Il bambino e l’acqua sporca

Il bambino e l’acqua sporca

I nodi, prima o poi, vengono al pettine. E quello della ‘chiamata diretta’ dei docenti rappresenta certamente ‘il’ nodo della Legge 107 che introduce il principio di un raccordo diretto tra domanda ed offerta nella scelta dei docenti da impiegare nelle scuole. Nulla di strano, pertanto, se, a meno di 40 giorni dall’inizio del prossimo anno scolastico, nel tentativo di regolare, tardivamente, procedure condivise, le parti – amministrazione ministeriale e rappresentanze sindacali – cerchino intese e poi interrompano tavoli negoziali.   in gioco, infatti, una diversa concezione del principio stesso e della sua applicazione.
Il MIUR ha sostenuto, nel rispetto della Legge, l’introduzione di modalità di assegnazione dei docenti alla loro sede di servizio non più attraverso graduatorie per anzianità e punteggi, ma sulla base di una corrispondenza tra profilo professionale e progetto formativo contenuto nel Piano triennale dell’offerta formativa.
Ma qual è la vera posta in gioco e cosa è decisivo veramente, a questo punto, salvaguardare?
La norma di per sé è chiara: ”A decorrere dall’a.s. 2016/17 il dirigente scolastico propone gli incarichi ai docenti di ruolo assegnati dall’ambito territoriale di riferimento anche tenendo conto delle candidature presentate dai docenti medesimi” (comma 79). La proposta di un profilo di docenza – desunto da un Piano triennale redatto ed approvato collegialmente da una comunità scolastica – che incontra la disponibilità di docenti a cui interessa, per scelta ed a seguito di assegnazione ad un Ambito, quella scuola e quella proposta. Un incontro, questa la novità della Legge, tra due soggetti – la comunità scolastica ed il docente – nella prospettiva di valorizzare – cioè dar valore in funzione di un compito formativo – “il curriculum, le esperienze e le competenze professionali” di chi ha scelto di insegnare. Senza escludere – come la Legge prevede – la possibilità di un colloquio da parte del prèside che espliciti e consenta di conoscere i ruoli professionali necessari all’istituto e confrontarli con le ragioni, le attitudini, le esperienze, le qualità di chi si candida. Un modello in uso in molti Paesi europei che salvaguardia il libero incontro tra domanda ed offerta e riconosce le competenze professionali di chi insegna.
Per questo è utile individuare una procedura di assegnazione dei docenti unitaria, trasparente e gestibile che, contemporaneamente, tuteli i soggetti in gioco: il repertorio nazionale di requisiti va visto in tal senso come modello di questa possibile mediazione. Salvaguardando, però, la libertà delle scuole di costruire in modo flessibile ed adeguato i profili di cui necessitano offrendo per questo alla scelta dei dirigenti scolastici repertori che possano valorizzare le competenze reali dei docenti candidabili. L’individuazione di poche voci a cui attingere, potrebbe, invece, costringere le scuole a tracciare sull’avviso di chiamata profili uniformi che, inevitabilmente, rimetterebbero in gioco per l’incarico le graduatorie di appartenenza dei docenti.
Accettare un modello innovativo significa riconoscere il dettato della L. 107 che fa corrispondere l’assegnazione di un incarico all’effettiva presenza di competenze che rendono proprio quella persona adatta a svolgere quell’ insegnamento e che riconosce nell’autonomia del dirigente scolastico la funzione capace di scegliere con il fine di realizzare il piano formativo della propria scuola.
Tuttavia il nuovo anno scolastico incombe e ai docenti degli ambiti territoriali occorre garantire correttezza di trattamento e ai dirigenti indicazioni e strumenti. Quello che doveva essere il cuore della riforma sembra esserne diventato, invece, la coda: la scelta del MIUR di emanare Indicazioni o Linee guida per tempi ristrettissimi chiederà ai dirigenti scolastici ed alle segreterie un altro tour de force, proprio in un periodo già oberato dalle incombenze dell’assegnazione del bonus per il merito, della messa in ruolo dei neoimmessi, delle commissioni concorsuali, delle operazioni inerenti la chiusura dell’a.s. e l’avvio di quello imminente. Senza contare che circa il 40 per cento delle scuole è gestito da prèsidi a mezzo servizio in quanto impegnati in reggenze.
Non vorremmo buttar via il bambino dell’autonomia nella scelta dei docenti con l’acqua sporca di una situazione poco chiara e che potrebbe non tutelare i cointeressati (présidi, docenti, studenti).
Sarà ancora possibile, almeno, cambiare l’acqua e ricevere indicazioni condivise, chiare e gestibili?

La svolta dell’autonomia? Sulla “chiamata diretta”

La svolta dell’autonomia? Sulla “chiamata diretta”

di Alessandro Basso

Alla fine la chiamata diretta ci sarà, i docenti saranno assunti direttamente dai dirigenti scolastici per completare l’organico dell’autonomia.

Fra le tante questioni problematiche, alcune a tratti dirimenti della legge sulla buona scuola, questa sicuramente è quella più innovativa perché scardina completamente l’attuale sistema di assunzione del personale.

L’atto finale deve ancora essere licenziato, attraverso la forma , probabilmente, delle linee guida da parte del Ministero.

Si tratta di una decisione politica molto forte, forse tra le più forti che sono state prese negli ultimi mesi, come se il governo trovasse l’ispirazione per prendere le decisioni forti nel mese di luglio.

La partita preparatoria non è stata semplice e ha visto protagonisti i sindacati e il sottosegretario Faraone, il quale, così come altre volte è accaduto, parrebbe essere stato disponibile (è d’obbligo il condizionale) a cedere molto di piu’, trovando un accordo per accontentare un po’ tutti e nessuno.

Un accordo con le parti sociali avrebbe avuto sicuramente il beneficio di diminuire la tensione che già il bonus sta rendendo piuttosto accesa. Di contro, però, avrebbe di fatto annacquato ulteriormente il senso della buona scuola, creando una gran confusione tra quello che è il dettato legislativo e la norma applicativa, peraltro cosa non assolutamente nuova nel nostro paese e nella scuola.

Negli scorsi giorni chi scrive si era sbilanciato notevolmente e in modo negativo contro la decisione di abbandonare la chiamata diretta e le righe che seguono servono per dare atto di una decisione più illuminata.

Si è riflettuto molto sull’ equità di questa operazione, non trovando, difatto, la composizione di un equilibrio tra l’esigenza di scegliere l’insegnante migliore e farlo con la massima trasparenza ed equità.

Riproporre una categoria di titoli sulla base della quale il dirigente avrebbe potuto fare la scelta delle persone per il proprio organico non era comunque la soluzione giusta, perché rischiava di sottoporre i capi d’istituto ad un’operazione inutile che poi, a tempo debito, non si sarebbe potuto spiegare agli utenti del servizio per motivare le scelte compiute.

Non che ora il dirigente possa fare quello che vuole: dalle prime anticipazioni si apprende che saranno forniti degli indicatori con una categoria di titoli più ampia, preventivamente indicati da parte della scuola per trovare la persona migliore.

Un’ampia gamma di criteri unita alle esperienze professionali, anche con un possibile colloquio, potranno costituire un passo avanti nel tentativo di cucire addosso all’Istituto l’offerta formativa.

La strada non sarà sicuramente tutta in discesa. Il concetto di ambito non è stato ancora ben compreso, i sindacati sono pronti ad una vera e propria lotta armata.

L’importante, però, è che adesso i dirigenti scolastici siano davvero protagonisti di questa operazione e non cedano alla tentazione di lamentarsi perché devono fare un’operazione complessa in un momento dell’anno in cui ci sono tante incombenze, tra cui una forse banale, quella delle ferie.

Come categoria, dobbiamo dare dimostrazione di essere in grado di determinare fortemente questa svolta e di farlo con la professionalità che ci contraddistingue.

Ci saranno sicuramente obiezioni in ordine all’arbitrarietà delle assunzioni e, diciamocelo con franchezza, anche rispetto alle capacità di alcuni di noi, non siamo certo tutti uguali.

Proprio per questo motivo, mai come ora, dobbiamo cercare di essere organici con la nostra amministrazione e fare in modo di non compiere errori perché questa partita è una vera e propria sfida che si compie alla vigilia del rinnovo contrattuale e parallelamente all’introduzione del sistema di valutazione della dirigenza scolastica.

Se tutto andrà per il verso giusto, un po’ di autonomia in arrivo a settembre.

Didattica digitale

DIDATTICA DIGITALE SEMPRE DIDATTICA di Umberto Tenuta

CANTO 697 DIDATTICA VERBALE O DIDATTICA DIGITALE?

NON SO CHE FARMENE.

SEMPRE DIDATTICA È.

 

Osanna al DIGITALE.

Le dita miracolose.

Oh impotenza dei numeri!

Un mondo di numeri.

Tanti ZERI e tanti UNO!

Per scrivere.

Per parlare.

Per leggere.

Per ascoltare.

Immagini.

Anche tridimensionali.

Sempre per vedere.

Ma sempre DIDATTICA!

INSEGNARE.

Seduto nei banchi, tu ascolti, tu vedi.

MA TU NON FAI.

Non fai perché faccio io.

IO INSEGNO.

Io insegno e tu, seduto nel banco, ascolti e vedi.

Immobile, in silenzio, docile, ascolti e vedi.

Tu non sei un uomo.

Io ti riempio la testa.

Una testa piena tu sarai.

Ma un uomo tu non sarai.

Non sarai perché non fai.

Perché non ti poni problemi.

Perché non impari a risolverli.

Perché non impari a cooperare.

La tua testa è piena.

Ma la tua testa non è ben fatta.

Uscirai dalla scuola senza avere imparato a camminare da solo, a fare da solo, ad imparare da solo, a pensare da solo, ad amare da solo.

Sarai un burattino senza burattinaio.

Un burattino digitale!

Colpa della DIDATTICA DIGITALE.

 

Didattica, lezioni, insegnamenti.

Mica RICERCA, SCOPERTA, INVENZIONE, PROBLEM SOLVING, COOPERATIVE LEARNING!

 

Tutti i miei Canti −ed altro− sono pubblicati in:
http://www.edscuola.it/dida.html
Altri saggi sono pubblicati in
www.rivistadidattica.com
E chi volesse approfondire questa o altra tematica
basta che ricerchi su Internet:
“Umberto Tenuta” − “voce da cercare”

https://www.facebook.com/utenuta/posts/10208519934589217?pnref=story

 

Nota 22 luglio 2016, AOODGPER 19990

Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca
Dipartimento per il sistema educativo di istruzione e di formazione
Direzione generale per il personale scolastico

Ai Direttori Generali degli Uffici scolastici regionali
e p.c. Al Capo Dipartimento del Sistema educativo di istruzione e di formazione
Agli Assessori Regionali all’Istruzione

Nota 22 luglio 2016, AOODGPER 19990

OGGETTO: Anno scolastico 2016/2017 – adeguamento degli organici dell’autonomia del personale docente alle situazioni di fatto.

Nota 22 luglio 2016, AOODPIT 2609

Ministero dell’Istruzione dell’Università e della Ricerca
Dipartimento per il sistema educativo di istruzione e di formazione

Ai Direttori degli Uffici Scolastici Regionali
All’Ufficio speciale di lingua slovena
Ai Dirigenti scolastici delle Istituzioni scolastiche statali di ogni ordine e grado per il tramite dei rispettivi UU.SS.RR.
e, p.C. Al Capo di Gabinetto
Al Capo Dipartimento per la Programmazione e la gestione delle Risorse umane, Finanziarie e Strumentali
Al Direttore Generale per il personale scolastico
Al Direttore Generale per gl i Ordinamenti Scolastici e la valutazione del sistema Nazionale di istruzione
Al Direttore Generale per lo Studente l’integrazione e la partecipazione
AI Sovrintendente Scolastico per la Provincia di Bolzano
All’Intendente Scolastico per la Scuola in lingua tedesca di Bolzano
All’Intendente Scolastico per la Scuola delle località ladine di Bolzano
AI Dirigente del Dipartimento Istruzione della Provincia di Trento
AI Sovrintendente agli studi della Regione Autonoma della Valle d’Aosta
LORO SEDI

Nota 22 luglio 2016, AOODPIT 2609

Oggetto: Indicazioni operative per l’individuazione dei docenti trasferiti o assegnati agli ambiti territoriali e il conferimento degli incarichi nelle istituzioni scolastiche.

La Legge n. 107 del 2015, all’articolo 1 comma 79, ha previsto che il Dirigente Scolastico “propone gli incarichi ai docenti di ruolo assegnati all’ambito territoriale di riferimento […] anche tenendo conto delle candidature presentate dai docenti medesimi”. I commi 79-82 disciplinano dettagliatamente la procedura.
Al fine di facilitare il compito dei Dirigenti scolastici e dei docenti coinvolti e dare indirizzi comuni per l’avvio di un innovativo percorso che deve mantenere la correttezza formale e sostanziale dell’azione amministrativa, soprattutto in termini di trasparenza e di pari opportunità, si ritiene utile fornire alcune indicazioni operative per l’anno scolastico 2016/2017.

“L’INDIVIDUAZIONE PER COMPETENZE”
La scelta sopra richiamata si colloca nel contesto della Legge che riafferma il valore dell’autonomia scolastica, individua nuove finalità e obiettivi, prevede risorse e leve strategiche, stabilisce regole e indica strumenti per consentire alle Istituzioni scolastiche di realizzare il proprio Piano Triennale dell’Offerta Formativa in coerenza con i bisogni degli alunni e degli studenti, con i risultati del Rapporto di Autovalutazione e con il Piano di Miglioramento.
L’individuazione da parte del Dirigente scolastico dei docenti trasferiti o assegnati nell’ambito territoriale in cui è collocata l’istituzione scolastica consentirà alle scuole di avere insegnanti con competenze professionali coerenti con il progetto formativo, e darà ai docenti l’opportunità di vedere valorizzate le esperienze e i percorsi professionali che si sono costruiti negli anni. Questo a garanzia di un’offerta formativa che pianifica la progettualità per consentire agli alunni e agli studenti di raggiungere il successo formativo. Tale progettualità è basata sugli indirizzi del dirigente scolastico e sulle scelte pedagogiche e didattiche che i Collegi Docenti hanno definito nel Piano Triennale, indicandone azioni e percorsi conseguenti. Individuare i docenti con questa modalità significa quindi stabilire quali possano essere le caratteristiche professionali complementari a quelle previste per la specifica abilitazione all’insegnamento.
Prioritario da parte del dirigente scolastico sarà partire dalle esigenze della scuola, fortemente radicata nel proprio territorio, in coerenza con il Piano Triennale per l’Offerta Formativa e con il Piano di Miglioramento, per stabilire i criteri e quindi le competenze che possono caratterizzare i docenti al fine di realizzare gli obiettivi di ciascuna scuola.
Giova ricordare che i docenti così individuati faranno parte dell’organico dell’autonomia complessivamente assegnato ad ogni istituzione scolastica, senza alcuna distinzione predeterminata tra organico per posti comuni e organico di potenziamento.
La concomitanza di mobilità straordinaria e del concorso ordinario impone eccezionalmente, solo per questo anno scolastico 2016/2017 ed in prima applicazione, tempi ristretti e la necessaria indicazione di alcuni passaggi funzionali all’ordinato inizio dell’ anno scolastico.

I CRITERI
La tipologia di competenze che si suggerisce di valorizzare è quella che fa riferimento alle esperienze, dal momento che la professionalità docente si costruisce e si caratterizza in modo qualitativamente differente a seconda dei contesti scolastici in cui si è lavorato. Essere insegnante significa mettere insieme conoscenze disciplinari e pedagogiche, che si trasformano in competenze didattiche e metodologiche nei contesti reali delle classi e delle scuole in cui si lavora. Inoltre numerose ricerche internazionali hanno definitivamente riconosciuto come gli aspetti organizzativi del tempo e dello spazio, il clima relazionale, le modalità di gestione siano direttamente connessi allo sviluppo professionale dei docenti.
E’ evidente che l’individuazione delle esperienze è ciò che si ritiene più importante per individuare caratteristiche specifiche del profilo di ogni docente. Aver lavorato in contesti scolastici diversi, aver utilizzato didattiche innovative e laboratoriali, aver ricoperto ruoli organizzativi, aver curato particolari progetti interni alla scuola o in collaborazione con le altre agenzie del territorio sono alcuni degli elementi che possono consentire di identificare i profili più adeguati ai Piani Triennali delle istituzioni scolastiche. Questo approccio considera l’anzianità non un valore in sé, ma un elemento da valorizzare in quanto può aver consentito uno specifico sviluppo professionale, anche per i neo-immessi dalle graduatorie a esaurimento o dalle graduatorie di merito.
Si fornisce, neIl’Allegato A, un elenco esemplificativo e non esaustivo delle esperienze didattiche che il Dirigente scolastico potrà indicare nell’ avviso, dando, ove lo si ritenga utile, particolare valore alle esperienze svolte con continuità nel tempo.
La formazione è uno strumento fondamentale per sviluppare e consolidare le competenze professionali dei docenti, tanto che nella Legge 107/2015 diviene strutturale, obbligatoria e permanente, individuale e collegiale. Nel Piano per la formazione, di imminente adozione, viene superata l’idea del “corso di aggiornamento” e si sostiene una formazione incentrata sulla ricercaazione, in cui seminari e lezioni frontali siano solo una parte dei percorsi formativi. Obiettivo del Piano sarà quindi, oltre all’individuazione delle priorità nazionali, la costruzione di un nuovo sistema per la formazione e per il riconoscimento di crediti.
Diventa pertanto importante, in questa fase, riconoscere quei corsi e quelle attività formative certificate, che possano essere ricondotte a modalità univocamente riconoscibili. Una scelta che vuole valorizzare la formazione, ma anche evitare che la mera quantità dei corsi possa costituire uno strumento automatico di selezione.
Pertanto le attività formative, inserite a titolo esemplificativo nell’Allegato A, sono quelle svolte entro il 30 giugno 2016 per una durata di almeno 40 ore e realizzate da Università, Enti accreditati dal Miur e dalle Istituzioni scolastiche nell’ambito di piani regionali e nazionali.
Nel citato Allegato A è riportato, altresì, un elenco non esaustivo di titoli universitari, culturali e certificazioni.

LE FASI DELLA PROCEDURA
La procedura di individuazione dei docenti trasferiti o assegnati agli ambiti si compone di due distinte fasi:
• una prima fase (cfr. commi 79-82 della Legge) per l’individuazione dei docenti da assegnare alle istituzioni scolastiche, sulla base dei criteri espressi da ciascun dirigente scolastico in conformità al Piano triennale dell’offerta formativa e al Piano di miglioramento;
• una seconda fase (cfr. comma 82 ultimo periodo della Legge) per l’individuazione e l’assegnazione dei docenti alle scuole da parte degli Uffici scolastici regionali nei casi residuali in cui la prima fase non abbia consentito di provvedervi.
Nella prima fase, i dirigenti scolastici
• individuano un numero congruo di criteri, indicativamente da tre a sei, anche in ordine di priorità, coerenti con il Piano triennale dell’offertaformativa e il Piano di miglioramento, corrispondenti alle competenze richieste per l’individuazione dei docenti. Per un elenco esemplificativo, si veda l’Allegato A, che riporta: esperienze acquisite, titoli e tipologie di percorsi di formazione;
• pubblicano sul sito istituzionale della scuola, a partire
– dal 29 luglio (infanzia e primaria);
– dal 6 agosto (scuola secondaria di primo grado);
– dal 18 agosto (scuola secondaria di secondo grado)
uno o più avvisi con l’elenco dei posti dell’organico dell’autonomia vacanti e disponibili nell’istituzione scolastica, suddivisi per grado di istruzione, tipologia di posto e, per la secondaria, classe di concorso. Per ciascun posto, l’avviso specifica i criteri individuati, le modalità e i termini di scadenza per la presentazione delle candidature, per la proposta di incarico da parte del dirigente e per l’accettazione da parte del docente. In caso di mancata pubblicazione dell’avviso i posti saranno assegnati dall’Ufficio Scolastico Regionale e il Dirigente scolastico non potrà quindi prendere in considerazione alcuna candidatura.
• esaminano la corrispondenza dei CV dei docenti inseriti nell’ambito, partendo da quelli che hanno presentato la propria candidatura, con i criteri prefissati. I dirigenti scolastici, per ciascuno dei posti, individuano così il docente cui proporre l’incarico, eventualmente anche mediante colloqui, in presenza o in remoto (ad es. videochiamata, skipe,…. ). In ogni caso, la scelta del docente dovrà essere motivata;
• comunicano formalmente via mail ai docenti individuati la proposta di incarico;
• a seguito di accettazione formale via mail da parte del docente, danno atto della individuazione del docente, utilizzando l’esclusiva funzione “individuazione per competenze” del SIDI (disponibile dal 1° agosto), entro
– il 18 agosto (scuola dell’infanzia, scuola primaria e scuola secondaria di primo grado);
– il 26 agosto (scuola secondaria di secondo grado);
• procedono alla pubblicazione degli incarichi assegnati, di cui al comma 80, ultimo periodo, della Legge.
Sempre con riguardo alla prima fase, i docenti possono:
• caricare nell’apposita sezione del sito Istanze On Line, nella quale troveranno, inserito un modello predefinito, il proprio CV :
– dal 29 luglio al 4 agosto per la scuola dell’infanzia e la scuola primaria;
– dal 6 al 9 agosto per la scuola secondaria di primo grado;
– dal 16 al 19 agosto per la scuola secondaria di secondo grado;
• presentare la propria candidatura ad una o più istituzioni scolastiche dell’ambito di destinazione secondo le modalità indicate nei singoli avvisi, evidenziando la classe di concorso e specificando la corrispondenza ai criteri indicati nell’avviso. L’invio della candidatura via e-mail alla istituzione scolastica costituisce preventiva dichiarazione di disponibilità ad accettare la proposta di incarico, ferma restando la possibilità di optare tra più proposte (cfr. comma 82 della Legge);
• partecipare agli eventuali colloqui, in presenza o in remoto, per illustrare il proprio CV e acquisire informazioni utili per scegliere tra le diverse scuole;
• optare, nel caso in cui ricevano una proposta di incarico da diverse scuole, tra una di esse, nel rispetto dei tempi e delle modalità fissati dai singoli avvisi.
Nella seconda fase, ai sensi della normativa vigente, i docenti non assegnati ad alcuna Istituzione scolastica perché le loro candidature non hanno trovato accoglimento o perché non ne hanno presentate o perché il Dirigente scolastico non ha pubblicato il relativo avviso, sono assegnati dagli Uffici Scolastici Regionali alle istituzioni scolastiche.
Al termine di entrambe le fasi, i docenti assegnati alle scuole devono sottoscrivere l’incarico triennale di cui al comma 80 della Legge.
Le date relative alle operazioni che si svolgeranno a partire dal 1° settembre 2016 e che riguarderanno i docenti neo-assunti da graduatorie ad esaurimento o da graduatorie di merito, saranno comunicate successivamente.
Si ringrazia per la consueta e responsabile collaborazione.

Il Capo Dipartimento
Rosa De Pasquale


Allegato A

 

 

Esperienze

 

 

Titoli universitari, culturali e certificazioni

Attività formative di almeno 40 ore svolte entro il 30 giugno 2016 presso Università, Enti accreditati dal MIUR e istituzioni scolastiche nei piani regionali e nazionali
Area della didattica
Insegnamento di discipline non linguistiche secondo la metodologia CLlL Ulteriori titoli universitari coerenti con l’insegnamento rispetto al titolo di accesso  

Inclusione

 

Didattica laboratoriale Dottorato su tematiche didattico-metodologiche ovvero affini alla classe di concorso Corsi linguistico-comunicativi e metodologico-didattici (CLlL)

 

Didattica innovativa

 

Percorso universitario specializzazione sostegno  

Nuove tecnologie

 

Didattica digitale Specializz. metodo Montessori o Pizzigoni o Agazzi Didattico-metodo|ogico, disciplinare, didattiche innovative e trasversali
Pratica musicale Certificazione Italiano L2
Attività espressive (teatro, arte, cinema…) Certificazione linguistica B2 o superiore
Progetti di valorizzazione dei talenti degli studenti Certificazioni informatiche
Tutor per alternanza scuola— lavoro
Legalità e cittadinanza
Educazione ambientale
Insegnamento all’estero
Partecipazione ai Programmi comunitari

(Socrates/Erasmus …)

Area dell’accogIienza e dell’inclusione
Aree a rischio e a forte processo immigratorio
Educazione degli adulti
Sezioni ospedaliere
Sezioni carcerarie
Disabilità e disturbi specifici di apprendimento
Disagio
Dispersione
Bullismo
Area organizzativa e progettuale
Referente per alternanza scuola-lavoro
Animatore digitale
Tutor/relatore/moderatore in corsi di formazione
Tutor tirocinanti/neoassunti
Coordinatore/referente di disciplina/dipartimento
Referente/coordinatore inclusione/disagio
Collaboratore del Dirigente Scolastico
Referente/coordinatore orientamento
Referente/coordinatore valutazione
Referente per progetti di reti di scuole
Referente per i rapporti con musei e istituti culturali
Referente per la predisposizione di progetti in adesione a bandi (Miur, europei, 440…)

 

Nota 22 luglio 2016, AOODGPER 19976

Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca
Dipartimento per il sistema educativo di istruzione e di formazione
Direzione generale per il personale scolastico

Ai Direttori Generali degli Uffici Scolastici Regionali
Loro Sedi

e. p.c.  Dipartimento per il sistema educativo di istruzione e di formazione

Nota 22 luglio 2016, AOODGPER 19976

Oggetto: Utilizzazioni ed assegnazioni provvisorie del personale docente, educativo ed A.T.A. per l’anno scolastico 2016/17: trasmissione ipotesi C.C.N.I. e presentazione domande

 

In attesa del completamento della procedura relativa ai provvedimenti concernenti le utilizzazioni e le assegnazioni provvisorie, al fine di consentire il corretto e regolare avvio dell’ anno scolastico 2016-17 si trasmette l’ipotesi di C.C.N.I. sottoscritta il 15.06.2016, per la predisposizione degli atti propedeutici all’ emanazione dei provvedimenti di utilizzazione ed assegnazione provvisoria e la definizione delle relative contrattazioni regionali. Resta inteso che sarà trasmesso tempestivamente il testo del C.C.N.I., munito della certificazione, non appena concluso l’iter di verifica di cui all’art.40 bis del D.lgs. n.165/200l

 

  1. Tempistica

Si indicano di seguito le date di scadenza entro cui il personale interessato dovrà presentare le domande di utilizzazione e di assegnazione provvisoria:

  • dal 28 luglio al 12 agosto personale docente della scuola dell’infanzia e della primaria;
  • dal 18 al 28 agosto personale docente della scuola di I e II grado;
  • dal 25 luglio al 5 agosto personale educativo e docenti di religione cattolica;
  • entro 20 agosto personale A.T.A

Le operazioni di utilizzo e assegnazione provvisoria saranno avviate dalle SS.LL. per ciascun ordine di scuola dopo l’assegnazione alle sedi di servizio dei docenti titolari di ambito territoriale a seguito di mobilità e dopo l’assegnazione agli ambiti dei docenti neo immessi in ruolo. Le operazioni relative all’utilizzo nelle discipline specifiche dei licei musicale avranno luogo a partire dal 16 agosto.

 

2. Presentazione delle domande

Le istanze dovranno essere presentate esclusivamente tramite la modalità istanze on-line, qualora le funzioni per la presentazione on line non fossero accessibili, è consentito produrre la domanda prodotta in forma cartacea.

Le domande relative al personale educativo, ai docenti di religione cattolica, ai docenti che intendano richiedere l’utilizzo nelle discipline specifiche dei licei musicali e al personale AT.A saranno presentate in modalità cartacea utilizzando i moduli che saranno messi a disposizione nella sezione modulistica dello spazio Mobilità 2016/17 del sito MIUR.

Le domande di utilizzazione devono essere indirizzate all’Ufficio territorialmente competente della provincia di titolarità per il tramite del dirigente scolastico dell’istituto di servizio.

Le domande di assegnazione provvisoria e di utilizzazione in altra provincia devono essere presentate direttamente all’Ufficio territorialmente competente della provincia richiesta, l’Ufficio territoriale della provincia di titolarità ne sarà informato per conoscenza e a cura del sistema informativo.

Le domande di utilizzazione e di assegnazione provvisoria degli insegnanti di religione cattolica devono essere presentate alle Direzioni regionali competenti (ossia alle Direzioni Regionali nel cui territorio è ubicata la Diocesi richiesta).

I docenti che intendano richiedere l’utilizzo nelle discipline specifiche dei licei musicali dovranno produrre domanda all’Ufficio territorialmente competente per la provincia in cui ha sede il liceo musicale richiesto.

Il personale interessato a produrre domanda anche per diverso ordine di scuola è tenuto a rispettare la data di scadenza del proprio ordine di appartenenza come suindicato.

La documentazione e le certificazioni da allegare alle domande devono essere prodotte in conformità a quanto riportato nell’art. 4 dell’ O.M. n.241 dell’ 8 aprile 2016. Occorre precisare, al riguardo, che ai fini dell’ attribuzione del punteggio per le utilizzazioni dichiarato dagli interessati sulle domande non è necessario allegare alcuna documentazione in quanto la valutazione dei titoli relativi alle utilizzazioni di personale titolare di cattedra e/o posto nella scuola è formulata da ciascuna istituzione scolastica in cui il personale presta servizio, ai sensi dell’ art. 1 comma 7 del C.C.N.I., di cui in oggetto. Relativamente, invece, alle situazioni previste per il riconoscimento delle precedenze nelle operazioni e per l’attestazione dei requisiti richiesti per le assegnazioni provvisorie è necessario presentare le dichiarazioni personali sostitutive delle certificazioni secondo quanto stabilito dall’O.M. citata, salvo i casi in cui è obbligatorio allegare una certificazione espressamente prevista dal C.C.N.I. sulla mobilità e dall’Ipotesi di C.C.N.1.sulle utilizzazioni ed assegnazioni provvisorie. I responsabili degli Uffici territorialmente competenti procederanno ai controlli prescritti dalla normativa vigente sulle dichiarazioni personali rilasciate dagli interessati anche in forma campionaria.

Si segnala la possibilità per l’utente interessato di allegare, all’atto della presentazione della domanda, solo ove la stessa debba essere inoltrata in modalità on line, la documentazione in formato elettronico, secondo le indicazioni contenute nelle guide operative sopra citate.

 

3.Principali innovazioni

Si richiama l’attenzione su alcuni punti innovativi dell’ipotesi allegata: all’art 8 per il personale docente e all’art. 18 per il personale A.T.A. sono state introdotte alcune modifiche nel sistema della precedenza, riportando innanzitutto la distinzione tra i titolari dei benefici della legge 104/92 per l’assistenza ai figli rispetto ai titolari dei medesimi benefici per l’assistenza al coniuge o per il genitore, elevando a sei anni l’età dei figli per i quali si ha diritto alla precedenza e introducendo un’ulteriore precedenza per i genitori di figli entro il dodicesimo anno di età limitatamente alle sole assegnazioni provvisorie interprovinciali.

Riguardo alla nuova possibilità prevista dal comma 13 dell’art 7 dell’ipotesi, si precisa che la richiesta deve essere presentata congiuntamente dai docenti e solo nel caso entrambi abbiano fatto domanda di assegnazione provvisoria interprovinciale e non siano stati soddisfatti. La domanda va presentata al Dirigente preposto all’ufficio scolastico territorialmente competente per la provincia di titolarità del docente che rende disponibile la propria sede di servizio al docente che la richiede.

Ultimate tutte le operazioni previste dall’Ipotesi di C.C.N.I. e verificata l’effettiva disponibilità delle sedi, il Dirigente dell’Ufficio scolastico territorialmente competente con provvedimento pubblicato all’albo on line dell’Ufficio autorizza la procedura in parola e ne dà comunicazione all’Ufficio scolastico territorialmente competente di titolarità del docente che ha richiesto la sede e ai Dirigenti scolastici interessati.

Si evidenzia che il C.C.N.I., all’art 1 comma 3, prevede che: “In ogni caso, dall’attuazione dei criteri e delle modalità di utilizzazione del personale docente e ATA non deve derivare l’individuazione di una disponibilità complessiva di posti che ecceda i limiti delle risorse stanziate annualmente nello stato di previsione del MIUR”. Pertanto le SS.LL. nel curare le operazioni in parola dovranno avere particolare attenzione alla collocazione del personale in posizione di esubero, che andrà gestita secondo quanto previsto dall’art. 14 comma 17 del D.L. 95/2012 come convertito dalla legge 135/12.

 

Si richiama infine l’attenzione su alcuni refusi presenti nell’Ipotesi:

Art.12 – punto 3: il riferimento alla lettera l) di cui al comma1,art.11 va sostituito con la lettera n) e analogamente all’ Art.12 – punto 4 il riferimento alla lettera m) di cui al comma1,art.11 va sostituito con la lettera o)

All’art. 5 del CCNI – commi 2 e 8 si fa rinvio alle integrazioni contenute nel CCNI all’art. 1 comma 6, mentre il rinvio corretto è all’ Art. 1 comma 7 per i docenti e Art. 1 comma 8 per il personale ATA .

 

Si prega di dare la massima diffusione della presente agli interessati e si ringrazia per la consueta e preziosa collaborazione

 

IL DIRETTORE GENERALE
Maria Maddalena Novelli


Ipotesi CCNI (MIUR, 15.6.16)
Utilizzazioni ed assegnazioni provvisorie del personale docente, educativo ed A.T.A. A.S. 2016-2017