Appello al Presidente del Consiglio

3 dicembre: appello di FISH e FAND al Presidente Conte

In occasione della Giornata Internazionale delle Persone con Disabilità, il Presidente del Consiglio Giuseppe Conte ha voluto incontrare questa mattina FISH e FAND, le due Federazioni maggiormente rappresentative delle organizzazioni delle persone con disabilità.

Un confronto in cui è stato ribadito che la concreta attuazione della Convenzione ONU sui diritti delle persone con disabilità necessita di una forte volontà politica e di un assetto strategico e istituzionale chiaro, con un intervento di coordinamento e innovazione della normativa vigente.

Attraverso una lettera appello rivolta al Presidente Conte, FISH e FAND chiedono che il 3 dicembre sancisca l’assunzione di precisi impegni attorno alle future politiche per la disabilità e agli aspetti organizzativi e funzionali necessari alla loro realizzazione.

Le due Federazioni, come ripetutamente affermato nei mesi scorsi, ritengono che la delega sulla disabilità debba essere mantenuta direttamente in capo alla Presidenza del Consiglio, ma contestualmente sollecitano l’istituzione di una Direzione Generale dotata di deleghe specifiche, che operi secondo la logica del mainstreaming. Ciò significa non solo garantire il coinvolgimento dei diretti interessati nelle decisioni che li riguardano, ma anche considerare la disabilità in ogni politica che riguardi tutti i Cittadini.

In tale quadro si chiede che le organizzazioni di persone con disabilità e loro familiari da un lato partecipino agli organismi che possono proporre azioni al Governo e dall’altro siano ascoltate in modo consultivo dalle autorità di Governo prima che esse procedano ad attuare misure di intervento che potrebbero generare una violazione dei loro diritti. Questo sia in aderenza alle indicazioni della citata Convenzione ONU, sia per aderire alle raccomandazioni espresse in tal senso già nel 2016 dal Comitato sui diritti delle persone con disabilità delle Nazioni Unite.

Va quindi rafforzato il ruolo dell’Osservatorio nazionale sulla condizione di vita delle persone con disabilità e del suo Comitato Tecnico Scientifico. Contemporaneamente va istituito un ulteriore organo consultivo permanente che esprima posizioni e contributi in modo trasversale rispetto a qualsiasi ambito di vita, al fine di contrastare possibili discriminazioni e favorire l’inclusione di milioni di Cittadini con disabilità del nostro Paese.

Positivo il commento del Presidente FISH Vincenzo Falabella a margine dell’incontro: “Sono state accolte tutte le richieste avanzate da FISH e FAND. Abbiamo riscontrato una costruttiva disponibilità alla collaborazione che permetterà alle Federazioni di mettersi al lavoro già da domani assieme alla Presidenza del Consiglio per dare corpo e sostanza alle istanze presentate. Confidiamo che le azioni che ne seguiranno possano avere un impatto positivo sul miglioramento della qualità di vita delle persone con disabilità nel nostro Paese”.

La lettera appello delle Federazioni al Presidente del Consiglio è disponibile nel sito FISH.

Ocse Pisa

Scuola – Ocse Pisa =
Sottosegretario Miur Peppe De Cristofaro :
Servono cambiamenti e risorse alla scuola pubblica del nostro Paese.
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“I risultati dell’indagine triennale dell’Ocse Pisa (Programme for International Student Assessment), svolta su alunni quindicenni di tutto il mondo, deve rappresentare per la scuola italiana lo stimolo a cambiamenti sempre più urgenti. “
Lo afferma il sottosegretario all’istruzione Peppe De Cristofaro, commentando i dati dell’ultimo rapporto Ocse Pisa
“Il messaggio che arriva – prosegue il sottosegretario –  è la necessità di interventi e di comportamenti per ridurre gli squilibri che ancora attraversano la nostra società, a partire dalla scuola. Diseguaglianze di genere, di area territoriale, di indirizzo di studi che permangono nella loro insostenibilità. Di più, nel constatare il discreto andamento dei nostri studenti nelle discipline matematiche, appare particolarmente preoccupante il ritardo in letteratura e scienze, proprio le discipline che hanno reso unica la storia del nostro Paese.”
“E’ necessario ed urgente – conclude De Cristofaro – realizzare politiche capaci di appassionare alla cultura.”

Scuola torna al centro dell’attenzione

Dl Scuola = on. Nicola Fratoianni (Leu):Un primo passo in avanti, la scuola inizia a tornare  al centro dell’attenzione.Rimangono ancora questioni aperte su cui governo e maggioranza dovranno dare risposte nei prossimi mesi.*****

“Votiamo a favore di questo decreto : è un passo avanti in un settore fondamentale per la crescita e per il futuro del Paese, che negli ultimi 20 anni è stato mortificato e utilizzando come bancomat per pagare i costi della crisi. E gli effetti sono ben evidenti nel tessuto sociale e nella qualità della democrazia.”
Lo ha affermato Nicola Fratoianni di Sinistra Italiana-Leu, prendendo la parola oggi nell’Aula di Montecitorio a nome del gruppo parlamentare di Leu sul Dl Con le misure urgenti in materia di reclutamento del personale scolastico e degli enti di ricerca. 

“Devo però anche dire – ha proseguito il parlamentare di Leu – che ci sono tre questioni aperte, che non hanno trovato risposta definitiva e sufficiente nell’attuale decreto, su cui bisogna lavorare in maniera urgente nei prossimi mesi.Innanzitutto, la platea del precariato storico. Non si può continuare a considerare i precari non meritevoli di accedere al ruolo, e servono quindi canali di ingresso chiari e costanti. In secondo luogo, la vicenda degli ex Lsu e quindi delle internalizzazioni da completare, un percorso che è stato riaperto, nonostante le decisioni scellerate del governo precedente.”“Infine, i test Invalsi – conclude Fratoianni – noi siamo contrari all’obbligatorietà di test inutili, che vedono la netta contrarietà di quasi tutte le organizzazioni studentesche. Bisogna intervenire e ridiscutere queste questioni.”

Lo rende noto l’ufficio stampa di SI-Leu

DATI OCSE

SCUOLA, MANTOVANI (M5S): DA DATI OCSE IMPULSO PER INNOVARE SISTEMA EDUCATIVO

Roma, 3 dic. – “I risultati del rapporto Ocse-Pisa che segnalano il livello insufficiente degli studenti italiani nelle materie STEM (scienza, tecnologia, ingegneria e matematica) deve dare il giusto impulso per innovare il nostro sistema educativo. È grazie a ricerche come questa e all’accurata metodologia di raccolta e valutazione dei dati che possiamo comprendere le ragioni profonde della mancanza di competenze anche molto ricercate nel mondo del lavoro. È importante intervenire fin dalla scuola infanzia, perché molte difficoltà dipendono da metodi educativi poco aggiornati fin dalla scuola dell’infanzia. Inoltre si registra una difficoltà diffusa nell’apprendimento delle scienze a causa di un metodo poco pratico e spesso basato sul nozionismo nelle fasi successive del percorso educativo. Ma il dato forse più sconfortante riguarda le studentesse, che non ambirebbero alle professioni dai livelli retributivi più alti in ambito scientifico. Su questo i dati parlano chiaro: 1 ragazzo su 4 si vede impegnato in professioni scientifiche, ma solo 1 ragazza su 8. E poi bisogna avere l’obiettivo costante di raggiungere un livello educativo uniforme su tutto il territorio nazionale, con investimenti mirati soprattutto al Sud. È importante proseguire nel percorso di ricerca dell’indagine e Ocse-Pisa, perché oltre a fotografare lo stato dell’educazione in Italia, fornisce informazioni preziosissime al legislatore ed alla politica in generale per portare avanti misure di continuo adeguamento del sistema scolastico ed educativo. Su questo fronte ho presentato una mozione trasversale per una nuova metodologia per l’insegnamento di matematica e competenze digitali. C’è molto da fare, rimbocchiamoci tutti le maniche”.
Così in una nota la senatrice del Movimento 5 Stelle Maria Laura Mantovani.

Giornata della Disabilità

da Ansa, 3 novembre 2019

Giornata della Disabilità: i disabili sono oltre 3 milioni. Mattarella: “Sono una risorsa”

Oggi è la Giornata internazionale delle persone con disabilità. Sono tre milioni e centomila in Italia le persone con disabilità, pari al 5,2% della popolazione. Gli anziani sono i più colpiti: quasi un milione e mezzo gli ultra settantacinquenni sono in condizione di disabilità, dei quali 990 mila sono donne. E’ quanto emerge dal rapporto Istat “Conoscere il mondo della disabilità”, in un incontro organizzato dal Cip e dall’Inail, alla presenza del presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, presentato in occasione della Giornata delle persone con disabilità.

Oltre seicentomila persone con limitazioni gravi vivono in una situazione di grande isolamento, senza nessuna rete su cui poter contare in caso di bisogno. Di queste, ben duecentoquattro mila vivono completamente sole. 

Dall’ 1 gennaio 2020 verrà istituito un ufficio permanente per le persone con disabilità a palazzo Chigi: “Sarà uno strumento per coordinare meglio il lavoro delle diverse amministrazioni”. Saranno di 830 milioni nel triennio i fondi accantonati nella nuova legge di bilancio per le misure a sostengo delle persone disabili: lo annuncia il presidente del Consiglio Giuseppe Conte al termine dell’incontro a palazzo Chigi delle Federazioni che rappresentano le persone disabili Fish e Fand. Con lo stanziamento al fondo “partiremo con cautela nel primo anno ma a regime le somme diventeranno cospicue” promette il premier.

In questi anni, verso i disabili, “si sono messi in atto e portati avanti processi inclusivi, ma non è ancora sufficiente, perché i pregiudizi producono, oltre alle barriere fisiche, anche limiti all’accesso all’educazione per tutti, all’occupazione e alla partecipazione”: così il Papa nel Messaggio per la Giornata mondiale delle persone con disabilità. “Incoraggio tutti coloro che lavorano con le persone con disabilità a proseguire in questo importante servizio e impegno, che determina il grado di civiltà di una nazione”, aggiunge.

 “Il nostro Paese ha nei nostri concittadini con disabilità un giacimento di energie, risorse e contributi di cui si priva perché non li mette in condizione di potersi esprimere: è l’obiettivo sociale e politico”. Così il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella. “Da questo rapporto emerge con chiarezza – ha proseguito – che il problema della disabilità non è di assistenza ma soprattutto di sostegno, per consentire l’opportunità di realizzazione” di queste persone. Il presidente cita poi come esempio positivo la Barbie con il volto di Bebe Vio.

Spadafora cita Bebe Vio – “Attraverso lo sport riusciamo a far capire che una cosa vista come un difetto, come un’amputazione o una disabilità, diventa una cosa di cui noi andiamo fieri’: non penso che ci siano parole migliori di quelle della nostra campionessa azzurra Beatrice Vio per celebrare oggi la giornata internazionale dei diritti delle persone con disabilità. Nel tempo infatti, le imprese dei nostri atleti hanno profondamente cambiato l’idea di disabilità. Dando a molti forza e coraggio per vincere la propria battaglia quotidiana”, scrive su Facebook il ministro per le Politiche giovanili e lo Sport, Vincenzo Spadafora, in occasione della Giornata.  

Pancalli, diritti e inclusione per Paese più equo – “Alle istituzioni chiedo di favorire sempre più i percorsi di inclusione e integrazione, alle persone disabili invece di continuare a guardare il bicchiere mezzo pieno. Si può fare di più, stiamo crescendo dal punto di vista dei diritti ma per un Paese più equo e solidale non dobbiamo mollare”. È il doppio messaggio del presidente del Comitato italiano paralimpico Luca Pancalli, a margine della presentazione a Roma del Rapporto Istat ‘Conoscere il mondo della disabilità’ organizzato da Inail e Cip in occasione della Giornata internazionale delle persone con disabilità.

APPROVATO IL DECRETO ISTRUZIONE

VILLANI (M5S): “APPROVATO IL DECRETO ISTRUZIONE,

FINALMENTE UNA PICCONATA AL MURO

DI INDIFFERENZA E PRECARIATO NELLE SCUOLE”

Salerno, 3 Dicembre 2019.

Approvato in Aula il Decreto Istruzione, finalmente diamo le giuste e meritate risposte a tutto il personale, docente e ATA, che lavora giorno dopo giorno accanto ai nostri studenti!

Il decreto Istruzione approvato dal Consiglio dei ministri e arricchito dal lavoro delle commissioni Cultura e Lavoro della Camera vuole rilanciare la scuola. Gli obiettivi principali sono la salvaguardia del merito e la valorizzazione di chi presta servizio da anni nelle strutture scolastiche italiane.  Con il Decreto Istruzione già dal prossimo anno il numero di docenti precari diminuirà sensibilmente, grazie a un concorso straordinario e uno ordinario, ciascuno da 24.000 posti per docenti, dunque per un totale di 48.000 assunzioni.

Tra le altre misure principali del decreto, vi è la possibilità per i vincitori di concorso, agli iscritti in Gae, agli idonei di concorso, di spostarsi, se lo vogliono, su altre Regioni per essere assunti. Previsti anche scuolabus gratis per i bambini più bisognosi, l’abilitazione scientifica estesa a 9 anni. Inoltre, ci saranno circa 9.000 posti in più per assumere chi ne aveva e chi ne ha diritto con il recupero dei posti liberati da Quota 100.  Nel decreto Istruzione, poi, con i nostri emendamenti portiamo a casa risultati fondamentali per i ricercatori e diamo finalmente maggiori tutele ai precari!

Un’altra forte picconata del MoVimento 5 Stelle per buttare giù il muro dell’indifferenza in cui anni e anni di malgoverno hanno rinchiuso il personale del mondo dell’Istruzione” ha dichiarato la Deputata del MoVimento 5 Stelle, Virginia Villani.

ON. VIRGINIA VILLANI – Portavoce alla Camera

XI Commissione Permanente Lavoro Pubblico e Privato

VII Commissione Permanente Cultura, Scienza e Istruzione

Gruppo parlamentareMoVimento 5 Stelle

Rapporto Ocse-Pisa

Rapporto Ocse-Pisa: i risultati bocciano le politiche del sistema scolastico italiano

I risultati dell’indagine Ocse-Pisa 2018, presentati oggi, ci consegnano un quadro desolante del nostro sistema scolastico nel confronto con i dati sugli apprendimenti negli altri paesi dell’area. Nell’indagine condotta su ragazzi di 15 anni, l’Italia ha ottenuto un punteggio inferiore alla media Ocse in lettura e scienze e in linea Ocse in matematica. In sostanza non ci sono miglioramenti rispetto agli scorsi anni, anzi sono dati ancora in negativo e per molti aspetti peggiori rispetto agli anni precedenti. Un divario che aumenta quando l’analisi si focalizza sulla provenienza socio-economica degli studenti.

“La rilevanza di questi dati, così come delle fotografie dell’INVALSI, assume senso quando è capace di determinare le scelte politiche che ne seguono “. A dirlo è Francesco Sinopoli, segretario generale della FLC CGIL. “Sono anni che il rito di queste classifiche si perpetua, senza che nulla si realizzi per riequilibrare le differenze anzi, le diseguaglianze sull’esigibilità del diritto allo studio dei nostri alunni sono aumentate”.

“Il monitoraggio degli apprendimenti è un’operazione che deve servire a ridurre queste differenze, geografiche e sociali, attraverso investimenti seri e mirati dove è necessario, per potenziare e consolidare, continua Sinopoli, ma soprattutto per fornire a tutti un’educazione ed una formazione adeguata”.

“Questi dati, conclude il segretario generale FLC, non condannano le scuole, gli insegnanti e gli alunni, ma l’inerzia della politica che ha smesso da anni di investire sulla scuola, sulla valorizzazione dei docenti e del personale ATA, sulla formazione e su luoghi di apprendimento adeguati per una didattica inclusiva”.

Disabilità e Gare sportive studentesche

Il Ministro Fioramonti: “Vogliamo essere i pionieri dell’integrazione”
La Vice Ministra Ascani: “A scuola garantiti diritti sia in attività curricolari che extra”
Un’unica squadra e nessuna ‘categoria speciale’. Niente più gare separate nelle competizioni sportive per gli studenti. Tutti gli alunni potranno gareggiare e competere assieme. In occasione della Giornata internazionale delle persone con disabilità, il Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca lancia il nuovo progetto tecnico dei Campionati nazionali studenteschi. Il progetto – d’intesa con il Comitato Italiano Paralimpico (CIP) – prevede che gli alunni con disabilità possano gareggiare alla pari dei coetanei. L’iniziativa parte già da questo anno scolastico.

“L’Italia è stata la prima ad abolire le classi speciali e a consentire l’integrazione degli alunni con disabilità nelle classi comuni”, ha spiegato il Ministro Lorenzo Fioramonti. “In occasione della Giornata Internazionale delle persone con disabilità – ha aggiunto – sono felice di condividere la scelta di abolire le ‘categorie speciali’ nelle gare sportive scolastiche. Questa decisione promuove concretamente l’inclusione nelle nostre aule e il valore della partecipazione. Con questo approccio inclusivo possiamo essere dei pionieri e degli innovatori a livello globale”.

Il progetto tecnico dei Campionati nazionali studenteschi è stato anticipato oggi dal Ministro Fioramonti e dalla Vice Ministra Anna Ascani in una conferenza stampa con il Presidente della Federazione Italiana Giuoco Calcio (FIGC), Gabriele Gravina, e con il Commissario Tecnico della Nazionale, Roberto Mancini. Nel corso della conferenza, presso l’Aula Magna del Centro Tecnico Federale di Coverciano, è stato presentato “Valori in Rete”, progetto MIUR-FIGC che ha l’obiettivo di contribuire al potenziamento della pratica sportiva nella formazione degli studenti delle scuole di ogni ordine e grado.

“La scuola italiana – ha dichiarato la Vice Ministra Ascani – si conferma il luogo dell’inclusione per eccellenza nella nostra società: attraverso il Progetto Tecnico dei Campionati Studenteschi abbiamo deciso, d’intesa con il Comitato Italiano Paralimpico, di superare le gare separate per soli studenti con disabilità. Già da quest’anno i giovani sportivi dei nostri istituti, con disabilità o meno, parteciperanno alle stesse gare. E via via, nei prossimi mesi stabiliremo con precisione regole inclusive per tutti e per tutte le competizioni. Il nostro Paese ha eliminato da decenni le cosiddette ‘classi speciali’, nell’inclusione scolastica siamo all’avanguardia. Ma siamo consapevoli che c’è ancora tanto da fare. Sia per le attività curricolari, che per quelle extra. Sono contenta di aver presentato questa importante novità oggi, in occasione della Giornata Mondiale della Disabilità: date come questa ci ricordano che il nostro impegno per garantire i diritti di tutti non deve mai venire meno”.

Il progetto prevede l’abolizione di quattro delle sei ‘categorie speciali’ nell’attività sportiva a scuola. Tutti gli studenti avranno le stesse opportunità di gareggiare in competizioni più eque possibili, compensando i diversi livelli di funzionalità fisica. Negli sport individuali, gli allievi con disabilità concorreranno alla pari con gli altri compagni. Negli sport di squadra saranno invece parte integrante del team. Lo sport inclusivo riguarderà anche la pallacanestro e il calcio a 5 integrati che, per la prima volta, approderanno alle finali nazionali dei Campionati Studenteschi. Per il momento, restano attive le categorie speciali per gli studenti non vedenti e con ridotta mobilità, per l’impossibilità di gareggiare in condizioni di totale eguaglianza con i compagni. Il progetto tecnico ha raccolto il parere favorevole delle principali associazioni che operano nel campo dell’inclusione sociale.

Per l’attività sportiva scolastica a livello territoriale, le risorse finanziarie messe a disposizione per quest’anno scolastico ammontano a 2,7 milioni di euro con un aumento di circa il 70%.

Documenti del Consiglio Nazionale

Documenti approvati all’unanimità da Consiglio nazionale dell’Associazione Nazionale Dirigenti Scolastici relativi alle criticità di inizio anno scolastico

Dalla maxi sanatoria per i prof non abilitati al «bonus merito» per i supplenti: ecco l’Abc del decreto scuola

da Il Sole 24 Ore

di Claudio Tucci

Dalla maxi sanatoria per i precari storici della scuola al “bonus merito” che potrà essere erogato anche ai “supplenti”. Dalle modifiche all’abilitazione scientifica nazionale alla didattica digitale.
Il decreto Scuola, una decina di articoli più le norme di copertura finanziaria, esce da Montecitorio e passa al Senato. Ecco in 21 voci tutte le novità del provvedimento.

Abilitazione scientifica nazionale
Si modifica la riforma Gelmini del 2010 per quanto attiene alla durata dell’abilitazione scientifica nazionale, nonché alla possibilità per le università di procedere alla chiamata nel ruolo di professore di prima e di seconda fascia di soggetti già in servizio nella stessa università e di utilizzare fino a metà delle risorse disponibili per coprire i posti di professore di ruolo per le chiamate a professore di seconda fascia di ricercatori a tempo determinato di tipo B. Nel dettaglio, aumenta (da 6) a 9 anni la durata dell’abilitazione scientifica nazionale.

Acquisti per la ricerca
Il provvedimento prevede che alcune disposizioni relative agli acquisti centralizzati tramite Consip SpA non trovano applicazione per le università statali, le istituzioni di alta formazione artistica, musicale e coreutica (Afam) e per gli enti pubblici di ricerca, in relazione agli acquisti di beni e servizi funzionalmente destinati all’attività di ricerca, al trasferimento tecnologico e alla terza missione.

Assunzioni Dsga
Viene disciplinata una procedura selettiva riservata per la progressione all’area di Direttore dei servizi generali e amministrativi nelle scuole (Dsga) degli assistenti amministrativi di ruolo che abbiano svolto a tempo pieno le funzioni di Dsga per almeno 3 anni scolastici interi, a decorrere dall’a.s. 2011/2012, anche in deroga al possesso del titolo di studio specifico. Le disposizioni danno attuazione a quanto stabilito nell’intesa sottoscritta il 1° ottobre 2019 dal ministro dell’Istruzione con le organizzazioni sindacali.

Bonus merito
Dopo un lungo tira e molla si prevede che il bonus per la valorizzazione del merito del personale docente, inizialmente destinato solo agli insegnanti di ruolo, sia destinato anche ai docenti con contratto a tempo determinato fino al termine delle attività didattiche (30 giugno) o fino al termine dell’anno scolastico (31 agosto).

Concorso anche per docenti di religione cattolica
Il provvedimento autorizza l’avvio di un concorso per la copertura dei posti per l’insegnamento della religione cattolica.

Contenzioso scolastico
Arriva una disciplina a regime in materia di esecuzione dei provvedimenti giurisdizionali che comportino la decadenza dei contratti di lavoro di docenti stipulati presso le istituzioni scolastiche statali, disponendo, in particolare, che, nel caso in cui gli stessi provvedimenti intervengano dopo il ventesimo giorno dall’inizio delle lezioni, i contratti di lavoro a tempo indeterminato o determinato in decadenza sono trasformati in contratti a tempo determinato. Inoltre, stabilisce che, ai fini del riconoscimento della nuova prestazione di assicurazione sociale per l’impiego (Naspi), i periodi di servizio resi dai docenti di cui sopra si considerano a tempo determinato.

Didattica digitale
Si prevede l’acquisizione, da parte del personale docente, di competenze relative alle metodologie e tecnologie della didattica digitale e della programmazione informatica (coding). In particolare, la norma dispone che le competenze sopra indicate sono acquisite nei corsi di laurea in scienze della formazione primaria – finalizzati all’insegnamento nella scuola dell’infanzia e nella scuola primaria – e nell’ambito delle metodologie e tecnologie didattiche da acquisire ai fini del conseguimento dei 24 crediti formativi universitari o accademici (Cfu/Cfa) che rappresentano uno dei requisiti per l’accesso al concorso relativamente ai posti di docente e di insegnante tecnico-pratico nella scuola secondaria – ovvero durante il periodo di formazione e prova del personale docente. I settori scientifico-disciplinari all’interno dei quali sono acquisiti i Cfu/Cfa relativi alle competenze indicate, nonché i relativi obiettivi formativi, sono individuati con decreto del ministro dell’Istruzione.

Educazione civica
Il testo dispone che l’introduzione dell’insegnamento dell’educazione civica – il cui avvio è slittato a settembre 2020 – non determina l’incremento della dotazione organica complessiva, né l’adeguamento dell’organico dell’autonomia alle situazioni di fatto oltre i limiti del contingente previsto.

Enti pubblici di ricerca
La norma reca disposizioni specifiche per gli enti pubblici di ricerca di cui al d.lgs. 218/201660, ai fini dell’applicazione della disciplina transitoria di carattere generale che consente l’assunzione a tempo indeterminato di dipendenti che abbiano rapporti a termine con pubbliche amministrazioni. Sono, inoltre, previste disposizioni per il personale che presta la propria attività temporanea presso tali enti.

Fondo funzionamento scuola
Per il 2019 viene incrementato di euro 8,426 milioni il Fondo per il funzionamento delle istituzioni scolastiche.

Gruppi per l’inclusione degli studenti con disabilità
Viene stabilito che i componenti dei Gruppi per l’inclusione territoriale degli studenti con disabilità (Git) non sono più esonerati dalle attività didattiche.

Più ispettori
Il provvedimento autorizza il Miur a bandire un concorso per l’assunzione, a decorrere da gennaio 2021, di 59 dirigenti tecnici e, a decorrere dal 2023, di ulteriori 87 dirigenti tecnici, recando, al contempo, un’autorizzazione di spesa per lo svolgimento del concorso. Nelle more dello svolgimento della procedura concorsuale, rifinanzia l’autorizzazione di spesa prevista dalla legge 107/2015 per consentire l’attribuzione fino al 2020 di incarichi temporanei di livello dirigenziale non generale di durata non superiore a tre anni per le funzioni ispettive.

Maxi sanatoria per i precari storici
Entro l’anno si autorizza il Miur a bandire una procedura straordinaria per stabilizzare circa 24mila docenti precari, con alle spalle almeno tre anni di servizio in cattedra. La selezione è molto semplificata: uno scritto al pc, composto da quesiti a risposta multipla, che si supera con un punteggio minimo di 7/10. Dopo di che si forma una in ogni regione una graduatoria di vincitori, risultante dal punteggio dello scritto e dalla valutazione dei titoli. Durante il periodo di formazione iniziale e prova, si acquisiscono i 24 Cfu, a carico dello Stato. Poi si fa una lezione orale, che si supera anche qui con 7/10.

Norma “taglia supplenze”
Si prevede che dal prossimo settembre (anno scolastico 2020/2021) per la copertura in ciascuna regione, dei posti vacanti e disponibili di personale docente ed educativo che residuano dopo le consuete operazioni di immissione in ruolo, incluse quelle dei vincitori della procedura straordinaria prevista da questo decreto, si procede, su istanza degli interessati, mediante scorrimento delle graduatorie di altre regioni o province. La domanda deve essere presentata esclusivamente tramite il sistema informativo del Miur.

Nuove assunzioni in corso d’anno
Si prevede l’immissione in ruolo, in via straordinaria, di personale scolastico a tempo indeterminato, su posti vacanti e disponibili, a valere sulle facoltà assunzionali non utilizzate per l’a.s. 2019/2020. La nomina ha decorrenza giuridica dal 1° settembre 2019 e decorrenza economica dalla presa di servizio, che avviene nell’a.s. 2020/2021. I soggetti interessati da tale previsione scelgono la provincia e la sede di assegnazione con priorità rispetto alle ordinarie operazioni di mobilità e di immissione in ruolo da disporre per lo stesso a.s. 2020/2021.

Procedura concorsi presidi
Concorsi per dirigenti scolastici, si cambia. Il corso-concorso selettivo di formazione viene sostituito con un concorso selettivo per titoli ed esami. Resta fermo che al concorso possono partecipare i docenti e il personale educativo delle istituzioni statali in possesso di diploma di laurea magistrale o di laurea conseguita in base al previgente ordinamento, che abbiano maturato un’anzianità complessiva nel ruolo di appartenenza di almeno 5 anni. Resta, altresì, fermo che i candidati devono pagare un contributo per le spese della procedura concorsuale e che il concorso comprende una eventuale prova preselettiva, una o più prove scritte e una prova orale, cui segue la valutazione dei titoli. Si precisa ora che le prove scritte e la prova orale sono superate con il punteggio, in ciascuna prova, di almeno 7/10 o equivalente.

Scuole infanzia paritarie
Si prevede, in via transitoria, l’attivazione di un supporto educativo temporaneo nelle scuole dell’infanzia paritarie che non riescano a reperire, per le sostituzioni, personale docente abilitato.

Servizio di trasporto scolastico
Il decreto consente la riduzione o l’azzeramento della quota corrisposta dalle famiglie per i servizi di trasporto scolastico rispetto ai costi sostenuti dall’ente locale, in relazione alle condizioni della famiglia e sulla base di delibera motivata, nel rispetto dell’equilibrio di bilancio.

Stabilizzazione addetti alle pulizie
Viene modificata, anzitutto, la disciplina relativa alla stabilizzazione nel profilo di collaboratore scolastico del personale delle imprese di pulizia assunto a tempo indeterminato e impegnato nell’erogazione dei medesimi servizi per almeno 10 anni, anche non continuativi, purché inclusivi del 2018 e del 2019. In particolare, differisce (dal 1° gennaio) al 1° marzo 2020 il termine a partire dal quale i servizi possono essere erogati esclusivamente da parte di personale dipendente appartenente al profilo di collaboratore scolastico, e sostituisce alla procedura selettiva per titoli e colloquio una prima procedura selettiva per soli titoli. Inoltre, per la copertura dei posti eventualmente residuati all’esito della procedura selettiva, prevede ulteriori attività, nonché una procedura di mobilità straordinaria per l’a.s. 2020/2021, e una seconda procedura selettiva per soli titoli riservata al medesimo personale, ma con un requisito di almeno 5 anni di servizio, che può essere svolto in questo caso anche a tempo determinato.

Supplenze d’istituto, arrivano nuove graduatorie
Il provvedimento prevede la costituzione di nuove graduatorie provinciali da utilizzare per il conferimento delle supplenze annuali e di quelle fino al termine delle attività didattiche. Inoltre, differisce (dall’a.s. 2019/2020) all’a.s. 2022/2023 il termine a decorrere dal quale l’inserimento nelle graduatorie di circolo e di istituto può avvenire esclusivamente a seguito del conseguimento del titolo di abilitazione e reca indirizzi per l’aggiornamento delle stesse per posto comune nella scuola secondaria per il prossimo triennio scolastico.

Utilizzo docenti scuola da parte delle università
La norma riduce, per il 2019, (da euro 25,8 milioni) a euro 12,3 milioni il limite di spesa connesso all’utilizzo da parte delle università di docenti in servizio presso istituzioni scolastiche.

Ecco tutte le categorie di precari salvate (o quasi) dal decreto

da Il Sole 24 Ore

di Eugenio Bruno

Con il sì della Camera il Decreto Scuola passa al Senato per il via libera definitivo. In una versione extralarge rispetto a quella che è stata approvata dal Consiglio dei ministri del 10 ottobre e che è approdata – dopo una fitta interlocuzione con il Quirinale – sulla Gazzetta Ufficiale del 29 ottobre. Vediamo quali sono le categorie di precari salvate (o quasi) dal provvedimento.

Prof con 3 anni di servizio nelle scuole statali
Accanto a un concorso ordinario da 24mila posti destinato ai prof abilitati, il decreto ne prevede anche uno straordinario (sempre da 24mila posti) per i docenti senza abilitazione con 3 anni di servizio alle spalle nelle scuole statali tra il 2008/2009 e il 2019/2020. Chi supera il concorso è assunto; chi ottiene almeno 7/10 allo scritto può ottenere comunque l’abilitazione purché abbia avuto nel frattempo una supplenza fino al 30 giugno o al 31 agosto.

Docenti con 3 anni di servizio in progetti anti-dispersione
Durante l’esame in commissione alla Camera la facoltà di partecipare al concorso straordinario è stata estesa ai docenti precari che, ai fini dei 3 anni di servizio, sono stati impegnati in progetti regionali di formazione che prevedono attività di carattere straordinario, anche ai fini dell’adempimento dell’obbligo scolastico.

Insegnanti con 3 anni di servizio nelle paritarie
I docenti che hanno svolto i 3 anni di servizio tra il 2008/2009 e il 2019/2020 in un istituto paritario anziché in uno statale possono concorrere solo all’abilitazione, previo superamento di una prova scritta con 7/10 e purché abbiano conseguito i 24 Cfu richiesti dalla legge.

Professori con 3 anni di servizio nell’istruzione e formazione professionale
Sempre in commissione la possibilità di concorrere all’abilitazione è stata estesa anche ai docenti che hanno svolto i 3 anni di servizio tra il 2008/2009 e il 2019/2020 in un percorso di istruzione e formazione professionale (che fa capo alle regioni).

Precari che maturano il terzo anno di servizio nel 2019/2020
Al concorso straordinario da 24mila posti possono partecipare anche i precari che maturano il terzo anno di servizio nel 2019/2020. Ma soltanto con riserva e anche se il servizio è stato svolto in deroga sul sostegno.

Docenti in attesa di specializzazione sul sostegno
Al concorso ordinario e al concorso straordinario possono partecipare –esclusivamente in deroga – anche i 14mila iscritti al quarto ciclo di Tfa. A patto però che conseguano la specializzazione sul sostegno entro il 31 luglio 2020.

Insegnanti di religione
Un articolo aggiunto ex novo in commissione autorizza il Miur a bandire, per la prima volta dal 2004, un concorso per insegnanti di religione cattolica da assumere sui posti che risulteranno disponibili dall’anno scolastico 2020/2021 al 2022/2023. La selezione dovrà svolgersi entro il 2020.

Addetti alle pulizie nelle scuole
Sono 11.263 gli addetti alle pulizie nelle scuole con 10 anni di servizio alle spalle (anche non continuativi, purché inclusivi del 2018 e del 2019) che possono concorrere a un posto da collaboratore scolastico. A partire dal 1° marzo e non più dal 1° gennaio come previsto in origine. Dopo un percorso di mobilità straordinaria potrà essere bandito un secondo concorso per chi ha solo 5 anni di servizio.

Capi segreteria facenti funzione
Per gli assistenti amministrativi assistenti di ruolo (senza laurea) che hanno svolto a tempo pieno le funzioni di direttore Dsga per almeno 3 anni scolastici interi, a decorrere dall’a.s. 2011/2012, può arrivare la promozione sul campo a Dsga. Ma solo in subordine dopo i vincitori del concorso da 2.004 posti banditi nel 2018.

Collaboratori scolastici di Palermo
In commissione è stata aggiunto lo scorrimento della graduatoria per 45 posti da collaboratore scolastico nelle scuole di Palermo a seguito del subentro dello Stato nei compiti degli enti locali.

Competenze digitali: indispensabili per 7 lavoratori su 10

da Il Sole 24 Ore

di Redazione Scuola

Le competenze digitali sono requisito fondamentale per il 70% delle figure professionali ricercate nel 2018, configurandosi come un requisito di base “indispensabile” per l’ingresso nel mondo del lavoro. È quanto emerge dal “Rapporto competenze digitali” del Sistema informativo Excelsior di Unioncamere e Anpal, discusso a Job&Orienta.

Ma le e-skills non sono solo una competenza importante per le imprese che si occupano di digitale e informatica: rappresentano un requisito spendibile in modo trasversale in tutti i comparti che si preparano a fronteggiare la Digital transformation, riguardando anche le figure più tradizionali. E i professionisti più difficili da trovare sono quelli che uniscono le competenze digitali con la formazione tradizionale: tecnici programmatori, ingegneri chimici, petroliferi e dei materiali, matematici, statistici, installatori, manutentori e riparatori di apparecchiature informatiche.

Tra i laureati under 29 quelli che vedono la maggior richiesta di e-skills sono: laureati in statistica, in ingegneria civile e ambientale, scienze matematiche, fisiche e naturali, agraria; tra i diplomati under 29, invece, quelli che provengono da percorsi di grafica e comunicazione, produzione e manutenzione industriale e artigianale, meccanica, meccatronica ed energia.

Continuano a risultare numerose, naturalmente, le professioni digital emergenti, tra cui data scientist, big data analyst, cyber security expert, business intelligence analyst, e web marketing manager.

E se la veloce evoluzione porta con sé nuovi mestieri e specializzazioni e chiede competenze digitali, spetta al mondo della formazione preparare i giovani e raccogliere queste sfide e insieme opportunità. Allo stesso tempo, questa trasformazione impone inevitabilmente un cambiamento di rotta anche nelle modalità della didattica e dell’orientamento. Una necessità recepita dal Miur che, nel 2016, ha approvato le 35 azioni del Piano nazionale Scuola digitale, illustrato a Job&Orienta presso uno stand dedicato. I punti spaziano dal registro elettronico al profilo digitale per ogni studente e docente, dalla creazione di una research unit per le competenze digitali nel 21° secolo all’apertura di spazi per l’alfabetizzazione digitale all’interno delle biblioteche scolastiche.

È sotto gli occhi di tutti, d’altro canto, che se per le istituzioni e le aziende la corsa al digitale è una sfida da cogliere, per i giovanissimi è anzi tutto una capacità innata. Sabato 30 novembre, a Job&Orienta, ne ha parlato Valentina Aprea, componente della Commissione Cultura, scienza e istruzione della Camera dei Deputati, autrice del recente libro “La scuola dei Centennials”. «L’ultima generazione ad affacciarsi al mondo della scuola» spiega Aprea «è quella dei centennials. Una generazione nata e cresciuta utilizzando internet, smartphone, tablet. Per molti di loro costruire robot a undici anni, essere imprenditori a sedici, inventare un satellite a diciassette, imparare l’inglese quasi da autodidatti, è diventato semplice. I centennials non hanno conosciuto un mondo predigitalizzato, ed è quindi assurdo chiedere loro di affrontare il percorso scolastico in maniera tradizionale. Quella digitale è la quarta competenza a cui formare i nostri ragazzi, dopo leggere, scrivere e “far di conto”».

Ma le scuole hanno già iniziato a cavalcare il cambiamento, con progetti innovativi in grado di conquistare riconoscimenti a livello anche internazionale. Alcuni tra i migliori, a Job&Orienta, hanno trovato spazio all’isola dell’innovazione: progetti in cui scuola e innovazione si fondono e danno vita a esperienze di didattica digitale, avanguardie educative, potenziamento delle lingue e internazionalizzazione. Tra queste spicca il progetto dei ragazzi del liceo salesiano “Don Bosco” di Verona, campioni del mondo di robotica con Wemit, un innovativo sistema per il lavaggio dei vestiti degli astronauti (cambiati di rado e poi dispersi nello spazio) in assenza di gravità e senza acqua. La soluzione, che è stata ideata, realizzata e brevettata, potrebbe trovare applicazioni anche in ambito industriale e sanitario.

Gli istituti milanesi “Ungaretti” e “De Amicis” partecipano invece al programma “Apple Distinguished school” che incarna la vision di Apple sul ruolo della tecnologia nell’apprendimento. A Job&Orienta hanno portato il primo una dimostrazione sull’uso di giochi didattici nella scuola primaria e il secondo sull’utilizzo del coding per realizzare app per il sistema operativo Ios.

Hanno già abbracciato con slancio la via dell’innovazione anche gli Istituti tecnici superiori (Its), con il programma del Miur “Its 4.0”, avviato in partnership con il Dipartimento di Management dell’Università Ca’ Foscari Venezia. Tra i progetti d’eccellenza: “Sustainfashionable car” (Its per le Nuove tecnologie per il made in Italy di Biella), un corredo di interni per auto realizzati con materiali completamente riciclati; “Safe@Home” (Its per le Nuove tecnologie della vita “A.Volta”, Trieste), un prototipo di casa che, grazie a sensori e a una piattaforma cloud, garantisce la continuità assistenziale delle persone con decadimento cognitivo; “Deep Field” (Its Cuccovillo di Bari), un sistema informatico che acquisisce dati sull’umidità del terreno e gestisce in autonomia la quantità di acqua da fornire al suolo, favorendo il benessere della pianta e il risparmio idrico.

Maturità 2020: peso diverso per alternanza e test Invalsi

da Il Sole 24 Ore
di Eu. B. e Cl. T.

Alla maturità di giugno 2020 Invalsi e alternanza, tornati requisiti di ammissione obbligatori, avranno un “peso” diverso.

Le prove standardizzate di italiano, matematica e inglese – che lo scorso anno, sganciate dall’esame di Stato, sono state svolte da oltre il 95% degli studenti – sono in calendario, quest’anno, dal 2 al 31 marzo 2020. Ebbene, i circa 500mila studenti che attualmente frequentano la quinta superiore, per essere ammessi alla maturità, dovranno solo «partecipare» a questi test, a prescindere quindi dal giudizio ottenuto. Che non influenzerà, pertanto, l’accesso agli esami; nè tanto meno peserà sul voto finale. A differenza invece della scuola-lavoro, oggi ri-nominata «Percorsi per le competenze trasversali e per l’orientamento». In primo luogo, i ragazzi, sempre per sedersi alla maturità 2020, dovranno, obbligatoriamente, aver svolto le ore minime di formazione “sul campo” nel triennio, vale a dire almeno 90 ore nei licei, almeno 150 nei tecnici, almeno 210 nei professionali. L’alternanza, poi, varrà – come lo scorso anno – anche all’esame vero e proprio, in particolare al colloquio orale (dove invece scompaiono le buste). In questa sede, i ragazzi dovranno relazionare sull’esperienza “on the job” svolta attraverso una breve relazione o un elaborato multimediale.

Per la vice ministra Pd dell’Istruzione, Anna Ascani, il ritorno di Invalsi e alternanza come requisiti di accesso alla maturità, «è una prova di serietà e responsabilità – spiega al Sole 24 Ore -. Le prove Invalsi non incideranno sul voto dell’esame; e, a mio avviso, debbono essere utilizzate come indicatore per misurare, in generale, il sistema scolastico. Sono utili cioè per conoscere punti di forza e di debolezza; e in quest’ultimo caso, possono aiutare il ministero a mettere in campo azioni di accompagnamento a vantaggio dei singoli istituti più in difficoltà».

Ci sarà un ripensamento delle prove? «Al momento direi di no – ha risposto Ascani -. Peraltro, lo stesso Invalsi, in questi anni, ha fatto un lavoro per far evolvere lo strumento».

Quanto alla scuola-lavoro, ha poi aggiunto la vice ministra del Miur, «sono consapevole che rappresenti un tema divisivo all’interno del governo. Auspico tuttavia un aumento di ore e fondi almeno nei tecnici e professionali. Del resto, le nuove linee guida consegnate agli istituti servono innanzitutto a chiarire che non si tratta di snaturare la scuola o di chiedere alle imprese di fare scuola. Si tratta di dare ai ragazzi la possibilità di comunicare con il mondo esterno. E, al tempo stesso, di dare la possibilità alle imprese di conoscere quello che si fa a scuola».

Tornando all’Invalsi, la scelta di garantire le prove per tutti è apprezzata dal dg dell’Istituto, Paolo Mazzoli: «Potrà favorire la disponibilità di dati, precisi e completi, riguardanti gli studenti e le scuole più deboli – ha sottolineato -. Da alcune proiezioni svolte da Invalsi è risultato infatti che, anche in presenza di una partecipazione molto elevata, intorno al 95%, la quota di studenti che non hanno partecipato alle prove è costituita prevalentemente da studenti e scuole con forti criticità che è quindi importante individuare con precisione. In questo modo sarà possibile intervenire, a qualsiasi livello, in modo mirato e appropriato evitando di disperdere risorse».

Formazione obbligatoria docenti, ecco gli argomenti e i soldi alle scuole per il 2019/20

da Orizzontescuola

di redazione

Formazione docenti, ATA e personale educativo: il 19 novembre è stato sottoscritta l’Ipotesi di Contratto Collettivo Nazionale Integrativo (CCNI) con i criteri generali di ripartizione delle risorse per gli anni scolastici 2019/20, 2020/21, 2021/22.

Soldi alle scuole

Nelle more della registrazione del CCNI e della conseguente definizione del Piano triennale di formazione docenti (2019-2022) ai sensi dell’art.1 comma 124 della L.107/2015 il Miur sta procedendo  all’assegnazione delle risorse finanziarie della formazione per l’a.s. 2019-2020,  anche al fine di assicurare la necessaria continuità delle iniziative formative in servizio per gli insegnanti.

Il 60% delle risorse finanziarie disponibili sarà assegnata invece dalle scuole polo direttamente ad ogni istituto scolastico, per le esigenze di formazione autonomamente deliberate dalle scuole.

Tematiche per la formazione dei docenti nell’a.s. 2019/20

a) educazione civica con particolare riguardo alla conoscenza della Costituzione e alla cultura della sostenibilità (Legge 92/2019);
b) discipline scientifico-tecnologiche (STEM);
c) nuova organizzazione didattica dell’istruzione professionale (D.I. 92/2018);
d) modalità e procedure della valutazione formativa e sistema degli Esami di Stato (D.lgs. 62/2017);
e) realizzazione del sistema educativo integrato dalla nascita fino ai 6 anni (D.lgs. 65/2017);
f) linee guida per i percorsi per le competenze trasversali e di orientamento (D.M.774/2019)
g) contrasto alla dispersione e all’insuccesso formativo;
h) obblighi in materia di sicurezza e adempimenti della Pubblica Amministrazione (privacy, trasparenza, ecc.).

Sono importanti anche

i) l’inclusione degli alunni con Bes, DSA e disabilità (D.Lgs. 66/2017 e 96/2019);
j) il Piano nazionale Scuola Digitale, con particolare riferimento alla cittadinanza digitale.

Per queste ultime aree tematiche sono in corso di assegnazione specifiche risorse dedicate che dovranno essere adeguatamente considerate in sede di programmazione coordinate delle iniziative.

Come saranno organizzate le attività

Le modalità possono essere

a) organizzazione diretta di attività formative da parte dell’istituto, anche in modalità autoformazione e ricerca didattica strutturata;
b) organizzazione coordinata con altre scuole di iniziative formative di rete (per tipologie specifiche di approfondimento);
c) partecipazione ad iniziative formative di carattere nazionale promosse dall’Amministrazione scolastica, tramite le scuole polo della formazione;
d) la libera iniziativa dei singoli insegnanti, attraverso l’utilizzo dell’apposita card del docente.

Le risorse per regione

La nota Miur sulle attività di formazione dei docenti per l’a.s. 2019/20

Sciopero docenti: comunicare preventiva adesione, precettazione, informativa alle famiglie su percentuali sigla sindacale

da Orizzontescuola

di redazione

Sciopero docenti e ATA: si è svolto all’ARAN un importante incontro in cui sono stati chiariti alcuni punti. Tutti i sindacati rappresentativi hanno mostrato contrarietà all’ipotesi di precettare un certo numero di docenti.

Precettazione docenti

In occasione dello sciopero l’ARAN vorrebbe imporre il “contingente minimo”, ossia un numero di docenti da precettare per svolgere i servizi minimi essenziali.

Comunicazione preventiva adesione allo sciopero

In questo caso sembra che ARAN e sindacati abbiano trovato un punto di accordo. La dichiarazione dovrà essere facoltativa.

Comunicazioni alle famiglie

L’ARAN aveva proposto che i Dirigenti Scolastici fornissero alle famiglie “l’indicazione delle organizzazioni sindacali che hanno proclamato l’azione di sciopero, le motivazioni poste a base della vertenza, unitamente ai dati relativi alle percentuali di voti, in rapporto al totale degli aventi diritto al voto, ottenuti da tali organizzazioni sindacali nelle ultime elezioni delle RSU, nonché alle percentuali di adesione registrate, a livello di istituzione scolastica, nel corso di tutte le astensioni proclamate nell’anno scolastico in corso ed in quello precedente, con l’indicazione delle sigle sindacali che hanno indetto tali astensioni o vi hanno aderito”.

Al tavolo di discussione sembra si sia trovato l’accordo per comunicare solo le astensioni proclamate nell´anno in corso e in quello precedente.

La necessità dell’ARAN nasce dal fatto che le proclamazioni di sciopero nella scuola in un anno scolastico sono numerose. Negli ultimi anni però la partecipazione massiccia è avvenuta sporadicamente, mentre le famiglie di fronte a proclamazioni ripetute di scioperi sono in spesso in difficoltà per l’organizzazione.