S. Petrignani, La persona giusta

La Petrignani tra i giovani d’oggi

di Antonio Stanca

   La giornalista e scrittrice italiana Sandra Petrignani è nata a Piacenza nel 1952, si è laureata in Lettere presso La Sapienza di Roma, è diventata un personaggio noto nell’ambito della cultura e della letteratura italiana e tranne alcune brevi presenze a Roma vive nella campagna umbra o campana.

   Ha esordito con una raccolta di poesie, ha poi scritto una commedia ed ha, quindi, intrapreso quell’attività giornalistica che sarebbe tanto durata e che l’avrebbe vista passare dal Messaggero a Panorama, L’Unità, Il Foglio. Il primo romanzo Navigazioni di Circe sarebbe uscito nel 1987, quando aveva trentacinque anni. Sarebbero seguite raccolte di racconti, d’interviste a noti personaggi, ricostruzioni narrative della vita di famose scrittrici del passato più recente. Ma anche con altri romanzi e con radiodrammi si è alternata questa sua attività che in alcune opere ha compreso saggistica e narrativa.

   Il romanzo più recente della Petrignani è La persona giusta, comparso ad Aprile di quest’anno per conto della casa editrice Giunti di Firenze. L’opera è impegnata, come altre della scrittrice, a rappresentare, studiare, valutare situazioni, persone della modernità, a vederle combattute tra quanto di difficile, di problematico può comportare la vita d’oggi, a mostrare come pensino, come decidano di comportarsi. Generalmente sono i giovani, i ragazzi i protagonisti delle sue opere. Sono i personaggi preferiti dalla Petrignani e in questo romanzo diventano centrali, fanno muovere tutto intorno a loro, fanno vedere quanto è cambiato ai loro tempi, nei loro modi di pensare, di fare.

   Un quadro vero, autentico compone la scrittrice di quello che è l’ambiente umano, sociale, di quelli che sono i costumi dei giovani d’oggi. E lo fa tramite la vicenda di   Michel e India. Sono studenti di un liceo classico di Roma, s’innamorano come hanno fatto altre volte con altri coetanei. Stavolta, però, la loro sembra una relazione destinata a durare. Non sono attirati soltanto dai piaceri delle uscite, del sesso ma anche da quelli della comunicazione, della confidenza, della rivelazione. Sono le loro anime a voler stare insieme, a volersi scambiare le proprie verità. Il loro amore è vero, completo, coinvolge le famiglie, si distingue dai rapporti di breve durata propri dei coetanei, da quelli fatti di semplici uscite, bevute, balli, corse, sesso. Tra Michel e India c’è un rapporto sempre più convinto, sempre più appassionato e questo li fa allontanare dagli altri, li fa stare sempre più insieme fin quando lei non rimane incinta. Ci si fermerà a discutere, insieme alle rispettive famiglie, se far nascere o meno il bambino. Si deciderà di farlo nascere anche perché è questa la volontà di India che accetta pure di continuare a studiare fino alla maturità nonostante le sue condizioni. Ci saranno pure il consenso della Preside della scuola e il piacere dei compagni di classe.

   Bene si conclude una vicenda che poteva complicarsi oltre ogni misura. E bene ha proceduto la scrittura della Petrignani nella sua rappresentazione. Lo ha fatto con molta attenzione ai particolari, ha mostrato tutto quanto avveniva tra i due ragazzi e al loro esterno, è stata vera nel dire della vita dei giovani d’oggi, di quanto succede in loro, tra loro, nelle loro case, con la famiglia, con la scuola, ha fatto attraversare l’opera da continui riferimenti alle parti migliori delle canzoni di noti personaggi del contemporaneo mondo musicale, ha scelto quelle più adatte alle circostanze rappresentate.

  Molto completa è da considerare la modernità di questo romanzo anche perché non trascura di indicare quanto di prudente, di saggio serve in tempi così incerti come quelli attuali.