Università, 83.127 candidati per i test dei corsi ad accesso programmato

Università, 83.127 candidati per i test dei corsi ad accesso programmato

(Martedì, 31 luglio 2018) Sono 83.127 i candidati che hanno ultimato l’iscrizione ai test per l’ammissione ai corsi di laurea in Medicina e Odontoiatria, Architettura e Veterinaria per l’anno accademico 2018/2019. Le iscrizioni si sono chiuse alle ore 15.00 del 24 luglio scorso.

In 67.005 hanno presentato domanda per la prova in Medicina e Odontoiatria, erano 66.907 nel 2017. Per Architettura le iscrizioni pervenute sono 7.986, lo scorso anno erano 9.340. Infine, sono 8.136 i candidati alla prova di Veterinaria, rispetto agli 8.431 dello scorso anno. Per i test di Medicina in lingua inglese sono 7.660, l’anno scorso sono stati 7.021.

Anche quest’anno sono previsti 60 quesiti a cui i candidati dovranno rispondere in 100 minuti.
Quest’anno i posti disponibili sono aumentati, come annunciato il 28 giugno scorso. Sono stati definiti 9.779 posti per Medicina (erano 9.100 lo scorso anno), 1.096 posti per Odontoiatria (erano 908 nel 2017), 759 per Veterinaria (erano 655), 7.211 per Architettura (erano 6.873).

Le date delle prove

Il calendario delle prove per i corsi ad accesso programmato a livello nazionale è già stato fissato lo scorso febbraio.
Queste le date:

Medicina e Chirurgia, Odontoiatria e Protesi Dentaria, 4 settembre;
Medicina Veterinaria, 5 settembre;
Architettura, 6 settembre;
Professioni sanitarie, 12 settembre;
Medicina e Chirurgia, Odontoiatria e Protesi Dentaria in lingua inglese, 13 settembre;
Scienze della formazione primaria,14 settembre;
Professioni sanitarie (laurea magistrale), 26 ottobre.

PAROLA DI MINISTRO: QUESTA VALUTAZIONE DIRIGENZIALE E’ INUTILE!

PAROLA DI MINISTRO: QUESTA VALUTAZIONE DIRIGENZIALE E’ INUTILE! 

I colleghi che entro il prorogato termine del 31 agosto intendevano compilare sotto l’ombrellone portfolii ed implausibile appendici – vuoi per spirito di servizio, vuoi per il timore di subire pregiudizi o veri e propri atti ritorsivi – possono tirare un sospiro di sollievo.

Nel corso della sua audizione nelle commissioni congiunte Istruzione e Cultura di Camera e Senato del 25 luglio, il ministro Bussetti ha riconosciuto l’insensatezza dell’attuale sistema di valutazione dei dirigenti scolastici, in realtà un clone delle iperconcettuose sperimentazioni confusamente accavallatesi negli ultimi quindici anni e tutte puntualmente naufragate perché scientemente costruite per farle fallire.

Ha affermato, senza mezzi termini, che il caravanserraglio messo in piedi dalla Direttiva 36/16 e replicato con ostinata ottusità anche per l’anno scolastico in procinto di spirare, slegato da ogni forma di incentivo, risulta privo di un requisito essenziale ai fini della valutazione del lavoro dirigenziale.

Abbiamo volutamente atteso un commento di Cgil-Cisl-Uil-Snals. Che non c’è stato, perché spiazzati dalla loro solerzia nell’aver, in un incontro clandestino, convenuto con l’Amministrazione e propri esperti a seguito – reali o presunti – di dover reiterare una pesante ed inutile molestia burocratica inflitta a chi sembra eternamente destinato a far da cavia per legittimare ruoli e funzioni altrui.

Al momento non ci è dato di conoscere come il pregiato ministro intenda rivedere il sistema di valutazione dei dirigenti scolastici, perché a tutt’oggi sono state disattese le richieste di un apposito incontro avanzate da DIRIGENTISCUOLA.

Non sappiamo dunque se sarà rieditato un percorso di orientamento, riflessione e analisi della loro azione dirigenziale, di soggetti perennemente minorenni e in definitiva un po’ tonti, con il corredo di implacabili montagne di carte da riprodurre, compilare, allegare. Oppure se, rispettando le leggi dello Stato e senza coltivare l’illusione di un’impossibile ricerca della formula che eviti una discrezionalità valutativa, voglia egli onestamente e correttamente attribuire ad una valutazione autenticamente dirigenziale – una valutazione seria di una dirigenza vera – il compito di rilevare i soli canonici comportamenti organizzativo-gestionali e il grado di raggiungimento degli obiettivi formalizzati nel provvedimento d’incarico, nella diretta disponibilità del soggetto valutato: come per tutti i dirigenti pubblici, inclusi i pari grado dirigenti amministrativi e dirigenti tecnici dipendenti dallo stesso datore di lavoro, che non ricevono visite di nuclei, né colloquiano in presenza o via skype, né sono sottoposti ad assistenze tutoriali, né sono incisi da defatiganti ed inconferenti incombenze scritturali.

Edilizia scolastica: semplificazione procedure

Edilizia scolastica, Bussetti: “Al via semplificazione delle procedure. Governo sta dimostrando con i fatti che è una priorità”

(Martedì, 31 luglio 2018) “Con le semplificazioni approvate nell’ambito del decreto legge Ministeri, il Governo dà un segnale importante e concreto sull’edilizia scolastica. Stiamo dimostrando con i fatti che per noi la sicurezza dei nostri ragazzi è una priorità: le norme approvate consentiranno di spendere più velocemente e in modo più efficiente le risorse che abbiamo già a disposizione”. Così il Ministro dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, Marco Bussetti.

Il decreto Ministeri, con un emendamento approvato ieri dall’Aula del Senato, mette infatti in campo lo snellimento di diverse procedure. A partire da quelle che regolano l’assegnazione delle risorse che rientrano nel Fondo unico per l’edilizia scolastica, la principale fonte di investimento in materia. Vengono rese omogenee tutte le procedure di finanziamento, con criteri di riparto delle risorse trasparenti e definiti a monte in un unico Accordo quadro, senza necessità di dover moltiplicare poi i decreti sulle singole linee di finanziamento. Semplificata anche la procedura per la definizione della Programmazione triennale nazionale, con meno decreti interministeriali che finora hanno di fatto appesantito le procedure e ritardato le autorizzazioni anche di parecchi mesi.

“Stiamo lavorando nella direzione della massima semplificazione – ribadisce il Ministro -. Occorre ripensare integralmente la governance del sistema. Per questo ho promosso, d’intesa con il Ministro per gli Affari Regionali e le Autonomie, la costituzione di un Tavolo tecnico tra Stato, Regioni ed Enti locali. Il Tavolo sta lavorando al perfezionamento di un Accordo quadro in Conferenza Unificata che presenteremo nelle prossime settimane per ridurre ulteriormente gli adempimenti burocratici e tagliare i tempi necessari per l’assegnazione delle risorse agli enti locali, proprietari degli edifici scolastici”.

Alternanza scuola-lavoro sì, ma sia facoltativa

da ItaliaOggi

Alternanza scuola-lavoro sì, ma sia facoltativa

Il cspi, il parlamentino della scuola, boccia l’obbligatorietà. contraria l’anp: posizione ideologica . La richiesta al ministro in base ai dati di 12 regioni, non pervenuti Veneto ed Emilia di Angela Iuliano

Angela Iuliano

Eliminare il numero di ore obbligatorie dai percorsi di alternanza scuola-lavoro alle superiori. È «la prima esigenza» per il consiglio superiore della pubblica istruzione (Cpsi) che, il 25 luglio, ha approvato un parere autonomo sull’alternanza che la Buona Scuola, dall’anno scolastico 2015/16, ha reso curricolare nel triennio finale per almeno 200 ore nei licei e 400 nei tecnici e nei professionali. A votare contro l’associazione nazionale presidi (Anp) perché è un parere «basato solo su percezioni soggettive e posizioni ideologiche» che «punta a rimuoverne il vincolo di obbligatorietà, rischiando così di depotenziare un’innovazione metodologica fondamentale per l’efficienza e la qualità della formazione dei nostri giovani». In effetti, mancano ancora dati quantitativi e analisi qualitative dei percorsi realizzati in questo primo triennio. Il Cpsi ha predisposto il proprio parere dopo aver acquisito il contributo di diversi rappresentanti del Miur, dell’Indire, delle associazioni studentesche, di alcuni enti di ricerca ed esperti del settore, compresa Confindustria. «Purtroppo non abbiamo un quadro (…) dettagliato al livello di analisi qualitativa delle esperienze di alternanza in quanto ancora in fase di elaborazione», ammette il Cspi nel parere, aggiungendo che solo 12 uffici scolastici regionali hanno risposto alla richiesta di un report sul triennio di attuazione dell’alternanza (Campania, Friuli-Venezia Giulia, Lazio, Lombardia, Marche, Molise, Piemonte, Puglia, Sardegna, Sicilia, Umbria e la provincia autonoma di Trento). Dunque, circa la metà. Con assenze di peso per una valutazione dei percorsi, come Veneto, Emilia-Romagna, Toscana e Bolzano, ma anche Calabria e Basilicata in un Sud che ha risposto in massa. Così, i soli dati riportati nel parere sono quelli, già noti, relativi ai primi due anni di alternanza curricolare. Mancano del tutto quelli del terzo anno, 2017/18, in cui è entrata a regime. Dati, inoltre, solo quantitativi e senza l’analisi delle criticità. Ciononostante il Cpsi scrive che si sono determinati «numerosi disservizi e inefficienze» che hanno prodotto «esperienze negative per studenti e docenti, causa di comprensibili contestazioni nelle scuole e nell’opinione pubblica, come è emerso anche dai contributi e dalle audizioni dei diversi soggetti». Tra queste criticità anche «l’obbligatorietà introdotta repentinamente». Ma le conseguenze negative «derivano soprattutto» dall’assenza di «un’accurata riflessione sul tema del lavoro e del rapporto tra scuola e lavoro». Tanto che per il Cpsi «appare addirittura fuorviante il termine alternanza a cui sarebbe preferibile sostituire quello di alleanza». Sul banco degli imputati è, però, l’obbligatorietà del monte ore, «una costrizione che ha indotto spesso le scuole ad avviare una qualsiasi attività di alternanza, a prescindere dalla sua qualità, trasformandola in un adempimento burocratico per le scuole stesse». Prioritaria, allora, una sua «riconsiderazione», «in favore di una progettazione autonoma delle scuole sia nei contenuti che nel monte ore complessivo». Si potrebbe «sperimentare così una didattica laboratoriale di maggiore qualità». Nel parere il Cspi chiede anche «risorse adeguate in grado di sostenere e facilitare» scuole, alunni, strutture ospitanti. E che i percorsi siano «accuratamente e obbligatoriamente monitorati».

ITP, chi sarà escluso da II fascia graduatorie di istituto

da Orizzontescuola

ITP, chi sarà escluso da II fascia graduatorie di istituto

di redazione

La sentenza del Consiglio di Stato del 5 luglio 2018 determinerà un nuovo assetto delle graduatorie di istituto di II e III fascia. Ci saranno infatti docenti che dovranno ritornare in III fascia.

Il chiarimento Miur

Il Miur ha già affrontato la problematica con i sindacati firmatari del contratto, chiarendo che l’esclusione dovrà riguardare sia le graduatorie ad esaurimento che le graduatorie di istituto. Graduatorie di istituto, ITP cancellati da GaE e II fascia ma potranno partecipare ai concorsi

Nota dell’Ufficio Scolastico

Più dettagliata una nota inviata ai Dirigenti Scolastici, in questo caso di Prato e Pistoia, ma il chiarimento può avere valore nazionale.

In essa viene chiarito che, al fine di consentire un avvio ordinaro dell’a.s. 2018/19, è fondamentale che le scuole compiano un lavoro di monitoraggio ed aggiornamento delle Graduatorie. Potranno permanere con riserva solo gli ITP che abbiano ricevuto un provvedimento giurisdizionale favorevole. Nel caso invece in cui i ricorrenti abbiano avviato un contenzioso senza ottenere ancora un provvedimento (cautelare o di merito), non andrà effettuato alcun inserimento e, se precedentemente inclusi, sarà necessario escludere i ricorrenti dalle Graduatorie.

Naturalmente l’aspettativa dei docenti è che le graduatorie valide per l’a.s. 2018/19 siano pronte per l’inizio delle lezione, dal momento che il Contratto 2016/18 ha eliminato i contratti fino ad avente diritto.

Concorso dirigenti scolastici, domande presidenti e commissari sottocommissioni entro il 7 settembre

da Orizzontescuola

Concorso dirigenti scolastici, domande presidenti e commissari sottocommissioni entro il 7 settembre

di redazione

Il Miur ha riaperto i termini per la presentazione delle domande in qualità di  Presidente, Componente o Componente aggregato della Commissione del corso-concorso per dirigente scolastico.

Commissione

La commissione è stata già istituita, come riferito in:

Concorso dirigenti scolastici, ecco i nomi della Commissione per l’ammissione al corso di formazione

Concorso dirigenti scolastici, sostituito un membro della Commissione. Ecco chi

Sottocommissioni

La riapertura dei termini riguarda le sottocommissioni, come possiamo leggere nell’Avviso Miur:

Al riguardo, si rende noto che il numero di candidature pervenute da parte
di alcune tipologie di aspiranti in possesso dei requisiti definiti dagli articoli 15 e 16 del D.M. n. 138 del 3 agosto 2017 non è tale da assicurare la necessaria pluralità di competenze e professionalità tra cui individuare i commissari e i supplenti delle numerose sottocommissioni.
Si ritiene, pertanto, necessario , acquisire ulteriori candidature da parte di soggetti appartenenti alle seguenti categorie…

Chi può presentare domanda

Per la funzione di presidente:

  • magistrati amministrativi, ordinari e contabili;
  • avvocati e procuratori dello Stato;
  • dirigenti di amministrazioni pubbliche che ricoprano o abbiano ricoperto un incarico di direzione di uffici dirigenziali generali;
  • professori di prima fascia di università statali e non statali.

Per la funzione di componente:

  • dirigenti tecnici e amministrativi con un’anzianità, nei ruoli dirigenziali, di almeno cinque anni;

Per la funzione di componente aggregato esperto di lingua straniera:

  • professori universitari di prima o seconda fascia di lingua inglese, francese, tedesco e spagnolo;
  • docenti di ruolo abilitati nell’insegnamento per le classi di concorso di lingua inglese,francese, tedesco e spagnolo in possesso di almeno cinque anni di servizio specifico;
Per la funzione di componente aggregato esperto di informatica:
  • docenti di ruolo abilitati all’insegnamento della classe di concorso A-41 in possesso di almeno cinque anni di servizio specifico

Presentazione candidature

Le candidature, corredate dal CV, vanno presentate compilando un form online a questo link, entro il 7 settembre.

Avviso Miur

Calendario scolastico, ecco quando si tornerà sui banchi regione per regione

da La Tecnica della Scuola

Calendario scolastico, ecco quando si tornerà sui banchi regione per regione

Continuità sui posti di sostegno: per ora non se ne parla

da La Tecnica della Scuola

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Rusconi (Anp): “Docenti pagati poco, edifici fatiscenti. Il Miur faccia qualcosa”

da La Tecnica della Scuola

Rusconi (Anp): “Docenti pagati poco, edifici fatiscenti. Il Miur faccia qualcosa”

Didattica per alunni con disabilità e BES, Corte dei conti: interventi frammentari e azioni non adeguate

da La Tecnica della Scuola

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Relazioni sindacali, nota congiunta dei sindacati confederali

da La Tecnica della Scuola

Relazioni sindacali, nota congiunta dei sindacati confederali

Finlandia, un modello di scuola alternativa

da Tuttoscuola

Finlandia, un modello di scuola alternativa

Come funziona uno dei sistemi scolastici migliori del mondo? Partiamo col dire che al­l’e­tà di set­te an­ni i bam­bi­ni fin­lan­de­si ini­zia­no la scuo­la del­l’ob­bli­go, che du­ra no­ve an­ni. A cir­ca 16 an­ni pos­so­no quindi de­ci­de­re se proseguire negli studi op­pu­re no. Se de­ci­do­no di far­lo han­no due op­zio­ni: il li­ceo, che pre­pa­ra agli stu­di ac­ca­de­mi­ci, e la scuo­la pro­fes­sio­na­le, che of­fre del­le com­pe­ten­ze in un cer­to me­stie­re e dà la pos­si­bi­li­tà di con­ti­nua­re con la scuo­la uni­ver­si­ta­ria pro­fes­sio­na­le. In questo modo in Finlandia la media dei laureati è cresciuta fino al 45% al punto che la zecca dello stato finlandese ha emesso una serie divisionale di Euro dedicata ai “laureati” del 2016. La laurea è un punto di svolta nella vita di un giovane adulto. Il giovane laureato avrà così un ricordo della sua laurea, che preserverà. La confezione emessa per i neolaureati comprende anche una medaglia commemorativa che può essere utilizzata per incidere le informazioni personali come la data della cerimonia di laurea. Il folder “Le Congratulazioni a un neolaureato!” sarà un ricordo dell’anno giubilare del laureato da una generazione a quella successiva. Anche per la consegna del diploma di scuola superiore in Finlandia è prevista una giornata nazionale di festa. A dimostrazione di quanta attenzione e sostegno i finlandesi abbiano verso il loro sistema educativo. Mentre l’Italia con la media nazionale di laureati del 22,4% è la più bassa in Europa (dati Eurostat 2013), l’Europa punta al 40% di laureati entro il 2020. Forse ripensare ai riti e ai simboli potrebbe aiutare a far riacquisire consapevolezza e riconoscimento sociale anche al nostro sistema educativo.

Il si­ste­ma uni­ver­si­ta­rio fin­lan­de­se com­pren­de 16 uni­ver­si­tà e 24 scuo­le uni­ver­si­ta­rie pro­fes­sio­na­li: in tut­to 40 uni­ver­si­tà che ogni an­no of­fro­no ai neo­di­plo­ma­ti la pos­si­bi­li­tà di stu­dia­re gratuitamente. Que­sta è la strut­tu­ra ge­ne­ra­le del si­ste­ma edu­ca­ti­vo fin­lan­de­se. I ge­ni­to­ri pos­so­no sce­glie­re li­be­ra­men­te se far fre­quen­ta­re ai pro­pri fi­gli la “esi­kou­lu”, in cui i bam­bi­ni e le bam­bi­ne di sei an­ni tra­scor­ro­no un an­no pri­ma del­l’i­ni­zio del­la scuo­la ele­men­ta­re. Qui me­tà del­la gior­na­ta è im­pie­ga­ta in at­ti­vi­tà di ti­po sco­la­sti­co men­tre nel­l’al­tra me­tà si svol­go­no le at­ti­vi­tà ti­pi­che di un asi­lo. Fi­no ai sei an­ni la mag­gior par­te dei bam­bi­ni fin­lan­de­si fre­quen­ta la scuo­la ma­ter­na, gli al­tri re­sta­no a ca­sa con la fa­mi­glia.

A dif­fe­ren­za del­l’I­ta­lia e di mol­ti al­tri Pae­si, in Fin­lan­dia non esi­sto­no scuo­le pri­va­te. Tut­te le scuo­le del­l’ob­bli­go so­no pub­bli­che, il che ren­de il si­ste­ma mol­to uni­for­me. In Fin­lan­dia tut­ti i bam­bi­ni fre­quen­ta­no le stes­se scuo­le a pre­scin­de­re dal­lo sti­pen­dio o dal li­vel­lo di istru­zio­ne dei ge­ni­to­ri. Tut­ti i bam­bi­ni so­no nel­la stes­sa scuo­la: il fi­glio del Pri­mo Mi­ni­stro as­sie­me ai fi­gli e al­le fi­glie de­gli au­ti­sti d’au­to­bus, de­gli in­se­gnan­ti o di chiun­que al­tro. In Fin­lan­dia nes­su­no può sce­glie­re una scuo­la di­ver­sa per i pro­pri fi­gli, non esi­sto­no nem­me­no scuo­le spe­cia­li per bam­bi­ni con par­ti­co­la­re ta­len­to o con dif­fi­col­tà par­ti­co­la­ri.

La scuola Finlandese può essere chiamata la scuola della domanda. Si privilegia la capacità, infatti, di fare domande a quella di dare risposte pre-confezionate. L’ascolto e l’osservazione del docente prevale sul suo intervento diretto. Si impara facendo e fino a 13 anni non ci sono voti.

Que­sto ti­po di si­ste­ma è re­so pos­si­bi­le in pri­mis dal fat­to che tut­ti gli in­se­gnan­ti ri­ce­vo­no un’ot­ti­ma for­ma­zio­ne: tut­ti de­vo­no stu­dia­re al­l’u­ni­ver­si­tà, an­che chi la­vo­ra nel­le scuo­le ma­ter­ne. A par­ti­re dal­la pri­ma clas­se del­la scuo­la ele­men­ta­re la qua­li­fi­ca mi­ni­ma per in­se­gna­re è la lau­rea magistrale in teacher training. È quin­di fon­da­men­ta­le che chi la­vo­ra a con­tat­to coi mi­no­ri ab­bia un’ot­ti­ma e so­li­da edu­ca­zio­ne. La selezione per chi vuole intraprendere la carriera docente è elevata: mol­te per­so­ne vo­glio­no iscri­ver­si ai cor­si di lau­rea per di­ven­ta­re in­se­gnan­ti (circa 6000 matricole l’anno) ma sol­tan­to il 10% ot­tie­ne il po­sto.

Le  scuo­le so­no or­ga­niz­za­te in mo­do che i ra­gaz­zi con disabilità o con bi­so­gni spe­cia­li ven­ga­no in­clu­si in tut­te le at­ti­vi­tà. Hanno classi dedicate e super attrezzate, all’interno delle scuole comuni, con docenti ed educatori dedicati a sviluppare programmi personalizzati, ma al contempo lavorano con i compagni in alcune discipline e a turno i questi ultimi lavorano con loro. L’in­se­gna­men­to di so­ste­gno in Fin­lan­dia è uni­co al mon­do per­ché si ba­sa sul ri­co­no­sci­men­to del­le rea­li dif­fi­col­tà di ap­pren­di­men­to, sul­la lo­ro evo­lu­zio­ne e pre­ven­zio­ne piut­to­sto che sul­le cau­se me­di­che. È af­fian­ca­to da psi­co­lo­gi, me­di­ci, con­su­len­ti, as­si­sten­ti so­cia­li e al­tre fi­gu­re.

Il concetto di classe è superato da tempo e si lavora per gruppi e sottogruppi di apprendimento dove ogni studente può trovare ciò di cui ha più bisogno: un approfondimento, un recupero o lo sviluppo di un particolare talento. Questo sistema favorisce l’inclusione e lo sviluppo delle competenze sociali.

Se­con­do la nuo­va le­gi­sla­zio­ne, ad esem­pio, ogni stu­den­te e ogni stu­den­tes­sa ha il di­rit­to e il do­ve­re di sot­to­por­si ad una vi­si­ta me­di­ca ge­ne­ri­ca ogni an­no. Ci si pre­oc­cu­pa mol­to del be­nes­se­re dei ra­gaz­zi e del per­so­na­le: ogni scuo­la of­fre gra­tui­ta­men­te un pa­sto equi­li­bra­to al gior­no. Que­sto è fon­da­men­ta­le nel mo­men­to in cui la prio­ri­tà è as­si­cu­rar­si che ognu­no go­da di buo­na sa­lu­te e che sia fe­li­ce nel­la sua scuo­la. In Fin­lan­dia si ri­tie­ne che ciò stia al­la ba­se di un buo­no stu­dio e ap­pren­di­men­to.

 ll focus è centrato sullo studente e sulle relazioni: si dà più im­por­tan­za al­la re­spon­sa­bi­li­tà e al­la fi­du­cia che al­le ve­ri­fi­che o agli esa­mi.

Gli in­se­gnan­ti in Fin­lan­dia ten­do­no a non da­re va­lu­ta­zio­ni ne­ga­ti­ve agli al­lie­vi. San­no che que­sto ri­schia di di­mi­nui­re la lo­ro mo­ti­va­zio­ne e in­di­ret­ta­men­te di au­men­ta­re la di­su­gua­glian­za so­cia­le.

La de­fi­ni­zio­ne del “fal­li­men­to” è una que­stio­ne in­te­res­san­te. In mol­ti si­ste­mi sco­la­sti­ci i ra­gaz­zi ven­go­no va­lu­ta­ti con un si­ste­ma stan­dar­diz­za­to che com­pa­ra le car­rie­re sco­la­sti­che, l’ap­pren­di­men­to o le ca­pa­ci­tà per far­ne del­le me­die sta­ti­sti­che (la me­dia del­la clas­se, la me­dia na­zio­na­le, ecc.). Do­po­di­ché si de­fi­ni­sco­no i ra­gaz­zi in ba­se al­la po­si­zio­ne (so­pra o sot­to) ri­spet­to a quel­la me­dia. In Fin­lan­dia la va­lu­ta­zio­ne dei ra­gaz­zi è ba­sa­ta su una fi­lo­so­fia del tut­to di­ver­sa: ogni stu­den­te vie­ne giu­di­ca­to a par­ti­re dal­le sue stes­se abi­li­tà e dal po­ten­zia­le che cia­scu­no pos­sie­de se­con­do il pa­re­re del sin­go­lo in­se­gnan­te. In Fin­lan­dia un 8 (in una sca­la da 4 a 10) si­gni­fi­ca che si è mi­glio­ra­ti, che in ba­se al­la pro­pria con­di­zio­ne di par­ten­za e al­la pro­pria si­tua­zio­ne per­so­na­le c’è sta­ta un’e­vo­lu­zio­ne po­si­ti­va. Quin­di an­che un al­lie­vo per il qua­le la ma­te­ma­ti­ca è dif­fi­ci­le, che ha dif­fi­col­tà con la let­tu­ra o con la scrit­tu­ra, ma che si ap­pli­ca e fa eser­ci­zi e stu­dia di­li­gen­te­men­te, può ar­ri­va­re ad un 8.

In que­sto sen­so, nel­le scuo­le fin­lan­de­si il “fal­li­men­to” ha un si­gni­fi­ca­to di­ver­so ri­spet­to ad al­tri Pae­si. In Fin­lan­dia, uno stu­den­te o una stu­den­tes­sa che “fal­li­sce”, è qual­cu­no che non ha fat­to tut­to ciò che era nel­le sue pos­si­bi­li­tà, non qual­cu­no i cui ri­sul­ta­ti ven­go­no mes­si a con­fron­to con del­le sta­ti­sti­che.

In Fin­lan­dia ci si fi­da de­gli in­se­gnan­ti esat­ta­men­te co­me ci si fi­da di un den­ti­sta, di un me­di­co, di un av­vo­ca­to o di qual­sia­si al­tro pro­fes­sio­ni­sta. Da noi nes­su­na au­to­ri­tà ester­na in­ter­vie­ne sul­la dia­gno­si che un me­di­co ha fat­to del suo pa­zien­te. Al­lo stes­so mo­do non esi­ste un’or­ga­niz­za­zio­ne che ab­bia il com­pi­to di giu­di­ca­re il la­vo­ro di un in­se­gnan­te.

Per il sistema finlandese la tecnologia è uno strumento didattico, al pari di altri, non lo strumento per eccellenza. Ogni aula è attrezzata e quasi tutti i ragazzi hanno un tablet in dotazione. I docenti sono discretamente preparati ad utilizzare le tecnologie e ogni scuola ha alcuni docenti molto esperti nel settore. Molte delle relazioni burocratico-amministrative scuola-famiglia avvengono per via informatica. Ma la tecnologia non è il focus del processo di insegnamento-apprendimento né il succedaneo dei docenti.

 

Portfolio DS, chiusura prorogata al 31 agosto: ecco come compilarlo

da Tuttoscuola

Portfolio DS, chiusura prorogata al 31 agosto: ecco come compilarlo

Slitta dal 31 luglio al 31 agosto 2018 la chiusura delle funzioni per la compilazione del Portfolio del Dirigente scolastico.  Una proroga che, secondo quanto precisato con nota prot. 12106 del 16 luglio, si resa necessaria in considerazione dei numerosi adempimenti che impegnano i Dirigenti scolastici nella parte conclusiva dell’anno scolastico.

Dopo il 31 agosto la versione del Portfolio compilata sarà resa disponibile al Nucleo di valutazione e al Direttore USR per formulare la valutazione. Tale versione rimarrà visibile al Dirigente anche dopo, ma non sarà più modificabile. Ma come si compila il portfolio DS? Prova a rispondere Tuttoscuola che, già lo scorso 2017, aveva provato a capirne di più compilandolo.

Il 27 aprile 2017, infatti, veniva pubblicata online sul sito del Ministero dell’Istruzione la versione elettronica del portfolio del dirigente scolastico con informazioni che vanno dal curriculum, al bilancio delle competenze, agli obiettivi e alle azioni professionali. Con questo strumento, dichiaravano dal Miur, la valutazione dei dirigenti “entra nel vivo”. Il portfolio consente agli stessi presidi di analizzare i propri compiti e competenze, di fare il punto sugli obiettivi di miglioramento. È cioè uno strumento di supporto per il “loro sviluppo professionale, ma anche uno elemento chiave per il processo di autovalutazione e di valutazione”.

Portfolio DS: il parere di Tuttoscuola

Sembra abbastanza semplice da compilare, non richiede molto tempo per la compilazione (anche se i DS il tempo se lo devono strappare dai mille impegni di gestione), consente di scegliere risposte già predisposte (per fortuna) apponendo una semplice crocetta,  prevede l’impiego di documentazione già definita dal dirigente o dalla sua scuola. Il portfolio vero e proprio (da compilare on line) si compone di tre parti: Anagrafe professionale, Autovalutazione e Obiettivi e azioni.

Portfolio del dirigente scolastico: l’anagrafe professionale

L’Anagrafe professionale riporta tutti i dati del dirigente già registrati a sistema e prevede la compilazione facoltativa per altri titoli di studio posseduti, per certificazioni (informatiche o linguistiche), per incarichi, per pubblicazioni, per altra documentazione meritevole d’attenzione. In diversi casi basta uno spunto per la scelta. L’anagrafe sarà aggiornabile annualmente.

Portfolio del dirigente scolastico: l’autovalutazione

L’Autovalutazione riguarda le dimensioni professionali previste dalla legge n. 107/15 e si focalizza sulle azioni che il Dirigente scolastico ha realizzato e/o favorito nell’istituzione scolastica per:

  1. la definizione dell’identità, dell’orientamento strategico e della politica dell’istituzione scolastica;
  2. la gestione, la valorizzazione e lo sviluppo delle risorse umane;
  3. la promozione della partecipazione, la cura delle relazioni e dei legami con il contesto;
  4. la gestione delle risorse strumentali e finanziarie, la gestione amministrativa e gli adempimenti normativi;
  5. il monitoraggio, la valutazione e la rendicontazione.

L’obiettivo di questa parte è quello di consentire al Dirigente scolastico una riflessione sul suo ruolo e sui suoi punti di forza/debolezza, per lo sviluppo e il miglioramento della professionalità. Per ognuna delle cinque sezioni sopramenzionate è stata prevista una rubrica di riferimento. Il Dirigente scolastico è chiamato ad autovalutarsi su ciascun aspetto, attribuendosi un livello che va, in maniera decrescente, da A (aspetto eccellente) a D (aspetto critico) e, se lo ritiene opportuno, motivando il livello nell’apposito campo libero.

Il contenuto di ogni livello è predefinito: basta lo spunto o la crocetta per scegliere.

Una volta che il Dirigente ha provveduto ad attribuirsi un livello per ognuna delle rubriche di autovalutazione, il sistema genererà automaticamente un diagramma di Kiviat (o grafico radar), ovvero un grafico a cinque variabili (una per ciascuna delle dimensioni indagate), rappresentate su assi/raggi con la stessa origine, che rappresentano ciascuno una delle variabili contemplate dall’analisi. Il grafico assume una forma a stella, consentendo di identificare con immediatezza visiva punti di forza e punti di debolezza relativi alle dimensioni indagate.

Il portfolio del dirigente scolastico: obiettivi e azioni professionali

Obiettivi e Azioni professionali: questa parte del Portfolio può essere particolarmente rilevante ai fini della valutazione.

Una prima sezione (obiettivi) è relativa agli obiettivi inseriti all’interno della lettera di incarico: saranno precaricati gli obiettivi nazionali e gli eventuali obiettivi regionali.

Nella seconda sezione (azioni) il Dirigente scolastico deve indicare le azioni professionali da lui ritenute particolarmente significative (indicativamente due o tre) e direttamente riconducibili al suo operato.
La terza sezione (documenti) è riservata al caricamento di quei documenti (Ptof, Rav, Monitoraggi, ecc.) che il Dirigente ritiene necessari e opportuni per la consultazione da parte del Nucleo di Valutazione.

A tali documenti può essere aggiunta altra documentazione particolarmente significativa che il Dirigente riterrà necessario caricare e/o che il Nucleo di Valutazione richiederà al Dirigente di caricare nel Portfolio.

Anche per questa sezione è possibile utilizzare materiale pronto nel suo formato originario.

I documenti caricati sono riservati e consultabili solo dal Nucleo di Valutazione e dal Direttore dell’USR.

Educazione&Scuola Newsletter n. 1091


Educazione&Scuola Newsletter n. 1091

Luglio 2018 – XXIII Anno

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Notizie

Audizione Ministro nelle 7e Commissioni

L’11 ed il 25 luglio il Ministro illustra alle 7e Commissioni le Linee programmatiche del MIUR

Concorso Dirigenti Scolastici

Il 24 luglio pubblicato l’elenco dei candidati ammessi alla prova scritta del corso-concorso nazionale, per titoli ed esami, finalizzato al reclutamento di dirigenti scolastici presso le istituzioni …

Contratto Area dirigenziale Istruzione e Ricerca

Il 24 luglio 2018 proseguono le trattative per il rinnovo contrattuale dell’Area dirigenziale Istruzione e Ricerca per il triennio 2016-2018

Risultati Esami di Stato 2018

Il 64,4% dei candidati prende un voto superiore a 70/100

Arcipelago Scuola

Venezia, 18-20 luglio 2018

Responsabilità Disciplinare Docenti

Il 18 luglio si svolge la trattativa sulla responsabilità disciplinare dei docenti

Decreto Assunzioni

Richieste 57.000 assunzioni per docenti, oltre 9.000 per gli ATA

Vaccini – Anno scolastico 2018/2019

Pubblicata una circolare dei ministri della Salute e dell’Istruzione

Rapporto Prove INVALSI 2018

Presentato il 5 luglio presso il MIUR il Rapporto nazionale sulle rilevazioni degli apprendimenti 2017-18

Diplomati magistrali

Il 2 luglio, nel Decreto Legge “Dignità” approvato dal Consiglio dei Ministri, il primo intervento sui diplomati magistrali

DL Dignità in Consiglio dei Ministri

Il 2 luglio 2018 il Consiglio dei ministri ha approvato un decreto-legge recante Disposizioni urgenti per la dignità dei lavoratori e delle imprese

Corsi ad accesso programmato Università

Iscrizioni online dal 2 al 24 luglio 2018

Norme

Nota 26 luglio 2018, AOOUFGAB 21252

CCNL Comparto Istruzione e Ricerca. Contrattazione integrativa e partecipazione

Cittadinanza e creatività digitale: approvazione e pubblicazione graduatoria

Prot. 23793 del 26 luglio 2018

Bando EAC.A.4-EN

Esperti Nazionali Distaccati (END) presso la Commissione Europea – DG Istruzione e Cultura – A4

Decreto Dipartimentale 24 luglio 2018, AOODPIT 1134

Candidati ammessi a sostenere la prova scritta di cui all’articolo 8 del D.D.G. n. 1259 del 23 novembre 2017

Bando Regione Lazio

Concorso pubblico per esami per l’assunzione, a tempo pieno e indeterminato, di disabili ai sensi della legge 12 marzo 1999, n. 68 per la copertura di n. 55 unità di personale con il profilo professionale …

Contratto Area dirigenziale Istruzione e Ricerca

Il 24 luglio 2018 proseguono le trattative per il rinnovo contrattuale dell’Area dirigenziale Istruzione e Ricerca per il triennio 2016-2018

Decreto Direttoriale 20 luglio 2018, AOODGRUF 1194

Procedura selettiva per titoli e colloquio, ai sensi dell’art. 1 commi 619-621 della legge 27 dicembre 2017, n. 205, finalizzata all’immissione in ruolo del personale titolare di contratti di collaborazione …

Sport di Classe: approvazione e pubblicazione graduatoria

Prot. 23477 del 19 luglio 2018

Responsabilità Disciplinare Docenti

Il 18 luglio si svolge la trattativa sulla responsabilità disciplinare dei docenti

Decreto Tribunale Roma 17 luglio 2018, n. 70407

Diritto a partecipare alla contrattazione integrativa

Nota 16 luglio 2018, AOODGOSV 12106

Proroga chiusura delle funzioni per la compilazione del Portfolio del Dirigente scolastico

Competenze di cittadinanza globale – Autorizzazioni all’avvio dei progetti

Nota del 13 luglio 2018

Cittadinanza europea – Autorizzazioni all’avvio dei progetti

Nota del 13 luglio 2018

Decreto-Legge 12 luglio 2018, n. 87

Disposizioni urgenti per la dignità dei lavoratori e delle imprese

Nota 12 luglio 2018, AOODGCASIS 1428

Cooperazione Applicativa MIUR/ INAIL – Comunicazione Rappresentanti Lavoratori per la Sicurezza

Accordo CSR 12 luglio 2018, n, 124

Standard minimi dei corsi di qualificazione professionale per Responsabile Tecnico delle attività di Carrozzeria e Gommista

Nota 11 luglio 2018, AOODGPER 32043

D.D.G. 11 luglio 2018 n. 1069. Integrazione graduatorie di istituto del personale docente, in attuazione del D.M. 3 giugno 2015 n. 326

Circolare INAIL 11 luglio 2018, n. 29

Rappresentanti dei lavoratori per la sicurezza: comunicazione a cura delle Amministrazioni statali assicurate con la speciale forma della gestione per conto dello Stato

Nota 9 luglio 2018, AOODGPER 31552

Ipotesi di CCNI Utilizzazioni e assegnazioni provvisorie personale ATA a.s. 2018-2019

Nota 9 luglio 2018, AOODGOSV 11476

U.N.E.S.C.O. (Organizzazione delle Nazioni Unite per l’Educazione e la Scienza e la Cultura): Rete Nazionale delle Scuole Associate a.s. 2018-2019

Circolare Ministeriale 6 luglio 2018, AOODPIT 2405

Adempimenti vaccinali relativi ai minorenni di età compresa tra zero e sedici anni che frequentano le istituzioni scolastiche, formative e educative – nuove indicazioni operative per l’anno scolastico-calendario …

Decreto Direttoriale 5 luglio 2018, AOODGRUF 1146

Procedura selettiva per titoli e colloquio, ai sensi dell’art. 1 commi 619-621 della legge 27 dicembre 2017, n. 205, finalizzata all’immissione in ruolo del personale titolare di contratti di collaborazione …

Nota 4 luglio 2018, AOODGPER 30691

Trasmissione ipotesi di CCNI Utilizzazioni e Assegnazioni Provvisorie 2018-2019

Rubriche

in Europ@Fondi Strutturali di Fabio Navanteri

 

in Famiglie

Sportello Genitori Studenti e Scuola

a cura di Cinzia Olivieri

Su corresponsabilità e partecipazione l’ombra della costituzione di parte civile

di Cinzia Olivieri

 

 

in Handicap&Società di Rolando Alberto Borzetti

FAQ Handicap e Scuola – 62
a cura dell’avv. Salvatore Nocera e di Evelina Chiocca

in Recensioni

D. Robasto, Autovalutazione e piani di miglioramento a scuola

di Laura Nascimben

G. Sacchi, L’innovazione scolastica a Piacenza

I cambiamenti nel sistema scolastico dell’ultimo quarto del secolo scorso

AA.VV., Camilleri sono

Una lunghissima ‘confessione’ di Andrea Camilleri accompagnata dalle testimonianze dei suoi registi, …

F. Abate, Torpedone Trapiantati

di Antonio Stanca

F. Nirenstein, In Israele

di Antonio Stanca

in Stranieri

Bando di concorso 2019-20

Intercultura

in Tiriticcheide di Maurizio Tiriticco

Lettera a Tullio De Mauro

di Maurizio Tiriticco

Competenze da… non dimenticare!

di Maurizio Tiriticco

Memoria eguale intelligenza?

di Maurizio Tiriticco

La pedagogia tra ricerca e azione

di Salvatore Pace

Ricominciamo dalla pedagogia

di Maurizio Tiriticco

Un sistema da migliorare

di Maurizio Tiriticco

Lettera aperta a Salvatore Giuliano

di Maurizio Tiriticco

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