Relazione Morale Egocreanet 2018

Relazione Morale Egocreanet 2018  e attivita di R&S di Formazione eDivulgazione  ad indirizzo strategico Cluster Egocreanet  tema della “Biologia Quantistica”.

Paolo Manzelli egocreanet2016@gmail.com 

Marcello Traversi traversimacello@gmaol.com

Statuto EGOCREANET : http://www.egocrea.net/2017/12/18/lo-statuto-di-egocreanet/

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WEB Egocreanet : http://www.edscuola.it/lre.html ; Statuto Egocreanet:

Facebook : https://www.facebook.com/pg/eventiolisticiegocreanet/posts/

Bioquantica; https://www.facebook.com/groups/1438751666245637/?ref=bookmarks

Web Bioquantica : http://www.bioquantica.org (web Master : Maurizio Buzzi)

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La Aggregazione del Cluster Egocreanet ha fatto seguito al successo del Convegno  a partecipazione gratuita organizzatoda Egocreanet sul tema : “Biofotoni ed Energia per la Vita” (c/o laaccademia dei Georgofili (28/sett.2017) , http://www.georgofili.info/evento.aspx?id=4414,)  dopo il quale i gruppo di partecipanti propose di approfondire tale tematica in relazione al interazione quantica tragenetica ed epigenetica nei sistemi viventi . Decidemmo allora di aggregare sul puro volontariato un gruppo di ricercatori di varia provenienza formatosi in seguito per trattare da un punto di vista innovativo la “BiologiaQuantistica”  con l’obiettivo di superare le limitazioni delle concezioni meccaniche e quanto meccaniche tradizionali della scienza. Nell’ intento di favorirela creativita’ scientifica e culturale contemporanea nel quadro di un nuovo Vitalismo capace di prendere in considerazione  le potenzialita della Energia Vitale (Prana,Qi,Chi,ecc) . Pertanto agli inizio del 2018 decidemmo di realizzare un nuovo convegno che si è tenuto il 24/05/2018, sulla  informazione epigenetica  derivante dalla bio-informazione quantica di  acqua, luce, suono ed alimentazione.  Convegno che e stato  organizzato da Egocreanet ed alcuni collaboratori c/o  la Sala della Giunta Regionale Toscana , Vedi: http://www.egocrea.net/2018/03/16/convegno-acqua-luce-e-suono-nella-programmazione-epigenetica-del-benessere.

Per controllare l’effettivo interesse di partecipazione chiedemmo ai partecipanti di firmare un modulo  nel quale si dichiarava di voler collaborare nell’intento di delineare un superamento del tradizionale paradigma meccanico della scienza al fine di promuovere una rinnovata  visione trans-disciplinare ed olistica della scienza e della cultura. (allegato.”1”)

Al suddetto convegno parteciparono oltre 80 firmatari del modulo in allegato , e conseguentemente al successo di questa seconda iniziativa  come Egocreanet proponemmo di organizzare il CLUSTER EGOCREANET.

La organizzazione del Cluster Egocreanet e le attivita di indirizzo orientate a realizzare Ricerca ,Sviluppo e Formazione Bioquantica  sono state discusse nelle tre Riunioni  Tenute il 05/Giu./18 , l’11/Sett./18 ed il 27.Sett./18 c/o la Sede Operativa di Egocreanet (Incubatore Unifi di Sesto F.no , vedi All. “3” )  ed inoltre è previsa una riunione Conclusiva 2018 da tenersi  l’11/Dic. /18  che sarà preferenzialmente dedicata a programmare le iniziative di promozione e i progetti da sviluppare nel 2019 in una metodologia di open innovation e di ricerca di partners per ottenere il coinvolgimento di nuovi contributi transdisciplinari della mission strategica del Cluster per la  attivazione del cambiamento paradigmatico delle scienze della vita tramite la realizzazione di iniziative e progetti scientifici lungimiranti le necessita contemporanee di cambiamento scientifico culturale e sociale.

Il Piano di Azione Promozionale  e Progettuale ha attuato ad oggi le seguenti iniziative.

15/Settembre Incontro Egocreanet Cluster (gratuito) Organizzato da Flavio Burgarella sul Tema Potenzialita della Mente Quantica a Spinone del Lago (Bg) .

15/16/ Sett, Partecipazione Egocreanet al Festival OLOS in Fiesole  (in coll: Emy Narbone , Traversi Marcello e Amal Oursana)

13/14 Ottobre Corso di Formazione Olistiche della Salute . c/o Scuola “ABC”in Firenze

Coord. Fabio Bottaini (Con chiusura per la Discussione Tesi 30 Nov 2018) Vedi:http://www.ectomusica.it/site/ectomusica/corso-di-formazione-e-ricerca/

30 NOV 2018 , Presentazione Progetto Laser e Laser Terapia per il Diabete, Coord. Leonardo Longo , PaoloManzelli . co Stala Stampa O.Fallaci della Provincia di Firenze . Vedi in:Florentina Richeldi Ricerche : https://www.facebook.com/FlorentinaRicheldiAura/videos/515491165631904/

Programma : nel Blog di Daniela Biganzoli: https://dabpensiero.wordpress.com/2018/11/27/seminario-laser-e-le-sue-applicazioni-tecnologiche/

01/Dic/2018 , Progetto “Laboratorio” Coord.. Alfredo Rossi , Florentina Richel di Maurizio Buzzi  sintesi materiale elaborato dal gruppo laboratorio da condividere con il Cluster.

All’interno si possono trovare:

1) Presentazioni fatte alle varie riunioni

2) File relativo all’analisi e costruzione del glossario

3)Cartella con articoli scientifici che abbiamo considerato originale del laboratorio

5)Ipotesi di pattern sperimentali in relazioni a prove e idee emerse durante le riunioni

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Il 27 Sett abbiamo dato incarico  ad uno dei membri volontari  del cluster a Iain Antony Mc Leod  di realizzare il Logo del Cluster Ego Creanet .

La scelta simbolica della Uva è quella della tradizione di “Buon Presagio” come simbolo della fertilita e della salute della terra.

La scelta del segno “Uva” e anche dovuta al fatto che il Grappolo d’Uva è unCluster dove la Linfa Vitale risiede nel “Graspo” ( cioe’  nelle iniziative a cui tutti i membri partecipano ) che lascia un ampio grado di liberta alla crescita dei diversi “Acini”che nel nostro cluster rappresentano i  diversi progetti  ciascuno dei quali rimanente in stretta condivisione  con la strategia generale del Cluster , vengono proposti  da uno o più membri interni al cluster ma anche possono collaborare con competenze e partners esterni , purche’ il piano di azione e di avanzamento del progetto venga reso pubblico e  converga coerentemente  le traiettorie di crescita e sviluppo del Cluster.

NB       : Il LOGO VERRA REGISTRATO PRESSO L’UFFICIO DEL REGISTRO NON SEMPICEMENTE COME SEGNO GRAFICO (marchio) MA COME SIGNIFICATO ACQUISITO E CONDIVISO DALLE PERSONE SIGNIFICANTI LE QUALI SOTTOSCRIVERANNO UNA REGOLA COMPORTAMENTALE STRATEGICA DELLO SVILUPPO PROGETTUALE DEL CLUSTER EGOCREANET .

17/Ott./2018 FIRMA della Lettera di intenti EGOCREANET con Valerio Sgalambro ed Eva Veliksow scritta nella forma di memorandum of understanding (MOU)  sul tema:

“COUNSELING BIOQUANTICO” orientato a sviluppare la migliore strategia di Couseling di grande impatto scientifico e culturale e di innovazione sociale della “SCIENZA BIOQUANTICA” caratterizzato da una impostazione trans-disciplinare. L’idea sottesa al MOU e quelle di   favorire una NUOVA VISIONE Quanto-OLISTICA della scienza. Si tratta di redifinire le potenzialità di cambiamento di un nuovo umanesimo scientifico  capace di agire sull’ inconscio individuale per favorire la crescita della intelligenza collettiva che riconfiguri le modalità di pensare individuali psico-pedagogiche che escludono la epigenesesi del cambiamento della società e dell’ambiente  dal futuro della previsione anticipativa delle professioni innovative, fondate sulla promozione della creatività bioquantica, piuttosto che sull’adattamento meccanico e quantomeccanico del  passato .

Infine EGOCREANET dichiara la intenzione di proseguire nel anno 2019  la evoluzione transdisciplinare del Cluster Egocreanet sia partecipando alla promozione di insieme (GRASPO ) che della realizzazione dei progetti che come gli ACINI di un grappolo di Uva saranno diversificati e coordinati da chi propone il progetto (individualmente o in collaborazione con partners , preferenzialmente  interni ma anche con competenze specifiche  esterne al Cluster)  e quindi investe e profonde  impegno nella realizzazione del progetto in modo che faccia riferimento costante alla strategia di sviluppo evolutivo del CLUSTER la quale verrà garantita dal coordinamento generale affidato consensualmente ad  Egocreanet come fondatore della strategia di sviluppo del Cluster.

Infine come approvato nella riunione del 27 Sett 2018 saranno membri del Cluster Egocreanet tutti coloro che sottosciveranno una donazione liberale a sostegno delle attivita di EGOCREANET per lo sviluppo strategico del Cluster da versare sul C/C di Egocreanet come contributo  minimo di 50.euro entro il 31 Genn 2019 .

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Un caro saluto a Tutti. Paolo Manzelli  17/12/ 2018

<IL CLUSTER EGOCREANET RICONFIGURA L’OBSOLETE MODALITA DI PENSARE AL FUTURO>

Abilitati all’estero

Abilitati all’estero. Il Consiglio di Stato conferma l’ordinanza del Tar Lazio di ammissione al concorso riservato , anche se con parziale riforma.

Il Consiglio di Stato in sede giurisdizionale (Sezione Sesta), ha confermato, in data odierna, con parziale modifica dell’ordinanza, l’accoglimento dell’appello cautelaredisposto dal TAR Lazio sez. III bis con ordinanza n.5354 del 14 settembre 2018 che aveva riconosciuto il diritto dei ricorrenti abilitati all’estero, ancorchè non inseriti nelle GAE o nella seconda fascia di istituto al 31 maggio 2017 a partecipare alle prove concorsuali previste dal DDG n.85/2018, così l’Avv. Maurizio Danza del Foro di Roma- che patrocina i ricorrenti. Nel caso de quo, Il Ministero aveva proposto appello finalizzato alla revoca/annullamento dell’ordinanza cautelare concessa dal Collegio della sez. III bis del Tar Lazio, ma il Consiglio di Stato con ordinanza n.6136/2018 ha confermato la misura cautelare disponendo una ”parziale riforma dell’ordinanza appellata, accogliendo l’istanza cautelare di primo grado ai soli fini della sollecita fissazione del merito in primo grado, all’esito del già proposto incidente di costituzionalità; compensa le spese del doppio grado cautelare”.  In sostanza secondo l’Avv. Maurizio Danza, fino all’esito del giudizio di merito innanzi al TAR che non potrà che giungere all’esito del giudizio innanzi alla Corte Costituzionale , sono salvi gli effetti dell’ordinanza del TAR Lazio che proprio a seguito di tale conferma del Consiglio di Stato, consolida i suoi effetti .

CONTRATTO

CONTRATTO, DI MEGLIO: “AI DS LAUTO AUMENTO E AI DOCENTI LE BRICIOLE”

“L’aumento di 815 euro lordi mensili che arriverà nelle buste paga dei dirigenti scolastici grazie al nuovo contratto, a fronte dei circa 90 attribuiti ai docenti, ha provocato indignazione tra gli insegnanti. Non solo la differenza degli aumenti è assolutamente sproporzionata, perché parliamo di oltre nove volte il misero incremento stipendiale dei docenti, ma tutti sanno benissimo che gran parte delle funzioni organizzative e gestionali vengono delegate nella vita quotidiana delle scuole agli stessi insegnanti in cambio di compensi irrisori”. Così Rino Di Meglio commenta l’incremento retributivo accordato ai dirigenti scolastici, categoria professionale che, sottolinea il coordinatore nazionale della Gilda, “non è rappresentato dal nostro sindacato”.

“Fino agli anni ’80 lo stipendio del preside, cioè l’attuale dirigente scolastico, – ricorda Di Meglio – partiva da quello di fine carriera dei docenti; poi, quando i presidi hanno ottenuto il contratto separato, la forbice si è allargata smisuratamente. L’unico modo per conquistare dignità contrattuale per gli insegnanti è uscire dal calderone del pubblico impiego, e ottenere un contratto specifico. L’istituzione di un’area separata – ribadisce il leader della Gilda – è una richiesta storica della Gilda degli Insegnanti per la quale continueremo a batterci senza sosta”.

Per Di Meglio, infine, “è quasi una beffa che i riconoscimenti economici per le funzioni organizzative, che alleggeriscono non poco il lavoro dei dirigenti, vengano sottratte da quelle stanziate dal contratto degli insegnanti anziché da quello dei dirigenti. È giunto il tempo – conclude il coordinatore nazionale – di alzare la testa e iniziare a declinare tutte quelle attività non obbligatorie che sarebbero di competenza del dirigente”. 

Il ‘governo del cambiamento’ premia i presidi

USB Scuola: Il ‘governo del cambiamento’ premia i presidi e abbandona i docenti

È di un paio giorni fa la notizia della firma dell’ipotesi di rinnovo contrattuale per i dirigenti scolastici, con Anp-Cgil-Cisl-Uil che festeggiano per un aumento stipendiale che, tra equiparazione della parte fissa e risorse aggiuntive, si tradurrà in un aumento mensile di 540 euro nette. Il governo del cambiamento, che per docenti ed Ata non riesce a trovare più di 40 euro (lordi) di aumento mensile e che pare li escluderà dalla quota 100 (una delle classi docenti più anziane d’Europa), con il beneplacito di Cgil-Cisl-Uil-Anp, trova i soldi per premiare 8000 dirigenti scolastici, che hanno contribuito in questi anni alla trasformazione della scuola pubblica statale in una struttura gerarchica, svuotando anno dopo anno di valore, contenuti e dignità gli organi collegiali, creando una scuola progettificio in cui l’insegnamento ha sempre meno importanza, spingendo con forza per l’alternanza scuola-lavoro e la didattica per competenze, utilizzando sempre più lo spauracchio di provvedimenti disciplinari come strumento di controllo sui lavoratori della scuola. Ancora una volta questo governo mostra di avere un’idea di scuola che parte dall’alto, ignorando coloro che consentono giorno per giorno al sistema di istruzione pubblica di funzionare ed andare avanti,  costretti questi ultimi a confrontarsi con una dirigenza scolastica che mostra scarsissime capacità dirigenziali e una tendenza pericolosa al comando autoritario. Crediamo che prima di “premiare” i dirigenti scolastici, bisognerebbe che Miur, Usr, Usp operassero serie verifiche sul loro operato quotidiano, caratterizzato da continue violazioni dei contratti e scarsa conoscenza della normativa. Una dirigenza scolastica, quella italiana, che da un lato pretende di essere equiparata alla dirigenza della pubblica amministrazione, ma che, dall’altro, mostra una totale assenza di qualsiasi conoscenza giuridica delle norme contrattuali, delle modalità di funzionamento di strutture complesse come le istituzioni scolastiche, attraverso un arbitrio gestionale che ricorda spesso piccole monarchie feudali.
USB Scuola ritiene inaccettabile ed offensivo un contratto che ricompensa la dirigenza al fine di portare a compimento un lungo percorso di assoggettamento psicologico, completamente avulso dalla realtà contrattuale, dei lavoratori della scuola a burocrati scolastici ormai lontani dalle aule e dalla vita didattica e pedagogica delle istituzioni che dovrebbero guidare e garantire. La firma da parte dei sindacati gialli, collaborativi a prescindere dal colore del governo in carica, ben rappresenta l’idea di scuola che questi hanno: un regime privatistico e ricattatorio nei confronti dei lavoratori, soprattutto dei più deboli, dei precari. 
Continueremo a rivendicare in ogni sede e in ogni piazza una scuola realmente pubblica,  aumenti stipendiali giusti e dignitosi per docenti e personale ATA e l’abolizione di ogni forma di rapporto privatistico nella scuola.

In manovra i fondi per garantire ai prof 40 euro lordi in più

da Il Sole 24 Ore

di Eu. B. e Cl. T.

Mini-aumento all’orizzonte anche per i docenti. Grazie alle risorse stanziate dalla manovra 2019, a partire dall’anno prossimo, gli insegnanti e il resto del personale scolastico, dovrebbero vedersi riconosciuti 40 euro al mese in più. Lordi. Oltre al rifinanziamento – per chi lo percepisce – dell’elemento perequativo. Che vale un’altra trentina di euro.

La prima impressione che balza all’occhio è che stiamo parlando di ben altre cifre rispetto a quelle assicurate ai presidi dall’intesa siglata l’altra notte. Ma le ragioni sono più d’una. La prima è che stiamo parlando di aumenti “ordinari”. Senza recuperi da operare sul passato. I 40 euro lordi mensili che dovrebbero arrivare per il triennio 2019-2021 andrebbero a sommarsi infatti ai 96 euro lordi al mese – con picchi di 110 per gli insegnanti delle superiori con elevata anzianità – attribuiti soltanto pochi mesi fa per il periodo 2016-2018. La seconda è che alla base non c’è la stessa esigenza di adeguamento rispetto al resto del pubblico impiego che è stata invece riconosciuta ai dirigenti scolastici. La terza è che la platea di riferimento è molto più ampia. E anche l’esborso che ne deriva per le casse dello Stato.

I fondi a cui attingere sono quelli indicati nel disegno di legge di bilancio attualmente all’esame del Senato. Al netto di eventuali modifiche – che al momento non si profilano all’orizzonte vista l’esigenza della maggioranza di reperire ulteriori risorse per rivedere i saldi ed evitare le sanzioni di Bruxelles – a disposizione ci sono gli 1,7 miliardi di euro. Che serviranno per i rinnovi di tutti i dipendenti pubblici. Una “fetta” ancora da individuare servirà ad assicurare i predetti aumenti in agenda per i circa 850miladipendenti del comparto scuola.

Di questi, 200-250 milioni serviranno a garantire il mantenimento di una voce retributiva che è stata assicurata dal precedente rinnovo e che rischiava di scomparire. Si tratta del cosiddetto «elemento perequativo» che sarebbe scaduto il prossimo 31 dicembre. E che invece continuerà a comparire in busta paga anche a partire dal 1° gennaio 2019. Per 30 euro o giù di lì. Non per l’intero comparto però. Solo per i livelli retributivi più bassi che necessitano, appunto, di perequazione.

In tre anni 2 milioni «privati» alle scuole

da Il Sole 24 Ore

di Eugenio Bruno e Claudio Tucci

Le scuole italiane sono alla vigilia di una nuova era. Dal 1° gennaio 2019 entra in vigore il regolamento di contabilità che, oltre a innovare le procedure per acquisti, appalti e tenuta dei conti, punta a renderle più trasparenti e più aperte. Innanzitutto alle famiglie che potranno conoscere la sorte dei contributi volontari. Sia prima che vengano spesi, sia dopo. Ma anche alle imprese che vogliono sponsorizzarle o finanziarle. Con un ostacolo non da poco però: lo «school bonus» va in pensione, dopo appena due anni e mezzo di vita. E alterne fortune, visto che il totale dei finanziamenti censiti dal Miur supera di poco i 2 milioni di euro complessivi. Una goccia nel mare di risorse che le istituzioni scolastiche gestiscono.

Addio school bonus

Al momento la legge di bilancio 2019 non prevede il rifinanziamento dell’incentivo introdotto dalla Buona Scuola per invogliare i privati a sostenere l’ammodernamento delle scuole o l’occupabilità degli alunni. E tutto porta a pensare che l’avventura del credito d’imposta del 65% (da quest’anno sceso al 50%, ndr) sia finita. Innanzitutto per ragioni politiche, visto l’alleggerimento/smontaggio della riforma Renzi-Giannini avviato dal governo gialloverde. Ma anche per motivi tecnici. Il meccanismo previsto dai commi 145 e seguenti della legge 107/2015 non brilla per semplicità. Con un flusso di risorse che parte dal “mecenate”, passa per le casse statali, arriva al Miur, che lo gira alle scuole trattenendo il 10% a titolo perequativo. Fanno eccezione le paritarie che, dal 2017, possono ricevere direttamente i fondi versando al fondo ministeriale il 10% a titolo di perequazione. Risultato: dal 24 maggio 2016, quando l’agevolazione è partita, a oggi risultano versati dai privati 2,1 milioni. Che non rappresentano il dato definitivo, visto che all’appello mancano le risorse intercettate direttamente dalle paritarie dopo la modifica appena citata, ma che ammontano più o meno a un centesimo rispetto al solo fondo per il funzionamento delle scuole. Un rapporto che è ancora più squilibrato se il confronto lo si fa con il fondo destinato a retribuire i docenti per tutte le attività collegate al miglioramento dell’offerta formativa («Mof»).

Gestione trasparente dei fondi

Dal 1° gennaio i privati che vorranno finanziare le istituzioni scolastiche dovranno dunque battere un’altra strada. Che potrebbe essere la detrazione ordinaria del 19% per le erogazioni liberali a favore delle scuole oppure la stipula di un contratto di sponsorizzazione. In questo caso, bisognerà fare i conti con i paletti imposti dal nuovo regolamento di contabilità. Ad esempio che sarà il Consiglio di istituto a fissare i criteri e i limiti entro cui il dirigente scolastico potrà muoversi. E che andranno privilegiati i soggetti particolarmente attenti e sensibili ai problemi dell’infanzia e dell’adolescenza mentre verranno respinti quelli che svolgono attività in contrasto, anche di fatto, con la funzione educativa e culturale della scuola. Al tempo stesso una veste giuridica formale la avranno anche le raccolte fondi e le iniziative di crowdfunding. La relazione illustrativa che deve accompagnare il programma annuale delle attività dovrà spiegare a quali finalità sono indirizzati, esattamente come per i contributi volontari delle famiglie. E lo stesso dovrà avvenire a consuntivo, verificando se e come sono state spese le risorse. In una sorta di “controllo sociale” sull’uso dei fondi pubblici e privati collegati all’istruzione che, se confermato, somiglierebbe a una rivoluzione rispetto all’opacità attuale.

«Laboratori hi-tech grazie alle imprese»

da Il Sole 24 Ore

«La scuola deve essere un laboratorio di innovazione e legata al territorio: per questo il rapporto con le imprese è fondamentale. A cominciare dallo scambio di know-how tra tutor aziendali e insegnanti fino ad arrivare ai finanziamenti diretti per l’offerta didattica. Noi collaboriamo da tempo con Fondazione Golinelli, Ducati, Lamborghini, Poggipolini, Carpigiani, Yoox, Coop Alleanza 3.0 e Coop Italia – racconta Roberta Fantinato, preside dell’istituto tecnico e professionale Belluzzi Fioravanti di Bologna -. Anche grazie ai fondi privati abbiamo ideato e realizzato il laboratorio territoriale per l’occupabilità, dove i ragazzi esplorano e si esercitano su filoni trainanti per la regione, quali Industria 4.0 e nuovi materiali».

Ci fa un esempio?

Abbiamo sviluppato un progetto sulla falsariga di una commessa d’impresa in sinergia con Ducati, Lamborghini e Poggipolini. Lamborghini ci ha chiesto di rivisitare un pezzo delle sospensioni per la vettura Countach. Gli studenti di una classe dell’indirizzo meccanico del mio istituto tecnico, insieme ad una classe del Mattei di San Lazzaro, hanno lavorato in gruppi misti. A giorni individueremo il progetto migliore che verrà realizzato con la stampa in 3D. Un altro esempio arriva dalla Yoox Net à Porter, che vende online prodotti di moda. Abbiamo creato App per aiutarli a stare meglio sul mercato. In alternanza sono stati realizzati altri progetti di open innovation e a gennaio visiteremo il Bett di Londra, la fiera di tecnologia più grande al mondo, per arricchire la nostra progettualità. Una parte delle risorse private sono state utilizzate per formare e valorizzare i docenti.

Quindi la scuola-lavoro serve?

L’alternanza è importante. Non è stata compresa la sua funzione educativa. Si è posto l’accento sui pochi casi negativi, che vanno contrastati, e meno sulle best practice che sono la maggioranza. Ai giovani servono soft skill e problem solving. Sa cos’altro faremo per spingerli? Al tecnico, indirizzo tecnologico, inseriremo in via sperimentale la filosofia. Perché credo nell’umanesimo tecnologico.

«Troppi progetti senza fini didattici»

da Il Sole 24 Ore

«La cultura del lavoro è importante, ma la scuola non può avere solo una funzione addestrativa. Bisogna guardare anche alla formazione di cittadinanza. Al Sud, poi, le imprese sono poche, e alcuni progetti di alternanza che hanno coinvolto gli studenti sono stati tarati per lo più con l’obiettivo di soddisfare esigenze imprenditoriali contingenti, e un po’ meno, didattiche».

Certo, «io non mi tiro indietro nel dialogo con le aziende – sottolinea Franco Pignataro, preside dell’istituto professionale Dalla Chiesa di Caltagirone (Catania) – . Nella mia scuola ho costituito un comitato tecnico scientifico, c’è l’università di Catania, e qualche impresa; e ho intenzione di partire con un progetto di apprendistato di primo livello. Sono però alla ricerca di datori da coinvolgere».

È chiaro che al Nord c’è più industria. Ma il link con le imprese serve?

Non c’è dubbio. Nel nostro territorio c’è l’Its “Steve Jobs”, l’unico del Sud Italia nel settore Ict, dove si iscrivono anche i nostri diplomati. Qui si formano sviluppatori e operatori di marketing e visual design. Il tasso d’occupazione è al 70%. Facciamo inoltre diverse attività di alternanza. Quest’estate in Calabria, in alcune strutture alberghiere, ai nostri studenti “on the job” sono state date borse di studio e i ragazzi hanno potuto così trascorrere lì tutta l’estate. Il punto è che bisogna garantire agli alunni sempre esperienze di qualità e scegliere le imprese serie.

Per questo i privati chiedono di poter co-progettare i percorsi…

Sì, ma l’alternanza svincolata dalla formazione del ragazzo/cittadino non va bene. Il lavoro prima di essere una esperienza di implementazione dei saperi, deve essere una esperienza di autonomia e di sviluppo di competenze imprenditive della persona. L’intervento del governo sull’alternanza – meno ore, fondi e un cambio di nome, ndr – di per sè significa poco. Le scuole devono esercitare fino in fondo l’autonomia, recuperando reputazione e capacità di dialogo con le aziende. Ma, lo ripeto, al Sud, tutto questo non è facile e la politica non aiuta a fare rete con azioni di sistema.

Cibi scaduti, poca igiene, topi e parassiti: il «film dell’orrore» delle mense scolastiche

da Il Sole 24 Ore

di Marzio Bartoloni

«Cibi scaduti, gravi carenze igieniche, perfino topi e parassiti vari: un film dell’orrore Come madre e come ministro mi indigna pensare che sulle tavole dei nostri figli, a scuola, possano finire escrementi, muffe o alimenti di dubbia origine». Queste le parole del ministro della Salute, Giulia Grillo dopo il monitoraggio condotto dai carabinieri del Nas su 224 mense scolastiche dal quale emerge che una mensa scolastica su 3 presenta delle irregolarità. Mentre sette sono state chiuse per la grave situazione igienico-strutturale.

I Nas, d’intesa con il ministero della Salute, hanno avviato dall’inizio dell’anno scolastico il monitoraggio sui servizi di ristorazione nelle scuole di ogni ordine e livello. L’obiettivo è quello di accertare le condizioni d’igiene e strutturali dei locali, la rispondenza dei menù ai capitolati d’appalto, la corretta gestione e preparazione degli alimenti, anche in relazione alle esigenze nutrizionali e salutistiche dei ragazzi. E i primi risultati sono inquietanti: su 224 mense ispezionate sono ben 81 quelle che hanno evidenziato irregolarità, tra queste 7 presentavano una grave situazione igienico-strutturale e ne è stata disposta la sospensione del servizio. Alle 81 irregolari sono state contestate 14 violazioni penali, 95 infrazioni amministrative alle normative nazionali e comunitarie con il deferimento di 15 persone alle autorità giudiziarie oltre alla segnalazione di 67 soggetti alle autorità amministrative, compresa l’irrogazione di sanzioni pecuniarie per oltre 576mila euro. S ono poi stati sottoposti a sequestro oltre 2 tonnellate di derrate alimentari (prodotti ittici, carni, formaggi, frutta, verdura, olio, pane) poiché non avevano indicazioni di tracciabilità e provenienza dei prodotti. O perché erano detenute in ambienti e condizioni inadeguati oppure erano scadute.

«Oggi chi lavora nel settore delle mense sa benissimo che vi sono regole chiare da seguire e tutti i mezzi possibili per garantire tracciabilità, igiene e correttezza di conservazione degli alimenti. Per questo non possiamo permettere il menefreghismo di chi stipula contratti ben precisi e poi fa il furbo o peggio. A maggior ragione quando è in gioco la salute dei più piccoli e vulnerabili: i bambini», ha detto la ministra della Salute. «La maggioranza delle violazioni sono di tipo amministrativo, come la mancata applicazione dei sistemi di autocontrollo e prevenzione del rischio, le carenze igieniche e strutturali delle aree adibite alla lavorazione, l’irregolarità sull’etichettatura e la tracciabilità degli alimenti», ha precisato il generale Adelmo Lusi, comandante dei carabinieri per la tutela della salute (Nas). Che ha segnato come gli illeciti penali riguardino in particolare reati quali la frode e le inadempienze nelle pubbliche forniture.

Tra le situazioni particolari segnalate dai Nas c’è quella di un grande plesso scolastico a Roma dove è stata disposta la chiusura delle attività didattiche a causa della presenza diffusa di animali infestanti ed escrementi di roditori, con interessamento anche delle aree dedicata alla somministrazione dei pasti, fino al ripristino delle condizioni minime igieniche mediante operazioni di derattizzazione, sanificazione dei locali e lavori straordinari di pulizia . A Taranto sono stati deferiti al giudice tre amministratori e dirigenti di un’azienda di ristorazione vicentina, affidataria del servizio mensa delle scuole di un Comune della provincia di Brindisi, per aver somministrato agli alunni alimenti diversi per qualità rispetto a quanto previsto dal contratto di fornitura (carne di origine polacca anziché italiana). A Lecce sono stati denunciati il legale responsabile di un servizio di refezione scolastica di un comune brindisino ed il titolare di una panificio, fornitore della ditta di catering, per aver somministrato panini contenenti insetti.

Concorso dirigenti scolastici: assunti già dopo la prova orale

da La Tecnica della Scuola

Di Reginaldo Palermo

Pubblicato nella Gazzetta Ufficiale del 15 dicembre il decreto legge 135 che introduce modifiche importanti al concorso per il reclutamento dei dirigenti scolastici.

Ecco cosa prevede il 1° comma dell’articolo 10 del decreto.
“I candidati  ammessi  al  corso  conclusivo  del  corso-concorso bandito nel 2017 per il reclutamento dei dirigenti  scolastici,  sono dichiarati vincitori e assunti, secondo l’ordine della graduatoria di ammissione al corso, nel  limite  dei  posti  annualmente  vacanti  e disponibili”.
Ciò significa che i vincitori del concorso saranno di fatto proclamati già al termine delle prove orali. A quel punto i vincitori saranno assunti e saranno ammessi a frequentare il corso di formazione.
I neo dirigenti assunti nell’anno successivo dovranno anch’essi frequentare il corso dopo l’immissione in ruolo.

I risparmi della novità

Anche in questo caso la novità voluta dal Governo consentirà un risparmio di risorse nella misura di 8,26 milioni di euro per ciascuno degli anni 2018 e 2019 in quanto non sarà più necessario riconoscere l’esonero dall’insegnamento ai docenti ammessi a frequentare il corso di formazione.
La somma risparmiata (16 milioni e mezzo di euro) sarà destinata alle assunzioni del personale.
Il decreto è entrato in vigore il giorno 15 dicembre ma entro la metà di febbraio dovrà essere convertito in legge dal Parlamento.

Legge 17 dicembre 2018, n. 136

Legge 17 dicembre 2018, n. 136

Conversione in legge, con modificazioni, del decreto-legge 23 ottobre 2018, n. 119, recante disposizioni urgenti in materia fiscale e finanziaria. (18G00162)

(GU Serie Generale n.293 del 18-12-2018)

La Camera dei deputati ed il Senato della Repubblica hanno approvato;

IL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA

Promulga la seguente legge:

Art. 1

1. Il decreto-legge 23 ottobre 2018, n. 119, recante disposizioni urgenti in materia fiscale e finanziaria, e’ convertito in legge con le modificazioni riportate in allegato alla presente legge.

2. La presente legge entra in vigore il giorno successivo a quellodella sua pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale.

La presente legge, munita del sigillo dello Stato, sara’ inseritanella Raccolta ufficiale degli atti normativi della Repubblica italiana.

E’ fatto obbligo a chiunque spetti di osservarla e di farla osservare come legge dello Stato.

Data a Roma, addi’ 17 dicembre 2018

MATTARELLA

Conte, Presidente del Consiglio dei ministri

Tria, Ministro dell’economia e delle finanze

Visto, il Guardasigilli: Bonafede

Testo del decreto-legge 23 ottobre 2018, n. 119 (in Gazzetta Ufficiale – Serie generale – n. 247 del 23 ottobre 2018), coordinato con la legge di conversione 17 dicembre 2018, n. 136 (in questa stessa Gazzetta Ufficiale – alla pag. 1), recante: «Disposizioni urgenti in materia fiscale e finanziaria.». (18A08143)

(GU Serie Generale n.293 del 18-12-2018)