DSA

Trevignano Romano. DSA – Un appuntamento al Cinema Palma per capirlo ed affrontarlo

Venerdì 18 marzo, all’interno delle giornate informative del progetto DSA, il Comitato Genitori e l’IC Tommaso Silvestri invitano ad un appuntamento volto a spiegare i disturbi dell’apprendimento nei bambini.
Si confida in un’estesa partecipazione, anche di quei genitori non coinvolti direttamente dalle tematiche DSA, come invito ad informarsi e a riflettere insieme sul significato della parola inclusione.
Il giorno seguente, sabato  19 marzo, dalle 9.45 alle 12.45, si terrà invece un seminario informativo rivolto alle famiglie e ai docenti presso l’Aula polivalente della Scuola elementare, in via delle Scalette, sempre a Trevignano Romano.

Impariamo a festeggiare l’apprendimento

Meglio celebrare che premiare:
Impariamo a festeggiare l’apprendimento

di Giovanni Fioravanti

 

Che cattiva idea quella della ministra Giannini di istituire il premio per il miglior professore dell’anno. Una brutta copiatura di ciò che non può essere copiato, perché il Global Teacher Prize è unico per significato e consistenza: un milione di dollari.

E poi le parole contano, in particolare a proposito della scuola. Premiare significa ricompensare, presume una gara e una sua monetizzazione. Come tutte le competizioni divide. Premiare è sempre brutto perché esclude, esclude chi non si piazza, dunque, spiazza tutti gli altri. Quelli che nella graduatoria ci sono, ma non si sono collocati nell’area degli eletti. Neppure più si premiano i bambini e perché allora ripristinare le medaglie al merito per gli insegnanti? L’impressione è che scarseggino le idee.

La professione docente, come tutte le professioni di relazione, richiede d’essere esercitata da tutti al meglio e non si possono fare gare sull’istruzione e la crescita delle persone, come non si possono fare gare sulla loro cura e salute. Quei denari utilizziamoli per idee migliori.

Mi permetto di suggerirne una, che non è mia, ma che ormai si realizza in diverse parti del mondo.

Dovremmo imparare tutti che apprendere è bello, che è bello apprendere per tutta la vita, che apprendere non è noioso, non è una condanna, può essere faticoso ma ne vale la pena. Tutta la nostra vita è fondata sull’apprendimento e molto della sua realizzazione e della sua felicità dipende proprio da quanto tutti siamo impegnati nell’apprendere.

Premiare è una parola che divide, celebrare, invece, unisce, assembla. Perché non celebrare, non festeggiare quanti sono impegnati a studiare, a conoscere, ad apprendere? Dall’infanzia all’età adulta, a scuola, come fuori della scuola, nel lavoro, nel territorio, a casa propria, nell’apprendimento formale, come in quello non formale e informale.

Si chiama apprendimento permanente, apprendimento per tutta la vita e si celebra con il Festival dell’Apprendimento, il Learning Festival, che ormai diverse città nel mondo da Dublino a Sapporo celebrano ogni anno.

La buona scuola mi sembra che prevedesse il pieno coinvolgimento delle persone per la sua piena realizzazione. Cosa c’è di meglio di un Paese che crede nella conoscenza, nella sua massima diffusione, che incita tutti ad apprendere, a sapere, a conoscere, che è vicino ai suoi giovani che sono impegnati a studiare, che dimostra la propria riconoscenza per gli sforzi che compiono, che è interessato a condividere quanto ogni giorno avviene nelle aule delle scuole e delle università, il Festival dell’Apprendimento è l’occasione per condividere e celebrare tutto ciò, per riflettere, confrontarsi, dialogare e migliorare.

Anziché fare della scuola e dell’apprendimento il luogo di tanti individualismi, di docenti e discenti, di singoli istituti contro altri, fare dell’apprendimento una risorsa collettiva, una collettiva condivisione, che non esclude, ma coinvolge tutti. Si tratta di fare crescere una partecipazione e uno spirito nuovo intorno ai temi dell’apprendimento, della conoscenza, dei saperi e certamente realizzare in ogni città il Festival dell’Apprendimento sarebbe un modo per iniziare.

Far scoprire alle città che esse non vivono delle sole risorse economiche e turistiche, ma c’è in ognuna di esse una risorsa fondamentale in capitale umano, che non può restare nascosta, che va messa in mostra, onorata e riconosciuta. È la risorsa dei tanti cittadini, piccoli e grandi, che sono impegnati a studiare, a sapere, a ricercare, dalle scuole alle università, alle biblioteche, ai luoghi dove gli adulti si incontrano per apprendere.

Alleare alle loro città i luoghi dell’apprendimento diffuso, dagli asili alle scuole, alle università, ai centri di istruzione per gli adulti, alle istituzioni che fanno e forniscono cultura e conoscenza. Far emergere una rete di condivisione, mettersi in mostra, uscire dagli edifici che sono le scatole chiuse del sapere, la morte degli apprendimenti, mettersi in piazza e festeggiare. Restituire allegria, piacere all’apprendimento è un modo importante anche per stare vicino ai piccoli e ai giovani, par far sentire loro che non li abbiamo condannati al banco dell’aula, ma che loro e quello che studiano, e i loro risultati e il tempo di vita che impiegano in classe sono importanti per tutta la città, per tutto il Paese, che nutrono attese e aspettative, che sono intorno, non per chiamarsi fuori, ma per aiutare, per condividere, per essere solidali.

È così difficile imboccare questa strada di cultura e di sensibilità, anziché incartarsi nei premi e nelle competizioni?

La buona scuola ha bisogno di polmoni nuovi, in grado di respirare un’aria nuova. Scuola, Università, saperi, conoscenze possono crescere se il Paese dimostra che ha davvero interesse per tutto ciò, se pensa che contano, che sono indispensabili come l’aria che si respira.

Forse anziché premiare il docente migliore, incominciamo a pensare che chiunque studia e si mette in gioco per apprendere a qualunque età è già migliore, e ciò che merita è il sostegno di chi gli sta intorno, il paese, le persone, la città.

GITE SCOLASTICHE, MIUR RITIRI SUBITO LA CIRCOLARE

GITE SCOLASTICHE, MIUR RITIRI SUBITO LA CIRCOLARE

“Il Miur annulli subito le disposizioni contenute nella circolare sulle gite scolastiche emanata lo scorso 3 febbraio, altrimenti la Gilda degli Insegnanti si vedrà costretta a indire formalmente lo stato di agitazione prevedendo l’astensione dei docenti da ogni uscita didattica e viaggio di istruzione”. E’ quanto dichiara Rino Di Meglio, coordinatore nazionale della Gilda degli Insegnanti.

“Gli insegnanti sono esterrefatti e arrabbiati per gli obblighi imposti con questa famigerata circolare e perciò il Miur ha pubblicato alcune faq che smentiscono, o sembrano smentire, quanto disposto precedentemente. Però il ministero – prosegue Di Meglio – dimentica che, mentre le circolari equivalgono ad atti amministrativi, le faq sono prive di valore giuridico. I dirigenti di numerose scuole, infatti, stanno a loro volta emanando circolari che impongono ai docenti, in occasione di gite e viaggi, obblighi semplicemente al di fuori di ogni logica e delle competenze del personale docente”.

“Il Miur la smetta, dunque, di ricorrere a inutili faq, che rischiano soltanto di alimentare ulteriormente la confusione, e – conclude Di Meglio – intervenga con urgenza ritirando la circolare”.

La scuola italiana dà lezione di dono

La scuola italiana dà lezione di dono
Aspettando #DonoDay2016 riparte il contest video
dedicato agli studenti “Donare, molto più di un semplice dare”

Milano, 15 marzo 2016. Il dono entra nella scuola italiana, ma a fare lezione stavolta saranno i ragazzi. È stato il Ministero dell’Istruzione, Università e Ricerca (MIUR) ad invitare oggi con una circolare tutte le scuole medie italiane di primo e secondo grado a partecipare all’edizione 2016 del video contest lanciato dall’Istituto Italiano della Donazione (IID).

Scalda così i motori il Giorno del Dono 2016 (#DonoDay2016) che culminerà con tre grandi eventi contestuali al 4 ottobre, data che il Parlamento italiano ha deciso di dedicare a questo valore prezioso per la società. Gli studenti saranno protagonisti anche per il 2016, dopo il successo della prima edizione del video contest “Donare, molto più di un semplice dare”. Fra i video prodotti dai ragazzi tre saranno i premiati il 4 ottobre nel corso di un grande evento che si terrà a Roma.

“Vogliamo che siano i giovani i primi protagonisti del Giorno del Dono – afferma il Presidente dell’Istituto Italiano della Donazione Edoardo Patriarca – e la collaborazione con il MIUR è il valore aggiunto di questo percorso che anche nel 2016 riproporrà il dono come valore centrale per una società sana”.

Nel 2015 sono state circa 40 le scuole che hanno partecipato, con altrettanti video in concorso e più di mille gli studenti coinvolti. Grande il coinvolgimento soprattutto degli Istituti del centro e sud Italia. Tre le scuole vincitrici: Premio Giuria Tecnica – il Liceo linguistico “Alberico Gentili” di San Ginesio (Macerata) con il video “Sincronizzazione pezzi”, Premio IID – il Liceo classico “Giacomo Leopardi” (Recanati) con il video “La semplicità del donare” e Premio Giuria Popolare – l’Istituto comprensivo “Lorenzo Milani” (Policoro) con il video ”Il cartone della tolleranza”. Tutti i video vincitori sono visibili sul sito IID cliccando qui.

Secondo i dati Istat sono circa 5 milioni le persone che donano tempo attraverso il volontariato e circa 5 miliardi le risorse economiche donate alle Organizzazioni Non Profit (ONP) affinché vengano impiegate nelle cause sostenute.

A sostenere il Giorno del Dono ci sono il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, il quale ha affermato che “Il nostro Paese ha dato e continua a dare grandi testimonianze di gratuità e generosità.. (…)Donare può suscitare una speranza, può ricostruire legami, può diffondere quella fiducia che poi ritorna a beneficio di tutti. Il dono costruisce comunità, contrasta l’odio, semina serenità e pace” e il Ministro dell’Istruzione Stefania Giannini,  secondo la quale “Il dono è un valore fondamentale. (…) L’Istituto Italiano della Donazione, grazie al progetto del Giorno del Dono, ha saputo trasmettere la bellezza e l’importanza della pratica del donare, senza la quale la nostra Repubblica andrebbe via via sgretolandosi”.

Per #DonoDay2016 sono tante le novità: accanto al premio per le scuole verrà istituito insieme ad Anci un premio per quei Comuni che solleciteranno attivamente i territori ad aderire al Giorno del Dono 2016 attraverso iniziative concrete. A breve sarà disponibile anche un servizio di geo-localizzazione di Google creato appositamente per permettere a chiunque lo desideri di identificare la scuola o il comune che aderisce al progetto per seguire o partecipare attivamente alle iniziative di interesse.
Inoltre avranno un posto di rilievo le ONP, rivolgendo un’attenzione particolare ai soci IID.

Per l’edizione 2016 è già stato ottenuto il patrocinio di Anci e MIUR, oltre alla Media Partnership di Tg1-Fa la cosa giusta.

Istituto Italiano della Donazione (IID) è un’associazione che, grazie ai suoi strumenti e alle verifiche annuali, assicura che l’operato delle Organizzazioni Non Profit (ONP) sia in linea con standard riconosciuti a livello internazionale e risponda a criteri di trasparenza, credibilità ed onestà. I marchi di qualità IID, concessi alle ONP inserite in IO DONO SICURO, confermano che l’ONP mette al centro del proprio agire questi valori. L’Istituto basa la propria attività sulla Carta della Donazione, primo codice italiano di autoregolamentazione per la raccolta e l’utilizzo dei fondi nel Non Profit.

Valorizzazione all’estero della cucina italiana di qualità

Valorizzazione all’estero della cucina italiana di qualità: firmato Protocollo MIUR-MAECI-MIPAAF

È stato presentato questa mattina alla Farnesina il Protocollo d’Intesa per la Valorizzazione all’Estero della Cucina Italiana di Alta Qualità, sottoscritto dal Ministro dell’Istruzione, Università e Ricerca, Stefania Giannini, dal Ministro degli Affari Esteri e della Cooperazione internazionale, Paolo Gentiloni, dal Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali, Maurizio Martina. All’evento hanno partecipato anche gli Ambasciatori dei Paesi G20, Istituzioni ed Enti della cultura e dell’economia, nonché alcuni degli chef più apprezzati del panorama italiano e internazionale.
L’iniziativa si inserisce nel quadro del ‘Food act’, il piano di azione promosso dal Governo per valorizzare la cucina italiana di qualità, e intende dare continuità all’esperienza di Expo Milano 2015, coordinando un piano di azione per valorizzare le eccellenze enogastronomiche italiane. Saranno coinvolti anche MISE, ICE-Agenzia, CONI, Unioncamere e Assocamerestero.
In particolare, nel biennio 2016-2017 le azioni promozionali riguarderanno Stati Uniti, Giappone, Repubblica Popolare Cinese, Federazione Russa, Emirati Arabi Uniti e Brasile.
Previsti:
SETTIMANA DELLA CUCINA ITALIANA organizzata da Ambasciate, Consolati e Istituti italiani di Cultura nell’ultima decade di novembre;

MASTER CLASS dirette a chef stranieri per diffondere i valori della Dieta Mediterranea e promuovere la conoscenza delle eccellenze agroalimentari e vitivinicole italiane;

BORSE DI STUDIO per chef italiani under 30;

GIORNATE ITALIANE dedicate alla cucina di qualità promosse dal CONI in occasione di eventi sportivi internazionali, a partire dai Giochi Olimpici di Rio 2016.

“L’iniziativa che lanciamo oggi rafforza la strategia Paese del dopo Expo. Non vogliamo semplicemente esportare la cucina italiana o un segmento della nostra cultura: stiamo attivando un vero e proprio processo di internazionalizzazione del gusto. Lo faremo a partire da Paesi strategici come gli Stati Uniti, la Cina, la Russia, gli Emirati – ha sottolineato il Ministro Stefania Giannini -. Il nostro Ministero, in particolare, si impegna a finanziare con 1 milione di euro 50 borse di studio, per giovani under 30, giovani chef che potranno completare la loro formazione e portare la loro esperienza in grandi Paesi in cui c’è grande domanda d’Italia. Promuovere la nostra cucina di qualità, sostenere questi ragazzi rappresenta una scommessa decisiva per il futuro dell’intero settore enogastronomico italiano nel mondo”.
“La Farnesina coordinerà la promozione dell’alta cucina e dei prodotti enogastronomici di qualità italiani nel mondo per mezzo della nostra capillare rete diplomatica, consolare e culturale” ha annunciato il Ministro Paolo Gentiloni. “La cucina italiana ed i nostri prodotti alimentari di alta gamma sono parte integrante della nostra cultura e parlano dell’Italia e del nostro gusto a milioni di consumatori nel mondo. L’iniziativa è anche per questo una ideale prosecuzione delle tematiche di Expo Milano 2015, che svilupperemo nei prossimi anni insieme a MIPAAF, MIUR, Agenzia ICE, Unioncamere e Assocamerestero, avvalendoci del prezioso sostegno dei migliori Chef d’Italia. A tale fine, collaboreremo con il CONI per utilizzare anche il palcoscenico dei grandi eventi sportivi internazionali, a cominciare dalle Olimpiadi di Rio 2016”.
“Il mondo ha fame d’Italia e noi rispondiamo con prodotti e cucina di qualità – ha affermato il Ministro Maurizio Martina – a garanzia di una eccellenza che riguarda tutta la filiera e che coinvolge sempre più giovani. Promuovere il vero Made in Italy agroalimentare all’estero, anche attraverso la collaborazione di chef di fama, significa rafforzare la nostra presenza sui mercati stranieri e conquistarne anche di nuovi. Un’azione di ampio respiro, che si inserisce nel piano di internazionalizzazione del Governo che crede e investe sempre di più in un settore cruciale per l’economia del nostro Paese. Lo scorso anno, grazie anche ad Expo Milano 2015, l’export agroalimentare italiano ha sfiorato i 37 miliardi di euro. Un risultato straordinario che conferma che l’obiettivo dei 50 miliardi entro il 2020 è assolutamente alla nostra portata. Per raggiungerlo però dobbiamo continuare ad essere una squadra. È anche questo il senso del Food Act, che per la prima volta vede coinvolti Istituzioni e chef in un percorso sinergico. È questa la potenza del nostro saper fare. È questa l’Italia che lavora con passione e professionalità per scrivere le più belle pagine di successo del Paese”.
Alcuni dati
L’Italia è il primo Paese in Europa per numero di prodotti di qualità certificata (280 Food e 523 Wine).

Primi produttori al mondo di vino con 48,9 milioni di ettolitri nel 2015.

Secondo Paese al mondo per numero di ristoranti stellati (334).

L’export agroalimentare italiano nel 2015 ha registrato il record di 36,8 miliardi di euro, il 7,4% in più rispetto al 2014. Obiettivo: 50 miliardi entro il 2020.

Il piano di internazionalizzazione del Governo prevede 70 milioni di euro solo per il settore agroalimentare.

Il Ministero delle politiche agricole è l’unico al mondo ad avere accordi con eBay e Alibaba per rimuovere i falsi prodotti Dop e Igp italiani dagli scaffali virtuali.

Il segno unico distintivo – The extraordinary italian taste
Per la prima volta l’agroalimentare italiano ha un segno unico, ‘The extraordinary Italian taste’, utilizzato per il coordinamento di tutte le iniziative di promozione e comunicazione a livello internazionale e per contrastare con maggiore forza il fenomeno dell’italian sounding. Questo consente di affiancare le iniziative degli Enti e delle aziende, recuperando terreno sui mercati esteri come Stati Uniti, Canada, Brasile, Russia, India, Cina, Europa, Turchia e Australia, rispetto a Paesi concorrenti che già adottano marchi di questo tipo con successo. Il segno unico è stato presentato lo scorso maggio ad Expo Milano 2015 e a giugno ha debuttato a Chicago, in occasione della fiera Fmi Connect. A dicembre, inoltre, è partita negli States la campagna promozionale del Made in Italy agroalimentare con un video realizzato da Silvio Muccino, ben visibile anche nel cuore di Manhattan, a Times Square.
Food Act e forum permanente
Il Food Act è un patto tra Istituzioni e mondo della cucina italiana di qualità, rappresentata dai più importanti chef del nostro Paese.
Le prime 10 azioni prevedono:
CHEF AMBASCIATORI DELLA CUCINA ITALIANA NEL MONDO Un’azione di promozione sui mercati esteri coordinata con il Piano di internazionalizzazione del Governo e identificata con il segno unico distintivo ‘The Extraordinary Italian Taste’.

VALORIZZARE LE ECCELLENZE ITALIANE E LA DIETA MEDITERRANEA L’obiettivo è rafforzare la consapevolezza delle potenzialità del patrimonio agroalimentare italiano; coinvolgere influencer internazionali per la costruzione di un messaggio coordinato; promuovere la conoscenza delle eccellenze agroalimentari italiane, in particolare quelle riconosciute dai sistemi di tutela pubblici (Dop, Igp e biologico), attraverso un utilizzo in cucina che sia anche aderente ai valori della Dieta Mediterranea.

POTENZIAMENTO DELLA DISTRIBUZIONE DEL VERO MADE IN ITALY L’obiettivo è favorire l’attivazione di piattaforme logistico-distributive come strumento fondamentale per l’incremento dimensionale e competitivo delle nostre imprese. Il tema cardine è garantire un migliore approvvigionamento all’estero di materie prime realmente provenienti dall’Italia, in particolare per le reti di ristorazione italiana nel mondo.

ALTA CUCINA, ALTA FORMAZIONE Sul profilo formativo è necessario colmare il gap del sistema, puntando sullo sviluppo di competenze economiche e imprenditoriali e rafforzando i poli di formazione settoriale già esistenti. Istituirne di nuovi maggiormente specializzati è una delle priorità del Food Act.

ESTENSIONE UTILIZZO STAGE PER LA RISTORAZIONE DI QUALITÀ Si lavora per superare i vincoli dell’attuale legislazione attraverso la revisione delle linee guida in materia di tirocini approvati dalla Conferenza Stato Regioni che fissano i limiti quantitativi relativi al numero di tirocinanti in relazione al numero dei dipendenti delle singole aziende, senza alcuna differenziazione rispetto all’incidenza formativa dell’esperienza.

PIÙ AGGREGAZIONE NELLA FILIERA E NELLA RISTORAZIONE Il piano sosterrà le aggregazioni nella filiera mediante le reti d’impresa attraverso strumenti come il credito d’imposta proposto con Campolibero. Verrà studiata la sua estensione a imprese operanti nel settore della ristorazione, verificando la compatibilità con la normativa europea in materia di aiuti di Stato e il fatto che si tratta di imprese, di norma micro e piccole, che operano nel commercio la cui competenza esclusiva è delle Regioni.

DARE CREDITO ALLA CUCINA ITALIANA GIOVANI Sviluppo di strumenti di credito idonei a soddisfare le particolari esigenze del mondo della ristorazione di alta qualità. Favorire, anche in accordo con le Regioni, condizioni di credito agevolato da rivolgere agli under 40, in possesso di particolari requisiti, per il subentro nelle aziende di ristorazione per il ricambio generazionale anche in cucina.

RAFFORZARE BINOMIO TURISMO-RISTORAZIONE DI QUALITÀ PER PROMUOVERE I TERRITORI Collegare l’offerta enogastronomica a percorsi turistici di qualità, promuovendo i prodotti agroalimentari dei territori, valorizzando anche i collegamenti con la ristorazione locale di qualità e il turismo culturale. Con questo obiettivo verranno individuati strumenti di supporto e coordinamento per rafforzare l’offerta turistica in chiave culturale – paesaggistica – enogastronomica.

CUCINA ITALIANA DI QUALITÀ CERTIFICATA Per valorizzare meglio la cucina di qualità si valuteranno percorsi di riconoscimento che garantiscano il consumatore e permettano uno sviluppo del settore orientato da politiche regionali di promozione di qualità, trasparenza e unicità dei prodotti.

CUCINA ITALIANA COME CULTURA, IDENTITÀ, EDUCAZIONE, INCLUSIONE Si punta a valorizzare il legame tra cucina e cultura, identità, educazione e inclusione. Quest’azione prevede la promozione di iniziative che spaziano dall’educazione alimentare nelle scuole alla promozione di valori come la sostenibilità ambientale, la lotta agli sprechi alimentari e il rispetto del cibo, fino alla valorizzazione culturale della nuova cucina italiana. L’ultimo punto è dedicato all’accessibilità anche per le fasce più deboli, dando continuità a progetti di assistenza agli indigenti.

ILLEGITTIMO ESCLUDERCI DA INCONTRO SU SEQUENZA CONTRATTUALE

FGU A MIUR: ILLEGITTIMO ESCLUDERCI DA INCONTRO SU SEQUENZA CONTRATTUALE

“Il Miur revochi l’incontro fissato per oggi sulla sequenza contrattuale relativa ai licei musicali e la indica nuovamente convocando anche la Federazione Gilda Unams illegittimamente esclusa”. E’ quanto scrive Rino Di Meglio, coordinatore nazionale della Fgu, in un telegramma inviato al ministro dell’Istruzione, Stefania Giannini, e al capo dipartimento per il Sistema Educativo di Istruzione e Formazione, Rosa De Pasquale.

“Apprendiamo dagli organi di stampa – si legge nel telegramma – che in data odierna è stata convocata una riunione, a cura del Direttore Generale dott.ssa Maria Maddalena Novelli, avente per oggetto la sequenza contrattuale relativa ai licei musicali. La Federazione Gilda Unams, nonostante sia rappresentativa, è stata esclusa dall’incontro in modo del tutto illegittimo. Per prassi consolidata – spiega Di Meglio – le sequenze contrattuali costituiscono un atto contrattuale autonomo al quale hanno diritto a partecipare tutte le organizzazioni sindacali rappresentative. Chiediamo dunque che la convocazione venga revocata e nuovamente indetta in termini di legge, pena la nullità di quanto venga convenuto. In caso contrario – conclude il coordinatore nazionale – ci riserviamo di adire le vie legali per la tutela dei nostri diritti, nonché per il risarcimento del danno”.

Il massacro degli A.T.A. per esternalizzare i servizi

Il Governo di sinistra che taglia i posti in favore delle cooperative

Il massacro degli A.T.A. per esternalizzare i servizi

Quello che FLCGIL, CISL, UIL, SNALS e GILDA nascondono….

15.000 POSTI IN MENO

A seguito dell’imminente uscita dello Schema di Decreto Interministeriale sulle dotazioni organiche ATA per l’a.s. 2015/16 del 04.03.2016 – Tabelle A/B/C/D/E/F allegate – il personale A.T.A. ancora una volta sarà sottoposto oltre ai già previsti tagli di 2020 unità, ad ulteriori tagli di 1.165 di assistenti amministrativi e di 855 di collaboratori scolastici; inoltre, saranno accantonati 11.857 posti di collaboratore scolastico per la terziarizzazione dei servizi, cioè le cooperative.

“E’ strano, che un Governo di sinistra – dichiara la Direzione Nazionale della Feder.A.T.A.- dopo i fatti di Roma capitale, voglia affidare i servizi della scuola alle cooperative, lasciando a casa molti precari che da anni svolgono con tanti sacrifici il proprio lavoro e creare nuovi soprannumerari”.

D’altronde, continua la nota della Feder. A.T.A., il Ministro del Lavoro Poletti è il capo delle cooperative……..

MINISTRO POLETTI DIMETTITI

RENZI VAI A CASA

Con il pretesto di una “finta dematerializzazione” stanno mandando a casa gli assistenti amministrativi che invece stanno continuando a lavorare davanti al computer per molto più di sette ore al giorno rischiando la vista e con continui dolori articolari e ossei, senza parlare dello stress lavorativo a cui sono sottoposti giornalmente … “trattati peggio delle bestie”!!!… e tutto questo per circa 1.000,00 € di stipendio mensile!

Con il pretesto del risparmio sui servizi, il Governo Renzi, appoggiato dalla FLCGIL, CISL, UIL, SNALS e GILDA, con in testa sempre il nostro caro ministro del lavoro Giuliano Poletti presidente delle Cooperative, si sono inventati la terziarizzazione dei servizi dei collaboratori scolastici e li faranno sparire dalle scuole; ma sappiamo tutti benissimo che questi servizi costano molto, ma molto di più alle casse dello Stato Italiano e rendono male!!!

Tutto questo, continua la nota della Feder. A.T.A., accade con il benestare della FLCGIL, CISL, UIL, SNALS e GILDA, che sanno e tacciono facendo finta di nulla, continuando a prendere in giro tutti il personale A.T.A.

IL 18 MARZO SCUOLE CHIUSE IN TUTTA ITALIA

SCIOPERO GENERALE DEL PERSONALE A.T.A.

MANIFESTAZIONE A ROMA ORE 11 DAVANTI AL MIUR

AD OGGI IL 70 % DELLE SCUOLE RIMARRANNO

CHIUSE

NONOSTATE TUTTI I TENTATIVI DI BOICOTTAGGIO

I diritti dei precari tutelati in tribunale

I diritti dei precari tutelati in tribunale dall’ANIEF: 22 docenti risarciti con 70.000 Euro e MIUR condannato per discriminazione

 

Con ben sette sentenze ottenute dall’ANIEF presso i Tribunali del Lavoro di Torino e Ivrea, il Ministero dell’Istruzione è stato condannato per discriminazione e violazione di norme comunitarie nei confronti di 22 docenti precari cui non aveva mai riconosciuto il diritto alle progressioni di carriera e all’anzianità di servizio maturata in ragione dei tanti contratti a termine succedutisi nel corso degli anni. Gli Avvocati Fabio Ganci, Walter Miceli e Giovanni Rinaldi – che con la solita professionalità hanno saputo ottenere ragione patrocinando i diritti dei nostri iscritti – dimostrano in tribunale l’illecita discriminazione posta in essere da sempre dal MIUR nei confronti dei dipendenti precari e ottengono la condanna dell’Amministrazione a più di 70.000 Euro di risarcimento.

 

Insussistenti le ragioni sostenute dal MIUR a difesa del proprio operato: le sentenze ottenute dai legali ANIEF, infatti, parlano chiaro e rilevano comein assenza di ragioni oggettive di deroga al principio di non discriminazione sussiste il diritto dei ricorrenti alla progressione professionale retributiva, negli stessi termini previsti per il personale di ruolo” ribadendo che “non possono esservi dubbi sul fatto che l’Ordinamento comunitario prescrive come regola la parità di trattamento tra lavoratori a termine e lavoratori a tempo indeterminato nel settore privato come in quello pubblico”.

 

Il Ministero dell’Istruzione, che ormai da anni reitera un’illecita quanto odiosa discriminazione a discapito di tutti i precari della scuola, docenti e ATA, cui non riconosce i medesimi diritti economici e stipendiali rispetto al personale di ruolo, si è nuovamente scontrato con le ragioni forti del nostro sindacato e ha nuovamente avuto torto. L’ANIEF, che da sempre si schiera al fianco di tutti i lavoratori della scuola, ha ottenuto di nuovo giustizia in favore dei precari costringendo l’Amministrazione al pieno rispetto del loro lavoro e della loro indiscussa professionalità.

Gite scolastiche, il Miur precisa: il vademecum diramato a febbraio «non attribuisce nuove responsabilità ai prof»

da Il Sole 24 Ore

Gite scolastiche, il Miur precisa: il vademecum diramato a febbraio «non attribuisce nuove responsabilità ai prof»

di Claudio Tucci

Sono state introdotte nuove responsabilità in capo ai docenti accompagnatori in merito all’organizzazione dei viaggi di istruzione? No, risponde il Miur, la circolare di febbraio scorso «non attribuisce nuove responsabilità ai docenti e dirigenti scolastici. In particolare, per quanto attiene agli accertamenti circa lo stato dei mezzi di trasporto, si tratta di documenti e verifiche che la scuola è tenuta a richiedere alla società di trasporti che viene di volta in volta individuata».

Le faq del Miur
Dopo le polemiche, dei giorni scorsi, sulle istruzioni del Miur sulle gite scolastiche è lo stesso ministero a intervenire, e a pubblicare una serie di Faq per rispondere ai dubbi sollevati.

I docenti hanno la responsabilità sulla condotta del conducente?
Il vademecum realizzato dalla Polizia Stradale, che il Miur ha trasmesso alle scuole con la nota prot. n. 674/2016, ribadisce le responsabilità in capo al conducente che deve mantenere, per tutta la durata del viaggio, un comportamento che non esponga a rischi le persone trasportate. In questo caso, la responsabilità della condotta è solo del conducente medesimo e la verifica dell’idoneità alla guida dello stesso ricade sulla società dei trasporti per la quale presta servizio. Non è compito quindi del personale docente o del dirigente scolastico l’accertamento di detta idoneità. Il vademecum elaborato dalla Polizia stradale effettua un puntuale riepilogo degli obblighi previsti dalle norme di condotta, e invita gli insegnanti a segnalare alla polizia, in una dimensione di esercizio di senso civico, eventuali comportamenti considerati a rischio dei quali dovessero avere testimonianza diretta (come ad esempio parlare al cellulare, ascoltare musica con auricolari, bere alcolici o mangiare alla guida, ecc.).

La nota prot. n. 674 del 3 febbraio 2016 annulla o sostituisce la precedente circolare prot. n. 291 del 14.10.1992?
La nota prot. n. 674 del 3 febbraio 2016 non sostituisce ed annulla la validità della precedente circolare prot. n. 291 del 14.10.1992. La circolare del ’92 infatti riguarda diversi aspetti dell’organizzazione delle visite di istruzione: le finalità didattiche, la differenziazione dei diversi tipi di viaggi di istruzione, il richiamo alle modalità di partecipazione dei docenti accompagnatori, etc, ed infine la scelta del mezzo di trasporto e dell’agenzia di viaggio. Si tratta di una circolare onnicomprensiva che affronta l’organizzazione della visita di istruzione sia sotto il profilo didattico che tecnico.

Prima di intraprendere un viaggio o una visita di istruzione e sempre obbligatorio darne comunicazione o richiedere l’intervento della Polizia stradale?
No non è obbligatorio né comunicare la partenza o richiedere l’intervento preventivo. Chi finora si rivolgeva alla polizia locale può continuare a farlo. La nota informa che c’è la possibilità di rivolgersi anche alla sezione di polizia stradale più vicina alla scuola e richiedere l’intervento della stessa per un controllo del mezzo di trasporto e la verifica dell’idoneità del veicolo e del conducente la mattina, prima della partenza, in caso sorgano dubbi sulla regolarità degli stessi.

La richiesta del controllo del mezzo di trasporto e la verifica dell’idoneità del veicolo e del conducente da parte della polizia stradale va fatta solo per viaggi di istruzione superiori a un giorno?
No, la richiesta di intervento della Polizia stradale può essere fatta anche qualora il viaggio di istruzione sia di una sola giornata.

Come posso richiedere l’intervento della Polizia stradale?
In caso di necessità l’intervento andrà richiesto telefonicamente utilizzando il numero di emergenza (112 – 113). La compilazione e l’invio del modulo 2, allegato alla nota, alla sezione della Polizia Stradale della provincia dove ha sede la scuola, non va utilizzato per richiedere l’intervento della Polizia Stradale, ma per segnalare il viaggio e agevolare la programmazione dei controlli lungo l’itinerario, che saranno effettuati a campione.

Graduatorie d’istituto docenti, scelta delle sedi entro il 4 aprile

da La Tecnica della Scuola

Graduatorie d’istituto docenti, scelta delle sedi entro il 4 aprile

L.L.

Con nota prot. n. 7062 del 14 marzo 2016 il Miur ha comunicato l’apertura delle funzioni Polis per la trasmissione del modello B; il modello B1 per i Licei musicali e coreutici è cartaceo.

Le funzioni sono già aperte e saranno disponibili fino alle ore 14 del 4 aprile.

Sono esprimibili le sedi per il conferimento delle supplenze riferite all’a.s. 2015/2016.

Gli aspiranti non precedentemente iscritti nelle graduatorie di istituto potranno scegliere le istituzioni scolastiche della provincia in cui è ubicata la Scuola alla quale hanno inoltrato il modello di domanda A3.

È possibile anche richiedere la sostituzione di una o più sedi da parte di docenti già iscritti nelle graduatorie di qualsiasi fascia per insegnamenti diversi da quelli per i quali si chiede l’inserimento in II fascia aggiuntiva, ai soli fini dell’inserimento nella II fascia aggiuntiva per la finestra temporale del 1° febbraio 2016. In particolare, le sedi già espresse ad inizio triennio possono essere cambiate, esclusivamente, con sedi nelle quali sono presenti gli insegnamenti per i quali si chiede l’inserimento nella finestra temporale del l febbraio 2016.

La scuola capofila precedentemente scelta può essere sostituita tra le preferenze, ma rimarrà comunque, per tutta la durata del triennio, referente della trattazione della posizione dell’aspirante.

Non sono tenuti a presentare istanza di scelta delle sedi i docenti che intendano confermare tutte le istituzioni scolastiche espresse negli anni scolastici precedenti.

Per i Licei musicali e coreutici il modello B1 dovrà essere invece trasmesso, entro il medesimo termine, in modalità cartacea (tramite raccomandata A/R o consegna a mano con rilascio di ricevuta) o in formato digitale (via PEC), ad uno dei Licei musicali e/o coreutici indicati nel modello B, il quale inoltrerà copia della domanda agli altri Licei musicali e/o coreutici.

Viaggi di istruzione, arrivano i chiarimenti sulle responsabilità dei docenti

da La Tecnica della Scuola

Viaggi di istruzione, arrivano i chiarimenti sulle responsabilità dei docenti

L.L.

Dopo una nota che ha fatto molto discutere e alla quale è allegato il Vademecum elaborato dalla Polizia stradale, il Miur risponde con alcune faq alle richieste di chiarimento.

In particolare, il Ministero, nel ribadire la validità della precedente Circolare n. 291 del 14 ottobre 1992, precisa che non è attribuita nessuna nuova responsabilità ai docenti accompagnatori in merito all’organizzazione dei viaggi di istruzione e che i controlli di cui parla il documento della Polizia stradale sono già normalmente effettuati dalla scuola.

Di seguito le faq del Miur:

La nota prot. n. 674 del 3 febbraio 2016 attribuisce nuove responsabilità ai docenti accompagnatori in merito all’organizzazione dei viaggi di istruzione?
No, la nota non attribuisce nuove responsabilità ai docenti e dirigenti scolastici. In particolare, per quanto attiene agli accertamenti circa lo stato dei mezzi di trasporto, si tratta di documenti e verifiche che la scuola è tenuta a richiedere alla società di trasporti che viene di volta in volta individuata.

I docenti hanno la responsabilità sulla condotta del conducente?
Il Vademecum realizzato dalla Polizia Stradale, che il MIUR ha trasmesso alle scuole con la nota prot. n. 674/2016, ribadisce le responsabilità in capo al conducente che deve mantenere, per tutta la durata del viaggio, un comportamento che non esponga a rischi le persone trasportate. In questo caso, la responsabilità della condotta è solo del conducente medesimo e la verifica dell’idoneità alla guida dello stesso ricade sulla società dei trasporti per la quale presta servizio. Non è compito quindi del personale docente o del dirigente scolastico l’accertamento di detta idoneità. Il Vademecum elaborato dalla Polizia stradale effettua un puntuale riepilogo degli obblighi previsti dalle norme di condotta, e invita gli insegnanti a segnalare alla Polizia medesima, in una dimensione di esercizio di senso civico, eventuali comportamenti considerati a rischio dei quali dovessero avere testimonianza diretta (come ad esempio parlare al cellulare, ascoltare musica con auricolari, bere alcolici o mangiare alla guida, ecc.).

La nota prot. n. 674 del 3 febbraio 2016 annulla o sostituisce la precedente circolare prot. n. 291 del 14.10.1992?
La nota prot. n. 674 del 3 febbraio 2016 non sostituisce ed annulla la validità della precedente circolare prot. n. 291 del 14.10.1992. La circolare del ’92 infatti riguarda diversi aspetti dell’organizzazione delle visite di istruzione: le finalità didattiche, la differenziazione dei diversi tipi di viaggi di istruzione, il richiamo alle modalità di partecipazione dei docenti accompagnatori, etc, ed infine la scelta del mezzo di trasporto e dell’agenzia di viaggio. Si tratta di una circolare onnicomprensiva che affronta l’organizzazione della visita di istruzione sia sotto il profilo didattico che tecnico.

Prima di intraprendere un viaggio o una visita di istruzione e sempre obbligatorio darne comunicazione o richiedere l’intervento della Polizia stradale?
No non è obbligatorio né comunicare la partenza o richiedere l’intervento preventivo. Chi finora si rivolgeva alla Polizia Locale può continuare a farlo. La nota informa che c’è la possibilità di rivolgersi anche alla Sezione di Polizia Stradale più vicina alla scuola e richiedere l’intervento della stessa per un controllo del mezzo di trasporto e la verifica dell’idoneità del veicolo e del conducente la mattina, prima della partenza, in caso sorgano dubbi sulla regolarità degli stessi.

La richiesta del controllo del mezzo di trasporto e la verifica dell’idoneità del veicolo e del conducente da parte della Polizia stradale va fatta solo per viaggi di istruzione superiori ad un giorno?
No la richiesta di intervento della Polizia stradale può essere fatta anche qualora il viaggio di istruzione sia di una sola giornata.

Come posso richiedere l’intervento della Polizia stradale?
In caso di necessità l’intervento andrà richiesto telefonicamente utilizzando il numero di emergenza (112 – 113). La compilazione e l’invio del modulo 2, allegato alla nota, alla sezione della Polizia Stradale della provincia dove ha sede la scuola, non va utilizzato per richiedere l’intervento della Polizia Stradale, ma per segnalare il viaggio e agevolare la programmazione dei controlli lungo l’itinerario, che saranno effettuati a campione.

Viaggi di istruzione e FAQ

Viaggi di istruzione e FAQ

di Cinzia Olivieri

 

Alle contestazioni seguite alla Nota Miur del 03.02.2016, Prot. N. 674 (Viaggi di istruzione e visite guidate) il Miur risponde utilizzando nuovamente lo strumento delle FAQ.

Prescindendo dal valore normativo di tali indicazioni, richiamate comunque dalla Nota prot.n. 2059 del 14 marzo 2016 , qualche dubbio resta.

 

In primo luogo è precisato che la nota del 2016 non attribuisce nuove responsabilità ai docenti ed ai dirigenti scolastici giacché “In particolare, per quanto attiene agli accertamenti circa lo stato dei mezzi di trasporto, si tratta di documenti e verifiche che la scuola é tenuta a richiedere alla società di trasporti che viene di volta in volta individuata”.

È evidente che se il dirigente (la “scuola”) “è tenuto” a chiedere tali documenti si configura un preciso obbligo a suo carico.

La CM 291/1992 aveva già indicato analiticamente le attestazioni da richiedere, ora aggiornate ed integrate. Tuttavia è chiaro che non tutti i documenti possono essere agevolmente ed esaustivamente nella disponibilità al momento dell’individuazione della ditta da parte del dirigente. Comunque una “verifica empirica” richiede un esame contestuale.

 

I docenti accompagnatori certamente non hanno la responsabilità sulla condotta del conducente, che è dello stesso ed indirettamente della società dei trasporti per la quale presta servizio. Ma se si afferma che “Non è compito quindi del personale docente o del dirigente scolastico l’accertamento di detta idoneità” in quanto il Vademecum allegato alla Nota 03.02.2016 invita solo “gli insegnanti a segnalare alla Polizia medesima …eventuali comportamenti considerati a rischio dei quali dovessero avere testimonianza diretta (come ad esempio parlare al cellulare, ascoltare musica con auricolari, bere alcolici o mangiare alla guida, ecc.)” tuttavia esso si esprime ancora in termini di obbligo affermando che “Nel corso del viaggio gli accompagnatori dovranno prestare attenzione al fatto che il conducente di un autobus non può assumere sostanze stupefacenti, psicotrope (psicofarmaci) né bevande alcoliche, neppure in modica quantità”. Per l’effetto se i docenti non sono responsabili della condotta del conducente lo diventano della vigilanza sullo stesso.

 

La Faq n. 3 precisa che “La nota prot. n. 674 del 3 febbraio 2016 non sostituisce ed annulla la validità della precedente circolare prot. n. 291 del 14.10.1992. La circolare del ’92 infatti riguarda diversi aspetti dell’organizzazione delle visite di istruzione: le finalità didattiche, la differenziazione dei diversi tipi di viaggi di istruzione, il richiamo alle modalità di partecipazione dei docenti accompagnatori, etc, ed infine la scelta del mezzo di trasporto e dell’agenzia di viaggio. Si tratta di una circolare onnicomprensiva che affronta l’organizzazione della visita di istruzione sia sotto il profilo didattico che tecnico.”

La CM 291/92 aveva indubbiamente un contenuto più ampio disciplinando: finalità (art. 2); tipologia dei viaggi (art. 3); Destinatari (art. 4); Destinazioni (art. 5); Organi competenti (art. 6); Durata dei viaggi e periodi di effettuazione (art. 7);  Docenti accompagnatori (art. 8); Scelta del mezzo di trasporto, dell’agenzia, della ditta di trasporti (art. 9); Assicurazione contro gli infortuni (art. 10); Altri aspetti finanziari (art. 11); Cenni riepilogativi sulla documentazione (art. 12), ma proprio per questo, come sopra menzionato, contemplava già analoghi aspetti di sicurezza che ora si integrano e perciò modificano.

Ad ogni buon conto, per la verità, la CM 291/92 era già stata superata dalla nota 11 aprile 2012 n. 2209 che aveva esplicitato: “(…)  nel richiamare le istituzioni scolastiche alla priorità di garantire la tutela dell’incolumità dei partecipanti, …. A decorrere dal 1° settembre 2000, il “Regolamento recante norme in materia di autonomia delle istituzioni scolastiche”, emanato con il D.P.R. 275/1999, ha configurato la completa autonomia delle scuole anche in tale settore; pertanto, la previgente normativa in materia …. costituisce opportuno riferimento per orientamenti e suggerimenti operativi, ma non riveste più carattere prescrittivo.

 

Infine è chiaro che se la richiesta di intervento della polizia stradale non è obbligatoria, certo essa è giustamente sollecitata e dunque la mancanza implica una assunzione di responsabilità nella scelta

M. D’Ignazio, Pacunaimba

Michele D'Ignazio_Pacunaimba_RizzoliTitolo: Pacunaimba – L’avventuroso viaggio di Santo Emanuele
Autore: Michele D’Ignazio
Illustrazioni: Silvia Mauri
Editore: Rizzoli
Pagine: 230
Anno di pubblicazione: 2016

Santo Emanuele è il giovane aiutante del sindaco di Lancastre, un tipo eccentrico e truffaldino. Le elezioni sono imminenti, il paese è in subbuglio e, per essere rieletto, il primo cittadino ha bisogno del prezioso voto di un lontano parente di Santo Emanuele, disperso da anni nel grande Brasile. Con la testa che torna sempre alla dolcissima collega Mara, l’ingenuo e sprovveduto impiegato si imbarca in un avventuroso viaggio all’insegna della meraviglia e il Brasile, tra gli imponenti alberi del mato e le baracche di fango e di lamiera delle favelas, si rivela uno specchio magico che riflette un’immagine nuova di Santo Emanuele, molto diversa da quella che ha sempre visto.

Dall’autore di Storia di una matita un romanzo magico e visionario che intreccia poesia e comicità e ci regala il racconto di un viaggio straordinario da un sud Italia sospeso tra cielo e mare a un Brasile selvaggio e seducente.