Violenza a scuola, Mattarella: ‘Se un genitore aggredisce un docente va contro l’interesse dei figli’

da Tuttoscuola

Violenza a scuola, Mattarella: ‘Se un genitore aggredisce un docente va contro l’interesse dei figli’

«Si tratta di episodi incivili e inammissibili». Così il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha etichettato gli ultimi fatti di violenza a scuola rispondendo alle domande di un gruppo di studenti ricevuti al Quirinale lo scorso 22 febbraio. La Ministra dell’Istruzione, Valeria Fedeli, ha ringraziato Mattarella: «Dal Presidente parole importanti sulla scuola».

L’intervento del Presidente della Repubblica infatti è stato molto chiaro e deciso: «Quando i genitori si permettono un atteggiamento di contrapposizione alla scuola – ha detto – vanno anche contro l’interesse dei propri figli, perché sono la collaborazione, il dialogo, lo scambio di opinioni tra famiglia e scuola che consentono a ciascun ragazzo e ragazza di esprimersi con pienezza. La scuola – ha continuato il Presidente – è lo strumento più importante per combattere le diseguaglianze perché è la cultura che consente di rimuovere l’ingessatura sociale. In passato, le nuove generazioni facevano sempre il lavoro delle precedenti; e c’erano talenti di grandi qualità che restavano inespressi perché non potevano accedere alla cultura, allo studio, alla preparazione».

«Quelle pronunciate dal Presidente della Repubblica Sergio Mattarella sono parole importanti – ha detto quindi la ministra Fedeli -. Sono parole che rilanciano il lavoro che stiamo facendo per rendere la scuola capace di combattere ogni disuguaglianza e per rilanciare il patto di corresponsabilità educativa fra scuola e famiglia. Ringrazio il Presidente Mattarella in particolare per aver sottolineato l’importanza di un rinnovato rapporto di fiducia fra la scuola e le famiglie, che è la base fondamentale per garantire a ciascuna ragazza e ciascun ragazzo di formarsi in un contesto di collaborazione in cui possano esprimere se stessi e sviluppare la loro personalità in modo completo».

«Compito della scuola è rimuovere gli ostacoli che impediscono la piena crescita di ogni individuo – ha concluso la Ministra-. E la scuola può assolvere a questo compito solo se ha il supporto e la collaborazione di tutta la comunità educante, di cui anche le famiglie fanno parte. Le aggressioni di cui si è occupata la cronaca in questi giorni vanno in tutt’altra direzione e sono per questo inaccettabili. La scuola non si aggredisce, la scuola si sostiene».