DIRIGENTI NO PORTFOLIO

DIRIGENTI NO PORTFOLIO: NESSUNA SCHEDATURA DEI REPROBI. E QUALCHE SPIRAGLIO DI LUCE ALL’ORIZZONTE

 

Sia pure con un ragionamento tortuoso e non privo di imbarazzi, l’Amministrazione, nell’incontro specifico chiesto da DIRIGENTISCUOLA, ha dovuto ammettere la non obbligatorietà della compilazione del Portfolio e sue proliferanti appendici per chi ha rifiutato il dispositivo messo a punto dalla Direttiva 36/16 e del tutto distonico rispetto alle prescrizioni di legge, che si propongono, semplicemente, di rilevare sia i comportamenti organizzativo-gestionali che il grado di raggiungimento degli obiettivi codificati nel provvedimento d’incarico e nella diretta disponibilità del soggetto valutato: come per tutti i dirigenti pubblici, inclusi i pari livello dirigenti amministrativi e tecnici del medesimo datore di lavoro.

Dunque, ci è stato assicurato che non sarà operata nessuna schedatura a stigmatizzare la disobbedienza degli oltre 2.000 colleghi resisi indisponibili a fungere da cavia per prolungare artificiosamente la vita di quell’ectoplasma pomposamente denominato Sistema di valutazione della dirigenza scolastica, che progressivamente:

  • è stato convertito in una solipsistica narrazione da parte dei destinatari. O di chi per loro;
  • è stato svincolato da ogni legame con la retribuzione di risultato;
  • è stato depauperato, contra legem, di ogni differenziazione classificatoria del merito, sia in positivo che – per elementare nesso logico – in negativo, secondo le graduazioni figuranti nell’art. 21 del D. Lgs. 165/01;
  • è stato oggetto di proroga dei termini e di integrazione degli obiettivi regionali in corso d’opera;
  • è stato pertanto svilito in un’ulteriore improduttiva molestia burocratica.

Di più, a conclusione del predetto incontro, l’Amministrazione ha dato mostra di volersi confrontare con la proposta di DIRIGENTISCUOLA, già consegnatale in un corposo documento tecnico, di una valutazione seria di una dirigenza vera: vale a dire conforme a legge, analoga a quella cui è sottoposta la restante dirigenza pubblica; che – giova ripeterlo – si propone di verificare il raggiungimento degli obiettivi e l’appropriatezza dei comportamenti organizzativi, gli uni e gli altri formalizzati in anticipo nel provvedimento d’incarico, contenuti in un’unica scheda e lasciando all’interessato la libertà di allegare la ritenuta documentazione significativa che li comprovi. Senza compilazione di portfolii e suoi ingombranti ammennicoli, né visite di nuclei e colloqui via skype, né assistenze tutoriali.

Si è pertanto più che pronti a verificarne la sua reale volontà. Ancor prima delle futuribili nuove convocazioni dell’apposito Osservatorio.