SPECIALIZZAZIONE PER LE ATTIVITÀ DI SOSTEGNO (DM 30/09/2011) A.A. 2016/2017

BANDO PER L’AMMISSIONE AI CORSI DI FORMAZIONE PER IL CONSEGUIMENTO DELLA SPECIALIZZAZIONE PER LE ATTIVITÀ DI SOSTEGNO (DM 30/09/2011) A.A. 2016/2017

Si comunica che è stato pubblicato online, sul sito internet dell’Università degli Studi di Roma “Foro Italico” il bando del III° Ciclo del corso di Specializzazione per le attività di Sostegno a.a. 2016/2017 rivolto a tutti gli insegnanti scolastici di ogni ordine e grado già abilitati all’insegnamento.
L’avviso con il relativo bando, le varie indicazioni cui attenersi e la documentazione da presentare elettronicamente è reperibile attraverso il seguente link: http://www.uniroma4.it/?q=node/3164
La presentazione delle domande scade il 18 maggio 2017 alle ore 13:00, mentre la data delle prove preselettive è fissata per il 26 maggio 2017 a partire dalle ore 09:00 presso l’ERGIFE Palace Hotel in Via Aurelia, 619, Roma.

Tre R: Responsabilità, Rischi, Retribuzione

UDIR, sindacato dei Dirigenti Scolastici, si presenta a Milano, all’insegna di tre R: Responsabilità, Rischi, Retribuzione

Dopo il successo degli incontri organizzati nei mesi scorsi, il giovane sindacato prosegue nell’impegno a tutela dei diritti dei dirigenti scolastici promuovendo un convegno a Milano.

Lunedì 15 maggio, dalle ore 08.30 alle 18.00, presso il Novotel Milano Linate, via Mecenate 121, personalità del mondo della scuola discuteranno dell’emergenza che – aggravata dalla riforma Renzi-Giannini – continua a intralciare l’attività professionale dei dirigenti scolastici: l’accresciuto carico di lavoro, con spostamenti continui per raggiungere plessi e sedi scolastiche, e con responsabilità esorbitanti alle quali non corrisponde un riconoscimento retributivo commisurato.

Interverranno: il dott. Pino Zingale, procuratore generale d’appello della Corte dei Conti per la Sicilia; Valentina Aprea, assessore all’Istruzione, Formazione e Cultura della Regione Lombardia; il dott. Cosimo Scaglione dell’U.S.R. per la Lombardia; il dott. Max Bruschi, ispettore Miur; la dott.ssa Anna Armone, responsabile AA.GG. SSPA di Bologna; l’avvocato Francesca Lideo; l’ingegnere Natale Saccone. Tra i relatori, anche prestigiosi dirigenti scolastici: Annalisa Wagner, Pietro Perziani, Concetta Giannino, Laura Carmen Sanfilippo, Salvatore Indelicato, Donato Gentile.

Il professore Marcello Pacifico, segretario organizzativo Confedir, darà il benvenuto ai partecipanti e introdurrà i lavori che verteranno, tra altro, su aspetti normativi e organizzativi, sui dati retributivi, e sulle azioni legali che verranno intraprese per ottenere l’inquadramento stipendiale che si auspica.

Il giovane sindacato UDIR – che aderisce alla CONFEDIR, confederazione che, per il triennio 2015-18, è rappresentativa al tavolo della contrattazione nazionale per la dirigenza pubblica -, si propone l’obiettivo di un criterio retributivo omogeneo per i dirigenti assunti dal 2001 in poi. È un obiettivo che i sindacati firmatari, nell’ex area V, del CCNL 2000-2001 hanno abbandonato, come si evince dai CC.CC.NN.LL. 2002-2005 e 2006-2009 che non hanno tutelato l’anzianità di servizio; proprio il recupero della RIA, ai dirigenti assunti dall’a.s. 2001-02 in poi (l’ammontare di circa 2mila euro annui), è un obiettivo che ci si propone, con il supporto della rete dei legali, di conseguire. Altri obiettivi sono il recupero degli arretrati (ulteriori 30mila euro, pro capite) e il ripristino delle risorse (4mila euro annui) non più erogate in seguito all’abbattimento (33% nell’ultimo quinquennio) del FUN (il fondo per la retribuzione di posizione e di risultato), che ha avuto anche riflessi negativi nella contrattazione regionale.

Il convegno di Milano, organizzato in collaborazione con Eurosofia, darà diritto ai crediti per l’obbligo formativo annuale dei dd.ss.; inoltre, è disposto l’esonero dal servizio. I partecipanti possono chiedere un rimborso spese.

Sole Sicuro nelle Scuole

Sole Sicuro nelle Scuole

18 maggio 2017
presso la Biblioteca Nazionale Centrale di Roma
(Viale Castro Pretorio, 105)

 

La pelle ha una sua memoria e anche le scottature prese da bambini possono presentare serie problematiche anche dopo diversi anni. Per divulgare la cultura di una corretta prevenzione dai danni del sole si parte dai più giovani e la campagna Sole Sicuro, lanciata nel 2014 da AIDECO (Associazione Italiana Dermatologia e Cosmetologia) e OMIA – specializzata in eco-bio cosmesi – è ora entrata anche nelle Scuole, grazie anche alla collaborazione dell’Ufficio Scolastico della Regione Lazio (USR Lazio), Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca.

Sole Sicuro nelle Scuole si pone come obiettivo quello di sensibilizzare, educare e informare bambini e ragazzi per prevenire i rischi derivanti da un’esposizione prolungata e dannosa ai raggi solari. Durante l’incontro sarà proiettato il cartone animato informativo e saranno presentate le funzionalità del nuovo portale online Education Sole Sicuro riservato a studenti e docenti.

Erasmus+ e il futuro dell’Europa

Conferenza “Erasmus+ e il futuro dell’Europa”

martedì 9 maggio, ore 9-13
Palazzo Vecchio, Salone dei Cinquecento, Firenze

 

Martedì 9 maggio a Firenze, dalle 9 alle 13 a Firenze, nel Salone de’ Cinquecento in Palazzo Vecchio, si svolgerà la conferenza “Erasmus+ e il futuro dell’Europa”. Partecipano la Ministra dell’Istruzione, Valeria Fedeli e il Sottosegretario con delega agli Affari europei, Sandro Gozi, il Sottosegretario del Ministero dell’Istruzione, Gabriele Toccafondi, il Sottosegretario al Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, Luigi Bobba, la parlamentare europea Silvia Costa, oltre ad alcuni pionieri Erasmus che sono partiti nei primissimi anni del Programma e testimonial, volti noti del mondo della tv, del giornalismo e dello sport che negli anni dell’università hanno vissuto un’esperienza Erasmus.

La conferenza ospiterà anche l’esibizione dell’Orchestra Erasmus, formata da 40 studenti Erasmus italiani e stranieri da venti Conservatori e Istituti musicali italiani.

L’evento si inserisce nell’ambito delle celebrazioni organizzate dal 7 al 9 maggio nel capoluogo toscano dalle Agenzie nazionali Erasmus+ Indire, Inapp e ANG per i 30 anni dalla nascita di Erasmus e nell’ambito del Festival d’Europa 2017.
Diretta streaming dalla Pagina Ufficiale YouTube di Erasmus+ INDIRE

Info e programma: http://festivaleuropa.erasmusplus.it/

Accrediti: comunicazione@indire.it – tel. 055.2380444

Hashtag dell’evento: #erasmus30

Hashtag del Festival d’Europa: #fde17

Group of Senior Officials

Group of Senior Officials sulle Infrastrutture di Ricerca Globali

Il Group of Senior Officials (GSO) si riunisce il 15-16 maggio a Napoli e, sotto la presidenza italiana, elaborerà un report sulle infrastrutture di ricerca di interesse globale (GRI) che sarà anche presentato alla riunione dei ministri della ricerca del G7 in settembre a Torino

A seguito del primo incontro dei ministri della ricerca scientifica del G8 – Okinawa, 2008 – venne creato il GSO, inizialmente nella configurazione informale G8+5 del Carnagie Group, con il compito di scambiare informazioni sulle strategie di creazione di nuove infrastrutture di ricerca di interesse internazionale e di elaborare il concetto di Global Research Infrastructures per ottimizzare gli sforzi sulle tematiche di ricerca di massima urgenza – grand challenges – e individuare, fra le risorse esistenti, le migliori sinergie possibili. Il mandato del GSO è stato rinnovato nei successivi incontri dei ministri della ricerca del G8 – UK 2013 – e del G7 Science– DE 2015.

Le infrastrutture di ricerca sono l’impalcatura di sostegno alla ricerca di frontiera, dove investimenti in competenze e risorse finanziarie eccedono le capacità di singole istituzioni o Paesi e richiedono quindi un coinvolgimento internazionale o anche globale. L’Italia svolge un ruolo importante nella programmazione e realizzazione delle infrastrutture di ricerca, sia a livello nazionale che europeo nel quadro della Roadmap elaborata dallo European Strategy Forum for Research Infrastructures (ESFRI). Alcune delle infrastrutture con forte coinvolgimento italiano sono potenzialmente infrastrutture globali, negli ambiti della fisica, dell’ambiente, del patrimonio culturale, della biomedicina.

Le infrastrutture globali hanno carattere di unicità, e possono configurarsi in un sito unico come i grandi acceleratori per la fisica, o essere multi-sito come gli osservatori della terra solida o degli oceani, o ancora realizzare programmi globali articolati su una molteplicità di laboratori coordinati. Le infrastrutture di ricerca producono dati e metadati che sono resi accessibili e interoperabili dalle nuove infrastrutture-dati (e-infrastructures) di scala internazionale e, in prospettiva, globale.

L’accesso alle infrastrutture di ricerca globali deve essere garantito alle migliori proposte di utilizzo, selezionate da esperti internazionali, senza limitazioni dovute alla nazionalità dei proponenti o al coinvolgimento delle loro istituzioni nella proprietà delle infrastrutture stesse. Il Global excellent-driven Access deve essere il criterio di riferimento per l’uso delle GRI, favorendo anche la mobilità dei ricercatori. L’accesso ai dati e ai metadati è il fondamento della “Open Science” e vede nelle GRI un ruolo di produttore e garante della qualità delle informazioni scientifiche per l’elaborazione di nuove conoscenze.

Il Framework delle GRI, elaborato dal GSO e poi adottato dal G8 nel 2013, individua le caratteristiche e condizioni per la realizzazione di una GRI, anche a partire da infrastrutture esistenti su base nazionale, ma con alto potenziale di impatto se opportunamente sviluppate in chiave globale. Il lavoro più recente ha permesso di individuare alcuni casi di studio per i quali l’ipotesi di formazione di una GRI su base consortile o di accordo multilaterale è più maturo.

L’Italia sostiene, fra questi primi casi di studio, le ipotesi di laboratorio sotterraneo globale, congiuntamente elaborato da LNGS-INFN e SNOLAB (Canada) e la globalizzazione del consorzio internazionale per la fenotipizzazione completa delle mutazioni genetiche del modello murino, IMPC (International).

Hack-Waste, il primo hackathon della scuola sullo spreco alimentare

Scuola, studentesse e studenti da tutta Italia a Milano
per Hack-Waste, il primo hackathon della scuola sullo spreco alimentare

(Roma, 8 maggio 2017) Nuove tecniche di produzione alimentare, nutrizione del futuro, food security, diritto al cibo sano, sostenibile e accessibile a tutte e a tutti: sono alcuni dei temi sui quali  60 studentesse e studenti provenienti dalle scuole di tutto il Paese si confronteranno oggi e domani a Milano durante Hack-Waste, il primo hackathon della scuola italiana dedicato allo spreco alimentare.

L’evento è organizzato dal Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca e dal Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali per “Agrogeneration”, iniziativa del Consiglio per la ricerca in agricoltura e l’analisi dell’economia agraria (Crea) in occasione del summit internazionale sulla food innovation “Seeds&Chips”.

Sono quindici le scuole che parteciperanno all’evento: l’ITET “Don Luigi Sturzo” di Bagheria (PA), l’IPSAR “Le streghe” di Benevento, l’IIS “Leonardo da Vinci” di Carate Brianza (MB), l’IIS “Piero Sraffa” di Crema (CR), l’IS “Giovanni Falcone” di Gallarate (VA), l’IIS “G. Gasparrini” di Melfi (PZ), l’IPSEOA “Girolamo Varnelli” di Macerata, l’IISS “Des Ambrois” di Oulx (TO), il Liceo scientifico “Ariosto-Spallanzani” di Reggio Emilia, l’IPSSEOA “Costaggini” di Rieti, l’ITA “Emilio Sereni” di Roma, l’IIS “Serafino Riva” di Sarnico (BG), l’IIS “Ovidio” di Sulmona (AQ), l’IISS “Pacinotti” di Taranto, l’ISIS “Don Milani” di Tradate (VA).
Cinque istituti, invece, avranno la possibilità di esporre buone pratiche e progetti innovativi. Si tratta dell’Istituto tecnico agrario “Minoprio” di Vertemate Con Minoprio (CO) che esporrà un progetto di mappatura delle piante tramite QRcode grazie al quale è possibile scaricare contenuti relativi alle loro caratteristiche sia per l’impiego in cucina sia per quello nel campo della medicina; dell’Istituto tecnico agrario “Pellegrini” di Sassari che presenterà ”Lab-Smart Rurality”, un programma che ha l’obiettivo di ragionare sull’integrazione tra città e campagna, scuola e lavoro, didattica e agricoltura; dell’ISIS “Leopoldo II di Lorena” di Grosseto che esporrà un mini sylos grazie al quale le studentesse e gli studenti, in collaborazione con un’azienda di Grosseto, l’Eurosider S.a.s., stanno sperimentando la conservazione ecosostenibile dei cereali; dell’ITAS “Gallini” di Voghera (PV) che ha attivato una sperimentazione per diffondere strumenti innovativi di conoscenza (come il network professionale per l’agricoltura “SITI4farmer”, una soluzione Cloud dedicata al comparto agricolo) all’interno dell’azienda agricola della scuola; dell’IISS “Caramia – Gigante” di Locorotondo (BA) che darà testimonianza del progetto attraverso il quale le allieve e gli allievi hanno acquisito conoscenze e abilità sui sistemi innovativi di rilevazione dati di interesse agronomico per la realizzazione, il controllo e l’utilizzazione a fini agronomici di una centralina meteorologica.

Partendo dal sapere e dalle ispirazioni maturate durante EXPO 2015 e guardando agli obiettivi di sviluppo sostenibile promossi dall’Agenda 2030 delle Nazioni Unite, Hack-Waste sarà una maratona progettuale grazie alla quale studentesse e studenti, con l’aiuto di mentori, esperti, imprenditrici e imprenditori e policy makers da tutto il mondo, lavoreranno insieme con l’obiettivo di studiare e proporre modelli, soluzioni e prototipi per affrontare con lungimiranza, responsabilità e mentalità innovativa il tema dello spreco alimentare.

“Realizzare una società sana e sostenibile, in cui non ci sia più spazio per la povertà, per la fame, in cui lo spreco alimentare sia soltanto un ricordo del passato, così come ci siamo prefissati aderendo all’Agenda 2030 dell’Onu, – dichiara la Ministra dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, Valeria Fedeli – è possibile. Non si tratta di un sogno irrealizzabile, basta agire da cittadine e cittadini consapevoli e responsabili. Educare le nuove generazioni a corretti stili di vita, al rispetto delle risorse del pianeta, all’attenzione al mondo nel quale si muovono è la strada che abbiamo scelto per raggiungere questo obiettivo. L’hackathon che vede protagonisti studentesse e studenti in questi giorni a Milano dimostra che le giovani e i giovani hanno un forte desiderio di cambiamento e che vogliono attuarlo attraverso le loro idee innovative. Come comunità educante saremo al loro fianco e li sosterremo in questo percorso di costruzione di una società più giusta”.

“Rispondere alla crescente domanda di cibo per soddisfare il bisogno di una popolazione mondiale che nel 2050 raggiungerà quota 9 miliardi – afferma il Ministro delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali, Maurizio Martina – vuol dire agire già da ora con progetti concreti all’insegna della sostenibilità e spreco zero. Ricerca e innovazione sono le parole chiave. Il coinvolgimento delle nuove generazioni è doveroso e necessario, se vogliamo produrre un cambiamento di lunga durata. L’Italia è all’avanguardia su questi fronti. Lanciamo da Milano agli altri Paesi una nuova sfida sulla questione alimentare globale. Noi siamo pronti”.

Le studentesse e gli studenti avranno un’opportunità di teamwork di grande valore che li connetterà con un contesto innovativo ed internazionale: potranno apprendere nuovi strumenti di co-progettazione, che li stimoleranno a generare idee utili ed originali per la società. Al termine della due giorni presenteranno le loro idee e i loro progetti davanti ad esperte ed esperti ed esponenti del Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca e del Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali.

Le tre squadre vincitrici saranno invitate a Bergamo, ad ottobre, per partecipare all’edizione di Agrogeneration per il G7 dell’Agricoltura, per confrontarsi con altre ragazze e altri ragazzi provenienti da tutto il mondo sui nuovi modelli di produzione agricola e consumo alimentare.

Sosteniamo il boicottaggio studentesco

Dopo il gravissimo sopruso della Commissione di Garanzia che impedisce alla scuola di scioperare il 9 maggio
contro i quiz Invalsi, sosteniamo il boicottaggio studentesco dei dannosi indovinelli e la non-collaborazione dei
docenti
Dopo i buoni risultati dello sciopero del 3 maggio nella scuola dell’Infanzia, Primaria e Media di primo grado contro i
quiz Invalsi, avevamo in programma per domani analogo sciopero nelle scuole Superiori, entrambi motivati dal fatto
che i decreti attuativi della legge 107 hanno aggravato ulteriormente la distruttiva centralità già attribuita all’Invalsi
come strumento-chiave per la valutazione delle scuole, degli studenti e dei docenti, e in generale della qualità
dell’insegnamento. Nella scuola Media di Primo grado le rilevazioni dal prossimo anno rappresenteranno requisito
indispensabile di ammissione all’esame conclusivo, mentre nella scuola Superiore, dall’anno successivo, gli studenti
verranno sottoposti a quiz i cui esiti saranno riportati all’esame di Maturità, per essere ammessi al quale sarà
indispensabile aver svolto il test Invalsi. In questo modo, la valutazione verrà sottratta di fatto ai docenti e basata sui
quiz standardizzati, con il netto ridimensionamento dell’intera professione. Gli insegnanti dovranno conformare la
didattica agli indovinelli, secondo un modello di docente somministratore di prove standardizzate e “illustratore” di
manuali per quiz, nel quadro dell’immiserimento materiale e culturale della scuola pubblica e del ruolo degli insegnanti,
trasformati in “manovali intellettuali” tuttofare.
Ma domani, per la prima volta da quando i quiz sono stati introdotti nella scuola come strumento di valutazione
dell’insegnamento, docenti ed ATA non potranno opporsi agli indovinelli con lo sciopero, a causa di un gravissimo e
ultra-discriminatorio intervento della Commissione di garanzia (sugli scioperi) che ha imposto, con una decisione
arbitraria e ingiusta, il divieto di scioperare nelle scuole Superiori, motivandolo con la sovrapposizione di un sedicente
“sciopero generale del Pubblico Impiego” indetto per il 12 maggio da tal “Federazione Sindacati Indipendenti” (FSI),
struttura semisconosciuta e del tutto assente nella scuola. Nei giorni scorsi abbiamo inviato alla Commissione una nota
di ferma protesta, sottolineando come in passato ripetutamente la Commissione non abbia applicato la “rarefazione”
(cioè l’intervallo tra uno sciopero e l’altro) nel caso di sovrapposizioni tra scioperi generali e di categoria e come tale
non-applicazione fosse avvenuta anche ultimamente, intorno agli scioperi generali dell’8 marzo e del Primo maggio.
Abbiamo segnalato inoltre che gli effetti dello sciopero della FSI saranno del tutto nulli nelle Superiori, a causa della
loro assenza dal comparto scuola, mentre il nostro sciopero del 9 riguardava solo tale ordine di scuole. Ricordavamo,
infine, che la convocazione dello sciopero da parte della FSI aveva potuto precedere di poche ore la nostra solo perché
avevamo dovuto attendere 10 giorni il parere – risultato poi negativo – della Commissione sul quesito (che la stessa
Commissione ci aveva sollecitato) sulla possibilità che lo sciopero coinvolgesse solo le attività legate alle prove Invalsi
e non la normale didattica. Tutto inutile: la Commissione, dando di fatto una mano all’Invalsi, al MIUR, alla ministra
Fedeli e al governo, ha reiterato il divieto. Pur indignati/e per una imposizione ingiusta e discriminatoria, che colpisce il
diritto legittimo di tanti lavoratori/trici delle scuole Superiori a battersi contro gli assurdi quiz Invalsi, siamo stati
costretti a revocare lo sciopero per non esporre i lavoratori/trici a possibili sanzioni pecuniarie e disciplinari. Diamo
comunque tutto il nostro appoggio alle azioni di boicottaggio degli studenti e alle forme di non-collaborazione dei
docenti, che sono d’accordo nel ritenere i quiz Invalsi uno strumento-chiave per l’immiserimento della scuola pubblica
e per l’annullamento del suo ruolo nella formazione del pensiero critico degli studenti.

Distinti saluti
Piero Bernocchi
Stefano d’Errico

La scuola del futuro: dall’aula all’ambiente di apprendimento

La scuola del futuro nel volume Indire “Dall’aula all’ambiente di apprendimento”. Interventi di Berlinguer e Maragliano
Presentazione il 9 maggio alle ore 16,30 all’ITIS Galilei

 Roma, 8 maggio 2017 – Nuove architetture scolastiche e spazi diversificati in grado di supportare una didattica attiva e moderna. È la scuola del futuro, un nuovo modo di riorganizzare le aule, cambiando totalmente la disposizione delle classi odierne. E quindi, cosa ci suggerisce la ricerca educativa sulle caratteristiche degli ambienti, dove gli studenti dovrebbero imparare a diventare cittadini consapevoli della società di domani?

Una serie di riflessioni che verranno approfondite nel libro “Dall’aula all’ambiente di apprendimento” a cura di Giovanni Biondi, presidente Indire (Istituto Nazionale di Documentazione Nazionale Ricerca Educativa), del dirigente dell’Area tecnologica Indire Samuele Borri e di Leonardo Tosi, primo tecnologo dell’Istituto. Il volume verrà presentato martedì 9 maggio alle ore 16,30, all’ITIS Galilei (Aule Multimediali – ingresso da viale Manzoni, 34).

L’incontro si aprirà con gli interventi di Luigi Berlinguer, ex ministro della pubblica istruzione, e di Roberto Maragliano, già docente di Tecnologie dell’Istruzione e dell’Apprendimento all’Università Roma Tre e autore di numerosi testi sull’argomento. Seguiranno gli interventi degli autori del volume.

Durante l’incontro verranno affrontate tematiche che riguardano una nuova idea della scuola del futuro, in cui alunni e studenti sono riconosciuti nelle loro differenze e peculiarità, e accolti come soggetti dinamici e attivi. Una visione di scuola in cui l’aula non è più il luogo unico dell’apprendere, ma è una molteplicità di spazi diversificati, complementari e sinergici.

Contratto scuola istruzione e ricerca

Contratto scuola istruzione e ricerca. Bonus e chiamata diretta vanno totalmente superati. La Ministra convochi i sindacati ed emani l’atto di indirizzo

Apprendiamo con favore che la Ministra dell’Istruzione Università e Ricerca vuole il contratto della scuola entro il 2017.

Se queste sono le intenzioni ci attendiamo dalla Ministra alcuni passaggi che sono essenziali perché ciò avvenga.

Innanzitutto far pesare questa sua volontà in Consiglio dei ministri al momento dell’approvazione del decreto legge cosiddetto Madia per la prevista (entro maggio) revisione del testo unico sul Pubblico impiego (DLgs 165/2001) e del DLgs 150/2009 in materia di rapporto di lavoro.

In quella sede sostenere con convinzione la derogabilità delle leggi da parte dei contratti, la fine del precariato nella scuola per docenti, educatori e ATA, il ritorno al contratto delle materie che le norme Brunetta hanno sottratto alla negoziazione (salario accessorio, sanzioni disciplinari, mobilità, organizzazione del lavoro, formazione, valutazione dei dirigenti) e che l’attuale testo in discussione mostra di non fare pienamente.

In secondo luogo convocare i sindacati quanto prima per discutere tempi e modi dell’emanazione dell’atto di indirizzo senza il quale la contrattazione non può nemmeno essere avviata. E in quella sede, come FLC CGIL, ricorderemo che valutazione, bonus, percorrenze di carriera sono tutti argomenti che discuteranno le parti e che non sono nella disponibilità unilaterale della Ministra.

Per noi bonus premiale e “chiamata diretta” vanno cancellati.

Una notazione finale. La citata riforma Madia e il prossimo contratto riguardano congiuntamente la Scuola, l’Università, la Ricerca e l‘AFAM. La revisione che chiediamo dei Decreti 165/2001 e 150/2009 come anche l’emanazione dell’atto di indirizzo non possono non riguardare tutti i settori della conoscenza, in coerenza con l’istituzione del nuovo Comparto Istruzione e Ricerca avvenuta nell’aprile del 2016.

La Ministra sa che i sindacati maggiormente rappresentativi ormai da tempo sono pronti con le loro piattaforme.

Ci attendiamo che alle intenzioni seguano quei fatti che abbiamo sopra ricordati.

ESAMINATEVI DOCENTI CARI

ESAMINATEVI DOCENTI CARI di Umberto Tenuta

CANTO 815 TEMPI DI VALUTAZIONE

Tempi nei quali i docenti raccolgono dagli alunni le informazioni per la valutazione dell’azione formativa svolta

 

La valutazione non riguarda gli alunni.

Nella valutazione gli alunni sono fuori discussione.

Essi sono solo i testimoni della validità dell’azione educativa svolta dai docenti.

Chiariamolo bene questo.

Chiariamolo soprattutto agli alunni ed ai loro genitori.

Responsabilmente, i docenti verificano se l’azione educativa da loro programmata e svolta ha raggiunto i suoi obiettivi formativi.

A tal fine, non bastano i numeri.

Occorre una analisi accurata del percorso formativo dei singoli alunni.

Solo così è possibile individuare gli aspetti positivi e negativi dell’azione educativa svolta.

Questa valutazione, come ogni valutazione formativa, è finalizzata al miglioramento della programmazione educativa che i docenti si apprestano a predisporre per il successivo anno scolastico.

In tale prospettiva, sarebbe opportuno ed utile che gli alunni e i loro genitori fossero bene informati.

Cari genitori, i voti assegnati non riguardano i vostri figli: nessuno li vuole giudicare!

Essi sono elementi che aiuteranno noi docenti a migliorare, con la vostra collaborazione, l’azione educativa che andremo a svolgere nel prossimo anno scolastico.

Collaborate con noi!

Dateci ulteriori informazioni.

Noi e voi, assieme, in piena collaborazione, siamo impegnati a garantire a ciascuno dei vostri figli il successo formativo.

Statene certi, nel prossimo anno scolastico faremo meglio!

Tutti i miei Canti −ed altro− sono pubblicati in:
http://www.edscuola.it/dida.html
Altri saggi sono pubblicati in
www.rivistadidattica.com
E chi volesse approfondire questa o altra tematica
basta che ricerchi su Internet:
“Umberto Tenuta” − “voce da cercare”

Global Citizenship Education

Cittadinanza globale, l’8 e 9 maggio la conferenza a Bologna

Competenze di cittadinanza, sostenibilità, democrazia e cittadinanza attiva, mobilità internazionale, inclusione sociale e valorizzazione delle diversità. Sono alcuni dei temi che verranno affrontati l’8 e 9 maggio prossimi, presso il Complesso di Santa Lucia, nel corso del Global Citizenship Education: the role of Education in a Globalized World. Organizzata dall’Alma Mater Studiorum di Bologna, in collaborazione con il Miur e il Magna Charta Universitatum Observatory, con un’attenzione speciale alle generazioni presenti e a quelle future, oggi sempre più connesse e informate, la due giorni è uno degli eventi che si terranno sotto gli auspici della presidenza italiana del G7.
Partendo dal ruolo dei sistemi educativi nella costruzione della cittadinanza globale e dell’educazione sostenibile, la prima giornata sarà dedicata a riflessioni sulla scuola con la partecipazione della Ministra dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca Valeria Fedeli. Vedrà la partecipazione di Ministri e di rappresentanti di Nazioni Unite, UNESCO, OCSE, Commissione Europea e i maggiori esperti mondiali del tema, sia dal mondo dell’università che delle fondazioni. La giornata del 9 maggio, Festa dell’Europa, sarà invece incentrata sulle università con rappresentanti UNESCO e EUA ed esperti sul tema provenienti da università di tutto il mondo.
L’evento è stato organizzato per dare nuovo impulso alla nuova Agenda 2030 per lo Sviluppo Sostenibile che invita tutti i Paesi ad attivare un percorso di sviluppo comune e sostenibile, declinando i 17 obiettivi specifici nella definizione e nell’attuazione delle politiche nazionali e in linea con i principi fondamentali dell’Agenda contenuti nelle cinque “P” – Persone, Pianeta, Prosperità, Pace, Partenariato. L’istruzione ha un ruolo centrale per l’educazione alla cittadinanza globale, perché promuove modelli di sviluppo sostenibili, pacifici, tolleranti e inclusivi, rappresentando il primo strumento per il cambiamento. Promuovere la cittadinanza globale e l’educazione sostenibile significa lavorare sui valori, le conoscenze, le competenze e gli atteggiamenti di cui gli studenti hanno bisogno per affrontare le sfide sociali più urgenti, per rendere lo sviluppo sostenibile un obiettivo realizzabile.
Per maggiori informazioni:

https://events.unibo.it/global-citizenship