiungere il massimo con circa 8 mila partecipanti alla protesta.
Lo sciopero però è ancora in corso e proseguirà anche nei prossimi giorni.
Difficile fare previsioni su come andrà a finire anche se la sensazione è che probabilmente la protesta non sarà massiccia come quella che si ebbe il 5 maggio scorso in occasione dello sciopero proclamato da tutte le siglie sindacali.

Valutazione, mediocrità e selezione dei docenti

da La Tecnica della Scuola

Valutazione, mediocrità e selezione dei docenti

Si infiamma il dibattito sulla buona scuola. E tanti si chiedono come possa diventare “più buona” l’istruzione italiana. Sul Corriere della Sera si susseguono gli interventi di lettori comuni e insegnanti. E, a quanto pare, c’è anche qualche docente favorevole a una seria valutazione dell’operato dei docenti.

Scrive Massimo Scalas: “Caro Severgnini, dunque pare sia bastata un’elezione regionale vinta ma senza entusiasmare, e un blocco degli scrutini, per far pensare ad un rinvio di un anno della riforma della “buona scuola”. Gli insegnanti miei “colleghi”, le scrivono manifestando tutto la loro insofferenza per il fatto di essere giudicati dalla “gente comune”, a loro parere senza requisiti. Ora, tralasciamo di ribattere punto su punto, e ce ne sarebbe motivo fondato. Io chiedo loro solo una cosa: siamo in fondo a tutte le statistiche internazionali (non le vostre autoreferenziali) per competenze raggiunte dai nostri studenti, con tassi di abbandono scolastico quasi da terzo mondo. Un laureato italiano vale un diplomato finlandese o giapponese, nelle materie più importanti… pensate davvero che sia tutta colpa dello Stato o forse anche dalla mediocrità del corpo insegnante?”

Se la scuola italiana è all’ultimo posto nelle classifiche la responsabilità può essere imputata in parte anche ai professori?  “Tale mediocrità è dovuta o no, al fatto che non esista da almeno 40 anni alcun tipo di selezione dei docenti? Perchè alla fine il punto è solo questo: è inutile stare a discutere se avete molte ferie o poche ferie (in ogni caso sono molte di più rispetto alle altre categorie), se siete ben pagati o poco pagati. E’ inutile, perchè se fossimo ai primi posti al mondo come i finlandesi (i cui insegnanti sono pagati poco di più di quelli italiani), non ci sarebbe prezzo per compensare tale lavoro, ma siccome siamo in zona retrocessione, quanto viene corrisposto è anche troppo! E allora andrebbe differenziato, pagando benissimo quelli bravi e, se proprio non si possono licenziare, molto meno gli incapaci. Siete d’accordo su questo punto o no?”

Il lettore riapre una querelle infinita e, purtroppo, senza soluzione. Lo stipendio più alto dovrebbe essere legato a una seria valutazione dell’operato. Ma siccome quest’operato non è misurabile, allora non se ne fa mai niente.

Un brivido percorre la schiena, però, al solo pensiero che i docenti potrebbero essere valutati sondando la preparazione dei loro alunni. Forse verrebbero tutti licenziati in tronco…

Giannini: “Stanziati 93,2 mln per l’autonomia e il potenziamento dell’offerta formativa

da La Tecnica della Scuola

Giannini: “Stanziati 93,2 mln per l’autonomia e il potenziamento dell’offerta formativa

Oltre 93 milioni di euro per promuovere il coinvolgimento attivo degli studenti nella vita scolastica, per il potenziamento dell’offerta formativa, la formazione dei docenti, la diffusione di pratiche didattiche innovative. Il 66% di risorse in più rispetto al 2014.

Il Ministro dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, Stefania Giannini, ha firmato il decreto che finanzia l’autonomia scolastica (ex legge 440), completamente ripensato rispetto al passato.

“Stanziamo più risorse, la maggior parte delle quali destinate ad attività innovative per gli studenti e la loro partecipazione alla vita scolastica – sottolinea Giannini – Abbiamo predisposto un decreto con una visione d’insieme coerente con le priorità indicate nel disegno di legge ‘La Buona Scuola’. Mettiamo il doppio delle risorse sullo sport, quadruplichiamo quelle destinate all’inclusione, finanziamo con oltre 3 milioni la formazione sul CLIL, la metodologia per l’insegnamento di una materia non linguistica in lingua, e la sua diffusione. Abbiamo previsto una gestione più trasparente ed efficiente dei fondi, con un’apposita attività di rendicontazione e monitoraggio della spesa”.

Studenti protagonisti

La maggior parte delle risorse, oltre 51 milioni su 93, sono destinate al capitolo studenti. Più di 2 milioni vengono stanziati per l’inclusione scolastica degli alunni con disabilità. Ci sono 500.000 euro per l’insegnamento dell’italiano agli studenti figli di migranti e 2,5 milioni per la scuola in ospedale, che lo scorso anno ha offerto una risposta a 74.000 ragazzi coinvolgendo 4.000 docenti. Oltre 4 milioni finanziano la partecipazione studentesca, di questi 1 milione è destinato all’organizzazione di una Giornata Nazionale della Scuola per la realizzazione e la diffusione di buone pratiche didattiche. Il Piano nazionale per lo sport a scuola raddoppia i fondi: 2 i milioni per finanziarlo. Più di 5 milioni sono destinati ad un Programma nazionale per la promozione dell’educazione alimentare e per la partecipazione delle scuole ad Expo 2015. Vengono stanziati per la prima volta 2 milioni per la promozione dell’educazione teatrale e 1 milione per la diffusione della musica. Con 3,4 milioni si potranno potenziare i progetti per la promozione della cittadinanza attiva e dell’educazione alla legalità. Mentre 1 milione va al contrasto di bullismo e cyber-bullismo. Fra le novità assolute del decreto, l’iniziativa Scuole accoglienti: con 1 milione di euro saranno recuperati spazi inutilizzati per farne laboratori e cantieri di creatività.  Altra novità: 3 milioni per la diffusione della conoscenza del Made in Italy. Con 19 milioni si finanzia l’alternanza scuola lavoro che con #labuonascuola dovrà essere garantita a tutti gli studenti delle superiori. Due milioni vanno al contrasto della dispersione scolastica. Con 400.000 euro saranno realizzate per la prima volta summer schools destinate alle eccellenze.

Il CLIL al centro della formazione dei docenti

Oltre 3 milioni sono dedicati alla diffusione della metodologia CLIL e alla relativa formazione degli insegnanti. Con 400.000 euro si finanziano invece i progetti per il rafforzamento delle competenze in italiano e l’insegnamento degli autori del ‘900. Tre milioni serviranno allo sviluppo del sistema nazionale di valutazione, 1,9 alla formazione degli adulti. Sarà creata una piattaforma web per la ‘governance’ della formazione dei docenti, che con ‘La Buona Scuola’ diventa obbligatoria e basata su priorità nazionali.

Finanziare l’autonomia

Più di 25 milioni sono destinati alle scuole. Di questi 7,5 serviranno per la realizzazione dell’autonomia e all’innovazione tecnologica, 1 milione per l’accompagnamento all’attuazione del Piano Scuola digitale, 100.000 euro per i laboratori tecnologici. I 15,7 milioni dedicati al finanziamento aggiuntivo del funzionamento delle scuole prevedono una novità assoluta: con 3 milioni viene istituito un fondo ad hoc per supportare gli istituti in caso di emergenze, ad esempio gravi atti di vandalismo. Sarà predisposta infine una piattaforma per la rendicontazione e il monitoraggio della spesa.

Pantaleo (Flc Cgil), 80% scrutini rinviati

da tuttoscuola.com

Pantaleo (Flc Cgil), 80% scrutini rinviati

In una nota di commento allo sciopero degli scrutini il segretario della Flc Cgil Domenico Pantaleo sottolinea il grande successo della protesta: “Il numero degli scrutini rinviati a causa dello sciopero”, scrive il sindacalista,  “è pari all’80% in media con molte scuole dove l’adesione è stata totale“, mentre è stato garantito lo svolgimento delle operazioni connesse agli scrutini delle classi terminali, grazie  al grande senso di responsabilità dimostrato dal personale della scuola.
Mentre la mobilitazione non si ferma e cresce il consenso per le ragioni della protesta, cala quello verso il governo e l’insensato atteggiamento di chiusura, nei fatti, verso chi chiede di fermare l’iter del DDL, procedere con provvedimento d’urgenza per le assunzioni e ascoltare il mondo della scuola“.

Alle proteste degli insegnanti e degli studenti, fa notare Pantaleo, si aggiungono “le critiche di un ampio schieramento di accademici, giuristi ed esponenti della cultura” mentre  “al Senato una maggioranza sempre più in difficoltà rischia di dover ricorrere ai voti del centro destra per far passare riforme indigeribili“.

93,2 mln per l’autonomia, +66% su 2014

da tuttoscuola.com

93,2 mln per l’autonomia, +66% su 2014
Giannini: le priorità sono quelle indicate nel disegno di legge ‘La Buona Scuola’

Oltre 93 milioni di euro per promuovere il coinvolgimento attivo degli studenti nella vita scolastica, per il potenziamento dell’offerta formativa, la formazione dei docenti, la diffusione di pratiche didattiche innovative. Il 66% di risorse in più rispetto al 2014.

Il Ministro dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, Stefania Giannini, ha firmato il decreto che finanzia l’autonomia scolastica (ex legge 440), completamente ripensato rispetto al passato.

Stanziamo più risorse, la maggior parte delle quali destinate ad attività innovative per gli studenti e la loro partecipazione alla vita scolastica – sottolinea Giannini – Abbiamo predisposto un decreto con una visione d’insieme coerente con le priorità indicate nel disegno di legge ‘La Buona Scuola’. Mettiamo il doppio delle risorse sullo sport, quadruplichiamo quelle destinate all’inclusione, finanziamo con oltre 3 milioni la formazione sul CLIL, la metodologia per l’insegnamento di una materia non linguistica in lingua, e la sua diffusione. Abbiamo previsto una gestione più trasparente ed efficiente dei fondi, con un’apposita attività di rendicontazione e monitoraggio della spesa”.

La maggior parte delle risorse, oltre 51 milioni su 93, sono destinate al capitolo studenti. Più di 2 milioni vengono stanziati per l’inclusione scolastica degli alunni con disabilitàCi sono 500.000 euro per l’insegnamento dell’italiano agli studenti figli di migranti e 2,5 milioni per la scuola in ospedale, che lo scorso anno ha offerto una risposta a 74.000 ragazzi coinvolgendo 4.000 docenti. Oltre 4 milioni finanziano la partecipazione studentesca, di questi 1 milione è destinato all’organizzazione di una Giornata Nazionale della Scuola per la realizzazione e la diffusione di buone pratiche didattiche. Il Piano nazionale per lo sport a scuola raddoppia i fondi: 2 i milioni per finanziarlo. Più di 5 milioni sono destinati ad un Programma nazionale per la promozione dell’educazione alimentare e per la partecipazione delle scuole ad Expo 2015. Vengono stanziati per la prima volta 2 milioni per la promozionedell’educazione teatrale e 1 milione per la diffusione della musica. Con 3,4 milioni si potranno potenziare i progetti per la promozione della cittadinanza attiva e dell’educazione alla legalità. Mentre 1 milione va al contrasto di bullismo e cyber-bullismo.

Fra le novità assolute del decreto, l’iniziativa Scuole accoglienti: con 1 milione di euro saranno recuperati spazi inutilizzati per farne laboratori e cantieri di creatività.  Altra novità: 3 milioni per la diffusione della conoscenza del Made in Italy. Con 19 milioni si finanzia l’alternanza scuola lavoro che con #labuonascuola dovrà essere garantita a tutti gli studenti delle superiori. Due milioni vanno al contrasto della dispersione scolastica. Con 400.000 euro saranno realizzate per la prima volta summer schools destinate alle eccellenze.

CLIL 

Oltre 3 milioni sono dedicati alla diffusione della metodologia CLIL e alla relativa formazione degli insegnanti. Con 400.000 euro si finanziano invece i progetti per il rafforzamento delle competenze in italiano e l’insegnamento degli autori del ‘900. Tre milioni serviranno allo sviluppo del sistema nazionale di valutazione, 1,9 alla formazione degli adulti. Sarà creata una piattaforma web per la ‘governance’ della formazione dei docenti, che con ‘La Buona Scuola’ diventa obbligatoria e basata su priorità nazionali.

Autonomia

Più di 25 milioni sono destinati alle scuole. Di questi 7,5 serviranno per la realizzazione dell’autonomia e all’innovazione tecnologica, 1 milione per l’accompagnamento all’attuazione del Piano Scuola digitale, 100.000 euro per i laboratori tecnologici. I 15,7 milioni dedicati al finanziamento aggiuntivo del funzionamento delle scuole prevedono una novità assoluta: con 3 milioni viene istituito un fondo ad hoc per supportare gli istituti in caso di emergenze, ad esempio gravi atti di vandalismo. Sarà predisposta infine una piattaforma per la rendicontazione e il monitoraggio della spesa.

Educare alla affettività per prevenire la violenza

da tuttoscuola.com

Un convegno promosso da Elena Centemero (FI)
Educare alla affettività per prevenire la violenza
Alleanza tra scuola e famiglie per combattere discriminazioni

La scuola ha il dovere di combattere ogni forma di discriminazione, educando al riconoscimento e al rispetto delle differenze. I dati allarmanti sulla violenza nei confronti delle donne, sul bullismo omofobico e sui suicidi tra gli adolescenti rendono necessario un approccio pragmatico attraverso progetti e strategie che coinvolgano tutti gli insegnanti, i genitori, le istituzioni, gli enti locali e le associazioni. La sfida è uno sforzo comune che non solo superi i pregiudizi e gli stereotipi, ma che accompagni in modo concreto i ragazzi nel percorso di costruzione della loro identità”. Lo ha detto la deputata e responsabile scuola e università di Forza Italia, Elena Centemero, promotrice del convegno ‘Educazione all’affettività per la prevenzione della violenza e del bullismo nelle scuole’ che si è svolto oggi alla Camera.

Per educare i giovani all’affettività servono percorsi multidisciplinari e un’adeguata formazione di docenti e dirigenti. E su questo tema va ricostruita una nuova alleanza tra scuola e famiglie, nella consapevolezza che il nostro Paese deve fare ancora molti passi in avanti sulla non discriminazione legata alla disabilità, all’orientamento sessuale e alla diversità“, ha concluso.

Scrutini ed Esami per piangere

SCRUTINI ED ESAMI PER PIANGERE di Umberto Tenuta

CANTO 479 E tu docente, se non piangi, di che pianger suoli?

 

Tempi di scrutini e di esami.

Tempi di pianti.

Alla gioia nessuno pensa.

È scontata la promozione.

La bocciatura non è attesa da nessuno.

Arriva inattesa.

Ed è pianto!

Piangono i giovani.

Ed i docenti?

Che forse il medico non piange quando il malato muore?

Che forse l’ingegnere non piange quando il ponte crolla?

Che forse il fantino non piange quando il suo cavallo si spezza le gambe?

Ed il docente forse ride quando detta il suo QUATTRO?

BOCCIATO!

Bocciato chi?

Bocciato lo studente che nessuno ha innamorato ad apprendere di greco e di latino?

Bocciato lo studente che nessuno ha aiutato a comprendere che sette per quattro fa ventotto?

Bocciato lo studente che nessuno ha aiutato a comprendere il noumeno kantiano?

Suvvia!

Ma che ci stanno a fare le professoresse nelle scuole, se non per innamorare gli studenti?

Ma che ci stanno a fare i docenti nelle scuole se non per aiutare a comprendere che il quadrato costruito sull’ipotenusa è equivalente alla somma dei quadrati costruiti sui due cateti?

E se lo studente viene bocciato chi piange?

Vorrei proprio vedere con quanta contrizione la docente comunica il suo insuccesso!

Forse una lacrima sul viso!

Lacrime di coccodrillo.

Nemmeno quelle.

Sarebbe pure un buon segno.

Da una lacrima sul viso

ho capito molte cose

dopo tanti tanti mesi

ora so cosa sono per te.

Una lacrima e un sorriso

m’han svelato il tuo segreto

Ora la Professoressa ha capito che non è riuscita ad innamorare i suoi studenti.

Ora la Professoressa ha capito che gli itinerari di apprendimento proposti ai suoi studenti non sono risultati efficaci.

Ha capito!

E con le lacrime che le gocciolano dagli occhi dà un bacio affettuoso ai suoi pinocchietti.

 

Tutti i miei Canti −ed altro− sono pubblicati in:

http://www.edscuola.it/dida.html

Altri saggi sono pubblicati in

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