Lettera di una professoressa

Lettera di una professoressa

di Patricia Tozzi

Sono una “vecchia” docente di matematica e scienze e ho letto con molta attenzione l’articolo “Basta compiti, dopo scuola si deve giocare”: la giustificazione di una mamma di Milano fa discutere

Ho sentito la necessità di fare anche io,come insegnante, una riflessione. Non sempre assegno compiti per casa. Quando succede sono pochissimi e mai per giorni consecutivi. Sono sempre esercizi di riflessione, di consolidamento di una conoscenza già appresa a scuola e chiedo loro di farli da soli perché solo cosi potrò capire quanto hanno veramente assimilato e quali errori hanno invece commesso. E li correggo sempre! I miei alunni sanno che, se assegno compiti, non possono non farli! E si dimostrano maturi e responsabili perché sanno che ho fiducia nella loro capacità di gestirne l’organizzazione, e che, se ci sono compiti, sono pochi ma necessari a mettersi alla prova con se stessi! Sono solita dire ai miei alunni: non vi assegno compiti a casa ma lavoriamo tanto a scuola senza perdere tempo! Lavoro con i gruppi ,faccio moltissima didattica laboratoriale e uso pochissimo quei libri di testo enciclopedici, nozionistici, emblematici della scuola dei “programmi ministeriali” che, invece, dovrebbe essere ormai archiviata. E invece i libri di testo sono sempre più voluminosi, nonostante le espansioni sul web, i contenuti digitali integrativi, il libro sfogliabile, l’ebook… ecc.!!!

E non parliamo poi del fatto che molti editori cambiano titolo, copertina e codici identificativi lasciando l’interno più o meno invariato, costringendo così ignari genitori con più figli nella stessa scuola a ricomprare il testo! Pagine, pagine, pagine di esercizi che non si faranno mai! Quanto è più veloce l’apprendimento quando l’insegnante costruisce insieme agli alunni le mappe concettuali, le fa ripetere a gruppi, le fa approfondire attraverso ricerche fatte a scuola, insieme, in gruppi,che poi si ascoltano vicendevolmente…

L’apprendimento attivo è un cardine fondamentale di una buona didattica e, se l’insegnante legge il libro o parla, parla, parla… è chiaro che perderà l’attenzione di moltissimi alunni! Di fatto, gli alunni sono tutti diversi, ma, se lavorano insieme e fanno ricerca e si costruiscono le conoscenze insieme, diventano poi anche competenti! Sanno parlare, sanno spiegare, sanno condividere e convivere!

Io non ho mai dato ricerche da fare a casa: le trovo inutili e distraenti. Le fanno con me a scuola! Abbiamo biblioteca, lim,laboratorio di informatica. E sono curiosi,motivati,attenti a rispettare regole e tempi! Lavorando molto a scuola, non è necessario dare sempre i compiti.

E immaginate sei/otto ore di lezione con materie diverse i cui insegnanti ogni giorno assegnano compiti! Sei/otto ore seduti ad ascoltare, anche a fare esercizi dai libri, senza costruire un proprio percorso. E poi a casa, altre ore seduti a fare i compiti per il giorno successivo! Altre ore seduti…

C’è chi dice che i compiti servono ad imparare a far da soli… ma allora la scuola a che serve?

Gli studenti finlandesi, che sono considerati dai test OCSE-PISA i migliori d’Europa, studiano meno della metà delle ore che studiamo noi…

E poi i docenti dovrebbero sapere che i compiti a casa spesso vengono passati su whatsapp tra gli studenti… E allora facciamoli lavorare tanto a scuola, saremo più contenti anche noi docenti vedendo il loro interesse, il loro impegno,le loro capacità/abilità – come si suol dire – messe a frutto! E che diventeranno Competenze.

Per il compleanno di Vittorio

Per il compleanno di Vittorio Zedda, amico da sempre!

 di Maurizio Tiriticco

 

Caro Vittorio! Anche tu compi vent’anni, come me! E non è una bugia!! Quando l’età “mentale” è sempre quella di un ventenne, è molto difficile invecchiare. Ci conosciamo da anni, ma è come se ci conoscessimo ogni giorno di più! Ambedue siamo curiosi, non amiamo le frasi fatte e non diciamo mai “ai miei tempi”, perché i “nostri tempi” non sono quelli di ieri, ma quelli di domani! E il domani è sempre migliore – lo auspichiamo – dell’oggi. L’importante è capire l’oggi, perché accadono certe cose e non rimpiangere mai il passato. Certamente ricordiamo Italie diverse! Io balilla moschettiere desideroso di vedere il “nuovo ordine” fascista esportato nel mondo intero (con la fine dei Paesi plutocraticodemocraticomassonici) e forse anche tu. Comprendere il presente non è da tutti, che spesso rimpiangono i loro tempi perché il “passato è sempre migliore del presente”… “e il futuro un mare di incertezze”.

Ma non è così! Le sfide che sono oggi sul tappeto mondiale sono così diverse da quelle che studiamo sui libri di storia! E non è vero che per comprendere il presente bisogna studiare il passato. Il mondo è andato avanti, civiltà sono morte e nate a iosa e non credo che gli autori del nuovo si siano preoccupati di conoscere il vecchio! I grandi della storia hanno guardato avanti, non indietro. Non credo che Alessandro abbia dato molto retta al suo maestro, Aristotele, e Napoleone non aveva maestri ma tanti fratelli e sorelle da sistemareee!!! Solo gli alunni delle scuole studiano – o ne sono costretti – la storia, ma i Grandi la storia futura l’hanno costruita giorno dopo giorno! Se ciascuno di noi imparasse a passare il Rubicone come pratica quotidiana, non avrebbe tanti problemi a capire che cosa sta accadendo oggi nel mondo, tra i Trump, i Putin, le Merkel… e mettiamoci pure i Renzi… siamo generosi!

Caro Vittorio! Un grande saggio, che raccontava “favole”, ci ha lasciato, ma abbiamo imparato la storia patria del nostro Medioevo più da lui che dai libri di storia. Altro che “sao che chelle terre”, del 960! O “Albertel trai… fili de le pure, traite… datele de retro co lo palo” Ricorderai il Mistero Buffo! Per me – ti assicuro – fu una scoperta. Ed è da Dario Fo che ho imparato a dire e a fare che un Maestro non può non essere anche un Attore. E molti miei ex alunni amavano – non svenire – i Promessi Sposi, perché glieli drammatizzavo! “A Professo’! Quann’è che ce rilegge quel capitolo che ci ha fatto tanto ride…!!!”. “Ma che dite?! Ridereee!!! Ma se era uno dei capitoli centrali del romanzo”. “A Professo’! Come ce li legge lei… matematica è una palla…” “Ma che dite? La professoressa Rinaldi è mia amica, giovane, bella e bravissima!” “Sì! Ma è sempre una palla!!!” Che dovevo dire? Nulla. Soltanto mi accorgevo che non stavo mai in cattedra e che giravo tra i banchi gesticolando… e poi un po’ di riposo in sala dei professori.

Erano gli anni della contestazione e partecipavo anche alle assemblee degli studenti. Una volta mi sorprese il preside!!! E ovviamente mi inviò una lettera di richiamo e alla fine dell’anno mi “abbassò la qualifica”. Gli anni bellissimi della contestazione, della nascita del movimento insegnanti e della CGIL-Scuola! Non ti dico! Gli insegnanti, tutti piccolo-borghesi, iscriversi al sindacato degli operai?!?!?! Altri tempi, caro Vittorio, che tu ricorderai! Ed oggi la CGIL-scuola è uno dei sindacati più forti… Il fatto che gli insegnanti, sempre progressivamente meno pagati, si sono proletarizzati! Ed è bene così! Hanno preso perfetta conoscenza, e coscienza, di quanto sia poco considerata la scuola nel nostro Paese, finché abbiamo la iena ridens come ministro e un pluribocciato come sottosegretario. Per non dire della 107 che sta massacrando la scuola.

Una notizia fresca fresca, verissima. Una DS ha “convocato” un’amica (la 107 lo prevede) per una cattedra di matematica e ha esiliato il professore titolare nel “potenziamento”. Il DS/padrone? Mah! Che ne sarà della nostra scuola pubblica? Lo verificheremo nei tempi medio/lunghi! E che Dio – come si suol dire – ce la mandi buona!

Con la stima e l’affetto di sempre! Maurizio

Ricerca riscoperta

RICERCA RISCOPERTA di Umberto Tenuta

735 MORTA LA LEZIONE, VIVA LA RICERCA!

 

Riposi in pace la lezione!

Nella SCUOLA BUONISSIMA è nata la RICERCA.

Bellissima.

Fiorin Fiorella la scuola è bella.

È bella la scuola.

È buona e bella la scuola.

Della Lezione si è persa memoria.

Nessuno più la cerca, nessuno più la ama, nessuno più la vuole.

È nata la SCUOLA DELLA RICERCA.

La scuola della ricerca, della ricercazione.

La scuola della scoperta, della riscoperta.

La scuola della invenzione, della reinvenzione.

La scuola della costruzione, della ricostruzione dei saperi.

Il docente non fa più lezione, ma stimola gli alunni a impegnarsi nella ricerca, nella riscoperta, nella reinvenzione dei saperi:

-Ragazzi, qual è il problema?

Il docente raccoglie le domande.

Sceglie quella che più si avvicina al tema che vuole sia affrontato.

Se gli alunni non pongono le domande necessarie, si inserisce il docente con opportuni stimoli.

Nelle sue indimenticabili CONVERSAZIONI DIDATTICHE edite dalla GIUNTI, Guido Petter faceva riferimento al docente che entra nell’aula e poggia sulla cattedra un misterioso oggetto che suscita subito l’attenzione dei suoi alunni.

È forse questa la più bella creatività didattica del docente: riuscire a suscitare domande.

E, in parallelo, forse, e senza forse, la sua più grande virtù è quella di non dare mai risposte.

Il docente non sa.

Ma il docente sa come si può arrivare a sapere.

Sa ipotizzare tanti e tanti itinerari per arrivare alla scoperta dei saperi.

Ed è così bravo che non li indica agli alunni, ma li guida a progettarli.

Dice la bimba a Maria Montessori:

-Maestra, aiutami a fare da sola!

Non togliamo ai giovani la gioia di fare da soli.

Anche perché solo così essi imparano a fare da soli.

Via dalla scuola i docenti che sanno tutto, che parlano solo loro, che non lasciano spazio agli alunni!

Via dalla scuola i docenti padreterni!

La più grande virtù del docente è quella di farsi sempre più da parte, fino a non essere più necessario!

<< Non aspettar mio dir più né mio cenno;

libero, dritto e sano è tuo arbitrio,

e fallo fora non fare a suo senno:

per ch’io te sovra te corono e mitrio>>(PURGATORIO, 138-142).

Forse l’aspetto più negativo della lezione è che essa non lascia spazio agli alunni, non li aiuta a imparare da soli, non li fa crescere.

Li fa rimanere sempre dipendenti!

Dalla classe prima della scuola primaria all’Università.

Oh saggezza delle madri che danno ai loro i figli i girelli, perché essi imparino a camminare da soli!

Duplice è quindi la valenza didattica della ricerca!

Da una parte, essa consente di comprendere quello che si apprende.

Dall’altra, essa aiuta i giovani a fare da soli, a diventare autonomi.

Forse è questo il significato della Maturità classica e della Maturità scientifica.

Ed è questo soprattutto il significato dell’educazione come processo di liberazione:

-libero, dritto e sano è tuo arbitrio!

 

Tutti i miei Canti −ed altro− sono pubblicati in:
http://www.edscuola.it/dida.html
Altri saggi sono pubblicati in
www.rivistadidattica.com
E chi volesse approfondire questa o altra tematica
basta che ricerchi su Internet:
“Umberto Tenuta” − “voce da cercare”

Nota 14 ottobre 2016, Prot.n. 11433

Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca
Dipartimento per il sistema educativo di istruzione e formazione
Direzione generale per gli ordinamenti scolastici e la valutazione del sistema nazionale di istruzione
Uff. I

Ai Direttori Generali  degli Uffici Scolastici Regionali
LORO SEDI

Al Sovrintendente agli Studi per la Regione Autonoma  della Valle d’Aosta

Al Sovrintendente Scolastico per la Provincia Autonoma di Bolzano

Al Sovrintendente Scolastico per la Provincia Autonoma di Trento

All’Intendente Scolastico per le scuole delle località ladine di Bolzano

All’Intendente Scolastico per la scuola in lingua tedesca
di Bolzano

 

Oggetto: 8^ Edizione del Concorso “Corto Festival” – a. s. 2016/2017 bandito dall’Istituto Comprensivo “Ettore Majorana” di Lanuvio(Rm).

L’Istituto Comprensivo “Ettore Majorana” di Lanuvio (Rm), nell’ambito del Protocollo d’Intesa Territoriale sull’Integrazione, in rete con l’Associazione Progetto Laboratorio ONLUS (Rm) e con l’Associazione Corto Festival (Rm), bandisce la 8^ Edizione del Concorso per cortometraggi prodotti dalle scuole, che saranno presentati nella rassegna prevista al termine dell’anno scolastico. Il concorso è aperto alle classi della Scuola Primaria e della Scuola secondaria di primo e secondo grado dell’intero territorio nazionale.

Le schede di iscrizione al concorso dovranno pervenire, entro e non oltre il 30 aprile 2017, secondo le modalità del bando in allegato.

 

IL DIRETTORE GENERALE
Carmela Palumbo


Allegati

Nota 14 ottobre 2016, Prot.n. 11432

Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca
Dipartimento per il sistema educativo di istruzione e formazione
Direzione generale per gli ordinamenti scolastici e la valutazione del sistema nazionale di istruzione
Uff. I

Ai Direttori Generali  degli Uffici Scolastici Regionali
LORO SEDI

Al Sovrintendente agli Studi per la Regione Autonoma  della Valle d’Aosta

Al Sovrintendente Scolastico per la Provincia Autonoma di Bolzano

Al Sovrintendente Scolastico per la Provincia Autonoma di Trento

All’Intendente Scolastico per le scuole delle località ladine di Bolzano

All’Intendente Scolastico per la scuola in lingua tedesca
di Bolzano

 

Oggetto: 5^ edizione del Concorso Canoro Internazionale Città di Busca (CN) “In Coro per       un Sogno” per cori di   scuole primarie e secondarie di 1° grado – Busca 22-28 maggio 2017.

L’Istituto Comprensivo di Busca, con il Patrocinio del Comune e della Provincia di Cuneo, e dell’USR Piemonte, in collaborazione con “La Fabbrica dei Suoni” soc. coop. sociale onlus, indice la 5^ edizione del Concorso Canoro Internazionale per cori di Scuole primarie e secondarie di 1° grado. La manifestazione si struttura in due sezioni: la Rassegna di cori e il Concorso, la cui Giuria sarà composta da professionisti nel campo musicale. I Cori che lo desiderano potranno iscriversi sia alla Rassegna che al Concorso.

Le schede di iscrizione al concorso dovranno pervenire, entro e non oltre il 20 dicembre 2016, secondo le modalità del bando in allegato.

 

IL DIRETTORE GENERALE
Carmela Palumbo


Allegati

Giornata mondiale dell’alimentazione

Giornata mondiale dell’alimentazione, Giannini: “1,5 milioni per il Piano nazionale per l’educazione alimentare e alla salute”

Scuole protagoniste nelle celebrazioni della Giornata mondiale dell’alimentazione, indetta dall’Organizzazione delle Nazioni Unite per l’Alimentazione e l’Agricoltura (FAO) per sostenere tutti coloro che nel mondo soffrono la fame e per sensibilizzare sulla necessità di garantire la sicurezza alimentare e diete nutrienti per tutti. Il Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca ha infatti invitato gli istituti scolastici a trattare i temi legati alla ricorrenza nella giornata di oggi. Quest’anno la Giornata è dedicata al tema “Il clima sta cambiando. Il cibo e l’agricoltura anche”. Per l’occasione è stata aperta anche una pagina dedicata con materiali che restano a disposizione delle scuole.
“L’educazione alla salute, alimentare e ai corretti stili di vita sono fra i temi che la Buona Scuola mette al centro dell’ampliamento dell’offerta formativa”, sottolinea il Ministro Stefania Giannini. “Anche per questo abbiamo deciso di stanziare 1,5 milioni per la predisposizione di un Piano nazionale per la promozione dell’educazione alla salute, all’educazione alimentare e ai corretti stili di vita. Chiediamo alle scuole un coinvolgimento attivo. Raccoglieremo le migliori progettualità, portando avanti il lavoro cominciato durante l’Expo 2015. La cultura per la qualità del cibo è parte della nostra identità e della nostra storia. Dobbiamo trasmetterla alle nuove generazioni per tenere alta una tradizione produttiva su cui abbiamo fondato la nostra crescita e la nostra eccellenza in tutto il mondo. Dobbiamo educare ad un corretto rapporto con il cibo, sia per le ricadute sanitarie, sia per un futuro senza sprechi. Un tema su cui di recente il Parlamento ha varato un importante provvedimento”.

Educazione alimentare, corretti stili di vita, cultura del cibo, biodiversità, sicurezza e qualità alimentare, cooperazione, scienza e tecnologia dell’alimentazione: saranno i punti chiave del Piano per la promozione dell’educazione alla salute.
Al bando lanciato oggi dal Miur potranno partecipare tutte le scuole, anche in Rete e in collaborazione con istituzioni pubbliche e private, proponendo la propria candidatura con un solo progetto. I progetti educativi dovranno realizzare, in coerenza con gli obiettivi del Piano Triennale dell’Offerta Formativa di ciascun istituto, percorsi di educazione e formazione interdisciplinare attraverso contenuti innovativi e l’utilizzo di tecnologie digitali, secondo il modello della ricerca-azione.

Nota 14 ottobre 2016, Prot n. 11434

Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca
Dipartimento per il sistema educativo di istruzione e formazione
Direzione generale per gli ordinamenti scolastici e la valutazione del sistema nazionale di istruzione
Uff. I

Ai Direttori Generali  degli Uffici Scolastici Regionali
LORO SEDI

Al Sovrintendente agli Studi per la Regione Autonoma  della Valle d’Aosta

Al Sovrintendente Scolastico per la Provincia Autonoma di Bolzano

Al Sovrintendente Scolastico per la Provincia Autonoma di Trento

All’Intendente Scolastico per le scuole delle località ladine di Bolzano

All’Intendente Scolastico per la scuola in lingua tedesca
di Bolzano

 

 

Oggetto: X^ Edizione del Certamen Brixiense, Concorso di cultura latina organizzato dall’Associazione Certamen Brixiense, a Brescia il 4 febbraio 2017.

L’Associazione Certamen Brixiense, che opera all’interno del Liceo Classico “Cesare Arici” di Brescia è promotrice di questa iniziativa indirizzata agli studenti di ogni città d’Italia, degli ultimi due anni dei licei classici, scientifici e delle scienze umane. Il Certamen, riconosciuto dal MIUR, è accreditato a inviare il suo vincitore alle Olimpiadi nazionali di lingue e civiltà classiche. La prova consisterà nella versione dal latino in italiano di un brano a scelta tra i due proposti dalla Commissione giudicatrice, di autori della letteratura latina.

Le schede di iscrizione al concorso dovranno pervenire, entro e non oltre il 21 gennaio 2017, secondo le modalità del bando in allegato.

IL DIRETTORE GENERALE
Carmela Palumbo


Allegati

Decreto Dipartimentale 14 ottobre 2016, AOODPIT 1049

Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca
Dipartimento per il sistema educativo di istruzione e formazione
Direzione Generale per lo Studente, l’Integrazione e la Partecipazione
Ufficio terzo

IL CAPO DIPARTIMENTO

 

VISTO            l’articolo 1, comma 1, della Legge 18 dicembre 1997, n. 440 che individua le possibili destinazioni per l’autorizzazione della spesa di cui alla medesima legge;

 

VISTO            l’articolo 1, comma 601, della legge 27 dicembre 2006, n. 296 e successive modifiche e integrazioni;

 

VISTO            che nei “Fondi per il funzionamento delle istituzioni scolastiche”, di cui al citato articolo 1, comma 601, della Legge 27 dicembre 2006, n. 296, sono confluite l’autorizzazione di spesa di cui alla Legge 18 dicembre 1997, n. 440; l’autorizzazione di spesa di cui all’articolo 1, comma 634, della Legge 27 dicembre 2006, n. 296, nonché quota parte delle risorse finanziarie destinate alla realizzazione del Piano Programmatico, di cui all’articolo 1, comma 3, della Legge 28 marzo 2003, n. 53;

 

VISTI  i commi da 622 a 633, con esclusione del comma 625, della Legge 27 dicembre 2006, n. 296 che elencano gli interventi previsti per l’autorizzazione di spesa di cui al comma 634 della medesima legge;

 

VISTO            il D.M. 1 settembre 2016, n. 663, “Criteri e parametri per l’assegnazione diretta alle istituzioni scolastiche nonché per la determinazione delle misure nazionali relative alla missione Istruzione Scolastica, a valere sul Fondo per il funzionamento delle istituzioni scolastiche”;

 

VISTA            la Legge 13 luglio 2015, n.107, recante “Riforma del sistema nazionale di istruzione e formazione e delega per il riordino delle disposizione legislative vigenti”;

 

VISTO            che il MIUR cura la formazione e l’educazione dei giovani anche relativamente alle iniziative volte ad ampliare il piano dell’offerta formativa scolastica;

 

VISTO            il decreto del Ministro della Pubblica Istruzione di concerto con il Ministro del Tesoro, del Bilancio e della Programmazione economica 1 febbraio 2001, n. 44, avente ad oggetto “Regolamento concernente le istruzioni generali sulla gestione amministrativo- contabile delle istituzioni scolastiche”;

 

VISTO            il Decreto del Presidente della Repubblica 8 marzo 1999, n. 275, recante “Norme in materia di autonomia delle istituzioni scolastiche”;

 

CONSIDERATO che, a decorrere dal 7/10/2016, risulta vacante il posto di Direttore Generale della Direzione per lo studente, per l’integrazione e la partecipazione, incardinata presso questo Dipartimento;

 

EMANA IL SEGUENTE AVVISO

 

 

 

 

Piano nazionale per la promozione dell’educazione alla salute, dell’educazione alimentare e a corretti stili di vita

 

Articolo 1

(Finalità dell’avviso)

Con il presente avviso, adottato ai sensi dell’art. 9 del D.M. n. 663 del 1 settembre 2016, è indetta una procedura comparativa per la selezione e il finanziamento di progetti educativi realizzati da istituzioni scolastiche ed educative statali o loro reti, anche in collaborazione con istituzioni pubbliche e private, rivolti alla promozione dell’educazione alla salute, alimentare e ai corretti stili di vita. Il presente avviso definisce i requisiti dei progetti, le modalità di partecipazione alla selezione e di erogazione del finanziamento.

 

Articolo 2

(Destinatari dell’avviso)

Possono partecipare alla selezione le istituzioni scolastiche ed educative statali di ogni grado, singole o organizzate in reti di scuole. Ciascuna istituzione scolastica, singola o capofila di rete, può proporre la propria candidatura con un solo progetto.

 

Articolo 3

(Risorse finanziarie programmate)

Per la realizzazione del Piano nazionale per la promozione dell’educazione alla salute, dell’educazione alimentare e a corretti stili di vita è previsto, ai sensi dell’art. 9 del D.M. n. 663 del 1 settembre 2016, un finanziamento complessivo di euro 1.500.000,00. Al fine di assicurare la selezione di un congruo numero di istituzioni scolastiche o loro reti. Ciascun progetto non potrà contemplare una richiesta di finanziamento superiore a euro 40.000,00.

 

Articolo 4

(Termini e modalità di partecipazione alla selezione)

Le domande di partecipazione dovranno essere inviate al Ministero esclusivamente attraverso il portale www.monitor440scuola.it seguendo la relativa procedura guidata, a partire delle ore 00.01 del 15 ottobre 2016 ed entro e non oltre le ore 23.59 del 5 novembre 2016. Decorso tale termine il portale non consentirà l’invio della candidatura. Nella homepage del portale è disponibile un manuale esplicativo della procedura.

Sono di seguito elencati i passaggi da seguire:

  1. Registrazione al portale: La scuola partecipante deve prima di tutto accreditarsi al portale inserendo nella apposita casella il proprio codice meccanografico e avviando la richiesta di password che viene successivamente trasmessa all’indirizzo email della scuola.
  2. Compilazione della scheda anagrafica: prima della scelta del bando al quale partecipare e dell’inserimento del progetto, il sistema richiede la compilazione dei dati anagrafici della scuola partecipante alla selezione;
  3. Inserimento del progetto: il progetto educativo va inserito compilando i diversi campi di testo relativi ai contenuti, alle finalità, alle modalità di realizzazione, ai dati economici, ecc.
  4. Sottoscrizione del progetto: una volta completata la procedura di compilazione, il progetto va scaricato sul PC, sottoscritto in forma digitale dal dirigente scolastico e caricato nuovamente sul portale. Il sistema riconosce automaticamente la regolarità della sottoscrizione e, in caso positivo, consente di accedere alla sezione di invio del progetto al Ministero.
  5. Invio del progetto: una volta effettuato l’invio il sistema trasmette alla email della scuola la ricevuta di regolare candidatura. Non sono necessari ulteriori adempimenti e non sono previste modalità diverse o ulteriori di candidatura.

 

Articolo 5

(Modalità di finanziamento e di rendicontazione)

Il finanziamento e la rendicontazione dei progetti avverranno in quattro fasi.

  1. La prima fase prevede l’impegno per l’intero importo assegnato al fine di consentire alle scuole di accertare nel programma annuale il predetto importo.
  2. La seconda fase prevede l’erogazione alle scuole vincitrici, a titolo di acconto, del 50 per cento dell’importo assegnato.
  3. La terza fase prevede l’invio della rendicontazione relativa ai titoli di spesa liquidati riferiti all’intero importo del progetto, opportunamente vistata dal/i Revisore/i dei Conti e contenente la seguente dicitura: “Si attesta la regolarità amministrativo-contabile relativamente ai titoli di spesa e alle procedure adottate con riferimento a quanto oggetto di rendiconto del presente documento. Le attività liquidate sono ricomprese tra quelle previste dal progetto commissionato”.
  4. La quarta fase prevede la verifica della suddetta rendicontazione dal parte del Ministero e il successivo invio del saldo dovuto.

Tutte le operazione di rendicontazione dovranno essere effettuate attraverso l’apposita sezione del portale www.monitor440scuola.it. I modelli preimpostati di rendicontazione assicurano il collegamento tra le voci di costo previste in fase di progettazione e quelle effettivamente effettuate.

Articolo 6

(Obiettivi generali)

Per essere ammessi al finanziamento i progetti educativi dovranno realizzare, in coerenza con gli obiettivi del Piano Triennale dell’Offerta Formativa, percorsi di educazione e formazione interdisciplinare attraverso contenuti innovativi e l’utilizzo di tecnologie digitali, secondo il modello della ricerca-azione sui seguenti temi:

  1. l’educazione alimentare, l’alimentazione e gli stili di vita;
  2. la scienza e la tecnologia per la sicurezza e la qualità alimentare;
  3. la scienza e la tecnologia per l’agricoltura e la biodiversità;
  4. l’innovazione della filiera agroalimentare;
  5. il cibo e la cultura;
  6. la cooperazione e lo sviluppo nell’alimentazione.

 

 

Articolo 7

(Valutazione delle candidature)

Il finanziamento verrà concesso, fino ad esaurimento delle risorse, nell’ordine di priorità determinato da una graduatoria di merito dei progetti pervenuti che sarà predisposta da un’apposita commissione designata dal Direttore generale per lo studente, l’integrazione e la partecipazione e composta da personale in servizio presso il Ministero, ovvero da esperti, dotati di specifica e comprovata professionalità nelle materie oggetto delle iniziative progettuali.

La commissione effettuerà la valutazione attribuendo un punteggio massimo di 100 punti sulla base dei seguenti criteri:

  1. grado di aderenza della proposta presentata rispetto ai temi indicati all’art. 7 del presente avviso (massimo 40 punti);
  2. coinvolgimento di Enti pubblici e privati (università, fondazioni, enti del terzo settore, associazioni no profit) (massimo 30 punti);
  3. qualità, innovatività e fruibilità del progetto e delle attività e delle metodologie proposte nonché dei materiali eventualmente prodotti. Verranno presi in considerazione e valutati (massimo 30 punti):
  • l’applicazione di protocolli d’intesa tra MIUR e soggetti terzi;
  • la capacità inclusiva del progetto rispetto a soggetti svantaggiati;
  • il livello di cofinanziamento garantito da terzi;
  • le competenze e/o conoscenze acquisite in uscita;
  • la previsione di un piano di monitoraggio sull’efficacia e sulla ricaduta delle azioni progettate;
  • la sperimentazione e la creazione di modelli di progettualità replicabili.

I materiali prodotti nell’ambito del progetto rimangono di proprietà dell’Amministrazione.

 

Articolo 8

(Costi ammissibili)

Sono ritenuti ammissibili i costi riconducibili alla progettazione specifica e relativi a spese per:

  1. coordinamento e progettazione;
  2. segreteria e gestione amministrativa;
  3. rimborso spese per eventuali spostamenti;
  4. attrezzature, materiali, forniture e beni di consumo specifici per il progetto;
  5. attività previste dal progetto del personale interno ed esterno.

 

Articolo 9

(Note di chiusura)

Il presente avviso è pubblicato sul sito del MIUR.

 

IL CAPO DIPARTIMENTO

Rosa DE PASQUALE