Edscuola e i visionari di chefuturo

edscuola internet day

Ho inviato a chefuturo.it 
una piccola storia con allegato un link per ricordare che altri visionari , da volontari e con costi personali, hanno dato “vita pulsante alla rete” disseminando miriadi di imputs culturali, “editando” documenti, progetti formativi, supporti didattici…e quant’altro.. con molto anticipo rispetto le istituzioni pubbliche. Cito ad esempio ma non a caso ..Educazione&scuola * di Dario Cillo, rivista telematica nata ben prima del sito del Ministero della Pubblica Istruzione!! Ricordo questa esperienza come una piccola ma rigogliosa oasi nel deserto… Visionari?, pionieri?, missionari?

* edscuola.it – Comitato scientifico Giancarlo Cerini; Benedetto Di Rienzo; Enzo Diceglie; Michele Fabbri; Enrico Galavotti; Paolo Manzelli; Roberto Maragliano; Carmine Marinucci; Nadia Scardeoni

http://agendaformazione.blogspot.it/2016/04/edscuola-e-i-visionari-di-chefuturo.html

Educazione&Scuola Newsletter n. 1064


Educazione&Scuola Newsletter n. 1064

Aprile 2016 – XXI Anno

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Notizie

30 aprile Conto Consuntivo

Come previsto dall’art. 18, c. 5, del DI 44/01, il conto consuntivo, corredato della relazione del collegio dei revisori dei conti, e’ sottoposto, entro il 30 aprile, all’approvazione del Consiglio di …

 

29-30 aprile Internet Day

A tren’anni dal 30 aprile 1986, data nella quale, per la prima volta, l’Italia si è connessa a internet, si celebra l’Internet Day

 

29 aprile Performance PA in CdM

Il Consiglio dei ministri approva un DPR recante il regolamento di disciplina delle funzioni del dipartimento della funzione pubblica della Presidenza del Consiglio dei Ministri in materia di misurazione …

 

29 aprile DI Organico Docenti AA.SS. 2016-2019

Trasmesso il Decreto Interministeriale sulle dotazioni di organico del personale docente per il triennio 2016/2019

 

28 aprile Aggiornamento RAV

Dal 28 aprile al 30 giugno 2016 è riaperta la piattaforma dei RAV

 

27 aprile Diffusione Libro in 7a Camera

La Camera esamina il DdL Disposizioni per la diffusione del libro su qualsiasi supporto e per la promozione della lettura

 

26 aprile Monitoraggio Valutazione Docenti

Il MIUR avvia un primo monitoraggio sulle attività dei Comitati di Valutazione e sull’utilizzo del Bonus

 

23 aprile Il Maggio dei Libri

Il 23 aprile inizia il Maggio dei Libri, la campagna nazionale giunta alla sesta edizione promossa dal Centro per il libro e la lettura del MiBACT in collaborazione con il MIUR, sotto l’Alto Patronato …

 

21 aprile DEF 2016 nelle 7e Commissioni

Le 7e Commissioni di Senato e Camera esprimono parere favorevole, in sede consultiva, sul Documento di Economia e Finanza (DEF) 2016

 

17 aprile Referendum

Referendum abrogativo sui permessi e le concessioni a esplorazioni e trivellazioni dei giacimenti di idrocarburi entro dodici miglia dalla costa

 

15 aprile Nuovo Codice appalti e concessioni in CdM

Il Consiglio dei Ministri approva il nuovo Codice appalti e concessioni

 

12 aprile Revisione parte seconda Costituzione alla Camera

L’Aula della Camera approva in via definitiva il DdL di Revisione della parte seconda della Costituzione

 

8 aprile Documento di Economia e Finanza 2016 in CdM

Il Consiglio dei Ministri approva il Documento di Economia e Finanza (DEF) 2016

 

Funzione docente, Autonomia, SNV

Roma, 5 aprile 2016

 

2 aprile Giornata mondiale Autismo

Le Nazioni Unite hanno proclamato il 2 aprile Giornata Mondiale dell’Autismo

 


Norme

Nota 29 aprile 2016, AOODGPER 11729

Dotazioni organiche del personale docente per l’anno scolastico 2016-2017 – Trasmissione schema di Decreto interministeriale

 

Circolare Ministeriale 27 aprile 2016, n. 4

Commissioni Esami Stato abilitazione esercizio libere professioni Perito Agrario, Perito Industriale, Geometra e Agrotecnico – Sessione 2016 – Reperimento Presidenti (Professori Universitari e Dirigenti …

 

Nota 27 aprile 2016, Prot. n. 3557

Concorso Nazionale “Crescere Cittadini” Anno Scolastico 2015/2016

 

Nota 27 Aprile 2016, A00DGOSV 4541

CPIA: Indicazioni operative per lo svolgimento delle “attività” e del “monitoraggio” di cui all’art.26 del DM 435/15

 

Avviso 27 aprile 2016, Prot.n. 3573

eBook dei progetti presentati dalle scuole presso il Vivaio Scuole di Padiglione Italia in occasione di EXPO Milano 2015

 

Nota 27 aprile 2016, AOODGOSV 4542

Monitoraggio: integrazione nota del 20 aprile 2016, prot. n. 4370, in merito alla valorizzazione del personale docente

 

Nota 26 aprile 2016, AOODGOSV 4514

Completamento pubblicazione esempi di 2ª prova scritta/esami di Stato 2016, e Nuovo Archivio Tracce/esempi di 2 prova scritta esami di Stato aa.ss.2014-2015 e 2015-2016 e avviso pubblicazione esempio …

 

Avviso 26 aprile 2016

Nona edizione del Trofeo Smart Project Omron

 

Nota 22 aprile 2016, AOODPIT 1864

Procedura per il conferimento di un incarico dirigenziale ai sensi dell’articolo 19, comma 6 del decreto legislativo n. 165 del 30 marzo 2001 e successive modificazioni ed integrazioni presso il Dipartimento …

 

Nota 22 aprile 2016, Prot. n. 3528

Avviso di differimento del termine di scadenza – Bando di partecipazione per la realizzazione dei “Laboratori di cittadinanza democratica condivisa e partecipata: educazione al volontariato sociale ed …

 

FESR – PON – Manuale per la gestione informatizzata dei progetti “Ambienti Digitali”

Nota prot. 6787 del 22 aprile 2016

 

Nota 22 aprile 2016, AOODPIT 1865

Procedura per il conferimento di incarichi dirigenziali ai sensi dell’articolo 19, comma 5 bis del decreto legislativo n. 165 del 30 marzo 2001, successive modificazioni ed integrazioni presso il Dipartimento …

 

Avviso Ministero Ambiente 21 aprile 2016

Avviso relativo all’apertura dello sportello per la presentazione delle domande di concessione di finanziamenti a tasso agevolato per l’efficientamento energetico degli edifici pubblici scolastici, universitari …

 

Avviso 21 aprile 2016

Convegno di studi: Il Liceo classico del futuro. L’innovazione per l’identità del curricolo – Milano, 28-29 aprile 2016. Politecnico di Milano – Piazza Leonardo da Vinci, 32

 

Ordinanza Ministeriale 20 aprile 2016

Sessione 2016 degli Esami di Stato per l’abilitazione all’esercizio della libera professione di Geometra e di Geometra Laureato

 

Parere CSPI 20 aprile 2016

Osservazioni e parere sullo schema di Regolamento relativo alla carta dei diritti e dei doveri degli studenti in alternanza scuola-lavoro

 

Nota 20 aprile 2016, AOODGOSV 4341

“CreArtes Festival della Creatività Studentesca”- anno 2016

 

Ordinanza Ministeriale 20 aprile 2016

Sessione 2016 degli esami di Stato per l’abilitazione all’esercizio della libera professione di Perito Industriale e di Perito Industriale Laureato

 

Ordinanza Ministeriale 20 aprile 2016

Sessione 2016 degli Esami di Stato per l’abilitazione all’esercizio della libera professione di Perito Agrario e di Perito Agrario Laureato

 

Nota 20 aprile 2016, AOODGOSV 4370

Monitoraggio: la valorizzazione del merito del personale docente

 

Ordinanza Ministeriale 20 aprile 2016

Sessione 2016 degli esami di Stato per l’abilitazione all’esercizio della libera professione di Agrotecnico e di Agrotecnico Laureato

 

Comunicato MIT 19 aprile 2016

Tabella di concordanza relativa al decreto legislativo 18 aprile 2016, n. 50

 

Nota 19 aprile 2016, AOODPIT 1804

Bonus personale docente. Art. 1, comma 126 e sgg, Legge 13 luglio 2015, n. 107

 

Ordinanza Ministeriale 19 aprile 2016, AOOUFGAB 252

Istruzioni e modalità organizzative ed operative per lo svolgimento degli esami di Stato conclusivi dei corsi di studio di istruzione secondaria di secondo grado nelle scuole statali e paritarie – Anno …

 

Nota 19 aprile 2016, AOODGOSV 4303

XV edizione del Certame Nazionale Dantesco – anno 2016

 

Nota 19 aprile 2016, Prot. n. 3413

Bando di partecipazione per la realizzazione dei “Laboratori di cittadinanza democratica condivisa e partecipata: educazione al volontariato sociale ed alla legalità corresponsabile” – prot. n. 3248 …

 

Avviso 19 aprile 2016, AOODGSIP 3380

Percorsi di rientro in formazione dei minori/giovani adulti sottoposti a provvedimenti penali

 

Protocollo d’Intesa MIUR – CNA FEDERMODA

Consumo e diritti: sensibilizzare i giovani verso un consumo consapevole

 

Nota MAECI 18 aprile 2016, Prot.n. 3175

Esami di stato conclusivi dei corsi di studio di istruzione secondaria di secondo grado melle scuole italiane all’estero – Nomine per funzioni di commissario di esame conferibili a personale docente …

 

Decreto Legislativo 18 aprile 2016, n. 50

Attuazione delle direttive 2014/23/UE, 2014/24/UE e 2014/25/UE sull’aggiudicazione dei contratti di concessione, sugli appalti pubblici e sulle procedure d’appalto degli enti erogatori nei settori dell’acqua, …

 

Decreto Dipartimentale 15 aprile 2016, AOODPIT 347

Elenco dei soggetti esterni accreditati al fine di collaborare con l’Amministrazione scolastica per promuovere e realizzare procedure di confronto e di competizione, nazionali e internazionali, concernenti …

 

Legge Costituzionale (GU 15.4.16, n. 88)

Disposizioni per il superamento del bicameralismo paritario, la riduzione del numero dei parlamentari, la riduzione dei costi di funzionamento delle istituzioni, la soppressione del Cnel e la revisione …

 

Nota 15 aprile 2016, AOODGEFID 6545

Internet Day – 29 e 30 aprile 2016

 

FSE – PON “Per la scuola – Individuazione degli “Snodi formativi territoriali”

Nota prot. 6535 del 15 aprile 2016

 

Nota 15 aprile 2016, Prot. n. 3318

ATTIVITÀ PER LE SCUOLE DEL CENTRO PER IL LIBRO E LA LETTURA

 

Nota 15 aprile 2016, AOODGOSV 4173

Riapertura e aggiornamento del Rapporto di autovalutazione per l’a.s. 2015/2016

 

Delibera ANAC 13 aprile 2016, n. 430

Linee guida sull’applicazione alle istituzioni scolastiche delle disposizioni di cui alla legge 6 novembre 2012, n. 190 e al decreto legislativo 14 marzo 2013, n. 33

 

Nota 13 aprile 2016, Prot. n. 3256

Concorso Nazionale “Matteotti per le Scuole” seconda edizione

 

Nota 13 aprile 2016, AOODGSIP 3248

Bando di partecipazione per la realizzazione dei “Laboratori di cittadinanza democratica condivisa e partecipata: educazione al volontariato sociale ed alla legalità corresponsabile”

 

Nota 12 aprile 2016, AOODGSIP 3130

Viaggi di istruzione e visite guidate, chiarimenti in merito alla nota prot.674 del 3 febbraio 2016

 

FSE – PON “Per la scuola – Avviso prot. 2670 – Aggiornamento scadenze ed iscrizioni dei partecipanti

Nota prot. 6355 del 12 aprile 2016

 

Nota 12 aprile 2016, AOODGOSV 4063

OLIMPIADI DI FILOSOFIA – XXIV EDIZIONE – A.S. 2015-2016 – FINALE NAZIONALE – ROMA 13-14-15 APRILE 2016

 

Nota 12 aprile 2016, Prot. n. 9705

CONCORSO DOCENTI 2016. Indicazioni relative allo svolgimento della prova scritta computerizzata

 

FSE – PON – Azione 10.8.4 – Rinunce/sostituzioni ed incremento moduli. – Snodi Formativi

Nota prot. 6347 del 12 aprile 2016

 

Decreto Direttoriale 12 aprile 2016, n. 324

Rettifica del Decreto direttoriale n.1250 del 20 novembre 2015

 

Sentenza Consiglio di Stato 12 aprile 2016, n. 7

Sostegno

 

Avviso 12 aprile 2016

Avviso relativo alle prove scritte dei concorsi, per titoli ed esami, finalizzato al reclutamento del personale docente per i posti comuni e di sostegno dell’organico dell’autonomia della scuola dell’infanzia, …

 

CCNI Mobilità 2016/2017 (MIUR, 8.4.16)

Mobilità del personale docente, educativo ed A.T.A. per l’a.s. 2016/2017

 

Nota 8 aprile 2016, AOODGOSV 3896

Concorso “Dai Luce alla vita…non abBattere i tuoi sogni”

 

Ordinanza Ministeriale 8 aprile 2016, AOOUFGAB 241

Mobilità del personale docente, educativo ed A.T.A. per l’anno scolastico 2016/2017

 

Nota 8 aprile 2016, Prot.n. 3007

Salone Internazionale del Libro Torino – programma delle attività e degli incontri del Bookstock Village

 

Nota 8 aprile 2016, AOODGPER 9520

Mobilità del personale docente, educativo ed A.T.A. per l’ a.s. 2016/2017: trasmissione dell’Ordinanza Ministeriale n. 241/2016, dell’Ordinanza Ministeriale n. 244/2016 e del Contratto Collettivo Nazionale …

 

Nota 8 aprile 2016, AOODGOSV 3919

Seminari “CLIL nei Licei Linguistici: gli esiti delle azioni a supporto” per Scuole Secondarie di secondo grado. Milano 28 aprile, Firenze 29 aprile e Napoli 18 maggio 2016

 

Ordinanza Ministeriale 8 aprile 2016, AOOUFGAB 244

Mobilità per l’anno scolastico 2016-2017 degli insegnanti di religione cattolica assunti nei ruoli di cui alla legge n. 186 del 2003

 

Nota 8 aprile 2016, AOODGOSV 3895

XIII Edizione del Concorso di Arte, Cultura e Gastronomia “Tabula Praenestina” 2016

 

DEF 2016 (CdM, 8.4.16)

Documento di economia e finanza 2016

 

Avviso 7 aprile 2016

Al via corso di formazione e aggiornamento on line di Fisica moderna

 

Avviso 7 aprile 2016

Nomina Commissione Interministeriale per la preselezione di progetti di ricerca e formazione

 

Nota 6 aprile 2016, Prot.n. 2908

Concorso Nazionale Anno Scolastico 2015/2016 “Dalla Resistenza alla Cittadinanza Attiva” “La Resistenza ha vinto: si Vota!”

 

FESR – PON “Per la scuola – Competenze e ambienti per l’apprendimento” – Autorizzazioni relative all’Avviso Ambienti digitali

Autorizzazioni Avviso Ambienti Digitali

 

Nota 5 aprile 2016, AOODGOSV 3732

Gara Nazionale per gli alunni degli istituti professionali e per gli alunni degli istituti tecnici che frequentano il IV anno di corso nel corrente anno scolastico 2015/2016 – rettifica individuazione …

 

Ipotesi CCNQ (ARAN, 5.4.16)

Definizione dei comparti di contrattazione e delle relative aree dirigenziali per il triennio 2016-2018

 

Decreto Direttoriale 5 aprile 2016, n. 651

BANDO PNRA 2016. Disciplina delle procedure per la presentazione di proposte di progetti di ricerca rivolte ad approfondire le conoscenze in Antartide

 

Nota 5 aprile 2016, AOODPIT 1604

Settimana nazionale della musica a scuola: 16-21 Maggio 2016

 

FSE – PON “Per la scuola – Avviso rivolto agli Snodi Formativi Territoriali

Nota prot. n. 6076 del 4 aprile 2016 e allegati

 

FESR – PON “Per la scuola – graduatorie definitive relative all’Avviso CPIA

Nota prot. 6048 del 4 aprile 2016

 

 


Rubriche

in Bacheca della Didattica

Le ferie coatte del Dirigente scolastico

di Francesco G. Nuzzaci

 

Fare il DS 2015-2016

di Dario Cillo

 

Aprile, mese crudele

di Stefano Stefanel

 

Alternanza Scuola-Lavoro per le imprese

a cura di Confindustria

 

Un percorso educativo per genitori e educatori attraverso la Carta sociale europea

di Margherita Marzario

 

Edificio scolastico non sicuro? Professori, chiudetelo

di Saverio Prota e Fabio Scrimitore

 

Giù le mani dall’Alternanza scuola lavoro

di Alessandro Basso

 

Progettare “la Buona Scuola”

di Dario Cillo

 

Funzione Docente: diritti e doveri

di Dario Cillo

 

La scuola secundum legem et scientiam

di Enrico Maranzana

 

Scuola: Alt polizia!

di Giovanni Fioravanti

 

Incarichi interni ed esterni all’amministrazione

di Gerardo Marchitelli

 

in Concorsi

Concorso Docenti

Dal 28 aprile al 31 maggio 2016 si svolgono le prove scritte del Concorso Docenti

 

in DIDES di Umberto Tenuta

Schola Renovanda Est

di Umberto Tenuta


B. Limongi, La Pedagogia che c’era

di Umberto Tenuta

 

in Esami

Diario d’Esame 2015-2016

di Dario Cillo

 

Esami di Stato 2016

Emanata l’Ordinanza Ministeriale contenente istruzioni e modalità organizzative ed operative per lo …

 

in Europ@Fondi Strutturali di Fabio Navanteri

 

in Famiglie

Sportello Genitori Studenti e Scuola

a cura di Cinzia Olivieri

 

Lettera ad un “genitore della scuola”

di Cinzia Olivieri

 

Detrarre le spese per la mensa o il contributo, questo è il dilemma

di Cinzia Olivieri

 

in Handicap&Società di Rolando Alberto Borzetti

FAQ Handicap e Scuola – 57

a cura dell’avv. Salvatore Nocera, di Rolando Alberto Borzetti e di Evelina Chiocca

 

in LRE di Paolo Manzelli

I Lincei per una nuova didattica nella scuola

Firenze, 20 aprile 2016

 

La nuova frontiera del futuro della geotermia

di Paolo Manzelli

 

in Mobilità

Mobilità 2016-2017

Le domande di mobilità del personale

 

in Psicologia

Kalos e Agatos e il “bullo”

di Adriana Rumbolo

 

in Recensioni

L. Attanasio, Il bagaglio

Migranti minori non accompagnati: il fenomeno in Italia, i numeri, le storie

 

N. Lagioia, La ferocia

di Mario Coviello

 

F. Lorenzoni, I bambini pensano grande

Roma, 28 aprile 2016

 

H. Tuzzi, Casta Diva

di Antonio Stanca

 

P.M. Rocco, I Canti

di Gemma Natali

 

AA.VV., Che dice la pioggerellina di marzo

Le poesie nei libri di scuola degli anni Cinquanta

 

L. Reid, L’ansia nei bambini

Come curarla senza farmaci né terapie

 

Incontro con Antonella Amodio

di Mario Coviello

 

Brooklyn di John Crowlej

di Mario Coviello

 

B. Limongi, La Pedagogia che c’era

di Umberto Tenuta

 

S. Zweig, I miracoli della vita

di Antonio Stanca

 

in Scuola&Territorio di Gian Carlo Sacchi

L’apprendimento permanente

di Gian Carlo Sacchi

 

in Software

Internet, Reti, Nuove tecnologie

Formazione PNSD

Dal 22 al 29 aprile 2016 è possibile l’iscrizione alla formazione in servizio per l’innovazione didattica …

Capire l’Informatica di Paolo Rocchi

 

in Tiriticcheide di Maurizio Tiriticco

Il “degrado dei nostri licei” secondo Galimberti

di Maurizio Tiriticco

Rassegne

Stampa

Sindacato

Gazzetta Ufficiale

 

Sciopero scuola, sarà scelta una nuova data diversa dal 23 maggio

Sciopero scuola, sarà scelta una nuova data diversa dal 23 maggio

Comunicato unitario Flc Cgil, Cisl Scuola, Uil Scuola e Snals Confsal

La difesa della legalità e il contrasto alla mafia sono temi cui da sempre la scuola pone massima attenzione e impegno, considerandoli prioritari e centrali nella sua azione volta alla formazione della persona e del cittadino. Per questa ragione, considerato che il 23 maggio si ricorderà in tutta Italia il tragico evento della strage di Capaci e che saranno numerose le iniziative di commemorazione promosse nelle nostre scuole, le segreterie nazionali di Flc Cgil, Cisl Scuola, Uil Scuola e Snals Confsal, anche raccogliendo le sollecitazioni in tal senso pervenute da associazioni e istituti scolastici, hanno deciso di procedere all’individuazione di una data diversa da quella inizialmente prevista per lo svolgimento dello sciopero annunciato nel corso della manifestazione del 28 aprile per rivendicare il rinnovo del contratto nazionale e adeguate riposte alle tante emergenze del comparto, a partire da quelle legate all’applicazione della legge 107.
L’individuazione della nuota data di effettuazione dello sciopero sarà decisa nel corso di un incontro dei segretari organizzativi a tal fine già convocato per lunedì 2 maggio.

L’ISTAT e i Disegni di Legge sul “Dopo di Noi”

da Superando

L’ISTAT e i Disegni di Legge sul “Dopo di Noi”

di Daniela Bucci

Convocato in audizione al Senato, in relazione ai Disegni di Legge sul cosiddetto “Dopo di Noi”, l’Istituto Nazionale di Statistica (ISTAT) ha fornito una stima della platea dei potenziali destinatari, presenti e futuri, della normativa in discussione, offrendo un quadro del sistema dei servizi sociali rivolti alle persone con disabilità sulla base delle ultime rilevazioni disponibili. E quanto riferito dall’Istituto risulta di particolare interesse, a partire dalla stessa difficoltà a individuare correttamente i beneficiari di quei Disegni di Legge.

Il 5 aprile scorso l’ISTAT è stato convocato in audizione dall’XI Commissione del Senato (Lavoro, Previdenza Sociale), in relazione all’esame di due Disegni di Legge (n. 2232 e n. 292) che prevedono disposizioni in materia di assistenza in favore delle persone con disabilità grave prive del sostegno familiare (il cosiddetto “Dopo di Noi”).
Ebbene, nell’audizione del presidente dell’ISTAT Giorgio Alleva e nella successiva nota integrativa, i cui testi sono stati resi disponibili dall’Istituto Nazionale di Statistica, si fornisce una stima della platea dei potenziali destinatari, presenti e futuri, della norma in discussione, e si offre un quadro del sistema dei servizi sociali rivolti alle persone con disabilità sulla base delle ultime rilevazioni disponibili.
Le indicazioni dell’ISTAT sono particolarmente rilevanti poiché dovrebbero costituire per la Commissione un’indicazione sul possibile impatto della norma e sull’adeguatezza delle risorse destinate al provvedimento.

Come già evidenziato nel corso della precedente audizione dell’ISTAT alla XII Commissione della Camera (ottobre 2014), la prima difficoltà che si incontra, da un punto di vista informativo, riguarda la possibilità di quantificare in modo sufficientemente preciso i beneficiari, che i Disegni di Legge individuano nelle «persone con disabilità grave, non determinata dal naturale invecchiamento o da patologie connesse alla senilità, prive di sostegno familiare in quanto mancanti di entrambi i genitori o perché gli stessi non sono in grado di sostenere le responsabilità della loro assistenza».
Lo stato di disabilità grave assunto a riferimento è infatti quello previsto dall’articolo 3, comma 3, della Legge 104/92 e tuttavia, ad oggi, i dati di fonte amministrativa (ASL e INPS) non permettono di conoscere, come denuncia lo stesso ISTAT, l’ammontare delle persone certificate in base a tale norma. Né tale dato può essere desunto dalle indagini ISTAT, che utilizzano una definizione di disabilità diversa da quella adottata nella Legge 104/92.
Pertanto l’Istituto risponde in audizione usando, per approssimazione, le informazioni ad oggi disponibili provenienti da altre rilevazioni, ovvero da una parte il numero dei percettori di indennità di accompagnamento desunti dal casellario INPS, nell’ipotesi che vi sia una coincidenza fra i requisiti sanitari previsti per la concessione di quella provvidenza e la definizione di handicap grave ex lege 104/92. E dall’altra parte le condizioni di vita delle persone con limitazioni funzionali gravi che vivono in famiglia, come risultano dall’indagine ISTAT sulle condizioni di salute e il ricorso ai servizi sanitari (ultima edizione: 2012-2013).

Per identificare la platea dei beneficiari, l’ISTAT formula due ipotesi: che la gran parte delle disabilità gravi riferibili alla popolazione di 65 anni e oltre sia determinata dal naturale invecchiamento o da patologie ad esso connesse, e che i genitori di oltre 65 anni siano quelli che vivono le maggiori difficoltà nel sostenere le responsabilità di cura e assistenza dei loro figli con disabilità grave.
A partire da queste due ipotesi, la popolazione dei potenziali destinatari è stata circoscritta ai percettori di indennità di accompagnamento di età inferiore ai 65 anni (circa 540.000 persone) e poiché tale collettivo risulta ben approssimato dall’indagine ISTAT sulle condizioni di salute – sia per numerosità che per distribuzione territoriale – sono state considerate le stime elaborate dall’Istituto relativamente alla situazione familiare delle persone con limitazioni funzionali gravi della stessa fascia di età.
Immediatamente interessate dalle norme in discussione al Senato sarebbero dunque 127.000 persone con disabilità grave sotto i 65 anni, che abbiano perso entrambi i genitori e vivano da sole (38.000) o che vivano con genitori anziani (89.000). A queste l’ISTAT aggiunge – sulla base di calcoli che tengono conto della speranza di vita – una stima di coloro che nell’arco dei prossimi cinque anni entreranno a far parte della platea dei potenziali beneficiari perché perderanno tutti i familiari, ossia ulteriori 12.600 persone. Di queste il 63% è attualmente mantenuto economicamente dalla famiglia e il 50% dichiara di avere risorse economiche scarse o insufficienti.
Nel computo non sono comprese le persone che attualmente sono già istituzionalizzate e per le quali il Disegno di Legge n. 2232 prevede di «favorire percorsi di de istituzionalizzazione».

Stanti tali numeri, dunque, sarebbe opportuno riflettere sulla congruità delle risorse afferenti al Fondo per l’assistenza alle persone con disabilità grave prive del sostegno familiare, fissate – per la realizzazione dei servizi sui territori – a 90 milioni di euro per il 2016, 38,3 milioni di euro per il 2017 e 56,1 milioni di euro a decorrere dal 2018 (articolo 3, comma 1, del Disegno di Legge n. 2232). Ossia, in media, circa 400 euro annue a persona per il cosiddetto “Dopo di Noi” (sempre escluse quelle già “istituzionalizzate”).
È opportuno ricordare, a tal proposito, che la riduzione del Fondo, per un importo pari a 51,7 milioni di euro per l’anno 2017 e a 33,9 milioni di euro annui a decorrere dal 2018, è motivata dalla necessità di coprire le minori entrate derivanti dalla detraibilità delle spese sostenute per le polizze assicurative finalizzate alla tutela delle persone con disabilità grave e da quelle derivanti dalle esenzioni e agevolazioni tributarie connesse all’istituzione di trust a favore di persone con disabilità grave (articoli 5 e 6 del Disegno di Legge n. 2232) [il trust è un istituto giuridico mutuato dall’ordinamento anglosassone, con cui una o più persone, i “disponenti”, trasferiscono beni e diritti sotto la disponibilità del “trustee”, un tutore, che assume l’obbligo di amministrarli nell’interesse di un beneficiario, in questo caso la persona con disabilità, N.d.R.].

A questo punto i dubbi sulla congruità di un importo di 400 euro annui a persona per la realizzazione di servizi e interventi rivolti al “Dopo di Noi” si innestano in uno scenario in cui l’ISTAT – sulla base di dati ancora provvisori – registra per il 2013 un’ulteriore riduzione della spesa sociale dei Comuni singoli e associati, pari al -2,7% rispetto al 2012 e al -4% rispetto al 2010, l’anno in cui si era toccato il massimo di spesa dall’inizio della rilevazione (2003). Riduzione che sembrerebbe investire, per la prima volta, anche la quota di spesa sociale comunale rivolta alla disabilità.
Guardando dentro alle singole tipologie di servizi, l’ISTAT ci ricorda che nel 2012 i Comuni hanno speso oltre 142 milioni di euro per l’assistenza domiciliare socio-assistenziale rivolta alle persone con disabilità, per un importo di 3.666 euro ad utente, cui si aggiunge una compartecipazione media delle famiglie pari a 76 euro e del Servizio Sanitario Nazionale di 104 euro. Per l’assistenza domiciliare integrata con i servizi sanitari (ADI), i Comuni hanno speso circa 24,5 milioni di euro, pari a 2.300 euro ad utente con disabilità, cui si aggiunge la quota di compartecipazione delle famiglie e del Servizio Sanitario Nazionale per una media rispettivamente di 48 e 621 euro l’anno.
Per quanto concerne invece i dati sulle strutture residenziali, nel 2013 i posti letto rivolti alle persone con disabilità risultano 32.330, nel 94% dei casi collocati in strutture di tipo comunitario, che non riproducono le condizioni di vita familiari. Nello stesso anno si registrano 49.536 ospiti tra i 18 e i 64 anni con disabilità e patologie psichiatriche e 2.658 minori con disabilità e disturbi mentali dell’età evolutiva.
Non disponiamo di informazioni circa le ragioni dell’istituzionalizzazione, né sulle condizioni di vita e la situazione familiare degli utenti di tali strutture, ma sono senz’altro auspicabili anche per loro percorsi di deistituzionalizzazione e di ritorno nelle comunità di appartenenza. Ed è altrettanto ipotizzabile che una parte degli attuali ospiti possa vivere una condizione di gravità e di assenza del sostegno familiare, incrementando la platea dei potenziali beneficiari individuata dall’ISTAT.

Responsabile del portale «Condicio.it – Dati e cifre sulla condizione delle persone con disabilità», spazio di comunicazione che è il frutto di un progetto della FISH (Federazione Italiana per il Superamento dell’Handicap) e nel quale il presente approfondimento è già apparso (con il titolo “Senato: audizione ISTAT sul “Dopo di noi”). Viene qui ripresa – con alcuni riadattamenti al diverso contenitore – per gentile concessione.

Disabilita’, l’associazione Coscioni: “Riforma del nomenclatore attesa da 15 anni”

da Redattore sociale

Disabilita’, l’associazione Coscioni: “Riforma del nomenclatore attesa da 15 anni”

L’associazione scrive al ministro Lorenzin: “Abbiamo davanti una grande opportunità politica: sfruttare le più avanzate tecnologie e dare finalmente risposte adeguate ai bisogni di milioni di persone. Il ritardo dell’aggiornamento non porta vantaggi e, anzi, scontenta tutti”.

ROMA – “Sullo stallo del nomenclatore tariffario delle protesi e degli ausili, fermo ormai al 1999, abbiamo inviato ulteriori osservazioni al ministro della salute Beatrice Lorenzin che ha più volte annunciato di voler procedere all’aggiornamento dei Livelli essenziali di assistenza a cui esso è legato”. Lo dichiarano Filomena Gallo, Marco Gentili, Maria Teresa Agati e Marco Cappato dell’associazione “Luca Coscioni” per la libertà di ricerca scientifica. “Al ministro abbiamo fatto presente che davanti abbiamo una grande opportunità politica – proseguono i firmatari della lettera con le osservazioni inviate al ministro, al presidente del Consiglio dei ministri e al presidente della Repubblica -: consegnare al paese una riforma attesa da quindici anni, per sfruttare le più avanzate tecnologie e dare finalmente risposte adeguate ai bisogni di milioni di persone, delle loro famiglie e degli operatori del settore sanitario. Il ritardo dell’aggiornamento, infatti, non porta vantaggi e anzi scontenta tutti: le persone con disabilità, i medici e anche gli operatori economici”.

Spiegano dall’associazione: “Nell’ultima versione della revisione gli elenchi presentano ora una proposta ampia e completa di tipologie erogabili, accurata nelle definizioni e descrizioni dei requisiti che i dispositivi devono possedere, ma le modalità di acquisto e fornitura mediante procedure pubbliche dei dispositivi per bisogni complessi non consentono una scelta appropriata. Rimandando infatti la selezione finale alla stazione appaltante e esautorando il medico prescrittore dalla responsabilità del risultato, complicano e allungano i processi di erogazione, creano sperequazione tra assistiti di Asl o bacini territoriali diversi; per gli apparecchi acustici indicano un percorso in contrasto con le leggi che regolano il profilo professionale dell’audioprotesista”.

Un altro tema che suscita sconcerto e preoccupazione riguarda la mancanza di un Repertorio degli ausili di serie per disabilità motoria: uno strumento che serve a catalogare le varie tipologie di dispositivi e, per ciascuna tipologia, l’elenco di tutti i singoli prodotti commerciali presenti sul mercato ed erogabili dal Servizio sanitario nazionale, con i rispettivi prezzi. “Riteniamo ingiustificabile che a 10 anni dall’inserimento in Finanziaria, e dopo tre anni di attività da parte di questo ministro, si rinunci ad adottare questo strumento così utile per l’impossibilità di realizzarlo ‘in tempi ragionevoli’, soprattutto se se considera che un prototipo funzionante di questo Repertorio è già stato realizzato, è attivo sul portale Siva e potrebbe essere messo gratuitamente a disposizione per la sperimentazione. Il ministro – propone l’associazione Coscioni – potrebbe inserire un termine entro cui sarà realizzato il Repertorio senza in questo modo rallentare l’approvazione dei Lea e del Nomenclatore. Sono scaduti i termini previsti a seguito di diffida che avevamo inviato al Ministro, al Governo e alla Conferenza delle regioni per mancato aggiornamento dei lea e del Nomenclatore, è nostro interesse per i cittadini italiani avere buone norme per la tutela dei diritti di tutti. Questa ulteriore fase di dialogo che stiamo provando speriamo porti un aggiornamento reale ed appropriato di tali atti, senza dover ricorrere alle vie che il caso consiglia”.

Disabilita’: lavoratori con la 104, dal “beneficio” alla discriminazione

da Redattore sociale

Disabilita’: lavoratori con la 104, dal “beneficio” alla discriminazione

Primo maggio. La legge riconosce a chi concilia lavoro e assistenza alcuni diritti: congedi e vicinanza della sede lavorativa. Ma spesso questi restano sulla carta. O si trasformano in motivo di discriminazione. La storia di due mamme, l’intervista all’avvocato: “Estendere le tutele ai lavoratori non dipendenti. E attualizzare la legge”.

ROMA. Dovrebbero essere “beneficiati”, ma sono piuttosto discriminati: tanto da rinunciare spesso a quello che sarebbe un loro diritto. Sono i lavoratori “con la 104”, in particolare coloro che assistono un proprio familiare (o affine) gravemente disabile. Una categoria che la legge, da oltre 20 anni, prova a tutelare, ma che di fatto continua ad essere particolarmente fragile. Difficoltà di applicazione, problemi burocratici, ma anche vere e proprie discriminazioni rendono la vita di questi lavoratori particolarmente complicata.

Una vita già molto difficile, come ci racconta in poche righe Marilena: “Ho 61 anni e sono madre di Sabrina, ragazza di 32 anni con sindrome di down e insulinodipendente da 23 anni. Lavoro in provincia di Torino, a 40 chilometri da casa. Ecco la mia giornata tipo: Sveglia alle ore sei. Faccio qualcosa in casa poi sveglio Sabrina, le misuro la glicemia, le preparo colazione e le faccio l’insulina. Partiamo. Lascio Sabrina da mio cognato a settimo torinese, dove alle 9 gli educatori del centro la vanno a prelevare col pulmino. Alle 12 e 30 esco dall’ufficio e, mangiando in auto un panino, vado a misurarle la glicemia e a fare l’insulina. Poi rientro in ufficio alle 13.30. Alle 17 e 30 esco dal lavoro, Torno a Settimo, prendo Sabrina e verso le 18.30 siamo a casa. Preparo la cena, misuro la glicemia, faccio l’insulina. Forse verso le 23 forse mi stendo nel letto. Di notte almeno due volte mi devo svegliare per misurare la glicemia. Se qualcuno dei nostri governanti provasse anche solo per un mese la nostra vita, morirebbe . Noi genitori di ragazzi non autosufficienti abbiamo una forza indescrivibile e io sono felice di poter rendere la vita di Sabrina meno difficile. Ma vorrei almeno poter andare in pensione prima che sia troppo tardi”. Come Immacolata, da 36 anni impiegata al comune, mamma di cinque figli di cui l’ultima con sindrome di Down e problemi di salute: dopo una vita di faticosa conciliazione, “ora ho scoperto che non posso andare in pensione perché l’aspettativa di vita si è allungata e io ho ‘solo’ 56 anni. Devo arrivare a 42 anni di servizio, quando non avrò più le forze per stare accanto alla mia creatura. Ho già usufruito in parte del congedo straordinario e sono costretta a conservarmi il restante per i periodi bui. Dopo 36 anni di lavoro e assistenza, stare a chiedere pietà è davvero troppo”.

Proprio per i lavoratori come Marilena, evidentemente gravati da un peso consistente come quello dell’assistenza, sono stati pensati dei benefici normativi: quelli previsti all’articolo 33 della legge 104/92. Ce ne parla l’avvocata Silvia Bruzzone, che esercita la sua professione da oltre 20 anni a Genova ed è specializzata sulla tutela dei diritti delle persone con disabilità.

Di che benefici si tratta?
Innanzitutto va precisato che i requisiti vengono riconosciuti a parenti entro il terzo grado e affini entro il secondo, in presenza di handicap in gravità. I benefici consistono in congedo, divieto di trasferimento e diritto alla sede lavorativa più vicina alla propria residenza.
Questa la teoria. Cosa accade nella pratica?
Nella pratica ci sono tante criticità. La prima è “burocratica”, relativa alla fase di accertamento e verifica della disabilità. Di fatto, c’è una grande incertezza, per cui esiste la possibilità che vengano commessi errori in sede di valutazione. Questo compromette l’effettivo godimento dei diritti che spettano a questi lavoratori, per garantire la conciliazione tra lavoro e assistenza,
Altre criticità?
Le frequenti violazioni da parte dei datori di lavoro, che non sempre garantiscono la fruizione dei permessi, non sempre rispettano le circolari applicative e la normativa sulla privacy, talvolta determinano situazioni di mobbing e/o discriminazione. Questo accade soprattutto nel settore privato e in misura maggiore nelle aziende piccole e/o con un’organizzazione rigida, su cui le assenze pesano certamente di più. Nel privato, di fatto, accade spesso che i lavoratori rinuncino ai benefici di legge, per timore di essere licenziati.

Un timore fondato?
Purtroppo sì, è accaduto anche in grandi aziende che, in fase di ristrutturazione e riorganizzazione, una percentuale altissima di esuberi fosse rappresentata dai lavoratori con la 104. Ricordo il caso di Alitalia, per esempio, che ne licenziò centinaia

Lecitamente?
In teoria no, si tratta di discriminazione. In pratica, però, la legislazione sulle discriminazioni inizia ad applicarsi solo recentemente, con relative sentenze significative. Resta comunque, tuttora, la ritrosia dei lavoratori a far valere i propri diritti: posso dire che difficilmente un dipendente di un’azienda, che vede violati i proprio diritti ex 104, si rivolga a un avvocato. E le violazioni sono frequenti: anche sulla vicinanza delle sedi, se speso ci sono difficoltà oggettive ad applicare questo diritto, spesso però le aziende per così dire ‘ci giocano’. E lavoratori con la 104 si trovano a lavorare anche molto lontano da casa.

Ci sono anche benefici pensionistici?
Purtroppo no, anche se proposte di legge in tal senso attendono da 20 anni di essere considerate. L’assistenza è un’attività usurante e le leggi sulle pensioni dovrebbero tenerne conto, prevedendo un prepensionamento o quanto meno evitando l’innalzamento dell’età pensionabile per questi lavoratori
Negli ultimi anni si è iniziato a parlare di “furbetti della 104”? Esiste questo fenomeno?
Certamente sì e ci sono state sentenze clamorose su questi abusi: i congedi ex 104 vengono a volte utilizzati per scopi diversi da quello per cui sono stati pensati. Ma è importante dire che sono eccezioni, non certo la regola…

Questo fenomeno ha acuito i controlli da parte delle aziende, alcune delle quelli ricorrono anche a investigatori privati per pedinare i lavoratori in congedo. Che ne pensa?
Credo sia opportuno fare verifiche e chiedere attestazioni sull’effettività dell’assistenza. Ma non ritengo leciti metodi tanto invasivi. E’ certo che la legge 104 ha 22 anni e chiede di essere rivista, tenendo conto dei cambiamenti avvenuti nella società e nel mondo del lavoro.

E’ una legge obsoleta?
No, va difesa come grande conquista in termini di tutele. Anzi, andrebbe estesa ai lavoratori atipici, parasubordinati ecc, visto che per ora è limitata ai dipendenti. E andrebbe anche estesa alle copie more uxorio, attualmente escluse anche loro. Ma certamente la norma va attualizzata.
Primo maggio. Cosa chiede?
Maggiore attenzione per questi lavoratori, particolarmente fragili e a rischio discriminazione. E un maggiore consapevolezza che, dietro al lavoratore, c’è un padre, una madre, un figlio, una persona. e, in questi casi porta con sé conduce una vita particolarmente complicata… (cl)

Scuole, bando da 470mila euro per promuovere il volontariato

da Il Sole 24 Ore

Scuole, bando da 470mila euro per promuovere il volontariato

di Roberta Giuliani

Più di 470mila di euro sono a disposizione per promuovere il volontariato nelle scuole: il ministero dell’Istruzione ha inviato agli uffici scolastici regionali il bando per realizzare «Laboratori di cittadinanza democratica condivisa e partecipata: educazione al volontariato sociale e alla legalità corresponsabile». Entro il 24 maggio le scuole statali secondarie, anche in rete, dovranno presentare progetti in partenariato con le organizzazioni di volontariato e di terzo settore (e/o con i Centri di servizio per il volontariato – Csv). Il finanziamento complessivo di ciascun progetto, che dovrà essere avviato in questo anno scolastico e completato nel successivo, non potrà superare i 30mila euro.
Il bando
Il bando è stato predisposto in attuazione del Protocollo d’intesa siglato il 25 novembre 2014 tra i ministeri del Lavoro e dell’Istruzione per lo sviluppo congiunto, con risorse condivise, del volontariato scolastico «come diritto sociale, strumento di integrazione sociale e di abbattimento delle diversità» e per contribuire «all’integrazione e all’inclusione sociale dei giovani» e rientra nell’Accordo di collaborazione del 29 dicembre 2015, tra il ministero del Lavoro e delle politiche sociali, il ministero dell’Istruzione, dell’università e della ricerca e il dipartimento della Gioventù e del Servizio civile nazionale.
Gli ambiti d’azione
Promozione della cultura, educazione alla legalità, prevenzione e contrasto delle dipendenze (inclusa ludopatia, gioco d’azzardo e cyberbullismo), valorizzazione dei beni comuni, sostegno ai principi di pari opportunità e non discriminazione, contrasto a fragilità, marginalità ed esclusione sociale: sono cinque gli ambiti di azione operativi per le proposte che verranno finanziate dalle tre amministrazioni con l’importo complessivo di 470.244,69 euro, di cui 270mila a carico del ministero del Lavoro, 100mila a carico del dipartimento e altri 100mila a carico del Miur.
Obiettivi
Dallo sviluppo dei valori del volontariato per abbattere le diversità alla promozione della creatività e di corretti stili di vita degli studenti, dal superamento delle forme di discriminazione e d’intolleranza alla valorizzazione della sostenibilità ambientale, dall’avvio di percorsi di cittadinanza anche europea fino ad arrivare al contrasto della dispersione scolastica e al superamento di cyberbullismo e dipendenze: sono tanti gli obiettivi che i progetti potranno sviluppare descritti dal bando in nove punti. Le proposte redatte su un apposito modello dovranno essere inviate, a pena di inammissibilità, entro le ore 23.59 del giorno 24 maggio 2016 all’indirizzo www.bandidgstudente.it.

Benedizioni a scuola, l’annullamento del Tar torna esecutivo

da Il Sole 24 Ore

Benedizioni a scuola, l’annullamento del Tar torna esecutivo

La sentenza del Tar dell’Emilia-Romagna, che aveva annullato la delibera con cui un consiglio d’istituto di Bologna aveva autorizzato nel 2015 le benedizioni a scuola, in orario extrascolastico e su base volontaria, torna ad essere «pienamente esecutiva». Lo riferisce il comitato «Scuola e costituzione». L’annullamento del Tar è del 10 febbraio e la sentenza è stata impugnata.

La questione
Nell’udienza di ieri davanti al Consiglio di Stato si discuteva l’istanza con cui il ministero dell’Istruzione aveva chiesto la sospensione dell’esecutività. Il Ministero, che aveva richiesto con appello tramite l’avvocatura di Stato la concessione di un provvedimento cautelare “con somma urgenza” (disposto il 7 marzo), «si è prodotto – scrive il comitato – in una palese retromarcia, rinunciando formalmente a tutte le istanze cautelari». Di conseguenza la sentenza del Tar che aveva accolto il ricorso di insegnanti e genitori contrari alla benedizione, torna esecutiva. L’udienza per decidere il merito sarà il 20 dicembre.

La difesa dei docenti, dei genitori e del Comitato Scuola e Costituzione ha infatti insistito affinché il Consiglio di Stato fissasse sin da subito l’udienza di discussione del ricorso nel merito. «Non possiamo che esprimere la nostra soddisfazione – si legge in una nota – per l’esito della fase cautelare del giudizio, confidando che le nostre ragioni saranno accolte anche nella successiva fase di merito».

Scuola, scontro sullo sciopero dei prof

da Corriere della sera

Scuola, scontro sullo sciopero dei prof

Roma C’è chi è arrivato con la sentenza del giudice del Tar. Chi aveva con sé dizionario e trolley e perfino chi ha chiamato i carabinieri. Molti hanno protestato in piazza e i sindacati hanno annunciato lo sciopero generale. La ministra che di prima mattina parlava alla radio: «Dopo tanti anni si torna alla Costituzione». Mentre un tam tam annunciava caos nelle scuole sede d’esame e su twitter lanciava l’hashtag #concorsotruffa.

C’è stato un po’ di tutto in questo primo giorno di concorso della scuola 2016, il primo dal 2012, quello della Buona scuola per 63.712 nuovi insegnanti. Ma anche il primo «benedetto» dall’annuncio di un nuovo sciopero generale. Il 23 maggio Flc Cgil, Cisl, Uil e Snals Confsal fermano la scuola contro «la legge sulla brutta scuola, i concorsi senza criterio, le stabilizzazioni sbandierate come conquista», dice Domenico Pantaleo, Cgil, dal palco davanti Montecitorio. Ma, ricorda Achille Massenti, Snals, «c’è anche da rinnovare il contratto scaduto da quasi 9 anni». E se Pino Turi, Uil, chiede «con forza l’apertura delle trattative sindacali», la ministra dell’Istruzione Stefania Giannini risponde secca: «Trovo singolare proclamare uno sciopero contro un governo che assume e annunciarlo nel giorno in cui parte un concorso da 63.712 posti». Susanna Camusso, segretario generale Cgil, le ribatte: «Il Concorsone non elimina i problemi, la ministra apra un confronto contrattuale». E Annamaria Furlan (Cisl): «Lo sciopero è legittimo, va rispettato».

I primi candidati del Concorsone sono stati i prof di storia dell’arte, scienze agrarie, design del libro, tecnologie nautiche e meccaniche e laboratori di liuteria: circa 2 mila. Tutti abilitati e molti anche arrabbiati: «Perché fare un altro concorso quando già è stato stabilito che possiamo insegnare?». E qualcuno con una sentenza del Tar in mano che lo riammetteva all’esame. «Ma saranno un numero piccolissimo», sostiene la Giannini.

Hanno inaugurato la prova scritta che sino a fine maggio selezionerà i nuovi insegnanti da far entrare in classe a settembre. Avevano 150 minuti per rispondere a 8 domande, 6 con risposta aperta, 2 a quiz in lingua straniera. Ma dopo i primi minuti dal via, sono partite le proteste. Chi lamentava la mancanza di commissari, chi chiedeva (senza successo) le griglie di valutazione. All’istituto Salvini di Roma una candidata ha chiamato i carabinieri, ma non è stata la sola, altri promettono esposti. E subito si è parlato di «caos», tanto da costringere il Miur a intervenire: «Smettiamola, il concorso è partito regolarmente». Ieri era solo il primo giorno.

Claudia Voltattorni

Concorso prof al via, i sindacati: «Sciopero generale il 23 maggio»

da Corriere della sera

Concorso prof al via, i sindacati: «Sciopero generale il 23 maggio»

Il carrozzone del concorso scuola si è messo in movimento. Partito alle 8 di giovedì, chiuderà i battenti il 31 maggio, per quanto riguarda le prove scritte; in estate, poi, per chi le avrà superate, gli orali. Oltre 165mila i prof precari in corsa per aggiudicarsi una delle 63.700 cattedre a disposizione in tre anni, con i primi prof di ruolo già da settembre. Tra i primi docenti che hanno completato la prova (giovedì erano in programma, tra l’altro, Storia dell’arte, tecniche agrarie, liuteria), i commenti sono positivi: «Prova fattibile, si chiedeva di applicare le metodologie didattiche alla disciplina. I quesiti di inglese erano facili», ha dichiarato all’Ansa una candidata di Cagliari. Unico problema, il tempo: «troppo poco per finire i quesiti».

«Tutto regolare»

«Partenza regolare», fanno sapere dal Miur. Anche se sui social in mattinata circolavano voci partite un po’ «ad orologeria», di sedi dove sono dovuti intervenire i carabinieri, per denunce di irregolarità. Molte, in rete, le proteste contro quello che per alcuni insegnanti precari è il #concorsotruffa e che qualcuno cerca in ogni modo di boicottare, denunciando che alcune commissioni sono incomplete, qualche commissario è stato convocate all’ultimo momento, che mancano le griglie di valutazione: punti critici che erano già stati sottolineati dal M5S con un’interrogazione parlamentare. «Smettiamola», ha però tagliato corto il ministero dell’Istruzione, in replica alle voci. E poi ha twittato: «Leggiamo notizie che parlano di caos e problemi. Smentiamo, #concorsoscuola partito regolarmente». Anche l’onorevole Maria Coscia, del Pd, sulla sua pagina Facebook ha dichiarato che le prove si sono svolte regolarmente. Mentre si è schierata dalla parte dei docenti Silvia Chimienti, MV5, che sempre via social ha chiesto informazioni sulle sedi dove si segnalano irregolarità: «L’approssimazione con cui si sta affrontando questa procedura potrebbe generare dei problemi», ha detto. E ha elencato: «Incredibile che non si conosca il metro di valutazione quando ci si siede per sostenere un esame; e poi in alcune regioni mancano commissari; il bando del concorso è stato pubblicato con tre mesi di ritardo; e fino a pochi giorni fa gli Uffici scolastici regionali hanno messo mano alle liste dei candidati, cambiando l’ordine e il luogo delle prove: questo a molti ha creato disagio e danni economici»..

Si torna alla Costituzione

Parlando a RaiNews24 della selezione, il ministro dell’ Istruzione Stefania Giannini di prima mattina ha dichiarato: «Dopo tanti anni si torna alla Costituzione: l’ abilitazione è un titolo fondamentale ma non è il concorso. La cattedra si ottiene con una selezione pubblica come, appunto, prevede la Costituzione». E in merito alle polemiche sul compenso delle commissioni, ha ribadito che «sarà aumentato portandolo allo stesso livello delle altre commissioni d’esame della scuola». Quanto alle prove, ha assicurato, sono «innovative, e tengono conto del fatto che i candidati sono già abilitati. A noi – ha aggiunto – interessa sapere come sanno insegnare e se saranno buoni docenti».

«Una scuola di qualità»

Francesca Puglisi, responsabile Scuola, Università e Ricerca del Partito democratico saluta la «nuova opportunità per 63.712 insegnanti di abbandonare il precariato». E in una nota aggiunge: «L’Anief, associazione di avvocati specializzata in ricorsi contro il Miur, ha perso al Tar tutti i ricorsi in cui chiedeva di aprire l’ammissione al concorso scuola ai non abilitati». «L’Italia degli azzeccagarbugli è finita – sottolinea Puglisi – Gli studenti meritano una scuola di qualità».

Sciopero

Proprio nel giorno dell’avvio del concorso arriva la dichiarazione di guerra dei sindacati: riuniti in piazza Montecitorio a Roma, per una manifestazione di protesta, le sigle della scuola hanno annunciato uno sciopero generale del settore, il 23 maggio. Scesi in piazza per protestare contro una selezione ritenuta «iniqua, farraginosa e non adeguata alle esigenze dei territori e dei docenti» e per chiedere il rinnovo del contratto degli insegnanti, Flc Cgil, Cisl Scuola, Uil Scuola e Snals Confsal, insieme a docenti, Ata e dirigenti provenienti da tutta Italia, hanno dichiarato: «Il ministro Giannini dice che il meglio deve ancora venire? Ebbene il meglio glielo organizziamo noi. Il 23 maggio faremo uno sciopero generale in tutta Italia, se questo è quello che vogliono da noi, glielo daremo».

«Singolare proclamare sciopero oggi»

Alla sfida dei sindacati replica il ministro: «Trovo singolare proclamare uno sciopero contro un governo che assume ed annunciarlo nel giorno in cui parte un concorso da 63.712 posti. Ricordo che questo è un governo che investe sull’istruzione 3 miliardi di euro in più all’anno», dice Giannini.

Lunedì nuove prove

Ma al ministro ribatte il segretario della Uil scuola, Pino Turi: «Le assunzioni non cambiano le condizioni dei lavoratori»: il nodo da sciogliere è il contratto. «Servono remunerazioni adeguate e regole certe», gli fa eco il segretario vicario dello Snals-Confsal, Achille Massenti. «Il concorsone non elimina i problemi, la ministra invece di lamentarsi dovrebbe proporre l’apertura di un confronto contrattuale», rincara la dose la segretaria generale della Cgil, Susanna Camusso. «Le migliaia di partecipanti al concorso meriterebbero maggiore trasparenza», osserva ancora Rino Di Meglio, coordinatore della Gilda. Infine il punto di vista della politica, con il M5s, che ribadisce come si vedano già «all’orizzonte i ricorsi» contro questo «concorso truffa» e Fabio Rampelli, presidente del gruppo Fdi alla Camera, che annuncia un’interrogazione a riguardo. Nel frattempo però il concorso va avanti, lunedì si svolgeranno nuove prove.

Il Consiglio di Stato ammette i non abilitati e la politica va nel caos

da La Tecnica della Scuola

Il Consiglio di Stato ammette i non abilitati e la politica va nel caos

Non si sono fatte attendere le reazioni da parte della politica, alla decisione del Consiglio di Stato con cui alcuni ricorrenti non abilitati sono stati ammessi con riserva a partecipare al concorso.

Con una dichiarazione resa a qualche ora di distanza dalla diffusione della notizia della decisione sui non abilitati e sui diplomati ad indirizzo linguistico, il deputato del Pd e componente della Commissione cultura Simona Malpezzi ha espresso un parere fortemente critico verso la pronuncia dei Giudici di Palazzo Spada.

Dalle dichiarazioni dell’on. Malpezzi emergono due certezze: la prima è che non è stata ben compresa la pronuncia cautelare, la seconda è che il Pd sta tentando di difendere a tutti i costi la Legge 107/15, sebbene comincino a presentarsi i primi nodi al pettine.

La deputata componente della Commissione cultura in particolare ha dichiarato che la decisione del Consiglio di Stato in merito all’ammissione con riserva dei non abilitati al concorso si fonderebbe sui precedenti della sezione relativa alla questione di merito.

Sulla base di tale erronea premessa, l’on. Malpezzi ha quindi già sentenziato che la pronuncia del Consiglio di Stato “non sembra avere alcuna fondatezza considerato che, nel frattempo, la legge è stata modificata. Il dettato della legge 107 sulla Buona scuola è molto chiaro: per insegnare serve un titolo abilitante. Comunque vorrei chiarire che per ora non è stato espresso nessun pronunciamento favorevole. Questa impostazione è a nostro avviso scorretta e si pone in netto contrasto con le norme contenute nella Buona scuola che assai ragionevolmente prevedono che per accedere al ruolo nella scuola sia necessario aver conseguito prima un titolo abilitante”.

Peccato che la deputata Pd abbia clamorosamente confuso la motivazione dell’ordinanza emessa sul ricorso per i diplomati ad indirizzo linguistico, con quella dell’ordinanza sui non abilitati, considerato che solo nella prima il Consiglio di Stato ha fatto richiamo ai propri precedenti in materia, e non pure nella seconda.

E’ evidente, in ogni caso, che la pronuncia del giudice amministrativo d’appello si pone in contrasto con le disposizioni di cui alla Legge 107 ma, forse è il caso di ricordarlo alla componente della Commissione cultura della Camera, in tutti i ricorsi pendenti sull’identica questione è stata sollevata la questione di legittimità costituzionale della Legge 107.

Pertanto, qualora in sede di merito il giudice amministrativo dovesse ravvisare che ne sussistono i presupposti, potrà inviare gli atti alla Corte costituzionale che, a sua volta, avrebbe potere di dichiararne la illegittimità costituzionale; dimentica peraltro l’on. Malpezzi che il Tar Lazio ha già inviato gli atti alla Corte costituzionale, sospettando di incostituzionalità le disposizioni della legge 107, laddove viene negata la possibilità di partecipare al concorso ai docenti già di ruolo.

Di contro, a fronte di cotanta scarsa chiarezza sul cosa stia effettivamente succedendo, l’on.le Malpezzi ha preannunciato battaglia da parte del Miur che arginerà il tentativo di aprire il concorso ai non abilitati.

Il padre dell’alunna entra in classe e insulta la docente: 2 mesi di reclusione per interruzione di pubblico servizio

da La Tecnica della Scuola

Il padre dell’alunna entra in classe e insulta la docente: 2 mesi di reclusione per interruzione di pubblico servizio

I genitori che entrano di soprassalto in classe, per insultare e minacciare i docenti dei figli compiono un reato penale, perchè provocano interruzione di pubblico servizio.

Il caso è accaduto sette anni fa, nel 2009, in una scuola primaria delle Marche: nell’istituto Santa Maria Apparente di Civitanova, un uomo di 63 anni entrò senza permesso con il deliberato scopo di prendersela con la docente di sostegno della figlia.

Fu denunciato, la giustizia ha fatto il suo corso ed ora il giudice lo ha condannato a due mesi per interruzione di pubblico servizio.

Secondo quanto riporta Il Corriere Adriatico, l’uomo avrebbe urlato alla docente: «Non provare ad avvicinarti alla  mia bambina. Te la farò pagare per quello che hai fatto.  Sei una incompetente, se non sarai sollevata dall’incarico le farà passare un anno di inferno».

Il giudice, però, gli ha inflitto solo due mesi di reclusione per interruzione di pubblico servizio, assolvendolo, invece, dal reato di ingiurie perché il fatto non è più previsto dalla legge come reato.

Ergo, la sentenza sarebbe potuta essere ancora più severa verso il genitore-bullo.

“Le prove Invalsi? Troppa enfasi anche dai docenti”

da La Tecnica della Scuola

“Le prove Invalsi? Troppa enfasi anche dai docenti”

“Credo che sull’eccessivo peso delle prove Invalsi in sede didattica, ci siano anche delle responsabilità degli organi collegiali della scuola e dei singoli docenti”.

A dirlo è stato Reginaldo Palermo, vicedirettore della ‘Tecnica della Scuola’, nel corso del Convegno “Dal NO ai Comitati ‘PREMIALI’ all’alternativa alla ‘RIFORMA’ Renzi“, organizzato dall’Unicobas e svolto a Roma venerdì 29 aprile.

“Perchè – ha detto il vicedirettore e dirigente scolastico emerito – non sta scritto da nessuna parte che questo genere di prove debbano essere messe sull’altare. E che debbano avere sempre un alto rilievo, siano venerate e considerate come il nuovo vangelo della scuola. Nella scuola elementare, dalle mie parti, si inizia a far esercitare gli alunni sin dai primi giorni di aprile, a volta già da marzo sulle prove Invalsi: ciò rappresenta una follia da un punto di vista pedagogico“.

Certamente, le prove Invalsi meritano il giusto rilievo: rappresentano, secondo Palermo, “uno dei tanti strumenti che si possono eventualmente utilizzare nella scuola per valutare gli alunni”. A seconda dei casi, delle classi, dei contesti socio-culturali territoriali, “possono essere utili, possono non servire a niente, a volte sono anche dannose. Ma purtroppo nei nostri istituti questo tipo di dibattito è del tutto assente”.

Il vicedirettore della Tecnica della Scuola, in sintesi, auspica un approccio meno aprioristico nei confronti delle prove Invalsi. La loro utilità e collocazione didattica, infatti, andrebbe definita a livello di singolo istituto. E non calata dall’alto. Ma i primi a tollerare questo ‘metro’ sono i docenti.

Se, almeno, gli organi collegiali, in particolare il Collegio dei docenti, si facesse carico di tarare, di anno in anno, le modalità di approccio verso questo genere di verifiche, probabilmente anche i singoli insegnanti avrebbero un approccio più distaccato e razionale nei confronti delle prove standard nazionali.

Retribuzione del congedo parentale: cosa cambia con il D.lvo 80/2015

da La Tecnica della Scuola

Retribuzione del congedo parentale: cosa cambia con il D.lvo 80/2015

Il D.lvo 80/2015 ha apportato molte modifiche migliorative al T.U. sulla maternità e paternità (D.l.vo 151/2001).

In particolare, è stato esteso il periodo di fruizione del congedo parentale (ex astensione facoltativa).

Ma come va retribuito il congedo parentale alla luce del nuovo decreto legislativo n. 80/2015, modificativo degli artt. 32 e 34 del decreto legislativo n. 151/2001?

I genitori conservano il diritto alla retribuzione per intero dei primi 30 giorni di congedo parentale qualora non li avessero ancora fruiti entro il 6° anno di vita del bambino?

E successivamente al 6° anno del bambino la retribuzione del 30% del congedo parentale è subordinata alle condizioni di reddito individuale?

A queste domande ha recentemente risposto l’ARAN, con orientamento applicativo n. 098, riferito proprio al Comparto Scuola.

L’ARAN ricorda che la disciplina di maggior favore relativa all’istituto del congedo parentale contenuta nell’art. 12, comma 4, del CCNL del 29/11/2007 del comparto scuola si inserisce nell’ambito della cornice legale derivante dal combinato disposto dell’art. 32 con l’art. 34 del D. Lgs. n. 151/2001. Infatti, se l’art. 32 del su citato decreto disciplina il “periodo” di congedo parentale a cui ha diritto ciascun genitore nei primi dodici anni di vita del bambino, è l’art. 34 che ne prevede il relativo trattamento economico.

Pertanto il richiamo all’art. 32 è riferito solo alle modalità e ai tempi di fruizione del congedo da parte di ciascun genitore, mentre la deroga in melius, di cui all’art. 12, comma 4, del CCNL è rilevabile solo se rapportata all’indennità disciplinata dal successivo art. 34, comma 1 del D. Lgs. n.151/2001.

Quindi, alla luce del nuovo decreto legislativo n.80/2015 i primi 30 giorni di congedo parentale di cui all’art. 12, comma 4, sono retribuiti per intero se sono fruiti dal lavoratore prima del compimento del sesto anno di vita del bambino.

Se, invece, essi sono richiesti per la prima volta dal genitore dopo il sesto anno, analogamente a quanto previsto dall’art. 34, comma 3, del D. Lgs. n. 151/2001, il trattamento economico pari al 100% della retribuzione può essere riconosciuto fino all’ottavo anno di età del bambino solo se sussistono le condizioni di reddito previste dalla legge (reddito individuale dell’interessato inferiore a 2,5 volte l’importo del trattamento minimo di pensione a carico dell’assicurazione generale obbligatoria). Alle stesse condizioni può essere corrisposta una indennità pari al 30% della retribuzione per i mesi successivi al primo.

Infatti, per quanto riguarda il trattamento economico da erogare dopo il sesto anno, la disciplina di miglior favore deve sempre essere applicata nella cornice legale del D. Lgs. n. 151/2001 che all’art. 34 ne stabilisce le relative regole.

Concorso docenti, Giannini: polemiche sul nulla, le griglie di valutazione sono standard

da La Tecnica della Scuola

Concorso docenti, Giannini: polemiche sul nulla, le griglie di valutazione sono standard

“Le griglie di valutazione sono quelle standard impiegate nelle procedure di concorso pubblico”.

A dirlo è stato il ministro dell’Istruzione, Stefania Giannini, rispondendo a Pisa ai giornalisti all’indomani delle polemiche a seguito del primo giorno di scritti del concorso docenti 2016, derivanti dalla mancanza di indicazioni da parte del Miur sulla valutazione dei candidati, nonché sull’assenza di tanti commissari.

“Ho letto che qualcuno ha trovato le domande anche non troppo complesse rispetto alle aspettative e questo ci soddisfa. Dietro a questo c’è un grandissimo lavoro, davvero inimmaginabile”, ha tenuto a dire Giannini, a margine dei festeggiamenti per i trent’anni della prima connessione ad Internet.

Per il ministro non ci sono dubbi: “le polemiche sul concorso sono costruite sul nulla e invece tutto è andato bene”.

“Migliaia di candidati e sedi che hanno potuto svolgere le prove in modo del tutto regolare e che saranno impegnati fino a maggio per gli scritti e a luglio per gli orali. Uno sforzo enorme per la macchina amministrativa che abbiamo potuto gestire anche grazie all’impiego dei nuovi strumenti informatici”.