S. Agnello Hornby, Caffè amaro

“Caffè amaro”, romanzo di Simonetta Agnello Hornby
Narratori Feltrinelli 2016

di Mario Coviello

agnelloDopo Elena Ferrante e la sua “ Amica geniale” che mi ha “ rapito” nei mesi di maggio e giugno, per qualche settimana non ero corso in libreria perché vivevo in me la storia di Elena e della sua amica Lila e non volevo staccarmene.

Ma aveva ascoltato in televisione Simonetta Agnello Hornby raccontare il suo nuovo romanzo “ Caffè amaro”, ricordavo “ La Mennulara” e “ ho ceduto”comprando la sua ultima fatica.

E non mi sono pentito. Ancora una volta la Hornby mi ha conquistato con la storia di Maria Marra. Giovanissima figlia di Ignazio avvocato socialista e di Titina Tummia, nella Sicilia della fine dell’ottocento, va in sposa al nobile Pietro Sala che si innamora di lei “ biancovestita e “con i capelli raccolti in una lucida treccia” a prima vista. La scorge nel giardino profumato di gelsomino di casa Tummia , “ tisa tisa, con l’abito di mussola bianca ….il respiro grosso,… mentre mostrava senza accorgersene il corpo-seni,glutei e cosce- come se fosse nuda… “ e non ne può più fare a meno.

E Maria impara a voler bene a Pietro, ha due figli da lui Anna e Vito, e curiosa e vitale amministra i beni della famiglia, le miniere di zolfo, i campi, il palazzo avito quando scopre Pietro donnaiolo impenitente, giocatore sempre pieno di debiti, e cocainomane.

Ma è Giosuè, ebreo, che vive in casa Marra dall’età di cinque anni, al quale da sempre ha confidato crescendo insieme i suoi pensieri più intimi, Giosuè che la spinge a studiare per diventare maestra, che fa carriera prima nell’esercito e poi diventa deputato fascista, l’amore della sua vita. Con lui, quando la sua prima figlia ha già venti anni, ha Rita, e si nutre di questo amore appassionato, così difficile da coltivare di nascosto. Anna rimane la moglie di Pietro che alleva scimmie e farfalle e con loro improvvisamente muore in una gabbia. Difende e protegge dalle sorelle Sala,che da sempre la calunniano e la combattono, la famiglia, i figli e il patrimonio.

Maria con “gli occhi che parlavano, grandi e incassati, a mandorla, con una intensa luminosità”, attraversa la storia d’Italia in Sicilia, quella di Crispi e Giolitti, la prima guerra mondiale, il fascismo e Palermo bombardata con accanimento da inglesi, e americani nella seconda guerra mondiale.

Maria dal padre ha imparato a stare dalla parte dei poveri e insegna agli adulti analfabeti, porta avanti una mensa per i bisognosi, cerca di migliorare le condizioni dei suoi “carusi”, nelle miniere di zolfo.

Leggete con attenzione le pagine da 201 a 217 che raccontano la sua visita alla miniera e non potrete più dimenticare di quanta disumana sofferenza si nutre la ricchezza di pochi.

Le note dell’autrice(da pag. 243 ) raccontano di quanto amore per la Sicilia, per la sua storia politica e letteraria, si nutre la prosa scorrevole e avvincente della Hornby che ha cominciato questo romanzo nel 2012 e lo offre a noi suoi lettori appassionati dopo quattro anni di intenso lavoro.

Vi raccomando di gustare in questa pausa estiva questo “ Caffè amaro” che nella chiusa diventa dolce, questa storia di famiglie, di donne e uomini, di amore e sofferenza.

Piano straordinario immissioni in ruolo: dovevano partecipare i diplomati

Sentenza storica quella ottenuta dai legali Anief presso il Tribunale del Lavoro di Arezzo: i docenti in possesso di diploma magistrale conseguito entro il 2001/2002, e destinatari di favorevole sentenza per l’inserimento in Graduatoria ad Esaurimento, dovevano partecipare di diritto a tutte le fasi del piano straordinario di immissioni in ruolo decretato dalla Legge 107/2015. Gli Avvocati Fabio Ganci, Walter Miceli, Tiziana Sponga e Simona Fabbrini ottengono piena ragione in favore di una nostra iscritta illegittimamente esclusa dal MIUR dalla partecipazione alle immissioni in ruolo dello scorso mese di agosto, nonostante l’inserimento in GaE fosse stato correttamente retrodatato dal Giudice alla data di prima pubblicazione delle Graduatorie d’interesse, valide per il triennio 2014/2017. Marcello Pacifico (Anief-Cisal): “Siamo fieri di accompagnare un’altra precaria storica a firmare il suo giusto contratto a tempo indeterminato”.

Calendario scolastico flessibile ma nel perimetro fissato dalle Regioni. Apertura estiva o rischio di interruzione di pubblico servizio

da Il Sole 24 Ore 

Calendario scolastico flessibile ma nel perimetro fissato dalle Regioni. Apertura estiva o rischio di interruzione di pubblico servizio

di Laura Virli

Perché a settembre le scuole, anche se appartenenti allo stesso territorio, iniziano le lezioni in date diverse? Quali sono i soggetti titolati ad assumere decisioni in materia?
Secondo l’articolo 138 del Dlgs 112/1998, il Miur stabilisce esclusivamente i periodi relativi alle festività di carattere nazionale e il calendario degli esami di Stato, mentre ogni regione, per le scuole del proprio territorio, definisce l’inizio e il termine delle lezioni, delle vacanze natalizie e pasquali e altri momenti di sospensione delle attività didattiche quali i “ponti”.

L’autonomia
Le scuole, però, in virtù dell’autonomia di cui godono (articolo 5 Dpr 275/99), attraverso i propri consigli di istituto, hanno la facoltà di adattare il calendario per specifiche esigenze ambientali. Spetta poi al dirigente scolastico l’esecuzione della delibera di adattamento e l’informazione preventiva alle famiglie, alle istituzioni interessate e agli enti locali competenti per il regolare svolgimento dei servizi di supporto (come trasporti, mensa e altri).

Ruolo delle Regioni
Qualora una scuola abbia l’intenzione di adattare il calendario scolastico del prossimo anno scolastico, è questo il periodo in cui deve attivarsi. Ogni regione, infatti, nel mese di maggio di ogni anno determina il calendario scolastico dell’anno successivo, tenendo presenti le festività stabilite dal calendario nazionale.
In molte regioni ad esempio, esiste da sempre una pausa nel periodo di Carnevale; in Veneto il prossimo anno la pausa di Carnevale sarà prolungata di tre giorni e finalizzata alla conoscenza delle diverse discipline sportive presenti nel territorio.
Alcune regioni hanno introdotto da qualche anno un calendario regionale scolastico a valenza pluriennale. Questa novità ha permesso agli istituti, al personale docente, ai ragazzi e alle famiglie di programmare le attività con largo anticipo.

La programmazione
Ad esempio nel Lazio, a decorrere dall’anno scolastico 2014/2015, l’inizio e il termine delle lezioni sono rispettivamente fissati al 15 settembre e 8 giugno di ciascun anno scolastico. Ma dopo un’accesa polemica scatenatasi lo scorso anno, la regione Lazio è andata incontro alle richieste delle scuole e quest’anno, nel rispetto dell’autonomia scolastica, con la determina 288 del 31 maggio 2016, ha introdotto elementi di flessibilità sulla data di inizio delle lezioni del 2016-2017; gli istituti hanno facoltà di procedere ad adattamenti del calendario regionale, purché l’apertura delle scuole avvenga entro il 15 settembre, la chiusura l’8 giugno e sia garantito il numero minimo di 206 giorni di lezione (171 per gli istituti scolastici che hanno l’orario articolato su 5 giorni alla settimana). Per rendere possibile l’adattamento, le scuole dovranno obbligatoriamente inviare per via telematica le delibere di adattamento assunte dai consigli di istituto entro il 15 luglio 2016 alla regione Lazio e all’Usr, indicando, inoltre, date e modalità di recupero di eventuali sospensioni.

Chiusura estiva
Infine, una precisazione a cui i dirigenti scolastici devono prestare particolare attenzione. Si possono sbarrare completamente i cancelli di una scuola nei periodi estivi o durante le vacanze natalizie e pasquali? Secondo il comma 3 – articolo 36 del Dpr 209/87 le scuole possono chiudere solo nelle giornate prefestive, previo delibera assunta dal consiglio di istituto. Ogni altra tipologia di chiusura, ad esempio l’intera settimana di ferragosto, prefigura interruzione di pubblico servizio. Secondo la norma sopracitata, è quindi possibile chiudere il giorno antecedente al 15 agosto, ma non nei giorni successivi la festività.
Tutto ciò in attesa di una revisione della normativa che possa suddividere le vacanze lungo l’anno scolastico e fissare uno “spring breack” anche da noi, in linea con gli standard di molti Paesi europei, compresa la Spagna.

Docenti, la chiamata è anonima

da ItaliaOggi

Docenti, la chiamata è anonima

Domani l’ultimo vertice per trovare l’intesa Miur-sindacati. Il prossimo anno si ricomincia. Tra i criteri di selezione non c’è il colloquio previsto dalla legge

Alessandra Ricciardi

La Buona scuola prevedeva la possibilità per i dirigenti scolastici di ricorrere anche a un colloquio per selezionare l’insegnante migliore a ricoprire la cattedra vacante nella propria scuola. Quasi un anno dopo (la legge 107 è stata promulgata il 13 luglio 2015), alla vigilia dell’intesa tra ministero dell’istruzione e sindacati per declinare i criteri attuativi della chiamata diretta, il colloquio non c’è più.

Non citato nella bozza di articolato che i tecnici del dicastero di viale Trastevere stanno predisponendo in vista dell’incontro che si terrà domani con i sindacati, l’ultimo vertice che dovrà decidere se c’è l’intesa o meno. In quest’ultimo caso, ipotesi ritenuta comunque improbabile, ogni dirigente potrebbe applicare la chiamata diretta con propri criteri e priorità, attenendosi esclusivamente alla legge.

Con la sequenza contrattuale invece farà testo la procedura delineata al tavolo di confronto in merito alla valutazione dei titoli, procedura che tende a rendere quanto meno discrezionale possibile la scelta dell’insegnante. Tanto da non parlare neanche della possibilità di svolgere un colloquio con i candidati. Un tema, quello del colloquio, che renderebbe irricevibile per i sindacati qualsiasi proposta. Espunto il colloquio, questo però, fanno notare da viale Trastevere, resta vivo e vegeto visto che è disciplinato dalla legge, a cui il contratto non può derogare. Insomma, il colloquio è sempre possibile ma affidato alla scelta del dirigente che dovrebbe decidere anche in quale fase della procedura definita contrattualmente inserirlo. Più che un’opportunità di selezione, una grana burocratica, e probabilmente anche giudiziaria vista la possibilità di ricorsi insita in tale scenario

La procedura tratteggiata dalle parti a viale Trastevere prevede che entro fine agosto la scuola pubblichi un avviso per la copertura di x numero di cattedre, avviso che indicherà anche i requisiti di selezione. Questi servono a chiamare le candidatura dei docenti utili in base al profilo dell’istituto scolastico.

Il preside analizza i curricula pervenuti in base ai requisiti professionali e la loro corrispondenza a quelli indicati nel bando. Gli indicatori sono riferiti a tre macro-aree: competenze digitali, lingue straniere, disabilità e bisogni educativi speciali. Sulla base del numero dei requisiti/indicatori posseduti si stila una graduatoria dei candidati. A parità di posizionamento, prevale il punteggio che il candidato ha in termini di mobilità. Difficile inserire in questo iter il colloquio.

Il docente non chiamato dal dirigente sarà assegnato dalla direzione scolastica regionale a un istituto in base al punteggio utile per la mobilità. L’incarico proposto dal preside potrà essere rifiutato dal candidato solo se questi ha ottenuto proposta da altra scuola.

La sequenza in discussione avrà validità di un anno, nel 2017 andrà fatto un nuovo accordo, con gli eventuali correttivi del caso.

C’è ancora uno scoglio da superare nelle trattative che vanno avanti in queste ore, e riguarda la gradazione dei requisiti: il dicastero guidato da Stefania Giannini tiene il punto perché sia lasciata al dirigente la discrezionalità sulle priorità da assegnare ai requisiti, convinto che questo serva a rintracciare il profilo migliore rispetto a quello richiesto. Sarebbe uno dei pochi elementi di discrezionalità che resterebbe al preside rispetto alla vecchia chiamata diretta annunciata, agli albori della Buona scuola, dal premier Matteo Renzi.

Trasferimenti, gentile insegnante lei non ha ottenuto il movimento richiesto. E ora?

da La Tecnica della Scuola

Trasferimenti, gentile insegnante lei non ha ottenuto il movimento richiesto. E ora?

Sono molti i docenti che in queste ore hanno ricevuto un’e-mail dal ministero dell’Istruzione sull’esito della domanda di trasferimento per il prossimo anno scolastico.

Si tratta di tanti insegnanti della scuola secondaria di secondo grado, i quali, in misura maggiore che in passato, hanno tentato la carta del trasferimento (nella provincia) prima che la normativa sulla mobilità, a seguito delle norme previste dalla Legge 107/2015, mutasse radicalmente e convogliasse tutti i docenti nel “girone” degli ambiti territoriali.

Per il secondo anno consecutivo, a ricevere l’e-mail ministeriale sono stati anche coloro a cui l’operazione di trasferimento ha dato esito negativo, con la domanda quindi non andata a compimento. Questi docenti delle superiori, ma la procedura è la stessa adottata anche per gli altri ordini di scuole in tempi diversi, hanno dapprima appreso del mancato ottenimento della richiesta espressa tramite il sistema telematico Istanze On Line.

Qualche ora dopo, attraverso la posta elettronica, hanno avuto la conferma ulteriore, aprendo un messaggio avente come oggetto la “Procedura di mobilita’ A.S. 2016/2017. Invio Risultato del movimento”: in tal modo hanno così avuto la la certezza che la mobilità richiesta non è andata in porto.

E ora? Diciamo subito loro che un’ultima residua possibilità di ottenere il cambiamento di scuola, anche di provincia, ancora c’è: è quella di presentare domanda di utilizzazione o di assegnazione provvisoria. Per andare a “pescare”, ad esempio, laddove vi siano, dei posti venutosi a creare a seguito di eventuali allargamenti degli organici, quindi con le situazioni di fatto segnalate dai presidi solo in questi ultimissimi giorni.

Premesso che non tutti i docenti di ruolo si trovano nelle condizioni per farlo (occorre, nel primo caso, la soprannumerarietà, mentre nel secondo caso la necessità di dimostrare una forma di assistenza esclusiva ad una parente o affine non autonomo oppure di avere dei figli in tenera età), va ricordato che questa ulteriore chance potrebbe arrivare a stretto giro di posta: da indiscrezioni ministeriali, sembrerebbe, infatti, che la “finestra” delle utilizzazioni/assegnazioni provvisorie, da avviare per coloro che hanno continuato a presentare domanda di trasferimento con i vecchi criteri – scuola su scuola –, potrebbe essere anticipata rispetto a quella riguardante i neo-assunti, attraverso le fasi B e C della Buona Scuola, che opera su ambito territoriale.

Qualora anche questo “treno” saltasse, per i docenti fortemente invogliati a presentare domanda di trasferimento, non rimarrebbe che sperare in un altro anno di transizione. Prima di vedere approdare nella Scuola, la procedura in toto degli ambiti territoriali introdotti dalla Buona Scuola del governo Renzi-Giannini.

Qui sotto, vi proponiamo il contenuto della e-mail ricevuta il 4 o 5 luglio da coloro che non hanno ottenuto il trasferimento richiesto la scorsa primavera:

 

Gentile Insegnante,

 

il Ministero dell’Istruzione, dell’Universita’ e della Ricerca, in continuita’ con

quanto gia’ fatto lo scorso anno,  propone   questa  ulteriore  modalita’ di

diffusione dei risultati delle procedure di trasferimento e di passaggio per la

scuola secondaria di II grado.

Si ricorda che tale modalita’  non sostituisce le consuete forme di notifica dei

risultati del procedimento amministrativo in oggetto, che sono le sole a rivestire

carattere di ufficialita’ e valenza legale e che rimangono quelle specificate nella

relativa OM sulla mobilita’, Art. 6.

 

La diffusione avviene anche  attraverso il sito ufficiale www.pubblica.istruzione.it

che continuera’ ad essere disponibile secondo il modello gia’ sperimentato negli

anni passati.

 

L’esito che segue prospetta quanto elaborato dalle procedure automatiche del Sistema

Informativo del Ministero alla data di pubblicazione dei risultati ed e’ conforme

alle informazioni riportate negli elenchi ufficiali pubblicati dagli Uffici

Scolastici Regionali e Provinciali.

 

Eventuali necessarie richieste di chiarimento potranno essere rivolte agli uffici

amministrativi competenti.

Non saranno oggetto di reiterata comunicazione le eventuali modifiche o correzioni

che potrebbero scaturire da accertamenti e diverse determinazioni assunte dagli

organi preposti.

 

Tutto cio’ premesso,

Le comunichiamo che, per l’a.s. 2016/2017, non ha ottenuto il movimento richiesto.

Salta il colloquio col dirigente nei trasferimenti?

da La Tecnica della Scuola

Salta il colloquio col dirigente nei trasferimenti?

Come selezionare i candidati che vogliono essere trasferiti nella tale scuola? La legge 107 prevedeva un colloquio, come quello agli esami di stato, da parte del preside che solo a conclusione avrebbe scelto o meno l’aspirante. Ora però questa prerogativa, alla vigilia dell’intesa tra ministero dell’istruzione e sindacati, non c’è più.

In alternativa, scrive Italia Oggi, e in attesa dell’incontro tra Miur e sindacati, si potrebbe, ma è difficile, applicare la chiamata diretta, utilizzando i criteri del dirigente e sulla base della sue priorità.

Se viene scelta invece la sequenza contrattuale, come appare assai probabile, avrà la priorità la valutazione dei titoli, per rendere il meno discrezionale possibile la scelta dell’insegnante da parre sempre del dirigente.

Ipotesi in ogni caso oggetto di trattativa coi sindacati, anche se la legge è legge  a cui il contratto non può derogare. Insomma, il colloquio è sempre possibile ma affidato alla scelta del dirigente che dovrebbe decidere anche in quale fase della procedura definita contrattualmente inserirlo.

Resta comunque in sospeso la quasi certezza della via giudiziari, considerando la contrapposizione fra le legge 107 e la sequenza contrattuale.

La procedura tratteggiata dal Miu, precisa Italia Oggi,  prevede che entro fine agosto la scuola pubblichi un avviso per la copertura di x numero di cattedre, avviso che indicherà anche i requisiti di selezione. Questi servono a chiamare le candidatura dei docenti utili in base al profilo dell’istituto scolastico.

Il preside analizza i curricula pervenuti in base ai requisiti professionali e la loro corrispondenza a quelli indicati nel bando. Gli indicatori sono riferiti a tre macro-aree: competenze digitali, lingue straniere, disabilità e bisogni educativi speciali. Sulla base del numero dei requisiti/indicatori posseduti si stila una graduatoria dei candidati. A parità di posizionamento, prevale il punteggio che il candidato ha in termini di mobilità. Difficile inserire in questo iter il colloquio.

Il docente non chiamato dal dirigente sarà assegnato dalla direzione scolastica regionale a un istituto in base al punteggio utile per la mobilità. L’incarico proposto dal preside potrà essere rifiutato dal candidato solo se questi ha ottenuto proposta da altra scuola.

La sequenza in discussione avrà validità di un anno, nel 2017 andrà fatto un nuovo accordo, con gli eventuali correttivi del caso.

C’è ancora uno scoglio da superare nelle trattative che vanno avanti in queste ore, e riguarda la gradazione dei requisiti: il dicastero guidato da Stefania Giannini tiene il punto perché sia lasciata al dirigente la discrezionalità sulle priorità da assegnare ai requisiti, convinto che questo serva a rintracciare il profilo migliore rispetto a quello richiesto.

Mobilità, i posti disponibili per le scuole superiori dopo i trasferimenti

da La Tecnica della Scuola

Mobilità, i posti disponibili per le scuole superiori dopo i trasferimenti

Nella giornata del 4 luglio 2016 sono stati pubblicati i risultati dei movimenti per la fase A della mobilità per la scuola secondaria di secondo grado.

Anche se tutti coloro che hanno inoltrato la domanda avranno ricevuto una comunicazione sul proprio indirizzo mail, per verificare basta andare su Istanze online, accedendo al proprio account, cliccare in alto a destra “Altri servizi” e poi “Mobilità in organico di diritto”.

Il sito di Flc Cgil riporta una prima elaborazione di dati sui posti disponibili dopo la fase provinciale: risultano disponibili per le fasi successive 9.423 posti comuni (di cui 2.046 accantonati per gli assunti da concorso nelle fasi B e C e 2.716 per i passaggi interprovinciali) e 3.691 posti di sostegno (di cui 103 accantonati per gli assunti da concorso nelle fasi B e C e 545 per i passaggi interprovinciali).

Gissi (Cisl), su ‘reti’ Miur metta ordine

da tuttoscuola.com

Gissi (Cisl), su ‘reti’ Miur metta ordine
Gli USR stanno procedendo in modi difformi, creando confusione

Orientare, non disorientare. Questo va fatto se si vuole che la costituzione delle reti di ambito sia colta come opportunità e non si riduca ad adempimento in qualche modo forzato, rispetto al quale chi deve assumere decisioni (i dirigenti e gli organi collegiali di governo dell’autonomia scolastica) è costretto a farlo in un quadro assolutamente non chiaro e attraverso procedure che evidenziano non pochi limiti e contraddizioni“. E’ quanto sostiene il segretario della Cisl scuola Maddalena Gissi, che interviene nuovamente sulla materia.

La stessa emanazione di linee guida, poi derubricate a mera ‘riflessione di un gruppo di lavoro’, con l’indicazione di una tempistica a dir poco incongrua e anch’essa successivamente definita come ‘non perentoria’, ha finito per creare una situazione confusa” osserva la sindacalista.

A questo stato di cose va posto immediatamente rimedio, se davvero – prosegue Gissi  – si vuol fare un passo in avanti raccogliendo in positivo il frutto delle tante esperienze che in questi anni sono state fatte, rivelandosi un importante strumento di valorizzazione dell’autonomia scolastica, attraverso una consolidata cooperazione in progetti e azioni di rete, talvolta anche in dimensioni territoriali ampie“.

Ulteriore confusione nasce dalla difformità dei comportamenti attualmente adottati dai diversi Uffici Regionali: c’è chi non ha ancora fornito indicazioni, chi già convoca i Dirigenti Scolastici tentando di accelerare la sottoscrizione degli accordi, chi indice conferenze di servizio rinviando a tempi successivi la formalizzazione delle reti. Non è certo una bella dimostrazione di capacità di indirizzo e di governo quella a cui stiamo assistendo in questi giorni: il Miur – conclude la sindacalista – intervenga subito per ricondurre una questione così importante a modi e tempi più sensati e ragionevoli“.

Concorso: molte graduatorie non arriveranno in tempo utile per le nomine 2016-17

da tuttoscuola.com

Concorso: molte graduatorie non arriveranno in tempo utile per le nomine 2016-17

È ancora presto per sostenerlo con certezza, ma, tra tempi tecnici delle procedure concorsuali in corso, prove pratiche per talune classi di concorso, prove suppletive,  e altri ostacoli organizzativi di varia natura, c’è da pensare che molte graduatorie finali di merito non saranno agibili in tempo utile per le nomine in ruolo decorrenti dall’anno scolastico 2016-17, nonostante la recente legge 89/2016 abbia aggiunto una coda di proroga della validità al 15 settembre 2016.

Quante saranno le graduatorie di merito (GM) che non arriveranno al traguardo programmato per il 2016-17? Forse un terzo e anche più. E saranno soprattutto i concorsi con il maggior numero di candidati a farne le spese, tra cui in particolare quelli dei posti comuni per scuola dell’infanzia e scuola primaria che si concluderanno verso il primo autunno.

Il comma 113 della legge 107/2015 prevede che i concorsi avranno cadenza triennale e le “relative graduatorie hanno validità triennale a decorrere dall’anno scolastico successivo a quello di approvazione delle stesse e perdono efficacia con la pubblicazione delle graduatorie del concorso successivo e comunque alla scadenza del predetto triennio”.

Quali conseguenze vi saranno, oltre al mancato raggiungimento dell’obiettivo politico di concludere in tempo utile l’intero concorso 2016?

Le conclusioni a tempi differenziati delle attuali procedure concorsuali rimescoleranno la tempistica dei futuri concorsi che non si troveranno più allineati sullo stesso tempo di attivazione, con la conseguenza che il Miur al termine del triennio si troverebbe al bivio di uscire con bandi soltanto per una quota di classi di concorso oppure prorogare i nuovi bandi di un anno per riallineare tutte le classi di concorso.

Per le graduatorie di merito non definite in tempo utile gli iscritti alle GAE (dove non sono esaurite) faranno il pieno di posti, con prospettive interessanti per i diplomati magistrali inseriti all’ultima ora per effetto di sentenze.

Dove mancheranno GAE e GM a settembre, ci saranno nomine di supplenti annuali.

L’annunciata normalizzazione e stabilizzazione attraverso i concorsi dovrà in parte attendere.

Avviso 6 luglio 2016, Prot n. 9739

Ministero dell’’istruzione, dell’università e della ricerca
Dipartimento per la Programmazione, la Gestione delle Risorse Umane, Finanziarie e Strumentali
Direzione Generale per le Risorse Umane e Finanziarie – Ufficio IX

Alle ISTITUZIONI SCOLASTICHE DI SECONDO GRADO
E pc, Agli UFFICI SCOLASTICI REGIONALI
Agli AMBITI TERRITORIALI PROVINCIALI
LORO SEDI

Oggetto: A.S. 2015/2016 – Apertura funzione “Rilevazione oneri” compensi Esami di Stato 2016

Si comunica che, a decorrere dal giorno 6 luglio al giorno 27 luglio 2016, è resa disponibile la funzione di rilevazione delle informazioni per i compensi dovuti per lo svolgimento degli esami di Stato afferenti l’anno scolastico 2015/2016, ciò al fine di definire l’effettiva spesa per le commissioni operanti presso le Istituzioni scolastiche statali e paritarie di II grado in applicazione del Decreto interministeriale del 24 maggio 2007, della nota prot. n. 7054 del 2 luglio 2007 della Direzione Generale per gli ordinamenti scolastici e della nota prot. n. 5850 del 23 giugno 2015 “Esami di Stato conclusivi del secondo ciclo di istruzione: Chiarimenti giuridici ed economici – Anno scolastico 2014/2015 e seguenti”.

Il pagamento dei compensi in questione dovrà essere disposto tramite procedura di “Cedolino Unico”, per cui si raccomanda l’inserimento di tutti i dati richiesti nei tempi sopraindicati, in modo da consentire poi alla scrivente Direzione Generale il caricamento al sistema SICOGE degli importi necessari.

Al fine di inserire in maniera corretta tali importi si chiarisce che essi dovranno essere comprensivi della quota già assegnata con nota prot. n. 6649 del 3 maggio 2016 (euro 4.000 lordo dipendente per ogni classe terminale).

Pertanto, nel caso in cui il fabbisogno della scuola si attesti al di sotto della somma già assegnata, per esempio euro 3.500, l’istituzione scolastica dovrà inserire nella rilevazione tale ultimo importo inferiore a 4.000, mentre se il fabbisogno occorrente è superiore a 4.000 euro (quota assegnata), per esempio euro 4.100, la risorsa finanziaria da inserire nella rilevazione dovrà in questo caso essere euro 4.100, ovvero comprensiva della quota di acconto assegnata a marzo per il pagamento degli esami di stato.

Si conferma che gli importi relativi alle commissioni di scuole paritarie dovranno essere rilevate a sistema dalle scuole statali a cui sono state abbinate dai competenti Uffici Scolastici Regionali .

Si raccomanda la massima precisione e correttezza nell’inserimento dei dati finanziari, che devono essere indicati al lordo dipendente, al fine di mettere la scrivente direzione nelle condizioni di poter effettuare le assegnazioni dei fondi necessari per la chiusura dell’anno scolastico 2015-2016 in tempi rapidi e utili per i pagamenti a favore dei beneficiari entro il mese di agosto 2016.

Infine, si invita codesta Istituzione scolastica a procedere in tempi rapidi all’erogazione degli emolumenti tenuto conto che le eventuali economie giacenti sul capitolo 2149 pg 7 saranno ritirate nel mese di settembre 2016

Si ringrazia per la fattiva e consueta collaborazione.

IL DIRETTORE GENERALE
Jacopo Greco

Decreto Ministeriale 6 luglio 2016, n. 553

Esami di Stato conclusivi dei corsi di studio di istruzione secondaria di secondo grado. Sessione straordinaria. Anno scolastico 2015/2016

Il Ministro dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca

VISTA la legge 10 dicembre 1997, n. 425, recante disposizioni per la riforma degli esami di Stato conclusivi dei corsi di studio di istruzione secondaria superiore e ss.mm.ii.;

VISTO l’articolo 7, comma 1, del Regolamento approvato con D.P.R. 23 luglio 1998, n.323, che prevede, in presenza di talune particolari condizioni, che i candidati possano effettuare gli esami di Stato dopo la conclusione della sessione ordinaria;

VISTO l’articolo 24 dell’ O.M. n.252 in data 19 aprile 2016, ai sensi del quale il Ministero, sulla base dei dati forniti dai competenti Direttori Generali degli Uffici Scolastici Regionali, fissa, con apposito provvedimento, i tempi e le modalità di effettuazione degli esami di Stato in una sessione straordinaria riservata ai candidati che non hanno potuto sostenere o completare le prove nella sessione suppletiva o, comunque, prima del termine di chiusura dei lavori delle commissioni;

RITENUTO che detta sessione straordinaria debba svolgersi in tempi compatibili con l’inizio delle lezioni del nuovo anno scolastico e con l’eventuale prosieguo degli studi da parte dei candidati;

RITENUTO pertanto che i candidati che sostengono le prove di ammissione ai corsi di laurea ad accesso programmato a livello nazionale per l’anno accademico 2016/2017, debbano essere ammessi con riserva a dette prove, qualora non abbiano ancora conseguito il diploma di superamento dell’esame di Stato in quanto ammessi a sostenere gli esami di Stato di istruzione secondaria di secondo grado nella sessione straordinaria 2016 di cui al presente decreto;

DECRETA

Art. 1

  1. La sessione straordinaria degli esami di Stato conclusivi dei corsi di studio d’istruzione secondaria di secondo grado, per l’anno scolastico 2015/2016, si svolge secondo il seguente diario:
  • prima prova scritta: mercoledì 14 settembre 2016;
  • seconda prova scritta: giovedì 15 settembre 2016 e, per i licei artistici, musicali e coreutici, con prosecuzione secondo i tempi e le modalità fissati per la sessione ordinaria;
  • terza prova scritta: lunedì 19 settembre 2016, secondo i tempi previsti per la sessione ordinaria;
  • per i licei artistici, licei musicali e coreutici, la terza prova scritta si svolge al termine della seconda prova scritta;
  • quarta prova scritta: martedì 20 settembre 2016;
  • inizio dei colloqui: dopo la correzione e la valutazione degli elaborati delle prove scritte e pubblicazione degli esiti degli scritti.

Art. 2

  1. Per i candidati che non devono sostenere la prima prova scritta, le altre due prove si svolgono nei giorni di giovedì 15 settembre (seconda prova) e lunedì 19 settembre 2016 (terza prova).
  2. Per i candidati che non devono sostenere le prime due prove scritte, la terza prova è fissata per mercoledì 14 settembre 2016;
  3. Per i candidati che non devono sostenere alcuna prova scritta, il colloquio ha luogo mercoledì 14 settembre 2016.

Art. 3

  1. Le commissioni, nella stessa composizione in cui hanno operato nella sessione ordinaria, si insediano martedì 13 settembre 2016, presso gli istituti ove sono presenti candidati che hanno chiesto di sostenere gli esami nella sessione straordinaria.
  2. Ai componenti delle commissioni spetta una quota del compenso forfetario riferito alla funzione e una quota dell’eventuale compenso forfetario riferito ai tempi di percorrenza dalla sede di servizio o di residenza a quella di esame, in conformità di quanto previsto in materia di compensi dalle vigenti disposizioni. Tali quote sono calcolate con riferimento al periodo continuativo di svolgimento dei lavori della commissione e in misura proporzionale alla durata complessiva delle operazioni d’esame della sessione ordinaria.
  3. I Direttori degli Uffici Scolastici Regionali provvedono alla convocazione delle commissioni di cui al precedente comma

Art. 4

  1. Per quanto non espressamente previsto dal presente provvedimento, si fa rinvio alle disposizioni contenute nell’O.M. n.252 in data 19 aprile 2016.
  2. I Dirigenti scolastici degli istituti sedi d’esame per la sezione straordinaria danno comunicazione scritta ai candidati interessati circa le date di svolgimento delle prove.

 

IL MINISTRO
Stefania GIANNINI