European Girls’ Mathematical Olympiad

Matematica, concluse le Olimpiadi Europee Femminili 2018: quattro bronzi e una menzione per la squadra italiana

(Sabato, 14 aprile 2018) Quattro medaglie di bronzo e una menzione d’onore. Questo il risultato raggiunto dalle ragazze della squadra italiana alle Olimpiadi Europee Femminili della Matematica (EGMO, European Girls’ Mathematical Olympiad).

Oggi pomeriggio, al Teatro Verdi di Firenze, la cerimonia di premiazione. Le Olimpiadi, giunte alla settima edizione, sono state ospitate per la prima volta in Italia. L’edizione 2018 è organizzata dal Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca e dall’Unione Matematica Italiana ed è stata finanziata dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri.

Quasi 200 le concorrenti che si sono sfidate nelle gare riservate alle ragazze delle scuole secondarie di II grado. Due giorni di prove, mercoledì e giovedì, che hanno visto la squadra italiana distinguersi in una competizione a ‘base’ di problemi rompicapo, algebra astratta, teoremi di geometria, combinatoria e teoria dei numeri.

Maria Chiara Ricciuti (di Asti) ha conquistato il bronzo, confermando il risultato ottenuto lo scorso anno. Medaglia di bronzo anche per Linda Friso (di Padova), che nella competizione del 2017 aveva invece ottenuto una menzione d’onore. Maria Chiara e Linda sono alla loro terza partecipazione all’EGMO, sono state le due “veterane” della squadra italiana. Prima esperienza internazionale, invece, per Giorgia Benassi (di Carrara) e Maria Bevilacqua (di Avellino), ma anche loro tornano a casa con una medaglia, sempre un bronzo. Menzione d’onore per avere ottenuto un punteggio pieno in uno dei problemi per Sabrina Botticchio (di Brescia).

“Il risultato raggiunto dalle nostre ragazze è per noi motivo di orgoglio. Voglio complimentarmi con le nostre campionesse per essere riuscite ad affermarsi in una competizione così impegnativa”, dichiara la Ministra dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca Valeria Fedeli. “A loro chiediamo di continuare in questo percorso e di tenere alto il testimone. Chiediamo di continuare ad essere un esempio. Con il loro impegno e la loro passione hanno dimostrato concretamente che la matematica e le discipline scientifiche non hanno nulla a che fare con il genere, che non c’è niente che una ragazza non possa fare se studia, va a fondo, si impegna. Il valore di questa competizione è proprio questo: offrire alle studentesse un’occasione per mettersi in gioco e superare quei condizionamenti che ancora incidono sulla formazione delle ragazze”.

Il MIUR è impegnato da tempo per “sradicare stereotipi e pregiudizi e promuovere un cambiamento culturale ormai irrimandabile. In quest’ottica abbiamo promosso il “Mese delle Stem”, abbiamo stanziato risorse per incentivare l’accesso delle giovani alle facoltà scientifiche con agevolazioni economiche”.
L’edizione 2018 dell’EGMO è stata da primato, con 196 concorrenti che si sono sfidate per il podio. Mai così tante. Le partecipanti provenivano da tutta Europa e da molti altri Paesi del mondo ma, per la prima volta, anche da Australia, Canada, Bolivia, Mongolia e Perù (la squadra con l’età media più bassa). La prossima edizione delle Olimpiadi si terrà a Kiev, in Ucraina.

Parallelamente alle gare individuali di mercoledì e giovedì, questa mattina si è tenuta in via sperimentale una gara a squadre di nazionalità miste. L’Italia, assieme alla Lituania, si è classificata al quarto posto, dietro le squadre composte da Stati Uniti e Ucraina, Polonia e Israele, Messico e Perù.

A margine delle gare, il Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca ha promosso due giorni di laboratorio, Stem Acceleration Lab: una occasione per riflettere e raccogliere proposte “dal basso” per favorire lo studio delle materie scientifiche tra le ragazze. La due giorni ha visto protagoniste circa 50 alunne che si sono distinte nelle competizioni nazionali di matematica e negli hackathon promossi dal MIUR. Rafforzare l’orientamento a scuola, promuovere incontri con ricercatrici e donne che si sono distinte in ambito scientifico, favorire competizioni in ambito STEM e simulazioni, proporre esperienze di alternanza scuola-lavoro in ambito scientifico e stimolare una didattica mirata per questi ambiti: sono alcuni dei suggerimenti delle 50 “eccellenti” che il MIUR si è impegnato ad accogliere.


Ragazze con i numeri. Pronte alla sfida. Arrivano da tutta Europa. Ma anche da Australia, Canada, Bolivia, Mongolia e Perù. Sono quasi 200 le concorrenti a Firenze da lunedì prossimo, 9 aprile, e fino a sabato 14, per le finali delle Olimpiadi Europee Femminili della Matematica (le European Girls’ Mathematical Olympiad, EGMO). Giunte alla settima edizione, sono una competizione matematica internazionale riservata alle ragazze delle scuole secondarie di II grado. Una gara tutta in rosa a suon di problemi rompicapo, numeri e teoremi matematici. L’Italia ospita le EGMO per la prima volta.

Le Olimpiadi prendono il via martedì mattina, 10 aprile, alle ore 11.00, con la cerimonia di inaugurazione presso il Teatro Verdi (a Firenze). Mercoledì e giovedì la due giorni di gare per la conquista del podio (dalle 8.30 alle 13.00, presso il Grand Hotel Mediterraneo). Sabato alle 17.00, al Teatro Verdi, la cerimonia di premiazione. Sempre sabato, ma la mattina a partire dalle ore 11.00, è prevista, in via sperimentale, una gara a squadre. Ad arricchire le Olimpiadi lo Stem Acceleration Lab. Una due giorni, da lunedì mattina a martedì pomeriggio, presso l’Istituto Professionale “B. Buontalenti”, di confronto, proposte, idee per incentivare lo studio della matematica e delle materie scientifiche tra le ragazze. Protagoniste del laboratorio 48 studentesse italiane che si sono particolarmente distinte nelle competizioni e negli hackathon nazionali.

“Siamo molto orgogliosi – dichiara la Ministra dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, Valeria Fedeli – di ospitare quest’anno per la prima volta in Italia le European Girls’ Mathematical Olympiad. Si tratta di un’importante competizione che ha due meriti: mettere in circolo le eccellenze dei sistemi di istruzione di differenti Paesi, europei e non, e stimolare l’interesse delle ragazze nei confronti della matematica e delle materie scientifiche, consentendo di superare quel gap di genere che ancora fa sentire il suo peso nello sviluppo della nostra società. Voglio fare i miei complimenti e augurare buon lavoro alla cinque studentesse che rappresenteranno il nostro Paese. Partecipando a questa gara, compiono un atto rivoluzionario: grazie al loro impegno e alla loro passione dimostrano che la matematica e le discipline scientifiche non hanno nulla a che fare con il genere, che non c’è niente che una ragazza non possa fare se studia, va a fondo, si impegna. Il MIUR è impegnato da tempo per sradicare questi stereotipi e pregiudizi e promuovere un cambiamento culturale ormai irrimandabile, con azioni come il ‘Mese delle STEM’ o le agevolazioni per l’accesso delle giovani alle facoltà universitarie a carattere scientifico. Ci auguriamo che l’entusiasmo e la bravura di Giorgia, Maria, Sabrina, Maria Chiara e Linda siano ‘contagiosi’ e che la partecipazione delle studentesse a competizioni nazionali e internazionali di questo tipo, ma miste, cresca sempre di più nel tempo”, conclude la Ministra.

EGMO 2018, una edizione da record

Sono 196 le aspiranti al podio. Mai così tante prima d’ora. Un’edizione da primato quella di quest’anno per le EGMO. E sono 51 le nazioni protagoniste (36 europee, 15 ospiti extra-europee). Per la prima volta prendono parte alle gare anche concorrenti provenienti dall’Australia, dall’Austria, dalla Bolivia, dal Canada, dalla Germania, dalla Mongolia e dal Perù. Le ragazze in gara a Firenze hanno dovuto affrontare una lunga fase di preparazione e selezione con prove sempre più complesse per partecipare alle finali.

L’edizione 2018 delle EGMO è organizzata dal Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca e dall’Unione Matematica Italiana ed è stata finanziata dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri.

La squadra italiana, in cinque in gara. E ci sono due “veterane”

Giorgia Benassi da Carrara, Maria Bevilacqua da Avellino, Sabrina Botticchio da Brescia, Maria Chiara Ricciuti da Asti, Linda Friso da Padova. Sono loro le portabandiera dell’Italia alle Olimpiadi Europee Femminili di Matematica. Maria Chiara Ricciuti e Linda Friso sono alla loro terza partecipazione. Per tutte l’obiettivo è di migliorare il record storico del quinto posto ottenuto nel 2012 e arricchire la lista dei riconoscimenti conquistati nelle precedenti edizioni: 2 medaglie d’oro, 6 d’argento e 13 di bronzo (le medaglie vengono assegnate non al podio, ma per fasce di punteggio). Le cinque finaliste sono state selezionate attraverso ben tre campus di cui l’ultimo specifico per l’EGMO.

Le gare: non solo numeri e teoremi, ma anche creatività

Due le giornate di gara, mercoledì e giovedì mattina. Alle concorrenti verrà chiesto di risolvere 3 problemi originali in ciascuna giornata (in 4,5 ore). I problemi, mai visti prima, richiedono di saper applicare teoremi già noti, ma in maniera creativa e non ripetitiva. In altre parole sarà fondamentale saper applicare le proprie conoscenze in modo originale e funzionale.

Il senso di una gara solo al femminile

Le EGMO sono state organizzate per la prima volta nel 2012, a Cambridge, con la partecipazione di 19 nazioni e 70 concorrenti e vengono ospitate ogni anno in un paese diverso. L’iniziativa – che è andata sempre più affermandosi nel corso delle diverse edizioni – vuole stimolare l’interesse delle studentesse per la matematica e, più in generale, per le materie scientifiche. Le competizioni mirano a migliorare il livello di successo delle ragazze per gli ambiti scientifici. Indagini statistiche hanno dimostrato la differenza di partecipazione e di risultati tra donne e uomini nelle gare matematiche nazionali e internazionali. Mentre si è notato che in competizioni riservate alle sole ragazze, la partecipazione è maggiore e i non facili problemi proposti vengono affrontati e risolti con successo. Le gare femminili sembrano essere dunque un giusto modo non solo per favorire la diffusione della cultura matematica, ma anche per contrastare il gender gap nelle discipline scientifiche.

Stem Acceleration Lab, una due giorni di idee per la matematica

La sfida tra le ragazze è il cuore della manifestazione. Ma attorno alle competizioni si sviluppa l’intero evento, che dura una settimana e prevede visite culturali in città e momenti di socializzazione tra le concorrenti.

In occasione delle EGMO il Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca ha promosso Stem Acceleration Lab, un laboratorio che vedrà protagoniste 48 studentesse da tutta Italia che si sono particolarmente distinte nelle competizioni di matematica (8 delle ragazze non inserite nella squadra per le Olimpiadi) e negli hackathon organizzati dal MIUR (40 le ragazze selezionate in totale). Nel corso dei due giorni di lavori le ragazze avranno modo di confrontarsi, riflettere, approfondire e lanciare idee e proposte “dal basso” per incentivare lo studio della matematica e delle discipline scientifiche tra le donne.

Maggiori informazioni e materiale sul sito ufficiale della manifestazione, www.egmo2018.org, e nell’opuscolo descrittivo.