Linguaggio e cultura: il termine “paralimpico” diventa piu’ inclusivo

Redattore Sociale del 24-11-2018

Linguaggio e cultura: il termine “paralimpico” diventa piu’ inclusivo

Nel nuovo vocabolario Treccani entra una nuova e più ampia definizione di “paralimpico”, che comprende non solo gli atleti partecipanti alle Paralimpiadi, ma anche ogni persona con disabilità che pratica sport. Pancalli: “E’ la fine di un’epoca e l’inizio di una nuova storia”. Bray: “Una conquista definitiva”.

ROMA. Non solo quel ristretto numero di atleti che può vantare una partecipazione alle Paralimpiadi ma anche, più in generale, ogni persona disabile che pratica una disciplina sportiva. Si allarga il significato di “paralimpico” e a sancirlo ufficialmente è la Treccani, che in collaborazione con il Comitato Italiano Paralimpico riconosce l’evoluzione del linguaggio e lo inserisce nel suo nuovo dizionario italiano. L’occasione per annunciarlo è la chiusura del Festival della Cultura Paralimpica, che ha animato per tre giorni con eventi e testimonianze la stazione Tiburtina di Roma, e a rendere ancor più solenne il tutto è la presenza del presidente della Repubblica, Sergio Mattarella.

Nel nuovo Treccani dunque la definizione di paralimpico (o paraolimpico) è questa.
Aggettivo.
1. Relativo alle paralimpiadi e agli atleti che vi partecipano.
2. Per estensione, relativo a una persona disabile che pratica una disciplina sportiva.
Nome maschile.
1.Atleta che partecipa alle paralimpiadi.
2. Per estensione, persona disabile che pratica una disciplina sportiva.

Viene mantenuto pertanto il riferimento, ancora diffuso nell’uso, a “paraolimpico” (per quanto sia preferibile evitarlo, anche perché tutto ciò che ha a che fare con l'”Olimpiade” è a tutt’oggi appannaggio esclusivo del Cio) , e viene ribadito il doppio utilizzo del termine sia come aggettivo sia come sostantivo. Finora, sebbene sia da lungo tempo utilizzato “paralimpico” per fare riferimento all’intero movimento dello sport praticato da persone con disabilità (a partire dal nome stesso del Comitato italiano paralimpico), a rigore esso si riferiva esclusivamente a quegli atleti che erano giunti al traguardo di partecipare alla più importante manifestazione sportiva, la Paralimpiade appunto. Poteva dunque dirsi “paralimpico” solo l’atleta di alto livello che avesse partecipato ad una edizione dei Giochi, estiva o invernale, così come per analogia un atleta “olimpico” è colui che ha partecipato ad una Olimpiade. In realtà, nel linguaggio comune, già da tempo con “paralimpico” si intendevano anche gli atleti di livello che gareggiano in forma agonistica, anche in assenza di una loro partecipazione alla Paralimpiade. La definizione del nuovo dizionario Treccani accoglie questo uso e lo estende ancora oltre, fino a comprendere tutte le persone con disabilità che praticano una disciplina sportiva, senza una particolare differenza basata sui risultati raggiunti.

parola paralimpico Treccani.
“Le parole – afferma Luca Pancali, il presidente del Comitato italiano Paralimpico – hanno un loro peso e sono molto importanti: possono ferire, possono aiutare, io le ho vissute sulla mia pelle. Abbiamo lavorato affinché si desse dignità ai nostri atleti, affinché ci fosse un riconoscimento di una dimensione sportiva. Si parlava infatti di sport per disabili, per handicappati, per paraplegici, come se esistesse uno sport particolare per categorie particolari. Lo sport è uno, è un valore assoluto e questo deve far capire che al di là delle parole ci sono le persone, e ognuno di noi è prima di tutto una persona”.

“Si è definitivamente abbandonata – dice Pancalli – la tendenza a raffigurare l’individuo attraverso l’aggettivazione corporea relativa alle abilità, a vantaggio della dimensione sportiva. In questo percorso di crescita culturale lo sport è stato determinante: gli atleti e le atlete con le loro gesta hanno rappresentato il veicolo più efficace di sensibilizzazione sul tema della disabilità. Grazie a loro quello che un tempo rappresentava un argomento tabù, oggi è oggetto di grande attenzione mediatica e sociale. Ciò a dimostrazione del fatto che lo sport può essere uno straordinario strumento di welfare, di inclusione sociale e di salute. Con l’introduzione nel vocabolario della lingua italiana della nuova definizione del termine paralimpico/a, l’Istituto Treccani suggella la fine di un’epoca e l’inizio di una nuova storia. Si tratta – conclude Pancalli – di un’importante tappa di quella rivoluzione culturale silenziosa che il movimento paralimpico sta portando avanti con l’obiettivo di abbattere ogni barriera e ogni forma di discriminazione”.

“Si è innescato – ha detto Massimo Bray, direttore generale dell’Istituto della enciclopedia italiana – un moto di innovazione ed estensione che ha portato sempre più italiani a usare l’aggettivo “paralimpico” anche per indicare qualsiasi persone disabile che pratichi sport. L’azione pervasiva del termine paralimpico ha dato voce ad un mutamento di percezione che era ormai maturo, testimoniando anche l’importanza dello sport come strumento di inclusione e crescita culturale. La registrazione nel Vocabolario Treccani – ha concluso – vuole essere l’attestazione di un’avvenuta evoluzione, ma anche e soprattutto un grande atto di fiducia: che il nuovo significato entrato nell’uso e la nuova sensibilità che lo accompagna siano conquiste definitive e non più negoziabili”. (ska)

V. Shanbhag, Ghachar Ghochar

Di Vivek Shanbhag o di un vero scrittore

di Antonio Stanca

Il romanzo breve Ghachar Ghochar (Irrimediabile imbroglio) è dello scrittore indiano Vivek Shanbhag. Lo scrisse nel 2013 in Kannada, lingua dello stato indiano del Karnataka. Nel 2015 alla prima pubblicazione era seguita in India un’altra in lingua inglese e in questa lingua nel 2017 era stato pubblicato in Inghilterra e negli Stati Uniti. Quest’anno è uscito in Italia per conto della casa editrice Neri Pozza di Vicenza nella traduzione che Margherita Emo ha fatto della versione inglese di Srinath Perur.

Shanbhag è autore di altri romanzi, racconti e pièce teatrali. Ha scritto per riviste letterarie e le sue opere sono state tradotte in molte lingue indiane. Noto è diventato soprattutto come scrittore perché capace si è rivelato d’indagare nell’animo umano, di mettere a nudo i pensieri, i sentimenti più riposti ed ancora perché riesce a combinare la particolare vicenda rappresentata con quanto sta succedendo al suo esterno, con il contesto politico, sociale, economico, culturale indiano, con la storia dell’India. La sua scrittura si muove con molta facilità tra le varie situazioni della narrazione, scorre senza mai risultare appesantita. Dall’inizio alla fine tutto avviene con naturalezza giacché tutto riesce Shanbhag a possedere, a tenere presente, a sistemare, a collocare, a ridurre alle sue intenzioni, ai significati che persegue. E’ questa padronanza, questa sicurezza, la qualità del vero scrittore, è questa scrittura la caratteristica del vero romanzo.

Con questi intenti, con questi mezzi ritroviamo Shanbhag in Ghachar Ghochar, dove attraverso la storia, la vita di una famiglia indiana, attraverso le sue vicende lo scrittore fa vedere quanto avveniva nell’India della fine del secolo scorso, in quell’India nuova che stava vivendo un periodo di notevole sviluppo economico ma nella quale permanevano oscure presenze, loschi intrighi.

E’ considerato il migliore romanzo indiano dell’ultimo decennio e tratta della famiglia del narratore. E’ lui il protagonista che, pur diventato abbastanza adulto, non si è ancora sposato e vive in casa dei genitori insieme alla sorella, che si è separata dal marito, e ad uno zio. Le loro condizioni molto modeste sono durate a lungo e sarà lo zio, fratello del padre del protagonista, a cogliere e sfruttare un’occasione favorevole in un’India che stava emergendo dalla sua millenaria arretratezza. Egli procurerà a tutta la famiglia uno stato di agiatezza tale da permettere che ci si trasferisca dalla periferia in una casa più grande e più comoda del centro urbano, che si viva molto meglio, che si goda di un diffuso benessere. Socio nell’azienda avviata dallo zio è il fratello, il padre del narratore, che usufruisce della metà dei guadagni che ormai sono assicurati.

I giovani, fratello e sorella, saranno gli eredi di tanta ricchezza e perciò con molta attenzione si comportano nei riguardi degli anziani, soprattutto dello zio che, diventato imprenditore, elargisce uno stipendio al nipote senza che svolga alcun lavoro e a condizione che non s’impicci di quanto avviene in fabbrica. E’ una condizione accettata da tutti in famiglia e in casa nessuno parla, nessuno sa con precisione come funziona l’azienda, da dove giungano i materiali necessari, come vengano trattati e rivenduti.

Col tempo succederà che il figlio-nipote narratore, dopo esperienze non riuscite, si fidanzi con Anita, figlia di un professore universitario, si sposi e che i due vadano a vivere nella casa di lui. I due sono molto innamorati, molto felici. Faranno il viaggio di nozze, durante il quale lui si accorgerà che Anita non ha quel carattere remissivo che aveva creduto. Tornati a casa, cominceranno le prime incomprensioni, i primi scontri con i familiari di lui e tra loro. Anita non sopporterà che il marito non abbia una sua indipendenza economica, che non si sia preoccupato di averla, che non lavori né accetterà di stare in una casa dove non si può sapere, non si può parlare, non si può chiedere di certi argomenti. Aveva avuto una formazione completamente diversa, la spontaneità, la franchezza, la chiarezza erano state regole in casa sua, non era vissuta tra segreti, misteri, silenzi, sospetti, dubbi e spesso arriverà a vere battaglie soprattutto con la madre e la sorella del marito. Si sentirà soffocata, neanche il marito le sarà di aiuto nonostante soffra e si disperi per quel che sta accadendo. Anita capirà che c’è del clandestino in casa. Vorrà denunciarlo. Verrà eliminata tramite un finto incidente.

Ad un dramma, ad una tragedia aveva portato quella situazione, niente, nessuno era stato capace di evitarla, niente, nessuno lo poteva fare poiché tutto seguiva regole che andavano rispettate, tutti avevano le loro ragioni.

Tanto, presente e passato, privato e pubblico, persone e cose, anima e corpo, amore e odio, bene e male, vita e morte, è riuscito a far rientrare Shanhbag in un romanzo breve, in una scrittura facile!

Couseling Bioquantico

“Couseling Bioquantico” 

Promozione e Sviluppo.della Scuola di Formazione BioQuantica 

Coordinatore Dr.Valerio Sgalambro in partenariato con Egocreanet (NGO )

di Paolo Manzelli egocreanet2016@gmail.com , (1)

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RICERCA DI COLLABORAZIONE

Il Conseling Bioquantico si caratterizza come stimolazione consapevole a favorire un programma di avanzamento individuale e sociale delle scienze della vita. La Biologia Quantica e pertanto lo strumento la nuova visione della biologia quantica orientata a  delineare una rinnovata formazione professionale psico-pedagogica come conseguenza del miglioramento delle abilita cognitive e dei comportamentali e relazionali individuali e collettivi.

Il Counseling Bioquantico ha pertanto per obiettivo il superamento dei disturbi psichici generati dalla emarginazione sociale e dalla mancanza delle prospettive di lavoro di giovani disoccupati e sotto-occupati che determinano un pesante isolamento dalle opportunita’ di coinvolgimento sociale attivo nel lavoro. Pertanto il Conseling bioquantico puo’ essere considerato come una “ Terapia Occupazionale” finalizzata a significare creativamente alternative della capacita di comprendere e dare sviluppo a nuovi profili professionali in un modo del lavoro che cambia .

Infatti:

LA MUTAZIONE DEI PROCESSI INDUSTRIALI PRODOTTA DALLA DIFFUSIONE DELLA AUTOMAZIONE E DALLA DIGITALIZZAZIONE PRODUCE UN DRASTICO CAMBIAMENTO DEL LAVORO SIA COME PROFESSIONALITA CHE COME RIDUZIONE DELLA OCCUPAZIONE.

DI CONSEGUUENZA IL LAVORO NELLA SOCIETA’ POST-INDUSTRIALE NON E’ PIU’ FUNZIONE DELLO INCROCIO TRA DOMANDA E OFFERTA DI LAVORO NELLA IMPRESA MA SARA PREVALENTEMENTE IL FRUTTO DELLO SVILUPPO DI NUOVE CONOSCENZE E RINNOVATE PROFESIONALITA’ IN UNA VISIONE BIOQUANTICA DELLA VITA .


Scuola di Formazione BioQuantica  (INFORMAZIONI )

Coordinatore Dr.Valerio Sgalambro in partenarioato con Egocreanet (NGO )


NUOVE CONOSCENZE GENERANO LE NUOVE OPPORTUNITA E PROFESSIONALITA DI LAVORO NELLA SOCIETA POST-INDUSTRIALE.

Obiettivi : Introduzione.

Il Counseling Bioquantico progettato e promosso da Egocreanet con il Coordinamento del Pedagogista Valerio Sgalambro, ha l’ obiettivo di favorire le professioni del futuro che sostituiranno in gran parte il lavoro tradizionale. La innovazione concettuale Bioquantica e il fondamento per dar vita a una nuova visione del lavoro della societa post-industriale dove la automazione e la digitalizzazione della Industria 4.0 stanno accelerando il sostanziale cambiamento delle opportunita di lavoro . Infatti le conoscenze Bioquantiche trovano applicazioni creative in ampi settori professionali che vanno dal management della prevenzione della salute , allo sviluppo di un nuovo rapporto con la natura della agricoltura di precisione e della sua verticalizzazione urbana alla produzione tracciabilita’ del cibo ad elevata qualita’ metabolica ed allo sviluppo della creativita artistica e sociale capaci di fondare un nuovo umanesimo rinascimentale . .

Per raggiungere tale scopo il Counseling Bioquantico intende Promuovere una nuova visione delle scienze della vita fondata sulle interazioni spontanee ed indotte delle frequenze di risonanza elettromagnetica (preferenzialmente dello spettro delle frequenze UVa e Visibile tra i 200/800 nm.)

La evidenziazione bio-quantica , tecnologica e teorica, delle interazioni Elettromagnetiche (non Termiche) a livello cellulare e molecolare apre una ampia revisione concettualmente innovativa sulla azione della emissione ed assorbimento della Luce e del Suono nell’ ambiente della coerenza delle dinamiche di auto- organizzazione dell’ acqua nei tessuti biologici che si esprimono come comunicazione di quanti in forma di Biofotoni (della Luce) e Biofononi (del suono e di ultrasuoni) .

Vedi:

Bioquantica : https://www.facebook.com/groups/1438751666245637/?ref=bookmarks

NB:  Egocreanet /cluster Promuove una nuova visione bioquantica delle scienze della vita fondata sulle interazioni spontanee ed indotte delle frequenze di risonanza elettromagneca (preferenzialmente dello spettro delle frequenze UVa e Visibile tra i 200/800 nm.)

La evidenziazione quantica , tecnologica e teorica, delle interazioni Elettromagneticedi livello cellulare e molecloare che generano effetti Non Termici apre una ampia revisione concettualmente innovativa sulla azione della emissone ed assorbimento della Luce e del Suono nell’ ambiente della coerenza delle dinamiche di auto- organizzazione dell’ acqua nei tessuti biologici che si esprimono come comunicazione di quanti in forma di Biofotoni (della Luce) e Biofononi (del suono e di ultrasuoni) .

Film: https://www.facebook.com/ScuoladiFormazioneBioQuantica/…

Paolo Manzelli, 335/6760004 <egocreanet2016@gmail.com>

PS: — (1) –

Lettera di intenti nella forma di memorandum of undertamding sul tema “COUNSELING BIOQUANTICO . // Oggi/17/11/2018/ Tavarnuzze .- Firenze ore 15 .00-17.00.

Nella riunione odierna si conferma di comune accordo tra i firmatari quanto segue:
“Il Conseling Bioquantico” coordinato dal dr. Valerio Sgalambro si avvarra della collaborazione come partner di Egocreanet Ngo Firenze al fine di sviluppare la migliore strategia di grande impatto scientifico e culturale e di innovazione sociale della “SCIENZA BIOQUANTICA” a carattere trans-disciplinare , onde favorire una NUOVA VISIONE OLISTICA di un moderno immaginario scientifico e culturale . Firmano : Paolo Manzelli, Valerio Sgalambro, Eva Veliksow .

Allarme scuole «Un crollo ogni 4 giorni»

da Corriere della sera

Allarme scuole «Un crollo ogni 4 giorni»

Cittadinanzattiva

Ogni 4 giorni avviene un crollo in qualche edificio scolastico in Italia. Solo una scuola su 20 è in grado di resistere a un terremoto, 3 su quattro sono senza agibilità statica. I dati sono stati presentati ieri, Giornata nazionale per la sicurezza nelle scuole, nel Rapporto di Cittadinanzattiva. Crescono gli interventi di Comuni e Province per la manutenzione delle scuole, ma resta ampio il divario nelle diverse realtà regionali.

Scuola, allarme prof per il 2019. Ne mancheranno più di 100 mila

da Corriere della sera

Scuola, allarme prof per il 2019. Ne mancheranno più di 100 mila

Secondo i sindacati l’anno prossimo ci sarà un mega turn over, soprattutto se passa quota 100. I concorsi sanatoria previsti dal ministero non bastano a formare docenti

Gianna Fregonara e Orsola Riva

Settembre 2019, fuga dalla scuola. No, non è un film di fantascienza su un futuro prossimo distopico, ma la catastrofe annunciata che sta per rovesciarsi sulle classi dei nostri figli per il combinato disposto di una serie di fattori tutti prevedibili, alcuni inevitabili, altri complicati da recenti iniziative del governo.

Il buco del 2018: 32 mila posti vuoti

Primo: già a settembre di quest’anno, nonostante il Ministero dell’Economia avesse autorizzato 57 mila assunzioni, ne sono state effettuate solo 25 mila. Mancavano i candidati e così sono rimaste scoperte 32 mila cattedre, un terzo delle quali in Lombardia. Possibile? Sì, perché per le classi di concorso più richieste (a partire da matematica alle medie) le graduatorie a esaurimento sono state svuotate già nel 2015 con il piano di mega assunzioni varato dal governo Renzi (dentro ci sono rimasti solo i precari delle materie più inflazionate che nessuno vuole come diritto). Nel frattempo c’è stato un primo concorso nel 2016 che fra algoritmi sbagliati e record di bocciature è stato un mezzo flop. E un altro nel 2018 complicato da contestazioni, ricorsi e lungaggini al punto che in molte province a settembre non erano ancora state pubblicate le graduatorie dei vincitori.

Il ricorso ai laureandi

Secondo: alle 32 mila cattedra rimaste scoperte quest’anno (che i presidi delle scuole soprattutto al Nord in assenza di candidati più qualificati sono stati costretti a coprire con le cosiddette MAD, le messe a disposizione da parte di studenti universitari con la semplice laurea triennale), a settembre 2019 si aggiungeranno quelle lasciate libere dai docenti che vanno in pensione. Ai numeri del normale turnover, quantificabile intorno alle 20-25 mila cattedre, già l’anno scorso si erano aggiunti circa 10-15 mila domande di docenti che avevano raggiunto i termini della legge Fornero (67 anni d’età o 41 anni e dieci mesi di contributi). Alcuni di essi sono poi rimasti appesi perché il calendario scolastico non coincide con quello solare dell’Inps e torneranno a bussare alla porta nel 2019. E comunque i sindacati avevano già previsto che l’onda lunga dei maxi pensionamenti fosse destinata a durare almeno tre anni. Parliamo di tutti coloro che sono nati nei primi anni Cinquanta, che rappresentano una fetta consistenze del corpo docente italiano che – come si sa – è uno dei più anziani del mondo.

Effetto Quota 100

Terzo: la vera bomba a orologeria, ovvero Quota 100. La legge Fornero porterà ad un record di pensionamenti nei prossimi anni, ma con la riforma del governo i sindacati calcolano un vero e proprio tsunami. In teoria la platea di docenti interessati dal nuovo sistema di calcolo (con soglia minima pari a 62 anni d’età e 38 anni di contributi, oppure 63 e 37, 64 e 36 e così via) è addirittura di 100 mila insegnanti. Naturalmente non tutti, fatti i loro calcoli (i tagli possono arrivare al 25-30 per cento dell’assegno) sceglieranno di andare in pensione. Ma una parte al momento non quantificabile sì. E andranno a sommarsi al normale turnover e ai posti già scoperti. Ecco perché i sindacati hanno lanciato l’allarme, ma il governo finora non sembra averlo raccolto. Se non per l’emergenza sostegno su cui il ministro Marco Bussetti ha deciso di intervenire varando dei corsi di specializzazione per 40 mila posti in tre anni. Ma anche questi partiranno entro il 2019, quindi i primi docenti saliranno in cattedra non prima del 2020.

I concorsi-sanatoria

E tutti gli altri docenti? I prof di matematica e italiano, lingue straniere e laboratorio di cui tanto avrebbero bisogno i nostri figli? Non pervenuti. L’unico concorso di cui è già stato fatto il bando è quello facilitato per le scuole materne e elementari: 12 mila posti tagliati su misura per i cosiddetti diplomati magistrali. Nonostante le promesse, non si hanno notizie invece di quello ordinario che dovrebbe finalmente portare in cattedra maestri e maestre laureate. E le scuole secondarie? La legge 107 prevedeva dopo il concorso del 2016 e quello del 2018 un terzo concorso facilitato per docenti della scuola secondaria destinato a tutti i precari con più di 36 mesi di insegnamento. Ma il governo giallo-verde ha deciso di non farne nulla. Dopo aver smontato l’ambizioso sistema di reclutamento previsto dalla Buona Scuola (3 anni di tirocinio e formazione a spese dello Stato che sono stati cancellati in legge di Bilancio per ragioni di risparmio contabile), il ministro Bussetti ha promesso un nuovo sistema di concorsoni biennali aperto a tutti i neolaureati con almeno 24 crediti aggiuntivi in discipline psicopedagogiche e didattiche. Una scelta al ribasso che almeno in teoria dovrebbe garantire una maggiore sveltezza nel salire in cattedra. Ma allo stato non è stato annunciato nemmeno il bando. Figuriamoci poi fra scritti orali inevitabili contestazioni e prove suppletive. Ben che vada i primi prof saliranno in cattedra nel 2020 e comunque il primo anno sarà un anno di prova in affiancamento a un docente più anziano. E nel frattempo? Come in un brutto film di fantascienza distopica i nostri figli rischiano seriamente di tornare a scuola a settembre dell’anno prossimo e di trovarsi davanti una cattedra vuota.

Stipendio 100 euro in più in busta paga con scatto di anzianità 2013

da Orizzontescuola

Stipendio 100 euro in più in busta paga con scatto di anzianità 2013
di redazione

Scatti di anzianità 2013, la Gilda: è ora di recuperarlo. Il sindacato focalizza l’attenzione su un tema dimenticato, ma le poche risorse per il rinnovo del contratto lo riportano in luce.

Aumento stipendio docenti

Il nuovo contratto potrebbe portare nelle tasche degli insegnanti

  •  33 euro lordi per il 2019
  • salire a 41 nel 2020
  • e a 49 nel 2021.

Gilda: non ci sono le condizioni per aprire rinnovo contratto

“È chiaro, quindi  – afferma Rino Di Meglio, coordinatore nazionale della Gilda degli Insegnanti –  che non esistono le condizioni necessarie per aprire la trattativa per il rinnovo, come dimostra anche lo stanziamento dei fondi per l’indennità di vacanza contrattuale.” Stipendio, aumento da aprile 2019. Ecco quanto

Di Meglio: recuperare scatto di anzianità 2013

Lo scatto di anzianità 2013 è ancora congelato per il personale della scuola.

Per evitare che le retribuzioni degli insegnanti continuino a perdere terreno, l’idea della Gilda è quella di trovare fondi per finanziare questo aspetto.

“Una parte delle risorse da investire in questa direzione – fa notare Di Meglio – potrebbe derivare dall’abolizione del bonus merito, avversato dalla stragrande maggioranza dei docenti, al quale la legge 107/2015 destina circa 300 milioni.

In questo modo – conclude il leader della Gilda –  nelle buste paga entrerebbero mediamente 100 euro in più”.

Un’idea non nuova per la Gilda, che sicuramente porterà anche al tavolo contrattuale.

Il bonus merito

Il bonus merito per il lavoro svolto dai docenti è un altro tassello della legge 107/2015 che in questi anni ha fatto molto discutere, per la possibile arbitrarietà nelle decisioni del Dirigente Scolastico o sulla “concorrenza” che si instaura all’interno della scuola.

Il contratto scuola firmato il 19 aprile 2018 ha introdotto delle novità, riducendo anche il plafond, circostanza che potrebbe rendere meno appetibile la corsa all’incentivo.

L’importo per il bonus passa da 200 milioni annui a 130 milioni nel 2018, mentre a regime sarà di 160 milioni. pari all’80% di quanto riconosciuto sino ad oggi. La cifra dovrà poi essere ripartita tra tutte le scuole e in ogni scuola destinata in base a quanto stabilito in contrattazione.

Secondo il Ministero dell’ex Ministro Fedeli tale cifra potrà crescere, anche superando il valore di 200 milioni, con le contrattazioni future, anche grazie alla costituzione di un unico fondo nel quale confluiscono tutte le risorse accessorie, introdotto all’articolo 39-bis del nuovo contratto.

Bussetti: bonus merito non sarà eliminato

“I sistemi di incentivazione devono esserci. Ne sono convinto. Ma penso che sia opportuno per i docenti conoscere all’inizio dell’anno quali saranno i criteri di valutazione” questa l’idea del Ministro Bussetti

Risorse giacenti in Bilancio, proroga monitoraggio al 19 dicembre

da Orizzontescuola

Risorse giacenti in Bilancio, proroga monitoraggio al 19 dicembre
di redazione

Il Miur ha concesso un’ulteriore proroga riguardo al monitoraggio delle risorse giacenti nel bilancio delle scuole.

Il monitoraggio delle risorse giacenti in bilancio deve essere effettuato entro il 19 dicembre 2018.

Monitoraggio

Il monitoraggio delle risorse giacenti in bilancio si pone la finalità di avere un quadro chiaro relativamente alle risorse giacenti nei bilanci delle scuole e al relativo vincolo di destinazione.

Proroga

Questo il messaggio inviato alle scuole:

Si comunica a tutte le Istituzioni Scolastiche che la Rilevazione Risorse Giacenti attiva dal 4 al 19 Novembre verrà prorogata fino al 19 Dicembre 2018. 

Regolamento contabile, si applica dal successivo esercizio finanziario. Le eccezioni

da Orizzontescuola

Regolamento contabile, si applica dal successivo esercizio finanziario. Le eccezioni
di redazione

Il Miur, con la nota n. 23410 del 22 novembre 2018, ha indicato la tempistica di approvazione del Programma annuale 2019 e informato sull’entrata in vigore delle disposizioni del nuovo Regolamento sulla gestione amministrativo-contabile delle scuole.
Abbiamo già riferito sulla tempistica che condurrà all’approvazione del Programma entro il 15 marzo 2019 in Programma annuale 2019: approvazione entro il 15 marzo, in attesa gestione provvisoria
Vediamo adesso quando entreranno in vigore e saranno applicate le nuove disposizioni.

Entrata in vigore nuovo Regolamento

Il DI n. 129 del 28 agosto 2018, “Regolamento recante istruzioni generali sulla gestione amministrativo-contabile delle istituzioni scolastiche“, sostituisce il DI n. 44 del 1° febbraio 2001, come leggiamo nella nota ministeriale.

Il nuovo Regolamento, entrato in vigore il 17 novembre 2018, si applica dall’esercizio finanziario successivo a quello dell’entrata in vigore ovvero a partire dal 1° gennaio 2019 con l’eccezione di quanto previsto dall’articolo 55, comma 3, del Regolamento.

Applicazione a procedure successive al 17 novembre 2018

L’articolo 55, comma 3, del Regolamento prevede che le disposizioni del nuovo Regolamento si applicano dal giorno successivo a quello di pubblicazione in G.U., ossia dal 17 novembre 2018, per i seguenti contratti e procedure:

  • procedure e contratti per i quali i bandi o gli avvisi siano pubblicati in data successiva al 17 novembre 2018;
  • contratti senza pubblicazione di bandi o di avvisi, procedure e contratti per i quali, al 17 novembre 2018, non siano stati inviati gli inviti a presentare le offerte.

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Scuole senza soldi: il Miur suggerisce di cercare sponsor

da La Tecnica della Scuola

Scuole senza soldi: il Miur suggerisce di cercare sponsor
Di Reginaldo Palermo

Nel predisporre il PTOF è bene limitare le attività che richiedono un contributo economico delle famiglie anche “al fine di favorire la più ampia partecipazione possibile”: lo sottolinea il Miur in una nota che abbiamo già avuto modo di commentare.

E fin qui nulla da eccepire perché è opportuno che gli eventuali contributi richiesti alle famiglie siano comunque contenuti e occasionali proprio per evitare di creare discriminazioni o addirittura esclusioni.

Miur invita le scuola a cercare sponsor

Ma il prosieguo del suggerimento del Miur lascia piuttosto perplessi: il Ministero, infatti, invita “ad attivare sponsorizzazioni, sulla base della normativa vigente, o a individuare altre forme di contribuzione in favore delle famiglie meno abbienti”.

Forse, più che invitare le scuole a cercare sponsor e benefattori, il Ministero dovrebbe far sì che le istituzioni scolastiche ricevano finanziamenti pubblici adeguati e sufficienti per realizzare le attività previste dal Piano dell’offerta formativa.

Particolarmente sgradevole appare poi il richiamo ad “altre forme di contribuzione in favore delle famiglie meno abbienti” anche perché – è beno ricordarlo – è proprio la nostra Costituzione che sottolinea l’obbligatorietà e la gratuità dell’istruzione.

I mercatini di Natale sono in arrivo

Peraltro è anche vero che chiunque abbia un minimo di conoscenza del funzionamento delle scuole italiane sa benissimo che dovunque ci si ingegna in tutti i modi per ragranellare i soldi per comprare sussidi didattici o anche per ridurre le quote di partecipazione alle gite scolastiche per gli alunni di famiglie in difficoltà: soprattutto nelle scuole dell’infanzia e nelle primarie le prossime settimane partiranno i ben noti “mercatini di Natale” che serviranno proprio a questo scopo.

Ma che in una circolare ministeriale si arrivi a suggerire sponsorizzazioni, mercatini e iniziative benefiche per garantire il diritto all’istruzione ci sembra francamente fuori luogo.

Programma Annuale 2019, le tempistiche per la predisposizione e approvazione

da La Tecnica della Scuola

Programma Annuale 2019, le tempistiche per la predisposizione e approvazione
Di Lara La Gatta

Il Miur, nel ricordare che il nuovo regolamento di gestione amministrativo-contabile (D.I. n. 129 del 2018) si applica dal 1° gennaio 2019 (tranne che per l’attività negoziale, le cui regole sono già operative dal 17 novembre), ha fornito indicazioni di carattere transitorio alle scuole in merito alle tempistiche da rispettare per la predisposizione e l’approvazione del programma annuale.

Queste sono le scadenze previste per il 2019:

  • dal 15 gennaio 2019 saranno messi a disposizione sul sistema informativo i nuovi schemi di bilancio per la predisposizione del Programma Annuale 2019;
  • entro il 28 febbraio 2019, la Giunta esecutiva dovrà sottoporre il Programma Annuale 2019 e la relazione illustrativa al Consiglio d’Istituto per l’approvazione; entro la medesima data tali documenti dovranno essere sottoposti altresì all’esame dei revisori dei conti;
  • entro il 15 marzo 2019, i revisori dei conti dovranno rendere il parere di regolarità amministrativo-contabile; tale parere potrà essere acquisito anche con modalità telematiche;
  • entro il 15 marzo 2019, il Consiglio d’Istituto, con apposita delibera, dovrà provvedere all’approvazione del Programma Annuale, anche nel caso di mancata acquisizione del predetto parere dei revisori dei conti entro la data fissata per la deliberazione stessa. In caso di parere dei revisori dei conti non favorevole per rilevata mancanza di regolarità contabile, l’istituzione scolastica dovrà tenere conto delle osservazioni
    formulate e, in caso di mancato recepimento, fornire adeguata motivazione, anche nel caso in cui il predetto parere sia stato acquisito dopo la deliberazione del Consiglio d’Istituto.

Nei casi in cui il Programma Annuale 2019 non sia approvato entro la data del 15 marzo 2019, il Dirigente Scolastico, entro il primo giorno lavorativo successivo a tale scadenza, ne fornirà comunicazione all’Ufficio Scolastico Regionale territorialmente competente che provvederà alla nomina, entro dieci giorni, del commissario ad acta; quest’ultimo provvederà all’approvazione del
Programma 2019 entro quindici giorni dalla sua nomina.

Gestione provvisoria

Nelle more dell’approvazione del Programma Annuale 2019, al fine di garantire il prosieguo delle attività amministrative e didattiche, le istituzioni scolastiche provvedono alla gestione provvisoria dal 1° gennaio 2019 fino alla data di approvazione del Programma Annuale stesso. Detta gestione dovrà realizzarsi nel limite di un dodicesimo, per ciascun mese, degli stanziamenti di spesa definitivi del Programma Annuale, regolarmente approvato, relativo all’esercizio finanziario 2018.

Il parere delle OO.SS.

In proposito, la FLC Cgil ha evidenziato alcune criticità, per le quali si dovrebbe posticipare l’applicazione delle nuove regole al 2020.

Le scuole – scrive il Sindacato – devono essere preventivamente preparate prima di poter applicare il Nuovo Regolamento. Perché se il MIUR è pronto, non sono pronte le scuole: nuovi schemi, nuovi passaggi, nuovi applicativi, nuovi regolamenti gestionali, i regolamenti di istituto da adeguare.

E tutto ciò in situazioni in cui migliaia di scuole sono prive di Dirigenti e Direttori e in cui un numero altissimo di istituzioni scolastiche non riescono ad avere neppure un facente funzione di DSGA“.

Ce ne è abbastanza – conclude – perché gli organi amministrativi e soprattutto quelli politici facciano la loro parte a favore delle scuole, differendo le scadenze per consentire la formazione preliminare del personale, cambiando le norme che sono lesive dell’autonomia scolastica e inaccettabilmente onerose per la dirigenza in materia di manutenzione”.

Anno europeo del patrimonio culturale, on-line giochi e risorse per docenti e studenti

da La Tecnica della Scuola

Anno europeo del patrimonio culturale, on-line giochi e risorse per docenti e studenti
Di Redazione

Durante l’anno, in tutta Europa, si sono svolte iniziative e manifestazioni con lo scopo di permettere al maggior numero di persone di scoprire il patrimonio culturale dell’Europa e di lasciarsi coinvolgere dalla letteratura, l’arte, i film, i monumenti, l’artigianato, il cibo e le tradizioni.

Per incoraggiare gli studenti a continuare ad esplorare diverse forme di patrimonio culturale intorno a loro anche oltre il 2018, la Commissione europea ha creato un Kit di strumenti per gli insegnanti e un gioco online, disponibili in tutte le 24 lingue ufficiali dell’UE, per aiutare i docenti di qualsiasi materia a presentare e discutere il patrimonio culturale in classe.

Il kit in italiano si può scaricare al seguente link: https://europa.eu/cultural-heritage/toolkits/toolkit-teachers_it

Le attivita proposte nel kit sono rivolte agli studenti di età compresa tra i 10 e i 15 anni, per invitarli a riflettere sulle seguenti domande: cos’è il patrimonio culturale e perché è importante valorizzarlo e proteggerlo? Cos’è il patrimonio culturale europeo e perché supera i confini nazionali? Possiamo costruire un futuro comune celebrando e riconoscendo il patrimonio culturale europeo?

Il kit contiene:

  • Una guida per l’insegnante che spiega come usare materiale didattico, offre suggerimenti per condividere e pubblicare online i progetti realizzati dagli studenti e propone link e risorse utili.
  • Due programmi di lezione
  • 16 idee per attività da svolgere con gli studenti in classe o all’esterno
  • Il gioco online “Investigatori del patrimonio culturale”, che si può giocare in gruppi di due o più persone (l’insegnante funge da facilitatore) e ha due livelli di difficoltà: 10-12 anni e 13-15 anni.

Carta docente, entro il 31 dicembre 2018 bisogna spendere le somme del 2016/2017

da La Tecnica della Scuola

Carta docente, entro il 31 dicembre 2018 bisogna spendere le somme del 2016/2017
Di Redazione

Come sappiamo, la legge 107/2015 ha introdotto un bonus di 500 euro da utilizzare per l’aggiornamento e l’auto formazione professionale dei docenti di ruolo.

Non mancano i dubbi relativi all’utilizzo della carta del docente, che ricordiamo prevede un’identità digitale Spid prima della registrazione al portale dedicato del Miur (CLICCA QUI).

Ricordiamo che, per i residui riferiti all’anno scolastico 2016/2017, gli importi disponibili possono essere utilizzati dai docenti e validati dagli esercenti entro e non oltre il 31 dicembre 2018.

A tal proposito, proviamo a fare chiarezza su alcuni dei quesiti che ci vengono posti dai nostri lettori.

Quando ci si può iscrivere alla piattaforma

Il DPCM del 28 novembre 2016 stabilisce che “A partire dall’anno scolastico 2017/2018, la registrazione di nuovi soggetti beneficiari dell’applicazione web dedicata è consentita dal 1° settembre al 30 ottobre di ciascun anno”. Questo vuol dire, come chiarito in precedenza, che non esiste alcuna scadenza e l’operatività del sistema non prevede finestre di registrazione prefissate. Inoltre, l’accesso con le credenziali dopo la procedura di autenticazione rimane attivo ad oltranza.

Cosa si può acquistare con la Carta del docente

Altra domanda molto frequente, ancora non molto chiara, è cosa acquistare con la carta docente. Ecco una lista fornita dal Minsitero:

a) libri e testi, anche in formato digitale, pubblicazioni e riviste comunque utili all’aggiornamento professionale;

b) hardware e software;

c) iscrizione a corsi per attività di aggiornamento e di qualificazione delle competenze professionali, svolti da enti accreditati presso il Ministero dell’istruzione, dell’università e della ricerca;

d) iscrizione a corsi di laurea, di laurea magistrale, specialistica o a ciclo unico, inerenti al profilo professionale, ovvero a corsi post lauream o a master universitari inerenti al profilo professionale;

e) titoli di accesso per rappresentazioni teatrali e cinematografiche;

f) titoli per l’ingresso a musei, mostre ed eventi culturali e spettacoli dal vivo;

g) iniziative coerenti con le attività individuate nell’ambito del piano triennale dell’offerta formativa delle scuole e del Piano nazionale di formazione.

Ore eccedenti, mancano ancora i fondi per completare i pagamenti ai docenti

da La Tecnica della Scuola

Ore eccedenti, mancano ancora i fondi per completare i pagamenti ai docenti
Di Fabrizio De Angelis

Mancano ancora i fondi per il completamento delle ore eccedenti. Infatti, al momento solo i prof delle scuole superiori hanno ricevuto quanto spettava, mentre restano a secco ancora gli altri insegnanti degli altri ordini. La mancanza di fondi, però, colpisce anche le aree a rischio e le attività complementari di educazione fisica per l’a.s.2017/2018. Il motivo? Ancora non sono arrivati sui POS delle scuole i fondi del finanziamento agli istituti, come comunicato a settembre scorso.

Ritardi nei pagamenti alle scuole

Mancano ancora ai bilanci delle scuole le somme comunicate a settembre per i 4/12mi del 2018, scrive la Flc Cgil, relativi ai compensi per i revisori dei conti e l’alternanza scuola/lavoro. Ad oggi sono arrivati solo i fondi del funzionamento.

Inoltre, NoiPA ha spostato dal 23 al 26 novembre il termine per l’inserimento dei compensi a valere sul cedolino di dicembre.

Se non si pone subito rimedio, fa notare il sindacato, a questi ritardi salteranno le liquidazioni per tempo dei compensi dovuti, dal momento che i POS delle scuole a dicembre vengono svuotati dalle somme per la chiusura dell’anno finanziario dal MEF, e poi tali somme vengono restituite solo ad aprile.

Ore eccedenti alle superiori già incassate

Al momento sorridono solo i docenti di scuola superiore che, come segnalato in precedenza, hanno avuto già via libera al 50% dei fondi relativi alle ore eccedenti.

Bisogna sottolineare che le ore eccedenti devono essere retribuite per l’intero anno scolastico, quindi fino al 31 agosto, e non fino al 30 giugno. Lo ha ribadito una recente sentenza del Tribunale di Bologna.

Infatti le ore eccedenti, come spiegato in un altro articolo, riguardano gli spezzoni inferiori o uguali a 6 ore che non concorrono a costituire cattedre o posti orario e che non derivano dalla frantumazione di posti o cattedre, dovranno essere assegnate dal Ds, in primis al personale supplente inserito nelle graduatorie d’Istituto che ha diritto al completamento dell’orario cattedra.

Se nessun docente a tempo determinato, presente nelle graduatorie d’Istituto ha diritto al completamento orario o, avendone diritto, non volesse completare, si passa ai docenti titolari della scuola e della medesima classe di concorso dello spezzone con ore a disposizione, poi agli altri insegnanti con contratto a tempo indeterminato con orario completo, poi ai docenti della scuola con contratto a tempo determinato e con orario completo.  In ogni caso il docente che assume lo spezzone non potrà in ogni caso superare il limite massimo delle 24 ore di lezione settimanali.