Sciopero. Sindacati convocati al MIUR il 23 aprile, presente il presidente del Consiglio

da Orizzontescuola

di redazione

Comunicato FLC CGIL – Il Ministro dell’Istruzione, Università e Ricerca, Marco Bussetti, ci ha convocati per il 23 aprile 2019 al ministero e all’incontro sarà presente il Presidente del Consiglio Giuseppe Conte.

All’ordine del giorno i contenuti che sono alla base dello sciopero che abbiamo indetto per 17 maggio.

È cosa senz’altro positiva. Ci attendiamo, vista la presenza del Presidente del Consiglio, soluzioni concrete a questioni concrete.

Ad esempio, vogliamo una parola netta sull’autonomia differenziata. Il governo è disposto a recedere da posizioni che, attraverso la regionalizzazione dei contratti, della mobilità, delle assunzioni, dei ruoli e cioè dello stesso diritto all’apprendimento, renderebbero diseguale un diritto uguale quale è quello dell’istruzione?

La medesima nettezza di risposta ci attendiamo sul contratto – che non può essere fatto senza risorse visti gli stipendi ben lontani non solo dalla media europea, ma anche dalla copertura del semplice potere d’acquisto – come anche sulle stabilizzazioni e la fine del precariato docente e ATA, vera ferita che pesa sulla efficacia ed efficienza del nostro sistema scolastico.

Ci aspettiamo che si metta nero su bianco un impegno concreto per un piano di investimenti in Istruzione e Ricerca, in grado di avvicinarci alla media degli investimenti dei paesi europei.

Aumenti stipendio rinviati al 2020. Rimane indennità vacanza contrattuale

da Orizzontescuola

di redazione

Approvato alla Camera il Documento di Economia e Finanza 2019 con 272 sì e 122 no.

Aumento spesa per dipendenti pubblici

Nel DEF si legge dell’aumento della spesa per i redditi da lavoro dipende delle Amministrazioni pubbliche, secondo quanto di seguito indicato:

  • 2019 – 172.594 milioni (+0,4%);
  • 2020 – 174.018 milioni (+0,8%);
  • 2021 – 173.751 milioni (-0,2%);
  • 2022 – 174.859 milioni (+0,6%).

Aumento spesa per rinnovo contratti

Nel testo si legge che “fra i fattori di incremento della spesa si segnala il rinnovo contrattuale per il triennio 2019-2021″.

In base alle risorse stanziate dalla legge di bilancio 2019, gli incrementi stipendiali nella pubblica amministrazione saranno i seguenti:

  • 1,3% nel 2019
  • 1,65 % nel 2020
  • 1,95% dal 2021

Rinnovo contratto nel 2020

Nel testo del DEF, infine, leggiamo:

Considerato che la stagione contrattuale 2016-2018 non è ancora conclusa, la previsione sconta l’ipotesi che i CCNL per il triennio 2019-2021 verranno sottoscritti a decorrere dal 2020“.

I Contratti, compreso quello dell’Area Istruzione e Ricerca, saranno dunque rinnovati a partire al 2020.

Ciò vuol dire che, sino alla nuova sottoscrizione, gli unici aumenti stipendiali saranno quelli derivanti dall’indennità di vacanza contrattuale.

Dirigenti scolastici, certificato dal MEF il CCNL 2016-18

da Orizzontescuola

di redazione

ANP – Il MEF ha validato il CCNL dell’ Area Dirigenziale Istruzione e Ricerca che avevamo siglato il 13 dicembre 2018.

L’iter di approvazione è stato più complesso del previsto, in quanto sono stati dettagliatamente analizzati gli aspetti contabili che hanno consentito di equiparare la retribuzione di posizione fissa dei dirigenti delle scuole a quella degli altri colleghi.

Diamo atto al Ministro Bussetti e al Capo di Gabinetto Chiné di aver profuso il massimo impegno politico per addivenire a questo importante risultato, anche perché ottenuto alla vigilia del pensionamento del Ragioniere Generale dello Stato.

Adesso il testo del CCNL sarà esaminato dal Dipartimento della Funzione Pubblica e l’ANP continuerà a seguirne il percorso con attenzione – senza inutili clamori – curando l’informazione ai colleghi con serietà come ha sempre fatto.

Buona Pasqua a tutti!

Maturità 2019, documento del 15 maggio: tra gli allegati anche atti relativi all’alternanza scuola-lavoro

da Orizzontescuola

di redazione

Il documento del 15 maggio rappresenta una sorta di “Carta di Identità” della classe (V), fornendo tutti gli elementi utili alla Commissione per lo svolgimento degli esami di maturità.

Dal corrente anno scolastico, in seguito alle novità introdotte dal D.lgs. 62/2017, sarà oggetto del colloquio anche l’esperienza di alternanza scuola-lavoro, oggi denominata percorsi per le competenze trasversali e per l’orientamento.

Ricordiamo sinteticamente in cosa consiste il colloquio, cosa contiene il documento del consiglio di classe e come inserire nello stesso le esperienze di alternanza scuola lavoro.

Maturità 2019: il colloquio

Il colloquio è volto ad accertare il conseguimento, da parte dei candidati, di quanto previsto dal profilo culturale, educativo e professionale degli studenti.

I candidati, su proposta della commissione, devono:

  • analizzare testi, documenti, esperienze, progetti, problemi affinché la medesima (commissione) verifichi l’acquisizione dei contenuti e dei metodi propri delle singole discipline, la capacità argomentativa e critica del candidato (Per approfondire la predisposizione dei materiali e il sorteggio delle buste clicca qui);
  • esporre, mediante una breve relazione e/o un elaborato multimediale, l’esperienza di alternanza scuola-lavoro (ora denominata “percorsi per le competenze trasversali e per l’orientamento”).

La relazione sull’esperienza di alternanza deve illustrare natura e caratteristiche delle attività svolte e correlarle alle competenze specifiche e trasversali acquisite. Il candidato, inoltre, deve sviluppare una riflessione in un’ottica orientativa sulla significatività e sulla ricaduta di tali attività sulle opportunità di studio e/o di lavoro post-diploma. Guida alla stesura

Considerato che l’alternanza è oggetto del colloquio, è importante che i consigli di classe nel documento del 15 maggio illustrino i percorsi svolti e producano eventuali atti e certificazioni, di cui la Commissione d’esame terrà conto nell’ambito della prova orale.

Maturità 2019: documento del consiglio di classe e alternanza scuola-lavoro

Il documento del consiglio di classe, da predisporre entro il 15 maggio, esplicita i contenuti, i metodi, i mezzi, gli spazi e i tempi del percorso formativo, i criteri, gli strumenti di valutazione adottati e gli obiettivi raggiunti, nonché ogni altro elemento che lo stesso consiglio di classe ritenga utile e significativo ai fini dello svolgimento dell’esame.

Prima dell’elaborazione del testo definitivo del documento, i consigli di classe possono consultare, per eventuali proposte e osservazioni, la componente studentesca e quella dei genitori.

Al documento possono essere allegati eventuali atti e certificazioni relativi alle prove effettuate e alle iniziative realizzate durante l’anno in preparazione dell’esame di Stato, ai percorsi per le competenze trasversali e l’orientamento, previsti dal D.lgs. n.77/2005, agli stage e ai tirocini eventualmente effettuati.

Certificazioni e Atti relativi alle esperienze di alternanza scuola-lavoro (oggi percorsi per le competenze trasversali e l’orientamento), dunque, possono essere allegati al documento del consiglio di classe (del 15 maggio), in modo da agevolare il lavoro della commissione e “preparare il terreno” agli studenti per lo svolgimento del colloquio.

Graduatorie ad esaurimento, sostegno secondaria II grado: abolite aree disciplinari, elenco sarà unico

da Orizzontescuola

di redazione

Il decreto di aggiornamento delle graduatorie ad esaurimento triennio 2019/20, 2020/21, 2021/22 dovrebbe essere pubblicato a breve.

Tra le novità la costituzione di un elenco unico di sostegno anche per la scuola secondaria di secondo grado.

Vediamo, nello specifico, in cosa consiste la succitata novità, ricordando dapprima il periodo di presentazione delle domande e le operazioni che si possono effettuare.

Graduatorie ad esaurimento: presentazione domande

Secondo la bozza di decreto presentata ai sindacati, le domande dovrebbero presentarsi, tramite istanze online, dal 26 aprile al 16 maggio. Tali date, tuttavia, devono essere confermate nel decreto, per cui potrebbero subire delle variazioni.

Il periodo, comunque, dovrebbe essere quello sopra indicato: dalla fine di aprile alla seconda metà di maggio.

Graduatorie ad esaurimento: operazioni possibili

I docenti interessati, compilando la domanda su Istanze Online, possono chiedere:

  • permanenza e/o aggiornamento del punteggio con cui si è inseriti in graduatoria;
  • reinserimento in graduatoria (docenti depennati per non aver presentato domanda di aggiornamento)
  • conferma dell’iscrizione con riserva o lo scioglimento della stessa
  •  trasferimento da una provincia ad un’altra, anche per i docenti inseriti con riserva

La mancata presentazione della domanda comporta la cancellazione dalla graduatoria per gli anni scolastici successivi.

Graduatorie ad esaurimento: costituzione elenchi sostegno scuola secondaria di secondo grado

Come detto all’inizio, una delle novità dell’aggiornamento delle GaE 2019/22 riguarda la costituzione degli elenchi di sostegno presso la scuola secondaria di secondo grado, sino ad ora suddivisi per aree disciplinari:

  • area scientifica (AD01);
  • area umanistica (AD02);
  • area tecnica professionale artistica (AD03)
  • area psicomotoria (AD04).

Con l’aggiornamento le succitate aree non ci saranno più, come leggiamo nel decreto-legge n. 104/2013, convertito in legge n. 12/2013, il cui articolo 15 – commi 3bis e 3ter – così recita:

3bis. Anche per le finalita’ di cui ai commi 2 e 3, le aree scientifica (AD01), umanistica (AD02), tecnica professionale artistica (AD03) e psicomotoria (AD04) di cui all’articolo 13, comma 5, della legge 5 febbraio 1992, n. 104, e all’ordinanza del Ministro della pubblica istruzione n. 78 del 23 marzo 1997, sono unificate. Al citato comma 5 dell’articolo 13 della legge n. 104 del 1992, le parole: «, nelle aree disciplinari individuate sulla base del profilo dinamico-funzionale e del conseguente piano educativo individualizzato» sono soppresse. Le suddette aree disciplinari continuano ad essere utilizzate per le graduatorie di cui all’articolo 401 del testo unico di cui al decreto legislativo 16 aprile 1994, n. 297, e successive modificazioni, e per i docenti inseriti negli elenchi tratti dalle graduatorie di merito delle procedure concorsuali bandite antecedentemente alla data di entrata in vigore della legge di conversione del presente decreto.

3ter.  All’atto dell’aggiornamento delle graduatorie di istituto, ad esclusione della prima fascia da effettuare in relazione al triennio 2014/2015-2016/2017, ai sensi dell’articolo 1, comma 4, del decreto-legge 7 aprile 2004, n. 97, convertito, con modificazioni,dalla legge 4 giugno 2004, n. 143, e successive modificazioni, le aree di cui al comma 3-bis del presente articolo, per le predette graduatorie, sono unificate. Gli elenchi relativi alle graduatorie di istituto di prima fascia e alle graduatorie provinciali, a meno che non siano esauriti all’atto dell’aggiornamento da effettuare in relazione al triennio 2014/2015-2016/2017, sono unificati all’atto dell’aggiornamento per il successivo triennio 2017/2018-2019/2020. Gli aspiranti, muniti del titolo di specializzazione, sono collocati in un unico elenco e graduati secondo i rispettivi punteggi e rispettando la divisione in fasce delle predette graduatorie. ))

Le aree disciplinari, dunque, sono soppresse, come si legge nel sopra riportato comma 3bis, e gli elenchi di sostegno delle graduatorie di istituto e delle graduatorie ad esaurimento sono unificati all’atto dell’aggiornamento 2017-20, prorogato poi (aggiungiamo noi) al 2019/22 dal Decreto Legge n. 210/2015, convertito in legge 25 febbraio 2016 n. 21.

Alla luce di quanto detto sopra, anche per gli insegnamenti della scuola secondaria di II grado, è compilato un unico elenco relativo al sostegno.

L’elenco, come avviene per la secondaria di primo grado, è articolato  in fasce e ciascun aspirante è incluso in esso (elenco) in base alla migliore collocazione di fascia e nell’ambito di questa (fascia) in base alla migliore collocazione nella graduatoria ad esaurimento di scuola secondaria di II grado nella quale sia inserito col massimo punteggio.

Esempio: docente specializzato e inserito nelle GaE di III fascia per le classi di concorso A-60 (Tecnologia) e A-28 (Matematica e Scienze); se il docente ha un maggior punteggio nella A-60, sarà inserito nell’elenco con il punteggio della predetta classe di concorso (A-60); se invece ha un maggior punteggio nella A-28, sarà inserito nell’elenco con il punteggio di tale classe di concorso (A-28).

Sciopero 17 maggio, sindacati convocati a Palazzo Chigi: il Governo apre su stipendi, regionalizzazione e precari?

da La Tecnica della Scuola

Di Alessandro Giuliani

A fine aprile, subito dopo Pasqua, potrebbero esserci novità importanti per i lavoratori della scuola: i sindacati del comparto sono stati infatti convocati a Palazzo Chigi martedì prossimo, alle ore 20, dove incontreranno il premier Giuseppe Conte e il ministro dell’Istruzione Marco Bussetti.

L’obiettivo del Governo: fermare lo sciopero del 17 maggio

In quell’occasione, il presidente del Consiglio e dal titolare del Miur cercheranno di scongiurare lo sciopero unitario del prossimo 17 maggio, al quale hanno già aderito tutte le maggiori sigle sindacali e diverse associazioni.

Ad elencare gli argomenti è stata la segretaria generale della Uil Scuola, Maddalena Gissi: con un lungo comunicato, la sindacalista ha detto che la convocazione “è un fatto importante, che consente di portare al massimo livello il confronto sulle questioni oggetto della nostra mobilitazione e dello sciopero proclamato per il 17 maggio. Mi auguro che in quella sede possano venire risposte concrete alle nostre richieste, diversamente da quanto fin qui avvenuto”.

Gissi (Cisl): le buone intenzioni non bastano

Gissi ricorda che “segnali contrastanti sono venuti dall’ultimo Consiglio dei Ministri. C’è una risoluzione nella quale si accenna a investimenti in capitale umano, si tratta di capire se e quanto possa servire ad aprire spazi reali per un contratto che intervenga in modo significativo sugli stipendi del personale, nettamente inferiori alla media europea e in coda anche nelle classifiche del lavoro pubblico in Italia; le buone intenzioni non bastano, occorre declinarle, anche attraverso le responsabilità del dicastero dell’economia, in precisi e verificabili impegni”.

La leader del primo sindacato della scuola ha ricordato che nel CdM del 14 febbraio scorso è stato “anche rilanciato dalle forze di maggioranza, e non è certo un bel segnale, l’obiettivo di un’autonomia differenziata che ci vede, per quanto riguarda il sistema di istruzione, in netto dissenso. Per noi il carattere nazionale e unitario del sistema va salvaguardato pienamente, una posizione che raccoglie in ogni parte d’Italia un consenso sempre più ampio e diffuso”.

Mobilitazioni e sciopero confermati

Per il sindacato, rinnovo del contratto e regionalizzazione i temi sui quali è decisivo l’atteggiamento del Governo nel suo complesso. Ma un altro dei temi alla base dalla protesta del 17 maggio è la stabilizzazione del lavoro precario, con interventi straordinari ma soprattutto con un diverso segno delle politiche sul reclutamento in tutti i settori del comparto.

Su altre questioni – conclude la Gissi – basterebbe un minimo di disponibilità ad agire utilizzando gli spazi di gestione del contratto, a partire dalla riattivazione della mobilità professionale del personale ATA e dalle garanzie di copertura del FUN per la dirigenza. Vedremo se il Governo saprà fare i passi necessari per dare senso e prospettive al confronto. Noi ci siamo, ma restano al momento tutte confermate le azioni di mobilitazione e di lotta decise con le altre organizzazioni sindacali”.

Flc-Cgil: ci aspettiamo investimenti concreti

Anche secondo la Flc-Cgil, la convocazione a Palazzo Chigi “è cosa senz’altro positiva. Ci attendiamo, vista la presenza del Presidente del Consiglio, soluzioni concrete a questioni concrete”, sottolinea il sindacato guidato da Francesco Sinopoli.

Anche i lavoratori della Conoscenza chiedono “una parola netta sull’autonomia differenziata. Il governo è disposto a recedere da posizioni che, attraverso la regionalizzazione dei contratti, della mobilità, delle assunzioni, dei ruoli e cioè dello stesso diritto all’apprendimento, renderebbero diseguale un diritto uguale quale è quello dell’istruzione?”.

“La medesima nettezza di risposta – continua la Flc-Cgil – ci attendiamo sul contratto – che non può essere fatto senza risorse visti gli stipendi ben lontani non solo dalla media europea, ma anche dalla copertura del semplice potere d’acquisto – come anche sulle stabilizzazioni e la fine del precariato docente e ATA, vera ferita che pesa sulla efficacia ed efficienza del nostro sistema scolastico”.

“Ci aspettiamo che si metta nero su bianco un impegno concreto per un piano di investimenti in Istruzione e Ricerca, in grado di avvicinarci alla media degli investimenti dei paesi europei”, conclude il sindacato di via Leopoldo Serra a Roma.

Ferie fruibili in corso d’anno dai docenti, i Sindacati chiedono la rettifica di una nota ARAN

da La Tecnica della Scuola

Di Lara La Gatta

I Sindacati firmatari del CCNL Istruzione hanno richiesto un incontro urgente all’ARAN per rivedere i contenuti della nota 2664 del 4 aprile scorso con cui l’Agenzia ha diffuso un’interpretazione riguardo alla fruizione dei giorni di ferie da parte dei docenti, affermando che non sarebbe più consentito l’utilizzo alla stregua di permessi per motivi personali e familiar (quindi senza divieto di sostituzione con supplente) dei sei giorni di ferie in corso d’anno.

Secondo quanto riportato da Cisl Scuola, “la nota dell’ARAN si fonda su una errata interpretazione di quanto disposto dalla legge 228/2012 (legge di stabilità per il 2013), che in effetti introduceva modifiche alla disciplina contrattuale ma non nel senso indicato dalla nota 2664”.

Nella lettera inviata all’ARAN sono esposte nel dettaglio le ragioni del dissenso da parte dei Sindacati.

VAI ALLA LETTERA

Concorso dirigenti scolastici, dall’8 maggio si potranno visionare su POLIS le prove svolte

da La Tecnica della Scuola

Di Lara La Gatta

Dall’8 maggio prossimo i candidati che hanno sostenuto la prova scritta potranno prendere visione del proprio elaborato, della scheda di valutazione e del verbale relativo alla correzione del proprio compito, accedendo con le proprie credenziali all’area ‘Altri servizi’ di Polis.

Lo ha comunicato il Miur con avviso del 19 aprile.

Accesso agli atti

In proposito il Ministero fa anche sapere che un gran numero di istanze di accesso agli atti è stato presentato anche nelle forme dell’accesso civico generalizzato.

Esaminate le predette istanze e la documentazione allegata, nell’interesse dei richiedenti e al fine di porli in grado di esercitare al meglio le proprie facoltà partecipative e/o oppositive e difensive attribuitegli dall’ordinamento a tutela della posizione giuridica qualificata di cui sono titolari, il Miur ritiene che le stesse debbano essere trattate quali richieste di accesso documentale ai sensi dell  L. n. 241/90.

Quindi, tali richieste seguiranno lo specifico iter procedurale di questa tipologia di accesso, caratterizzato da suoi propri termini, limiti, strumenti di ricorso e revisione.

Qualora, invece, le istanze contengano richieste di informazioni, dati o documenti non collegabili direttamente ad un interesse qualificato del richiedente, quindi ricadenti nell’ambito dell’accesso civico generalizzato a tali richieste verrà dato seguito nei modi e nei tempi previsti dalla normativa richiamata.

Ai fini di trasparenza, sul sito web istituzionale, nella sezione dedicata al corso-concorso di dirigente scolastico, è pubblicato anche il verbale con cui la Commissione coordinatrice ha fissato i criteri di correzione delle prove scritte, nonché, previo oscuramento dei dati personali, il verbale relativo alle operazioni di scioglimento dell’anonimato.

Infine, con riferimento alla ulteriore documentazione richiesta (verbali d’aula, moduli anagrafici sottoscritti dai candidati …), tenuto conto dell’ingente numero di istanze di accesso presentate, il Miur comunica che provvederà a riscontrare le predette istanze compatibilmente con l’esigenza del preminente pubblico interesse di assicurare celerità, speditezza e sostenibilità della procedura selettiva.

Ad ogni modo, fino a quando la procedura concorsuale non sarà conclusa con l’approvazione della graduatoria generale di merito, l’accesso sarà limitato ai soli atti che riguardino direttamente il richiedente, con esclusione degli atti relativi ad altri concorrenti.

Commissioni esaminatrici

Sempre con riferimento al concorso DS, in data odierna sono stati anche pubblocati:

Pasqua 2019, gli auguri di Bussetti agli studenti e al personale scolastico

da La Tecnica della Scuola

Di Andrea Carlino

Il ministro dell’Istruzione, Marco Bussetti, in occasione delle festività pasquali, con una nota apparsa sul sito ufficiale del Miur, ha augurato una serena Pasqua a tutti gli studenti e operatori della scuola.

Ecco il messaggio integrale del ministro

La Pasqua è simbolo di speranza e rinascita. Le celebrazioni pasquali rendono manifesto che ciò che contraddistingue la bellezza della vita umana è l’amore.

Ciascuno di noi, nella misura del possibile, può e deve assumersi la responsabilità del bene del prossimo. Amare l’altro significa farlo crescere e consentirgli di esistere al massimo delle proprie potenzialità affinché possa essere felice.

La speranza è legata alla dimensione del futuro. La scuola assolve alla missione di aprire ai nostri giovani la strada della libertà. Educare vuole dire consentire al ragazzo di dar forma ai propri desideri, alle proprie passioni, alle attitudini individuali affinché possa avere dignità di persona e possa essere un cittadino proteso a fare il bene della società cui appartiene.

Auguro una Pasqua di pace e serenità agli studenti, che sono il cuore pulsante della scuola, e a tutti coloro che dedicano quotidianamente le loro energie per formarli ed educarli: dirigenti scolastici, docenti, personale ATA, organizzazioni sindacali, associazioni dei genitori, istituzioni, forze dell’ordine e personale degli Uffici Scolastici Regionali e Territoriali.

Auspico che in questi giorni di festa possiate trovare il tempo per riposarVi e prepararVi al meglio all’ultimo periodo dell’anno scolastico.

Buona Pasqua a tutti!

Ecco il calendario scolastico delle vacanze, regione per regione, utile per orientarsi tra tutti i possibili ponti e organizzare una mini vacanza di aprile.

  • Val d’Aosta – dal 18 aprile 2019 al 24 aprile 2019;
  • Provincia autonoma di Trento – dal 19 al 27 aprile 2019;
  • Bolzano – dal 18 al 23 aprile 2019;
  • Veneto – dal 18 al 24 aprile 2019;
  • Friuli Venezia – Giulia – dal 18 al 24 aprile 2019;
  • Piemonte – dal 18 al 24 aprile 2019;
  • Lombardia – dal 18 al 23 aprile 2019;
  • Liguria – dal 18 al 22 aprile 2019;
  • Emilia – Romagna – dal 18 al 23 aprile 2019;
  • Toscana – dal 18 al 23 aprile 2019;
  • Umbria – dal 18 al 24 aprile 2019;
  • Lazio – dal 18 al 23 aprile 2019;
  • Abruzzo – dal 18 al 24 aprile 2019;
  • Marche – dal 18 al 23 aprile 2019;
  • Campania – dal 18 al 27 aprile 2019;
  • Molise – dal 18 al 24 aprile 2019;
  • Basilicata – dal 18 al 24 aprile 2019;
  • Calabria – dal 18 al 24 aprile 2019;
  • Puglia – dal 18 al 24 aprile 2019;
  • Sicilia – dal 18 al 24 aprile 2019;
  • Sardegna – dal 18 al 23 aprile 2019

Riscatto laurea, simulazione del calcolo dell’onere

da La Tecnica della Scuola

Di Lara La Gatta

All’interno dell’applicativo per la presentazione telematica della domanda di riscatto dei periodi di corsi di studio universitario, l’INPS ha implementato la funzionalità in grado di simulare il calcolo dell’onere da corrispondere. Lo strumento è stato esteso agli iscritti alle casse della Gestione pubblica.

La funzione è raggiungibile sul sito www.inps.it al seguente percorso: “Prestazioni e Servizi” > “Tutti i servizi” > “Riscatto Laurea” > Simulazione calcolo”.

L’accesso è consentito mediante l’uso del proprio PIN dispositivo, della Carta Nazionale dei Servizi (CNS) o del Sistema Pubblico Identità Digitale (SPID).

Lo strumento consente di effettuare il calcolo dell’onere di riscatto, sulla base dei dati immessi e con riferimento all’anno corrente.

L’importo ottenuto ha mera valenza orientativa e potrebbe discostarsi da quello effettivo che sarà comunicato con apposito provvedimento, a seguito della presentazione della domanda di riscatto.

Dati necessari

Una volta effettuata la scelta della gestione previdenziale nella quale si intende simulare il calcolo, l’utente dovrà inserire nel simulatore i seguenti dati, affinché la simulazione vada a buon fine:

  • anno di iscrizione all’Università;
  • numero di rate in cui frazionare il pagamento;
  • periodo o periodi da riscattare “dal… al…” relativi allo stesso anno solare.

La procedura richiede all’utente di inserire la retribuzione degli ultimi 12 mesi.

Messaggi di alert

Se l’interessato seleziona un fondo per il quale ad oggi è possibile eseguire una simulazione solo nel sistema contributivo (es. Gestione pubblica) e indica uno o più periodi collocati nel sistema retributivo, la simulazione non viene eseguita. In tal caso, appare un messaggio di “alert” con l’indicazione di rivolgersi alla Struttura Inps territorialmente competente per ottenere la simulazione richiesta.

Lo stesso messaggio di “alert” compare ogni qualvolta la simulazione non può andare a buon fine poiché si sono verificati errori nella elaborazione del conto, che necessitano dell’intervento dell’operatore Inps. Anche in tali casi si invita l’utente a rivolgersi alla Struttura INPS territorialmente competente.

VEDI MESSAGGIO INPS 1609 DEL 19/4/2019

Def approvato alla Camera. Per la scuola il rinnovo del contratto slitta

da La Tecnica della Scuola

Di Redazione

Con 272 voti favorevoli e 122 contrari, ieri la Camera ha approvato la risoluzione di maggioranza sul Documento di Economia e Finanza 2019, il principale strumento di programmazione della politica economica del Governo.

Cosa dice il DEF

Per il momento di rinnovo contrattuale non si parla, nella migliore delle ipotesi è tutto rimandato al 2020.

“Considerato che la stagione contrattuale 2016-2018 non è ancora conclusa – si legge infatti nel documento – la previsione di spesa sconta l’ipotesi che i CCNL per il triennio 2019-2021 verranno sottoscritti a decorrere dal 2020”.

D’altra parte nella legge di bilancio per il 2019 non sono neppure state previste le risorse necessarie a garantire il rinnovo dei contratti di 3 milioni di dipendenti pubblici; e il DEF conferma: “Con riferimento al nuovo triennio contrattuale per l’anno 2019 è stata considerata la sola  spesa per l’anticipazione contrattuale decorrente dal mese di aprile (corrispondente sostanzialmente all’indennità di vacanza contrattuale prevista dal precedente ordinamento) e per la corresponsione dell’elemento perequativo decorrente dal mese di gennaio 2019”.

Le cifre del futuro contratto

Il DEF indica anche gli incrementi che si prevedono: 1,3 per cento per il 2019, 1,65 per cento per il 2020 e 1,95 per cento complessivo a decorrere dal 2021.

Con il precedente contratto l’incremento era stato pari al 3,5% circa e aveva portato in media un aumento di 85 euro ai dipendenti pubblici. Basta quindi un semplice calcolo per capire che, questa volta, l’aumento non supererà neppure i 50 euro, calcolati come sempre al lordo delle ritenute: in pratica non si andrà molto al di là di una trentina di euro netti, dai quali dovrà però essere detratta l’indennità di vacanza contrattuale che erogata a partire da questo mese e leggermente incrementata dal prossimo luglio.

Questo, almeno, è ciò che dicono i numeri in questo momento.

Ma per capire se qualcosa potrà cambiare bisognerà attendere la prossima legge di bilancio.

Concorso dirigenti scolastici, dichiarazione dei titoli entro il 24 aprile

da La Tecnica della Scuola

Di Lara La Gatta

Mancano ancora pochi giorni per i candidati ammessi a sostenere la prova orale del concorso per il reclutamento di dirigenti scolastici per trasmettere la dichiarazione dei titoli culturali, di servizio, professionali e di preferenza a parità di merito e di titoli.

Resterà infatti aperta fino alle ore 14 del 24 aprile 2019 la funzione POLIS per la trasmissione della dichiarazione.

Tramite la funzione sarà inoltre possibile allegare i titoli di cui alla tabella A allegata al DM 138/2017 nonché i titoli previsti dall’articolo 5, commi 4 e 5, del decreto del Presidente della Repubblica 9 maggio 1994, n. 487, non documentabili con autocertificazione o dichiarazione sostitutiva.

Eventuali dichiarazioni presentate con modalità diverse oppure oltre il termine di scadenza non saranno prese in considerazione.

I titoli valutabili sono quelli conseguiti, o laddove previsto riconosciuti, entro la data di scadenza del termine fissato per la presentazione delle domande di ammissione, ovvero il 29 dicembre 2017.

I dati riportati dal candidato assumono il valore di dichiarazioni
sostitutive di certificazione rese ai sensi dell’articolo 46 del decreto del Presidente della Repubblica 28 dicembre 2000, n. 445. Le dichiarazioni rese devono pertanto contenere tutti gli elementi essenziali che verrebbero riportati nel certificato che sostituiscono, allo scopo di consentire la corretta valutazione dei titoli.

Concorso DS: accesso agli atti dall’8 maggio e graduatoria finale blindata

da Tuttoscuola

Il Miur ha pubblicato nel primo pomeriggio di oggi, 19 aprile, il seguente avviso: Prova scritta del concorso per l’accesso ai ruoli della dirigenza scolastica – D.D.G. n. 1259 del 23.11.2017 – riscontro plurime istanze di accesso presentate dai candidati.

I 3.795 candidati che hanno superato la prova scritta e che, a cominciare da maggio affronteranno la prova orale, erano in attesa di conoscere il voto attribuito, come annunciato nel decreto di pubblicazione dell’elenco degli ammessi, dovranno attendere una ventina di giorni.

Infatti nell’avviso del Miur si informa che “In riscontro alle numerose istanze di accesso pervenute presso questo Ministero, si si fa presente che a partire dall’ 8/5/2019 i candidati che hanno sostenuto la prova scritta potranno prendere visione del proprio elaborato, della scheda di valutazione e del verbale relativo alla correzione del proprio compito, accedendo con le proprie credenziali all’area ‘Altri servizi’ di Polis.”

Forse, soltanto allora, alla vigilia dell’orale, conosceranno anche il proprio voto ottenuto allo scritto.

Conseguentemente anche i non ammessi (circa 5.600 candidati) potranno accedere da quella data ai loro elaborati e alla valutazione ottenuta. In effetti nell’avviso si precisa che “La presente nota di riscontro viene trasmessa anche all’indirizzo mail dichiarato nella domanda di partecipazione al concorso dai candidati partecipanti alla prova scritta”.

Nella parte conclusiva dell’avviso si precisa inoltre che “Comunque, fermo restando quanto sopra, si rappresenta che, al fine di garantire il contemperamento dell’interesse pubblico con quello privato, fino a quando la procedura concorsuale non sarà conclusa con l’approvazione della graduatoria generale di merito, l’accesso è limitato ai soli atti che riguardino direttamente il richiedente, con esclusione degli atti relativi ad altri concorrenti”.

Una affermazione perentoria che dovrebbe rassicurare i candidati che hanno superato lo scritto: il concorso è blindato e andrà a termine regolarmente con nomina dei vincitori a settembre.

Pasqua 2019, gli auguri del ministro Bussetti alle scuole: ‘Assumiamoci la responsabilità del bene del prossimo’

da Tuttoscuola

Ci siamo, le tanto sospirate vacanze di Pasqua sono arrivate anche quest’anno. E con loro arrivano anche gli auguri del ministro dell’Istruzione, Marco Bussetti. Li riportiamo di seguito:

“La Pasqua è simbolo di speranza e rinascita. Le celebrazioni pasquali rendono manifesto che ciò che contraddistingue la bellezza della vita umana è l’amore.

Ciascuno di noi, nella misura del possibile, può e deve assumersi la responsabilità del bene del prossimo. Amare l’altro significa farlo crescere e consentirgli di esistere al massimo delle proprie potenzialità affinché possa essere felice.

La speranza è legata alla dimensione del futuro. La scuola assolve alla missione di aprire ai nostri giovani la strada della libertà. Educare vuole dire consentire al ragazzo di dar forma ai propri desideri, alle proprie passioni, alle attitudini individuali affinché possa avere dignità di persona e possa essere un cittadino proteso a fare il bene della società cui appartiene.

Auguro una Pasqua di pace e serenità agli studenti, che sono il cuore pulsante della scuola, e a tutti coloro che dedicano quotidianamente le loro energie per formarli ed educarli: dirigenti scolastici, docenti, personale ATA, organizzazioni sindacali, associazioni dei genitori, istituzioni, forze dell’ordine e personale degli Uffici Scolastici Regionali e Territoriali.

Auspico che in questi giorni di festa possiate trovare il tempo per riposarVi e prepararVi al meglio all’ultimo periodo dell’anno scolastico”.

Educazione civica, Lorenzoni: ‘Ecco perché è giusto che sia una materia trasversale’

da Tuttoscuola

L’educazione alla cittadinanza si presenta come Giano bifronte. Da una parte contempla l’apprendimento di come funzionano gli organi dello stato e alcune leggi fondamentali, a partire dalla Costituzione, dall’altra guarda e riguarda il nostro concreto vivere quotidiano, cioè i nostri comportamenti e la qualità delle relazioni reciproche che siamo in grado di costruire e vivere ogni giorno nella scuola e fuori, nella città. I due aspetti sono intrecciati, ma appartengono a due sfere distinte e richiedono tempi diversi. Potrebbe essere utile immaginare un’ora a settimana dedicata ai temi della legalità e della cittadinanza, a patto che quell’ora non sia sottratta alla storia. La riflessione di Franco Lorenzoni pubblicata all’interno del numero di aprile di Tuttoscuola.

Dal prossimo settembre l’educazione civica arriverà sui banchi di scuola. Non un’ora in più da aggiungere alle altre discipline, ma comunque con il proprio voto in pagella. Questa settimana è stato infatti raggiunto un compromesso in commissione cultura alla Camera su un testo che verrà votato in Aula a partire dal 29 aprile e che potrebbe essere approvato prima delle elezioni europee.

Nel testo unificato elaborato dal comitato ristretto sono spiegate le modalità con cui verrà insegnata la disciplina. Le istituzioni scolastiche prevedono nel curricolo di istituto l’insegnamento trasversale dell’educazione civica, specificandone anche, per ciascun anno di corso, l’orario, che non può essere inferiore a 33 ore annue, da svolgersi nell’ambito del monte orario obbligatorio previsto dagli ordinamenti vigenti. Per raggiungere il predetto orario gli istituti scolastici possono avvalersi della quota di autonomia utile per modificare il curricolo. L’insegnamento trasversale dell’educazione civica è affidato, anche in contitolarità, ai docenti della classe, sulla base del curricolo di cui al comma. Le istituzioni scolastiche utilizzano le risorse dell’organico dell’autonomia. L’insegnamento è affidato ai docenti abilitati all’insegnamento delle discipline giuridiche ed economiche, ove disponibili nell’ambito dell’organico dell’autonomia.

A spiegare perché l’insegnamento di questa disciplina avrebbe dovuto essere trasversale e non dedicato è stato Franco Lorenzoni all’interno del numero di aprile di Tuttoscuola. Secondo il maestro non possiamo infatti separare l’educazione alla cittadinanza e a una conoscenza puntuale della complessa architettura delle istituzioni dalla travagliata storia della conquista di pari diritti per tutti, in gran parte ancora da realizzare. E per comprenderne il senso, dobbiamo dare la possibilità a bambini e ragazzi di vivere nel quotidiano frammenti di democrazia, da sperimentare e in cui sperimentarsi in classe ad ogni età, fin dalla scuola dell’infanzia.

Mario Lodi, che ha dedicato grande attenzione alla questione, sosteneva che alla base di ogni discorso sulla Costituzione ci dovesse essere la parola “gentile”. Potrebbe sembrare ingenuo o persino velleitario evocare oggi nella scuola, di fronte ad aggressività crescenti da parte di ragazzi, genitori e insegnanti, la gentilezza come postura e come metodo. Eppure non credo ci possa essere alcuna possibilità di intendere quale sia il terreno di coltura della democrazia, senza proporre e praticare con efficacia il dialogo, senza cimentarci ad affinare le capacità di ascolto reciproco dei bambini, dei ragazzi e, prima – necessariamente prima! – di noi insegnanti.

Gert Biesta afferma che “la sfida e il valore della democrazia sta nel fatto che ciascuno porta sul tavolo i propri desideri e poi si decide collettivamente quali desideri possono essere realizzati perché sono “collettivamente desiderabili”.

Se prendiamo per buona questa affermazione, dovremmo essere in grado di costruire contesti, azioni, pratiche in cui possa emergere, da vissuti necessariamente differenti, ciò che è “collettivamente desiderabile” come frutto di scontri e incontri, di spostamenti di posizioni, e dunque della capacità di praticare un paziente lavoro di mediazione.

E in questo processo lungo, faticoso e per nulla lineare è evidente che solo il come rende riconoscibile il valore del cosa. Anche perché, come ricordava De Mauro in uno dei suoi ultimi scritti, “chi insegna deve sapere che sta remando contro la dealfabetizzazione che dilaga nella nostra società e opera, come si diceva dei missionari, in partibus infidelium, in terre ostili, e si scontra con diffuse inerzie e avversioni ambientali”.

Nel nostro caso, la dealfabetizzazione riguardo alla democrazia in Italia si presenta come patologia in fase terminale per molteplici ragioni: dalla tradizionale e antica diffidenza o vera e propria ostilità verso ciò che è pubblico all’assai scarso senso di responsabilità individuale in cui si è incistata, da tempo, la cultura del narcisismo individuata da Christopher Lasch già quarant’anni fa. Si comprende bene allora quanto sia difficile proporre un allenamento alla democrazia a chi “si rifugia in un culto di sé, manipola le emozioni degli altri come strumenti della propria gratificazione ed è costantemente bisognoso della loro approvazione e adorazione”.

Anni fa la questione della trasversalità si pose con forza riguardo all’educazione ambientale o alla sostenibilità. È evidente, infatti, che un’educazione ecologica coerente e conseguente non può limitarsi a essere un’appendice della geografia, così come l’educazione civica non può esserlo della storia. “Costruire la pace tra gli uomini e fare pace col creato”, per usare un’espressione cara ad Alexander Langer, non è cosa che riguardi una o due discipline. Al contrario, perché sorgano percorsi di ricerca in grado di coinvolgere gli allievi a partire da domande legittime complesse, di cui nessuno possiede risposte esaustive belle e pronte, c’è bisogno del concorso di tutte le discipline e di avere il coraggio di sostare a lungo intorno a questioni chiave, scegliendo di fare meno cose e ammettendo la nostra ignoranza. Abbiamo infatti bisogno di letteratura, matematica e storia, di arte, geografia, fisica, chimica e filosofia per capire qualcosa di più della dinamica complessa delle relazioni interumane nelle diverse latitudini e del peso di scelte che alterano in modo irreversibile gli equilibri precari del nostro pianeta. Lorenzoni continua a spiegare perché l’educazione alla cittadinanza debba essere una materia trasversale all’interno del numero di aprile di Tuttoscuola.