Gioca e pensa: ecco le app per imparare che il cibo è un diritto!

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Gioca e pensa: ecco le app per imparare che il cibo è un diritto!

 

Due strumenti “smart” per aiutare scuole e genitori a educare i giovani sui temi della sostenibilità e stagionalità dei prodotti agroalimentari

 

“Per il suo compleanno Robin decide di preparare la torta più buona del mondo con le ricette della nonna…”. Inizia così il racconto-gioco “La torta di Robin” che accompagnerà i bimbi delle elementari alla scoperta di una filiera alimentare sostenibile. Un modo per imparare da subito – in modo allegro e divertente – a confrontarsi con temi come la stagionalità di frutta e verdura, l’impatto ambientale e sociale del cibo e il consumo consapevole.

 

EAThink Game’ è invece un’application interattiva dedicata ai ragazzi delle scuole secondarie dove attraverso tre diversi videogiochi si potranno confrontare con la produzione, la distribuzione e l’acquisto dei prodotti alimentari sostenibili ed equi. Si tratterà ad es. di scegliere i semi migliori da piantare, di far scendere nel terreno solo le gocce di pioggia bloccando i pesticidi; di scegliere prodotti a km zero invece che quelli a più alto consumo di CO2, ecc.

 

«Le due applications sono disponibili in 12 lingue diverse, quelle dei partner del progetto europeo EAThink 2015, per consentire a insegnanti ed educatori di coinvolgere i ragazzi mediante contenuti multimediali, memory e giochi d’intrattenimento di immediata fruizione» spiega Davide Giachino dell’ong CISV, ideatore delle due app, scaricabili gratuitamente per sistemi Android e Apple:

 

http://eathink2015.org/it/italiano-le-app-educative-di-eathink2015/

 

Per maggiori info:
CISV – Davide Giachino: 349.2155898 / d.giachino@cisvto.org

 

Il progetto EAThink 2015, cofinanziato dall’UE, è rivolto alle scuole primarie e secondarie di Piemonte, Veneto e Lombardia, e promosso in Italia da ACRA e CISV nell’ambito di un quadro progettuale più ampio che coinvolge 12 Paesi europei (oltre all’Italia: Austria, Cipro, Croazia, Francia, Ungheria, Malta, Polonia, Portogallo, Romania, Slovenia e Spagna) e 2 Paesi africani (Burkina Faso e Senegal). L’obiettivo è accrescere la comprensione critica e il coinvolgimento attivo di studenti e docenti sulle sfide dello sviluppo globale, focalizzandosi sui sistemi di produzione e consumo sostenibili e sull’agricoltura di piccola scala.

 

www.eathink2015.org

Cassazione: i docenti che schiaffeggiano l’alunno compiono reato penale

da La Tecnica della Scuola

Cassazione: i docenti che schiaffeggiano l’alunno compiono reato penale

Un docente che schiaffeggia come prassi gli alunni, va giudicato per aver compiuto dei maltrattamenti, non solo per abuso dei mezzi di correzione.

Lo ha deciso la Cassazione (sentenza n. 4170 della sesta sezione penale), che ha così annullato, in accoglimento della richiesta della procura generale di Brescia, la sentenza con cui la corte d’appello aveva riqualificato in senso più favorevole l’imputazione a carico dell’insegnante.

Secondo i giudici d’appello, non in tutti i casi presi in esame ci si trovava di fronte a “comportamenti inequivocabilmente vessatori”, le condotte “abnormi” si verificavano “durante l’orario della lezione”, e dunque “non sono avulsi da tale specifico ambito”, “senza segni di paura e di apprensione dei bambini”.

Per la Suprema Corte va quindi punita più severamente, l’insegnante dai metodi violenti della scuola di Capo di Ponte, in Val Camonica, arrestata nel 2012. La donna era stata colta in flagrante dalle telecamere, piazzate dai carabinieri dopo le prime segnalazioni mentre schiaffeggiava un alunno di terza elementare.

La conclusione era stata dunque che non ricorresse il dolo di sottoporre le piccole vittime ai maltrattamenti, ma che la donna agisse nel convincimento di educare e correggere.

Il pg aveva presentato ricorso in Cassazione per ottenere una condanna più severa. La maestra ricorreva a sua volta obiettando l’utilizzo delle riprese video.

La Cassazione ha giudicato fondato il ricorso del procuratore, sottolineando che “l’uso sistematico della violenza, quale ordinario trattamento del minore, anche lì dove fosse sostenuta da ‘animus corrigendi’, non può rientrare nell’ambito della fattispecie di abuso dei mezzi di correzione, ma concretizza gli estremi del più grave delitto di maltrattamenti” (art.572 del codice penale), come “correttamente già ritenuto dal primo giudice”.

Mentre per quanto riguarda il ricorso della maestra, gli ermellini l’hanno dichiarato inammissibile, dal momento che già in fase cautelare la Cassazione aveva stabilito che le riprese effettuate dai carabinieri fossero utilizzabili anche in assenza di preventiva autorizzazione del giudice, poiché l’aula scolastica è un ambiente riconducibile ad un “luogo aperto al pubblico”. Ora la corte d’appella di Brescia dovrà ripronunciarsi per quantificare la pena sulla base di quanto stabilito dalla Cassazione.

Invalsi, conferiti 178 incarichi ad esperti valutatori

da La Tecnica della Scuola

Invalsi, conferiti 178 incarichi ad esperti valutatori

L.L.

Con Determinazione n. 15/2016 l’Invalsi ha approvato gli elenchi, predisposti in base alle direttive della Conferenza per il coordinamento funzionale del Sistema Nazionale di Valutazione, per il conferimento di 178 incarichi di prestazione di lavoro autonomo occasionale ad esperti valutatori, al fine della costituzione dei Nuclei di Valutazione Esterna (NEV).

Avverso la determinazione è ammesso ricorso, entro il termine di giorni 60 dalla data di pubblicazione della stessa, innanzi al Tribunale Amministrativo Regionale del Lazio.

GaE, il Pd sposta la “finestra” dell’aggiornamento di un anno: dal 2017 al 2018

da La Tecnica della Scuola

GaE, il Pd sposta la “finestra” dell’aggiornamento di un anno: dal 2017 al 2018

Le graduatorie ad esaurimento degli insegnanti della scuola non si riapriranno, come previsto, nel 2017/18 ma nell’anno scolastico successivo.

Il Governo lo ha stabilito tramite un emendamento al decreto Milleproroghe 2016, approvato il 2 febbraio dalle commissioni Bilancio e Affari costituzionali della Camera.

“Il termine per l’aggiornamento delle graduatorie ad esaurimento, già aggiornato per il triennio 2014/2017, – si legge nell’emendamento presentanto dal Pd – è prorogato all’anno scolastico 2018/2019 per il triennio successivo. Conseguentemente, le prime fasce delle graduatorie d’istituto (che derivano dal punteggio delle GaE n.d.r.) per il conferimento delle supplenze sono aggiornate a decorrere dall’anno scolastico 2019/2020. Restano fermi i termini per l’aggiornamento delle graduatorie di istituto di seconda e terza fascia”.

La “finestra” per queste ultime, seconda e terza fascia d’istituto, si aprirà quindi nell’anno scolastico 2017/18.

La proroga di un anno delle GaE, invece, per il Partito democratico è funzionale all’immissione in ruolo graduale, nel prossimo triennio, senza che vi siano novità di spostamenti di province o aggiornamenti di punteggio, che potrebbero in qualche modo intralciare la realizzazione delle assunzioni su posti vacanti. Da attuare, come previsto dalla legge, in parallelo ai prossimi vincitori del concorso a cattedra, per esami e titoli.

Un altro emendamento, approvato dalle Commissioni riunite, concede alle Università tempo fino al 30 aprile per stabilire gli indirizzi di programmazione del personale per il triennio 2016-2018. La proroga, spiegano tecnici del settore, “permette di adeguarsi alle novità introdotte dalla legge di stabilità, che garantisce l’assunzione di ricercatori solo alle università virtuose”.

I prof e il cartellino: perché non timbralo?

da La Tecnica della Scuola

I prof e il cartellino: perché non timbralo?

Corsi e ricorsi o eterno ritorno della cose che con ciclicità sorprendete tornano a rendere i sonni inquieti a tanti docenti, quelli più ligi al dovere soprattutto che si sentono defraudati del loro professionalità e del loro decoro.

E a ritornare, dopo le polemiche dei giorni scorsi sulle nuove sanzioni disciplinari contenute nei decreti del ministro Madia, è anche il tormentone della timbratura del cartellino entrando a scuola da parte dei prof, così come fa il personale amministrativo.

I prof infatti certificano il rispetto dell’orario di lavoro con il registro di classe, giusto il Contratto collettivo nazionale che non fa rientrare tra gli obblighi del corpo docente la timbratura con il badge, a meno che i singoli Istituti, d’accordo con le RSU, dispongano diversamente.

Negli ultimi anni, ricorda Il Corriere della Sera,  alcuni tentativi in questa direzione sono stati esperiti: con insuccesso, viste le ripetute pronunce della Corte di Cassazione, che ha ribadito come la scelta sia affidata ai consigli d’istituto.

Materia spinosa benchè giustamente nel comparto della scuola, è difficile immaginare un’evasione oraria rispetto al turno di lavoro come quella delle false timbrature rimbalzate, a suon di foto e video imbarazzanti, sul web. Tuttavia, sono spesso i dirigente scolastici a denunciare, ma inutilmente, quei docenti che si dimostrano refrattari all’introduzione di misure “oggettive”, come quelle della timbratura, per evitare umiliazioni, si dice, ma anche, da parte di altri, per non farsi prendere in castagna.

Tuttavia, vogliamo ricordare che proporre un tornello ai prof universitari con regolare e conseguente timbratura del cartelli sarebbe, più che disonorevole, inconcepibile: e perché per i prof di scuola invece molti lo sollecitano?

Anief e Cobas alleati contro ‘cattiva scuola di Renzi’

da tuttoscuola.com

Anief e Cobas alleati contro ‘cattiva scuola di Renzi’

Un incontro tra Anief e Cobas “per programmare una lotta comune contro la ‘cattiva scuola’ di Renzi” è “la prima risposta all’accordo politico raggiunto tra il Miur e i sindacati rappresentativi sull’ipotesi di contratto sulla mobilità“.

E’ quanto affermano i due sindacati annunciando che “di fronte alla sottomissione al ‘renzismo’ del  sindacalismo confederale che apre le porte alla chiamata diretta da parte dei presidi e alla perdita di titolarità volute dalla ‘cattiva scuola’, soltanto a parole contestata da tali sindacati nella scorsa primavera, Anief e Cobas si oppongono e rilanciano la mobilitazione“.

Nei prossimi mesi – affermano Piero Bernocchi, portavoce Cobas e Marcello Pacifico, per l’Anief in una nota congiunta – discuteremo in Convegni e assemblee pubbliche regionali le nostre posizioni sul conflitto  contro l’applicazione della legge 107, la chiamata diretta dei presidi, il cosiddetto “premio di merito” e la presunta “valutazione” dei docenti, i quiz Invalsi, i licenziamenti e l’espulsione di una marea di precari e l’utilizzo di tanti altri in qualità di tappabuchi; e affronteremo anche le iniziative referendarie abrogative di alcune norme della legge n. 107/2015, la rappresentanza e le prerogative sindacali“.

All’elezione del CSPI – ricordano i due sindacati – complessivamente, Anief e Cobas hanno preso più del 10%. Se fosse rispettata la democrazia sindacale che nella scuola è stata abolita da un ventennio, ci sarebbe stata riconosciuta la rappresentatività ed oggi avremmo fatto saltare quell’accordo che, nei trasferimenti del personale, con la creazione degli ambiti territoriali, dà avvio a una chiamata diretta da parte dei presidi che abbiamo sempre contestato in piazza e che sarà distruttiva per la scuola pubblica.”

Dove sono le commissioni di lavoro per le norme delegate?

da tuttoscuola.com

Dove sono le commissioni di lavoro per le norme delegate?

Tra circa un anno dovrebbero essere emanati i decreti legislativi secondo la delega prevista dalla legge 107/15 sulla Buona Scuola.

Si tratta di nove deleghe che costituiscono complessivamente il cuore della riforma del sistema d’istruzione, la parte potenzialmente più innovativa del disegno strategico del Governo.

Sulle procedure per definire l’impianto delle nove materie delegate, oggetto di revisione o riforma, la legge tace, limitandosi soltanto a richiamare (comma 182) gli aspetti finali dell’intero percorso: “I decreti legislativi di cui al comma 180 sono adottati su proposta del Ministro dell’istruzione, dell’università e della ricerca, di concerto con il Ministro per la semplificazione e la pubblica amministrazione e con il Ministro dell’economia e delle finanze nonché con gli altri Ministri competenti, previo parere della Conferenza unificata di cui all’articolo 8 del decreto legislativo 28 agosto 1997, n. 281, e successive modificazioni. Gli schemi dei decreti sono trasmessi alle Camere per l’espressione del parere da parte delle Commissioni parlamentari competenti per materia e per i profili finanziari, che si esprimono nel termine di sessanta giorni dalla data di trasmissione, decorso il quale i decreti possono comunque essere adottati”.

Riteniamo che si debba prevedere anche un passaggio al Consiglio di Stato.

Consiglio di Stato, Conferenza Unificata, Commissioni parlamentari, dunque, per la fase conclusiva, ma prima? Per preparare la proposta conclusiva come si sta procedendo?

La legge non prevede l’istituzione di commissioni, anche se una logica di trasparenza e di democrazia le farebbe ritenere quanto mai opportune.

Nella storia della scuola italiana, quando era in gioco la preparazione di dispositivi specialistici e di notevole rilevanza culturale, pedagogica e sociale, si è sempre provveduto alla chiamata di esperti di alto livello per elaborare contenuti rispondenti agli obiettivi voluti dalla legge.

Questa volta, invece, dopo una fase iniziale di ascolto (vi sono state audizioni su alcune tematiche di delega), tutto tace. O, quanto meno, non si ha notizia di lavori ufficiali in corso. Non vi sono commissioni, gruppi di lavoro formalizzati. Si sa solo che il sottosegretario Davide Faraone intende seguire personalmente tutti i dossier.

Eppure sarà opportuno che le elaborazioni avvengano nella trasparenza, aprendo un dibattito sulle proposte. Altrimenti ci troveremo tra qualche mese di fronte al fatto compiuto e a polemiche infinite. Conta anche il metodo, oltre al merito.

Voti e giudizi non li do

VOTI E GIUDIZI NON LI DO di Umberto Tenuta

CANTO 622 VOTI E GIUDIZI NON LI DO, scrive il Professor ENRICO GALIANO.

  • Raccontano che una volta venne da un’Accademia bandito un premio a chi avesse saputo trovar le ragioni, per le quali un pesce morto pesa più di un pesce vivo. Naturalmente per un’indagine, che supponeva la conoscenza de’ più riposti secreti della natura, il premio non era piccolo, e riuscì straordinario il numero di coloro, che con lunghi ragionamenti, movendo da principii ineccepibili e traendone logicamente le più lontane conseguenze, dimostrarono fino all’evidenza le cause di questo fenomeno. Chi si appigliò all’anima o agli spiriti vitali che, come farebbe una vescichetta entro un corpo immerso nell’acqua, alleggeriscono la materia, chi al moto che, per via dell’attrito coll’atmosfera, fa nascere similmente una certa sospensione, chi insomma ad un perché, chi ad un altro, secondo la filosofia che professava circa le cose naturali. Uno solo, un uomo, si capisce, un po’ grossolano e di poca fede, prima di cominciare a infilar sillogismi, s’avvisò di mettere sulla bilancia un pesce vivo, poi, avendolo ucciso, ve lo rimise morto, e trovò che vivo e morto pesava egualmente. 
  • (ARISTIDE GABELLI, Il metodo d’insegnamento nelle scuole elementari d’Italia (1880).

 

Il Professore Enrico Galiano i voti e i giudizi non li dà.

Senza ragionarci molto, non li dà.

Non li dà e basta!

E chi li dà perché li dà?

Perché li prevede la LEGGE!

La LEGGE.

Ma la LEGGE non prevede anche che i Professori debbono garantire il SUCCESSO FORMATIVO a tutti i loro alunni?

Le buone ostetriche mica si preoccupavano di osservare la LEGGE!

Da donne di buon senso si preoccupavano di far nascere sano e salvo il bambino.

Ora i Professori, tutti Dottori, si preoccupano di osservare le leggi!

E la metà del loro tempo lo impiegano a interrogare e a scrivere Registri digitali, rigidamente controllati ad uno ad uno dal Signor Dirigente Scolastico.

Domandate ora ai vostri amici Docenti e vi risponderanno che è tempo di scrutini e di voti.

Non è tempo per apprendere.

È tempo per scrutare i singoli alunni e dare voti.

Da ZERO- a Pierino che sta seduto all’ultimo banco a DIECI + CON LODE a GIANDOMENICO, il figlio del dottore, che sta seduto al primo banco.

Tanto che importa dei PIERINI?

Già è una fortuna che non è morto al parto.

Bestia è nato e bestia resterà!

Uomini si diventa solo attraverso l’educazione (KANT).

E tu, Pierino, sei nato bestia.

Ai tuoi Professori spetta solo il compito di scrutare bene se tu sei dotato per diventare un uomo.

E se non lo sei, il tuo destino è già segnato.

Certo non ti getteranno dal Monte Taigeto.

Ma uomo non diventerai, mai.

Sarai una bestia.

Bestia da soma.

Asino!

Mica i Professori debbono prendersi cura di te!

Mica i Professori debbono farti acquisire fiducia in te!

Mica i Professori debbono scrutare per scovare il tuo tallone di Achille e darti la forza di andare avanti!

Il loro compito è interrogare, verificare, scrutare quel che tu sei: una bestia!

Professori, fra pochi giorni, dopo aver ben scrutato, scrutinate.

Una sola cosa io vi dico.

Un solo QUATTRO MENO testimonierà che voi non siete nati per fare questo mestiere.

Il mestiere di Fenarete, la madre di Socrate.

Il mestiere di far nascere gli UOMINI!

 

Tutti i miei Canti −ed altro− sono pubblicati in:

http://www.edscuola.it/dida.html

Altri saggi sono pubblicati in

www.rivistadidattica.com

E chi volesse approfondire questa o altra tematica

basta che ricerchi su Internet:

“UMBERTO TENUTA” − “voce da cercare”

Amore di sé

BELLADONNA E BELLOMO SON TUTTI BELLI I FIGLI DI DONNA di Umberto Tenuta

CANTO 621 AMORE DI SÉ.

Maestre e Maestri,

siate degni del vostro nome!

Date fiducia ai vostri alunni!

 

Dimmi che vuoi e ti dirò chi sei.

I Grandi non erano grandi.

Credevano fermamente di poter essere grandi.

E lo sono diventati.

I nostri alunni diventeranno quello che voi profondamente credete possano diventare.

Alzate in alto le vostre aspettative.

Effetto Pigmalione: tu sarai quello che io mi aspetto tu sia!

Non c’è bambino che non abbia qualcosa di bello, di buono, di grande.

Cercatelo!

Scopritelo!

Trovatelo!

Se lo cercate lo trovate.

Se non lo trovate inventatevelo!

Importante è che il bambino creda fermamente di poter raggiungere la meta.

È questo il segreto che ha portato Colombo a scoprire l’America.

È questo il segreto che ha portato Marconi a scoprire la radiotelegrafia.

È questo il segreto che ha portato Einstein a scoprire la Teoria della relatività.

È questo il segreto che porterà l’uomo nella NUOVA TERRA.

Ed è questo il segreto che porterà il vostro alunno là ove egli desidererà.

L’educazione fa l’uomo.

Fa l’uomo che gli educatori si aspettano da ciascuno di essi.

Alzate le aspettative dei vostri alunni, di ciascuno dei vostri alunni, di tutti i vostri alunni!

Peccate per eccesso, mai per difetto.

Tutti i vostri peccati vi saranno perdonati dai grandi uomini che diventeranno tutti i vostri alunni.

PER APPROFONDIRE:

https://www.edscuola.eu/wordpress/?p=54679

https://www.edscuola.eu/wordpress/?p=41328

 

Tutti i miei Canti −ed altro− sono pubblicati in:

http://www.edscuola.it/dida.html

Altri saggi sono pubblicati in

www.rivistadidattica.com

E chi volesse approfondire questa o altra tematica

basta che ricerchi su Internet:

“UMBERTO TENUTA” − “voce da cercare”

Nota 3 febbraio 2016, AOODGSIP 674

Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca
Dipartimento per il sistema educativo di istruzione e di formazione
Direzione Generale per lo Studente, l’Integrazione e la Partecipazione
Ufficio II
“Welfare dello Studente, partecipazione scolastica, dispersione e orientamento”

Ai Direttori Generali degli Uffici Scolastici Regionali
LORO SEDI
Ai Dirigenti degli Ambiti Territoriali
LORO SEDI
Al Sovrintendente Scolastico per la Provincia di Bolzano
Bolzano
Al Sovrintendente Scolastico per la Provincia di Trento
Trento
All’ Intendente Scolastico per la Scuola in lingua tedesca
Bolzano
All’ Intendente Scolastico per la Scuola Località Ladine
Bolzano
Al Sovrintendente degli studi per la Regione Valle D’Aosta
Aosta
Ai Dirigenti scolastici
LORO SEDI

Nota 3 febbraio 2016, AOODGSIP 674

OGGETTO: Viaggi di istruzione e visite guidate.

Nota 3 febbraio 2016, AOODGSIP 679

Ministero dell’Istruzione dell’Università e della Ricerca
Dipartimento per il sistema educativo di istruzione e di formazione
Direzione Generale per lo Studente, l’Integrazione e la Partecipazione
Ufficio II
“Welfare dello Studente, partecipazione scolastica, dispersione e orientamento”

Ai Direttori Generali degli Uffici Scolastici Regionali

LORO SEDI

 

Ai Dirigenti degli Ambiti Territoriali

LORO SEDI

 

Al Sovrintendente Scolastico per la Provincia di Bolzano

Bolzano

 

Al Sovrintendente Scolastico per la Provincia di Trento

Trento

 

All’ Intendente Scolastico per la Scuola in lingua tedesca

Bolzano

 

All’ Intendente Scolastico per la Scuola Località Ladine

Bolzano

 

Al Sovrintendente degli studi per la Regione Valle D’Aosta

Aosta

 

Ai Dirigenti scolastici

LORO SEDI

 

 

OGGETTO: Biennale delle Memorie, edizione 2016.

 

Italiadecide, associazione per la qualità delle politiche pubbliche, e l’Istituto della Enciclopedia Italiana, d’intesa con il Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, bandisce per l’anno scolastico 2015/2016 il concorso “Biennale delle Memorie” destinato tutti gli studenti e studentesse delle scuole secondarie di secondo grado con l’obiettivo di ricordare alcuni anniversari importanti della storia dell’uomo, poiché senza la conoscenza del proprio passato, delle proprie radici culturali e storiche non può esserci consapevolezza del futuro.

I temi del concorso traggono spunto dalla ricorrenza dei seguenti anniversari:

  • 260° anniversario della nascita di Wolfgang Amadeus Mozart (7 gennaio 1756);
  • 70°anniversario della Repubblica e dell’Assemblea Costituente
  • 280° anniversario della nascita di Giuseppe Luigi Lagrange (25 gennaio 1736);
  • 160° manniversario della nascita di Sigmund Freud (6 maggio 1856);
  • 110° anniversario della nascita di Enrico Mattei (29 aprile 1906);
  • 110°anniversario della nascita di Roberto Rossellini (8 maggio 1906) e anniversario della nascita di Luchino Visconti (2 novembre 1906) sul loro contributo al cinema italiano;
  • 100° anniversario della nascita di Aldo Moro (23 settembre 1916);
  • 100° anniversario del corso di linguistica generale di  Ferdinand de Saussure (1916);
  • 30° anniversario invenzione prima stampante 3D (1986).

La memoria è una grande piattaforma umana sulla quale si incrociano le scienze più diverse, la medicina, la musica, la letteratura, la cinematografia e la fotografia, la genetica e l’astrofisica, la storia e la letteratura.

Maggiori informazioni sulle modalità di partecipazione sono riportate nel Bando allegato alla presente nota.

Tenuto conto dell’importanza e della valenza culturale e morale dell’iniziativa, si pregano le SS.LL di darne la più ampia diffusione, presso le scuole di rispettiva competenza.

 

IL DIRETTORE GENERALE
Giovanna BODA


BANDO DI CONCORSO ANNO SCOLASTICO 2015/2016

 

“E’ proprio delle nazioni civili ricordare le tappe della storie dell’umanità, le sue conquiste e le sue tragedie. I popoli in crisi di identità, o barbari o primitivi smarriscono il senso di sé, vivono istante per istante, senza conoscenza del passato e quindi senza consapevolezza del futuro.

La memoria, inoltre è una grande piattaforma umana sulla quale si incrociano le scienze più diverse, la medicina, la musica, la letteratura, la cinematografia e la fotografia, la genetica e l’astrofisica, la storia e la letteratura

 

 

Regolamento

 

 

Italiadecide, associazione per la qualità delle politiche pubbliche, e l’Istituto della Enciclopedia Italiana, d’intesa con il Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, nell’ambito della prima Biennale delle Memorie che si terrà a Matera e Martina Franca, dal 5 all’ 8 maggio 2016 Ricerca, bandisce per l’anno scolastico 2015/2016 il concorso “Biennale delle Memorie” destinato tutti gli studenti e studentesse delle scuole secondarie di secondo grado con l’obiettivo di ricordare alcuni anniversari importanti della storia dell’uomo, poiché senza la conoscenza del proprio passato, delle proprie radici culturali e storiche non può esserci consapevolezza del futuro.

I temi del concorso traggono spunto dalla ricorrenza dei seguenti anniversari:

  • 260° anniversario della nascita di Wolfgang Amadeus Mozart (7 gennaio 1756);
  • 70°anniversario della Repubblica e dell’Assemblea Costituente
  • 280° anniversario della nascita di Giuseppe Luigi Lagrange (25 gennaio 1736);
  • 160° anniversario della nascita di Sigmund Freud (6 maggio 1856);
  • 110° anniversario della nascita di Enrico Mattei (29 aprile 1906);
  • 110°anniversario della nascita di Roberto Rossellini (8 maggio 1906) e anniversario della nascita di Luchino Visconti (2 novembre 1906) sul loro contributo al cinema italiano;
  • 100° anniversario della nascita di Aldo Moro (23 settembre 1916);
  • 100° anniversario del corso di linguistica generale di  Ferdinand de Saussure (1916);
  • 30° anniversario invenzione prima stampante 3D (1986).

 

 

Destinatari

 

Il concorso è rivolto a tutti gli studenti e studentesse della scuole secondaria di secondo grado. Le classi potranno partecipare inviando lavori individuali, di gruppo o di classe.

 

 

Partecipazione e selezione

 

Il bando prevede che gli studenti scelgano di lavorare su due anniversari, a loro avviso più significativi tra quelli sopraindicati, motivandone le ragioni in un testo descrittivo di massimo di 2000 caratteri, spazi inclusi. Gli studenti potranno individuare un ulteriore anniversario non compreso nell’elenco motivandone la scelta.

 

I lavori prodotti, individuali o di gruppo, potranno quindi concorrere per una delle seguenti categorie:

 

 

Categoria opere letterarie

 

–   Testi di giornalismo, saggistica, narrativa, pubblicità, poesia, etc. per un massimo di tre cartelle;

 

Categoria arti figurative e tecniche varie

 

–   Manifesti, fotografie, disegni, collages e tecniche grafiche in genere di dimensioni massime di mt. 1,5×1,5,

–   Plastici e progetti tridimensionali, lavori realizzati con tecniche miste di dimensioni massime di mt. 1×1.

 

Categoria tecniche multimediali e cine televisive

 

–   Presentazioni, realizzazioni teatrali anche musicali e drammatizzazioni, ricerche, inchieste, lavori con finalità educative o pubblicitarie etc., caratterizzati dal prevalente impiego di tecnologie informatiche o cine-televisive della durata massima di 10 minuti o realizzazione di spot della durata massima di 1 minuto;

 

 

Valutazione e criteri

 

Una giuria qualificata di esperti composta dai rappresentanti del MIUR, Presidente Rai, Direttore Radio 3, da Presidente di italiadecide, dal Rettore dell’Università degli Studi di Bari “Aldo Moro” e dal Rettore dell’Università degli Studi della Basilicata, valuterà gli elaborati secondo i seguenti criteri, a proprio insindacabile giudizio:

 

  • -efficacia e pertinenza nella rappresentazione del tema;
  • -creatività ed originalità di espressione;
  • scalabile in altre realtà scolastiche come best practice

 

Gli elaborati dovranno essere inviati entro il 5 marzo 2016, all’indirizzo e mail: info@italiadecide.it

La graduatoria dei vincitori sarà pubblicata il 31 marzo 2016 sul sito http://www.biennalememorie.it/ e sul sito www.istruziuone.it.

 

Ai vincitori, un attestato di partecipazione alla Biennale delle Memorie e dovranno esporre il loro lavoro in occasione della Manifestazione.

L’attestato riconoscerà crediti formativi secondo gli ordinamenti dei rispettivi istituti.

 

 

Vincitori

 

La delegazione della classe vincitrice o dell’istituto scolastico vincitore, composta da un numero non superiore a 4 componenti, saranno ospiti alla Biennale delle Memorie dal 5 all’ 8 maggio 2016 presso la città di Martina Franca.

Le spese di viaggio, vitto e alloggio saranno a carico dell’organizzazione.

Ai vincitori sarà consegnato un attestato di partecipazione, e verrà messo a loro disposizione uno spazio dove presentare il proprio lavoro.

 

Maggiori dettagli e informazione sulla partecipazione al viaggio verranno fornite dallo staff organizzativo dopo la pubblicazione dell’elenco delle scuole vincitrici.