Intesa mobilità scuola

Intesa mobilità scuola: la forza del contratto riesce ad affermare i principi di equità, inclusività, trasparenza e collegialità

L’intesa sulla mobilità del personale scolastico siglata oggi al Ministero dell’Istruzione rappresenta il primo banco di prova – che riteniamo superata positivamente – di una traduzione pratica dell’Intesa del 30 novembre sul rinnovo dei contratti pubblici. È per noi un passo che va nella giusta direzione per superare gli aspetti peggiori della legge 107/15.

Questa trattativa anche per il metodo con cui è stata condotta, fa ben sperare nel ripristino di quegli spazi negoziali che nel recente passato erano stati negati e che sono fondamentali per il bene della scuola e dei lavoratori.

Adesso è prioritario sottoscrivere un buon contratto sulla mobilità dimostrando il fallimento oggettivo della cosiddetta “chiamata diretta”, da sostituire con regole condivise.

L’intesa politica, innanzitutto, apre la strada ad un contratto che consente la mobilità a tutti i docenti, nella fase provinciale e in quella interprovinciale, sia su scuola che sulle altre preferenze sintetiche, ambiti territoriali compresi, su libera scelta degli interessati.

Vengono ridotte e semplificate le fasi rispetto allo scorso anno al fine di ottimizzare le disponibilità dei posti.

È cancellato il “doppio binario” che differenziava i docenti in base all’anno e alle modalità di assunzione.

Grande attenzione viene dedicata ai precari riservando alle assunzioni il 60% dei posti liberi.

Passa un principio storico: l’equiparazione del servizio tra tempo determinato e tempo indeterminato.

Per quanto riguarda, infine, la mobilità dei docenti da ambito a scuola, essa avverrà sulla base di requisiti da scegliere da parte delle scuole da una tabella nazionalmente definita e individuati contestualmente all’approvazione “del” e in coerenza “con” il PTOF, tramite delibera dei collegi docenti.

L’intesa di oggi, soprattutto alla luce dei risultati raggiunti, può segnare l’avvio di un percorso, da noi sempre auspicato, basato sul confronto con le rappresentanze sociali, come fondamentale strumento di condivisione e partecipazione finalizzato contestualmente e alla tutela del personale e all’interesse generale dell’intero mondo scolastico.


Mobilità: raggiunta l’intesa, soddisfatti i sindacati.
Adesso il contratto

Nella tarda mattinata di giovedì 29 dicembre è stata siglata un’intesa tra il MIUR e i sindacati FLC CGIL, CISL Scuola, UIL Scuola e SNALS Confsal che scioglie i nodi politici che impedivano l’avvio della trattativa sul contratto della mobilità per il 2017/2018.

I risultati significativi, per i quali i sindacati esprimono piena soddisfazione, sono frutto di un meticoloso lavoro di mediazione favorito anche dall’atteggiamento di attenzione e apertura al dialogo assunto dalla Ministra Fedeli.

“L’intesa – ha dichiarato Francesco Sinopoli, Segretario generale FLC CGIL – rappresenta il primo banco di prova, che riteniamo superato positivamente, di una traduzione pratica dell’intesa del 30 novembre sul rinnovo dei contratti pubblici. È per noi un passo che va nella giusta direzione per superare gli aspetti peggiori della legge 107/15”. Una vera e propria battuta di arresto per la legge 107/15 a favore dello strumento contrattuale. “Adesso – continua Sinopoli – è prioritario sottoscrivere un buon contratto sulla mobilità dimostrando il fallimento oggettivo della cosiddetta “chiamata diretta”, da sostituire con regole condivise”.

Sindrome di Down: formazione, lavoro ed autonomia per una vita indipendente

Disabili.com del 29-12-2016

Sindrome di Down: formazione, lavoro ed autonomia per una vita indipendente

Sono in aumento le esperienze di supporto ai ragazzi con sindrome di Down per la realizzazione della massima autonomia possibile.

Già in passato ci siamo occupati delle iniziative, delle opportunità e della volontà di autonomia delle persone con sindrome di Down. Le pratiche e le esperienze sono aumentate nel corso degli anni e da più parti si tende ormai al concreto obiettivo della massima autonomia possibile .
Anche alcuni programmi televisivi hanno posto attenzione al tema e ci hanno raccontato interessanti esperienze personali e professionali realizzate da persone con sindrome di Down.

Ma come si realizza la concreta autonomia?

STUDIO E LAVORO. Ogni autonomia non può che basarsi su un’adeguata formazione, di base e professionale, che incontri possibilità occupazionali reali. Rincuora, pertanto, che i media ci raccontino sempre più spesso di connubi efficaci tra formazione ed inserimento nel mondo del lavoro, attraverso esperienze reali, tirocini, lavoro sul campo, cioè attraverso un adeguato percorso di accompagnamento. Tante sono le storie, tanti i successi, qualche inciampo, ma sempre una determinazione ed un impegno costante e prezioso che porta tanti ragazzi a combattere esclusione e pregiudizio. È il caso di Sara, ad esempio, che lavora alla Apple Store o di Francesco, che ha da poco conseguito la patente di guida. È anche il caso di Andrea, Gragor, Martina, Francesco e Laura, che lavorano in un noto bar di Firenze, o di Andrea e Francesco, che lavorano nella ristorazione, di Fabio e Alberto, assunti presso note aziende. Un’esperienza molto interessante è stata inaugurata recentemente in provincia di Padova, dove è stato aperto un negozio gestito da un gruppo di ragazzi con sindrome di Down. Tante sono le storie di autonomia possibile, tanti i nomi, tanti i sogni di tanti ragazzi, molto spesso supportati da associazioni territoriali e non da un concreto impegno che a partire dalla scuola giunga realmente a possibilità occupazionali. Con la buona scuola è stata inaugurata l’alternanza scuola-lavoro. È difficile al momento individuare se essa potrà apportare contributi importanti per i ragazzi con disabilità, perché è stata introdotta solo da poco tempo. Di certo non possiamo che augurarcelo.

LA VITA INDIPENDENTE. Vi è poi l’esigenza di autonomia sociale e residenziale. Anche in questo caso non mancano esperienze significative già realizzate e in corso, in genere con il supporto di operatori che aiutano nella presa in carico delle responsabilità connesse, accompagnando i ragazzi, come e quando necessario. Riccardo e Matteo, ad esempio, vivono da soli in uno degli appartamenti del progetto Io sogno per me, gestito dalla Fondazione Più di un Sogno. Lavorano entrambi ed hanno raggiunto questo importante traguardo grazie al supporto delle famiglie, di volontari ed operatori.

L’AMORE. Ci sono poi i rapporti umani, di amicizia, i legami del cuore. Elena e Spartaco, ad esempio, si conoscono e si voglio bene ormai da molti anni. Hanno affrontato un lungo e graduale percorso verso l’autonomia e sono riusciti a coronare il sogno di vivere insieme, in una loro casa. Anche loro sono stati supportati in tale percorso, grazie al progetto di vita indipendente Casa al Sole, avviato fin dal 2001 per volontà di alcuni genitori e gestito dalla Fondazione Down Friuli Venezia Giulia.

Autonomia è questo ed è anche tanto altro, certamente. E certamente alcune esperienze potranno essere possibili per alcune persone e più complesse per altre. L’essenziale ci pare però sia perseguire l’obiettivo della massima autonomia possibile, per ciascuno, attraverso l’impegno congiunto di diversi attori. Le famiglie sono fondamentali ed è essenziale il supporto di tipo territoriale. La scuola, da parte sua, deve fornire gli elementi culturali, gli strumenti e le competenze concrete e necessarie alla realizzazione dei percorsi personali di ciascuno, perché ciascuno, secondo le proprie possibilità, possa giungere a condurre una vita piena e ricca di opportunità.

Ci piace salutare il nuovo anno con l’auspicio che possano essere sempre di più i ragazzi che riusciranno in futuro ad esprimersi nelle loro peculiari e massime possibilità.

“Soglia 35”

L’Anief chiude la partita per i “Soglia 35”: scacco matto al MIUR con condanna alle spese

Il Consiglio di Stato pubblica altre tre sentenze in cui dà piena ragione ai ricorrenti Anief che avevano proposto ricorso contro la cosiddetta “soglia 35” imposta dall’Amministrazione nel Bando di concorso 2012 rigettando l’appello del MIUR e confermando, così, le ragioni patrocinate dal nostro sindacato. Migliaia di docenti nel 2012 erano stati illegittimamente esclusi dal Ministero dell’Istruzione per non aver raggiunto la famigerata “soglia 35/50” alle prove preselettive del concorso, ma l’Anief aveva detto subito il suo secco NO a una previsione che risultava essere illegittima e ha patrocinato, mettendo in campo la grande professionalità dei propri legali, i diritti dei tanti candidati esclusi. Marcello Pacifico (Anief-Confedir) “È stata una lunga battaglia, ma non avevamo dubbi sulla validità delle nostre tesi. Come sempre è stato un grande gioco di squadra quello che abbiamo messo in campo: gli avvocati Fabio Ganci,  Walter Miceli, Irene Lo Bue, Nicola Zampieri e l’intero settore contenzioso nazionale del nostro sindacato si sono impegnati a rispondere colpo su colpo all’azione del MIUR e abbiamo vinto su tutta la linea”.

Mobilità 2017/18

Mobilità 2017/18: la Gilda non firma l’intesa politica

La Gilda riconosce e apprezza il lavoro delle delegazioni e l’impegno e la disponibilità della ministra che hanno permesso una svolta nelle relazioni sindacali.
Ritiene tuttavia che pur in presenza di aperture quali la deroga al vincolo triennale per tutti e la possibilità di esprimere alcune preferenze su scuola per tutti non si possa accettare che la maggior parte dei docenti venga collocata negli ambiti territoriali e sottoposta alla individuazione per competenze ovvero alla chiamata diretta.
La nostra delegazione ha proposto che venga allegata al CCNI mobilità per il 2017/18 una tabella di valutazione specifica per l’assegnazione dei docenti dall’ambito alla scuola in maniera da poter eliminare qualsiasi discrezionalità da parte dei dirigenti scolastici ed in questo senso darà il proprio contributo nel tavolo contrattuale.
Non essendo stata recepita questa proposta la Gilda per coerenza con le battaglie sostenute contro la legge 107/2015 ha deciso di non siglare l’intesa politica.

La Vicecoordinatrice Maria Domenica Di Patre

Mobilità scuola 2017/2018: raggiunta l’intesa politica

Comunicato unitario FLC CGIL, CISL Scuola, UIL Scuola, SNALS Confsal

Nella mattinata di oggi, 29 dicembre, FLC CGIL, CISL Scuola, UIL Scuola, SNALS Confsal hanno siglato l’accordo con cui vengono sciolti i nodi politici che hanno condizionato finora l’avvio di una vera trattativa sulla mobilità del personale scolastico per il 2017/2018. Le organizzazioni sindacali esprimono soddisfazione per il risultato ottenuto che attesta un cambio di metodo coerente con l’accordo firmato lo scorso 30 novembre tra Governo e Sindacati per la ripresa di corrette relazioni sindacali e un riequilibrio del rapporto tra leggi e contrattazione a favore di quest’ultima.

Gli elementi propri dell’accordo sono il frutto di un meticoloso lavoro di mediazione favorito anche dall’atteggiamento di attenzione e apertura al dialogo assunto dalla Ministra Fedeli a partire dall’incontro del 22 dicembre.

Questi i risultati più significativi, frutto del confronto avviato il 28 dicembre e proseguito nel corso della mattinata di oggi, ottenuti da FLC CGIL, CISL Scuola, UIL Scuola e SNALS Confsal:

1.    tutti potranno presentare liberamente domanda di mobilità scegliendo tra scuola, ambito o provincia con il conseguente superamento del vincolo triennale

2.    saranno revisionate le tabelle dei punteggi per valorizzare l’esperienza e il servizio pre ruolo e in altro ruolo prestato nella scuola statale

3.    il passaggio da titolarità di ambito a titolarità di scuola, fondato su principi di imparzialità e trasparenza, sarà regolamentato in un parallelo specifico percorso di contrattazione

4.    il 60% dei posti disponibili sarà assegnato alle nuove assunzioni, il 30% alla mobilità, il 10% alla mobilità professionale (da riequilibrare nei successivi contratti).

I contenuti dell’Intesa consentono di riprendere a brevissima scadenza la trattativa per definire in modo articolato il nuovo CCNI sulla mobilità e danno una prima risposta concreta all’esigenza di correggere l’impatto negativo in sede di applicazione di taluni aspetti della Legge 107 che hanno creato profondo disagio tra il personale della scuola. Molte altre questioni dovranno trovare soluzioni attraverso il confronto sull’attuazione delle deleghe previste dalla stessa legge e con l’avvio del negoziato per il rinnovo del Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro, in continuità con quanto sottoscritto a Palazzo Vidoni il 30 novembre.

Capodanno con colazione al Museo MAEC di Cortona

Capodanno con colazione al Museo MAEC di Cortona

Il MAEC, Museo dell’Accademia Etrusca e della Città di Cortona (AR), propone per la mattina di Capodanno la tradizionale “Colazione al Museo”, giunta alla sua nona edizione. Un evento di successo ideato ed organizzato da Terretrusche con il prezioso sostegno  di oltre 20 operatori aderenti alla rete degli “Amici del Maec”, la straordinaria partecipazione di alcuni rappresentanti dell’associazione Cuochi Arezzo e di ospiti speciali della Valdichiana Aretina e Senese. Il Museo di Cortona ritiene fondamentale rimanere aperto il giorno di Capodanno, quando la maggior parte dei musei –  anche nazionali – resta chiuso, per dar vita a un’iniziativa di livello tale da attirare da ogni parte d’Italia visitatori che scelgono di passare le vacanze di fine anno nella cittadina etrusca anche per partecipare all’evento. Negli anni la “Colazione al Museo” è divenuta ormai un appuntamento atteso dagli amanti del buon gusto e del buon vivere: l’occasione per degustare in un ambiente unico e raffinato le eccellenze del territorio, per far colazione con prodotti rinomati, per scambiarsi gli auguri nelle sale del magnifico palazzo Casali, sede del Museo dell’Accademia Etrusca e della Città di Cortona, di fatto uno dei musei archeologici più importanti della Toscana che custodisce tesori unici quali il lampadario Etrusco, la Tabula Cortonensis, la Musa Polimnia,  il Tempietto Ginori, e famose opere del cortonese Gino Severini, al quale è dedicata la collaterale aperta fino al 5 Febbraio 2017. Tema di questa edizione: L’Eleganza, L’Eccellenza, il Benessere. Le sale del MAEC saranno elegantemente allestite con bei tovagliati, raffinate composizioni e importanti candelabri; le tavole riccamente imbandite coi prelibati prodotti enogastronomici che caratterizzano Toscana. La mattina di Capodanno le eccellenze toscane verranno proposte tutte insieme in degustazione per un incredibile brunch di Capodanno: la Chianina, la Cinta senese,  il Tartufo Bianco delle Crete Senesi, il Pecorino DOP; la Finocchiona DOP,  il Pane Toscano DOP,  l’alta Pasticceria con cornetti caldi e torte del buon augurio, i grandi Vini di Cortona con la strada dei Vini, la  Caffetteria Pascucci, Latte e prodotti  Mukki dei migliori  allevamenti Toscani. Obiettivo non secondario della “Colazione al Museo”, dunque, è dunque quello di divulgare la conoscenza dei prodotti regionali di qualità e favorire lo sviluppo di relazioni tra produzione, distribuzione al dettaglio e filiera corta. Segno evidente del rapporto che il Museo ha consolidato nel tempo con il territorio è la partecipazione attiva degli operatori economici aderenti alla rete “Amici del MAEC”, attraverso la degustazione delle proprie specialità gastronomiche. Il successo di questa iniziativa è dovuto proprio alla capacità di fare rete tra la valorizzazione del territorio, i beni culturali, le eccellenze enogastronomiche ed artigianali. Novità dell’edizione 2017 è l’apertura al benessere inteso come benefici per la salute che a tavola non possono prescindere dall’attenzione alla scelta e alla lavorazione di alimenti di qualità, locali e di stagione; la partecipazione della “Banda dei Piccoli Chef”,  della Lega Italiana  per la Lotta Contro i Tumori sezione provinciale di Arezzo,  di Coldiretti Arezzo e della dietologo Dott.ssa Barbara Lapini  proporranno a tal fine Centrifughe ed Estratti di verdure a Km zero. In occasione della nona edizione della “Colazione al Museo”, il MAEC esporrà in esclusiva due antichi documenti legati al vescovo cortonese Giovanni  Sernini e alla sua famiglia: 1- La preziosa pergamena contente la Bolla dell’imperatore  Massimiliano d’Asburgo per la concessione del diploma di Conte Palatino e di Nobile del Sacro Romano Impero a Giovanni Sernini a seguito del suo impegno, nel 1518, come legato pontificio in Germania  nella mediazione con il mondo nordico influenzato dallo scisma di Lutero. La pergamena, insieme al grande sigillo imperiale che l’accompagnava, è stata donata da Marcella Sernini Cucciatti all’Accademia Etrusca di Cortona la scorsa estate. 2- Il libro d’oro del Patriziato di Cortona con lo stemma della nobile famiglia dei Sernini Cucciatti. Visto il successo riscosso nella scorsa edizione, anche l’1 di gennaio 2017 sarà riproposta in esclusiva la visita guidata all’antica “Biblioteca dell’Accademia Etrusca”, normalmente chiusa al pubblico. Alle ore 11,30 le sale saranno pervase dalla magia del Gospel con l’intervento del coro Serenity Singers, a cui seguirà l’ormai consueto  taglio della Torta Maec. Un occasione unica per iniziare il nuovo anno in eleganza, degustando le eccellenze del territorio  in un ambiente unico e raffinato. La Colazione al Museo sostiene l’associazione “I love Norcia”.

Giovedì 29 alle 9.30 Consiglio dei Ministri: nomina sottosegretari e Milleproroghe

da La Tecnica della Scuola

Giovedì 29 alle 9.30 Consiglio dei Ministri: nomina sottosegretari e Milleproroghe

Sono la nomina dei sottosegretari e il decreto Milleproroghe i principali provvedimenti all’esame del Consiglio dei Ministri di domani. Lo comunica la presidenza del Consiglio.

Il Cdm, che si terrà alle 9.30 a Palazzo Chigi, avrà inoltre in agenda l’esame delle leggi regionali e il decreto legislativo relativo alle norme di attuazione dello Statuto speciale per la Regione Trentino-Alto Adige recanti disposizioni in materia di delega di funzioni riguardanti l’attività amministrativa e organizzativa di supporto agli Uffici giudiziari.

Governo, tutti confermati i sottosegretari: in bilico solo Faraone

da La Tecnica della Scuola

Governo, tutti confermati i sottosegretari: in bilico solo Faraone

Quando parlavamo di Governo “Renziloni” non c’eravamo sbagliati: giovedì 29 novembre il premier Paolo Gentiloni confermerà tutti i viceministri e sottosegretari dell’esecutivo Renzi.

L’atto di giuramento, previsto in serata a Palazzo Chigi, sancirà la perfetta continuità di azione politica, anche se legata anche ad un orizzonte limitato dell’esecutivo.

L’unico escluso sicuro, al momento, è Enrico Zanetti, viceministro dell’Economia che ha detto no “all’antipolitica delle conferme in blocco a prescindere, dei governi fotocopia dove l’unico che ha il coraggio di fare un passo indietro è Matteo Renzi, preferiamo la politica”.

C’è una poltrona importante, invece, che rimane in bilico tra i sottosegretari. E riguarda l’Istruzione: quella dell’on. Davide Faraone che, secondo l’Ansa, passerebbe al nuovo ministero della Coesione. Ma non è detto, perchè l’orientamento di Gentiloni è di non cominciare il gioco delle caselle. Rimarranno al loro posto, secondo le ultime indiscrezioni, i sottosegretari Angela d’Onghia e Gabriele Toccafondi.

In generale, “è chiaro – scrive sempre l’Ansa – che l’esclusione dei verdiniani dal governo rende meno forte l’esecutivo ma questo potrebbe non essere un danno, si ragiona tra i dem, per tenersi le mani libere nel momento in cui si decidesse di staccare la spina alla legislatura. Dopo il via libera al decreto Mille-proroghe, Gentiloni si presenterà alla stampa per la tradizionale conferenza di fine anno. Nel suo stile asciutto e essenziale, traccerà le linee guida di un governo “di responsabilità” al servizio del paese sulle principali emergenze dal terremoto al rilancio del sud fino all’occupazione”.

L’ordine che arriva è: ritocchi, miglioramenti ma nessuno stravolgimento. Anche sulla Buona Scuola. A prescindere dalla conferma di Faraone.

Il questionario studente Invalsi è on-line

da La Tecnica della Scuola

Il questionario studente Invalsi è on-line

Ricordiamo che quest’anno, per la prima volta, il questionario studente sarà somministrato agli studenti della classe II delle superiori in modalità informatica.

Come indicato nella nota Invalsi, i test dovranno svolgersi tra il 16 e il 28 gennaio 2017. La somministrazione informatizzata del Questionario studente potrà avvenire in qualsiasi momento all’interno dell’arco temporale 8,00/17,30 in base alle esigenze organizzative delle scuola.

La durata complessiva del test sarà di 30-35 minuti, così articolati:

  • 20 minuti: durata del Questionario studente
  • 10-15 minuti per tutte le operazioni connesse allo svolgimento della prova (distribuzione degli allievi nell’aula informatica, consegna delle credenziali di accesso, login degli allievi nell’ambiente di svolgimento della prova, ecc.).

A tale proposito, informiamo che l’Invalsi ha già reso disponibile sul proprio sito il questionario studente.

Le figure di coordinamento: competenze professionali in campo

da La Tecnica della Scuola

Le figure di coordinamento: competenze professionali in campo

Per la nuova autonomia scolastica quali funzioni, quali competenze, quale ruolo spetta alle figure di coordinamento?

Tra le priorità tematiche nazionali  previste dal Piano per la formazione vi è l’autonomia organizzativa e didattica che presuppone forme di coordinamento volto a valorizzare le risorse e le attività messe in campo per raggiungere i risultati fissati nel Piano triennale dell’offerta formativa. Il coordinamento a diversi livelli implica il possesso di competenze di tipo organizzativo, didattico, disciplinare, relazionale.

La Tecnica della Scuola, ente accreditato Miur, per i giorni 11 e 12 gennaio 2017 dalle ore 16.30 alle ore 18.30 ha attivato un corso online in modalità webinar incentrato proprio sulle FIGURE DI COORDINAMENTO E LE LORO COMPETENZE, in cui saranno affrontati i seguenti temi:

  • Le competenze dei docenti, secondo il Piano di formazione 2016-2019, e del dirigente secondo le Linee guida (attuazione Direttiva n. 36/2016)
  • Il coordinamento nella gestione e nell’organizzazione della scuola
  • Il coordinatore di dipartimento: il ruolo e le funzioni
  • Il coordinatore di classe e di interclasse: la gestione del consiglio nella prospettiva di una formazione volta a valorizzare le differenze come risorsa comune
  • Il coordinatore di indirizzo: la cura organizzativa e didattica per fare emergere le specificità di ogni indirizzo di studio
  • Il coordinatore per il sostegno: l’inclusione scolastica e sociale degli studenti con esigenze formative speciali
  • Il coordinatore delle macroaree organizzative: organizzare le attività della scuola in riferimento al Piano triennale dell’offerta formativa
  • Il coordinatore del PNSD: l’animatore digitale

Per iscriversi al corso e per tutte le informazioni CLICCA QUI

Valorizzazione eccellenze: individuazione degli studenti meritevoli e ammontare dei premi

da La Tecnica della Scuola

Valorizzazione eccellenze: individuazione degli studenti meritevoli e ammontare dei premi

Il Miur ha pubblicato il D.M. 1438 recante “Criteri per l’individuazione degli studenti meritevoli per i risultati raggiunti nelle competizioni indicate nel Programma annuale per la valorizzazione delle eccellenze e la determinazione dell’ammontare dei relativi premi sono stabiliti dal decreto del Direttore Generale n. 1438 del 22 dicembre 2016 e degli allegati che sono parte integrante del citato Decreto”.

Le competizioni sono state divise in 5 fasce. l quantitativi massimali di studenti beneficiari per ciascuna competizione, o sezione di competizione, sono così determinati:

Per le competizioni, o sezioni di competizioni, individuali:

  • fino a 100 studenti per ciascuna competizione della fascia “A”;
  • fino a 70 studenti per ciascuna competizione della fascia “B”;
  • fino a 60 studenti per ciascuna competizione della fascia “C”;
  • tino a 50 studenti per ciascuna competizione della fascia “D”:
  • fino a 30 studenti per ciascuna competizione della fascia “E”.

Per le competizioni. o sezioni di competizioni. per gruppi:

fino a 70 studenti per ciascuna competizione della t’ascia “A”;

  • fino a 60 studenti per ciascuna competizione della fascia “8”;
  • fino a 50 studenti per ciascuna competizione della fascia “C”;
  • tino a 40 studenti per ciascuna competizione della t’ascia “D”:
  • fino a 30 studenti per ciascuna competizione della l’ascia “E”.

Nell’allegato II sono riportati i nominativi degli studenti meritevoli di premio per i risultati raggiunti, con l’indicazione della rispettiva scuola frequentata e dei relativi codici identificativi della tipologia di premio a ciascuno assegnato. Gli elenchi dei diversi codici identificativi e delle corrispondenti tipologie di premio sono invece riportati nella tabella di cui all’allegato III.

La premiazione degli studenti sarà effettuata dal dirigente scolastico dell’istituto frequentato secondo le forme previste dall’articolo 4 del decreto legislativo n. 262 del 29 dicembre 2007:

a) benefit e accreditamenti per l’accesso a biblioteche. musei, istituti e luoghi della cultura;

b) ammissione ai tirocini formativi:

c) partecipazione ad iniziative formative organizzate da centri scientifici nazionali con destinazione rivolta alla qualità della formazione scolastica;

d) viaggi di istruzione e visite presso centri specialistici;

e) benefici di tipo economico;

f) altre forme di incentivo secondo intese e accordi stabiliti con soggetti pubblici e privati.

L’Indire provvederà a curare l’inserimento degli studenti nell’apposito Albo Nazionale delle Eccellenze.

Bonus merito, si assegni tramite Rsu: quest’anno troppi compensi doppi agli stessi docenti

da La Tecnica della Scuola

Bonus merito, si assegni tramite Rsu: quest’anno troppi compensi doppi agli stessi docenti

“Sarebbe bene che il bonus annuale del merito conferito ai docenti tramite il comitato di valutazione passasse per il tavolo di contrattazione con le Rsu”.

“Quest’anno abbiamo avuto notizia di diverse scuole, dove un ristretto numero di docenti in servizio, spesso dentro o vicini allo staff del preside, hanno ricevuto per lo stesso incarico un doppio compenso: uno proveniente dal fondo del bonus annuale per il merito ed un altro dal Fondo d’istituto. Questo non è giusto e non dovrebbe più accadere”.

A dirlo a Radio Cusano è stato Alessandro Giuliani, direttore della Tecnica della Scuola, nel corso della rubrica settimanale “L’angolo del direttore”, andata in onda il 27 dicembre.

Commentando il dato nazionale che vedrebbe un docente su tre aver ricevuto il premio annuale per il merito professionale, Giuliani ha ricordato che “il dirigente scolastico non è obbligato a rendere trasparente la procedura di assegnazione del bonus per il merito. Certo, ci sono presidi che hanno agito nella massima trasparenza. Ma altri, purtroppo, si sono avvalsi in pieno della facoltà di non dover rendere giustificazioni (per le loro scelte) a nessuno. Nemmeno a chi chiedeva spiegazioni sui motivi di certe scelte”.

Il problema è che troppo spesso gli incentivi sono stati assegnate alle stesse persone (in alta percentuale vicine al dirigente scolastico e al suo staff) che hanno avuto accesso già ad altri tipi di incrementi stipendiali. Mentre la maggior parte dei docenti non hanno avuto alcun compenso, nemmeno dal Fondo d’Istituto.

“Solo il tavolo di confronto, alla presenza delle Rsu, potrebbe superare questo problema. La scuola ha pochi fondi per incentivare i docenti: l’assegnazione di circa 700 euro lorde, 350 nette, in media a lavoratore, deve essere fatta in modo più oculato. E su questo punto il nuovo ministro Fedeli, che ha una cultura sindacale, potrebbe dare una mano”, ha concluso Giuliani.

Nel corso della trasmissione si è parlato anche della riunione ministro-sindacati del 28 dicembre, delle proteste dei docenti assunti lontano da casa, che ora rivendicano una sede più vicina e che in questi giorni sono tornati in piazza a protestare, e anche delle polemiche dei canti di Natale modificati da alcune scuole per non offendere altre fedi.

Mobilità: incontro ministro – sindacati concluso, si firma l’intesa

da Tuttoscuola

Mobilità: incontro ministro – sindacati concluso, si firma l’intesa

L’incontro tra la ministra Fedeli e i sindacati si è concluso in tarda serata. Se nel pomeriggio non sembrava prospettarsi alcun accordo tra le parti, in serata l’incontro ha subito un’accelerata che ha lasciato intendere che fosse possibile trovare un’intesa. E così è: alle 10 del 29 dicembre si firma l’intesa con la ministra.

Ripartire dalla mobilità. Oggi, 28 dicembre, l’ incontro della ministra Fedeli con i sindacati è stato proprio su questo tema. Probabilmente  chiesto un passo indietro rispetto alla legge 107, visto che obiettivo dei sindacati è senza dubbio quello di mantenere la possibilità per gli insegnanti di essere trasferiti su scuola senza passare dagli ambiti territoriali, con conseguente assoggettamento alla chiamata diretta.

Indiscrezioni ancora da confermare parlano di alcuni punti di intesa raggiunti. Si tratterebbe in primis dello sblocco del vincolo triennale che permetterebbe agli insegnanti, anche a quelli entrati in ruolo l’anno passato, di fare domanda di trasferimento interprovinciale. Ancora da decidere lo sblocco triennale per gli assunti 2016/17.

La mobilità interprovinciale non sarà più sul 100% dei posti: un 50% sarà destinato alla mobilità, l’altro 50% alle immissioni in ruolo.

Per quanto riguarda il nodo della mobilità, pare che ci sia la possibilità di esprimere fino a un massimo di 15 preferenze con un numero basso di scuole e uno alto di ambiti e province. In mattinata si saprà meglio anche se ci sarà o meno la possibilità di aumentare il numero di scuole.

Aspettiamo la mattina del 29 dicembre per avere conferme e notizie più certe. Certo è che tra gli obiettivi dei sindacati presenti all’incontro del 28 dicembre, quindi Flc Cgil, Cisl Scuola, Uil Scuola, Snals e Gilda Insegnanti, c’è stato quello di fare in modo che i docenti costretti a lavorare lontano da casa possano riavvicinarsi. E’ proprio questo infatti lo scopo della deroga per il vincolo triennale di permanenza che, però, ha anche sollevato le proteste degli insegnanti ancora iscritti nelle GaE e che vedrebbero sfumare le possibilità di essere assunti in quanto i posti disponibili diminuirebbero.

Sabrina Bono nuova Capo di Gabinetto al Miur

da Tuttoscuola

Sabrina Bono nuova Capo di Gabinetto al Miur

Per la prima volta il Capo di Gabinetto del Ministero dell’Istruzione è una donna. Si tratta della dottoressa Sabrina Bono, nominata dalla ministra Valeria Fedeli.

Quarantacinque anni, avvocato, laureata in Giurisprudenza e in Scienze Politiche, Sabrina Bono, direttore generale di ruolo del Miur, ha già ricoperto al Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca gli incarichi di Capo Dipartimento per la programmazione e la gestione delle risorse umane, finanziarie e strumentali, dal 2013 ad oggi, e di Vice Capo di Gabinetto Vicario, dal 2008 al 2013.  Dal 2006 al 2008 è stata Vice Capo di Gabinetto del Ministero delle Comunicazioni.

Alla nuova Capo di Gabinetto vanno i “Migliori auguri di buon lavoro” della ministra Valeria Fedeli.

La profonda conoscenza della macchina amministrativa della nuova Capo di Gabinetto – sottolinea Fedeli – la sua esperienza pregressa, in questo e in altri Ministeri, saranno importanti per portare avanti il lavoro di innovazione avviato dal Miur nei settori di competenza. Lo saranno soprattutto in questa fase in cui dovremo verificare l’impatto delle riforme per valorizzarne i punti qualificanti e superare le criticità emerse, mettendo al centro la partecipazione di tutti i soggetti che devono attuare le trasformazioni e i cambiamenti in corso”.

Radiografia dell’atto di indirizzo: molti obiettivi e poche azioni

da Tuttoscuola

Radiografia dell’atto di indirizzo: molti obiettivi e poche azioni

Nell’atto di indirizzo che la ministra Fedeli ha pubblicato con apprezzabile e inusuale rapidità, indicando in nove punti le priorità politiche del suo mandato (sette punti riservati alla scuola e due alla ricerca e alla formazione superiore), sono ben 44 gli obiettivi che intende perseguire nel corso del suo (oggettivamente breve) incarico.

44 obiettivi non sono certamente pochi e, anche se perseguiti in parallelo tra loro, richiedono una attività intensa e continua che il poco tempo a disposizione rende particolarmente impegnativa.

Considerato che, per sua stessa ammissione, la ministra si ritiene persona pragmatica e, pertanto, attenta e impegnata nell’azione, è opportuno che, oltre a rendere pubblici gli obiettivi della sua azione politica, definisca ulteriormente anche i modi, gli strumenti e le azioni per attuarli.

La lunga e collaudata esperienza della ministra in campo sociale le sarà sicuramente di aiuto per concretizzare la sua azione.

Nell’atto di indirizzo, per il momento, ha indicato molti obiettivi e poche azioni per sostenerli. Manca, in una certa misura, l’indicazione del come agire, come realizzare la linea pragmatica.

La radiografia dell’atto indirizzo ha individuato infatti soltanto 16 azioni/strumenti per perseguire i 44 obiettivi indicati.

Affinché quelle nove priorità politiche declinate nei 44 obiettivi si vestano di concretezza e, soprattutto, di credibilità, sarà necessario che siano accompagnate presto anche dalle indicazioni operative per raggiungerle.