Nuovi Dirigenti Scolastici, anno di prova. Prime indicazioni

da Orizzontescuola

di redazione

Concorso Dirigenti Scolastici:  modificato con la legge 12/2019 in corso d’opera, con il superamento del corso di formazione e l’assunzione dei vincitori dopo lo svolgimento della prova orale.

Il periodo di prova e formazione

L’assunzione per i primi 1.984 vincitori, scatterà il 1° settembre 2019.  Da quella data partirà anche il periodo di prova e formazione, per regolamentare il quale il  Miur emanerà una apposita circolare.

Il periodo di prova comprende almeno 180 giorni di servizio effettivamente prestato nel corso dell’anno scolastico.

La formazione

La formazione ricalca sostanzialmente il modello già sperimentato con successo dal 2015 con i docenti.

Essa prevede Attività di accompagnamento e Attività di formazione, organizzate dall’USR sulla piattaforma Indire. I contenuti riprendono in buona parte argomenti già affrontati nel corso delle prove concorsuali.

Le attività di formazione (50 ore) sono organizzate per gruppi di 25 dirigenti, e avranno una dimensione laboratoriale, pratica, con studio di casi e scambio di buone pratiche professionali.

Esito negativo

In caso di esito negativo dell’anno di prova e formazione il Dirigente Scolastico viene restituito al ruolo di provenienza, non essendo prevista la ripetibilità del percorso.

Prima di giungere all’esito negativo, l’USR può disporre una ispezione per appurare le lacune segnalate relativamente allo svolgimento della funzione dirigenziale.

Immissioni in ruolo ATA, no per assistenti tecnici nelle scuole con ITP soprannumerari

da Orizzontescuola

di redazione

Immissioni in ruolo ATA: no per assistenti tecnici nelle scuole in cui vi sono ITP (insegnanti tecnico-pratici) soprannumerari.

Contingente

Il contingente autorizzato per le immissioni in ruolo è pari a 7.759 posti di cui:

  • 7.646 immissioni in ruolo;
  • 226 trasformazioni a tempo pieno di contratti a tempo parziale al 50%, relative alla procedura di stabilizzazione dei CO.CO.CO. nei profili di assistente amministrativo e tecnico, corrispondenti a 113 posti interi.

No assunzioni assistenti tecnici in presenza di ITP in esubero

Il Miur, nella nota con cui ha fornito le istruzioni per le immissioni in ruolo, ha previsto quanto segue:

Si ricorda al riguardo che, in ottemperanza all’articolo 4, comma 81, della legge 12.11.2011, n. 183, è preclusa l’immissione in ruolo di assistenti tecnici negli istituti di scuola secondaria di secondo grado ove sono presenti insegnati tecnico-pratici soprannumerari.

Così dispone la succitata legge:

Allo scopo di evitare duplicazioni di competenza tra aree e profili professionali, negli istituti di scuola secondaria di secondo grado ove sono presenti insegnanti tecnico-pratici in esubero, e’ accantonato un pari numero di posti di assistente tecnico.

In definitiva, nelle scuole secondarie di secondo grado, ove sono presenti ITP soprannumerari non è possibile procedere all’immissione in ruolo di assistenti tecnici.

DM 725/2019

nota

contingente assunzioni

Fondo di Istituto ed esami di Stato 2018/19, si attende ancora accredito risorse

da Orizzontescuola

di redazione

FIS ed esami di Stato: si attende ancora l’accredito delle somme a.s. 2018/19.

Fondi non accreditati

Al 14 agosto, scrive la Flc Cgil, non sono state accreditate alle scuole i fondi del FIS e degli esami di Stato a.s. 2018/19.

I ritardi nell’accredito delle somme sembrerebbero essere dovuti all’Ufficio Centrale di Bilancio del Mef, che non ha ancora registrato i relativi decreti.

Il risultato è che le scuole non potranno erogare i compensi entro il mese di agosto.

Fondi già accreditati

Sono stati, invece, già accreditati i fondi relativi a:

  • economie;
  • aree a rischio 2017/2018;
  • bonus docenti.

Ed. civica, prevista anche l’educazione alla cittadinanza digitale. Gli obiettivi

da Orizzontescuola

di redazione

Educazione civica come materia con voto autonomo: prevista anche l’educazione alla cittadinanza digitale.

Applicazione riforma

La legge, che introduce l’educazione civica come materia con voto autonomo, è stata approvata definitivamente dai due rami del Parlamento.

Si attende ancora la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale e l’entrata in vigore. Abbiamo chiarito quando entrerà in vigore la riforma in Educazione civica con voto autonomo, sarà introdotta dal 1° settembre 2019? Chiarimenti

Aspetti principali

L’insegnamento trasversale dell’educazione civica:

  • è attivato nella scuola primaria e secondaria di primo e secondo grado, a partire dal primo settembre successivo all’approvazione della legge;
  • prevede 33 ore annuali (un’ora a settimana) da ricavare nell’ambito dell’attuale monte ore obbligatorio previsto dagli ordinamenti vigenti;
  • è impartito, anche in contitolarità, da docenti della classe nella scuola secondaria di primo grado; da docenti abilitati nell’insegnamento delle discipline giuridiche ed economiche nella scuola secondaria di secondaria grado, se disponibili nell’organico dell’autonomia ;
  • sarà valutata in decimi, in seguito alla proposta della nuova figura del coordinatore, che la formulerà acquisendo elementi conoscitivi dagli altri docenti interessati dall’insegnamento.

Educazione alla cittadinanza digitale

Come detto sopra, l’educazione alla cittadinanza digitale rientra tra le tematiche da affrontare.

Questi gli obiettivi indicati nel testo di legge:

  • analizzare, confrontare e valutare criticamente la credibilità e l’affidabilità delle fonti di dati, informazioni e contenuti digitali;
  • interagire attraverso una varietà di tecnologie digitali e individuare i mezzi e le forme di comunicazione digitali appropriati per un determinato contesto;
  • informarsi e partecipare al dibattito pubblico attraverso l’utilizzo di servizi digitali pubblici e privati. Cercare opportunità di crescita personale e di cittadinanza partecipativa attraverso adeguate tecnologie digitali;
  • conoscere le norme comportamentali da osservare nell’ambito dell’utilizzo delle tecnologie digitali e dell’interazione in ambienti digitali. Adattare le strategie di comunicazione al pubblico specifico ed essere consapevoli della diversità culturale e generazionale negli ambienti digitali;
  • creare e gestire l’identità digitale, essere in grado di proteggere la propria reputazione, gestire e tutelare i dati che si producono attraverso diversi strumenti digitali, ambienti e servizi, rispettare i dati e le identità altrui;
  • utilizzare e condividere informazioni personali identificabili proteggendo se stessi e gli altri;
  • conoscere le politiche sulla privacy applicate dai servizi digitali sull’uso dei dati personali;
  • essere in grado di evitare, usando tecnologie digitali, rischi per la salute e minacce al proprio benessere fisico e psicologico;
  • essere in grado di proteggere se stessi e gli altri da eventuali pericoli in ambienti digitali;
  • essere consapevoli delle tecnologie digitali per il benessere psicofisico e l’inclusione sociale.

Tali obiettivi, ossia tali abilità e conoscenze, sono da sviluppare con gradualità e tenendo conto dell’età degli studenti.

Il testo approvato

Riforma sostegno, Progetto Individuale: caratteristiche e finalità

da Orizzontescuola

di redazione

Riforma sostegno: cos’è, chi redige e cosa contiene il Progetto Individuale di cui all’articolo 14, comma 2, della legge 8 novembre 2000, n. 328.

Riforma sostegno

Il decreto di revisione del D.lgs. n. 66/2017, recante norme in materia di inclusione scolastica degli studenti con disabilità e attuativo della legge 107/15, è stato approvato in via definitiva.

Vediamo, come detto all’inizio, cos’è, chi redige e cosa contiene il Progetto Individuale.

Scarica il testo del Decreto

Cos’è

Il Progetto Individuale costituisce uno degli strumenti per realizzare la piena integrazione delle persone con disabilità nell’ambito della vita familiare e sociale, nonché nei percorsi dell’istruzione scolastica o professionale e del lavoro.

Chi lo redige

Il Progetto individuale:

  • è redatto dal competente Ente locale d’intesa con la competente Azienda sanitaria locale sulla base del Profilo di funzionamento;
  • va redatto su richiesta e con la collaborazione dei genitori o di chi ne esercita la responsabilità;
  • le prestazioni, i servizi e le misure, in esso previste, sono definite anche con la partecipazione di un rappresentante dell’istituzione scolastica interessata.

Cosa contiene

Il Progetto individuale comprende:

  • il Profilo di Funzionamento;
  • le prestazioni di cura e di riabilitazione a carico del Servizio sanitario nazionale;
  • il Piano educativo individualizzato a cura delle scuole;
  • i servizi alla persona cui provvede il Comune in forma diretta o accreditata, con particolare riferimento al recupero e all’integrazione sociale;
  • le misure economiche necessarie per il superamento di condizioni di povertà, emarginazione ed esclusione sociale;
  • le potenzialità e gli eventuali sostegni per il nucleo familiare.

Scarica il testo del Decreto

Concorso DS: scorrimento di graduatoria per le rinunce?

da Tuttoscuola

Sono 1984 i posti autorizzati per le nomine dei vincitori del concorso DS per il 2019-20. Dovrebbero essere altrettanti i vincitori, ma i posti che restano liberi per rinunce a chi vanno?

La nota ministeriale prot. 36621 dell’8 agosto 2019 si limita ad affermare: “Si invitano le SS.LL. a voler segnalare a questo Ministero, all’indirizzo di posta elettronica dgper.ufficio2@istruzione.it, entro il 26 agosto p.v. eventuali rinunce all’assunzione da parte dei candidati in modo da consentire allo scrivente Ufficio il depennamento degli stessi dalla graduatoria, in ottemperanza a quanto previsto dal succitato art. 15 del D.D.G. 1259/2017”.

La nota non indica le procedure conseguenti, ma la data del 26 agosto per le eventuali rinunce lascerebbe intendere che, prima del nuovo anno scolastico, si intenda nominare ad integrazione altri vincitori sui posti lasciati dai rinunciatari. Vi sarebbe, quindi, scorrimento di graduatoria.

Vi sono altre due situazioni un po’ particolari che potrebbero liberare posti, ma in assenza di precisazioni ministeriali potrebbe essere azzardato che vi possa essere già per l’anno scolastico 2019-20 l’integrazione con altri vincitori con scorrimento di graduatoria.

Ci riferiamo ad un altro passaggio della nota ministeriale in cui si precisa “I soggetti che rinunciano all’assunzione sono esclusi dalla graduatoria. Sono altresì depennati dalla graduatoria coloro che, senza giustificato motivo, non prendono servizio nel termine indicato dall’USR con l’atto di invito alla sottoscrizione del contratto di cui al comma 3, o che non perfezionano l’assunzione con la presentazione, entro trenta giorni, dei documenti richiesti dal successivo art. 16 per l’assunzione medesima”.

È probabile che i posti che si liberano per queste particolari ed eccezionali situazioni vadano ad integrare la quota dei posti da assegnare nell’anno scolastico successivo.

Per le stesse ragioni i posti virtualmente occupati dai vincitori concorso DS ammessi con riserva (con asterisco), in caso di sentenza negativa, saranno inclusi con tutta probabilità nella quota dei posti da assegnare nel 2020-21.

Educazione Civica: la nuova legge slitta al prossimo anno. Ecco perché

da Tuttoscuola

Per poter essere applicata già da settembre, la legge sulla nuova educazione civica avrebbe dovuto essere pubblicata in Gazzetta Ufficiale entro questa settimana di Ferragosto. Ma così non è stato: venerdì 16 agosto non è stata pubblicata in Gazzetta Ufficiale e, di conseguenza, la sua entrata in vigore, trascorsi i rituali 15 giorni, sfora il mese entrando in vigore nei primi giorni di settembre, nel nuovo anno scolastico. Poiché il primo comma dell’art. 2 prevede che a decorrere dal 1° settembre del primo anno scolastico successivo all’entrata in vigore della presente legge, nel primo e nel secondo ciclo di istruzione è istituito l’insegnamento trasversale dell’educazione civica, l’anno scolastico successivo all’entrata in vigore non sarebbe quello che sta per cominciare tra un paio di settimane.

Pertanto, diversamente da quanto annunciato dal ministro dell’Istruzione, Marco Bussetti, all’indomani dell’approvazione definitiva della legge da parte del Senato, la nuova educazione civica, obbligatoria e con tanto di voto in decimi, verrà avviata dall’anno scolastico 2020-21.

Considerato che alcune norme di legge, per effetto dell’art. 2 comma 9, decadranno automaticamente soltanto nell’anno di avvio della nuova educazione civica, per il prossimo anno scolastico 2019-20 continueranno ad essere valutate le attività di “cittadinanza e costituzione” per gli alunni del primo e del secondo ciclo, compreso il colloquio dell’esame di maturità.

Il posticipo di un anno per la nascita della nuova disciplina di studio consentirà al Ministro di varare con apposito decreto le linee guida di attuazione e permettere agli insegnati di organizzare l’insegnamento che, oltre ad essere ricco di contenuti, prevede la trasversalità degli interventi da parte dei docenti.

Per varare le linee guida, l’art. 3 prevede infatti che “con decreto del Ministro dell’istruzione, dell’università e della ricerca sono definite linee guida per l’insegnamento dell’educazione civica che individuano, ove non già previsti, specifici traguardi per lo sviluppo delle competenze e obiettivi specifici di apprendimento, in coerenza con le Indicazioni nazionali per il curricolo delle scuole dell’infanzia e del primo ciclo di istruzione, nonché con il documento Indicazioni nazionali e nuovi scenari, le Indicazioni nazionali per i licei e le linee guida per gli istituti tecnici e professionali vigenti”.