Bonus mobili, lavori in condominio, fondi pensione: i nuovi dati nel 730

da Il Sole 24 Ore

Bonus mobili, lavori in condominio, fondi pensione: i nuovi dati nel 730

di Giovanni Parente

Più dati e più precisi. La dichiarazione dei redditi precompilata si avvia a spegnere le tre candeline nel 2018 con un nuovo pacchetto di informazioni maggiormente dettagliato rispetto agli anni precedenti. A partire dal bonus mobili, passando per la cessione del credito per i lavori di ristrutturazione o di risparmio energetico su parti comuni degli edifici condominiali fino ad arrivare alle pensioni complementari e ai rimborsi di spese mediche. È l’effetto dell’aggiornamento delle modalità di trasmissione delle informazioni messo a punto dall’agenzia delle Entrate. A questo obiettivo di una maggiore completezza delle comunicazioni, si aggiungono poi per la prima volta: le spese sostenute per l’iscrizione e la frequenza di asili nido e le erogazioni liberali che saranno comunicate dagli enti del Terzo settore ma solo in via facoltativa (non c’è un obbligo, quindi). Vediamo meglio nel dettaglio.

Asili nido

Accanto a queste novità di dettaglio, ne arrivano altre più sostanziali. Con la pubblicazione in «Gazzetta Ufficiale» del decreto del ministero dell’Economia , diventa pienamente operativa la nuova comunicazione sugli asili nido. Così entro il prossimo 28 febbraio le strutture interessate dovranno trasmettere all’Anagrafe tributaria i dati relativi alle spese sostenute nell’anno precedente dai genitori, con riferimento a ciascun figlio iscritto all’asilo nido, per il pagamento di rette relative alla frequenza dell’asilo nido e di rette per i servizi formativi infantili. Si tratta di un mondo che conta, secondo gli ultimi dati disponibili dell’Istat aggiornati all’anno educativo 2014/2015, 13.262 strutture mentre i bambini iscritti negli asili nido e nei servizi integrativi per la prima infanzia comunali o privati convenzionati sono stati 197.328.

La detrazione del 19% spetta per le spese sostenute dai genitori per pagare le rette relative alla frequenza di asili nido – pubblici o privati – per un importo complessivamente non superiore a 632 euro annui per ogni figlio fiscalmente a carico. Ma fiscale è incompatibile con il bonus asili nido che viene erogato dall’Inps: quindi chi ha scelto quest’ultimo non può sfruttare lo sconto fiscale in dichiarazione dei redditi.

L’acquisto di mobili con bonifico

Per distinguere meglio e quindi avere un dato più preciso precaricato nel modello 730 – o almeno nel foglio informativo che accompagna la precompilata – è stata prevista una causale a parte nella comunicazione a carico degli intermediari bancari per mobili e arredi pagati con bonifico per i quali si ha diritto alla detrazione fiscale del 50% qualora, però, siano stati effettuati lavori di ristrutturazione che danno diritto sempre allo sconto Irpef.

La cessione del credito per lavori condominiali
Altra informazione aggiuntiva che potrebbe conoscere la precompilata 2018 è quella se il contribuente ha deciso di avvalersi della cessione del credito che gli spettava per le spese di ristrutturazione o di risparmio energetico su parti comuni di lavori condominiali. Anche in questo caso con l’aggiornamento delle regole di trasmissione, a carico degli amministratori di condominio, il dato dovrebbe essere distinto e quindi il Fisco potrebbe tenerne conto nell’elaborazione della precompilata.

Pensioni integrative e rimborsi sanitari
Anche su pensioni integrative e rimborsi sanitari l’obiettivo è arrivare a dati più precisi. Sul primo fronte, debutta l’obbligo di comunicare da parte degli operatori del settore anche il dato relativo al codice fiscale del contribuente che ha sostenuto la spesa, se diverso dalla persona iscritta alla forma di previdenza complementare. Sul secondo fronte, invece, arriva anche l’informazione dei contributi detraibili, anziché quelli deducibili, ricevuti dai soggetti che erogano rimborsi delle spese sanitarie.

Le donazioni al Terzo settore

Altra novità di rilievo è rappresentata dalla possibile presenza nella dichiarazione precompilata delle erogazioni liberali al Terzo settore che danno diritto a deduzioni e detrazioni. Possibile perché per ora la comunicazione è solo facoltativa e quindi non si applicano sanzioni (si vedrà in futuro se la sperimentalità potrà essere superata o meno). I soggetti del non profit comunicheranno entro il 28 febbraio l’ammontare delle erogazioni liberali effettuate l’anno precedente tramite banca o ufficio postale ovvero mediante gli altri sistemi di pagamento tracciabili, con l’indicazione dei dati identificativi dei soggetti eroganti. Questo, di fatto, rappresenta una limitazione per evitare di gravare con un ulteriore adempimento anche piccoli soggetti per donazioni di importo ridotto e quindi scarsamente significativo per la dichiarazione precompilata.