Assegnazioni provvisorie

Assegnazioni provvisorie: avevamo ragione anche su questo. Adesso attendiamo l’abolizione della 107!

Apprendiamo dal comunicato Miur la notizia della sottoscrizione di un’intesa sulle assegnazioni provvisorie e le utilizzazioni che terrà conto di quanto da noi rivendicato e chiesto in piazza negli ultimi due anni!

Come USB Scuola ha sempre rivendicato, sarà possibile chiedere e ottenere l’assegnazione provvisoria su posti di sostegno anche per gli insegnanti abilitati non specializzati. Vengono posti due vincoli: che si abbia almeno un anno di esperienza su posto di sostegno o che si stia frequentando il corso di specializzazione.

La buona scuola nel 2015 aveva determinato l’esodo di migliaia di docenti dal sud al nord Italia e il vincolo nella mobilità annuale presentava restrizioni che ne impedivano il ritorno anche temporaneo in caso di necessità di riavvicinamento ai propri familiari e in situazioni anche di difficoltà personale grave. Abbiamo denunciato dal 2016 da un lato la mancata volontà del Ministero di riconoscere il diritto alla mobilità sul territorio nazionale e dall’altro la totale inerzia di Cgil Cisl e Uil. Nei territori come quello siciliano in cui eravamo presenti al fianco dei lavoratori in lotta in piazza siamo riusciti a strappare contratti integrativi regionali che hanno derogato alcune restrizioni. Le lotte dei lavoratori pagano sempre e oggi il Miur è costretto a ratificare le deroghe siciliane per tutto il territorio nazionale.

Speriamo che il nuovo ministro non si senta soddisfatto da questi piccoli passi avanti, noi siamo qui a vigilare e a rivendicare l’abolizione totale e definitiva della 107 e attendiamo che il ministro ci convochi e non si limiti a ricevere i sindacati firmatari di contratto. Come stabilito dal nuovo contratto, infatti, la contrattazione integrativa è ristretta ai soli sindacati che hanno firmato l’inaccettabile CCNL a prescindere dalla rappresentatività. USB sta portando avanti azioni di lotta contro questo scempio, ma anche un ricorso perché riteniamo che questa limitazione sia non solo antidemocratica, ma anticostituzionale, violando la libertà dei lavoratori di scegliere l’organizzazione sindacale che ritengono li rappresenti al meglio.

Che i sindacati concertativi abbiano firmato senza batter ciglio non ci sorprende: nuovo governo, nuovo padrone. Ma non dimentichiamo, e non lo faranno le lavoratrici e i lavoratori della scuola, che non hanno e mosso un dito contro le storture, le iniquità, le ingiustizie che sono nate con e dalla legge 107 che, anzi, hanno platealmente appoggiato in ogni sua forma e declinazione. Non un minuto di sciopero è stato proclamato infatti contro le deleghe, contro gli abusi della chiamata diretta, contro lo sfruttamento dell’Alternanza Scuola-lavoro.

La conquista di questa intesa è una vittoria delle lavoratrici e dei lavoratori che non hanno mai smesso di fare conflitto in piazza, è una vittoria che rivendichiamo come Unione Sindacale di Base Scuola, ma soprattutto è una vittoria che non ci fa desistere dal continuare a pretendere organici adeguati per una mobilità definitiva e per l’assunzione di tutti i precari. Questa è l’ultima conferma di quanto diciamo da anni: i posti ci sono, al nord come al sud, per tutti! Infatti verranno assicurati i posti per gli insegnanti precari specializzati, sia per le immissioni in ruolo che per le supplenze, e i rimanenti verranno dati in assegnazione provvisoria. Il grande numero di deroghe che ogni anno vengono assegnate è ormai un dato di fatto che va stabilizzato così da consentire una reale continuità didattica agli alunni in situazione di disabilità e il rientro nelle province di origine di tanti, troppi insegnanti che non riescono a tornare in pianta stabile laddove hanno sempre vissuto e lavorato.

 Continueremo a chiedere l’adeguamento dell’organico di diritto all’organico di fatto e affinché tutto questo avvenga sappiamo che il banco di prova di questo governo sarà ancora una volta la legge di stabilità del prossimo inverno perché per i vincoli soggetti al pareggio di bilancio in costituzione non potranno mutare il quadro nel suo insieme fino a quando non si romperanno quei vincoli di soggezione alla austerity voluta dalla UE.

Una task-force per garantire il diritto allo studio nelle aree colpite dal terremoto

Terremoto, Bussetti: “Una task-force per garantire il diritto allo studio nelle aree colpite”

Nelle Marche inaugurata nuova scuola alla presenza del Presidente Mattarella

“Quello di oggi è un momento importante: dove c’è una scuola che funziona, c’è una società viva che si prepara al futuro. Tagliando il nastro di questo istituto, stiamo consentendo a un territorio duramente colpito dal terremoto di riappropriarsi della sua normalità, delle abitudini che scandiscono, giorno dopo giorno, le esistenze di uomini e donne e costituiscono l’ossatura del nostro vivere civile. Voglio ringraziare tutti coloro che hanno permesso questa ripresa. Nonostante i ritardi nella ricostruzione – che ci sono e non possiamo negare – Esanatoglia riparte. E lo fa dal sistema di istruzione e formazione”. Così il Ministro dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, Marco Bussetti, intervenendo all’inaugurazione della Scuola Secondaria di I grado “Carlo Alberto Dalla Chiesa” di Esanatoglia, nelle Marche, costruita dopo il terremoto che ha colpito il Centro Italia.

Alla cerimonia era presente il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, al quale il Ministro Bussetti ha rivolto un ringraziamento particolare: “La sua presenza oggi rappresenta la vicinanza di tutto il popolo italiano a questa Comunità”.

“Scuola e Università, qui nelle Marche, hanno dato dimostrazione di grande tenacia ed efficienza. Dobbiamo riconoscere il loro impegno. Ed essere orgogliosi per ciò che hanno fatto e per ciò che rappresentano per queste aree e per il Paese. Oggi voglio ribadire il mio impegno: farò tutto quanto in mio potere per ripristinare a regime il sistema di istruzione e formazione nelle zone colpite dal sisma. A tal proposito, intendo costituire una task-force a supporto dell’Ufficio Scolastico Regionale, affinché sia un punto di riferimento per tutti i soggetti che operano per questo obiettivo. Attiverò da subito gli uffici del MIUR, per far sì che predispongano tutto ciò che è necessario a garantire il diritto allo studio ai giovani delle aree colpite dal terremoto. La crescita sociale, culturale ed economica passa dall’istruzione”, ha concluso il Ministro.

RESTITUITE DIGNITÀ ALLA PROFESSIONE DOCENTE

GILDA A INSEGNANTI PARLAMENTARI: RESTITUITE DIGNITÀ ALLA PROFESSIONE DOCENTE

Alternanza scuola-lavoro, reclutamento, formazione e aggiornamento degli insegnanti, poteri dei dirigenti scolastici, sburocratizzazione della funzione docente: questi i temi principali su cui ieri pomeriggio la Gilda degli Insegnanti si è confrontata con i docenti eletti in Parlamento durante l’incontro che si è svolto all’hotel Nazionale di Roma. 

All’iniziativa hanno partecipato Lucia Azzolina (M5S), Alessandro Melicchio (M5S), Gloria Vizzini (M5S), Flora Frate (M5S), Rina De Lorenzo (M5S) e Angela Schirò (Pd). 

Per quanto riguarda l’Asl, il coordinatore nazionale della Gilda, Rino Di Meglio, ha sottolineato la necessità di cancellare l’obbligatorietà e di ridurre il numero delle ore, oltre a quella di garantire agli studenti esperienze di effettiva utilità e coerenti con i loro indirizzi di studio.

Durante l’incontro la Gilda ha chiesto ai parlamentari di impegnarsi in Aula affinché venga alleggerito il carico burocratico che grava sui docenti, così da permettere agli insegnanti di dedicarsi principalmente all’attività didattica e allo studio.

Sul fronte del reclutamento, Di Meglio ha lamentato l’eccessiva lunghezza e complessità del percorso FIT, auspicando che in Parlamento si proceda presto ad abbreviare e semplificare la procedura di accesso alla professione, garantendo comunque serietà e qualità. 

Inevitabile, alla luce della cronaca recente, il richiamo alle aggressioni di cui sono vittime i docenti. Con gli esponenti politici presenti all’incontro, la Gilda non ha soltanto evidenziato l’epifenomeno della violenza contro gli insegnanti, ma ha anche indicato quali sono le cause su cui agire per restituire dignità alla professione docente. Tra gli aspetti che richiedono un intervento urgente, la Gilda ha segnalato l’aumento degli stipendi che sono tra i più bassi d’Europa.

“Con i parlamentari che conoscono bene il mondo della scuola – ha affermato il coordinatore nazionale – ci auguriamo di instaurare un dialogo costruttivo per favorire la crescita e la valorizzazione della professione docente e di tutto il mondo dell’istruzione”.

La bidirezionalita della percezione del suono

La bidirezionalita della percezione del suono

Introduzione a corso Egocreanet/Cluster <finalizzato a veicolare un modello di azione terapeutica del suono e del canto per migliorare lo stato di salute e del” bellessere “ ( = qualita dell’ Essere intesa in termini di fitness, beauty, relax e piu in generale di miglioramento ed anti-stress della qualita della vita) di: Paolo Manzelli .<egocreanet2016@gmail.com>


Cominciamo con l’asserire che il suono la musica ed il canto sono prodotti dal cervello perche’ nell’ ambiente esistono solo vibrazioni che possono essere recepite e trasformate in sensazioni sonore prodotte dal cervello.
Infatti la percezione cosciente del suono si effettua a partire dalla “attenzione” del “nucleo acumen” che e’ il centro responsabile della ricerca di stimoli generati dalle vibrazioni della luce del suono e tattili ecc.. da trasformare tramite i differenti ricettori interattivi in sensazioni cerebrali che inducono attivita’ del corpo e della mente.
Alle varie aree funzionali del cervello giungono i suoni (sotto forma di impulsi nervosi) che nella maggior-parte provengono dall’orecchio attraverso un complesso di trasformazioni di energia ,da meccanica a elettromagnetica-quantica; queste transizioni energetiche che vengono elaborate nell’ Orecchio da specifiche strutture per la trasformazione delle onde sonore di rarefazione e compressione dell’ aria in vibrazioni recepite dal sistema “staffa /timpano”.
Il timpano, è una membrana di cartilagine composta da piu’ strati di dimensione nanometrica ,che funziona come una pelle tesa su un tamburo Quando il Timpano viene informato dalla staffa sulle onde di vibrazione meccanica che provengono dall’esterno, esso vibra a livello molecolare ed invia il “battito-quantico” all’orecchio interno Cloclea//Organo del Corti) che lo traducono in segnali elettromagnetici, che si associano alle innervature neuronali e quindi si diffondono nel cervello per tramite il nervo ottico. (1) (2)

(1)- IL suono delle molecole Carlo Ventura : https://www.youtube.com/watch?v=DoLHZXfYUSM
(2) CIMATICA relazione tra onde e forma- A livello atomico,molecolare il suono assume ha un aspetto duale: si manifesta come particella o come onda (fononi) : https://www.youtube.com/watch?v=b1gRza378KU

L’ organo del Corti è situato all’ interno della Cloclea ( Chiocciola) una struttura capace di differenziare le tonalita dei suoni e tradurle in impulsi elettromagnetici .La coclea di destra presenta un avvolgimento in senso antiorario, mentre quella di sinistra in senso orario ; cio’ permette di differenziare la provenienza dei suoni.. Le due Cloclee sono divise in tre scale, o rampe: 1)scala vestibolare, 2)scala media (quella che contiene l’ organo del Corti ) e la 3) scala timpanica, Ciascuna cloclea è divisa da membrane che separano i liquidi gelatinosi (endolinfe) che nell’ insieme rapresentano un complesso organo neuro-sensoriale uditivo, dove all’interno della scala media si muove un complesso sistema di stereociglia ( interne ed esterne a seconda del loro orientamento ) che sono direttamente associate ad la innervazione neuronale , capace di trasmettere differenti impulsi nervosi in seguito al movimento delle diverse concentrazioni di liquidi che corrispondono rispondono a tre diverse situazioni di osmosi delle membrane di separazione che entrano in vibrazione proprio in funzione delle variazioni della pressione osmotica causate dalle diverse concentrazioni di sali che determinamo il relativo rapporto ( Na+//K+), cosi da riuscire a riprodurre con estrema raffinatezza le molteplici sonorita vibrazionali. (3) , (4)

(3)- Studi di neuro-fisiologia dell’apparato uditivo: COCLEA : https://www.unmedicopertutti.it/orecchio_interno.htm

(4)- Struttura della Cloclea : https://it.wikipedia.org/wiki/Coclea_(anatomia)

Le stereo ciglia interne ed esterne si muovono all’ unisono come due ali di farfalla ; mentre quelle interne trasferiscono al cervello la trasformazione del suono in impulsi neuronali quelle orientate vero l’ esterno producono effettivamente suono, creando una “interferenza bioquantica” tra onde bio-elettromagnetiche, la quale permette di definire un orientamento dei segnali neuronali da indirizzare tramite il nervo ottico verso le varie aree del cervello (tra esse : gli Emisferi Cerebrali superiori, il Talamo , l’ Amigdala , il Cervelletto), dove il suono si trasforma in emozioni sensazini di diverse tonalita percettive che di conseguenza attivita’ cerebrali e fisiologiche

Pertanto sappiamo che l’ orecchio come tutti gli altri sensi e un sistema interattivo cervello/ricettore e viceversa cosi infatti l’ orecchio non solo riceve vibrazioni sonore ma anche le emette , infatti per vedere se una persona è effettivamente sorda, basta inserire un piccolo microfono nell’ orecchio quando l’ ambiente e’ insonorizzato e registrare i suoni prodotti emessi da sistema cervello/orecchio , se il microfono no da risposta positiva l’ individuo e irreversibilmente sordo

La produzione sonora interattiva attiva dell’ orecchio puo’ essere alterata da traumi ed infezioni cosi che piccole porzioni di coclea le cellule ciliate possono non funzionare ritmicamente generando uno scompenso che si trasforma nell’insorgere di noiosissimi “Acufeni”(5)

(5) ACUFENI : http://www.acufene.it/acufeni-cosa-sono/#01

Questa introduzione rappresenta solo un quadro estremamente sintetico dei principi di funzionamento dell’orecchio, ma in vero per rendere ancora più sofisticato il processo di elaborazione dei suoni, secondo le piu’ recenti teorie sappiamo che l’organo dell’udito lavora in modalità “crossmodale” cioè con scambio interattivo di informazioni con gli altri sensi e con i centri motori. In particolare ricordiamo che il posizionamento della testa del corpo rispetto all’ asse gravitazionale terrestre viene definita da gli “Otoliti” che sono composti da una sabbia di granellini che si depositano nelle cavita dove emergono le stereociglia cosi che addensandosi alla loro base con il loro movimento sabbioso inducono informazioni al cervelletto sul posizionamento e la direzione del moto del corpo. (6)

(6) – Otoliti: https://www.my-personaltrainer.it/salute/otoliti.html

 


Paolo Manzelli Biblio on Line :Tema Neurobiologia ed estetica del suono

 

Il suono e i suoi effetti: http://www.neuroscienze.net/il-suono-e-i-suoi-effetti/

Neuro-lingua: https://www.edscuola.eu/wordpress/wp-content/uploads/2018/03/neuro.lingua.pdf

http://www.caosmanagement.it/archivio-riviste/55-numero-117/605-neurolinguistica-dell-apprendimento-nelle-nuove-tecnologie

Cervello e Musica : http://www.psicolab.net/2003/cervello-e-musica/

Fai clic per accedere a SCIENZA-CERVELLO-E-MUSICA-I.pdf

Dalla Voce al Canto: https://www.scienzaeconoscenza.it/blog/consapevolezza/dalla-voce-al-cantohttps://www.scienzaeconoscenza.it/blog/consapevolezza/dalla-voce-al-canto

La contaminazione dei Sensi : http://www.neuroscienze.net/la-contaminazione-dei-sensi-e-la-sinestesia/

Sindrome di Asperget: http://www.molecularlab.it/news/commento.asp?n=370

Cervello Quantico: https://www.vglobale.it/2013/07/25/il-cervello-quantico/

DNA Laser Antenna : https://dabpensiero.wordpress.com/2017/10/15/morfogenesi-e-quantum-dna-laser-antenna/

Biofotoni e VITA ; https://www.generazionebio.com/notizie/8360-biofotoni-nuove-prospettive-per-le-scienze-della-vita.html

L’Anp insorge: via la chiamata diretta? Un danno a famiglie e studenti

da Il Sole 24 Ore

L’Anp insorge: via la chiamata diretta? Un danno a famiglie e studenti

di Cl. T.

«Ancora una volta si pretende di modificare una norma di legge imperativa con un accordo contrattuale tra parti, cosa che nel nostro ordinamento non sarebbe consentita». Parola di Antonello Giannelli, presidente di Anp, l’Associazione nazionale presidi.

Le critiche
Dopo l’accordo Miur-sindacati che, di fatto, ha abolito l’istituto della chiamata diretta dei docenti il capo dei presidi resta perplesso: «I dirigenti scolastici non sono innamorati di questo istituto in quanto tale – precisa -. Questa abrogazione potrebbe, quindi, fare comodo anche ai presidi che hanno un obbligo in meno, ma questa modifica crea danno all’utenza».

L’istituto della chiamata diretta, introdotto della legge 107, «era positivo perché consentiva di scegliere i docenti più adatti per l’offerta formativa della scuola, permettendo di adattare il servizio alle esigenze dei ragazzi. Tuttavia è stato svuotato di contenuti perché, per mezzo di accordi, si è consentito ai docenti di spostarsi e accedere alla mobilità straordinaria e questo ha portato via dalle scuole gran parte dei docenti che i dirigenti avevano scelto», aggiunge Giannelli. Nel 2016 per usufruire della chiamata diretta, molti dirigenti rinunciarono, come si ricorderà, alle ferie, ma, grazie ai contratti sulla mobilità, all’inizio dell’anno scolastico molti tra i docenti scelti se ne andarono e pertanto l’istituto giuridico della chiamata diretta fu già allora svuotato di contenuto. La stessa è avvenuto anche lo scorso anno.

«Se non vogliamo un miglioramento della qualità del servizio basta esserne consapevoli, ma, probabilmente, il Miur non ha compreso che l’istituto della chiamata diretta aumentava la qualità del servizio».

Presidi divisi sull’addio alla chiamata diretta

da la Repubblica

Presidi divisi sull’addio alla chiamata diretta

Il rimpianto: “Prima potevamo scegliere, ora conterà solo la fortuna” Ma c’è anche chi esulta: “Non funzionava”

Ilaria Venturi

La sua scuola ne ha selezionati nove in due anni, tra i criteri c’era anche quello che arrivassero da fuori per dare ai ragazzi maggiori possibilità: « Un’insegnante di storia dell’arte aveva fatto esperienze in Germania dopo gli studi a Firenze: bravissima, ha innovato la didattica. Lo hanno fatto anche gli altri, tutti giovani e motivati». E ora? Anna Maria Maullu, preside del liceo scientifico e artistico Brotzu in provincia di Cagliari, sospira: « Ora conterà la fortuna: chi ti arriva arriva, si torna indietro. Invece sarebbe ora che i ragazzi avessero gli insegnanti che meritano. Non tutti, per quanto bravi, sono adatti a tutte le scuole » . Non l’hanno presa bene i presidi. La cancellazione della chiamata diretta, uno dei pilastri della Buona scuola, li fa arrabbiare perché « l’idea era buona » . Solo che — riconoscono in coro — «è stata applicata male». E così c’è anche chi non disdegna questo passo indietro imposto da un accordo sindacale siglato col neo ministro Bussetti che sarà operativo da subito (poi seguirà intervento legislativo) come i presidi di prestigiosi licei romani, vedi il Mamiani e il Tasso: «Il meccanismo non funzionava».

Il più arrabbiato è Lamberto Montanari, preside del polo liceale di Imola, alle porte di Bologna. «Ci hanno dato degli sceriffi, dei presidi- padroni. Una guerra tutta e solo ideologica. La chiamata diretta consentiva un accordo positivo: vieni nella mia scuola perché ci sono le condizioni adatte per fare un buon lavoro. L’insegnante poteva anche non accettare. Alla fine hanno perso gli studenti ed è passata l’idea della scuola ammortizzatore sociale — il suo sfogo — Non è stata ascoltata la voce di chi ha avuto un figlio che non ha trovato un docente bravo e che per questo ha odiato la disciplina, ha perso motivazione ». L’associazione presidi, di cui è portavoce per l’Emilia Romagna, è stata netta: « Un errore cancellare la chiamata diretta».

Approvata nel 2015 è stata applicata nell’estate successiva: i presidi hanno lavorato sui criteri per scegliere i neoassunti da curriculum, poi è intervenuta la mobilità che ha riportato gli stessi a trasferirsi vicino a casa. « Avevo un solo candidato in elenco per la disciplina che mi interessava, mentre il professore di Lettere che veniva dall’Australia, perfetto per il nostro istituto a vocazione internazionale, si è trasferito col vecchio sistema » , osserva amareggiato Flavio Filini, preside del tecnico Einaudi a Verona. «Un vero peccato, il principio della chiamata era giusto » . Tiziana Sallusti, che guida il classico Mamiani, è sincera: « Se fosse stata una misura ben architettata e durevole nel tempo allora poteva avere un senso. Ma non è andata così: da noi dei cinque selezionati, vere eccellenze, è rimasta una sola docente e per un anno. Abbiamo fatto un gran lavoro per nulla, dunque sono contenta che sia stata cancellata». Paolo Pedullà, preside del classico Tasso, è sulla stessa linea: « La modalità con cui è stata realizzata l’ha resa inutile. Poteva essere una buona idea, ma la scuola non è pronta. Le riforme vanno realizzate senza strappi, con una faticosa opera di convincimento».

Concorso dirigenti scolastici, prova preselettiva: ecco banca dati dei test. Esame giorno 23 luglio

da Orizzontescuola

Concorso dirigenti scolastici, prova preselettiva: ecco banca dati dei test. Esame giorno 23 luglio

di redazione

Online la batteria dei test per la prova preselettiva relativa al concorso a dirigente scolastico. La prova  inizialmente prevista per il 29 maggio, si svolgerà il 23 luglio 2018.

Scarica la batteria dei test

Sono altresì pubblicati i quadri di riferimento per la prova preselettiva previsti dall’articolo 13 comma 1 lettera c) del Decreto ministeriale 138 del 2017

In cosa consisterà il test preselettivo

La prova si svolgerà nelle sedi individuate dall’USR competente per territorio, articolandosi anche in più sessioni, in base al numero di aspiranti dirigenti che hanno presentato domanda di partecipazione.

La prova consiste in 100 quesiti a risposta multipla, estratti dalla banca dati dei quesiti appena pubblicati.

La prova ha una durata di 100 minuti, allo scadere dei quali il sistema acquisisce definitivamente le risposte del candidato. Sino all’acquisizione definitiva, è possibile correggere le risposte già date.

Ciascuno dei 100 quesiti ha quattro opzioni di risposta, di cui una sola corretta.

L’ordine dei quesiti somministrati sarà diverso per ciascun candidato.

Scarica la batteria dei test

Le altre prove

Prova scritta

Si articolerà in:

  • 5 domande a risposta aperta su:  normativa del settore istruzione, organizzazione del lavoro e gestione del personale, programmazione, gestione e valutazione presso le scuole, ambienti di apprendimento, diritto civile e amministrativo, contabilità di Stato, sistemi educativi europei
  • 2 domande a risposta chiusa in lingua straniera livello B2 su: organizzazione degli ambienti di apprendimento, sistemi educativi europei

Prova orale, punterà ad accertare la preparazione professionale degli aspiranti dirigenti anche attraverso la risoluzione di un caso pratico. Nell’esame anche conoscenze informatiche e di lingua straniera.

Corso di formazione, i selezionati dalle precedenti prove dovranno affrontare un corso preselettivo con tirocinio a scuola. Al termine ci sarà una prova scritta e un colloquio orale.

Scarica la batteria dei test

Quadri di riferimento per la prova preselettiva previsti dall’articolo 13 comma 1 lettera c) del Decreto ministeriale 138 del 2017

Pensioni quota 41, rinviate. Subito quota 100. Vediamo la tempistica

da Orizzontescuola

Pensioni quota 41, rinviate. Subito quota 100. Vediamo la tempistica

di redazione

Quota 100 ok, in tempi brevi tanto da far ipotizzare una possibile attivazione già da gennaio 2019. Diversa la storia per quota 41 per cui si ipotizza invece uno slittamento.

Quota 41

Si tratta della possibilità da parte dei lavoratori di poter andare in pensione  con 41 anni di contributi (e a non più di due o tre anni di contributi figurativi), indipendentemente dall’età anagrafica.

Riforma a due velocità

Si prospetta una riforma della legge Fornero in due tempi. Il primo tempo vedrebbe la realizzazioni in tempi brevi della quota 100 (la possibilità per i lavoratori di andare in pensione con la somma tra età anagrafica e contributiva pari a 100), Mentre per la quota 41 (che prevede il pensionamento per quanti hanno versato 41 anni di contributi) potrebbe subire degli slittamenti.

Più volte è stato riferito, da fonti Governative, che quota 100 sarà inserita nella legge di Bilancio, mentre per quota 41 non sono ancora state fornite delle indicazioni esatte.

Il ministro dell’Economia fa il suo mestiere – ha detto Salvini ad Agorò su Rai 3 -. Noi vedremo, rispettando le regole, di cercare di ottenere più spazio in Europa per fare quello che abbiamo promesso in campagna elettorale“.

Polemiche su penalizzazioni quota 41

Il costo per uscire dal lavoro, però, con 41 anni di contributi potrebbe non essere conveniente per tutti. La causa consiste nel fatto che si applicherebbero delle penalizzazioni in quanto la norma modificherebbe solo la valorizzazione dei versamenti effettuati dopo il 1996 e fino al 2012 per chi ha più di 18 anni di contratto prima della riforma Dini.

Le penalizzazioni potrebbero arrivare anche al 9/10% dell’assegno pensionistico del lavoratore di 64 anni e 20 di contributi.

Mobilità, pubblicati movimenti secondaria I grado. Procedura per i docenti trasferiti su ambito territoriale

da Orizzontescuola

Mobilità, pubblicati movimenti secondaria I grado. Procedura per i docenti trasferiti su ambito territoriale

di redazione

Cominciano ad essere pubblicati online sui siti dei rispettivi Uffici Scolastici i risultati della mobilità a.s. 2018/19 per la secondaria di I grado. I risultati interessano i trasferimenti, sia provinciali che interprovinciali, che i passaggi di cattedra e/o di ruolo.

Come conoscere esito domanda presentata

  • pubblicazoine nel sito istituzionale dell’ufficio Scolastico provinciale
  • comunicazione nel portale Istanze on line
  • comunicazione tramite posta elettronica

Procedura per i docenti che sono stati trasferiti su ambito territoriale

Da domani sarà attiva su Istanze on line la procedura per indicare la scuola preferita per avere il passaggio da ambito territoriale a scuola. In ogni caso, saranno trattati prima i docenti trasferiti sulla base di una delle precedenze previste dall’art. 13 del CCNL. La domanda potrà essere presentata entro il 5 luglio per infanzia, primaria e secondaria di I grado, dal 13 luglio  al 23  per la secondaria di II grado.

La pubblicazione assegnazioni da parte degli Uffici Scolastici  avverrà dal 9 al 13 luglio primo ciclo, dal 24 luglio al 27  secondaria II grado.

Bussetti riunisce l’Osservatorio per l’inclusione: a luglio la nuova versione del portale

da Orizzontescuola

Bussetti riunisce l’Osservatorio per l’inclusione: a luglio la nuova versione del portale

di redazione

MIUR – “Garantire alle studentesse e agli studenti con disabilità il diritto di apprendere senza discriminazioni: deve essere questo l’obiettivo del nostro lavoro. Per far sì che riescano a conquistare la loro libertà. Di essere cittadini e lavoratori, di avere i propri impegni personali e sociali. La scuola è veramente tale se è aperta. A tutti e per tutti”.

Così il Ministro dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, Marco Bussetti, che oggi ha riunito al MIUR i componenti dell’Osservatorio permanente per l’inclusione.

L’Italia, ha ricordato il Ministro, “ha una lunga tradizione di inclusione scolastica. Il nostro sistema di istruzione e formazione rappresenta un’eccellenza. Ma ci troviamo qui per qualificare ancora di più il servizio dei nostri istituti. E vogliamo farlo partendo dai bisogni che emergono dalla base, da chi è vicino ai nostri ragazzi e ne conosce le necessità. L’Osservatorio ci offre un’importante occasione di ascolto ed è da qui che partiremo per definire un programma di azioni, tempi e modalità per determinare i risultati che ci porteranno al nostro obiettivo principale: la libertà dei nostri giovani”.

Alla riunione hanno partecipato Giuseppe Chiné, Capo di Gabinetto del MIUR, Rosa De Pasquale, Capo del Dipartimento per il sistema educativo di istruzione e di formazione, Maria Assunta Palermo, Direttore generale per gli ordinamenti scolastici e la valutazione del sistema nazionale di istruzione, Maria Maddalena Novelli, Direttore generale per il personale scolastico, Giovanna Boda, Direttore generale per lo studente, l’integrazione e la partecipazione. Ha presenziato anche il Sottosegretario Salvatore Giuliano che ha ribadito: “Questo Governo dedicherà la massima attenzione alle criticità e alle questioni che emergeranno nell’ambito di questo Osservatorio. Dobbiamo lavorare per creare condizioni di pari dignità per tutte le studentesse e tutti gli studenti”.

“L’inclusione scolastica è una priorità. La via maestra per garantirla è aumentare il personale specializzato. Dobbiamo lavorare in questa direzione”, ha concluso il Ministro.

Durante l’incontro di oggi è stata, inoltre, presentata la nuova versione del ‘Portale per l’inclusione scolastica’, che sarà ora sottoposta all’attenzione dalle associazioni che fanno parte dell’Osservatorio. Il sito sarà poi messo online nel mese di luglio diventando punto di riferimento per tutte le informazioni sull’argomento, dalla formazione dei docenti, alle buone pratiche, alla normativa in materia.

ATA, risultati trasferimenti slittano al 20 luglio

da Orizzontescuola

ATA, risultati trasferimenti slittano al 20 luglio

di redazione

L’Amministrazione ha comunicato che la data di comunicazione dei posti disponibili e delle domande di mobilità al SIDI è stata prorogata al 28 giugno p.v.

Mobilità ATA, comunicazione posti e domande al SIDI prorogata al 28 giugno. Nota Miur

Mobilità ATA: gli esiti il 20 luglio

Di conseguenza slitta anche la data di pubblicazione dei trasferimenti, dal 17 al 20 luglio 2018

Posti in organico e tagli per regione

Per ogni profilo i posti in organico e quali sono le regioni più colpite

Organici ATA 2018/19, tagli e incremento di posti per regione. Penalizzate Campania, Puglia e Sicilia. Tutti i numeri

Abolita la chiamata diretta, ma gli insegnanti rimangono titolari sull’ambito territoriale

da Orizzontescuola

Abolita la chiamata diretta, ma gli insegnanti rimangono titolari sull’ambito territoriale

di redazione

Raggiunto l’accordo tra Miur e sindacati per l’abolizione della chiamata diretta, gli insegnanti si chiedono se esso ha come conseguenza l’annullamento della titolarità su ambito territoriale, e se questo riguarda solo i docenti trasferiti quest’anno oppure tutti. Quali sono state le modifiche alla Buona Scuola?

Abolita la chiamata diretta, non la titolarità degli insegnanti su ambito territoriale

L’accordo prevede che gli insegnanti che per l’a.s. 2018/19 hanno ottenuto il trasferimento su ambito territoriale, possano effettuare il passaggio da ambito a scuola senza la chiamata diretta (quella che veniva definita chiamata per competenze) ma in base ai punteggi dei trasferimenti stessi, fermo restando che gli insegnanti trasferiti con una delle precedenze dell’art. 13 del CCNL Mobilità continueranno ad avere la precedenza. La procedura riguarderà, con le stesse modalità, anche i docenti che saranno assunti in ruolo a partire dal 1° settembre 2018.

La novità quindi è limitata a questa procedura, non tocca altri punti della legge la Buona Scuola, legge 107 del 13 luglio 2015.

Gli insegnanti, sia coloro che sono stati trasferiti per l’a.s. 2018/19, sia coloro che sono stati assunti o trasferiti in anni precedenti e hanno la titolarità su ambito territoriale, con contratto triennale, continueranno a mantenere tale titolarità fino a quando e se non interveranno altre modifiche alla legge. Non c’è dunque nessun automatismo, non si diventa titolari nella scuola di attuale servizio, come qualcuno ha voluto pensare nelle ore immediatamente successive alla divulgazione della notizia dell’abolizione della chiamata diretta.

Vi invitiamo a leggere il testo dell’accordo per capire che esso si muove solo nell’ambito della chiamata diretta, e non tocca altri aspetti della legge 107.

Ricordiamo che in ogni caso la graduatoria interna di istituto è  “unica” e comprende sia i docenti titolari di scuola che i docenti titolari di ambito, pertanto l’individuazione del docente eventualmente sovrannumerario avviene sempre per punteggio, e non per titolarità.

L’unica differenza tra insegnanti titolari su scuola e titolari su ambito territoriale consiste nel fatto che il titolare di scuola rimarrà nella stessa, sino a quando non deciderà di chiedere trasferimento o ci sarà contrazione d’organico, mentre chi è titolare su ambito avrà un incarico triennale che si rinnova allo scadere dei tre anni, posto che non cambi il PTOF della scuola, ossia le esigenze per le quali è stato richiesto il posto/cattedra. Con tutta probabilità questi argomenti saranno affrontati in prossimi incontri al Ministero. L’abolizione degli ambiti territoriali è infatti un’altra delle richieste che arriva dagli insegnanti.

RAV 2017/2018, aggiornamento fino al 30 giugno. Tutte le info

da La Tecnica della Scuola

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Permessi disabili: si fruiscono anche se il verbale è in fase di revisione

da La Tecnica della Scuola

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Licei musicali, parte la diffida al Miur: si ripristini la 2ª ora di strumento

da La Tecnica della Scuola

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