DDL GRANATO

DDL GRANATO. UNICOBAS: INAUDITO! I PRESIDI DELL’ANP VINCONO SU TUTTA LA LINEA. Da oggi sappiamo che anche per Lega e 5 Stelle il principale riferimento politico per la scuola è la ANP. Il cd. ‘governo del cambiamento’ AVALLA LO STRAPOTERE DEI DIRIGENTI. I DOCENTI (anche con 20 anni di titolarità sull’istituto) GIA’ SPOSTATI D’UFFICIO DAL DIRIGENTE A FARE SUPPLENZE SUL ‘POTENZIAMENTO’, MAGARI perché ‘CONTRASTIVI’, e quanti ALTRI LO SARANNO, ORA SANNO CHI RINGRAZIARE. INVECE DI ‘ABROGARE LA L.107’ (come promesso in campagna elettorale) 5 STELLE E LEGA NON HANNO MOSSO UN DITO PER TOGLIERE AI DIRIGENTI QUESTO POTERE DISCREZIONALE INVALSO CON LA MALA-SCUOLA RENZIANA. Lo stesso dicasi PER IL PERSONALE ATA e DOCENTE delle ‘RETI’, che potrà venire UTILIZZATO DA UNA SCUOLA ALL’ALTRA NELL’AMBITO DELLE RETI MEDESIME. Il ‘potenziato’ rimane e, dal canto loro, i neo-assunti finiti nel limbo, in assenza di limiti di legge, continueranno a fare i ‘tappabuchi’ anziché progetti d’arricchimento. Cassati gli emendamenti sostenuti dall’Unicobas ed inizialmente recepiti dall’On. Granato. Pittoni e Granato, rispettivamente presidente e segretaria della Com. Cultura del Senato hanno scelto di stare dalla parte dell’Anp e dei Confederali, nonché della Malpezzi (PD), insorti nelle audizioni per evitare ogni limite alla discrezionalità dei dirigenti (alla faccia dello stato giuridico degli insegnanti). NEANCHE UN RICHIAMO ALLE DELIBERE DEI COLLEGI SULL’ASSEGNAZIONE DEI DOCENTI A CLASSI E MATERIE.
Chiusi alle 12 del 30.11 i termini per la presentazione degli emendamenti: “Intanto viene eliminato il comma 73 ter dell’art. 1 della legge 107 introdotto proprio dal ddl Granato, che così recita: “Il personale docente già titolare su cattedra alla data di entrata in vigore della presente disposizione non può essere assegnato, salvo esplicita richiesta, ai posti di potenziamento”.
La disposizione del ddl Granato mira ad evitare che il ds possa assegnare ad un posto di potenziamento indistintamente un insegnante appena assunto o uno già in servizio da anni nella stessa scuola. Con questo emendamento, la prassi ormai invalsa (e peraltro avallata anche da una nota ministeriale) resta quindi legittima.
Un’altra norma del ddl Granato riguarda la possibilità delle scuole di sottoscrivere accordi di rete ma a condizione che l’accordo non preveda l’impiego di personale docente. Uno degli emendamenti cancella questa limitazione e consente anche accordi che prevedono l’utilizzo di docenti ed ata”.

Assistenza garantita agli studenti disabili se non viene aggiornato il PEI

Il Sole 24 Ore del 30-11-2018

Assistenza garantita agli studenti disabili se non viene aggiornato il PEI

Sino a quando non viene aggiornato il Piano educativo individualizzato in conseguenza alle periodiche verifiche dei bisogni dell’alunno disabile, la Regione è obbligata a continuare ad erogare le prestazioni in essere, dovendosi ragionevolmente presumere la loro perdurante indispensabilità ai fini della fruizione dei servizi scolastici.
E’ quanto afferma il Tar Lombardia con la sentenza n. 2612 del 20 novembre.

Il caso.
Alcuni minori disabili si sono trovati senza neppure un’ora di assistente alla comunicazione esperto in Lis (lingua italiana dei segni), nonostante il Piano educativo individualizzato (Pei) ne avesse stabilito la necessità. I genitori chiedono al Tar che venga accertato il diritto dei minori stessi a ricevere le prestazioni sino all’approvazione dei nuovi Pei.
L’articolo12 della legge 104 del 1992 prevede che, una volta intervenuto l’accertamento sanitario che dà luogo al diritto a fruire delle prestazioni previste dalla norma, deve essere elaborato un profilo dinamico-funzionale ai fini della formulazione di un Pei, che indica le caratteristiche fisiche, psichiche e sociali ed affettive dell’alunno ponendo in rilievo le difficoltà di apprendimento e le capacità possedute.
Alla elaborazione del profilo dinamico-funzionale iniziale seguono, con il concorso degli operatori delle Asl, della scuola e delle famiglie, verifiche per controllare gli effetti dei diversi interventi e l’influenza esercitata dall’ambiente scolastico. Il profilo dinamico-funzionale è aggiornato a conclusione dei vari cicli di formazione dell’obbligo e durante il corso di istruzione secondaria superiore.

Il diritto all’assistenza.
Nella sentenza, il Tar Lombardia accoglie la domanda, ricordando che la prestazione assistenziale funzionale a garantire il diritto all’educazione e all’istruzione ha carattere dinamico, in quanto deve essere correlata all’andamento della patologia da cui il disabile è affetto, per cui varia col variare delle necessità dell’alunno. Proprio per questo l’articolo 12 prevede periodici aggiornamenti correlati a verifiche dei bisogni del disabile.
Se questo è, sino a quando non si proceda con tali periodici aggiornamenti, le amministrazioni competenti devono continuare ad erogare le prestazioni in essere, “dovendosi ragionevolmente presumere – si legge nella sentenza – la loro perdurante indispensabilità ai fini della proficua fruizione dei servizi scolastici da parte dei soggetti bisognosi che ne beneficiano”.

Pertanto, posto che l’assistenza dell’operatore Lis era stata ritenuta indispensabile affinché gli alunni potessero fruire del servizio scolastico, fintanto che il Pei non viene aggiornato tale assistenza deve continuare ad essere garantita negli stessi termini e modi ivi previsti, dovendosi ragionevolmente presumere che il bisogno sia rimasto immutato.

di Amedeo Di Filippo

Nuovo regolamento di contabilità delle scuole: confronto al MIUR sull’articolo 39

Nuovo regolamento di contabilità delle scuole: confronto al MIUR sull’articolo 39
Confermata dalla FLC CGIL la richiesta di differimento di un anno dell’entrata in vigore del decreto anche per consentire una modifica dell’articolo riguardante la manutenzione delle scuole.

Si è svolto nella giornata di giovedì 29 novembre il previsto incontro al Ministero dell’Istruzione per approfondimenti tecnici sugli aspetti applicativi dell’articolo 39 del Decreto Interministeriale 28 agosto 2018 n. 129 sul nuovo Regolamento di Contabilità delle istituzioni scolastiche.

Com’è noto, la pubblicazione del Decreto sulla Gazzetta Ufficiale del 16 novembre 2018 ha suscitato l’immediata e giustificata protesta delle scuole e dei dirigenti scolastici per l’inaccettabile aggravio di responsabilità in materia di manutenzione degli edifici scolastici previsto dall’articolo 39.

Durante l’incontro l’amministrazione ha illustrato nel dettaglio le previsioni dell’articolo 39, confrontandone il testo con il previgente articolo 46 del Decreto Interministeriale 44/2001 e sostenendo che le modifiche apportate andrebbero nella direzione, perseguita dal MIUR, di circoscrivere le responsabilità già precedentemente previste, limitandone l’esercizio ai soli casi di piccola manutenzione e riparazione.

Ha inoltre aggiunto che, rispetto al testo elaborato e inviato al CSPI per il prescritto parere, è stato necessario recepire la richiesta del Consiglio di Stato di disciplinare anche la possibilità che le istituzioni scolastiche effettuassero lavori di manutenzione straordinaria con fondi propri, d’intesa con il proprietario dell’immobile.

Ha infine ricordato che è stato necessario tenere conto di quanto previsto dall’articolo 1, comma 145, della legge 107/2015 rispetto alle erogazioni liberali in denaro destinate agli investimenti in favore di tutti gli istituti del sistema nazionale di istruzione, per la realizzazione di nuove strutture scolastiche, la manutenzione e il potenziamento di quelle esistenti.

Come FLC CGIL, oltre alla difficoltà a comprendere le motivazioni di un intervento così determinato da parte del Consiglio di Stato sul testo del decreto, abbiamo espresso il nostro dissenso rispetto all’interpretazione data dal MIUR sugli effetti dell’introduzione dell’articolo 39, rappresentando la nostra forte preoccupazione per le conseguenze che potrà avere una norma che aumenta, anziché circoscrivere, i casi in cui le scuole sono chiamate a sostituirsi agli enti locali per ripristinare la piena funzionalità degli edifici scolastici.
Abbiamo sottolineato che la legge 23/1996 riconosce agli enti locali (comuni per il primo ciclo, province per la secondaria di secondo grado) l’obbligo della fornitura e della manutenzione ordinaria e straordinaria degli edifici scolastici e che, solo su richiesta delle scuole, gli enti territoriali competenti possono delegare alle singole istituzioni scolastiche funzioni relative alla manutenzione ordinaria degli edifici.
Abbiamo perciò ribadito che, in forza di tale previsione, qualunque indicazione regolamentare relativa a obblighi delle istituzioni scolastiche al di fuori della delega della legge 23/1996 e al di fuori della manutenzione ordinaria si configuri come illegittima, perché in contrasto con l’ambito di esercizio della attività di manutenzione degli edifici da parte delle scuole che la legge ha così chiaramente e precisamente delineato, circoscrivendola al solo caso della delega richiesta dalle scuole.
D’altro canto siamo convinti che nell’espressione “piccola manutenzione e riparazione” possano essere ricompresa una serie talmente vasta di fattispecie che solo un atto formale sottoscritto dall’ente locale e dalla scuola nell’ambito della delega previsa dalla legge, possa precisare gli ambiti e i limiti di spesa entro i quali la scuola possa autonomamente agire, escludendo automaticamente l’obbligo e la responsabilità di intervento al di fuori di quelli pattuiti.
Abbiamo infine segnalato un altro aspetto critico di natura contabile derivante dalla necessità di provvedere a continue variazioni di bilancio nel caso di utilizzo dei fondi per il funzionamento per gli interventi urgenti di piccola manutenzione e riparazione che dovessero rendersi necessari.

Per i motivi esposti abbiamo dichiarato la nostra volontà di ottenere una modifica dell’articolo 39, comunicando di aver inserito tale motivazione nella richiesta di emendamento al ddl concretezza finalizzato al rinvio di un anno dell’entrata in vigore del nuovo regolamento contabile delle istituzioni scolastiche.

Nell’immediato, al fine di gestire l’applicazione dell’art. 39 nelle scuole, abbiamo chiesto che nelle indicazioni operative sull’applicazione del nuovo regolamento in corso di elaborazione, il MIUR chiarisca le modalità di accertamento delle uscite e delle entrate nei casi di interventi effettuati in assenza della delega richiesta all’ente locale e inviti i dirigenti scolastici a definire, in accordo con l’ente locale, modalità e limiti per l’effettuazione degli interventi di manutenzione urgenti e indifferibili.

Abbiamo inoltre chiesto al MIUR di farsi promotore di una tempestiva conferenza di servizi con i rappresentanti degli enti locali sul tema della manutenzione degli edifici scolastici.

Autismo, linee guida dell’ISS

Redattore Sociale del 30-11-2018

Autismo, linee guida dell’ISS: parte la prima consultazione degli stakeholder

Raccogliere i pareri, i contributi e le osservazioni di tutti i soggetti interessati. È questo l’obiettivo della prima consultazione pubblica sulle Linee Guida per la diagnosi e il trattamento del disturbo dello spettro autistico nei bambini/adolescenti e negli adulti avviata dall’Istituto Superiore di Sanità e pubblicata online sul sito del Sistema Nazionale Linee Guida.

ROMA. Raccogliere i pareri, i contributi e le osservazioni di tutti i soggetti interessati. È questo l’obiettivo della prima consultazione pubblica sulle Linee Guida per la diagnosi e il trattamento del disturbo dello spettro autistico nei bambini/adolescenti e negli adulti avviata dall’Istituto Superiore di Sanità (ISS) e pubblicata online sul sito del Sistema Nazionale Linee Guida (SNLG).

“La procedura di consultazione pubblica- precisa Primiano Iannone, direttore del Centro per l’eccellenza clinica e la qualità e sicurezza delle cure dell’ISS- ha l’obiettivo di acquisire i commenti e le osservazioni sui quesiti clinici identificati dal Panel di esperti tramite un processo metodologico rigoroso e trasparente, come previsto dal Manuale metodologico per la produzione delle Linee Guida dell’ISS”. Dal 10 dicembre 2018 al 7 gennaio 2019, infatti, gli stakeholder registrati sulla piattaforma SNLG potranno partecipare attivamente alla prima consultazione pubblica, prevista dal processo di produzione delle due Linee Guida sull’autismo, utilizzando il modulo predisposto per la raccolta dei contributi e dei commenti.

“La consultazione degli stakeholder- sottolinea Maria Luisa Scattoni, coordinatrice dell’Osservatorio Nazionale Autismo e del Comitato Tecnico-Scientifico che sta “governando” il processo di elaborazione delle due Linee Guida- va a integrare il lavoro dei membri del Panel, già deputati alla formulazione dei quesiti clinici considerati prioritari per la pratica clinica, per garantire il più ampio coinvolgimento e la partecipazione di tutti i soggetti interessati”.

Per registrarsi in piattaforma è necessario inviare la propria espressione di interesse tramite email all’indirizzo cts_lgautismo@iss.it entro e non oltre la mezzanotte di domenica 9 dicembre. Come specificato nell’avviso di consultazione pubblica, gli stakeholder rappresentano gli interessi e i punti di vista specifici e comuni alla propria categoria/gruppo di appartenenza.

Possono quindi partecipare alla consultazione presidenti/direttori generali/segretari generali o scientifici/rappresentanti legali di società scientifiche, associazioni e rappresentanti di cittadini, pazienti e familiari/caregiver, imprese del settore industriale, istituzioni pubbliche nazionali e regionali, università, istituti di ricerca pubblici e privati.

Le organizzazioni di stakeholder registrate sono invitate a raccogliere i contributi dei propri soci/membri/persone rappresentate e ad inviarli attraverso la piattaforma SNLG in un’unica sessione di lavoro. Per informazioni sulle scadenze si può consultare il sito Bookmark. (DIRE)

Conoscere, vivere, scoprire il web

In arrivo la nuova campagna per un buon uso della Rete da parte di giovani e adulti voluta dal Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca. L’iniziativa, che durerà un mese a partire da fine novembre e prevede la pubblicazione di contenuti adatti a studenti, docenti e famiglie, è stata ufficialmente presentata questa mattina nel corso di JOB&Orienta, il Salone nazionale dedicato a orientamento, scuola, formazione e lavoro per i ragazzi, in corso a Verona fino al primo dicembre. Il MIUR anche quest’anno partecipa alla manifestazione con un proprio stand (al padiglione 6).

La campagna per conoscere, vivere e scoprire il web sarà divisa in tre fasi, ciascuna caratterizzata da hashtag-contenuti con destinatari diversi. L’obiettivo è quello di informare genitori, docenti e ragazzi con materiali di facile fruizione e un linguaggio vicino alle loro sensibilità.

Docenti e operatori della scuola saranno i destinatari della prima fase di lancio, #conoscereilweb, che metterà al centro il pensiero computazionale. Sui canali social di Generazioni Connesse saranno pubblicati video realizzati in collaborazione con il Consorzio Interuniversitario Nazionale italiano e contenuti ideati con Telefono Azzurro e Google.

Gli studenti saranno invece coinvolti nella seconda fase, #vivereilweb, in cui si parlerà di netiquette e gestione delle amicizie in Rete. Previsto anche un decalogo per muoversi correttamente sul web.

Genitori e docenti, nella terza e ultima fase, #scoprireilweb, impareranno attraverso “7 consigli utili” a riconoscere i comportamenti sospetti legati a un cattivo uso dei social.

A conclusione della campagna sarà lanciata l’App di Generazioni Connesse, per l’accesso a contenuti didattici e pedagogici da utilizzare a casa o in classe.

Educazione&Scuola Newsletter n. 1095


Educazione&Scuola Newsletter n. 1095

Novembre 2018 – XXIII Anno

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Notizie

Presentazione domande Esami di Stato

Scade il 30 novembre il termine di presentazione della domanda di ammissione agli esami di Stato conclusivi dei corsi di istruzione secondaria superiore

JOB&Orienta

Verona, 29 novembre – 1 dicembre 2018

Regolamento per la programmazione e il reclutamento del personale AFAM

Il Regolamento, previsto dalla legge 508/1999, approvato in esame preliminare dal CdM il 28 novembre

Ambienti didattici innovativi

Trentacinque milioni di euro per la scuola digitale

Nuovo Esame di Stato: le Prove scritte

Disponibili dal 26 novembre i quadri di riferimento per la predisposizione, lo svolgimento e la valutazione delle prove scritte

Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne

25 novembre 2018

Giornata Nazionale per la Sicurezza nelle Scuole

22 novembre 2018

Organismo Indipendente di Valutazione della performance (OIV)

Il 19 novembre insediamento al MIUR

Nuovo Regolamento amministrativo-contabile

Pubblicato il 16 novembre 2018 in Gazzetta Ufficiale

Ampliamento Offerta formativa

Firmato decreto che stanzia risorse per 16,7 mln

Salone Orientamenti

Genova, 13 novembre 2018

Prove INVALSI 2018-2019

Le iscrizioni alle prove INVALSI 2019 sono aperte sino all’8 novembre 2018

Norme

Nota 27 novembre 2018, AOODGOSV 19993

Applicazione Scuola in Chiaro in una mobile web app

Avviso 27 novembre 2018

Concorso pubblico, per esami, a 253 posti, per l’accesso al profilo professionale di funzionario amministrativo-giuridico-contabile, area III, posizione economica F1, del ruolo del personale del Ministero …

Nota 27 novembre 2018, AOODGOSV 19894

Rete delle scuole associate UNESCO (ASPnet) a.s. 2018-19 – Precisazioni

Avviso 27 novembre 2018, AOODGEFID 30562

REALIZZAZIONE DI AMBIENTI DI APPRENDIMENTO INNOVATIVI #PNSD – AZIONE #7

Nota 26 novembre 2018, AOODGOSV 19890

Trasmissione del DM n. 769 del 26/11/2018 “Quadri di riferimento per la redazione e lo svolgimento delle prove scritte” e “Griglie di valutazione per l’attribuzione dei punteggi” per gli Esami di Stato …

Decreto Ministeriale 26 novembre 2018, AOOUFGAB 769

Quadri di riferimento per la redazione e lo svolgimento delle prove scritte e delle Griglie di valutazione per l’attribuzione dei punteggi per gli Esami di Stato del secondo ciclo di istruzione

Bandi Piano Nazionale Cinema per la scuola

Elenco scuole ammesse a finanziamento

Nota 23 novembre 2018, AOODGOSV 19782

Olimpiadi di Italiano – Edizione 2018-19

Nota 23 novembre 2018, AOODGOSV 19778

Bando di Concorso promosso dalla Camera di Commercio Italo-Germanica dal titolo “Welcome to automation” – Edizione 2018/2019
Accordo CU 22 novembre 2018, n. 131

Accordo in materia di edilizia scolastica, ai sensi dell’art. 9, comma 2, lettera c) del decreto legislativo 28 agosto 1997, n. 281. Modifiche alla scheda dati e al cronoprogramma

Nota 22 novembre 2018, AOODGRUF 23410

Precisazioni in merito alla proroga dei termini per la predisposizione e approvazione del Programma Annuale 2019, di cui alla nota MIUR del 31 ottobre 2018, prot. n. 21617

Nota 20 novembre 2018, AOODGOSV 19534

Piano triennale dell’offerta formativa

Patrimonio culturale, artistico e paesaggistico: Manuale Procedura di Gestione

Prot. 29817 del 19 novembre 2018

Avviso 19 novembre 2018, AOODGOSV 19498

Iniziative di valorizzazione delle eccellenze

Nota 19 novembre 2018, AOODGPER 50912

Indicazioni e ripartizione fondi per le iniziative formative relative alla III annualità Piano nazionale di formazione docenti, nonché per la formazione docenti neoassunti a.s. 2018-2019 e la formazione …

Nota 16 novembre 2018, AOODGPER 50647

DM 727 del 15/11/2018. Cessazioni dal servizio del personale scolastico dal 1° settembre 2019. Trattamento di quiescenza e di previdenza. Indicazioni operative

Legge 16 novembre 2018, n. 130

Conversione in legge, con modificazioni, del decreto-legge 28 settembre 2018, n. 109, recante disposizioni urgenti per la città di Genova, la sicurezza della rete nazionale delle infrastrutture e dei …

Decreto Ministeriale 15 novembre 2018, AOOUFGAB 727

Cessazioni dal servizio del personale scolastico dal 1° settembre 2019

Nota 14 novembre 2018, AOODGOSV 19248

Gara Nazionale per gli alunni degli istituti professionali e per gli alunni degli istituti tecnici che hanno frequentato il IV anno di corso nell’anno scolastico 2017/2018. Risultati

Nota 13 novembre 2018, AOODGOSV 19168

Concorso nazionale Filosofia per l’umanità/Philosophy for Humans, P4H. I edizione anno scolastico 2018-2019 La Carta di Nizza fra diritti umani e cittadinanza

Diario 9 novembre 2018

Rinvio del diario della prova scritta del corso-concorso nazionale, per titoli ed esami, finalizzato al reclutamento di dirigenti scolastici presso le istituzioni scolastiche statali, per i soli candidati …

Nota 8 novembre 2018, AOODGOSV 18919

Concorso “Booktrailer Film Festival sezione JUNIOR” a.s. 2018/2019

Decreto Direttore Generale 7 novembre 2018

Concorso straordinario per titoli ed esami per il reclutamento a tempo indeterminato di personale docente per la scuola dell’infanzia e primaria su posto comune e di sostegno, indetto ai sensi dell’articolo …

Nota 7 novembre 2018, AOODGOSV 18902

Iscrizioni alle scuole dell’infanzia e alle scuole di ogni ordine e grado per l’anno scolastico 2019/2020

Nota 7 novembre 2018, AOODGOSV 18820

XXII Rassegna Nazionale di Poesia e Narrativa “Anna Malfaiera” Città di Fabriano

Sentenza TAR Lazio 6 novembre 2018, n. 10867

Reinserimento dei docenti cancellati dalle GAE per mancato aggiormamento

Nota 6 novembre 2018, AOODGOSV 18803

Olimpiadi delle Scienze Naturali 2019. Olimpiadi Internazionali di Biologia e Olimpiadi Internazionali di Scienze della Terra

Nota 6 novembre 2018, AOODGOSV 18746

XII Edizione del Trofeo “Smart Projet Omron” – anno scolastico 2018/2019

Nota 5 novembre 2018, AOODGOSV 18643

Celebrazione della Giornata Mondiale della Filosofia UNESCO – Roma 15 novembre 2018

Nota 2 novembre 2018, AOODGSIP 4554

Progetto “Rossini va a scuola” a.s. 2018-2019

Rubriche

in Europ@Fondi Strutturali di Fabio Navanteri

 

in Famiglie

Keep Calm and PTOF

di Cinzia Olivieri

Può invalidarsi il procedimento elettorale?

di Cinzia Olivieri

Nuovo regolamento di contabilità e regime transitorio

di Cinzia Olivieri

Sportello Genitori Studenti e Scuola

a cura di Cinzia Olivieri

 

 

in Handicap&Società di Rolando Alberto Borzetti

FAQ Handicap e Scuola – 62

a cura dell’avv. Salvatore Nocera e di Evelina Chiocca

 

in InformagiovaniLa Rete di Vincenzo Andraous

Emergenza educativa

di Vincenzo Andraous

La dignità questa sconosciuta

di Vincenzo Andraous

 

in LRE di Paolo Manzelli

Laser terapia ed Epigenoma

di Paolo Manzelli

La Stimolazione Laser dei Biofotoni

di Paolo Manzelli

Laser e le sue applicazioni tecnologiche

Firenze, 30 novembre 2018

Couseling Bioquantico

di Paolo Manzelli

Laser-Therapy 2.0

di Paolo Manzelli

in Recensioni

Parole appuntite, parole piumate

Bari, 30 novembre 2018

V. Shanbhag, Ghachar Ghochar

di Antonio Stanca

 

in Tiriticcheide di Maurizio Tiriticco

La Scuola delle Competenze

di Maurizio Tiriticco

Lettera a Rossana Rossanda

di Maurizio Tiriticco

 


Rassegne

Stampa

Sindacato

Gazzetta Ufficiale

 

Bussetti: nuova riforma è impensabile, insegnamento è missione

da La Tecnica della Scuola

Bussetti: nuova riforma è impensabile, insegnamento è missione
di redazione

Il ministro Marco Bussetti è intervenuto stamane al congresso nazionale della Fidae ed ha parlato di parità e di autonomia.

“Fare una riforma della scuola, oggi, è impensabile: con l’ultima, la Buona Scuola, la parte normativa non è stata spesso seguita da quella operativa e l’Osservatorio per la disabilità, per fare solo un esempio, a luglio non era ancora mai stato convocato”, ha detto il ministro.

La scuola è indispensabile per la formazione e la crescita dei ragazzi. La tendenza che c’e’ oggi a ‘mettere in bancarella’ quante più cose si possono per attrarre gli studenti, come il bilinguismo alle elementari. L’autonomia ha portato competizione legata anche al numero delle iscrizioni”. Invece bisogna porre attenzione “alle attitudini dei ragazzi e questo va fatto capire soprattutto ai genitori” ha concluso.

Miur: 20mila euro a scuola per didattica innovativa, cosa si può comprare

da La Tecnica della Scuola

Miur: 20mila euro a scuola per didattica innovativa, cosa si può comprare
di redazione

“Il Miur ha appena pubblicato un bando da 22 milioni, che punta  a stimolare l’utilizzo di metodologie didattiche innovative, grazie alle quali studenti delle istituzioni scolastiche di ogni ordine e grado potranno sperimentare forme di apprendimento più coinvolgenti e anche divertenti”

Così, in una nota, il sottosegretario all’Istruzione del MoVimento 5 Stelle, Salvatore Giuliano  “Apprendere, infatti, non vuol dire soltanto assistere a una lezione frontale, ma anche interagire con i compagni, i docenti e con le tecnologie, contribuire a realizzare il materiale didattico: questo significa essere protagonisti del proprio apprendimento.

“Con questo bando”, prosegue il sottosegretario, “vogliamo aiutare le scuole a sviluppare ambienti di apprendimento innovativi, laboratori in cui la realtà fisica si unisce a quella virtuale, arricchendo così i contenuti della didattica tradizionale”.

“Per concorrere all’avviso pubblico, ciascuna scuola potrà presentare un solo progetto e ricevere fino a un contributo massimo di 20mila euro.

Cosa si può acquistare

Il finanziamento potrà essere speso ad esempio per

  • allestire uno spazio di interazione dove i ragazzi potranno disegnare e produrre i propri lavor
  • oppure per acquistare attrezzature come i dispositivi per la realtà aumentata
  • monitor interattivi, stampanti 3d e altri materiali per l’elettronica educativa

“È un ulteriore, importante passo del Governo del Cambiamento per far sì che l’innovazione entri nelle nostre scuole.

120 docenti spiegheranno ai colleghi le metodologie didattiche innovative

“Già con la legge di Bilancio – conclude il Sottosegretario – abbiamo previsto la nascita di una equipe di 120 docenti specializzati in metodologie didattiche innovative, anche con l’utilizzo del digitale. Così mettiamo a disposizione dei nostri ragazzi sia le competenze che gli strumenti”

Bussetti: sì al Crocifisso e al presepe nelle aule. Sono simboli della nostra cultura

da La Tecnica della Scuola

Bussetti: sì al Crocifisso e al presepe nelle aule. Sono simboli della nostra cultura
Di Andrea Carlino

A margine del congresso Fidae, il ministro dell’Istruzione, Marco Bussetti è intervenuto sulla querelle riguardante il crocifisso e il presepe nelle aule scolastiche. Sull’argomento Bussetti è chiaro: “Il Crocifisso per me è il simbolo della nostra storia, della nostra cultura, delle nostre tradizioni: non vedo che fastidio possa dare nelle nostre aule scolastiche anzi, può aiutare a far riflettere”. E sul presepe: “Sono favorevole, fa parte della nostra identità”.

Una posizione che Bussetti aveva espresso già negli scorsi giorni, sottolineando come per lui il crocifisso sia un “segno che è giusto che sia nelle aule scolastiche”, dopo le polemiche per quanto accaduto a Fiumicino, sulla presunta sparizione dei crocifissi dalle aule (poi smentita).

Proteste in Veneto per il no ai presepi in alcune scuole

Nel veneziano, però, accade che il presepe sia vietato in alcune scuole. La preside – spiega la stampa locale – avrebbe giustificato la decisione con la mancanza di fondi. Ma questo ha fatto inalberare la Lega, la quale ha ricordato che esiste uno stanziamento della Regione Veneto di 50mila euro alle scuole proprio per realizzare i presepi di Natale.

“Se davvero a Favaro Veneto una preside ha stabilito di vietare il presepe nella scuola si sarebbe davanti a un fatto preoccupante. Noi della Lega ci opporremo con fermezza” afferma il deputato leghista Alex Bazzaro.

Sulla stessa linea il consigliere regionale del gruppo ‘Zaia presidente’, Gabriele Michieletto: “chi osteggia i presepi nelle scuole del Veneto – afferma – è contro la nostra storia e i nostri valori. Se, poi, questo diniego arrivasse direttamente da un funzionario scolastico il fatto sarebbe gravissimo”.

Il caso crocifisso a Trieste

Nei giorni scorsi, il Comune di Trieste aveva deciso di rimettere il crocifisso nelle scuole. Decisione che aveva trovato il plauso della Chiesa locale: “Il Crocifisso non è solo il simbolo della Chiesa Cattolica ma dell’intera cultura europea occidentale e orientale”, “non offende nessuno, anzi insegna a tutti il perdono e la non violenza”, così Ettore Malnati, vicario episcopale per laicato e cultura della diocesi della città friulana.

Uil Scuola: “La laicità è principio cardine”

Su queste vicende sono intervenuti anche la Cgil e la Uil Scuola, chiedendo alla politica di “non dettare la linea” agli istituti scolastici. “La laicità è il principio cardine della scuola statale del nostro Paese – ha detto il segretario scuola Uil Pino Turi – le nostre istituzioni scolastiche trovano, nella costituzione, la legittimazione piena della loro funzione, la garanzia della loro autonomia e indipendenza”.

Cosa dice la normativa

La questione del crocifisso a scuola è una questione che ha provocato in passato aspre polemiche, anche perché la norma vigente è del 1924 (modificata nel 1928), quindi in epoca fascista.

Ad oggi, infatti, il crocifisso nelle aule scolastiche è previsto dall’art. 118 del Regio decreto 30 aprile 1924, n. 965. e dal Regio decreto 26 aprile 1928, n. 1297.

I due regi decreti non sono mai abrogati (e dunque sono ancora in vigore) e sono relativi rispettivamente alle scuole elementari e medie, sugli arredi scolastici delle aule, dove il crocifisso figura insieme con il ritratto del re d’Italia (con la Repubblica, aggiornato con il ritratto del presidente). Non ci sono chiare indicazioni normative per le scuole materne, superiori ed università.

I tribunali civili, però, si sono detti non competenti a giudicare in materia: poiché le indicazioni del Miur non sono vere e proprie leggi civili, ma provvedimenti interni alla scuola, la competenza, dunque spetta ai vari tribunali amministrativi.

Il Consiglio di Stato si è pronunciato a favore della presenza del crocifisso nelle aule con un parere del 1988 e uno del 2006.

La proposta della Lega

La proposta di legge, n. 387, depositata lo scorso 26 marzo, presentata dalla Lega, mira a disciplinare l’esposizione del crocifisso in tutti gli uffici della pubblica amministrazione e nelle aule delle scuole di ogni ordine e grado e delle università e accademie del sistema pubblico integrato d’istruzione.

Il disegno di legge è composto in tutto da 5 articoli: all’articolo 1 vengono enunciati i principi del provvedimento, all’articolo 2 le finalità, all’articolo 3 si disciplina l’esposizione del crocefisso nei luoghi pubblici, all’articolo 4 le sanzioni previste per chi lo rimuove e infine, all’articolo 5, si disciplina l’entrata in vigore della legge.

“Le ripetute polemiche relative alla presenza del Crocifisso nelle aule scolastiche, documentate dalla stampa e dai mezzi di comunicazione nazionali, hanno profondamente ferito il significato non solo religioso del Crocifisso, ma anche e soprattutto quale «simbolo della civiltà e della cultura cristiana, nella sua radice storica, come valore universale, indipendentemente da una specifica confessione religiosa», così come già aveva autorevolmente sostenuto il Consiglio di Stato, nel parere n. 63, espresso in data 27 aprile 1988″, scrive la deputata Barbara Saltamartini, prima firmataria della proposta, nella relazione a corredo della proposta di legge.

Iscrizioni 2019/2020, l’applicazione Scuola in Chiaro diventa un’app

da La Tecnica della Scuola

Iscrizioni 2019/2020, l’applicazione Scuola in Chiaro diventa un’app
Di Lara La Gatta

A supporto delle famiglie, impegnate in questo periodo con la scelta delle scuole per le iscrizioni all’a.s. 2019/2020, il Miur ha lanciato l’app di Scuola in Chiaro.

Partendo da un QR Code associato ad ogni istituzione scolastica sede di Istituto principale, tale strumento darà la possibilità di accedere con i propri dispositivi mobili alle informazioni principali sulla scuola e di confrontare alcuni dati già presenti nel sistema informativo con quelli di altre scuole del territorio.

“Tale confronto – ha chiarito il Miur – non ha lo scopo di portare alla redazione di classifiche tra le istituzioni scolastiche, bensì intende presentare in una versione mobile, ovvero consultabile da tutti i dispositivi mobili, alcuni dati già disponibili sul Portale Scuola in Chiaro o nel Portale unico dei dati (open data) relativi a più istituzioni scolastiche di interesse“.

In questa prima fase, l’app prende in considerazione i dati relativi ai risultati scolastici, ai risultati a distanza, alle caratteristiche del personale docente, alle strutture scolastiche. Man mano sarà implementata con nuove funzioni, quali la possibilità, per il prossimo anno scolastico, di mettere a disposizione anche informazioni riguardanti la progettualità delle istituzioni scolastiche, grazie al collegamento che verrà stabilito – per le scuole interessate – con la piattaforma PTOF presente sul SIDI.

Per utilizzare l’app è necessario che l’utente sia fornito di una app per leggere i QR Code. Il QR Code dinamico, associato alla singola Istituzione scolastica, sarà attivo dal 30 novembre.

Entro la stessa data verrà inviata una mail all’indirizzo di posta istituzionale della scuola con le indicazioni utili per ricevere il proprio QR Code, che potrà essere valorizzato con materiali
informativi predisposti per gli open day di presentazione dell’offerta formativa o sul sito web della scuola stessa.

Bussetti: “Impensabile fare una riforma oggi. Fare il docente è una missione”

da La Tecnica della Scuola

Bussetti: “Impensabile fare una riforma oggi. Fare il docente è una missione”
Di Redazione

Il ministro dell’Istruzione, Marco Bussetti, a margine del congresso della Fidae, la federazione di scuole cattoliche paritarie: “Fare una riforma oggi è impensabile: con l’ultima, la Buona Scuola, la parte normativa non è stata spesso seguita da quella operativa e l’Osservatorio per la disabilità, per fare solo un esempio, a luglio non era ancora mai stato convocato”.

Bussetti ha poi proseguito parlando della professione del docente come “una missione” e della scuola come “l’unica vera agenzia educativa”.

Il ministro ha quindi criticato “la tendenza che c’è oggi a ‘mettere in bancarella’ quante più cose si possono per attrarre gli studenti, come il bilinguismo alle elementari. L’autonomia ha portato competizione legata anche al numero delle iscrizioni”.

Invece bisogna porre attenzione “alle attitudini dei ragazzi e questo va fatto capire soprattutto ai genitori”. Di qui l’importanza della libertà di scelta “che viene fornita anche dalla presenza delle scuole paritarie”, ha sottolineato.

Predisposizione del PTOF, le FAQ del Miur sull’uso della piattaforma

da La Tecnica della Scuola

Predisposizione del PTOF, le FAQ del Miur sull’uso della piattaforma
Di Lara La Gatta

In merito alla predisposizione del PTOF, il Miur quest’anno ha reso disponibile un’apposita piattaforma sul portale SIDI, che le scuole possono decidere di utilizzare.

Ricordiamo che i PTOF deve, necessariamente, essere predisposto prima delle iscrizioni, per consentire alle famiglie di conoscere l’offerta formativa delle scuole così da assumere scelte consapevoli in merito all’iscrizione dei figli.

Sull’uso della piattaforma, il Miur ha pubblicato una serie di domande e risposte, che riportiamo di seguito:

  1. Fino a quando sarà aperta la piattaforma PTOF nel SIDI?

    Stante la finalità della piattaforma PTOF di essere uno strumento di supporto per l’autonoma progettualità delle scuole e considerato il carattere ordinatorio della data indicata per la predisposizione del Piano triennale, la piattaforma resterà sempre aperta, in modo che ciascuna istituzione possa predisporre il PTOF nei tempi che ritiene più funzionali alla propria organizzazione.

  2. Il RAV che attualmente le scuole hanno a disposizione è quello pubblicato a fine giugno 2018. È prevista la riapertura del RAV prima di predisporre il PTOF 2019-2022?

    La riapertura del RAV per quest’anno scolastico avverrà come di consueto nel periodo aprile-giugno 2019. Le scuole, però, devono avviare da subito la riflessione su quanto raggiunto attraverso i percorsi di miglioramento realizzati in seguito all’autovalutazione, perché rispetto a queste riflessioni possono scegliere le priorità per il miglioramento riferite al periodo 2019-2022. La norma, infatti, vuole che il PdM sia un contenuto obbligatorio del PTOF.
    Per facilitare questa analisi, le scuole che scelgono di utilizzare la piattaforma PTOF presente nel SIDI possono inserire le Priorità ed i Traguardi così individuati nella sottosezione “Priorità desunte dal RAV” presente nella sezione 2 “Le scelte strategiche” della struttura, basandosi sui dati di analisi disponibili nell’ultimo RAV aggiornato a giugno scorso. Consequenzialmente, ciascuna scuola progetta i percorsi di miglioramento attraverso la sottosezione “Piano di Miglioramento” della struttura per il triennio 2019-2022. Quando il RAV 2019 sarà riaperto, le scuole che hanno utilizzato la piattaforma PTOF troveranno automaticamente precaricate le Priorità ed i Traguardi che hanno indicato per il prossimo triennio.

  3. La scuola deve compilare tutte le sezioni e sottosezioni presenti nella piattaforma PTOF per riuscire a generare il documento?

    Come indicato dalla Nota DGOSV 16 ottobre 2018, n. 17832, la scuola può autonomamente decidere quali contenuti utilizzare tra quelli proposti, non ci sono sezioni o sottosezioni obbligatorie. Nel caso in cui la scuola non compili delle sezioni o delle sottosezioni, le stesse non saranno presenti nella versione del PTOF che la piattaforma produce, per evitare che compaiano campi vuoti, che erroneamente potrebbero essere letti come una mancanza. Analogamente se la scuola ha scelto di inserire altri contenuti, aggiungendo titoli e descrizioni non previste in piattaforma, questi si inseriscono dove la scuola li ha scritti modificando l’indice proposto.

  4. Perché alcune sottosezioni sono contrassegnate da asterischi?

    Poiché l’indice proposto è modificabile dalla scuola, per alcune sottosezioni vengono contrassegnati da asterischi i campi che la scuola deve necessariamente compilare qualora abbia scelto di confermare l’inserimento della voce nel proprio PTOF. In questo modo la piattaforma è in grado di individuare con certezza quali contenuti la scuola vuole conservare e quali cancellare. La scuola può poi decidere se trattare o meno i restanti contenuti senza asterisco proposti per quella specifica voce, come approfondimenti esplicativi della stessa che compariranno solo se compilati.

  5. Perché la sottosezione “Curricolo” è proposta per ciascun plesso della scuola? Non basta scrivere il curricolo una volta sola?

    La piattaforma è costruita in modo che la scuola abbia uno spazio riservato a tutte le sedi che la compongono. Se la suddivisione non è influente ai fini del curricolo, la scuola può descrivere il curricolo nel campo in corrispondenza della sede principale. Se invece la singola sede è indicativa di specifici segmenti scolastici o indirizzi di studio, ognuno caratterizzato da un curricolo specifico, la scuola può descriverlo in corrispondenza di ciascuna sede. Questo è il caso, ad esempio, di un istituto comprensivo che abbia una sede di scuola primaria ed un’altra di scuola secondaria di primo grado o di un istituto superiore che comprenda sia un indirizzo liceale sia un indirizzo tecnico.

  6. Come si pubblica il PTOF su Scuolainchiaro?

    Una volta completata l’attività di predisposizione del PTOF, tramite la voce “Gestisci” presente nel menù laterale della pagina Home le scuole accedono alla funzione “Genera PTOF”, attraverso cui producono la versione in pdf del piano che può essere portato in Consiglio di Istituto o Circolo per l’approvazione. Dopo avere inserito gli estremi della delibera di approvazione, si attiva la funzione “Approva e pubblica” che, una volta cliccata, pubblica automaticamente il documento su Scuolainchiaro.

  7. Quanti allegati posso caricare?

    Ogni volta che in piattaforma è presente il tasto “Carica eventuale allegato”, la scuola può caricarne uno, purché abbia scritto nel box di testo corrispondente. Tuttavia si suggerisce di non eccedere con il caricamento di allegati, che renderebbero dispersiva la lettura del PTOF da parte delle famiglie a cui, come ampiamente chiarito, è prioritariamente rivolto il piano.

  8. Siamo una scuola paritaria e non riusciamo a profilare i docenti all’utilizzo della piattaforma PTOF. Come dobbiamo procedere?

    Le scuole paritarie, accedendo al PORTALE SIDI in GESTIONE UTENZE possono richiedere le profilature necessarie tramite l’apposita funzione di “Richiesta profilatura”. Per i Coordinatori occorre richiedere l’abilitazione al profilo “Utente DS” mentre per i Docenti occorre richiedere l’abilitazione al profilo “Utente Docente”.
    Le richieste vengono valutate dal referente per la sicurezza dell’UAT di riferimento che, tramite la funzione di approvazione della richiesta, profila l’utente ad utilizzare la piattaforma PTOF associata alla scuola indicata nella richiesta.

  9. Siamo una scuola statale e quando accediamo alla piattaforma SIDI compaiono dei codici meccanografici non associati alla nostra scuola. Come possiamo correggerli?

    Qualora una scuola riscontri discrepanze tra i nominativi dei Dirigenti scolastici, le scuole da loro dirette ed i corrispondenti meccanografici, deve segnalarlo al referente per la sicurezza dell’UAT/USR di riferimento.

  10. Siamo una scuola paritaria, composta da più scuole ognuna con un proprio codice meccanografico. Quanti PTOF dobbiamo scrivere?

    Le scuole paritarie possono scegliere se fare un unico PTOF o più PTOF per quante scuole le compongono. In questo secondo caso il Coordinatore abilitato all’applicativo PTOF deve chiedere al referente per la sicurezza dell’UAT/USR di riferimento che la propria utenza sia associata a più codici meccanografici.

Concorso Dsga, c’è l’ok del MEF. Le ultime notizie

da La Tecnica della Scuola

Concorso Dsga, c’è l’ok del MEF. Le ultime notizie
Di Fabrizio De Angelis

Nella giornata del 28 novembre il Ministero dell’istruzione ha comunicato alle organizzazioni sindacali che il MEF ha dato il via libera al concorso Dsga per 2004 posti e di aver già registrato il bando. Nei prossimi giorni è previsto un incontro fra Miur e sindacati in cui l’amministrazione renderà noto l’articolazione del concorso e il contestuale percorso riservato per gli Assistenti Amministrativi facenti funzione che transiteranno nel ruolo tramite una misura di mobilità professionale.

Bisogna ammettere che, per rispettare il termine previsto di espletamento del bando, ovvero entro il 2018, i tempi ci sono ma restano strettissimi.

Da poco è arrivata l’ennesima conferma del ministro Bussetti, che ha rassicurato sull’arrivo a breve del bando: “Siamo pronti per partire con il concorso per Direttore dei Servizi Generali e Amministrativi (D.S.G.A.). Sappiamo  quali sono le carenze e interveniamo per organizzare un reclutamento più distribuito e razionale per il personale amministrativo. È in corso di  autorizzazione presso il Mef l’apertura di 2004 posti. È un’azione attesa da tempo, cui noi vogliamo dar prontamente seguito. Il Dirigente  Amministrativo è una figura fondamentale per l’organizzazione delle nostre scuole”.

Concorso regionale o interregionale

La procedura concorsuale dovrebbe svolgersi su base regionale o, nel caso in cui sia espressamente indicato dal bando, su base interregionale.

Il concorso dovrebbe prevedere due prove scritte e una prova orale. Nel caso in cui a livello nazionale il numero dei candidati fosse superiore a quattro volte il numero dei posti disponibili sarà previsto lo svolgimento di un test di preselezione.

Le prove scritte

Delle due prove scritte una potrebbe essere a contenuto teorico-pratico. Inoltre, queste prove potrebbero comporsi di sei quesiti sei quesiti a risposta aperta.

Le domande probabilmente spazieranno dal diritto costituzionale, amministrativo, al diritto civile con riferimento alle obbligazioni e ai contratti. Oppure la gestione amministrativa contabile delle istituzioni scolastiche, pubblico impiego e stato giuridico del personale scolastico.

La prova orale

La prova orale dovrebbe prevedere un colloquio che riguarderà, non solo i temi delle prove scritte, ma anche temi come delitti contro la pubblica amministrazione e di legislazione scolastica con riferimento alle più recenti evoluzioni normative.

La prova orale darà spazio però anche alla capacità di comprensione della lingua inglese, oltre alla conoscenza dell’utilizzo dei sistemi applicativi informatici e delle tecnologie della comunicazione di più comune impiego.

Si tratta di anticipazioni che ad ogni modo dovranno essere confermate nel momento dell’uscita del bando.

Assistenti amministrativi con 3 anni di servizio come Dsga

Dovrebbe essere confermata la partecipazione degli assistenti amministrativi facenti funzione Dsga.

Infatti, l’ipotesi più probabile, sarebbe quella di far partecipare gli assistenti amministrativi che, alla data di entrata in vigore della legge 205/2017, potevano fare valere almeno tre interi anni di servizio negli ultimi otto anni nelle mansioni di Dsga.

Nello specifico, tre anni interi di servizio devono essere calcolati, anche non consecutivi, nel caso in cui si sia svolto il servizio in via continuativa, fino al 31 agosto.

Pertanto, questi candidati ATA, pur non possedendo il titolo culturale presente alla Tab. B allegata al CCNL sottoscritto in data 29 novembre 2007, potranno partecipare al concorso.