Scuola, Fedeli: nessun caos

Scuola, Fedeli: “Nessun caos, Petraglia e Bocchino si informino meglio”

(Giovedì, 12 ottobre 2017) “Nessuna scuola nel caos, i senatori Petraglia e Bocchino si informino meglio”. Così la Ministra dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca Valeria Fedeli. “Con riferimento all’avvio del nuovo anno scolastico confermo quanto dichiarato davanti alle settime commissioni riunite di Camera e Senato lo scorso 10 ottobre. E cioè che abbiamo lavorato per raggiungere l’obiettivo di un ordinato avvio del nuovo anno scolastico sin dal primo giorno del mio insediamento, quando ho chiesto agli uffici di programmare e curare con la massima attenzione ogni attività relativa al 2017/2018, affinché le studentesse e gli studenti potessero avere in classe sin dall’inizio delle lezioni tutte le e i docenti. Obiettivo che abbiamo centrato grazie anche al lavoro importante fatto dalle scuole, dagli uffici dell’Amministrazione centrale e da quelli periferici”.

“A dicembre – prosegue la Ministra – è stato preparato un crono-programma dettagliato di tutte le attività, ciascuna oggetto di un attento monitoraggio e ottimizzazione, e ogni attività è stata completata in anticipo rispetto alle analoghe tempistiche del 2016/2017. Comprese le assunzioni a tempo indeterminato e l’assegnazione delle supplenze che per la prima volta, parliamo dei contratti annuali, sono scese sotto quota 90.000”.

“In tutto questo percorso, come ho dichiarato davanti alle commissioni due giorni fa, sono stati riscontrati problemi solo in pochi e circoscritti casi, meno di quelli che ci si potrebbe attendere se pensiamo che stiamo parlando di una operazione che coinvolge quasi 8 milioni di alunni e più di un milione tra dirigenti, docenti e ATA. La difficoltà vera e diffusa sul territorio, come ho spiegato sempre in audizione, è la generale carenza di docenti di sostegno in possesso del titolo di specializzazione, causata anche dal fatto che numerosi docenti specializzati preferiscono spostarsi, appena riescono, su posti comuni. Per risolvere anche questa criticità, ad aprile ho firmato il decreto che ha dato il via a un corso di specializzazione per 9.949 posti, sostanzialmente pari a quanti ne son rimasti da coprire nell’organico di diritto. Peraltro, i posti banditi corrispondono alla capacità di accoglienza massima delle Università. Credo che parlare di caos quest’anno sia veramente fuori luogo, demagogico”.

Quanto ai “casi citati dai due senatori ho chiesto subito una verifica agli Uffici Scolastici che smentiscono i dati allarmanti forniti da Petraglia e Bocchino confermando di aver fatto le operazioni di loro competenza nei tempi previsti. Ad esempio non è vero che nella Provincia di Firenze rimangono ancora da nominare 1.300 docenti di sostegno. Infatti, quando a metà settembre gli Uffici Scolastici Provinciali hanno interrotto le operazioni di nomina per passare il testimone alle scuole, risultavano da nominare 679 docenti tutti individuati a cura, appunto, delle scuole. Eventuali cattedre ancora scoperte sono il fisiologico risultato delle rinunce da parte di docenti che, dopo aver accettato in prima battuta il posto, avendone ottenuto un altro per loro preferibile, rinunciano al primo”.

Alunni con disabilita’: quali documenti stilare all’inizio dell’anno scolastico?

Disabili.com del 12-10-2017

Alunni con disabilita’: quali documenti stilare all’inizio dell’anno scolastico?

I documenti da stilare all’inizio dell’anno scolastico per gli alunni con disabilità, differenze, contenuti e tempistiche di PDF e PEI.

ROMA. A un mese dall’inizio delle attività scolastiche molte famiglie si chiedono quali siano i tempi per la stesura dei documenti che consentono di formalizzare la predisposizione dei percorsi individualizzati per i loro figli. Ricordiamo quindi quali sono gli strumenti di lavoro essenziali.

In attesa dell’entrata in vigore delle disposizioni contenute nel D. Lgs. n. 66/17, per quest’anno scolastico i documenti richiesti sono quelli indicati dalle norme di riferimento precedenti. Si devono quindi seguire le indicazioni contenute fondamentalmente nella L. 104/92, nel DPR del 24/02/94 e nel DPCM n. 185/06. In essi si prevede che dopo gli accertamenti e la redazione della Diagnosi Funzionale si proceda con la consegna della documentazione a scuola. A tali attività fa seguito la stesura del Profilo Dinamico Funzionale (PDF) e del Piano Educativo Individualizzato (PEI)

In quale parte dell’anno scolastico bisogna stilare questi ultimi due documenti? Chi partecipa alla stesura?
Il citato DPR del 24/02/94 (articoli 4 e 5) fornisce indicazioni molto dettagliate su entrambi i documenti. Il PDF precede il PEI, in quanto indica il prevedibile livello di sviluppo che l’alunno in situazione di handicap dimostra di possedere nei tempi brevi (sei mesi) e nei tempi medi (due anni) … Viene redatto dall’unità multidisciplinare (medico specialista, neuropsichiatria infantile, terapista della riabilitazione, operatori sociali), dai docenti curriculari e dagli insegnanti specializzati della scuola … Con la collaborazione dei familiari dell’alunno … E’ aggiornato a conclusione della scuola materna, della scuola elementare, della scuola media e durante il corso di istruzione secondaria superiore. Il PDF, quindi, è un documento che dev’essere stilato alla consegna della documentazione attestante la disabilità, dopo un primo periodo di inserimento scolastico – e, dunque, per i nuovi casi, in questo periodo. Dev’essere poi aggiornato in uscita, cioè alla fine di un grado scolastico e non all’inizio del successivo. Sono inoltre previsti bilanci periodici intermedi, diagnostici e prognostici.

Nello stesso DPR leggiamo che il PEI è il documento nel quale vengono descritti gli interventi integrati ed equilibrati tra di loro, predisposti per l’alunno in situazione di handicap, in un determinato periodo di tempo ai fini della realizzazione del diritto all’educazione e all’istruzione … E’ redatto congiuntamente dagli operatori sanitari individuati dalla USL e/o USSL e dal personale insegnante curriculare e di sostegno della scuola e, ove presente, con la partecipazione dell’insegnante operatore psico-pedagogico, in collaborazione con i genitori o gli esercenti la potestà parentale dell’alunno … I soggetti propongono, ciascuno in base alla propria esperienza pedagogica, medico-scientifica e di contatto e sulla base dei dati derivanti dalla diagnosi funzionale e dal profilo dinamico funzionale … Gli interventi finalizzati alla piena realizzazione del diritto all’educazione, all’istruzione ed integrazione scolastica dell’alunno in situazione di handicap. PEI, dunque, è un documento di lavoro annuale, che viene redatto dopo la stesura del PDF e sempre all’inizio dell’anno scolastico. Nello stesso DPR si fa riferimento a verifiche trimestrali: entro ottobre-novembre, entro febbraio-marzo, entro maggio-giugno. Sono previste anche verifiche straordinarie, su richiesta di uno o più soggetti coinvolti nella stesura, ad esempio al subentrare di nuove difficoltà o problematiche. In molte scuole è prassi prevedere solo due verifiche, entro ottobre/novembre e a fine anno. E’ doveroso ricordare che il DPCM n. 185/06 prevede la stesura del PDF e del PEI entro il 30 luglio dell’anno scolastico precedente, per gli effetti di una precedente norma che anticipava le assunzioni dei docenti a fine luglio. Tale disposizione è stata poco applicata per la difficoltà evidente di anticipare il PEI, che è un piano di lavoro annuale, alla fine dell’anno scolastico precedente. In alcuni territori sono state previste bozze da confermare o aggiornare all’inizio dell’anno scolastico.

Nella stesura di entrambi i documenti e del PEI in particolare è centrale la sinergia tra i vari operatori coinvolti ed è centrale il ruolo della famiglia. Il ruolo, le indicazioni ed i suggerimenti di ciascun attore coinvolto devono essere orientati ad armonizzare in massimo grado gli interventi di cui necessita l’alunno ai fini della sua inclusione scolastica. Si auspica grande collaborazione.

Domani sciopero nazionale studenti da scuola e da posti di lavoro

Scuola=

Claudia Pratelli (resp. Scuola Sinistra Italiana):

Domani sciopero nazionale studenti da scuola e da posti di lavoro.

SI a fianco loro ragioni.

Sospendere alternanza scuola-lavoro

“Domani  accadrà un fatto inedito. Per la prima volta le studentesse e gli studenti italiani sono chiamati ad uno “sciopero dell’alternanza scuola lavoro”: non andranno a scuola e non si presenteranno nelle aziende o negli enti presso i quali svolgono i percorsi di alternanza. Si sottrarranno per un giorno a percorsi che sono spesso squalificati e svilenti, a volte addirittura pericolosi. Si sottrarranno a un meccanismo che produce sfruttamento.
Siamo dalla loro parte”
Lo annuncia Sinistra Italiana con la responsabile nazionale scuola Claudia Pratelli.
“L’obbligo dell’alternanza introdotto dalla legge 107 – prosegue Sinistra Italiana- ha prodotto disastri, ne fanno le spese le ragazze e i ragazzi che perdono ore di scuola per essere scaraventati in esperienze spesso inadeguate rispetto alla capacità formativa. Esperienze che si traducono troppe volte in vero e proprio lavoro gratuito.
Per questo motivo la battaglia degli studenti riguarda un mondo del lavoro impoverito e precario, riguarda quei quasi 4 milioni di lavoratori in nero di cui l’ISTAT ha dato conto, riguarda tutte e tutti coloro chiamati a “regalare” lavoro in cambio di chissà quale futuribile opportunità. “
“ Sinistra Italiana – conclude Pratelli – non potrebbe essere altrove in quella giornata se non a fianco delle ragionj delle studentesse e degli studenti che manifesteranno. E continueremo a chiedere di fermare questa alternanza e che si attivi un’inchiesta per andare a fondo su cosa sta accadendo e a cosa vanno incontro i nostri studenti.”

DOMANI IN PIAZZA PER CAMBIARE LA SCUOLA

RETE STUDENTI: DOMANI IN PIAZZA PER CAMBIARE LA SCUOLA
Domani mattina migliaia di studenti scenderanno nelle piazze di tutta Italia perché stanchi di una politica che non li ascolta e per riscrivere i paradigmi di una scuola diversa più equa e giusta.
Dichiara Giammarco Manfreda, coordinatore nazionale Rete degli Studenti Medi: “Si parla di rilancio del paese, di PIL e di crescita. Il dato che rimane costante è il sottofinanziamento della scuola pubblica. Da un diritto allo studio completamente insoddisfacente, la cui assenza di fronte agli alti costi della scuola, alimenta i tassi di dispersione scolastica, ad una condizione mortificata degli studenti che li vede ogni giorno andare a scuola in condizioni di estrema difficoltà e trovarsi in edifici pericolanti e fatiscenti. Vogliamo una scuola gratuita, accessibile a tutti, che ci stimoli nel nostro percorso di crescita e non siamo più disposti a scendere a compromessi.”
Continua Manfreda: “In tutto questo l’alternanza scuola lavoro continua a presentare le criticità che denunciamo da ormai due anni alle quali il Ministero tarda a dare risposte concrete.
Vogliamo un’alternanza scuola lavoro che sia una vera forma di didattica alternativa, di qualità per tutti. Ad oggi continuano a mancare regole che permettano che questo avvenga, criteri che definiscano chi può e chi non può ospitare queste esperienze e siamo stanchi di dover sentire di nostri compagni umiliati in esperienze che di formativi non hanno nulla. Vogliamo subito una Carta dei Diritti degli Studenti e delle Studentesse in Alternanza Scuola Lavoro, siamo già troppo in ritardo!”
Conclude Manfreda: “Vogliamo guardare avanti e ripensare il senso e l’idea di scuola per questo paese. Vogliamo una scuola dove costruire la società più giusta ed equa di domani, dove educare alla convivenza e all’integrazione, dove combattere le violenze e le ingiustizie che ogni giorno diventano fatti di cronaca. Oggi siamo in piazza anche per i nostri compagni e amici italiani che il nostro stato non riconosce come tali. Siamo in piazza perché tocca a noi cambiare scuola per cambiare questo paese!”

Decreto del Presidente della Repubblica 12 ottobre 2017

Decreto del Presidente della Repubblica 12 ottobre 2017

Adozione del secondo programma di azione biennale per la promozione dei diritti e l’integrazione delle persone con disabilità.
(17A08310)

(GU n.289 del 12-12-2017)

IL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA

Vista la legge 3 marzo 2009, n. 18, recante: «Ratifica ed
esecuzione della Convenzione delle Nazioni Unite sui diritti delle
persone con disabilita’, con protocollo opzionale, fatta a New York
il 13 dicembre 2006 e istituzione dell’Osservatorio nazionale sulla
condizione delle persone con disabilita’.»;
Visto in particolare, l’art. 3 della citata legge 3 marzo 2009, n.
18, che al comma 1 prevede l’istituzione, presso il Ministero del
lavoro e delle politiche sociali, dell’Osservatorio nazionale sulla
condizione delle persone con disabilita’, ed al comma 5, lettera b),
assegna al predetto Osservatorio il compito di predisporre un
programma di azione biennale per la promozione dei diritti e
l’integrazione delle persone con disabilita’, in attuazione della
legislazione nazionale e internazionale;
Visto il decreto del Ministro del lavoro e delle politiche sociali
6 luglio 2010, n. 167, recante regolamento concernente disciplina
dell’Osservatorio nazionale sulla condizione delle persone con
disabilita’, ai sensi dell’art. 3, comma 3, della legge 3 marzo 2009,
n. 18;
Visto in particolare, l’art. 5, comma 2, del citato decreto n. 167
del 2010, il quale prevede che il programma di azione biennale
sopramenzionato, e’ adottato con decreto del Presidente della
Repubblica, su proposta del Ministro del lavoro e delle politiche
sociali, sentita la Conferenza unificata, che si esprime entro trenta
giorni, previa deliberazione del Consiglio dei ministri;
Visto il decreto del Presidente della Repubblica 4 ottobre 2013,
pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 303 del 28 dicembre 2013,
recante adozione del programma di azione biennale per la promozione
dei diritti e l’integrazione delle persone con disabilita’;
Vista la proposta del secondo programma di azione biennale per la
promozione dei diritti e l’integrazione delle persone con disabilita’
del Ministro del lavoro e delle politiche sociali in data 10 gennaio
2017;
Vista la preliminare deliberazione del Consiglio dei ministri,
adottata nella riunione del 10 luglio 2017;
Acquisito il parere della Conferenza unificata, ai sensi dell’art.
5, comma 2, del decreto ministeriale 6 luglio 2010, n. 167, reso
nella seduta del 3 agosto 2017;
Vista la deliberazione del Consiglio dei ministri, adottata nella
riunione del 2 ottobre 2017;
Sulla proposta del Ministro del lavoro e delle politiche sociali;

Decreta:

Art. 1

Adozione del secondo programma di azione biennale per la promozione dei diritti e l’integrazione delle persone con disabilita’.

  1. E’ adottato il secondo programma di azione biennale per la
    promozione dei diritti e l’integrazione delle persone con disabilita’, predisposto dall’Osservatorio nazionale sulla condizione delle persone con disabilita’ ai sensi dell’art. 3, comma 5, lettera b), della legge 3 marzo 2009, n. 18, di cui all’allegato al presente decreto, che ne costituisce parte integrante.

Il presente decreto e’ trasmesso ai competenti organi di controllo
e pubblicato nella Gazzetta Ufficiale delle Repubblica italiana.

Dato a Roma, addi’ 12 ottobre 2017

MATTARELLA

Gentiloni Silveri, Presidente del
Consiglio dei ministri

Poletti, Ministro del lavoro e delle
politiche sociali

Registrato alla Corte dei conti il 22 novembre 2017
Ufficio controllo atti P.C.M. Ministeri giustizia e affari esteri,
reg.ne prev. n. 2203


Secondo programma di azione biennale per la promozione dei diritti e l’integrazione delle persone con disabilità