Incontri laboratoriali per la stesura dei Piani Educativi Individualizzati per alunni disabili

Incontri laboratoriali per la stesura dei Piani Educativi Individualizzati per alunni disabili; scuole secondarie di II grado

Per l’a.s. 2015-2016 l’Ufficio III organizza 6 incontri laboratoriali destinati a 15 istituzioni scolastiche secondarie di II grado dell’Emilia-Romagna. I Dirigenti Scolastici potranno iscrivere due docenti titolari e due riserve utilizzando il checkpoint su questo stesso sito Internet, entro il 20 settembre 2015.

Gli incontri laboratoriali seguiranno fase per fase la stesura dei PEI degli alunni più problematici delle 15 istituzioni scolastiche che saranno prescelte.

Gli incontri avranno carattere operativo e presuppongono uno stretto collegamento tra quanto ipotizzato nel corso delle attività laboratoriali e l’effettivo lavoro scolastico.

http://ww2.istruzioneer.it/2015/08/20/incontri-laboratoriali-per-la-stesura-dei-piani-educativi-individualizzati-per-alunni-disabili-scuole-secondarie-di-ii-grado/

Insegnamento strutturato per allievi con disabilità intellettiva

Lezioni magistrali sul tema “Insegnamento strutturato per allievi con disabilità intellettiva, con particolare riferimento agli alunni con autismo. A.s. 2015-2016

L’Ufficio Scolastico Regionale organizza una serie di 4 lezioni magistrali sul tema della strutturazione dell’insegnamento per alunni con disabilità intellettiva, con particolare riferimento agli alunni con autismo. Le lezioni, tenute dalla dott.ssa Graziella Roda, si svolgeranno nell’aula magna dell’Sstituto Belluzzi via Cassini 3 Bologna.

Le lezioni, tutte di sabato mattina, avranno carattere pragmatico ed operativo, corredate da un ampio corpus di esemplificazioni, forniranno ale scuole molti suggerimenti utili per impostare e condurre il lavoro con i ragazzi disabili.

Le lezioni sono aperte al pubblico, in modo particolare alle famiglie e agli educatori.

http://ww2.istruzioneer.it/2015/08/28/lezioni-magistrali-sul-tema-insegnamento-strutturato-per-allievi-con-disabilita-intellettiva-con-particolare-riferimento-agli-alunni-con-autismo-a-s-2015-2016/

Convegno

Siamo ormai alle porte  dell’evento che vedrà riuniti Sabato 5 e Domenica 6 Settembre nella Repubblica di San Marino insegnanti, genitori e allievi da tutta Italia per parlare di un progetto di scuola nuova basata sulla passione di studiare, sulla fiducia e responsabilizzazione, sulla valorizzazione dei doni specifici e sulla cooperazione  educativa. Una scuola che tutti sogniamo ma che non tutti forse abbiamo il coraggio di ritenere possibile e attuabile. Arrivati al 2° Convegno la sfida che ci poniamo è proprio questa, capire se le esperienze pedagogiche realizzate in questi anni attestano che la scuola del Gratuito è una realtà possibile a partire dalla scuola che abbiamo, dalla realtà che ogni giorno incontriamo e nella quale ci dibattiamo con fatica e sempre meno speranza.

Ci confronteremo anche con le esperienze di alcune scuole che hanno iniziato a sperimentare la Pedagogia del Gratuito e con le testimonianze di alcuni studenti. Vogliamo infatti dare voce alle esperienze concrete perché  sono sempre le buone prassi ad aprire la strada a modi nuovi di fare scuola. L’auspicio è quello di lasciarci non prima di aver messo il seme di una cooperazione  in rete tra insegnanti , genitori e studenti in modo da  poter continuare il lavoro iniziato  e raccogliere contributi, esperienze, idee anche a distanza. Affrettatevi , le iscrizioni sono quasi in chiusura, non perdetevi l’ occasione  per ridare fiducia ed entusiasmo al vostro compito di educatori.  L’equipe della Scuola del Gratuito è pronta ad accogliervi  e vi aspetta. A prestissimo.

Convegno: ultimi giorni per iscriversi

Scuola / Lavori in corso

Istituto Professionale Statale Cavalieri
Via Olona 14 – Milano
7 settembre 2015
ore 14 – 18

“SCUOLA/ LAVORI IN CORSO”

Opportunità e criticità nella legge 107/15

 

Convegno promosso da Diesse Lombardia perché dirigenti scolastici, insegnanti, personale della scuola e genitori abbiano l’opportunità di approfondire alcuni aspetti chiave della Riforma prevista dalla Legge 107/13-07-15

 

Diesse Lombardia ha organizzato un convegno indirizzato a tutte le scuole per la presentazione delle principali innovazioni previste dalla Riforma del sistema nazionale di istruzione e formazione ( Legge 107/13-07-15).

Un effettivo cambiamento delle istituzioni scolastiche implica un forte coinvolgimento, anche individuale, di tutti quelli che lavorano nella scuola e che si impegnano seriamente nella realizzazione dell’offerta formativa scolastica.

Pertanto, la questione centrale diventa: “Quello che la legge prevede aiuta i professionisti della scuola a diventare protagonisti positivi per la attuazione della Riforma?”

Questo convegno si propone di fornire alcune risposte a questa domanda, con riferimento in particolare ai seguenti temi: l’autonomia dell’organizzazione scolastica; la valutazione dell’efficacia dell’offerta formativa; la creazione di sinergie fra scuola e soggetti presenti nel territorio; il profilo professionale degli insegnanti e dei dirigenti.

 

Diesse Lombardia ha coinvolto alcuni esperti che interverranno rispondendo a domande raccolte preliminarmente fra i partecipanti:

  • Giovanni Cominelliesperto di politica scolastica – “ autonomia e governance “
  • Giovanni Bocchieridirettore generale D.G. Ass. Istruzione, Formazione Lavoro, Regione Lombardia – “ valutazione: chi? come? perche’? “
  • Dario Eugenio Nicolidocente Università Cattolica del Sacro Cuore – “Curricula, profili, POF, didattica: per quale studente? “
  • Angelo Lucio Rossi – dirigente scolastico dell’IC via Pareto, Milano“scuola e stakeholders: il ruolo dei soggetti sociali presenti nel territorio “
  • Luisa Ribolzi – Comitato Scientifico Gruppo CLAS“quale futuro per gli insegnanti: compiti, formazione e carriera“
  • Mariella Ferrante – Presidente Diesse Lombardia – coordinamento del convegno

 

Il convegno si svolgerà il giorno 7 settembre 2015 presso l’Istituto Professionale Statale Cavalieri (via Olona 14 – Milano) dalle ore 14:00 alle 18:00.

Il link per l’iscrizione è presente in homepage sul sito www.diesselombardia.it.

Diesse Lombardia da anni offre sostegno a insegnanti, dirigenti e scuole con interventi di formazione (corsi, “task force” su temi quali la valutazione, le competenze, la digitalizzazione, i BES, etc), di consulenza (Sportello “Io ti ascolto” per insegnanti in difficoltà e richieste di dirigenti/genitori che si trovano a dover gestire situazioni di disagio da parte degli insegnanti) e di concreto supporto (Sportello “Insegnante Offresi e Cercasi” per la segnalazione di CV e opportunità di impiego).

In arrivo dotazione da 233 milioni per il fondo di funzionamento delle scuole

da Il Sole 24 Ore

In arrivo dotazione da 233 milioni per il fondo di funzionamento delle scuole

di Cl. T.
Il ministero dell’Istruzione raddoppia le risorse del Fondo di funzionamento delle scuole, che passano dai 110 milioni di euro del 2014 a ben 233,9 milioni di euro quest’anno: la prossima settimana, annuncia Stefania Giannini, comunicheremo i singoli importi a ciascun istituto, che avrà così note le risorse praticamente ad anno scolastico appena iniziato. «È un passo avanti considerevole – dice il ministro – visto che finora le risorse arrivavano alle scuole tra dicembre e gennaio».

Nel dettaglio
Mediamente ogni scuola riceverà tra i 23mila e i 30mila euro, a secondo del grado di istruzione. I 4/12 dei fondi assegnati saranno trasmessi subito; e i restanti 8/12 a gennaio 2016, spiegano dal Miur: «Ciò consentirà alle scuole di programmare al meglio l’offerta formativa e quella economica che va fatta entro ottobre», aggiunge il capo dipartimento per la Programmazione e la gestione umana e finanziaria, Sabrina Bono: «Si tratta dello stanziamento più elevato negli ultimi 10 anni. Prima al massimo si arrivava a 130 milioni di euro. E dal prossimo anno scolastico, 2016-2017, i fondi per il funzionamento saranno di 236 milioni di euro».

L’utilizzo
Queste risorse serviranno per le spese amministrative degli istituti, dal toner per le stampanti, al sapone, alla carta igienica, al materiale didattico. L’incremento delle risorse, sottolineano dal Miur, potrà essere un motivo in meno per gli istituti per chiedere il contributo volontario alle famiglie: «Quel contributo “volontario” che però nei fatti era obbligatorio, sarà ora davvero volontario», commenta il sottosegretario, Davide Faraone. Tra le altre novità in arrivo a settembre per gli studenti, il decollo dell’alternanza scuola-lavoro “rafforzata” (400 ore nel triennio finale, 200 ore nei licei) a partire dalle classi terze degli istituti superiori (si stanziano 100 milioni di euro) e la possibilità di rafforzare lo studio di una lingua straniera, con il metodo Clil, insegnamento di una materia non linguistica in lingua straniera, appunto.

Paritarie, entro fine mese l’invio della «carta d’identità» al Miur

da Il Sole 24 Ore

Paritarie, entro fine mese l’invio della «carta d’identità» al Miur

di Lorena Loiacono

Dal numero degli studenti frequentanti alla composizione del collegio dei docenti: le scuole paritarie, per l’avvio dell’anno scolastico, preparano la documentazione necessaria da inviare al ministero. Una vera e propria carta di identità, come spiegato dall’Usr Abruzzo in una nota inviata agli istituti.

Il primo appello nelle classi
Innanzitutto, entro il 30 settembre prossimo, tutte le scuole statali paritarie dovranno compilare ed inviare all’Usr i modelli di comunicazione di regolare funzionamento della scuola dell’infanzia, della primaria e delle secondarie di primo e secondo grado. Nei moduli va indicato anche il numero di studenti specificando se di sesso maschile o femminile, il numero dei ragazzi disabili e di quelli stranieri e del personale scolastico docente e non docente con tanto di titolo di studio e tipologia di contratto di lavoro. Nella documentazione dovrà esserci anche la composizione degli organi collegiali e nel dettaglio la data di costituzione, i componenti di diritto e quelli eletti. I nomi degli eletti dovranno arrivare entro 15 giorni dalle elezioni. La dichiarazione, firmata dal legale rappresentante, dovrà essere corredata da una fotocopia del documento di identità e inviata in copia agli uffici degli ambiti territoriali che ne verificheranno l’esattezza chiedendo, in caso di necessità, chiarimenti o modifiche.

Per i disabili un’attenzione in più
Le informazioni relative agli studenti portatori di handicap saranno analizzate dagli Uffici degli ambiti territoriali che acquisiranno copia della certificazione in base alla legge 104/1992. Verranno inoltre acquisiti i pareri dei Gruppi di lavoro provinciali sull’handicap in merito alle ore di sostegno necessarie.

Anche le paritarie hanno l’anagrafe
L’Usr Abruzzo ribadisce inoltre l’importanza di comunicare nel dettaglio tutti i dati utili per l’anagrafe delle scuole paritarie: si tratta infatti di informazioni fondamentali per il calcolo dell’assegnazione dei contributi statali. Anche il codice Iban ed eventuali variazioni vanno comunicati attraverso il Sidi dal gestore autorizzato. Tutti i dati dovranno arrivare tramite il codice meccanografico, per garantire efficienza e trasparenza.

Diplomifici sorvegliati speciali
I dati richiesti dal Miur in concomitanza dell’avvio dell’anno scolastico servono a confermare e verificare le condizioni di parità della scuola privata. Ma il Governo, con la legge 107 di riforma della Buona scuola, ha deciso di avviare anche un lungo e attento monitoraggio su tutte le scuole private per “stanare” eventuali istituti dal diploma facile. I cosiddetti diplomifici su cui, entro 120 giorni dall’approvazione della legge, dovranno partire verifiche a tappeto con tanto di ispezioni soprattutto sul numero di iscritti e di frequentanti e sulle condizioni di lavoro del personale docente.

Per studenti e famiglie c’è la Buona scuola
Anche le scuole paritarie sono entrate di diritto nei contenuti più importanti della legge 107 di riforma della Buona scuola, con due innovazioni principali: lo school bonus e le detrazioni fiscali. Le spese sostenute dalle famiglie, per consentire la frequenza di uno studente nella scuola paritaria, sono infatti detraibili. Non solo: arriva anche lo school bonus per incentivare le donazioni a favore delle paritarie da parte dei privati, da destinare alla costruzione di nuovi edifici, alla manutenzione e alla promozione di progetti per l’occupabilità degli studenti. Si avrà diritto infatti ha un beneficio fiscale, con credito di imposta al 65%, sulla dichiarazione dei redditi per un limite massimo di 100mila euro di donazioni.

Presidi, il concorso può partire coi tempi necessari

da La Tecnica della Scuola

Presidi, il concorso può partire coi tempi necessari

“A questo punto può partire con i tempi necessari il corso concorso per i nuovi dirigenti”: a dirlo è stato il ministro dell’Istruzione Stefania Giannini a Torino.

“Questi presidi arriveranno nelle presidenze l’anno prossimo e saranno alcune centinaia. Non sono ancora tutti quelli che ci servono”, ha precisato Giannini nel corso della festa del Partito Democratico.

Il responsabile del Miur ha anche parlato degli esoneri dei vicepresidi che la legge di stabilità aveva bloccato e che nelle ultime ore sembra aver trovato una soluzione: “è un tema discusso col Mef ed è stato trovato una soluzione che dà sicurezza sul fatto che il primo giorno di scuola ogni dirigente potrà avere i suoi collaboratori. Si tratta di un problema affrontato e risolto”, ha confermato il ministro.

Lo stesso concetto era stato espresso da Giannini poco prima, nel corso di un incontro avuto con i sindacati in Regione Piemonte a Torino. “Il Piemonte come altre regioni ha bisogno di dirigenti scolastici, la soluzione per quest’anno è che ne arriveranno 29 in più. Ne mancano un centinaio”.

Resta da capire cosa significa “i tempi necessari” per far partire il concorso per dirigenti: se ne parla con insistenza ormai da un anno. Ma agli annunci, dopo quello dell’estate 2011, non è ancora seguito alcun bando nazionale. Intanto, le reggenze si moltiplicano.

Assunzioni fase B, 3 precari su 4 trasferiti al Nord: 7mila su 9mila!

da La Tecnica della Scuola

Assunzioni fase B, 3 precari su 4 trasferiti al Nord: 7mila su 9mila!

La fase B del piano assunzioni era la più temuta: tanto che un precario su tre non ha fatto domanda. A ragione: perché su 9mila proposte d’immissioni in ruolo, 7mila sono fuori regione.

Il dato, abilmente “mescolato” e ridimensionato dal Miur con le altre 29mila assunzioni già fatte (fase 0 e A) e le 55mila ancora da attuare (l’organico funzionale relativo alla fase C), era del resto inevitabile: perché al Nord ci sono le cattedre e al Sud i docenti che chiedono il ruolo. Dal momento che l’amministrazione ha chiesto loro di inserire nella candidatira on line tutte le province italiane, l’incastro posti vacanti-docenti meridionali non poteva non avvenire.

Lo squilibrio non è passato inosservato. Per il coordinatore nazionale della Gilda, Rino Di Meglio, “se si tiene conto che le due precedenti fasi del piano di immissioni in ruolo (0 e A) hanno riguardato le graduatorie locali, è evidente che il numero di docenti costretti a spostarsi nella fase B è abnorme e molto lontano da quel 10% profetizzato dal ministro”.

Per l’Anief, invece, “la lotteria della fase B di assunzioni non ha quindi fatto sconti. E al sindacato risulta che ci sono stati addirittura dei precari a cui, attraverso l’algoritmo del Miur, è stato indicato loro di spostarsi da Nord a Sud. A rendere ancora più grave la situazione è che una cattedra su cinque non verrà utilizzata per l’immissione in ruolo, ma tornerà utile solo per le supplenze annuali fino al 31 agosto 2015”.

Cosa accadrà ora? Innanzitutto, in tanti, forse tantissimi di questi 7mila trasferiti, avranno la possibilità di rimanere per l’anno 2015/16 nella provincia dove sono ora collocati in graduatoria: basterà che comunichino al Miur, dopo comunque aver accettato l’assunzione, di aver sottoscritto una supplenza annuale.

Poi, tra inverno e primavera, potranno anche tentare la carta del trasferimento (concesso eccezionalmente dalla riforma già al termine del primo anno): le possibilità, diciamolo subito, non sono molte. Anche perché nel frattempo saranno stati assunti i 55mila precari sul “potenziamento”, che potrebbero in qualche modo fare da “tappabuchi” anche sugli organici del futuro prossimo.

“Esonero vicepresidi”: ci vogliono i fatti e non gli annunci

da La Tecnica della Scuola

“Esonero vicepresidi”: ci vogliono i fatti e non gli annunci

L’annuncio del ministro Giannini relativo alla ventilata soluzione del problema degli esoneri dei vicepresidi non ha suscitato particolari entusiasmi, come forse ci si poteva aspettare.
C’è anzi persino chi manifesta diffidenza o quantomeno perplessità.
Gli stessi sindacati, almeno per il momento, preferiscono non pronunciarsi e i commenti prevalenti che stiamo raccogliendo (per lo più in via ufficiosa)  sono improntati ad estrema cautela.
Il punto è che per ora il Minsitro si è limitata a dire che la questione è stata risolta grazie ad una non meglio precisata intesa raggiunta con il MEF senza però precisare in alcun modo le concrete modalità con cui potrebbe essere fatta l’operazione.
La “dimenticanza” non è cosa di poco conto, perchè, in questo caso, è assolutamente essenziale capire la procedura che il Ministero intende attivare.
La soluzione più rapida e lineare sarebbe quella di un provvedimento legisativo (un decreto legge da adottarsi già durante il prossimo Consiglio dei Ministri) per modificare per lo meno il passaggio del comma 95 della legge 107 in cui si vieta di nominare supplenti ai sensi dell’articolo 40 della legge 449/97 sui posti dell’organico potenziato.
Basterebbe dire che il divieto non sussiste nel caso in cui si debba sostituire l’insegnante che svolge funzioni vicarie. Al tempo bisognerebbe dire che vengono immediatamente attivati 5mila posti di organico potenziato (tanti sono all’incirca gli esoneri) da coprirsi con supplenze fino alla conclusione della fase C del piano di assunzioni e cioè fino a a quando non verranno assegnati alle scuole tutti gli insegnanti neo-assunti sui posti del potenziamento.
Questa soluzione esporrebbe però il Governo ad una critica tanto ovvia quanto difficile da contrastare: ma non era più semplice pensarci prima e scrivere il testo della legge fin da subito in modo più preciso?
Ci sono anche altre strade, ma sono più tortuose sotto il profilo amministrativo e forse anche un po’ rischiose. Per esempio si è parlato di “anticipare” l’assegnazione dell’OP alle scuole dove è necessario sostituire il vicepreside oppure adottare un decreto per aumentare l’organico di fatto.
In ogni caso si tratta di soluzioni che richiedono tempo e che potrebbero intaccare in qualche modo i diritti dei precari che stanno attendendo l’assunzione con la fase C.
Insomma, il Ministro ha annunciato che “c’è la volontà politica”, ma se non si entra nel merito della procedura, risulta davvero difficile capire come e quando  i vicepresidi potranno essere davvero sostituiti.

ANP. Nessuno mi può giudicare …

da tuttoscuola.com

ANP. Nessuno mi può giudicare …
Continua a distanza lo scontro verbale tra i sindacati della scuola e l’Anp, il maggior sindacato rappresentativo dei dirigenti scolastici.

Questa la nuova risposta dell’ANP alla replica dei sindacati scuola contro la precedente presa di posizione critica espressa nei riguardi della resistenza attiva verso la legge 107.

Come si può rilevare, si continua a giocare non in punta di fioretto.

” Non accettiamo da nessuno, men che meno dall’ANP, lezioni di educazione civica.”

“Verrebbe da dire: si vede. Di educazione civica e di attenzione per il bene comune, nella nota “unitaria” di CGIL, CISL, UIL, SNALS e GILDA, c’è ben poco. C’è abbondanza, invece, di asserzioni tanto apodittiche quanto contraddette dall’evidenza.

“Il personale della scuola merita rispetto e gratitudine, non certo attacchi infondati e gratuiti come quello dell’ANP”.   Noi non abbiamo affatto attaccato il personale della scuola: abbiamo criticato le modalità della sua rappresentanza: quella che ha garantito ai docenti l’assenza di ogni carriera, di ogni riconoscimento del merito, di ogni reale ricompensa per la quantità e la qualità del lavoro svolto; quella che ha preferito mantenere in vita un mortificante sistema di scatti di anzianità uguali per tutti, a spese del fondo di istituto destinato a chi lavora di più. Chi ha voluto, e vuole, mantenere in vita tutto questo ci accusa di attaccare il personale.

Quella rappresentanza che ha voluto limitare a 40 ore il tempo dedicato al Collegio Docenti e poi vorrebbe farne il centro di decisione permanente di ogni questione organizzativa; quella che esorta i colleghi a non fare quel che la legge prevede ed a discutere e deliberare di ciò che la legge assegna ad altri.

Un danno erariale, a tacer d’altro: perché quel tempo è pagato dal contribuente affinché sia speso nel lavorare a vantaggio dell’utenza, non in attività parasindacali e di politica generale. Oltretutto, volte a contrastare l’applicazione di una legge votata dal Parlamento.

Noi non siamo la controparte dei docenti e degli ATA: controparte vera sono coloro che si battono (e vogliono spingerli a battersi) per mantenere un mortificante status quo. Se una speranza c’è per chi lavora nella scuola è che le cose cambino e cambi una cultura della rappresentanza che non riesce ad esprimere altro che la negazione di ogni innovazione.

Nessuno vi può giudicare, signori del sindacato unitario? Per parte nostra, non rinunciamo alla libertà di parola e di critica: ma ci auguriamo che il vero giudizio, quello che più temete, venga da coloro dei quali asserite di essere gli unici rappresentanti nel momento stesso in cui vi adoperate in loro danno”.

Perché impariamo?

PERCHÉ IMPARIAMO? di Umberto Tenuta

CANTO 528 Nellina, tu che sei una brava maestra, ti sei posta questa domanda?

Nella mia sconfinata generosità, ti voglio aiutare a rispondere.

 

Tu non sei un animale qualsiasi.

Gli animali sanno, sin dal momento della nascita, tutto quello che debbono sapere nel corso della loro vita.

Il loro sapere è racchiuso nel patrimonio di istinti che ereditano dai genitori.

Nasce ignudo.

Il suo vestito è la cultura.

E la cultura non la eredita.

Se la deve acquistare col sudore della sua fronte.

Epperciò nasce dotato di sconfinata curiosità[1].

Curiosità che è grande sin dai primi anni di vita.

E si manifesta nel suo fulgore intorno al terzo anno di vita. età dei perché

O maestre di Scuola dell’infanzia, non distruggete questa innata curiosità dei bimbi.

Anzi alimentatela.

Tanto ci penseranno i docenti della Scuola Primaria a cominciare a spegnerla, lasciando ai colleghi della scuola secondaria la soddisfazione di completare lo spegnimento.

Oddio!

Mi viene un’idea.

Maestri, Docenti, Insegnanti, Professori, non preoccupatevi del come appellarvi.

Il nome più appropriato è VIGILI DEL FUOCO!

A voi il compito di spegnere il fuoco d’amore della conoscenza.

Nel silenzio tombale delle vostre aule risuonano solo le vostre risposte a domande mai poste.

Dai, sono generoso!

Fino a ieri avete fatto questo mestiere.

Ora, nel prossimo anno scolastico, cambiate mestiere.

Non più vigili del fuoco, ma incendiari!

Sin dai primi giorni di scuola.

Non interrogherete ma stimolerete i vostri giovani studenti a porre domande.

Ogni studente avrà il suo QUADERNONE DEI PERCHè.

Faranno a gara a chi lo riempirà per primo.

Faranno a gara a chi se ne comprerà un secondo, un terzo…, con la paghetta settimanale del papà.

Che fatica!

Che fatica per voi leggerli tutti e memorizzarli i loro mille e mille e mille perché.

Calma, Professò!

Mica hai intenzione di rispondere ai loro perchè!

Il massimo che potrai fare è aiutarli a cercare le risposte sul loro Tablet.

 

Tutti i miei Canti −ed altro− sono pubblicati in:

http://www.edscuola.it/dida.html

Altri saggi sono pubblicati in

www.rivistadidattica.com

E chi volesse approfondire questa o altra tematica

basta che ricerchi su Internet:

“Umberto Tenuta” − “voce da cercare”

[1] HODKIN R.A., La curiosità innata – Nuove prospettive dell’educazione, Armando, Roma, 1978.

Noi siamo i nostri perché

527 PERCHÉ? NOI SIAMO I NOSTRI perché di Umberto Tenuta

Canto 527 NOI SIAMO I NOSTRI perché Non siamo quello che siamo ma quello che vorremmo essere!

A differenza dei robot, noi non siamo le conoscenze possedute, ma le conoscenze che cerchiamo.

 

Filosofia.

Saggezza antica!

Non possesso del sapere, ma desiderio dei saperi.

Shelling non disse forse:

se mi dessero in una mano tutta la verità e nell’altra la ricerca della verità, io sceglierei la ricerca della verità.

Desiderio inesausto.

Se fosse soddisfatto, l’uomo non si distinguerebbe dagli animali, confinati nel loro patrimonio di istinti.

L’uomo è domanda inesausta, infinita, eterna.

Mai compiuto, mai finito, mai arrivato, mai pago.

Domanda.

Perché.

Docenti, non preparatevi a portare risposte.

Piuttosto, preparatevi ad ascoltare ed a suscitare domande.

−Oddio, se li lascio domandare, quelli ti fanno domande alle quali tu non sai rispondere!

Docenti cari, non preparatevi a dare risposte alle domande poste dai vostri studenti!

Preparatevi a insegnare come si ricercano le risposte.

Non riempite le memorie dei TABLET dei vostri studenti!

Piuttosto, insegnate loro come si ricercano le risposte.

Le cose più importanti del fare scuola sono il domandare ed il ricercare.

SCUOLA DELLA DOMANDA

SCUOLA DEI perché

SCUOLA DELLA RICERCA

<<Quel che si desidera è che l’insegnante smetta di essere un conferenziere e stimoli la ricerca e lo sforzo invece che accontentarsi di trasmettere delle soluzioni già pronte>>[1].

È forse soprattutto in questo senso che vanno utilizzati i TABLET a scuola.

Non per travasare nozioni, ma per ricercare risposte alle domande che i singoli studenti si pongono.

Docenti, i vostri studenti non sono sacchi vuoti da riempire.

Nasce il bimbo naturalmente curioso.

Curioso di toccare, di guardare, di ascoltare, di parlare…

Lasciatelo fare!

Lasciatelo esplorare il nuovo mondo con la bocca, con gli occhi, con le mani, con la lingua, con le orecchie, con il naso, con tutto il suo corpo.

Il suo NUOVO MONDO.

Un mondo fatto di cose, di persone, di animali, di piante.

Un mondo di cose!

Un mondo reale, concreto, iconico, simbolico.

Un mondo virtuale.

Bidimensionale e tridimensionale.

Un mondo in un TABLET.

Il tuo IPAD, il tuo Smartphone, il tuo tablet.

Uno strumento per domandare.

Domandi a SIRI e SIRI ti risponde.

Domandi a GOOGLE e Google ti risponde.

Imparare a domandare e imparare a ricercare.

Sono questi gli obiettivi formativi che ogni docente dovrebbe porre a capo della sua programmazione per il prossimo anno scolastico.

 

Tutti i miei Canti −ed altro− sono pubblicati in:

http://www.edscuola.it/dida.html

Altri saggi sono pubblicati in

www.rivistadidattica.com

E chi volesse approfondire questa o altra tematica

basta che ricerchi su Internet:

“Umberto Tenuta” − “voce da cercare”

[1] PIAGET, Dove va l’educazione, Armando, Roma, 1974, p.27.

Avviso 3 settembre 2015, AOODPIT 1880

Ministero dell’Istruzione, Università e Ricerca
Dipartimento per il sistema educativa di istruzione e di formazione

 

Vacanza del posto di Direttore della Scuola per l’Europa di Parma

Il Ministero dell’Istruzione, Università e Ricerca – Dipartimento per il sistema educativa di istruzione e di formazione, ai sensi della legge 3 agosto 2009, n. 115 (“Riconoscirnento della personalità giuridica alla Scuola per l’Europa di Parma”) e dell’articolo 5 del Decreto Ministeriale n. 138/2010 (“Regolamento amministrativo della Scuola per l’Europa di Parma”)

RENDE NOTO

A decorrere dal 1 settemhre 2015, presso la Scuola per l’Europa di Parma, si è reso disponihile il posto di Direttore. L’incarico ha durata triennale a decorrere dal 1/9/2015.
Per tutta la durata dell’incarico il trattamento economico sarà conforme a quanto previsto dall’articolo 1, comma 11, della citata legge n. 115/2009, nella misura indicata dalla Tabella A, allegata al richiamato D.M. n. 138/2010.
Possono partecipare alla selezione i dirigenti scolastici attualmente in servizio e che abbiano superato il periodo di prova, purché possano garantire, all’ atto della presentazione della domanda e in caso di nomina, per condizioni giuridiche e di servizio, un effettivo periodo di permanenza in servizio pari a tre anni.
Gli aspiranti devono, inoltre, possedere la padronanza, almeno al livello C1 del Quadro Comune Europeo di Riferimenlo, di una delle tre lingue veicolari (inglese, francese e tedesco) e, almeno al livello B2 del medesimo Quadro Comune Europeo di Riferimento, di una seconda lingua veicolare.
Gli aspiranti al predetto posto dovranno presentare la propria candidatura, utilizzando il formulario di cui all’allegato 1, entro le ore 23.59 del giorno 9 settembre 2015 esclusivamente all’indirizzo di posta certificata dpit@postacert.istruzione.it.
La domanda, debitamente sottoscritta dall’interessato e accompagnata dalla fotocopia di un valido documento di identità, deve contenere le seguenti indicazioni:
a) cognome, nome, luogo e data di nascita;
b) sede di svolgimento dell’attuale incarico ricoperto;
c) data di conferimento del primo incarico dirigenziale e superamento del periodo di prova;
Il candidato dovrà inoltre dichiarare di non avere procedimenti penali in atto e di non essere incorso, negli ultimi 3 anni, in alcuna delle sanzioni e dei provvedimenti disciplinari previsti dall’ ordinamento vigente.
Alla domanda di partecipazione deve essere allegato il curriculum personale in formato europeo, nel quale devono essere specificati i titoli culturali, scientifici e professionali posseduti.
Gli stessi interessati sono tenuti a rilasciare, sotto la propria responsabilità, in calce alla domanda, apposita dichiarazione, ai sensi del D.P.R. n. 445/2000, di essere in possesso di tutti i titoli culturali, scientifici e professionali indicati nel curriculum ai fini della valutazione.
Le domande prive di tali indicazioni, ovvero non sottoscritte dall’interessato e non corredate della documentazione richiesta non sono prese in considerazione.
Sono altresì escluse le candidature dei soggetti che non risultino in possesso dei requisiti di partecipazione di cui al presente avviso.
Ai fini dell’individuazione del destinatario dell’incarico, il Ministero dell’Istruzione, Università e Ricerca effettuerà dapprima, tra i candidati in possesso dei requisiti di partecipazione, una preselezione per titoli sulla base delle indicazioni di cui alla normativa citata e dei criteri contenuti nella scheda di valutazione allegata al presente avviso (allegato n. 2), cui seguirà, per i candidati che avranno conseguito un punteggio non inferiore a 60/100, un colloquio finalizzato alla verifica del possesso delle competenze di cui all’articolo 1, comma 9, della citata legge n. 115/2009.
In particolare il colloquio sarà volto ad accertare il possesso delle seguenti competenze:
a) competenze manageriali in ambito pedagogico, amministrativo, finanziario e contrattuale;
b) conoscenza del sistema delle Scuole europee, vale a dire il circuito di scuole istituite ai sensi della Convenzione sullo Statuto delle Scuole europee del 21/6/1994 (www.eursc.eu);
c) padronanza di una delle tre lingue veicolari al livello C1 e di una seconda lingua veicolare almeno al livello B2 del Quadro Comune Europeo di Riferimento;
d) adeguate capacità relazionali.
Al colloquio può essere attribuito un punteggio massimo di 100/100. Lo stesso si intende superato con un punteggio pari ad almeno 60/1 00.
Il colloquio si terrà presso il Ministero dell’Istruzione, Università e Ricerca – Dipartimento per il sistema educativo di istruzione e di formazione, stanza 97, piano terra, viale Trastevere 76/a, Roma. Ai candidati ammessi al colloquio sarà inviata apposita convocazione esclusivamente all’indirizzo di posta certificata indicato dagli stessi.
La valutazione dei titoli e il colloquio saranno svolti da apposita Commissione istituita da parte del Dipartimento per il sistema educativo di istruzione e di formazione.
Al termine del colloquio sarà predisposta dalla Commissione una graduatoria finale risultante dalla somma dei punteggi conseguiti dall’esame dei titoli e dal colloquio stesso.
Il presente avviso viene pubblicato nei siti Intranet e Internet di questo Ministero.

Il Capo Dipartimento
Rosa De Pasquale


Allegato 1

 

 

 

Al Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca

Dipartimento per il Sistema educativo di istruzione e di formazione

Viale Trastevere, 76/a

00153 R O M A

 

Il/la sottoscritto/a___________________________________________________

nato/a   a____________________________________prov.__________________

Il_____________________, residente a ______________________, in via ______________________________, telefono ___________________, dirigente scolastico con incarico presso ______________________________________________________________________________________________________________________ dal __________________

 

presenta la propria candidatura per il posto di direttore della Scuola per l’Europa di Parma vacante a decorrere dall’anno scolastico 2015/2016 ai sensi dell’avviso pubblico del Ministero dell’Istruzione, Università e Ricerca – Dipartimento per il sistema educativo di istruzione e di formazione del 3/9/2015. A tal fine, sotto la propria responsabilità, consapevole delle conseguenze di legge connesse al rilascio di dichiarazioni non veritiere alla Pubblica Amministrazione, ed in particolare di quanto previsto dal D.P.R. 28.12.2000, n. 445, come modificato e integrato dall’articolo 15 della legge 16 gennaio 2003, n. 3, dichiara:

1) di ricoprire la posizione di dirigente scolastico dall’anno scolastico _______;

2) di aver superato il periodo di prova;

3) di aver svolto n. _______ anni di effettivo servizio nell’attuale ruolo di appartenenza;

4) di essere in possesso delle seguenti competenze linguistiche: _______________________________;

5) di non avere procedimenti penali in atto e di non essere incorso, negli ultimi 3 anni, in alcuna delle sanzioni e dei provvedimenti disciplinari previsti dall’ordinamento vigente;

6) di essere effettivamente in possesso di tutti i titoli culturali, scientifici e professionali indicati nel curriculum ai fini della valutazione.

Il sottoscritto chiede che ogni comunicazione relativa alla procedura di selezione sia inviata da codesto Ufficio al seguente indirizzo di posta elettronica certificata:

______________________________________________________________________________________________________________________________

Allegati:

  • curriculum vitae;
  • copia di un documento di riconoscimento in corso di validità.

Allega inoltre (eventualmente)



Precisa inoltre

(eventualmente)__________________________________________________

 

Presta il proprio consenso al trattamento dei dati personali come previsto dall’art. 13 del decreto legislativo 30 giugno 2003, n. 196, consapevole che il trattamento dei dati personali forniti in sede di partecipazione alla selezione o comunque acquisiti a tal fine dall’amministrazione è finalizzato unicamente all’espletamento della selezione ed avverrà presso i locali del Dipartimento per il sistema educativo di istruzione e di formazione, siti in viale Trastevere n.76/a, 00153 Roma, con l’utilizzo di procedure eventualmente anche informatizzate, nei modi e nei limiti necessari per perseguire le predette finalità, anche nel caso di comunicazione a terzi. Il conferimento di tali dati è necessario per valutare i requisiti di partecipazione e il possesso dei titoli e la loro mancata indicazione può precludere tale valutazione. Ai candidati sono riconosciuti i diritti di cui all’art. 7 del citato D.lgs. n. 196/2003, in particolare, il diritto di accedere ai propri dati personali, di chiederne la rettifica, l’aggiornamento e la cancellazione, se incompleti, erronei o raccolti in violazione della legge, nonché di opporsi al loro trattamento per motivi legittimi rivolgendo le richieste all’Ufficio I del Dipartimento per il sistema educativo di istruzione e di formazione, viale Trastevere n.76/a, 00153 Roma.

(data) _____________

(firma)_____________________


Scheda Valutazione (Allegato n. 2)

TITOLI
(fino ad un massimo di 100 punti)

  1. TITOLI CULTURALI
    (fino ad un massimo di 20 punti)
    a) Diploma di laurea, diploma di Accademia di Belle Arti e di Conservatorio di musica, ecc. (in aggiunta al titolo che dà accesso alla carriera di appartenenza)
    Punti 5 per ciascun titolo
    b) Titoli di specializzazione ovvero di perfezionamento conseguiti in corsi post-universitari, dottorati di ricerca, contratti universitari, purché attinenti al settore dell’istruzione
    Punti 4 per ciascun titolo di dottorato (8 se effettuato in una delle tre lingue veicolari)
    Punti 2 per ciascun titolo di specializzazione (4 se effettuato in una delle tre lingue veicolari)
    Punti 1 per ciascun titolo di perfezionamento o contratto universitario (2 se effettuato in una delle tre lingue veicolari)
    c) Borse di studio in Italia o all’estero rilasciate da Enti pubblici in materia di ricerca e riferiti ai servizi di documentazione, aggiornamento, formazione in campo pedagogico-didattico, sperimentazione in campo educativo
    Punti 1 per ciascun titolo

  2. TITOLI PROFESSIONALI
    (fino ad un massimo di 50 punti)
    a) Servizio prestato in qualità di dirigente scolastico
    Punti 2 per ogni anno; massimo punti 20
    b) Servizio prestato in scuole appartenenti al “Sistema delle Scuole Europee”
    Punti 2 per ogni anno; massimo punti 10
    c) Esperienze gestionali significative realizzate sia In Italia sia all’estero anche in ambito multiculturale
    Fino ad un massimo di 15 punti
    d) Aggiornamento finalizzato allo svolgimento della funzione di dirigente scolastico
    Fino ad un massimo di 5 punti

  3. COMPETENZE LINGUISTICHE
    (fino ad un massimo di 30 punti)
    a) Certificazione conoscenza della prima lingua veicolare di livello pari o superiore al requisito richiesto (C1)
    Punti 10
    b) Certificazione conoscenza della seconda lingua veicolare di livello pari o superiore al requisito richiesto (B2)
    Punti 10
    c) Certificazione conoscenza altre lingue dell’UE oltre a quelle veicolari previste nei requisiti di base, almeno a livello B1
    Punti 5 per ogni certificazione
    d) Laurea in Lingua e Letterature moderne in almeno una delle tre lingue veicolari
    Punti 10

Nota 3 settembre 2015, AOODPIT 1875

Ministero dell’Istruzione dell’Università e della Ricerca
DIPARTIMENTO DELL’ISTRUZIONE

Ai Direttori generali degli uffici scolastici regionali
LORO SEDI

OGGETTO: Esoneri e semiesoneri dal servizio dei collaboratori del dirigente scolastico

Come è noto, la legge di stabilità 2015, all’articolo 1, comma 329, dispone l’abrogazione dell’articolo 459 del testo unico di cui al decreto legislativo n. 297/1994 relativo all’ esonero e al semi esonero dal servizio per uno tra i collaboratori del dirigente scolastico (cosiddetto “Vicario”). La norma espressamente prevede la decorrenza dal 1° settembre 2015, “in considerazione dell’attuazione dell’organico dell’autonomia, funzionale all’attività didattica ed educativa nelle istituzioni scolastiche ed educative”.
Tuttavia, la definitiva approvazione della legge ha permesso l’attuazione, entro l’avvio dell’anno scolastico, solo delle prime due fasi – A e B – del piano assunzionale straordinario, mentre l’ultima fase del piano stesso – fase C (relativa all’organico del potenziamento) – potrà concludersi, ai sensi dell’ articolo 1, comma 95, della legge 107/2015, solo dopo l’acquisizione del fabbisogno dell’ampliamento dell’offerta formativa da parte delle scuole.
Nelle more, pertanto, di tali operazioni, le SS.VV. avranno cura di informare i Dirigenti scolastici della possibilità di effettuare le nomine in oggetto e le relative sostituzioni, sino al completamento della fase C relativa al suddetto piano straordinario di assunzioni, e secondo le disposizioni del citato art. 459 del T.U. e successive modifiche ovvero: per la scuola dell’infanzia e primaria (solo l’esonero) quando si tratti di circolo didattico con almeno ottanta classi; per le scuole di I grado, istituti comprensivi, istituti di secondo grado e istituti comprensivi di scuole di tutti i gradi di istruzione, l’esonero quando si tratti di istituti o scuole con almeno cinquantacinque classi, o il semi esonero quando si tratti di istituti o scuole con almeno quaranta classi.
Si ricorda infine che tali posti, da subito attivabili, saranno compresi nel fabbisogno dell’ organico dell’ autonomia che verrà successivamente assegnato.

IL CAPO DIPARTIMENTO
Rosa De Pasquale