P. Cognetti, Le otto montagne

Le otto montagne, un romanzo di Paolo Cognetti,
Einaudi editore, settembre 2016

di Mario Coviello

Fontane 2014-2016
Questa storia è per l’amico che l’ha ispirata, guidandomi dove non c’è il sentiero. E per la Fede e la Fortuna che fin dall’inizio l’hanno custodita, con tutto il mio amore.

E’ questa la dedica che Paolo Cognetti ha scritto alla fine del romanzo “ Le otto montagne”.178 pagine,dodici capitoli, quattro per ciascuna delle tre parti in cui si divide: Montagna d’infanzia, La casa della riconciliazione, Inverno di un amico.

Dico subito che questo libro mi ha preso e commosso e l’ho divorato in una sola giornata, riflettendo, piangendo, senza avere la forza di abbandonarlo.

Pietro il protagonista si racconta in prima persona con un linguaggio piano e introspettivo. Si legge dentro e non si fa sconti; non ha certezze, ed è sempre alla ricerca. Chiuso e incapace di lasciarsi andare, figlio unico, cresce in un quartiere della periferia di Milano molto rumoroso. Non ha amici. Da piccolo è la madre che in montagna lo costringe a conoscere Bruno, che diventa il suo amico per tutta la vita. La madre, sensibile, aperta, si dedica agli altri e si circonda di amiche. Giovanni Guasti, il padre, orfano, è sempre solitario, in fuga, caparbio, determinato, spavaldo, ansioso, insoddisfatto.

“Il modo in cui Cognetti racconta, come scavando nel silenzio, la paternità e l’amicizia maschile ha qualcosa di scoperto, di selvaggio, di classico. E la vulnerabilità si manifesta più forte, più esemplare laddove non è detta, ma solo contemplata: «Mi tornò in mente una certa fragilità che avevo intravisto in lui, certi attimi di smarrimento che subito si affrettava a nascondere. Quando mi sporgevo da una roccia e gli veniva d’istinto di afferrarmi per la cintura dei pantaloni. Quando stavo male sul ghiacciaio e si agitava più lui di me. Mi dissi che forse quest’altro padre l’avevo avuto sempre lì e non me n’ero mai accorto, per quanto era ingombrante il primo, e cominciai a pensare che in futuro avrei dovuto, o potuto, fare un altro tentativo con lui». Anche fuori tempo massimo. (Paolo di Paolo)

La vocazione, il destino, la ragione di vita dei quattro protagonisti di questo romanzo è la montagna. La montagna alle falde del Monte Rosa e poi quella del Nepal. La montagna di Grana è dura, difficile, faticosa. Una montagna da scalare, da nuotare nei suoi laghi gelati, con i pini cembri, abeti, olmi, faggi, querce, betulle, ontani. Da gustare nel suo dialetto, lingua delle canzoni, delle emozioni, dei ricordi. Da assaporare nel latte, nella toma, al calore della stufa, alla ricerca dell’essenziale. La montagna un patrimonio prezioso che l’uomo sta distruggendo senza sapere che “qualunque sia il destino, abita nelle montagne che abbiamo sopra la testa” (pag. 25). La montagna che consente la costruzione di una casa attaccata alla roccia “la burma”.

Una casa costruita da Pietro e da Bruno scorticandosi le mani, sudando, con il legno e la pietra; il loro rifugio dell’anima.

Il romanzo racconta il difficile rapporto tra un figlio e suo padre, il calore di una madre che sa comprendere e tacere, la forza di un’amicizia che matura nel tempo e dà senso alla vita, l’amore di Lara per Bruno e la sua fine. La bellezza selvaggia della piccola Anita, nata in un alpeggio che deve imparare le regole della convivenza.

E’ un romanzo che racconta la storia di due amicizie che la montagna uccide e dei sopravissuti che devono convivere con i loro sensi di colpa.

“ Le otto montagne” ci insegna il ritmo lento della natura, lo scorrere delle stagioni, la durezza della fatica, del lavoro fatto con le mani, del fiato necessario per salire sempre più in alto.

“Le otto montagne” ci interroga sul senso della vita e della memoria, perché, come Cognetti ha raccontato a Fabio Fazio a “ Che tempo che fa” : La montagna è la condizione necessarie per ascoltarsi.”

“L’estate cancella i ricordi proprio come scioglie la neve, ma il ghiacciaio è la neve degli inverni lontani, è un ricordo d’inverno che non vuole essere dimenticato” (pag.119). E ancora:“Un uomo con due baffi bianchi mi raccontò che per lui ripercorrere gli stessi sentieri di montagna ogni anno, quelli dei valloni abbandonati in cui niente sembra cambiare mai, era un modo di ripensare alla vita. Era come se, attaccando lo stesso vecchio sentiero una volta all’anno, si addentrasse tra i ricordi e risalisse il corso della propria memoria. “(pag. 126)

«Le otto montagne, in fondo parla anche di questo: della fragilità dentro un mondo di pietra e ghiaccio. E di padri, di figli. Dell’amicizia che i maschi non sanno dirsi, perché non le parole giuste o forse per troppo pudore. Questo libro nasce col respiro lungo di un classico, quasi un meteorite di altri tempi dentro un universo a volte in fuga dai grandi temi.» (Maurizio Crosetti , «La Repubblica» del 10/11/2016).

L’alunno autistico, una grande opportunità per imparare a lavorare in gruppo

Ai Dirigenti Scolastici delle scuole di ogni ordine e grado
Ambito 1 Roma

 

Oggetto: Convegno Nazionale “L’ alunno autistico, una grande opportunità per imparare a lavorare in gruppo” 18 maggio 2017 ore 9.00-18.00 Aula Magna dell’ IPSSS “Edmondo De Amicis” Via L.Galvani 6 Roma

                      

Caro collega,

Il Centro Territoriale di Supporto (C.T.S.) dell’I.P.S.S.S. “Edmondo De Amicis” organizza il Convegno nazionale: “ L’ alunno autistico, una grande opportunità per imparare a lavorare in gruppo” 18 maggio 2017 ore 9.00-18.00 Aula Magna dell’ IPSSS “Edmondo De Amicis”                      

L’iniziativa intende far conoscere le problematiche inerenti l’inclusione degli alunni con disturbo dello spettro autistico e fare acquisire le competenze relazionali indispensabili per lavorare in gruppo quando in classe è presente un alunno autistico. Una disabilità di tale complessità necessita di un intervento articolato ,che solo il lavoro di gruppo può assicurare diffondendo così nella scuola un clima collaborativo, utile per l’inclusione di tutti gli alunni con BES. Si fa presente che per il Convegno, la cui partecipazione è gratuita, è stato concesso dal MIUR l’esonero dal servizio con Protocollo n. AOODGPER0018635 del 28/04/2017.

Per l’iscrizione bisogna compilare entro il 14 maggio il modulo presente sul sito dell’IPSSS Edmondo De Amicis: www.edeamicis.com

La lista dei docenti ammessi al convegno sarà pubblicata sullo stesso sito il 15 maggio.   Le SS.VV. sono invitate a partecipare al convegno proposto.

Per informazioni le SS.VV. sono invitate ad utilizzare esclusivamente il seguente contatto nicstriano56@gmail.com.

Un cordiale saluto.

 

Alla presente si allega il programma del Convegno.

 

IL DIRIGENTE SCOLASTICO
(Prof. Massimo Quercia)


 

Olimpiadi di Matematica

Olimpiadi di Matematica, sul podio
le campionesse e i campioni dei numeri
In 1.200 in gara da tutta Italia

(Roma, 7 maggio 2017) Sono state assegnate questa mattina le medaglie alle campionesse e ai campioni delle Olimpiadi di Matematica. Circa 1.200 le studentesse e gli studenti provenienti da tutta Italia che si sono sfidati per il podio giovedì e venerdì, a Cesenatico.

Due giorni di gare a colpi di formule, espressioni algebriche, calcoli aritmetici, ma anche capacità di problem solving e creatività. Le partecipanti e i partecipanti erano in quasi 250.000 ai nastri di partenza.

Le Olimpiadi di Matematica sono gare individuali e a squadre rivolte a tutte le ragazze e i ragazzi dell’ultimo triennio delle scuole secondarie di secondo grado. La competizione è promossa dal Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca – Direzione Generale per gli Ordinamenti Scolastici e la Valutazione del Sistema Nazionale di Istruzione – ed è organizzata dall’Unione Matematica Italiana. Queste Olimpiadi rientrano nel Programma nazionale di valorizzazione delle eccellenze del Miur.

LE GARE

Due le categorie di gara: individuale (alla XXXIII edizione) e di squadra (alla XVIII edizione). Per la gara individuale sono stati quasi 250.000 le studentesse e gli studenti coinvolti nelle precedenti fasi di selezione (di istituto e distrettuale). Di questi in 300 si sono classificati per la finale a Cesenatico. Per la conquista del titolo le ragazze e i ragazzi hanno dovuto affrontare la soluzione di sei problemi, senza l’utilizzo della calcolatrice. Si tratta di sei esercizi su algebra, geometria e calcolo della probabilità. Conta la destrezza con i numeri e le formule, ma anche la capacità di problem solving e la creatività.

Per la gara a squadre le formazioni in competizione per il titolo sono state 126, ciascuna da 7 studentesse e studenti (882 in totale per quest’ultima fase di selezione). Tra di loro anche quattro squadre invitate da Regno Unito, Repubblica Ceca, Romania e Ungheria (i cui risultati saranno fuori classifica). A ciascun team è stato chiesto di risolvere per la finale 24 problemi nel minor tempo possibile. Tutte le prove delle gare sono state preparate dalla Commissione Olimpiadi dell’Unione Matematica Italiana.

LA MATEMATICA? UN GIOCO (SEMPRE PIÙ) PER RAGAZZE

I  300 finalisti e finaliste delle gare individuali provengono in prevalenza dal Nord (157) e dalle regioni centrali (62). In gran parte frequentano il Liceo Scientifico (222). In 55 vengono da un indirizzo tecnico. Il Liceo Classico è rappresentato da 13 alunne e alunni.

I ragazzi si sono confermati anche per questa edizione molto più numerosi delle ragazze, rispettivamente 273 a 27. Questo però non ha impedito alle ragazze di conquistare una medaglia.

Un divario leggermente meno ampio nella competizione a squadre dove i ragazzi sono stati 810 e le ragazze 310. Tra di loro anche le studentesse delle 20 squadre selezionate a gennaio scorso nell’ambito della Gara nazionale femminile. La competizione è stata organizzata quest’anno per la prima volta e ha visto la partecipazione di 219 squadre e 1.533 ragazze. L’iniziativa rientra tra quelle messe in campo dal Miur (tra cui il Mese delle Stem) per cercare di superare lo stereotipo che vuole che gli studi tecnico-scientifici siano prevalentemente scelti da studenti e non da studentesse o comunque più adatti ai maschi.

Una medaglia d’oro è stata data alle prime e ai primi 25 classificati delle gare individuali. Mentre sono state 59 le medaglie d’argento assegnate e 73 quelle di bronzo. Medaglie d’oro, d’argento e di bronzo, invece, per le squadre classificate ai primi tre posti. Le alunne e gli alunni primi classificati affronteranno nelle prossime settimane un’ulteriore selezione: i primi 6 parteciperanno alle Olimpiadi Internazionali di Matematica (IMO) che si terranno quest’anno a Rio de Janeiro, in Brasile, a luglio.

I premi assegnati:

Gara a squadre – Medaglia d’oro

Liceo Leonardo di Brescia
Liceo Marconi di Carrara
Liceo Landi di Velletri

Gara individuale – Medaglia d’oro

Nome Anno Indirizzo di studio Istituto scolastico
Chen Jacopo Guoyi V Liceo Scientifico Statale Ascanio Landi di Roma
Viola Federico IV Liceo Scientifico Righi di Roma
Ulliana Andrea V Liceo Scientifico I. Nievo di Padova
Deniskin Nikita V I.I.S.S. F. Sbordone di Napoli
Ciprietti Andrea IV Liceo Scientifico Statale M. Curie di Teramo
Tarini Bernardo III Liceo Scientifico Statale Antonio Gramsci di Firenze
Pruneri Fabio IV Liceo Scientifico Alessandro Volta di Milano
Straffelini Cesare IV Liceo Classico Maffei di Trento
Maculan Mattia V Liceo Classico Francesco Corradini di Vicenza
Ruggeri Davide V I.I.S.S. Pacinotti di Roma
Lattaruolo Gianmarco IV Liceo Pedagogico Nomentano di Roma
Trenta Alessandro V I.I.S.S. Galileo Galilei di Cremona
Interdonato Giovanni IV Liceo Scientifico Don Bosco di Catania
Piccaro Alessandro IV I.I.S.S. Arturo Malignani di Udine
Vergamini Marco IV I.I.S.S. Garfagnana di Lucca
Cagnetta Alberto V Liceo Scientifico Niccolo’ Copernico di Udine
Colombo Giacomo V Liceo Scientifico E. Fermi di Padova
Corso Gabriele IV Liceo Scientifico Alessandro Volta di Milano
Demeio Lorenzo V Liceo Scientifico G. Leopardi di Macerata
Friso Linda IV Liceo Scientifico I. Nievo di Padova
L’Episcopo Alberto IV Liceo Scientifico G. Galilei di Catania
Navone Giorgio V Liceo Scientifico Statale Nicolo’ Tron di Vicenza
Giustiniani Angelo V Liceo Scientifico Statale Leonardo da Vinci di Treviso
Marino Domenico III Liceo Scientifico Plinio Seniore di Roma
Mecenero Giovanni II I.I.S.S. Leonardo da Vinci di Vicenza

 

Orchestra Erasmus

Europa: il 7 maggio debutta a Firenze l’Orchestra Erasmus
Studentesse e studenti di 20 conservatori suonano in memoria
delle ragazze scomparse in Spagna

Il 7 maggio alle 18 l’Orchestra Erasmus debutta a Firenze, in Piazza SS. Annunziata, con un concerto dedicato alle studentesse decedute in Spagna un anno fa. Presenti i familiari delle ragazze, la Ministra dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, Valeria Fedeli, le rappresentanti e i rappresentanti del territorio e delle istituzioni.

L’Orchestra, nata su iniziativa dell’Agenzia Nazionale Erasmus+ Indire, è composta da quaranta studentesse e studenti Erasmus provenienti da venti conservatori di tutta Italia, che si esibiranno per la prima volta insieme in ricordo delle giovani ragazze.

«Festeggiamo l’Europa e l’Erasmus, il progetto che da 30 anni apre confini e orizzonti a milioni di ragazze e ragazzi in tutta l’Unione, con la musica suonata da questa orchestra, che è espressione dei nostri migliori talenti, della bellezza dello scambio, della condivisione, dell’incontro di tante differenze. Vogliamo celebrare e riconoscere l’importanza di questa esperienza unica – dichiara la Ministra all’Istruzione, all’Università e alla Ricerca, Valeria Fedeli –  che da 30 anni crea nuove cittadine e nuovi cittadini europei, ha dato vita alla cosiddetta ‘Generazione Erasmus’, e con questa a una nuova anima europea, rafforzando l’identità comunitaria. E lo facciamo ricordando le ragazze che l’anno scorso hanno perso la vita in Spagna proprio mentre partecipavano al programma di mobilità. Alla presenza dei loro familiari ribadiamo il nostro impegno di donne e uomini di Governo per rendere l’Erasmus più sicuro, strutturato su regole condivise da tutti i Paesi partecipanti e stringenti, affinché non si ripetano più tragedie. In occasione della Festa dell’Europa, che celebriamo il 9 maggio, torniamo a farci garanti della fiducia che queste giovani e questi giovani ripongono nell’Unione e nel futuro».

Il concerto si inserisce nel quadro delle celebrazioni per i 30 anni del Programma Erasmus al Festival d’Europa, l’iniziativa biennale promossa da Comune di Firenze, Regione Toscana e l’Istituto Universitario Europeo. L’Agenzia nazionale Erasmus+ Indire è parte del comitato organizzativo del Festival d’Europa insieme alle agenzie Erasmus+ INAPP e ANG e in collaborazione con i Ministeri competenti.

L’evento è aperto a tutti ed è gratuito. In caso di pioggia il concerto si svolgerà nel Teatro della Compagnia, via Cavour, 50/R.

Info: http://festivaleuropa.erasmusplus.it/

Hashtag: #erasmus30