Stabilizzazione precari della Ricerca

Fioramonti: “Stabilizzeremo i precari della Ricerca”

(Martedì, 09 ottobre 2018) “L’impegno di stabilizzare oltre 2.000 precari degli Enti Pubblici di Ricerca è stato preso solennemente da questo governo, che ha subito destinato somme considerevoli, maggiori di quelle che i governi precedenti avevano previsto, vincolandole esclusivamente alla stabilizzazione”, così il Vice Ministro all’Istruzione, Università e Ricerca Lorenzo Fioramonti.

“Comprendiamo l’inquietudine dei precari della Ricerca, illusi da anni di promesse non mantenute, ma assicuriamo che la norma sul salario accessorio, indispensabile al completo utilizzo dei fondi stanziati per la stabilizzazione, verrà inserita in legge di bilancio. Non vi è dunque alcun ostacolo per procedere, né per il CNR né per altri Enti Pubblici di Ricerca, alcuni dei quali peraltro sono già avanti con le procedure di stabilizzazione”, chiude il Vice Ministro

CONTRATTO: NEL RINNOVO SI RECUPERI ALMENO SCATTO ANZIANITÀ 2013

CONTRATTO, GILDA: NEL RINNOVO SI RECUPERI ALMENO SCATTO ANZIANITÀ 2013     
“Apprezziamo la riduzione delle ore di Alternanza Scuola Lavoro, ma esprimiamo preoccupazione per la totale assenza di risorse da destinare al rinnovo del contratto nazionale di lavoro prossimo alla scadenza”. Così Rino Di Meglio, coordinatore nazionale della Gilda degli Insegnanti, commenta la nota di aggiornamento del Documento di Economia e Finanza (Def) 2018.
“Come è stata accolta la nostra richiesta relativa alla diminuzione delle ore di Asl, anche se avremmo preferito che ne fosse stata abolita l’obbligatorietà, così adesso chiediamo al governo di fare propria la nostra proposta per incrementare gli stipendi dei docenti”.
“Secondo i dati emersi dal rapporto Eurydice, pubblicato il 5 ottobre in occasione della Giornata Mondiale degli Insegnanti, – argomenta Di Meglio – tra il 2016 e il 2017 gli stipendi tabellari sono aumentati del 3% nella maggior parte dei Paesi europei ma non in Italia. A fine anno scadrà il contratto e non si sa quando l’Aran convocherà i sindacati per aprire le trattative per un rinnovo che si preannuncia molto povero. Per evitare che le retribuzioni degli insegnanti addirittura diminuiscano, suggeriamo a Palazzo Chigi  di destinare i fondi stanziati dalla legge 107/2015 per il bonus merito, avversato dalla stragrande maggioranza degli insegnanti, per recuperare lo scatto di anzianità del 2013. In questo modo – conclude il leader della Gilda –  nelle buste paga entrerebbero mediamente 100 euro in più. Accogliere questa proposta sarebbe un primo segnale importante di rivalutazione della professione docente”.

Diritti di infanzia e adolescenza

Intesa Agia-Miur per promuovere i diritti di infanzia e adolescenza

(Martedì, 09 ottobre 2018) Diffondere la cultura e la conoscenza dei diritti dell’infanzia e dell’adolescenza e la cultura della mediazione. Promuovere la divulgazione, nelle scuole, della Convenzione sui diritti dell’infanzia e dell’adolescenza. Migliorare l’attuazione delle “Linee guida per il diritto allo studio delle alunne e degli alunni fuori dalla famiglia di origine” e delle “Linee di indirizzo per favorire il diritto allo studio dei ragazzi adottati”, realizzando anche iniziative di formazione dedicate per gli insegnanti. Sono alcune delle attività previste dal Protocollo d’intesa siglato oggi a Roma dal Ministro dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, Marco Bussetti, e dall’Autorità garante per l’infanzia e l’adolescenza, Filomena Albano, che punta anche a promuovere la diffusione della cultura della legalità e l’educazione a un uso consapevole del digitale e dei social.

“I nostri ragazzi trascorrono buona parte della loro giornata a scuola. I docenti devono essere in grado di ascoltarli, di rintracciare eventuali segnali di disagio, di essere punto di riferimento saldo per i giovani. Da qui, l’importanza di questo Protocollo, che segna una rinnovata e rafforzata collaborazione fra questo Ministero e l’Autorità garante per l’infanzia e l’adolescenza”, dichiara il Ministro Bussetti. “I temi cardine dell’intesa – prosegue il Ministro – mettono al centro anche il rapporto tra scuola e famiglia che vogliamo rilanciare e rafforzare, nell’interesse dei nostri ragazzi”.

“La firma del Protocollo rappresenta un importante passo nel comune impegno di Autorità garante e Miur affinché i diritti di bambini e ragazzi si diffondano attraverso la scuola e nella scuola” commenta la Garante Albano. “Mediazione, legalità, consapevolezza digitale, inclusione, prestazioni sociali rappresentano campi nei quali educazione e diritti si intersecano realizzando valori di portata universale. Questo accordo consente infatti di portare nelle aule, per un periodo prolungato, azioni che contribuiscono a far sì che i diritti siano di tutti. Non uno di meno”.

Più Costituzione e meno crocifissi

Più Costituzione e meno crocifissi.

I risultati della campagna social sulla scuola dell’Uaar

«Alla fine l’ha spuntata la Costituzione: è l’articolo 34 della nostra carta fondamentale, quello che recita che “La scuola è aperta a tutti”, che i partecipanti al nostro sondaggio vorrebbero vedere sulle pareti delle aule scolastiche al posto del crocifisso. Più che sul risultato vorremmo però attirare l’attenzione sul fatto che, una volta liberato lo spazio occupato dal simbolo di fede, si aprono tante possibilità e tutte compatibili con il carattere inclusivo ed educativo dell’istituzione scolastica. Ed è questo a nostro avviso il risultato più importante».

Ha commentato così, Roberto Grendene, referente scuola dell’Unione degli Atei e degli Agnostici Razionalisti (Uaar), la conclusione della campagna social “La fede non è uguale per tutti. Non esponiamola nelle scuole”, lanciata in concomitanza con la riapertura dell’anno scolastico per aprire un confronto sui social dell’associazione per sondare quali immagini, frasi e simboli che siano inclusivi e appropriati per le scuole pubbliche si vorrebbero vedere esposti al posto del crocifisso sulle pareti delle aule scolastiche. Tra le scelte possibili, oltre all’articolo 34 della Costituzione, l’immagine di grandi personaggi della nostra storia (Dante, Rita Levi Montalcini eccetera), la bandiera italiana o l’opzione parete libera.

«Siamo molto contenti degli esiti della campagna», prosegue Grendene: «Abbiamo aperto un luogo di dibattito cui hanno partecipato migliaia di persone e abbiamo mostrato che se si apre la porta al pluralismo di idee che siano rispettose di tutti, si svelano prospettive in precedenza nemmeno prese in considerazione perché il simbolo sacro (o di fede in generale) mette in silenzio tutto il resto con prepotenza. Nelle prossime settimane valuteremo come dare seguito alla campagna, perché quella per avere luoghi istituzionali laici e aperti a tutti è una battaglia rispetto alla quale non abbiamo intenzione di abbassare la guardia».

NECESSARIE REGOLE CONDIVISE

SCUOLA, M5S: NECESSARIE REGOLE CONDIVISE  

Roma, 9 ottobre – “Crediamo necessario chiarire che nel campo dell’istruzione, la regionalizzazione non è prevista dal contratto di Governo. Allo stesso tempo è necessario e indispensabile rivedere sia il piano di reclutamento che le regole della mobilità del personale docente e non docente, avendo cura di assicurare la continuità didattica e soddisfare il fabbisogno di tutti i territori del panorama nazionale. Sono chiare le priorità di molte regioni italiane, ma non possiamo permettere che ognuno si scriva da sé le regole per le assunzioni dei docenti di ruolo e del personale non docente. Questo non deve pregiudicare, comunque, un certo grado di autonomia che ciascuna regione giustamente rivendica per una gestione interna ottimale delle risorse umane ad essa assegnate”.    

Lo affermano le senatrici e i senatori del Movimento 5 Stelle della commissione Cultura che sottolineano: “La causa profonda del deterioramento del nostro sistema d’istruzione è da imputare alla gestione scellerata del comparto scuola del precedente Governo PD. Infatti, da quando è entrata in vigore la cosiddetta “Buona Scuola” l’offerta formativa delle scuole statali pubbliche è peggiorata, con il grave rischio di non soddisfare il dettato costituzionale all’articolo 34 che recita come “i capaci e meritevoli, anche se privi di mezzi, hanno diritto di raggiungere i gradi più alti degli studi” aumentando la necessità di esodo verso le scuole private. Siamo consapevoli che la materia è complessa e delicata perché coinvolge la formazione culturale dei nostri giovani e quindi il loro futuro.  Lavoreremo per un dialogo franco e aperto con tutti gli attori del mondo della scuola, sia a livello territoriale che nazionale, su tutte le questioni ancora oggi irrisolte e che necessitano di un intervento non più procrastinabile”.

Fiera EduCanada 2018

Fiera EduCanada 2018 a Roma e Milano, il 9 e 11 ottobre

L’Ambasciata del Canada in Italia organizza la VI edizione della Fiera EduCanada, il salone interamente dedicato ai programmi di studio in Canada, con un doppio appuntamento:

Roma | martedì 9 ottobre, presso il Centro Congr. Cavour, Via Cavour 50A, ore 14.30 – 19.30;

Milano | giovedì 11 ottobre, presso il Palazzo Stelline, Corso Magenta 61, ore 14.30 – 19.30.

La Fiera è aperta al pubblico, in particolare a docenti, studenti di tutte le età e ai loro genitori. Saranno presenti i rappresentanti canadesi di università, colleges, istituti di istruzione secondaria (High-schools) e scuole di lingua dal Canada, che forniranno materiale informativo e indicazioni sulle opportunità formative.

Focus particolare dell’edizione di quest’anno è la promozione dei programmi di studio post-secondari, in inglese e francese, presso le università e “Colleges e Institutes”, istituzioni post-secondarie a forte vocazione TVET. Si tratta di un settore sempre più in espansione in Canada, capace di integrare istruzione e formazione professionalizzante di qualità, adeguandosi alle richieste del mercato del lavoro per un rapido e efficace inserimento nel sistema produttivo del Paese.

L’ingresso alla Fiera è totalmente gratuito. Per informazioni sugli espositori canadesi e per registrarsi all’evento è possibile consultare la pagina dedicata alla Fiera EduCanada 2018 sul sito dell’Ambasciata del Canada in Italia (www.canada.it).