I Dirigenti scolastici applicano leggi e contratti

I Dirigenti scolastici applicano leggi e contratti

I dirigenti scolastici di FLC Cgil, CISL Scuola, UIL Scuola e SNALS Confsal, che rappresentano la maggioranza dei dirigenti scolastici del Paese, attueranno il CCNI sull’assegnazione dei docenti dagli ambiti alle scuole sottoscritto dai Sindacati e MIUR il 12 aprile 2017 perché sanno che i contratti sono fonti di diritto e, in materia di rapporto di lavoro, hanno funzione normativa cogente.
Il CCNI sulla mobilità per l’a.s. 2017/2018, richiamandosi alle indicazioni contenute nella legge 107/2015 e tenendo conto del successivo Accordo Governo-MIUR di Palazzo Vidoni del 2016, ha costruito una procedura che valorizza il ruolo dei dirigenti e del collegio dei docenti.
I dirigenti scolastici di FLC Cgil, CISL Scuola, UIL Scuola e SNALS Confsal, ritengono che il ritorno, sia pur parziale, della mobilità dei docenti nell’alveo contrattuale rappresenti un primo significativo passo nella direzione del ritorno al contratto anche di tutte le materie che riguardano il rapporto di lavoro dei dirigenti scolastici. Formazione, mobilità, salario accessorio, sanzioni disciplinari, valutazione devono tornare anche per i dirigenti scolastici nella piena disponibilità del negoziato contrattuale.

FLC CGIL Gianni Carlini
CISL SCUOLA Paola Serafin
UIL SCUOLA RUA Rosa Cirillo
SNALS CONFASAL Pasquale Ragone

8,4 milioni per gli animatori digitali

#PNSD, Fedeli firma decreto da 8,4 milioni per le attività degli animatori digitali
“Con il Piano sono state gettate le basi per un cambiamento dell’intero sistema educativo. Gli investimenti non si fermano qui”

Oltre otto milioni di euro per le attività degli animatori digitali nelle scuole. Li stanzia il decreto firmato dalla Ministra dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, Valeria Fedeli, che ha annunciato oggi il finanziamento a Bergamo, nel corso dell’evento “Verso gli Stati Generali della scuola digitale”.
Il provvedimento fa parte delle azioni di attuazione del Piano Nazionale Scuola Digitale (#PNSD) lanciato a ottobre del 2015. Grazie agli 8,4 milioni stanziati, ogni scuola riceverà 1.000 euro che potranno essere utilizzati, tra l’altro, per organizzare attività e laboratori, per formare la comunità scolastica sui temi del #PNSD, per creare o migliorare ambienti di apprendimento integrati, per l’ammodernamento di siti internet, per la diffusione di una cultura digitale, stimolando soprattutto la partecipazione e la creatività delle studentesse e degli studenti.
“Crediamo molto nel ruolo degli animatori digitali – ha sottolineato la Ministra – e nell’importanza di seminare l’innovazione in ogni scuola”.
Il convegno di Bergamo è stato l’occasione per fare il punto sullo stato di attuazione del PNSD e anche per annunciare l’avvio, nei prossimi mesi, di una piattaforma pensata per favorire la comunicazione e il confronto tra gli animatori digitali, anche per consentire una più facile progettazione delle attività legate al Piano.
“La piattaforma – ha proseguito la Ministra – servirà anche per consentire agli animatori di fare ‘comunità’, di parlare meglio e più frequentemente con il Ministero, di condividere esperienze”.
“Ci saranno nuovi investimenti e nuove azioni, nella consapevolezza che, con il Piano Nazionale Scuola Digitale, stiamo ponendo le basi per un cambiamento sistemico che riguarda i tempi, i modi e gli spazi della scuola, il rinnovamento pedagogico”, ha concluso Fedeli. “Il digitale interviene trasversalmente a tutto il sistema educativo, è un campo gravitazionale che traina e informa ogni processo, ma che deve essere governato”.
In particolare, si lavorerà sulla formazione delle e degli insegnanti ma anche sulla produzione di contenuti per le scuole certificati e riconosciuti. La Ministra ha inoltre ricordato che, in accordo con la Camera dei Deputati, come annunciato di recente insieme alla Presidente Laura Boldrini, saranno creati percorsi di “educazione civica digitale” in ogni scuola, con il coinvolgimento di soggetti istituzionali e civici.

Valutazione dei docenti: una proposta

Valutazione dei docenti: una proposta

di Maurizio Tiriticco

 

La valutazione di un docente, o meglio delle attività di docenza svolte in un dato periodo da un dato insegnante, non è affatto una operazione semplice. Occorre assolutamente evitare che un giudizio venga espresso sulla base di “impressioni”, di “considerazioni generiche”, che troppo spesso sono inficiate da personalismi assolutamente soggettivi. Ciò può valere quando ad esempio, conosciamo una persona in casa altrui, ad una festa, al ristorante, in viaggio, ecc. Valutare la condotta e l’operato di un professionista è altra cosa rispetto alla condotta dello stesso in quanto persona. In altri termini, Antonio può essere una persona assolutamente antipatica nei rapporti interpersonali, ma un ottimo avvocato! E Laura può essere una donna assolutamente cordiale ed affabile, ma assolutamente inaffidabile come commercialista. Pertanto, onde evitare di esprimere giudizi sommari, generici e scarsamente motivati a proposito di un/a professionista, è bene invece adottare dei criteri coerenti con l’attività che il soggetto svolge più che con la persona in quanto tale. Per quanto, nello specifico, riguarda le attività di insegnamento, è bene adottare dei criteri che permettano di esprimere giudizi che abbiano il massimo di quella oggettività che, comunque, non è sempre facile adottare.

La tabella che segue costituisce un esempio per quanto riguarda la valutazione di un docente. La scelta adottata è la seguente: si sono scelti dieci INDICATORI e, per ciascuno di essi, una SCALA DI VALUTAZIONE da uno a cinque punti, da un minimo a un massimo, con un valore intermedio di sufficienza.

Il tutto ha solo carattere di esempio. Ovviamente, sia gli indicatori che la scala dei punteggi possono essere assolutamente diversi rispetto alla concreta situazione in cui ci si trova ad operare.

 

Tabella per la valutazione/valorizzazione dei docenti (legge 107/2015, art. 1, c. 129)

 

da 1, nullo, a 3, sufficiente, a 5, eccellente

 

  indicatori 1 2 3 4 5
1 Contenuti della Progettazione Educativa e Didattica, PED: congruenza con le fonti normative, con le indicazioni della ricerca educativa, con le PED delle altre discipline; correttezza nello sviluppo temporale programmato          
2 Relazione educativa con gli alunni: conformità con quanto dettato dal Contratto formativo di cui alla Carta dei Servizi Scolastici (dpcm 7 giugno 1995)          
3 Modalità di gestione delle ore di lezione – informazione discendente, condivisa, partecipata, sollecitata          
4 Modalità della misurazione e della valutazione delle prove degli alunni (conformità con le norme e con quanto adottato dal CdD) – eventuali iniziative innovative (coinvolgimento/partecipazione degli alunni)          
5 Modalità con cui sono organizzate le attività di recupero, sostegno, anche in ordine a eventuali DSA e BES          
6 Relazioni con le famiglie degli alunni: conformità con quanto dettato dal Patto di Corresponsabilità dell’istituto          
7 Modalità di partecipazione ai CdC e ai CdD          
8 Proposte e iniziative per il costante miglioramento dell’attività didattica anche sotto il profilo della pluridisciplinarità e della collegialità          
9 Tenuta della documentazione scolastica: registro elettronico, verbali, altro          
10 Attività di formazione continua in ordine a competenze disciplinari e comportamento insegnante          
  TOTALI          

 

Minimo: 1 – Massimo: 50

 

Corrispondenza tra punteggi riportati e giudizi di valutazione

1-5       NULLO

6-10     PESSIMO

11-15   INSUFFICIENTE

16-20   SCADENTE

21-25   MEDIOCRE

26-30   SUFFICIENTE

31-35   BUONO

36-40   DISTINTO

41-45   OTTIMO

45-50   ECCELLENTE

 

Seguono voci che valgono solo per alcuni docenti e che, se fossero considerate per l’intero corpo docente, ne penalizzerebbero alcuni.

  • Impegni in attività altre (se rientra nel 10% che coadiuvano il DS in attività di supporto organizzativo e didattico dell’istituzione scolastica; dipartimenti; alternanza, tutoraggio, viaggi di istruzione ecc)
  • Ricerche, pubblicazioni
  • Altro

Ripetizioni a scuola, arriva il libretto famiglia per pagare i docenti?

da La Tecnica della Scuola

Ripetizioni a scuola, arriva il libretto famiglia per pagare i docenti?

L’addio ai voucher potrebbe aver aperte le porte ad inaspettati finanziamenti “esterni” per le ripetizioni agli alunni tenute dai docenti a scuola.

Tra le tante modifiche alla manovra economica, ne è infatti spuntata una del Partito Democratico che farà discutere: si tratta dell’introduzione di un vero e proprio “libretto famiglia”, il quale dovrebbe servire a pagare le prestazioni occasionali di colf, badanti ma anche le lezioni tenute dagli insegnanti che danno ripetizioni ai figli a scuola.

La proposta, è bene saperlo, sinora è solo una delle tante. La Lega, ad esempio ha chiesto l’introduzione di una “card” per il lavoro saltuario, oppure c’è Ap, che vorrebbe introdurre dei “coupon” per il lavoro ‘breve’.

Altri gruppi propongono di limitare comunque il lavoro occasionale ad alcune categorie, come studenti, pensionati o casalinghe.

Tornando alla proposta del Pd, in particolare quella (ancora non meglio precisata) del “libretto famiglia”, va rilevato che se dovesse essere approvata, da una parte potrebbe dare una bella boccata d’ossigeno a chi gestisce le finanze delle scuole, il cui Fondo d’Istituto si è attestato su cifre non esaltanti, quasi dimezzate rispetto al 2011.

Ma andrebbe a creare anche un precedente rilevante. Che necessiterebbe anche di modificare la normativa vigente. La quale non permette il pagamento, da parte delle famiglie, degli insegnanti che svolgono progetti o che danno ripetizioni ai figli a scuola.

Lo stesso pagamento del contributo volontario emesso dai genitori, prassi sempre più comune per far quadrare i conti degli istituti, è un sistema che in qualche modo serve ad ovviare questo vincolo.

Delibere sulla chiamata diretta: arrivano i primi no dei collegi

da La Tecnica della Scuola

Delibere sulla chiamata diretta: arrivano i primi no dei collegi

Nei giorni scorsi i sindacati del comparto hanno pubblicato un “kit” con le linee guida per aiutare i collegi dei docenti a deliberare in merito a requisiti e criteri per la chiamata diretta.
Ma l’idea non piace molto neppure all’interno degli stessi sindacati.
L’area “Il sindacato è un’altra cosa – Opposizione Cgil” presente anche all’interno della Flc ha infatti predisposto un modello di delibera diverso da quello contenuto nel kit predisposto da Cgil, Cisl, Uil e Snals.
Le differenze non sono di poco conto.
La bozza di delibera “ufficiale” dei sindacati prevede che i collegi individuino 6 requisiti scelti fra i 18 elencati nel CCNI sulla mobilità.
La proposta dell’ area “Il sindacato è un’altra cosa” è invece quella di far approvare in ogni collegio docenti una delibera che preveda “l’assegnazione sulla base al punteggio della mobilità, senza scegliere nessuno dei requisiti nazionali proposti”.
“La semplice opposizione nei collegi docenti – spiegano infatti i responsabili dell’area – non intralcerebbe per nulla l’applicazione della chiamata diretta: l’eventuale voto contrario alla proposta del Dirigente Scolastico, in assenza di una deliberazione del Collegio, secondo quanto previsto dal CCNI permetterebbe a quegli stessi DS di scegliere liberamente requisiti e criteri di comparazione in modo completamente arbitrario”.
Per la verità va anche detto che una delibera come quella proposto da “Sindacato è un’altra cosa” appare palesemente “contra legem” (ma anche contraria allo stesso CCNI sulla mobilità) e quindi non sarebbe per nulla vincolante per il dirigente scolastico.
Intanto incominciano ad arrivare notizie sulle prime delibere adottate dai collegi: per lo più, per il momento, si tratta di delibere che di fatto ratificano le proposte dei dirigenti, ma non manca qualche sopresa, come all’Istituto comprensivo di viale Venezia Giulia di Roma dove nella giornata del 15 maggio il collegio ha respinto a larga maggioranza la proposta del dirigente scolastico.

Alimentazione a scuola, Fedeli: formare i docenti, ma le informazioni le dà il ministero della Salute

da La Tecnica della Scuola

Alimentazione a scuola, Fedeli: formare i docenti, ma le informazioni le dà il ministero della Salute

La mancanza di stili di vita corretti sull’alimentazione induce a promuovere una grande informazione e di formare i docenti.

L’ha detto il ministro della ricerca e dell’università Valeria Fedeli che a Palermo ha concluso un incontro dell’Anci sulle mense scolastiche dove ogni giorno vengono preparati un milione e mezzo di pasti. Tema centrale del convegno un’indagine in 45 comuni con popolazione superiore a 100 mila abitanti: dalla ricerca sulla qualità del cibo e sul contrasto allo spreco sono emerse varie criticità.

Cristina Gechi, vice sindaco di Firenze, ha segnalato tra l’altro che in 25 grandi comuni (gli altri venti non hanno ancora fornito i dati) 6800 ragazzi non usufruiscono della mensa per decisione delle famiglie. A Torino sono ben cinquemila ad astenersi.

Le cause? Soprattutto due, secondo Gechi: “fuga dalla dimensione collettiva verso l’individualismo” e scelte culturali.

A Torino, scrive l’Ansa, si è aggiunto anche il problema del “caro mensa” che ha provocato la protesta. Inoltre alcune decisioni della magistratura hanno sancito la libertà di portare il “pasto da casa”. Da qui la necessità, secondo il ministro Fedeli, di allargare le conoscenze e coinvolgere i docenti.

La ministra ha ricordato la necessità che “la mensa a scuola diventi un momento educativo per una conoscenza dell’apporto degli alimenti sulla salute dei ragazzi e per corretti stili di vita”.

“Le criticità – ha aggiunto – nascono dal fatto che molte cose non si conoscono. Quanti sanno qual è l’equilibrio alimentare che serve ai bambini? Altra questione: l’informazione va data non dal ministero dell’Università e della Ricerca ma dal ministero della Salute. Così si fa anche prevenzione”.

La ministra ha richiamato infine le linee guida sulle mense speciali che mirano a evitare condizioni di “separazione, esclusione, discriminazione”. E questo perché “bisogna includere tutti, e a misura di ciascuno”.

Secondo Fedeli, occorre inoltre contenere gli sprechi e mettere in relazione le spese a carico delle famiglie con le fasce sociali.

Confermata protesta di ANP: stop a incarichi e reggenze

da La Tecnica della Scuola

Confermata protesta di ANP: stop a incarichi e reggenze

La partita che si sta giocando in questi giorni all’interno della categoria dei dirigenti scolastici è particolarmente delicata e complessa e – in un modo o nell’altro – coinvolgerà l’intero mondo della scuola.
Intanto c’è la questione della chiamata diretta, sulla quale abbiamo già ampiamente riferito: i sindacati del comparto ritengono che il CCNI sulla mobilità abbia di fatto cancellato ogni forma di discrezionalità nella chiamata dagli albi territoriali, l’ANP, al contrario, sostiene che non è cambiato nulla rispetto alla legge 107.
La nota del 19 aprile con cui il Miur ha stabilito i termini entro i quali i collegi dovranno deliberare requisiti e criteri, pur essendo stata inviata a tutti gli USR, non è arrivata alle scuole: stando ad una indagine parziale svolta dalla nostra redazione possiamo dire con certezza che in diverse regioni (Lazio, Piemonte, Calabria, Lombardia) le scuole non hanno ricevuto istruzioni; abbiamo anche visionato i siti di alcuni USR e non abbiamo trovato traccia della nota ministeriale.
Da alcune settimane l’ANP ha lanciato una mobilitazione nazionale che il 25 maggio culminerà in una manifestazione a Roma e proseguirà con il rifiuto di incarichi aggiuntivi e reggenze e con l’indisponibilità ad effettuare le “chiamate dirette” dei docenti nel mese di agosto.
L’Udir, sindacato presieduto da Marcello Pacifico che è anche presidente dell’Anief, ha proclamato uno sciopero della categoria per il 25 maggio che, in prima battuta, era stato bloccato dalla Commissione di Garanzia per la vicinanza con lo sciopero della CUB.
Ma ora la CUB ha precisato che lo sciopero non riguarda il personale dirigente e quindi l’Udir ha potuto confermare la propria azione.
La partita più complessa riguarda però la questione della equiparazione della retribuzione dei dirigenti scolastici con quella delle altre dirigenze pubbliche, rivendicazione storica dell’ANP che non sarà facile ottenere, dal momento che il costo è decisamente consistente (non meno di 250-300 milioni).
I sindacati del comparto hanno già in programma per il 17 maggio un incontro con il sottosegretario De Filippo; non è difficile prevedere l’esito della riunione: è molto probabile che l’Amministrazione prometterà un intervento ad hoc in modo da consentire ai sindacati di rasserenare la categoria. In caso contrario il 25 maggio ANP e Udir potrebbero  “fare il botto” portando in piazza una bel numero di dirigenti scolastici, sempre più stanchi e delusi.

Erasmus+: sondaggio sugli effetti della mobilità e della cooperazione internazionale

da La Tecnica della Scuola

Erasmus+: sondaggio sugli effetti della mobilità e della cooperazione internazionale

Scade il 31 maggio 2017 il sondaggio lanciato dalla Commissione europeasull’impatto della mobilità internazionale o dei programmi di cooperazione nell’educazione, formazione, gioventù e sport.

Il questionario on-line, la cui compilazione richiede una quindicica di minuti, si rivolge a:

  • Alunni
  • Personale scolastico
  • Tirocinanti di scuole di istruzione e formazione professionale
  • Personale di scuole di istruzione e formazione professionale
  • Studenti di istituti di istruzione superiore
  • Personale di istituti di istruzione superiore
  • Personale di istituti di formazione per adulti
  • Giovani di organizzazioni giovanili
  • Personale di organizzazioni giovanili
  • Personale di organizzazioni sportive.

Per partecipare è necessario collegarsi a questa pagina https://www1.surveys.gfk.com/wix0/p22271840.aspx e scegliere la lingua per la compilazione.

Il 16 maggio gli Stati Generali della Scuola Digitale

da La Tecnica della Scuola

Il 16 maggio gli Stati Generali della Scuola Digitale

La trasformazione digitale della scuola, seppur con qualche ritardo come ammesso dallo stesso ministro Fedeli, prosegue verso la strada indicata dal Miur.

Ricordiamo che è passato un anno dall’approvazione del Piano Nazionale Scuola Digitale, e per fare il punto della situazione il 16 maggio a Bergamo, tutte le componenti del mondo scuola si ritrovano per verificare la trasformazione della scuola sotto l’impulso dell’innovazione e della tecnologia.

L’evento, intitolato Verso gli Stati Generali della Scuola digitale, si svolgerà presso  la Fiera di Bergamo dalle ore 8,30 alle 17,30.

La giornata sarà articolata con gli interventi di vari esperti e l’organizzazione di tavoli di discussione tematici – per condividere e definire una strategia condivisa per una scuola innovativa, dare voce alla comunità scolastica, affrontare gli argomenti relativi al cambiamento in atto nella scuola, al rapporto scuola-mondo del lavoro, alle competenze digitali e alle soft skills nella prospettiva dell’industria 4.0, si legge sul comunicato del Ministero dell’Istruzione.

L’evento è organizzato dal Comune di Bergamo, dall’Ufficio scolastico Lombardia-Bergamo e dal Centro Studi ImparaDigitale, con il patrocinio della Provincia di Bergamo e la collaborazione di Ente Fiera Promoberg.

A conclusione della giornata è atteso il ministro Valeria Fedeli, a cui è affidata la fine dei lavori alla luce degli interventi occorsi nel corso dell’evento.

Con NoiPA si può stipulare anche l’assicurazione RC Auto

da La Tecnica della Scuola

Con NoiPA si può stipulare anche l’assicurazione RC Auto

Tutti gli Amministrati gestiti dal Sistema NoiPA possono sottoscrivere direttamente tramite il portale una copertura assicurativa RC Auto/moto/natanti direttamente con le compagnie convenzionate e rateizzarne il pagamento sul proprio stipendio.

Ad oggi, le compagnie convenzionate sono Quixa e Reale Mutua, con le quali sono state firmate le prime convenzioni, che è possibile consultare nell’area pubblica del portale NoiPA alla voce Convenzioni > Rc auto e all’interno del nuovo self-service NoiPAssicura, nell’area Richiesta Preventivo.

E’ bene ricordare che per poter usufruire del nuovo servizio è necessario essere un dipendente gestito da NoiPA con un rapporto di lavoro superiore ai 12 mesi.

Il pagamento dell’intero valore della copertura assicurativa potrà essere rateizzato in 12 mensilità di pari importo, senza alcun interesse aggiuntivo, tramite l’applicazione di una ritenuta RC Auto/moto/natanti sullo stipendio (delegazione di pagamento). Si possono attivare più delegazioni di pagamento per contratti di RCA differenti purché intestati o cointestati al dipendente.

Per ulteriori informazioni: Manuale utente

Nota 16 maggio 2017, AOODGSIP 2592

Dipartimento per il sistema educativo di istruzione e di formazione
Direzione Generale per lo Studente, l’Integrazione e la Partecipazione
Ufficio II
“Welfare dello Studente, partecipazione scolastica, dispersione e orientamento”

A Direttori Generali Uffici Scolastici Regionali
LORO SEDI
Dirigenti Ambiti Territoriali Provinciali
LORO SEDI
Sovrintendente Scolastico per la Provincia di Bolzano
BOLZANO
Sovrintendente Scolastico per la Provincia di Trento
TRENTO
Intendente Scolastico per la Scuola in lingua tedesca
BOLZANO
Intendente Scolastico per la Scuola in località Ladine
BOLZANO
Sovrintendente per gli Studi della Regione Valle d’Aosta
AOSTA

OGGETTO: 17 maggio – Giornata internazionale contro l’omofobia.

Con la risoluzione del Parlamento Europeo del 26 aprile 2007, l’Unione Europea ha dichiarato il 17 maggio, la Giornata internazionale contro l’omofobia e contro ogni forma di atteggiamento pregiudiziale basata sull’orientamento sessuale. I principi a cui si ispira la giornata sono quelli costitutivi sia dell’Unione Europea sia della Costituzione italiana: il rispetto dei diritti umani e delle libertà fondamentali, l’uguaglianza fra tutti i cittadini e la non discriminazione.
La scuola è costantemente impegnata nel realizzare al suo interno una reale inclusione in grado di valorizzare le singole individualità ed ha il compito di educare le nuove generazioni alla cultura del rispetto. Nello svolgere tale prezioso lavoro, ogni giorno, le scuole educano al contrasto ad ogni forma di violenza e discriminazione, tra cui anche la discriminazione omofobica.
In vista di tale giornata le scuole di ogni ordine e grado, nell’ambito della propria autonomia didattica ed organizzativa, sono invitate ad effettuare un approfondimento dei temi legati alla lotta alle discriminazioni di cui all’articolo 3 della Costituzione Italiana. Le pari opportunità, infatti, rappresentano la totale mancanza di ostacoli alla partecipazione sociale, politica ed economica, di qualsiasi individuo per ragioni legate al genere, alla religione, all’orientamento sessuale, alle convinzioni personali, all’origine etnica, alla disabilità e all’età.
Il Miur, infatti, attraverso azioni e specifici interventi congiunti tesi a coinvolgere le scuole, le studentesse, gli studenti, le docenti, i docenti, i genitori e finalizzati al superamento delle differenze e dei pregiudizi, intende supportare le istituzioni scolastiche fornendo agli insegnanti strumenti per il proprio aggiornamento e la conoscenza del contesto giovanile. A tal proposito è stata rinnovata la piattaforma www.noisiamopari.it con cui è possibile inviare e condividere le iniziative realizzate dalle varie istituzioni scolastiche che possono essere divulgate in qualità di buone pratiche.
Per l’alto valore dell’iniziativa, le SS.LL. sono pregate di assicurare un’ampia e tempestiva
diffusione della presente nota presso le istituzioni scolastiche.
Si ringrazia per la collaborazione.

IL DIRIGENTE
Giuseppe Pierro

Nota 16 maggio 2017, AOODGOSV 5331

Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca
Dipartimento per il sistema educativo di istruzione e formazione
Direzione generale per gli ordinamenti scolastici e la valutazione del sistema nazionale di istruzione
Uff. I

Ai Direttori degli Uffici Scolastici Regionali
LORO SEDI

Al Sovrintendente agli Studi per la Regione Autonoma della Valle d’Aosta

Al Sovrintendente Scolastico per la Provincia Autonoma di Bolzano

Al Sovrintendente Scolastico per la Provincia Autonoma di Trento

All’Intendente Scolastico per le scuole delle località ladine di Bolzano

All’Intendente Scolastico per la scuola in lingua tedesca di Bolzano

Oggetto: Summer School AMA-MIUR, corso docenti 20-22 luglio 2017 – Siena.

L’Associazione Antropologia e Mondo Antico, con la collaborazione del Centro Antropologia e Mondo Antico e con il sostegno del MIUR, organizza la quinta edizione della Summer School per docenti, dal titolo ”Nuove prospettive sull’insegnamento delle materie classiche nella scuola“ Edizione 2017. La Summer School si rivolge a docenti di latino e/o greco di Scuola Secondaria di Secondo Grado, ed ha come obiettivo quello di fornire una adeguata competenza sui nuovi approcci allo studio e alla trasmissione della cultura greca e romana in una prospettiva antropologica, secondo le linee di ricerca sperimentate presso il Centro Dipartimentale Antropologia e Mondo Antico dell’Università di Siena e l’Associazione Antropologia e Mondo Antico.

Le domande di ammissione, che potranno essere inviate dai docenti che non abbiano mai preso parte a una precedente edizione della Summer School, dovranno essere inviate entro e non oltre il 15 giugno 2017, secondo le modalità del bando in allegato.

IL DIRETTORE GENERALE
Carmela Palumbo


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