La strategia nazionale di educazione finanziaria per i CPIA

da Tuttoscuola

La strategia nazionale di educazione finanziaria per i CPIA

Le Linee Guida del progetto Progetto EduFinCPIA, inviate lo scorso 8 febbraio agli Uffici scolastici regionali, sono finalizzate a favorire e sostenere l’attivazione di “Percorsi di Garanzia delle Competenze” destinati alla popolazione adulta in età lavorativa per l’acquisizione di competenze di base trasversali, tra cui l’alfabetizzazione finanziaria.

Il progetto EDUFIN avviato nell’AS 2016-2017 su proposta della Rete nazionale dei CPIA-RIDAP con l’ambizioso obiettivo di contrastare il deficit formativo della popolazione adulta in materia di educazione finanziaria, coinvolge nel corrente anno scolastico 90 dei 128 CPIA attivi su tutto il territorio nazionale. Nel decorso dell’anno scolastico 14 CPIA hanno erogato percorsi specifici di educazione finanziaria coinvolgendo in totale 389 studenti adulti e giovani-adulti.

La financial literacy è un fattore importante per “la stabilità economica e finanziaria e per lo sviluppo, come conferma anche la recente adozione da parte del G20 dei principi OCSE/INFE “High-level Principles on National Strategies for Financial Education” (G20, 2012; OCSE INFE, 2012)”.

Il progetto intende favorire l’avvio graduale nel sistema di istruzione degli adulti di quanto previsto dalla Legge 13 luglio 2015, n. 107 (art. 1, comma 7, lett. d) nella prospettiva delineata dalla legge 17 febbraio 2017, n. 15 (art.24 bis), in modo da rendere sistematica ed organica l’educazione finanziaria nei percorsi di istruzione degli adulti e superare le criticità evidenziate nella recente rilevazione delle Autorità di vigilanza.

Le Linee Guida del progetto Progetto EduFinCPIA” chiosa il dirigente tecnico Sebastian Amelio, coordinatore del Comitato Tecnico Nazionale per la promozione dell’Educazione Finanziaria nei CPIA, “intendono dare sistematicità e organicità alla realizzazione dei percorsi di educazione finanziaria nei CPIA al fine di contrastare il deficit formativo della popolazione adulta in materia di educazione finanziaria”.

Non si tratta solo di garantire ad adulti – conclude il dirigente tecnico Sebastian – la capacità di portare a compimento ed esattezza semplici operazioni di natura finanziaria, ma di condurli, lungo tutto il corso della vita, a conoscenze più adeguate anche nel campo economicofinanziario e previdenziale in modo da garantire loro le condizioni per un esercizio attivo e responsabile della cittadinanza”.

Un aspetto particolarmente interessante riguarda la possibilità che i CPIA hanno di destinare una quota parte delle risorse ricevute per realizzare percorsi di alfabetizzazione finanziaria destinati anche alle insegnanti, in particolar modo madri, delle scuole di ogni ordine e grado. L’elemento dirimente di questa ipotesi progettuale sperimentale è il considerare gli insegnanti in quanto genitori e, come tali, portatori di un bisogno connesso principalmente alla sfera personale e familiare.

Il Miur con le Linee guida ha definito strategia e significative iniziative” – sottolinea a Tuttoscuola  Giovanna Paladino, direttore del Museo del Risparmio di Torino – “ora occorre concretizzarla nei contesti scolastici. Senza perdere tempo. Noi siamo pronti a fare la nostra parte.