Educazione permanente per un nuovo Umanesimo

L’imprescindibile importanza dell’educazione permanente per un nuovo Umanesimo

di Mariacristina Grazioli

Le direttrici culturali dell’educazione permanete vanno continuamente riscoperte, anche dando effetto a letture che sanno coniugare le visoni del futuro per riallocando nelle tradizioni della letteratura scientifica passata. Ecco perché la sintesi dei pensieri contenuti ne “Il nuovo Umanesimo” riattivano il pensiero ancora prolifico di Jaques Delors de “ Nell’educazione un tesoro”, grande metafora della comunità che educa.

Qui in estrema sintesi alcuni passi di interesse, ma il rimando è quello di riservarsi un prezioso tempo per una serena lettura – o rilettura- nella convinzione che l’azione che quotidianamente come operatori di settore implementiamo nel contesto professionale ne possa uscire nutrita, corroborata e riqualificata.

Negli anni ’90 Delors tracciava un’ architettura educativa basata su quattro pilastri: la conoscenza, il saper fare, il sapere essere, e la competenza democratica. In particolare teorizzava quattro azioni tra cui: a) imparare a conoscere ( la creazione di un ponte per l’educazione permanente che genera cultura vasta e lo studio significativo delle materie di cui si compone il sapere); b) imparare a fare (passaggio dal concetto di abilità a quello di competenze e la possibilità di alternare scuola e lavoro per creare un sapere significativo); c) imparare ad essere ( richiamo delle raccomandazioni contenute nel Rapporto Faure Unesco del 1972); d)imparare a vivere insieme ( sviluppare la conoscenza di popoli, di storie, di tradizioni per creare una nuova mentalità finalizzata alla  realizzazione di progetti comuni con composizione dei conflitti pacifica ed intelligente). (2)

Da lì in poi le varie raccomandazioni internazionali hanno tracciato sentieri chiari, lungo i quali il percorso dell’educazione permanete è diventato sempre più visibile e strutturato. Ma oggi, nella complessità del post moderno e con l’ urgenza incessante del sapere contemporaneo è opportuno ridescrivere questa architettura, riconsegnando all’Uomo un posto di primo piano. “ Non è un caso che oggi si parli di un nuovo Umanesimo: perché l ‘Umanesimo ridiventa attuale ogni volta che si riapre l’interrogazione sulla condizione dell’Uomo” . E ancora “ si è sempre interrogato, secondo una pluralità di punti di vista in maniera profonda sulla condizione umana, sul destino dell’uomo; ed è tornato attuale ogni volta che si è riaperto, in modo drammatico questo problema(…).Crisi e renovatio, si è detto e conviene ribadire: l’originalità , la forza ed anche l’attualità dei più grandi pensatori del Rinascimento sta nell’intrecciare questi due momenti: una considerazione della realtà per quello che essa è, con uno sguardo freddo, addirittura sarcastico; la capacità di non cedere all’esistente, proponendo nuove prospettive politiche, religiose artistiche, salendo senza timore anche nella dimensione dell’utopia, del mito , perfino del sogno”. (2)

L’educazione permanente non può non interrogarsi, oggi, sul valore dell’Uomo come sintesi degli elementi di persona  e storia. E’ con la riscoperta della dimensione esperienziale biografica e con la ricollocazione intellettuale del sapere, saper fare e del sapere essere nella dimensione dell’educazione per la vita e lungo la vita, che  si riscopre la linfa nuova delle azioni del life long learning. La praxis dell’Umanesimo si congiunge metaforicamente alla quarta colonna di Delors: la composizione dei conflitti attraverso la reale capacità di costruire un sistema di convivenza significativa. Un Homo faber fortunae suae.

“La nozione di istruzione e formazione permanente non rappresenta più semplicemente un aspetto della formazione generale e professionale, ma deve diventare il principio informatore dell’offerta e della domanda in qualsivoglia contesto dell’apprendimento (…)Perché un simile dibattito è tanto urgente, perché la messa in pratica dell’istruzione e della formazione permanente rappresenta una priorità massima per l’Unione europea? Due sono le ragioni, di pari importanza: in Europa è in atto una rapida evoluzione verso una società ed un’economia basate sulla conoscenza. Oggi più che mai, l’accesso ad informazioni e conoscenze aggiornate, nonché la volontà e la capacità di sfruttare tali risorse in maniera intelligente a fini personali o nell’interesse della collettività, costituiscono fattori cruciali per rafforzare la competitività dell’Europa e migliorare le capacità d’inserimento professionali” (3).

Sono passati quasi vent’anni dall’urgenza rappresentata dal Memorandum e l’educazione permanente – a  garanzia della promozione di una cittadinanza attiva e dell’occupabilità – ancora oggi cerca di attivare le risorse culturali utili alla società delle conoscenza, in cui sono gli stessi individui a fare da protagonisti. “Ciò che conta maggiormente è la capacità umana di creare e usare le conoscenze in maniera efficace ed intelligente, su basi in costante evoluzione. Per sfruttare al meglio tale capacità le persone devono essere disposte a gestire il proprio destino e capaci di farlo – in breve, diventare cittadini attivi. L’istruzione e formazione lungo tutto l’arco della vita rappresentano il modo migliore per affrontare la sfida del cambiamento” (3).

(1) Jacques Delors Nell’educazione un tesoro Traduttore: E. Coccia Editore: Armando Editore Collana: I libri dell’Unesco Edizione: 3 Anno edizione: 1997 Pagine: 256 p.  EAN: 9788871446721

(2) Michele Ciliberto Il nuovo Umanesimo 2017, Anticorpi Laterza

(3) COMMISSIONE DELLE COMUNITÀ EUROPEE Memorandum sull’istruzione e la formazione permanente, Bruxelles, 30.10.2000 SEC(2000) 1832, p. 8

G. Fiori, Trappola per tipi

Voglio presentarvi una piccola commedia giallo-comica che ho scritto, Trappola per tipi, e che è stata registrata da un gruppo di giovani attori con la regia di Irene Loesch. 

I tipi sono quelli del giallo classico: un maggiordomo, i parenti stretti e un amico del morto.

Il luogo è una vasta e ricca biblioteca.

Ma il detective vuole cambiare le classiche regole del gioco per scoprire il colpevole, così inventa una trappola in cui rischiano di cadere anche gli altri personaggi. Fino alla sorpresa finale ad opera di una commissaria… che ha decisamente una chance in più.

Il titolo della mia commedia  allude alla famosa e plurirappresentata commedia di Agatha Christie “The Mousetrap”, nella speranza che le porti fotuna!

E ora veniamo alla piattaforma di crowdfunding  Produzioni dal Basso 

https://www.produzionidalbasso.com/project/trappola-per-tipi/

che raccoglierà la somma necessaria per finanziare lo spettacolo a teatro: come leggerete, con un contributo minimo di € 20, riceverete un cofanetto con il CD della registrazione della commedia e il relativo libretto.

Buon divertimento, ringrazio fin d’ora tutti coloro che vorranno avere il piacere di contribuire alla messa in scena del mio lavoro da parte della regista e dei giovani attori che hanno registrato “Trappola per tipi”.

Buon anno nuovo a tutti voi
Giuseppe Fiori
www.giuseppefiori.com

8 gennaio 2018 sciopero docenti scuola Primaria e dell’Infanzia

Vergognosa sentenza del Consiglio di Stato contro i diplomati/e magistrali

8 gennaio 2018 sciopero dei/delle docenti della scuola Primaria e dell’Infanzia

Manifestazione nazionale a Roma, MIUR (v.le Trastevere) ore 9.30

                                                            

Il Consiglio di Stato, dopo l’udienza del 15 novembre, ha pubblicato il 21 dicembre una vergognosa sentenza contro i diplomati/e magistrali, che va contro tutte le precedenti sentenze che in questi anni avevano dato ragione a decine di migliaia di docenti che adesso si vedono negare persino il diritto all’inserimento nelle Graduatorie a Esaurimento (GAE), e che vengono retrocessi a docenti di serie C. Questa sentenza pone drammatici problemi, professionali ed umani, ai diplomati magistrali. Molti/e di loro hanno avuto nomine annuali dalle GAE, in diversi/e sono già stati/e immessi in ruolo, e ora, oltre alla perdita del posto di lavoro, rischiano di ritrovarsi improvvisamente reinseriti in seconda fascia o, secondo un’interpretazione ancora più penalizzante della sentenza, addirittura in terza fascia.

Una sentenza ingiusta, spietata e intollerabile, che gioca con la vita di decine di migliaia di lavoratori/trici: così come è insopportabile che il MIUR e il governo non abbiano voluto risolvere un problema serissimo non solo per i lavoratori/trici coinvolti ma per tutta la scuola italiana che di questi docenti non può assolutamente fare a meno. Guai, dunque, se ci fossero da parte del MIUR, utilizzando questa assurda sentenza, passi sciaguratamente avventati durante l’anno in corso, che dovessero far saltare la continuità didattica per migliaia di alunni e i posti di lavoro per migliaia di docenti. Se i tribunali dovessero far decadere tutte le supplenze e le immissioni in ruolo, la scuola primaria e quella dell’infanzia entrerebbero in un caos totale. Il problema  è strettamente politico: è intollerabile che i diritti dei lavoratori/trici vengano vanificati dai tribunali.

Bisogna porre fine subito a queste assurdità! Esigiamo che il MIUR ed il governo pongano immediato rimedio (e non rinviando alla prossima legislatura) a questa vergogna che p otrebbe portare ad un licenziamento di massa di 5300 lavoratori/trici, oltre che a negare la possibilità di stipulare contratti a tempo determinato ad altri 60 mila lavoratori/trici. Chi è stato immesso in ruolo dovrà mantenere il proprio posto. Per chi ha già fatto l’anno di prova, esso vale molto di più di un concorso abilitante. Chi è inserito con riserva nelle GAE deve poter mantenere la propria posizione, così come chi ha avuto un incarico annuale.

Per raggiungere questi obiettivi e annullare i possibili effetti deleteri della sciagurata sentenza, i COBAS hanno indetto, insieme ad altre organizzazioni, per lunedì 8 gennaio lo sciopero della scuola primaria e dell’infanzia, e una manifestazione nazionale a Roma (MIUR, V.le Trastevere, ore 9.30) per la quale le nostre sedi stanno organizzando i bus per portare a Roma il maggior numero possibile di docenti. Chiederemo che una delegazione di diplomati/e magistrali venga ricevuta dalla Ministra Fedeli.

 

Esecutivo nazionale COBAS – Comitati di Base della Scuola

Concorso per preside, verso le 35mila domande per 2.425 posti: uno su 15 potrà coronare il sogno

da Repubblica

Concorso per preside, verso le 35mila domande per 2.425 posti: uno su 15 potrà coronare il sogno

Il concorso previsto dalla legge 107/2015 è nuovo rispetto al passato e intende selezionare le migliori risorse per guidare le istituzioni scolastiche alle prese con le sfide del terzo millennio. Possibilmente giovani, considerato che il 31,6 per cento dei dirigenti in servizio ha più di 60 anni

di SALVO INTRAVAIA

ROMA – Alla fine, soltanto un candidato su quindici potrà coronare il sogno di diventare preside della Buona scuola. Perché al momento i candidati che hanno presentato domanda per partecipare alla selezione sono circa 25mila. Ma mancano all’appello ancora quattro giorni: gli aspiranti dirigenti scolastici potranno inoltrare la domanda online fino alle 14 del 29 dicembre. E alla fine si toccherà almeno quota 35mila.

I posti messi a bando sono in totale 2.425 e solo uno su 15 ce la farà. Il concorso previsto dalla legge 107/2015 è tutto nuovo rispetto al passato. E, oltre a dare risposta all’endemica questione delle reggenze (scuole dirette part-time da presidi titolari in un’altra scuola) intende selezionare le migliori risorse per guidare dalla prima linea le istituzioni scolastiche alle prese con le sfide del terzo millennio. Possibilmente giovani, considerato che il 31,6 per cento dei dirigenti in servizio ha più di 60 anni con un età media che si aggira attorno ai 55,6 anni.

Niente più bandi regionali e tirocinio finale per accomodarsi nella poltrona più importante di una scuola. Coloro che risulteranno vincitori dovranno scegliere una sede su tutto il territorio nazionale e non più nella regione prescelta. La selezione dei 35mila ed oltre partecipanti sarà severissima: cinque prove, un corso di formazione e un tirocinio. Si parte con un quizzone di 100 domande, pescate a sorte da una banca dati di 4mila quesiti, a risposta multipla da svolgere al computer in 100 minuti.

È questa, con tutta probabilità, l’ostacolo più difficile da sormontare. Perché verranno ammessi alla prova scritta in 8.700. Piuttosto larghe le maglie per partecipare alla selezione. Basterà avere maturato almeno 5 anni di servizio, compresi quelli maturati durante le supplenze pre-ruolo e per almeno 6 mesi e un giorno per ogni anno. La prova scritta consta di 7 quesiti: 5 che riguardano la preparazione del futuro dirigente sull’organizzazione scolastica e sulla parte normativa; due in lingua straniera.

Per superare la prova scritta occorrerà racimolare almeno 70 punti su cento. Gli ammessi alla prova orale dovranno sostenere un colloquio che, oltre ad accertare la preparazione del futuro dirigente, saggeranno le competenze informatiche e nella lingua straniera prescelta dal candidato. Anche in questo caso il punteggio massimo è articolato in centesimi e per accedere allo step successivo occorrerà ottenerne almeno 70. Ma non è detto che basteranno.

Perché al corso di formazione, che durerà due mesi, verranno ammessi in 2.900. Trascorsi i quali, coloro che avranno frequentato almeno 180 delle 240 ore previste verranno ammessi a tirocinio della durata di quattro mesi. Alla fine del percorso di formazione e tirocinio i reduci dovranno sottoporsi ad una nuova prova scritta e ad un nuovo colloquio. E risulteranno vincitori soltanto i “primi” 2.425.

Valeria Fedeli, la peggiore ministra di sempre?

da La Tecnica della Scuola

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Media Library Scuola, la biblioteca pubblica digitale gratuita in cui si possono consultare libri e quotidiani

da La Tecnica della Scuola

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Dirigenti tecnici: chi li ha visti?

da La Tecnica della Scuola

Dirigenti tecnici: chi li ha visti?

Contratto: aumenti decorrono da marzo, non da gennaio

da La Tecnica della Scuola

Contratto: aumenti decorrono da marzo, non da gennaio

Concorso dirigenti scolastici: 35.000 domande per 2.524 posti disponibili. Istanze fino al 29 dicembre

da La Tecnica della Scuola

Concorso dirigenti scolastici: 35.000 domande per 2.524 posti disponibili. Istanze fino al 29 dicembre

Soft skills, cosa sono e come inserirle nella tua programmazione didattica

da Tuttoscuola

Soft skills, cosa sono e come inserirle nella tua programmazione didattica

Precisione, resistenza allo stress, problem solving. Sono solo alcune delle famose soft skills tanto ricercate oggi in ambito lavorativo. Si tratta di competenze trasversali che è necessario avere per affrontare con successo il mondo del lavoro e che, proprio per questo motivo, fanno tanto parlare gli insegnanti impegnati a preparare gli studenti al loro primo e vero sguardo sul lavoro.

Le soft skills di efficacia personale sviluppano doti come la creatività e l’equilibrio, fattori fondamentali in ambito lavorativo e necessarie per la risoluzione di problemi anche in caso di mansioni statiche.

Le competenze in ambito relazionale accrescono la capacità di lavorare in gruppo e di cooperare per il raggiungimento degli obiettivi. Tra queste, l’etica e la tolleranza permettono di gestire lo stress causato da relazioni disfunzionali e di adottare comportamenti adeguati a norme e valori condivisi.
Un altro aspetto determinante è la capacità di prendere decisioni e di negoziare, che migliora grazie allo sviluppo di flessibilità, ascolto empatico e distacco razionale.

Le competenze orientate alla realizzazione di sé, invece, riguardano soprattutto la capacità di valutazione, da cui deriva la selezione, la corretta gestione e la valorizzazione delle informazioni. Secondo AlmaLaurea le soft skills sono 14, nello specifico:

1. Autonomia

Capacità di svolgere i compiti assegnati senza il bisogno di una costante supervisione facendo ricorso alle proprie risorse.

2. Fiducia in sé stessi

È la consapevolezza del proprio valore, delle proprie capacità e delle proprie idee al di là delle opinioni degli altri.

3. Flessibilità/Adattabilità

Sapersi adattare a contesti lavorativi mutevoli, essere aperti alle novità e disponibili a collaborare con persone con punti di vista anche diversi dal proprio.

4. Resistenza allo stress

Capacità di reagire positivamente alla pressione lavorativa mantenendo il controllo, rimanendo focalizzati sulle priorità e di non trasferire su altri le proprie eventuali tensioni.

5. Capacità di pianificare ed organizzare

Capacità di realizzare idee, identificando obiettivi e priorità e, tenendo conto del tempo a disposizione, pianificarne il processo, organizzandone le risorse.

6. Precisione/Attenzione ai dettagli

È l’attitudine ad essere accurati, diligenti ed attenti a ciò che si fa, curandone i particolari ed i dettagli verso il risultato finale.

7. Apprendere in maniera continuativa

È la capacità di riconoscere le proprie lacune ed aree di miglioramento, attivandosi per acquisire e migliorare sempre più le proprie conoscenze e competenze.

8. Conseguire obiettivi

È l’impegno, la capacità, la determinazione che si mette nel conseguire gli obiettivi assegnati e, se possibile, superarli.

9. Gestire le informazioni

Abilità nell’acquisire, organizzare e riformulare efficacemente dati e conoscenze provenienti da fonti diverse, verso un obiettivo definito.

10. Essere intraprendente/Spirito d’iniziativa

Capacità di sviluppare idee e saperle organizzare in progetti per i quali si persegue la realizzazione, correndo anche rischi per riuscirci.

11. Capacità comunicativa

Capacità di trasmettere e condividere in modo chiaro e sintetico idee ed informazioni con tutti i propri interlocutori, di ascoltarli e di confrontarsi con loro efficacemente.

12. Problem Solving

È un approccio al lavoro che, identificandone le priorità e le criticità, permette di individuare le possibili migliori soluzioni ai problemi.

13. Team work

Disponibilità a lavorare e collaborare con gli altri, avendo il desiderio di costruire relazioni positive tese al raggiungimento del compito assegnato.

14. Leadership

L’innata capacità di condurre, motivare e trascinare gli altri verso mete e obiettivi ambiziosi, creando consenso e fiducia.

Diciamolo però francamente: la nostra scuola, con programmi didattici molto ricchi, verifiche continue e interrogazioni frequenti, presenta una una struttura piuttosto rigida e non sviluppa particolarmente le competenze trasversali nei ragazzi, che invece sono fondamentali per affrontare con successo il mondo del lavoro e non solo.

Ecco che in questo senso viene in aiuto TuttoAlternanza.it, il portale nato dalla partnership tra Tuttoscuola e Civicamente e che ha l’obiettivo di accompagnare gli studenti verso il successo formativo, attraverso approfondimenti su tematiche di grande attualità. Cosa sono le soft skills? Come promuoverle nei contesti scolastici e di vita quotidiana? Perché sono tanto importanti nella realtà lavorativa contemporanea? TuttoAlternanza.it permette di rispondere a queste domande grazie a docenti e ricercatori dell’università telematica IUL (Italian University Line) promossa da Indire e Università degli studi di Firenze.

Come inserire le soft skills nella programmazione didattica?

Sappiamo bene che a scuola il tempo non è mai abbastanza, ma la soluzione è semplice: promuovere le soft skills all’interno del monte orario dell’Alternanza Scuola Lavoro. Per farlo con facilità, TuttoAlternanza.it propone fra le sue soluzioni PRONTI AL LAVORO!, ambienti digitali di apprendimento grazie ai quali gli studenti non rischieranno più di arrivare presso la struttura ospitante impreparati, ma formati a un corretto inserimento sul lavoro.

Uno dei percorsi di PRONTI AL LAVORO! riguarda proprio le soft skills. Il corso delinea una panoramica di queste competenze, fornendo alcuni strumenti per identificarle e migliorarle. Le lezioni sono curate da IUL che verifica e valuta il lavoro dei ragazzi. Di seguito l’offerta formativa proposta:

Unità didattica 1: Skills di efficacia personale
Video lezione
– Materiali di supporto

Unità didattica 2: Skills relazionali e di servizio
– Video lezione
– Materiali di supporto

Unità didattica 3: Skills relative a impatto e influenza
– Video lezione
– Materiali di supporto

Unità didattica 4: Skills orientate alla realizzazione
– Video lezione
– Materiali di supporto

Unità didattica 5: Skills cognitive
– Video lezione
– Materiali di supporto

Attività e test finale.

Quali sono i carichi di lavoro per il docente?

Leggerissimi: può avvalersi pienamente della piattaforma nella quale sono già infierite le lezioni e le attività proposte agli studenti. Con un lavoro minimo del docente, agli alunni verrà assicurato un percorso di qualità e certificato dall’Università

Quali soft skills vengono approfondite nel percorso di PRONTI AL LAVORO! ?

Come abbiamo visto precedentemente, in ambito internazionale sono moltissime le soft skills individuate da docenti ed esperti in materia. La lista, in continua evoluzione, presenta competenze trasversali ritenute indispensabili per entrare nel mondo del lavoro. La proposta di TuttoAlternanza.it presenta e approfondisce le seguenti soft skills:

  • Skills di efficacia personale – relative alla capacità degli alunni di autoefficacia ed auto efficienza.
  • Skills relazionali e di servizio– relative alla capacità degli alunni di entrare in empatia reciproca e sviluppare relazioni significative
  • Skills relative a impatto e influenza- che rimandano alla dimensione organizzativa e lo sviluppo di leadership
  • Skills orientate alla realizzazione– relative alla capacità degli alunni di iniziare e portare a termine un lavoro, anche complesso
  • Skills cognitive– relative allo sviluppo di capacità cognitive complesse da parte degli alunni

Ognuna delle competenze è presentata attraverso delle video lezioni, dei materiali di apprendimento e il modulo presente delle attività conclusive per promuovere maggiormente il protagonismo degli alunni.

Edilizia scolastica: sollecito aggiornamento Anagrafe Edilizia scolastica regionale e nazionale

Programmazione 2014/20 – PON Scuola – FESR – Asse II Avviso n. n. 35226 del 16.8.2017 – Azione 10.7.1 – Messa in sicurezza e Riqualificazione degli edifici scolastici. Sollecito aggiornamento dati Anagrafe edilizia scolastica regionale e nazionale.

Prot. 38312 del 27 dicembre 2017

Nota 27 dicembre 2017, AOODGOSV 17215

Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca
Dipartimento per il sistema educativo di istruzione e formazione
Direzione generale per gli ordinamenti scolastici e la valutazione del sistema nazionale di istruzione
Uff. I

Ai Direttori degli Uffici Scolastici Regionali
LORO SEDI

Al Sovrintendente agli Studi per la Regione Autonoma
della Valle d’Aosta

Al Sovrintendente Scolastico
per la Provincia Autonoma di Bolzano

Al Sovrintendente Scolastico
per la Provincia Autonoma di Trento

All’Intendente Scolastico per le scuole
delle località ladine di Bolzano

All’Intendente Scolastico
per la scuola in lingua tedesca
di Bolzano

Oggetto: 14^ Rassegna Nazionale di Teatro Educativo “Il Gerione”.

L’Assessorato all’Istruzione del Comune di Campagna (SA), insieme all’Associazione Culturale “Teatro dei Dioscuri”, agli Istituti Comprensivi “Campagna Capoluogo” e “G. Palatucci, all’I.I.S. “T. Confalonieri” e alla pro loco “Città di Campagna”, indicono la 14^ Rassegna Nazionale di Teatro Educativo “Il Gerione”, con il patrocinio, tra gli altri, della Regione Campania e della Provincia di Salerno. La tematica di quest’anno è: “Lo spazio bianco” (impronte che segnano). Possono partecipare alla rassegna spettacoli prodotti dalle diverse Agenzie di Teatro Educativo come Scuole, Associazioni, ecc. con la partecipazione di ragazzi e giovani in età scolare (dai 6 ai 18 anni) con la collaborazione di insegnanti ed operatori teatrali.

Le scuole che intendono partecipare dovranno far pervenire la loro adesione entro e non oltre il 28 febbraio 2018, secondo le modalità del bando in allegato.

IL DIRIGENTE
Edvige Mastantuono


Il Gerione

Decreto Dipartimentale 27 dicembre 2017, AOODPIT 1537

Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca
Dipartimento per il sistema educativo di istruzione e formazione
Direzione generale per gli ordinamenti scolastici e la valutazione del sistema nazionale di istruzione

Decreto Dipartimentale 27 dicembre 2017, AOODPIT 1537

Realizzazione nelle scuole in carcere degli interventi di ampliamento dell’offerta formativa

Nota 27 dicembre 2017, AOODGOSV 17214

Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca
Dipartimento per il sistema educativo di istruzione e formazione
Direzione generale per gli ordinamenti scolastici e la valutazione del sistema nazionale di istruzione
Uff. I

Ai Direttori degli Uffici Scolastici Regionali
LORO SEDI

Al Sovrintendente agli Studi per la Regione Autonoma
della Valle d’Aosta

Al Sovrintendente Scolastico
per la Provincia Autonoma di Bolzano

Al Sovrintendente Scolastico
per la Provincia Autonoma di Trento

All’Intendente Scolastico per le scuole
delle località ladine di Bolzano

All’Intendente Scolastico
per la scuola in lingua tedesca
di Bolzano

Oggetto: Concorso Scientifico Nazionale “Torricelli Web” Edizione 2017/18.

Il Liceo Torricelli-Ballardini di Faenza, l’Istituto tecnico Baldini di Ravenna, IL Liceo Ricci Curbastro di Lugo, Confindustria Romagna, gruppo Giovani Imprenditori di Confindustria Romagna e Fondazione Ettore Sansavini, indicono il concorso nazionale “Torricelli-web”. L’iniziativa si attua con il patrocinio del Comune di Faenza e del Consiglio Nazionale delle Ricerche (ISTEC-CNR). Possono partecipare gruppi di studenti del secondo biennio e anno conclusivo delle scuole secondarie di secondo grado di tutto il territorio nazionale.
Ai gruppi partecipanti si chiede di sviluppare un’idea originale legata alla tematica proposta “Green chemistry, riciclo, energie alternative: strategie combinate per la salvaguardia del pianeta”.

Le scuole che intendono partecipare dovranno far pervenire la loro adesione entro e non oltre il 28 febbraio 2018, secondo le modalità del bando in allegato.

IL DIRIGENTE
Edvige Mastantuono


Torricelli Web