Il Ministro si deve dimettere

Agli organi di stampa
Ai Colleghi ATA
Loro sedi

Il Ministro Fedeli si deve dimettere
IL MINISTRO DELL’ISTRUZIONE USA IL SITO ISTITUZIONALE PER FARE PROPAGANDA AL SUO SINDACATO, LA CGIL

La Feder.ATA scende in piazza il 17 marzo 2017.
Il nuovo Ministro dell’Istruzione Sen. Valeria Fedeli, nei giorni scorsi, dall’Ufficio Stampa del M.I.U.R, (un canale esclusivamente di natura istituzionale), ha inviato un messaggio augurale di buon lavoro alla nuova Segreteria Nazionale FLC CGIL, con queste testuali parole: “C’è tanto da fare, continuiamo ad impegnarci insieme per gli obiettivi comuni che spingono la nostra azione”.
Avevamo capito fin dall’inizio che con questo Ministro dell’Istruzione, la CGIL avrebbe spadroneggiato, ma nessuno si immaginava di arrivare a tanta sfrontatezza e irriverenza verso tutte le altre Organizzazioni che si impegnano per il bene della comunità scolastica, compresa la Feder.ATA che fin dalla sua nascita ha sempre cercato di valorizzare la professionalità del personale ATA facendo emergere la grave situazione di noncuranza, di disagio e di abbandono di questa categoria da parte di tutti, Istituzioni comprese.
LA CGIL E’ AL GOVERNO !
Loro, insieme alle altre OO.SS firmatarie del C.C.N.L, sono stati i primi artefici del nostro sterminio e della nostra rovina, firmando accordi sottobanco sui tagli dei ns organici, non opponendosi alle ingiuste norme sul divieto di nominare supplenti in caso di malattia, per reperire fondi da destinare ad altro personale della scuola.
Con i tagli effettuati sulla nostra categoria hanno finanziato la Legge 107.
Hanno attuato la Buona Scuola sulla pelle del personale ATA !
E nessuna forza politico/sindacale si è degnata di opporsi a questo massacro, iniziato con il Governo Monti e sotto gli occhi di tutti sta continuando anche con il Governo Gentiloni.
E’ una politica indegna per un governo di centro-sinistra che dovrebbe essere dalla parte debole dei lavoratori; cominciamo a pensare che se questo massacro fosse stato attuato sotto il Governo Berlusconi, sarebbe scoppiato il finimondo, ci sarebbero stati centinaia di scioperi, di mobilitazioni, di manifestazioni di piazza, ci sarebbe stata una vera rivoluzione.
Invece oggi, non succede nulla, nessuno, dei grandi, si mobilita per il personale ATA, nessuno dei Confederali proclama uno sciopero in difesa dei nostri diritti.
Adesso cercano di tenerci buoni con delle iniziative a dir poco ridicole, sia sotto l’aspetto sindacale che formativo, senza rendersi minimamente conto che il personale ATA sta morendo tra l’indifferenza e la non curanza di tutti.
Il popolo ATA è veramente arrabbiato ed è al limite della sopportazione lavorativa, e si sta ammalando di stress da lavoro correlato. La Feder.ATA non permetterà mai che questo accada e lotterà accanto a questi lavoratori silenziosi e operosi, indispensabili a tutta la comunità scolastica.

Direzione Nazionale Feder.ATA

LA NUOVA DISCIPLINA DI ACCESSO PER IL PERSONALE DOCENTE

LA NUOVA DISCIPLINA DI ACCESSO PER IL PERSONALE
DOCENTE PREVISTA NEL DDL N.377 VIOLA IL PRINCIPIO DI ESCLUSIVITA DI ACCESSO A  TEMPO INDETERMINATO, E NON GARANTISCE IL RICAMBIO GENERAZIONALE NELLA SCUOLA
ITALIANA.
INTERVENTO DELL’AVV. MAURIZIO DANZA AL CONVEGNO USAE DEL 6 FEBBRAIO 2017
PRESSO LA SALA ALDO MORO DELLA CAMERA DEI DEPUTATI.
Di particolare interesse il convegno organizzato dall’USAE presso la Sala Aldo
Moro della Camera dei Deputati dal titolo “l’impatto innovativo dei decreti
applicativi della riforma e le criticità applicative della Buona Scuola L.n.107
del 2015” , che ha visto l’intervento tra gli altri del Segr.Gen.le USAE Adamo
Bonazzi ,dell’On.le Pietro Laffranco e della Dott.ssa Rosanna Rodriguez
Presidente ACA.
In particolare l’intervento dell’Avv. Maurizio Danza , Arbitro del pubblico
impiego ed esperto del settore, si è soffermato sulla nuova disciplina di
accesso, sottolineando che, per la prima volta nella storia della pubblica
istruzione il superamento del nuovo concorso pubblico previsto dal DDL, non
garantirà più a partire dall’a.s.2020/21 per i docenti , il conferimento di un
contratto a tempo indeterminato ma solamente un contratto a tempo determinato
di formazione e tirocinio individuale di durata triennale ( art.8), con un
trattamento economico previsto per i primi  2 anni, in assenza del conferimento
di incarichi di insegnamento, pari a 400 euro mensili a titolo di indennità,
come emerge dalla relazione tecnica allegata al DDL n.377. Tale scelta, nel
riproporre in realtà un principio già contenuto nella lett.b n.2 del co.181
della L.n.107/2015 di riforma della scuola, secondo il relatore, oltre ad
essere del tutto incomprensibile atteso che il concorso viene indetto su un
numero di posti effettivamente disponibili ( cfr.art.3 e art.8 ) , viola
palesemente il principio di esclusività dell’accesso a tempo indeterminato
previsto invece dall’ art 36 co.1 D.Lgs n. 165/01 dettato per tutte le
pubbliche amministrazioni senza eccezione alcuna.
Con tale previsione certamente peggiorativa, inoltre il Governo oltre a
violare il principio di semplificazione delle procedure di accesso al ruolo,
viene meno all’obiettivo di garantire un ricambio generazionale nel settore
della istruzione pubblica, introducendo senza alcuna giustificazione nuove
forme flessibili in materia di pubblico impiego che rischiano di dare luogo ad
ulteriori contenziosi giudiziari  già pendenti nei confronti del Ministero
della pubblica Istruzione.
Nella relazione l’Avv. Maurizio Danza ha sottolineato altresì, come con l’art.
5 di previsione dei nuovi titoli di accesso al ruolo docente , non coerente né
con la DIR 2005/36 né con il D.lgs. n.206/2007 di recepimento della stessa, il
Governo abbia perso una ulteriore occasione, per rendere giustizia a favore di
coloro che già in possesso di abilitazioni e qualifiche professionali
abilitanti, per partecipare al concorso pubblico a “tempo determinato”,
dovranno per il futuro, essere in possesso di requisiti ulteriori non essendo
più sufficiente  l’abilitazione all’insegnamento conseguita secondo l’attuale
sistema, tutt’alpiù godendo, solo successivamente di forme di “esonero
parziale” dalle prove scritte e/o orali ( art.17 ).
Secondo il relatore, occorre che il Governo intervenga urgentemente con
emendamenti di natura sostanziale, prevedendo in primis l’accesso ai posti
banditi  anche a chi è già in possesso di abilitazioni , e al contempo
garantendo una parità di trattamento tra l’accesso “immediato” al ruolo secondo
il sistema delle graduatorie ad esaurimento ,e l’accesso “ritardato” solo all’
esito positivo del triennio, come previsto dalle nuove disposizioni del DDL n. 377 .

Dialogando con Angela e… Marco

Dialogando con Angela Cortese… e con Marco Rossi Doria

di Maurizio Tiriticco

La Prof.ssa Angela Cortese è stata Assessore alle Politiche Scolastiche, all’Edilizia e Pianificazione Scolastica, alle Pari Opportunità per la Provincia Napoli per il Partito DS dal 12/7/2004 al 6/6/2009. Su FB appare oggi questo suo post: “In treno, tornando da Roma dopo l’incontro per la presentazione dei decreti attuativi della legge 107. E’ stato un dibattito ricco di spunti venuti dai rappresentanti locali e dal confronto con tutta la delegazione parlamentare che dovrà relazionare in aula. Penso che è necessario riprendere l’iniziativa politica sulla scuola, coinvolgere tutte le componenti scolastiche per condividere e migliorare l’attività del Governo. Il motto deve essere: informare per conoscere. Non possiamo permetterci di perdere questa occasione chiudendoci in beghe pseudo congressuali e conta di tessere. Il Paese va avanti anche senza il contributo del PD napoletano e campano”!

Parole sante, Angela! I temi dell’educazione, dell’istruzione e della formazione (sono tre concetti diversi, di cui al dpr 275/99, art.1, c. 2) dei nostri giovani, nessuno escluso, non possono non essere primari in una società che si fa sempre più difficile e che affronta trasformazioni in tempi che si fanno sempre più brevi, tempi che, invece, solo fino a qualche decennio fa, erano distesi e lunghi.

Conosco bene la scuola militante e so bene come oggi sia avviluppata in mille problemi e altrettante difficoltà. In effetti, una legge – nel nostro caso la 107 – dovrebbe tendere a migliorare le attività delle istituzioni scolastiche autonome… insisto, autonome; ma queste, invece, si vedono costrette a mille altre incombenze che poco hanno a che vedere con la concretezza del rapporto in aula (non in classe, la quale è un’altra cosa) alunno/insegnante (non dico insegnante/alunno)! Pertanto, il mio consiglio sarebbe: MENO Rav, meno Pdm e meno carte inutili che fanno perdere un sacco di tempo a ds e a insegnanti; INVECE, tempi più distesi e più fattivi tra insegnanti e alunni. E’ ormai notorio (e i 600 accademici con la loro recente Lettera hanno scoperto l’acqua calda) che i nostri studenti non sanno scrivere, e neanche sotto il profilo calligrafico… o meglio, nel loro caso, cacografico… In effetti non sanno neanche tenere la penna in mano! Ma alle scuole elementari – pardon, primarie – si insegna COME SI PRENDE una matita, una penna? Con quali dita? Sono in gioco le prime tre, e in un certo modo! In effetti, molti alunni non prendono la penna, la afferrano! Così, moltissimi studenti, anche alle superiori, purtroppo, scrivono malissimo e spesso in stampatello. Quest’ultimo caso è grave: come se noi parlassimo scandendo le singole lettere! Ad esempio: a-n-g-e-l-a!!!. Invece, i legami, detti e scritti, tra le singole lettere alfabetiche sono fondamentali! Quanta pazienza quella delle maestre del buon tempo antico! E poi, invece di pensare e scrivere, ad esempio: “quando torno a casa, dopo aver mangiato, faccio i compiti prima di uscire con gli amici”, pensano a scrivono: “torno a casa e poi mangio e poi faccio i compiti e poi esco con gli amici”. Non sanno usare tutte le modalità che la nostra grammatica presenta! Alludo alla triade fonologia, morfologia e sintassi, e non aggiungo la semantica e la pragmatica, per non invadere il campo delle teorie della comunicazione: vedi Jakobson, Peirce, Morris, gli analitici inglesi.

Insomma, se il cosiddetto “andazzo” è questo, è ovvio che, quando si tratta di scrivere “sul serio” – com’è il caso di una tesi di laurea – tutti i nodi vengono al pettine! Tutti gli errori emergono sul foglio A4 scritto con il computer. E’opportuno ricordare che scrivere a macchina, come una volta, o con il computer, come avviene oggi, è molto più impegnativo che lo scrivere con la penna. Solo l’andare a capo viene facilitato (il computer conosce le sillabe che compongono una parola, ma i nostri studenti no), ma il resto assolutamente no. Nella scrittura con la penna gli accenti gravi o acuti di fatto non si distinguono, ma con la tastiera sì! Una cosa è scrivere né con l’accento acuto, forma corretta, per scrivere, ad esempio: “Non voglio né questo né quello”. Altra cosa è dirlo! L’accento si sente, ma non si vede! Ed ancora: “Ludovica è stupenda”: l’accento è grave, ma non si vede! In “perché” l’accento è acuto, ma non si vede! Ma cadere in questi “errorucci” scritti è poca cosa a fronte di errori più gravi, che riguardano la costruzione del periodo. Abbondano gli “e” i “ma”; difficilmente si trova un “benché”. Per non dire del “se” ipotetico! Qualcuno sa forse che il periodo ipotetico è di tre tipi? Ma c’è anche il “se” interrogativo! “Non so se andare al cinema o no”. Insomma, se non si ha confidenza con le risorse che la nostra grammatica con le sue diverse parti ci offre, è difficile scrivere una cosa altrettanto difficile come una tesi di laurea!

Laurence Lentin affermava alcuni anni fa in “Le développement du langage oral et maternelle” che il nuovo nato apprende per imitazione una parola dopo l’altra, prima lentamente, poi con sempre maggiore velocità. Ad esempio: “mamma pappa”, oppure “mamma cacca”. Si tratta di nomi riferiti ad oggetti; quando poi il bambino interiorizza il verbo, dirà “mamma voglio pappa” e così via. Il linguaggio si acquisisce per imitazione. Il “copiare” quindi è costruttivo. Anni fa Basil Bernstein distinse il codice ristretto e il codice elaborato: un conto è dire “mamma pappa”, altro conto dire “mamma voglio la pappa”, ed altro ancora, “mamma, ho fame, vorrei mangiare la pappa”. Insomma, ad attanti (in genere genitori e parenti) “colti”, o meglio linguisticamente “ricchi”, corrispondono bambini altrettanto “colti” e “ricchi”. Sono sfortunati i figli di genitori che adottano un “codice ristretto”.

In un suo recente articolo intitolato “E vero, molti nostri studenti non conoscono l’italiano, ma la colpa è anche dell’Università” pubblicato da “la Repubblica” il 9 febbraio scorso, Marco Rossi Doria scrive tra l’altro: “Poi, è una sfida esaltante ma anche impegnativa fare i conti ogni giorno con media che hanno trasformato gli stessi modi di imparare: organizzazione della memoria, presenza simultanea di molti codici, compresenza di procedure analogiche e logiche, relazione immediata tra produzione costruita e fruita. Questa è la prima generazione di docenti che ha perso il monopolio delle conoscenze e dei mezzi per trasmetterle. E che deve insegnare a distinguere, scegliere, confrontare, in mezzo a un mare di informazioni complesse e contraddittorie, valutando il sapere che i propri alunni hanno acquisito in moltissimi modi, anche lontano dalla scuola. Il cruciale tema posto dalla lettera-appello non può essere separato da tutto questo”.

Sono affermazioni sacrosante! Una volta esistevano la lingua orale (ascoltare e parlare) e la lingua scritta (leggere e scrivere)! Ma accanto alla lingua esistono gli oggetti e le loro immagini. L’oggetto o l’immagine, concreta, attivano l’emisfero destro del nostro cervello; la parola, astrazione scritta o orale, attiva l’emisfero sinistro. Ricordiamo l’immagine famosa di una pipa con la scritta “Ceci, n’est pas une pipe”, opera di Magritte. Quanti studi sul nesso tra oggetto e pensiero/parola. Oggi quello che, a mio avviso, manca è un approccio serio, scientifico, direi, a questi nuovi linguaggi indotti e imposti dalle mille diavolerie del web, Twitter, Facebook, e dei cellulari con tutte le innumeri applicazioni. Linguaggi che giungono ai nuovi nati prima che siano “investiti” dal “linguaggio della scuola” che è quello che è da sempre! Un linguaggio che per molti versi confligge con quelli del sociale, o meglio dei social!

Insomma, oggi insegnare “italiano”, o meglio, a leggere e scrivere, è un’impresa ardua in tutti i gradi della nostra istruzione scolastica. Ma si tratta di un oggi che ormai dura da non pochi anni, dall’avvento sempre più impetuoso, accattivante e… cattivo, direi, di quelle cosiddette nuove Tecnologie dell’Informazione e della Comunicazione, quelle TIC che giorno dopo giorno si arricchiscono di modi e forme, che poi diventano altrettanti contenuti. Insomma dalla parola come rappresentazione, come astrazione, alla parola come oggetto! Un insulto su FB equivale oggi a un vero e proprio sonante schiaffo! Leggo sul web e non commento: “Tiziana suicida per video hard, aperta un’inchiesta per istigazione al suicidio”. Quando si dice che “uccide più la parola che la spada”!

Il web non è un’astrazione! E’ la nuova realtà! Il confine tra il vero e l’immaginario si sta rompendo! Torneremo tutti bambini, quando credevamo che l’uomo nero – la minaccia di tante mamme arrabbiate – fosse veramente dietro l’angolo a rapirci!

Sostegno, il Miur: “Accoglieremo le richieste delle associazioni”

Redattore Sociale del 10-02-2017

Sostegno, il Miur: “Accoglieremo le richieste delle associazioni”

Dopo le critiche che gran parte del mondo associativo e sindacale per la disabilità ha rivolto ai decreti attuativi della “Buona scuola”, la ministra Fedeli assicura che “le imprecisioni o le problematiche emerse verranno migliorate in ambito parlamentar”. A partire dal diploma di licenza media per gli studenti disabili, messo a rischio dal decreto sulla valutazione.

ROMA. Sulla riforma del sostegno e dell’inclusione, il ministero dell’Istruzione è pronto a rivedere i decreti: lo ha fatto sapere ieri sera la ministra Fedeli, pubblicando una nota in cui assicura che “le imprecisioni o le problematiche emerse verranno migliorate in ambito parlamentare”. E’ una promessa importante, che dovrebbe rassicurare il mondo associativo e sindacale, che non aveva risparmiato critiche ai decreti, dopo la loro approvazione in Consiglio dei ministri, evidenziandone lacune e carenze.

In particolare la Fish si era subito messa al lavoro, con le sua associazioni, elaborando 43 emendamenti, contenuti nella Memoria depositata alla Camera in sede di audizione presso le competenti commissioni. E forse proprio l’incontro di pochi giorni fa con la ministra Fedeli, in cui osservazioni e critiche sono state ribadite, è servito per sollecitare una risposta chiara da parte del ministero.

Tra le tante questioni sollevate, una in particolare ha destato allarme nelle scuole, nelle case e nelle sedi associative: le nuove regole, contenute nel decreto sulla valutazione, per il conseguimento del diploma di scuola secondaria di primo grado da parte degli studenti con disabilità. Il decreto richiede infatti che il titolo sia conseguito solo a seguito di prove “equipollenti”, mentre in caso di prove “non equipollenti”, si otterrebbe solo un attestato di credito formativo. In altre parole, con la nuova normativa, gli alunni con disabilità intellettiva o autismo (soprattutto per loro sono predisposte le prove differenziate) non avrebbero più diritto al diploma di licenza media.

Ed è soprattutto su questo punto che la ministra Fedeli rassicura con chiarezza: “Tutte le studentesse e gli studenti con disabilità saranno messi nelle condizioni di svolgere al meglio il proprio percorso di studi – scrive la ministra – e di concluderlo sostenendo prove che attestino le loro specifiche competenze e abilità, in base al Piano educativo individualizzato, predisposto di proposito per loro”. E in particolare “rispetto all’esame di secondaria di primo grado – aggiunge la ministra – la stessa legge 104 del 1992 stabilisce chiaramente che le studentesse e gli studenti della scuola dell’obbligo debbano essere verificati in base agli obiettivi del Piano educativo individualizzato, affinché si possa ragionare sulle abilità specifiche sviluppate e potenziate durante gli anni di studio. Continueremo su questa strada – assicura e rassicura quindi la ministra – e rafforzeremo una scuola di diritti e di opportunità che metta al centro le ragazze e i ragazzi, le loro peculiarità e il loro desiderio di futuro”.

Per quanto riguarda invece il decreto sull’inclusione, esso “nasce dalla volontà e dalla determinazione di dare alle ragazze e ai ragazzi con disabilità pari opportunità formative e una qualità della vita all’altezza delle loro esigenze e dei loro sogni. Per questo – promette la ministra – le imprecisioni o le problematiche emerse verranno migliorate in ambito parlamentare. Abbiamo chiaro che la disabilità è ricchezza, non è qualcosa in meno ma una positiva diversità e la nostra azione sarà improntata su questo principio cardine”. (cl)

Scontri Università

Scontri Università, Fedeli:
“Il diritto allo studio non si difende con la violenza”

“Quando c’è infrazione delle regole, quando si sfocia nell’illegalità, quando si fa ricorso alle intimidazioni o alla violenza, non si può parlare di difesa del diritto allo studio”. Valeria Fedeli interviene così sugli scontri a Bologna per le proteste contro i tornelli alla biblioteca dell’Università.

La Ministra dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca sottolinea la necessità di “assicurare il diritto allo studio alle studentesse e agli studenti in ambienti in cui sia garantita la sicurezza” e condanna “ogni forma di violenza”, in quanto “incompatibile con l’obiettivo di garantire alle nostre ragazze e ai nostri ragazzi un precorso formativo che poggi su solide basi. Il rispetto reciproco, il dialogo – sottolinea la Ministra Fedeli – insieme al rispetto della legalità e all’osservanza delle regole di convivenza civile sono i cardini attorno a cui vogliamo costruire il percorso formativo delle studentesse e degli studenti, contro ogni cultura della discriminazione e della sopraffazione”.

Laboratori nei Licei Musicali e coreutici e attrezzature negli Scientifici a indirizzo sportivo

Scuola, Avviso da 25,9 milioni di euro per la realizzazione
di laboratori nel Licei Musicali e coreutici e
per le attrezzature degli Scientifici a indirizzo sportivo

È disponibile da oggi sul sito del Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca l’Avviso pubblico per i laboratori dei Licei musicali e coreutici e per le attrezzature dei Licei scientifici ad indirizzo sportivo. Sono 25,9 i milioni di euro messi a disposizione nell’ambito del PON Programma Operativo Nazionale (FSE-FESR) 2014-2020 “Per la Scuola Competenze e ambienti per l’apprendimento”.

I fondi a disposizione consentono la copertura di tutte le istituzioni scolastiche interessate (120 Licei musicali e coreutici e 158 Licei a indirizzo sportivo). Nel dettaglio ci sono 150mila euro per ciascun laboratorio dei Licei musicali e coreutici e 50mila euro per le attrezzature dei Licei scientifici a indirizzo sportivo.

“Grazie a questi investimenti – sottolinea la Ministra dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca Valeria Fedeli – le scuole potranno migliorare gli ambienti di studio, potenziare le attrezzature, innovare le modalità di fare didattica offrendo alle nostre studentesse e ai nostri studenti una maggiore qualità formativa”.

Per quanto riguarda i Licei musicali e coreutici, l’Avviso ha l’obiettivo di: accrescere l’attrattività di questi indirizzi; potenziare gli ambienti didattici  e i laboratori per l’approfondimento delle discipline di indirizzo e per la realizzazione di attività musicali e/o coreutiche; attivare laboratori multimediali dotati di attrezzature per realizzare attività musicali mediante le tecnologie digitali; adottare approcci didattici innovativi e migliorare la connessione tra istruzione, formazione e mondo del lavoro per una qualificazione dell’offerta del Liceo musicale e coreutico più adeguata e funzionale ai bisogni del Paese.

Per i Licei scientifici ad indirizzo sportivo, gli obiettivi dell’Avviso sono: l’aumento dell’attrattività del percorso di studi; il potenziamento degli ambienti di apprendimento per l’approfondimento delle scienze motorie e sportive e delle diverse discipline sportive; l’apprendimento delle metodologie specifiche dell’indagine scientifica in ambito sportivo; la valorizzazione delle attitudini, capacità e preferenze personali di studentesse e studenti per padroneggiare le abilità motorie e le tecniche sportive specifiche.

I progetti presentati dalle scuole saranno valutati secondo diversi parametri, a ciascuno dei quali corrisponderà un punteggio. Tra questi, le condizioni socio economiche del territorio in cui sorge la scuola (10 punti); il tasso di abbandono (dati Miur – 10 punti); la qualità del progetto proposto, in termini di apertura dei laboratori al territorio e di fruibilità delle strutture da parte dell’intera scuola e in collaborazione con altre scuole (massimo 30 punti); il livello di integrazione delle attrezzature richieste con quelle già esistenti (massimo 10 punti); il grado di innovazione delle attrezzature e delle strumentazioni da acquistare e della didattica da attuare inserite nel progetto (massimo 20 punti); la presenza di dispositivi per l’inclusione e l’integrazione (massimo 5 punti).

Le scuole avranno tempo dal 22 febbraio al 31 marzo per presentare il proprio progetto e concorrere al finanziamento.

Milleproroghe, governo vuole rimandare messa a norma impianti di riscaldamento e antincendio

Con il Milleproroghe ora in discussione in Parlamento, il Governo propone la proroga alla data di scadenza per il raggiungimento dell’adeguamento alle norme antincendio per edifici scolastici o adibiti a scuola.

Dichiara Giammarco Manfreda, coordinatore nazionale della Rete degli Studenti Medi: “Rimaniamo sconcertati dalla discussione in atto in Parlamento. Abbiamo visto quest’anno quali sono state le conseguenze di una continua proroga di una questione urgente come la sicurezza nelle scuole per studenti e lavoratori. Non siamo disposti ad accettare questo atteggiamento dalla politica, crediamo che l’impegno del Governo debba essere di risolvere il problema, non di rimandare la data di scadenza.”

La messa in sicurezza degli edifici scolastici rispetto alla normativa antincendio è un processo che doveva già aver raggiunto il termine. L’adeguamento doveva, infatti, avvenire entro il 31 dicembre 2015; successivamente con il decreto ministeriale 210/2015 si ribadiva che si doveva provvedere alla messa in sicurezza degli edifici scolastici entro 6 mesi dall’approvazione del decreto stesso, comunque non superando il limite del 31 dicembre 2016.

“È inammissibile che si chieda di prorogare un impegno che teoricamente doveva essere risolto già più di un anno fa e che, per di più, ha già subito una proroga.” – continua Manfreda – ” Inoltre all’interno della normativa sulla messa a norma per l’antincendio rientrano anche gli impianti di riscaldamento. All’entrata dalle vacanze di Natale i tanti studenti rimasti fuori dalle classi e scesi in piazza hanno evidenziato come il problema delle “scuole fredde” sia gravissimo per garantire dei luoghi adatti all’istruzione e all’apprendimento. La risposta del Governo è cieca e sorda rispetto a questo, l’approvazione di questa proroga ribadirebbe l’incapacità del Parlamento di riuscire ad ascoltare gli studenti e le loro rivendicazioni

Alunni certificati Legge 104/92 art.3 nelle scuole dell’Emilia-Romagna

Alunni certificati Legge 104/92 art.3 nelle scuole dell’Emilia-Romagna
Quindici anni di dati

Dall’anno scolastico 2002-2003 questo Ufficio Scolastico Regionale raccoglie sistematicamente i dati degli alunni certificati ai sensi della Legge 104/92 nelle scuole statali dell’Emilia-Romagna, al fine di documentarne l’evoluzione nel tempo.
I dati sono analizzati in diverse dispense, qui allegate: la prima dispensa riguarda i dati del corrente anno scolastico 2016-2017, la seconda approfondisce i dati dell’a.s. 2015-2016 integrando le informazioni relative alla scuola statale con quelle della scuola paritaria regionale; le
successive dispense affrontano, con diversi livelli di analisi, l’andamento dei dati degli alunni certificati, degli alunni totali, dei posti totali e dei posti di sostegno nell’arco di quindici anni, dall’a.s. 2002-2003 all’a.s. 2016-2017.

http://istruzioneer.it/2017/02/10/alunni-certificati-legge-10492-art-3-nelle-scuole-dellemilia-romagna-quindici-anni-di-dati/

“Libera la parola”

“Libera la parola”, il concorso giornalistico nazionale per le scuole sulla libertà d’espressione

indetto da Festival Diritti Umani, FNSI e MIUR

Alla sua seconda edizione, il Festival dei Diritti Umani si arricchisce quest’anno del concorso giornalistico nazionale “Libera la parola”, indetto dal Festival insieme a FNSI (Federazione Nazionale della Stampa Italiana) e MIUR (Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca), aperto a tutte le scuole superiori italiane di secondo grado.

Il tema da trattare è la libertà d’espressione. Per ispirarsi c’è l’articolo 19 della Dichiarazione Universale dei Diritti Umani che contiene tutti gli elementi di contesto e di attualità utili alla compilazione di un elaborato giornalistico: «Ogni individuo ha diritto alla libertà di opinione e di espressione incluso il diritto di non essere molestato per la propria opinione e quello di cercare, ricevere e diffondere informazioni e idee attraverso ogni mezzo e senza riguardo a frontiere».

La partecipazione al contest, che propone agli studenti di cimentarsi con un elaborato giornalistico scritto, radiofonico o televisivo, è gratis. Il miglior articolo per la carta stampata, per la radio e per la televisione sarà premiato con la pubblicazione sui media partner dell’iniziativa: Corriere della Sera, Radio Popolare, Rainews24.

Gli elaborati dovranno pervenire entro il 15 marzo 2017 attraverso l’apposita sezione sul sito www.festivaldirittiumani.it dove sono pubblicate tutte le informazioni utili. La premiazione avverrà nel corso della seconda edizione del Festival dei Diritti Umani, che si terrà dal 2 al 7 maggio 2017 alla Triennale di Milano.
Sono inoltre online sul sito e sul canale Youtube del Festival dei Diritti Umani, i primi video-consigli rivolti ai partecipanti al contest “Libera la parola”: alcune grandi firme del giornalismo forniscono le “dritte” a studenti e insegnanti per produrre un buon articolo, che è, tra l’altro, una delle prove previste all’esame di maturità.
Studenti oggi, reporter domani.

Info e iscrizioni: http://festivaldirittiumani.it/concorso-giornalistico-2017-festival-dei-diritti-umanie-organizzato-reset-diritti-umani/
Termine per partecipare: 15 marzo 2017 – concorsoscuole@festivaldirittiumani.it
Playlist Youtube: https://www.youtube.com/playlist?list=PLg-5-Hg_sEUWFPgKsBMeKzPN–yOq_f3z


“Libera la parola” è un’iniziativa di Reset-Diritti Umani.
Reset-Diritti Umani è un’associazione non profit, nata a Milano nel 2015 per diffondere la conoscenza e la cultura dei diritti umani attraverso il Festival e altre iniziative. L’associazione è presieduta dall’avvocato del Foro di Lugano, Paolo Bernasconi – da anni attivo sul fronte della difesa dei diritti umani – e ha come Segretario generale Giancarlo Bosetti, direttore dei Reset-Dialogues On Civilizations. Inoltre annovera tra i suoi fondatori Piergaetano Marchetti,  presidente della Fondazione Corriere della Sera, Francesco Micheli – ideatore di MiTo – e Danilo De Biasio, già direttore di Radio Popolare.

www.festivaldirittiumani.it
Facebook | Festival dei Diritti Umani – Milano
Twitter | @FDUmilano

BARATTATA LA PEREQUAZIONE RETRIBUTIVA DELLA DIRIGENZA SCOLASTICA

BARATTATA LA PEREQUAZIONE RETRIBUTIVA DELLA DIRIGENZA SCOLASTICA: IL MINISTRO FEDELI SCOPRE IL VASO DI PANDORA!

Nell’incontro del 7 u.s. i sindacati generalisti, come da copione, hanno inscenato la  pantomima della centralità della dirigenza scolastica per rivendicare la sua equiparazione retributiva con la restante dirigenza pubblica.

La determinata richiesta del Segretario della DIRIGENTISCUOLA di smetterla con i proclami e con le enunciazioni di principio, sistematicamente rinviate nei fatti, ha indotto la ministra Fedeli a scoperchiare il vaso di Pandora con tutti i mali in  esso contenuti.

La sua garbata replica è stata di una linearità, e di una verità, disarmante: dopo aver sottoscritto con la Funzione Pubblica un Accordo fortemente innovativo – di riconquista dell’assoluta signoria del contratto a discapito delle attuali norme imperative – e accettato come merce di scambio la cifra dignitosa di 85 euro lordi mensili medi nel triennio per il rinnovo dei contratti di tutto il pubblico impiego, CGIL, CISL e UIL hanno rinunciato alla perequazione retributiva.

DIRIGENTISCUOLA lo sapeva ancor prima dell’Accordo del 30 novembre. Per questo ha inviato alle massime autorità dello Stato la lettera-appello sottoscritta da circa mille dirigenti per chiedere al Governo di stanziare le somme necessarie, dettagliatamente conteggiate nella propria piattaforma contrattuale, per la perequazione.

CGIL, CISL e UIL, invece di sostenere l’iniziativa, hanno barattato la perequazione con la riconquista del potere di reimpadronirsi delle prerogative sindacali derubricate dal D. Lgs. 150/09 e con lo svuotamento dei pochi poteri in capo al dirigente per gestire le scuole

Solo nella scuola possono verificarsi simili aberrazioni: i delegati a tutelare gli interessi dei deleganti e che utilizzano la delega per barattare la perequazione retributiva per i deleganti con il potere di contrattazione che useranno contro di loro!

A riprova della loro ipocrisia, CGIL, CISL, UIL (e lo SNALS, che si è prontamente accodato), si erano peritati, nelle susseguenti dichiarazioni, di svuotare le funzioni dell’appena declamata specifica dirigenza scolastica.

Avendo già incassato contra legem il ripristino della mobilità selvaggia, hanno ricordato di essere in attesa dei parimenti concordati ulteriori interventi di smantellamento della legge 107 nei punti che più incidono sulle prerogative dirigenziali: la c.d. chiamata diretta, il bonus premiale, infine la valutazione, qui e sempre dando mostra di voler preservare  la dirigenza scolastica dagl’interventi invasivi dall’Amministrazione, che vorrebbe comprimerne l’autonomia professionale  e limitare la libertà delle scuole autonome. Dunque, l’ennesimo niet anche a questa valutazione che si fonda sul disastro della 107.

E poco importa se senza valutazione non c’è dirigenza (e retribuzione di risultato che non sia meramente simbolica e continuando ad essere erogata con parametri automatici).

La non-dirigenza scolastica, a vent’anni dalla sua nascita nell’ordinamento giuridico, può ben rimanere l’unica dirigenza pubblica a non essere valutata, perciò priva dell’arma più potente per rivendicare il diritto di essere una dirigenza semplicemente normale: quel che conta è che, non essendo essa stessa valutata, non è legittimata a valutare docenti e ATA, i soci di – schiacciante – maggioranza e quindi azionisti di riferimento di CGIL-CISL-UIL-SNALS.

A questo punto continuare a coltivare illusioni equivale a puro autolesionismo. Per potersi riscattare dall’eterno status di figli di un dio minore, i dirigenti scolastici – per primi quelli che hanno conferito alla dichiarata controparte il 52% di rappresentatività e ad essa consegnando il loro destino – senza indugi e dismettendo messianiche attese, anche di un nuovo messia annunciato da sicari e mercenari, devono dimostrare un sussulto di orgoglio e chiedere ai loro rappresentanti di ritirare la firma dalla sciagurata Intesa del 30 novembre 2016.

Nella quasi certezza che ciò non avvenga, chiediamo loro di partecipare, da protagonisti, alle iniziative di lotta che il Consiglio Nazionale della DIRIGENTISCUOLA, convocato in via d’urgenza per l’11 e 12 pp.vv., delibererà per invertire la tendenza suicida.

Si guadagni finalmente la convinzione che ciascuno è artefice delle sue fortune, che mai potranno dipendere dalla benevolenza altrui.

La nuova “NUTRICEUTICA”

La nuova “NUTRICEUTICA” per la promozione delle relazioni tra nutrizione e benessere .

Paolo Manzelli egocreanet2016@gmail.com

 

 

  • Egocreanet da vari anni ha proposto di valorizzare il rapporto tra nutrizione e benessere come complessa attivita’ metabolica di elevata importanza sociale ed economica che purtroppo e stata soggetta a semplificazioni concettuali che alterano la comprensione del potenziale essenziale dalla alimentazione nel realizzare una vita sana ed un invecchiamento attivo. (1)

 

Nel focalizzare la attenzione al necessario cambiamento di conoscenze Egocreanet ,a partire da alcuni anni fa’ , ha contribuito a sviluppare una campagna di disseminazione di conoscenze innovative sulla nutrizione, finalizzare a superare il semplice e fuorviante “calcolo in calorie” degli alimenti normalmente utilizzato dai nutrizionisti per sintetizzare le diete proposte . (2)

 

In tale contesto promuovemmo la attenzione alla importanza delle relazioni tra “cervello e cervello enterico” nel controllo delle attivita’ del assorbimento , digestione ed infine del metabolismo alimentare.(3)

 

La azione culturale e scientifica di Egocreanet infatti è stata focalizzata sulle complesse attivita cerebrali attuate nel controllo della alimentazione. Pertanto abbiamo messo in evidenza la azione delle “papille gustative” le quali non sono solo sono localizzate sulla lingua; questi recettori sono presenti anche nel tratto gastrointestinale e in quello respiratorio e nel cuore per segnalare al cervello centrale il regolare apporto di sostanze nutritive e di ossigeno ed anche per stimolare la digestione e la motilita’ del sistema gastrointestinale, mentre nei polmoni e nel cuore, i ricettori del gusto, vengono coinvolti nel controllo del flusso di ossigeno e nella difesa da sostanze potenzialmente tossiche nel sangue o inalate dai polmoni.

 

Egocreanet ha inoltre realizzato recentemente contributi di riflessione sul tema della comprensione e diffusione relazioni tra alimentazione e salute, visti in relazione alla produzione e valorizzazione di sostanze “nutraceutiche”, mettendo in evidenza i piu recenti studi di “nutrigenomica” (5), i quali hanno evidenziato che alcune componenti del cibim hanno effetti sulla espressione dei “Dna nucleare” ed anche su come il ruolo degli “antossidanti” permetta una migliore attivita’ della respirazione cellulare attuata dai “mitocontri”, combattendo l’ eccesso di radicali liberi ed infine su come gli acidi grassi insaturi, contenuti ad es nell’olio di oliva ovvero quelli omega 3 (EPA e DHA) contenuti in buone quantita’ nel pesce, siano utili a migliorare le funzionalita’ anaboliche del colesterolo, che è un componente fondamentale delle membrane biologiche, nonché il precursore di tutti gli ormoni steroidei, e dei sali biliari e della vitamina D…, il cui disequilibrio tra le forme LDL (Costruttiva) e HDL (Distruttiva) determinano disfunzioni cardio-vascolari. (6)

Certamente ancora oggi osserviamo che permane la tendenza a semplificare la complessita’ del rapporto tra “Nutrizione e Benessere”, infatti le nuove conoscenze, pur mettendo in evidenza la necessita di evitare un consumismo alimentare ( specie di grassi insaturi e zuccheri) che degenera in obesita e malessere ,tali avanzamenti cognitivi purtroppo si associano con l’ emergere di una tendenza di una moda alimentare “vegetariana” (che include uova e latticini) o radicalmente di stile “vegano” ( che professa niente cibo di origine animale). Tali modalita’ alimentari tendono ad essere squilibrate in relazione alle necessita di una attivita’ metabolica completa ( anabolica e catabolica ) di un organismo “onnivoro” come quello umano.

Il mangiar sano – o, meglio, il convincersi di mangiare sano – è divenuta una moda,che determina un comportamento psichico orientato ad attribuire la colpa del malessere nutrizionale, a qualche elemento alimentare specifico, cosi da eliminarlo secondo il principio “Libera nos a malo”.

Di conseguenza i “vegani” giustificano l’utilita’ di eliminare del tutto le proteine animali, oppure altri ritengono necessario escludere l’olio di palma, ovvero prevenire la celiachia eliminando il glutine, ed in altri casi bandire il lievito, il glutammato di sodio ecc.. con l’ idea fissa che valga di piu’ il rifuggire da un male potenziale anziche’ approfondire e perseguire un logica nutrizionale piu’ complessa e cosciente tale che possa efficacemente condurre al mantenimento della salute ed al benessere psicofisico. (7)

 

Il metabolismo alimentare è l’insieme dei processi anabolici (costruttivi) e catabolici (degradativi) svolti all’interno di un organismo. In particolare sono proprio le attivita anaboliche capaci di incrementare i processi rigenerativi dalla costruzione fisiologica dell’ organismo umano, quelli che preoccupano Egocreanet che pertanto si propone di rinnovare l’ impegno teso a sviluppare una coerente attivita’ di comprensione e diffusione delle complesse correlazioni relazioni “circolari “ tra nutrizione e benessere..

 

Pertanto nostra attuale intenzione di elaborare un programma innovativo durante l’ anno 2017 sul tema      “ NUTRICEUTICA CONTEMPORANEA “ finalizzato nel mettere in evidenza la ciclicita ‘ del sistema nutrizionale della vita per favorire il benessere individuale e sociale della nostra epoca.

A tale scopo cerchiamo di aggregare un consistente “partenariato di collaborazioni”, sia di competenze che di affiliazione e sostegno al progetto che vorremmo definire di comune accordo con coloro che come Egoceanet, sentano la reale necessita’ di rielaborare un sistema di conoscenze transdisciplinari piu’ adeguato alle esigenze di vita e di benessere contemporanee.

 

Chi vorra aderire per sviluppare tale progetto sul tema : “NUTRICEUTICA – CONTEMPORANEA”

potra’ contattare il presidente di EGOCREANET all’ indirizzo email <egocreanet2016@gmail.com>

 

(Nota : → Distinzione tra NUTRICEUTICA e NUTRACEUTICA:
https://www.facebook.com/groups/EGOCREANET/

 

Spesso le due parole molto simili, differendo solo per una lettera (I) o (A) sono usate senza alcuna distinzione tra di loto . Cio’ causa alcuni fraintendimenti di significato che conviene correggere.

Per NUTR(I)CEUTICA , si intende cio che in una dieta alimentare favorisce il benessere e una corretta crescita ed invecchiamento umano basato su una assunzione equilibrata del cibo.
Pertanto dicendo “NUTRICEUTICA” si associano sia le capacita nutrizionali che terapeutiche del cibo.

Per NUTR(A)CEUTICA ( parola composta da : Alimentazione-Farmaceutica) si intende far prevalere le proprieta’ terapeutiche e funzionali alla prevenzione della salute di alcune componenti degli alimenti prevalentemente vegetali.
Questi composti funzionali come ad es, vitamine, antiossidanti, ed elementi immunostimolanti e protettivi ) possono essere estratti dagli alimenti e venduti come integratori alimentari o farmaceutici.

Ora bisogna fare attenzione che anche un eccesso di antiossidanti rallentando il processo di ossidazione dei mitocondri , vanno a neutralizzare la iper-produzione di radicali liberi del processo di respirazione cellulare, ma anche rallentano la normale rigenerazione cellulare regolata dalla apoptosi , mettendo a rischio la salute dell’intero organismo. (8)

 

BIBLIO ON LINE

(1)- Egocreanet competenze : http://www.nutrheff.cnr.it/?page_id=137

(2)- Progetto Ametista : http://www.edscuola.it/archivio/lre/ametista.htm

(3) –Cervello e cervello enterico : https://dabpensiero.wordpress.com/2013/11/03/cervello-nutrizione-e-benessere-la-nuova-visione-paolo-manzelli/;http://www.caosmanagement.it/menu-84/84-cervello-nutrizione-e-benessere ; http://www.spazifood.it/wp/2015/06/23/lintestino-parla-con-il-nostro-cervello-la-pancia-influenza-la-testa/#comment-5204; http://www.siamotuttigiornalisti.it/it/content/il-cervello-come-organo-del-controllo-della-nutrizione;

(4)- I ricettori del gusto : http://www.pugliaexpo.org/non-solo-scienza-anche-gusto/2015/4/13/i-recettori-del-gusto-cosa-ci-fanno-nellintestino-e-nelle-vie-respiratorie

(5) – Nutrigenomica : http://www.scienzaeconoscenza.it/blog/nuova_biologia/alimentazione-genetica ; http://gsjournal.net/old/science/manzelli68.pdf

(6) –Nutrascienza : https://dabpensiero.wordpress.com/2013/03/21/workshop-nutra-scienza-28marzo2013-paolo-manzelli/; http://www.caosmanagement.it/menu-80/29-progettazione-nutra-scienza-perhorizon-2020

7)- Ciclicita della vita : https://dabpensiero.wordpress.com/2017/02/03/la-bio-economia-circolare-e-i-cicli-di-vita/

8)- Antiossidanti : http://www.lescienze.it/news/2007/02/28/news/contrordine_gli_antiossidanti_fanno_male-583319/;https://www.academia.edu/23488101/NUTRACEUTICA_o_NUTRICEUTICA_una_nuova_scienza_1 ; http://www.innovamarche.it/innova_pubblicazioni/nutraceutica_2.pdf

Tablant

TABLET ANTOLOGIA (TABLANT) di Umberto Tenuta

CANTO 782 TABLANT

TABLET ANTOLOGIA

ASCOLTARE PARLARE LEGGERE SCRIVERE

LEGGERE FIOR DA FIORE SUL PROPRIO TABLET

Gli esseri umani imparano a parlare ascoltando, ascoltando e leggendo.

Il leggere è un ascolto silenzioso.

Un ascolto che arricchisce l’ascolto e quindi la padronanza della parola orale e scritta.

Purtroppo a scuola è vietato parlare ed ascoltare.

Parla solo il docente.

E gli studenti ascoltano solo le sue parole e leggono solo quello che egli decide.

Ritorneremo sul parlare e sull’ascoltare.

Ora ci soffermiamo sul leggere.

Malgrado tutte le indicazioni e le iniziative intraprese, anche per l’incremento e l’utilizzo delle biblioteche scolastiche, a scuola si leggono quasi esclusivamente i libri di testo delle diverse discipline e le antologie letterarie.

Così come lo studio smarrisce il suo significato autentico di amore (Studium=amore), il leggere diventa obbligatorio e quindi odioso.

È possibile cambiare?

Ci sono state esperienze significative al riguardo: libri costruiti su misura dei singoli alunni, utilizzando le fotocopie.

Oggi le tecnologie consentono di fare un balzo in avanti: antologie costruite su misura dei/dai singoli alunni!

EREADER e TABLET oggi sono alla portata di tutti e per tutti gli utilizzi.

Cominciamo per utilizzare i TABLET che oggi si trovano nelle tasche di tutti i giovani!

Un TABLET ANTOLOGIA al posto dei libri di lettura e delle antologie scolastiche.

Brevetto di Umberto Tenuta: TABLANT.

Ogni alunno, con l’aiuto dei suoi docenti, si crea il suo TABLANT!

Fiabe, racconti, novelle, pagine di narrativa…

Anche illustrate.

Anche commentate.

Anche evidenziate.

Anche sintetizzate.

TABLET:

─Libro di lettura (Antlogia)

─Libro di Storia

─Libro di Grammatica

─Libro di…

─Enciclopedia

─INTERNET

TABLET DEI MIRACOLI!

Ai nostalgici dei libri cartacei offriamo gratis pietre levigate, tavolette di argilla, papiri, pergamene!

Sì, pergamene, ossia carte pecudine, ovvero cartapecore!

Noi ci teniamo i nostri beneamati TABLET.

Ce li portiamo in tasca.

Ci bastano!

Ci bastano per leggere.

Ci bastano per fare ricerche.

Ci bastano per scrivere.

Ci bastano per disegnare.

Ci bastano per ascoltare.

Ci bastano per parlare.

Ci bastano per comunicare.

Ci bastano per ricordare che l’uomo è padrone degli strumenti che crea.

E non schiavo!

i miei Canti −ed altro− sono pubblicati in:
http://www.edscuola.it/dida.html
Altri saggi sono pubblicati in
www.rivistadidattica.com
E chi volesse approfondire questa o altra tematica
basta che ricerchi su Internet:
“Umberto Tenuta” − “voce da cercare”

 

Scuole vincitrici del concorso nazionale “10 febbraio”

Giorno del Ricordo, venerdì a Montecitorio la premiazione delle scuole vincitrici del concorso nazionale “10 febbraio”
Inviata circolare per le celebrazioni
Fedeli: “Pagina dolorosa,
scuola luogo di memoria attiva”

Saranno premiate il prossimo venerdì a Montecitorio le scuole vincitrici del concorso nazionale “10 febbraio” istituito del Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca in memoria delle vittime delle Foibe e degli esuli giuliano-dalmati, per migliorare la conoscenza delle vicende del confine orientale italiano e l’esodo dei cittadini italiani dall’Istria, da Fiume e dalla Dalmazia.
L’iniziativa, alla sua settima edizione, è rivolta alle istituzioni scolastiche di ogni ordine e grado per promuovere l’educazione europea e la cittadinanza attiva, l’approfondimento della storia italiana attraverso una migliore conoscenza dei rapporti storici, geografici e culturali nell’area dell’Adriatico orientale.

“Nasce la Repubblica Italiana senza un confine”, questo il tema dell’edizione del concorso di quest’anno che ha invitato docenti e studenti a riflettere sul contesto storico e politico dell’epoca, sia a livello internazionale che nazionale, e a tentare una comparazione tra i fatti di allora e i casi che si prospettano in altre regioni europee investite in tempi più o meno recenti da processi di dissoluzione delle precedenti sovranità, di rivendicazione territoriale, di nuovi confini etnici non ancora riconosciuti e/o contestati.

Una circolare alle scuole invita poi a celebrare il Giorno del Ricordo del 10 febbraio con momenti di approfondimento e riflessione. “Quella delle Foibe è stata una pagina molto dolorosa della storia e la scuola è in prima linea nella trasmissione di un ricordo che per troppo tempo non ha avuto il giusto spazio nella nostra memoria collettiva – sottolinea la Ministra Valeria Fedeli -. Abbiamo il dovere di promuovere e supportare una memoria attiva perché è da quella che dipende una cittadinanza responsabile per le nostre ragazze e i nostri ragazzi. Il Ministero è da tempo impegnato su questo fronte e anche quest’anno rinnova l’invito alle scuole a dedicare momenti di approfondimento e riflessione in occasione del Giorno del Ricordo”.

Quanto alle polemiche che in questi giorni stanno circolando in merito ad una conferenza sulle foibe che si svolgerà sabato prossimo alle 17 nella biblioteca comunale di Costa Volpino, in provincia di Bergamo, la Ministra precisa: “L’evento si svolgerà in orario extrascolastico e senza partecipazione delle istituzioni scolastiche. È dunque evidente che non si procederà al rilascio di alcun credito formativo”.

Asse II Infrastrutture per l’istruzione – Avviso Licei musicali e sportivi

Asse II Infrastrutture per l’istruzione – Fondo Europeo di Sviluppo Regionale (FESR) – Obiettivo specifico – 10.8 – “Diffusione della società della conoscenza nel mondo della scuola e della formazione e adozione di approcci didattici innovativi” – Azione 10.8.1
Interventi infrastrutturali per l’innovazione tecnologica, laboratori di settore e per l’apprendimento delle competenze chiave.

Avviso Laboratori Licei Musicali Coreutici e Sportivi

Avviso Licei musicali e sportivi

Giorno del ricordo

Con la Legge 30 marzo 2004, n. 92, la Repubblica riconosce il 10 febbraio quale ‘Giorno del ricordo, al fine di conservare e rinnovare la memoria della tragedia degli italiani e di tutte le vittime delle foibe, dell’esodo dalle loro terre degli istriani, fiumani e dalmati nel secondo dopoguerra e della piu’ complessa vicenda del confine orientale’.


Giorno del Ricordo delle Foibe e dell’Esodo Giuliano – Dalmata:
a Montecitorio le celebrazioni con centinaia di studenti.
Fedeli: “La scuola in prima linea nella trasmissione del ricordo,
da memoria attiva dipende cittadinanza responsabile”

In occasione del Giorno del Ricordo delle Foibe e dell’esodo Giuliano – Dalmata, che si celebra il 10 febbraio, centinaia di ragazze e ragazzi delle scuole di ogni ordine e grado, accompagnati dagli insegnanti, riempiranno gli scranni dell’Aula di Palazzo Montecitorio, a partire dalle ore 11, insieme ai tanti componenti delle Associazioni degli Esuli.

Ai saluti introduttivi della Presidente della Camera Laura Boldrini seguiranno gli interventi del Ministro degli Affari esteri e della Cooperazione internazionale Angelino Alfano, di Davide Rossi docente dell’Università di Trieste, del Presidente della Federazione delle Associazioni degli esuli istriani fiumani e dalmati Antonio Ballarin. Sarà presente il Presidente del Senato, Pietro Grasso.

Al termine della manifestazione, la Presidente Boldrini e il Sottosegretario all’Istruzione, Università e Ricerca Gabriele Toccafondi, consegneranno le targhe premio alle scuole vincitrici del concorso “10 febbraio – Nasce la Repubblica italiana senza un confine”, promosso dal Miur e dalle Associazioni degli Esuli. L’iniziativa, giunta alla sua settima edizione, è rivolta alle istituzioni scolastiche di ogni ordine e grado con la finalità di promuovere l’educazione europea e la cittadinanza attiva, di sollecitare l’approfondimento della storia italiana attraverso una migliore conoscenza dei rapporti storici, geografici e culturali nell’area dell’Adriatico orientale e di migliorare la conoscenza delle vicende del confine orientale italiano e l’esodo dei cittadini italiani dall’Istria, da Fiume e dalla Dalmazia.

L’edizione di quest’anno del concorso che ha invitato docenti e studenti a riflettere sul contesto storico e politico dell’epoca, sia a livello internazionale che nazionale, e a tentare una comparazione tra i fatti di allora e i casi che si prospettano in altre regioni europee investite in tempi più o meno recenti da processi di dissoluzione delle precedenti sovranità, di rivendicazione territoriale, di nuovi confini etnici non ancora riconosciuti e/o contestati.

Il Miur ha inoltre inviato una circolare alle scuole che invita a celebrare il Giorno del Ricordo del 10 febbraio con momenti di approfondimento e riflessione.

“Quella delle Foibe è stata una pagina molto dolorosa della storia e la scuola è in prima linea nella trasmissione di un ricordo che per troppo tempo non ha avuto il giusto spazio nella nostra memoria collettiva – sottolinea la Ministra Valeria Fedeli -. Abbiamo il dovere di promuovere e supportare una memoria attiva perché è da quella che dipende una cittadinanza responsabile per le nostre ragazze e i nostri ragazzi. Il Ministero è da tempo impegnato su questo fronte e anche quest’anno rinnova l’invito alle scuole a dedicare momenti di approfondimento e riflessione in occasione del Giorno del Ricordo”.