Nota 11 dicembre 2018, Prot. n. 25008

Ministero  dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca
Dipartimento per laprogrammazione  e la gestione dellerisorse umane, finanziarie e strumentali
Direzione Generale per le risorse umane e finanziarie – Ufficio  VI

AL GABINETTO DELL’ON.LE MINISTRO
SEDE

AL DIPARTIMENTO PER LA PROGRAMMAZIONE E LA GESTIONE DELLE RISORSE UMANE, FINANZIARIE E STRUMENTALI
SEDE

AL DIPARTIMENTO PER IL SISTEMA EDUCATIVO DI ISTRUZIONE E FORMAZIONE
SEDE

Al DIPARTIMENTO PER LA FORMAZIONE SUPERIORE E PER LA RICERCA
SEDE

AI DIRETTORI GENERALI DELLE DIREZIONI GENERALI
SEDE

AI DIRIGENTI DEGLI UFFICI
SEDE

Oggetto: Buoni pasto anno 2018 – Gestione trattamento fiscale e contributivo. Indicazioni operative.

Al fine di garantire la correttezza e la tempestività nell’applicazione delle disposizioni relative al trattamento fiscale e contributivo della quota parte del buono pasto (€ 1,71), gli Uffici in indirizzo vorranno comunicare in un unico elenco i dati secondo il seguente schema esemplificativo sottostante, comprendente esclusivamente il personale appartenente a questa Amministrazione centrale (dirigenziale e non) che abbia  percepito i buoni pasto nell’anno 2018:

DIPARTIMENTO: ___________________________________________________

 DIREZIONE GENERALE: ______________

CONSUNTIVO IMPORTI  BUONO PASTO SOGGETTI A CONTRIBUZIONE

PERIODO: Gennaio – Dicembre 2018

Cognome Nome Posizione economica Numero buoni pasto Importo unitario soggetto a contribuzione Importo complessivo
XXX Xxx Xyz 100 1,71 171
ZZZ Zzz Yxz 50 1,71 86
… e cosi’ via

I predetti dati dovranno essere predisposti esclusivamente in formato EXCEL, attenendosi scrupolosamente allo schema sopra riportato, ed inviati tramite e-mail all’indirizzo di posta elettronica dgruf.ufficio6@istruzione.it e per conoscenza all’indirizzo armando.sparano@istruzione.it .

Viste le note vicende relative al fallimento della società fornitrice dei buoni, laQui Group s.p.a.,, che hanno comportato la non spendibilità, almeno in parte, dei buoni pasto acquistati per il personale, si precisa che dovranno essere considerati nel numero dei buoni percepiti dal personale da comunicare per le finalità di cui alla presente circolare, solo quelli consegnati ed effettivamente spesi, e non quelli restituiti, in quanto non spesi,  a seguito dell’operazione di restituzione completata nel mese di ottobre per tutte le Direzioni del Ministero. Tali ultimi buoni infatti non hanno costituito vero reddito nell’anno 2018 per ilavoratori e, pertanto, saranno dichiarati solo quando e se, a seguito del riacquisto da parte di questa Amministrazione, saranno consegnati nuovamente ai dipendenti.

Gli elementi richiesti dovranno essere disponibili presso la scrivente Direzione Generale – Ufficio 6° – improrogabilmente entro il 5 gennaio 2019, al fine di consentire l’inserimento degli stessi nel sistema NOIPA del MEF (gestione delle retribuzioni) nei tempi stabiliti dalle norme vigenti in materia fiscale e contributiva. Tutte le comunicazioni pervenute oltre il 5 gennaio 2019  verranno restituite all’Ufficio che non avrà rispettato il termine sul quale incomberà il compito di predisporre ed inviare la comunicazione fiscale ai distinti beneficiari dei buoni pasto, affinché questi possano, a loro volta, inserire la quota imponibile del buono pasto (€1,71) nelle individuali dichiarazioni fiscali riferite all’anno 2018.

E’ opportuno, infine, ricordare che l’importo assoggettabile alle ritenute contributive e fiscali  per i  buoni pasto erogati al personale non gestito da questa Amministrazione Centrale, deve essere comunicato (entro il 5 gennaio 2019) direttamente alle Amministrazioni cui spetta la gestione delle retribuzioni ed il conseguente rilascio del modello CU per l’anno diriferimento.

La presente viene inserita nelle news delle reti Intranet del MIUR

IL DIRETTORE GENERALE  
Jacopo Greco

Pulizia nelle scuole, no delle imprese alla stabilizzazione di massa

da Il Sole 24 Ore

Le imprese di pulizia si schierano contro la maxi-stabilizzazione di massa dei collaboratori scolastici contenuta in un emendamento al disegno di legge di bilancio approvato alla Camera . In una nota congiunta Anip – Confindustria, Legacoop Produzione e Servizi, Confcooperative Lavoro e Servizi si schierano contro la modifica che chiude un ventennio di tentativi (mancati) di esternalizzazione: «Costi elevati e poche certezze sulla manovra». Lamentando addirittura il rischio di un’uscita extra per le casse dello Stato.

L’allarme delle imprese
Nel comunicato le imprese di pulizia manifestano «forte preoccupazione» per la scelta di internalizzare il personale Ata (circa 18mila addetti, ndr) impegnato nei servizi di pulizia e di sicurezza presso le scuole italiane «tramite l’utilizzo di fondi destinati alla prosecuzione degli appalti di pulizia delle scuole stanno andando avanti e sembrano aver registrato nelle ultime ore una consistente concretezza». Contestando «il messaggio preoccupante sotteso alle ragioni della accennata internalizzazione, ovvero la demonizzazione delle aziende di settore in merito alla qualità dei servizi erogati e dei costi sostenuti per gli addetti». Dalle aziende del settore arriva uno stop all’emendamento a prima firma Fusacchia (+Europa). Per più motivi: «Da un lato – scrivono – riteniamo che l’assunzione del personale Ata da parte pubblica provocherà un enorme dispendio di risorse, dall’altro non migliorerà i servizi resi alla comunità scolastica, fatta di studenti, famiglie e docenti». Mettendo in guardia dal pericolo «che la proposta lanciata si traduca in una enorme illusione per il bacino di 12mila lavoratori interessati, soprattutto in ordine alla dubbia costituzionalità della modalità di assunzione sinora individuata, ovvero un concorso pubblico».

L’appello per la crescita
Nel ricordare che «alle aziende del settore si è chiesto per anni di svolgere una funzione di vero e proprio ammortizzatore sociale» la nota sottolinea il rischio-beffa «nel depauperamento di forza lavoro, nella maggiore spesa per le casse dello Stato, in una organizzazione del lavoro incerta che vedrà sovrapporre la figura del classico “bidello” a quella del personale addetto ai servizi». Secondo loro, infatti, «l’internalizzazione causerebbe addirittura un aggravio di 450 milioni di euro l’anno per le casse pubbliche e non il risparmio paventato». Da qui l’appello al governo, alle istituzioni e alle parti sociali «a confrontarsi, sulla base di elementi e numeri concreti, dell’argomento e della necessità di avere scuole effettivamente funzionanti e servizi efficienti». Così da contribuire alla crescita del paese.


In gara 1.600 licei scientifici per laboratori all’avanguardia

da Il Sole 24 Ore

Mad for Science, l’iniziativa promossa da DiaSorin tra tutti i licei scientifici della regione Piemonte, invitati a concorrere per vincere l’implementazione del proprio laboratorio didattico scientifico esistente, a partire da questo anno scolastico si propone a tutti i licei scientifici italiani. Da quest’anno, quindi, saranno 1.600 i licei scientifici di tutta Italia che potranno concorrere.

Il Bando
Il Bando di Concorso 2018/2019 di Mad for Science invita gli studenti dei licei scientifici a ideare una serie di esperienze didattiche di laboratorio coerenti con gli Obiettivi per lo Sviluppo Sostenibile dell’Agenda 2030 promossa dall’Onu, in particolare i Sustainable Development Goals (SDG) 13, 14 e 15 e progettarne l’implementazione nel laboratorio scientifico della scuola. I progetti riguarderanno in concreto iniziative volte a promuovere azioni, a tutti i livelli, per combattere il cambiamento climatico, conservare e utilizzare in modo durevole gli oceani, i mari e le risorse marine per uno sviluppo sostenibile e proteggere, ripristinare e favorire un uso sostenibile dell’ecosistema terrestre.

Ogni liceo scientifico potrà presentare un solo team, composto da 5 studenti e un docente di Scienze referente del progetto. Il team avrà la responsabilità di ideare e sviluppare il progetto. Per accedere alla fase di preselezione, nel periodo compreso tra il 24 novembre 2018 e il 25 gennaio 2019, ciascun liceo dovrà registrarsi al sito www.madforscience.it e caricare la scheda di progetto compilata in tutte le sezioni.

Entro il 5 febbraio 2019 una commissione di esperti in ambito tecnico-scientifico valuterà le schede di progetto pervenute e selezionerà, a proprio insindacabile giudizio, le 50 candidature migliori. Entro il 10 maggio 2019 un comitato appositamente costituito da DiaSorin selezionerà, a proprio insindacabile giudizio, le 8 proposte progettuali più interessanti. Gli 8 team finalisti presenteranno i loro progetti entro il 31 maggio 2019 in occasione della Mad for Science Challenge 2019, di fronte a una Giuria composta da professionisti della comunicazione ed esponenti della comunità scientifica che eleggerà i vincitori. «Questa iniziativa vuole offrire agli studenti italiani un’occasione per sviluppare lo studio e l’amore per la scienza e la tecnologia, confidando possano valutare le opportunità universitarie che l’Italia è in grado di offrire», ha commentato Carlo Rosa, Amministratore delegato della società.


L’educazione civica all’odio

da la Repubblica

Chiara Saraceno

Giusto preoccuparsi che si imparino fin da bambini le regole della convivenza civile, quindi innanzitutto del rispetto per gli altri, dell’impegno per il bene comune, e che si arrivi all’età adulta avendo una conoscenza degli istituti che regolano la nostra democrazia e dei princìpi fondamentali della Costituzione. È un tema che viene periodicamente sollevato, specie da quando è stata accantonata per manifesta inutilità l’ora di educazione civica a scuola. È anche stato ed è oggetto di molte iniziative, norme, proposte di legge. Sarebbe, anzi, opportuno effettuare una ricognizione sistematica per verificare sia i contenuti di queste iniziative sia la loro efficacia. Come spesso succede, invece, è più facile, dà più visibilità, formulare un nuovo progetto, una nuova proposta di legge. Tocca ora, dopo l’Anci, alla Lega di governo, con la proposta di legge intesa a introdurre un’ora obbligatoria di educazione civica dal primo anno di scuola dell’infanzia fino al termine della scuola media superiore. Sarebbe normale routine parlamentare, se non fosse che tra i firmatari, accanto al ministro dell’Istruzione, ci sono il ministro dell’Interno e quello della Famiglia. Il ministro che più abusa del linguaggio dell’odio e sottopone i propri oppositori alla gogna pubblica, che dileggia i migranti sui barconi, incoraggia la discriminazione nei confronti degli stranieri non comunitari, anche se legalmente residenti, in nome della famiglia naturale nega ai figli di coppie dello stesso sesso il diritto ad avere due genitori. E il ministro che ha fatto della difesa della cosiddetta famiglia naturale e dell’attacco a ogni iniziativa scolastica che insegni il rispetto per le differenze di sesso e genere una delle proprie bandiere. Vista l’idea di “rapporti civili” e di “rispetto” dimostrata da almeno due dei proponenti, viene da chiedersi che idea di “convivenza civile” abbiano in mente, e dove pongano il confine sul rispetto dei valori costituzionali e della stessa legalità. Il rispetto, il dialogo, la legalità varranno solo tra autoctoni, eterosessuali, cattolici praticanti (ma non ecumenici)? Bisognerà insegnare che chi appartiene a una famiglia “non naturale”, o è omosessuale, o, a prescindere dall’orientamento sessuale, non si comporta da ” vero uomo” o ” vera donna”, o ha abitudini diverse dalla maggioranza va condannato, o comunque può essere discriminato o insultato impunemente? Che il mondo si divide in ” noi” e ” loro”? Anche concedendo il beneficio del dubbio, non credo che per raggiungere l’obiettivo di formare cittadini civili e informati l’ora obbligatoria di educazione civica sia il mezzo più efficace. Tanto più se in essa vengono inseriti i contenuti più vari, dall’educazione stradale alla conoscenza della Costituzione, con il rischio di farla diventare un contenitore insieme residuale e generico, da cui pescare casualmente a seconda dell’interesse del docente responsabile. Meglio focalizzarsi allora — per i ragazzi più grandi — sulla conoscenza non mnemonica della Costituzione, dei valori che l’hanno ispirata, di come trova o non trova attuazione in una società in cambiamento. L’educazione al rispetto, non solo delle regole, ma di sé e degli altri, dovrebbe invece essere trasversale ai processi formativi, non affidata a una particolare materia. Certamente è insensata una materia ad hoc per i più piccoli, già esposti, ahimè, a lezioni di religione o ” materia alternativa” di cui è difficile capiscano il senso, salvo quello di una prima distinzione tra “noi” e “loro”.

Quota 100 e reddito di cittadinanza: confermati i tempi di attuazione

di redazione

da Orizzontescuola

‘Quota 100’ e il reddito di cittadinanza partiranno nei tempi stabiliti: lo scrive la Lega in una nota.

“Incontro positivo questa sera tra il presidente Giuseppe Conte, i sottosegretari Giancarlo Giorgetti, Claudio Durigon, Laura Castelli, Massimo Garavaglia e rappresentanti della ragioneria dello Stato e dell’Inps – scrive la nota – alla luce delle tabelle fornite è possibile confermare gli obiettivi politici della manovra sullo smantellamento della legge Fornero che partirà senza penalità e nei tempi già previsti. Inoltre sono confermati i finanziamenti per il triennio”.

Il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte e la Ragioneria dello Stato si sono incontrati ieri ed hanno confermato gli obiettivi della manovra sul reddito di cittadinanza che partirà nei tempi stabiliti.

Docenti di motoria alla primaria, iniziata discussione alla Camera

di redazione

da Orizzontescuola

“Nonostante il nostro Paese sia la culla della dieta mediterranea, il tasso di obesità tra i bambini italiani è tra i più alti d’Europa; in più, quasi il 25% di loro non svolge regolarmente attività motoria.

 La scuola può e deve avere un ruolo fondamentale nella promozione di uno stile di vita sano e di un’alimentazione corretta, ed è giusto che la politica intervenga per incoraggiare questa funzione educatrice”. Così il sottosegretario all’Istruzione del MoVimento 5 Stelle, Salvatore Giuliano, intervenuto oggi alla Camera a nome del governo durante la discussione sulla delega al governo per l’insegnamento dell’educazione motoria nella scuola primaria e sulla mozione che riguarda la tutela deL made in Italy e della dieta mediterranea.
 
“Alla Camera oggi si è affrontato anche questo tema nell’ambito di due diverse iniziative, entrambe volte a tutelare la salute degli italiani, e in particolare dei più giovani. È iniziata infatti la discussione di una proposta di legge per introdurre, in tutte le scuole primarie, l’insegnamento dell’educazione motoria affidata a docenti specializzati. Una misura”, prosegue Giuliano, “che personalmente ritengo molto utile per far apprendere ai bambini modelli positivi e sani attraverso esperienze anche divertenti, che trasmettano, inoltre, il valore dello sport”.
 
“Uno stile di vita corretto non può prescindere da un’alimentazione corretta: valorizzare le eccellenze del Made in Italy nel settore agroalimentare è importante, e anche questo è un insegnamento che è bene i più piccoli recepiscano. A partire dalla mozione approdata in Aula si possono compiere passi in avanti su questo fronte coinvolgendo anche le scuole, in modo da avvicinare sempre di più i nostri figli a ciò che fa bene alla loro salute e al corretto sviluppo psicofisico della persona”, conclude il sottosegretario

Compiti per le vacanze, Bussetti: “Cari prof, assegnatene di meno”

Di Andrea Carlino

da La Tecnica della Scuola

Farà sicuramente discutere l’iniziativa del ministro dell’Istruzione, Marco Bussetti, che ha annunciato, a margine di un convegno con il Garante dell’Infanzia, di voler chiedere ai docenti di assegnare meno compiti per le vacanze agli studenti: “Vorrei sensibilizzare il corpo docente e le scuole ad un momento di riposo degli studenti e delle famiglie affinché vengano diminuiti i compiti durante le vacanze natalizie”, ha detto il ministro che poi ha aggiunto “che ci sarà una circolare per la diminuzione dei compiti durante le vacanze, compiti che gravano sugli impegni delle famiglie e quindi vorrei dare un segnale. Penso a questi giorni di festività e ai ragazzi e alle famiglie che vogliono trascorrerle insieme”.

Concorso infanzia e primaria, per le commissioni candidature entro il 17 dicembre

Di Lara La Gatta

da La Tecnica della Scuola

In merito al concorso straordinario per il reclutamento a tempo indeterminato di docenti per la scuola dell’infanzia e primaria il Miur ha comunicato che saranno aperte fino al 21 dicembre 2018 le funzioni on-line per la presentazione delle candidature come presidente, componente e membro aggregato del concorso.

Gli aspiranti appartenenti ai ruoli di dirigenti scolastici, dirigenti tecnici e docenti del comparto scuola, anche collocati a riposo, utilizzeranno la procedura informatica POLIS.

Invece, gli aspiranti appartenenti ai ruoli dei professori universitari, anche in quiescenza, utilizzeranno la procedura informatica del consorzio interuniversitario CINECA.

Il Miur precisa che l’istanza potrà essere presentata, unicamente, per la regione di servizio o, per gli aspiranti collocati a riposo, per la regione di residenza.

I requisiti per far parte delle commissioni di valutazione sono indicati negli articoli 11 e seguenti del D.M. 17 ottobre 2018.

Nell’istanza di partecipazione gli aspiranti, oltre a dichiarare il possesso dei requisiti previsti e la mancanza di condizioni ostative all’incarico, dovranno allegare il curriculum vitae.

Formazione docenti FIT, on-line la versione testuale del portfolio

Di Lara La Gatta

da La Tecnica della Scuola

Durante il percorso annuale FIT il docente è tenuto a curare la redazione di un portfolio professionale in formato digitale, che ha la funzione di sostenerlo in un processo di auto-valutazione delle proprie competenze professionali e di documentazione della formazione.

Il portfolio si compone di 6 attività:

  1. il curriculum formativo (esperienze professionali e/o educative)
  2. il bilancio iniziale delle competenze per auto-valutare la professionalità in termini di competenze possedute all’inizio di questo anno;
  3. la progettazione didattica in cui caricare programmazione didattica annuale elaborata con il supporto del tutor;
  4. il progetto di ricerca-azione che prevede un’analisi del contesto e dei bisogni formativi degli allievi, l’individuazione degli obiettivi, la pianificazione e la realizzazione delle attività, che possono anche essere oggetto di osservazione da parte del tutor (verifiche in itinere);
  5. il bilancio finale delle competenze per richiamare quanto rilevato in fase di avvio del percorso (nel bilancio iniziale) e rivalutarlo alla luce della formazione svolta;
  6. i bisogni formativi futuri per indicare al termine della formazione quali bisogni e interessi formativi il docente vorrebbe perseguire.

A tale proposito, Indire ha reso disponibile sulla piattaforma dedicata alla formazione dei docenti il documento PDF contenente la versione testuale al portfolio formativo per i docenti nel percorso annuale FIT.

 

Il documento contiene tutte le sezioni del Portfolio inclusa la sezione dedicata al progetto di Ricerca-Azione.

Iscrizioni 2019, personalizzazione e pubblicazione del modulo entro il 3 gennaio

Di Lara La Gatta

da La Tecnica della Scuola

L’avvio delle iscrizioni è sempre un momento delicato che impegna non solo le famiglie nella scelta delle scuole, ma anche le scuole stesse in una serie di adempimenti propedeutici. Tra questi, la personalizzazione e pubblicazione del modulo on-line.

Tutte queste operazioni sono illustrate, per le iscrizioni all’a.s. 2019/2020, nella nota prot. n. 2427 del 7 dicembre 2018.

La prima operazione da compiere è la predisposizione del modulo di iscrizione (personalizzazione) dal 10 dicembre 2018 al 3 gennaio 2019.

Il modello della domanda di iscrizione può essere personalizzato a partire da quello predisposto nell’anno precedente. Le scuole, tramite la funzione “Importa modulo anno precedente”, possono recuperare l’ultimo modello personalizzato e apportare eventuali modifiche con la funzione “Personalizza il modulo d’iscrizione”. In questo caso è possibile aggiungere le voci del “catalogo alunni” e “catalogo famiglia” e richiedere ulteriori notizie utilizzando la funzione “Ulteriori Informazioni da richiedere alla famiglia”.

In merito a queste ulteriori informazioni, il Miur ribadisce che non possono essere indicate come obbligatorie, devono essere adeguatamente motivate in modo che sia evidente l’indispensabilità delle informazioni richieste rispetto a ciascuna finalità perseguita, devono essere pertinenti e non eccedenti rispetto allo specifico obiettivo.

Successivamente alla personalizzazione, la scuola verifica il modulo e procede alla sua pubblicazione.

Come per lo scorso anno le scuole avranno la possibilità di effettuare il test sul proprio modello personalizzato, simulando l’iscrizione on line così come avviene per l’utente famiglia, per valutare l’idoneità e la completezza del modello predisposto.

La pubblicazione del modello personalizzato, anche se non modificato, deve essere effettuata entro il 3 gennaio 2019.

Nel caso in cui la scuola statale non abbia proceduto alla pubblicazione del modello entro il 3 gennaio 2019, si procederà in automatico con la pubblicazione del modello di base nella giornata del 4 gennaio 2019.

Per quanto riguarda le famiglie, ricordiamo che possono resistrarsi al sito Iscrizioni on-line dal 27 dicembre 2018 al 31 gennaio 2019, mentre possono trasmettere il modulo per l’iscrizoone dal 7 al 31 gennaio 2019.

Compiti vacanze di Natale, Bussetti: ‘Presto circolare per chiedere ai docenti di limitare il carico’

da Tuttoscuola

Puntuale come sempre, anche quest’anno torna la polemica “compiti per le vacanze sì, compiti per le vacanze no”. A prendere posizione stavolta è il ministro dell’Istruzione, Marco Bussetti, che con un post su Facebook annuncia l’arrivo di una circolare in cui farà gli auguri di Natale e chiederà agli insegnanti di non caricare eccessivamente gli studenti di compiti.

“Nei prossimi giorni le scuole riceveranno i miei auguri di Natale e un invito ai docenti a considerare il bisogno di riposo degli studenti e delle loro famiglie limitando, se possibile, il carico dei compiti durante le vacanze – scrive il Ministro dalla sua pagina Facebook -. Nessuna ingerenza. Ho totale rispetto dell’autonomia delle scuole. Credo che le festività possano essere un’occasione per consentire ai ragazzi di stare con i propri cari, con gli amici, di dedicarsi alla lettura o ai propri hobby, fare movimento, visitare mostre. Ritrovare il piacere di stare insieme è un bel modo per celebrare il Santo Natale”.

Concorso DS: il Consiglio di Stato ammette allo scritto 90 candidati e ne esclude 200

da Tuttoscuola

Alla vigilia della prova scritta suppletiva del concorso DS riservata ai candidati sardi che, per un’emergenza meteorologica, non avevano potuto sostenerla con gli altri candidati, il Consiglio di Stato ha parzialmente riaperto i giochi.

Infatti, mentre da una parte ha respinto i ricorsi di oltre 200 candidati che avevamo messo in discussione il merito dei quesiti e dei punteggi della prova preselettiva, dall’altra, invece, ha accolto il ricorso di circa 90 candidati che, a vario titolo, avevano messo in discussione la regolarità della procedura. Più esattamente per questi ultimi la VI Sezione del Consiglio di Stato ha respinto il ricorso del Miur che aveva ritenuto infondate le accuse di disfunzioni nelle procedure della prova preselettiva.

Il 13 dicembre prossimo, dunque, mentre in Sardegna 215 candidati residenti nell’isola affronteranno lo scritto con nuovi quesiti predisposti appositamente, in altre sedi del Lazio che l’USR sta predisponendo in queste ore, 88 candidati di varie regioni, ‘salvati’ dal Consiglio di Stato, si cimenteranno sugli stessi quesiti.

Con questa ultima tornata suppletiva della prova scritta del concorso DS saranno più di 9 mila i candidati per i quali le commissioni esaminatrici dovranno procedere alla correzione delle risposte ai quesiti.