Cittadinanza e rafforzamento del patto educativo: ecco le Indicazioni Nazionali per scuola dell’Infanzia e I ciclo

da Tuttoscuola

Cittadinanza e rafforzamento del patto educativo: ecco le Indicazioni Nazionali per scuola dell’Infanzia e I ciclo

Non è una nuova edizione delle Indicazioni Nazionali per il Curricolo per la scuola del primo ciclo e dell’infanzia, quella presentata ieri, al salone della comunicazione del MIUR. L’intenzione non è di aggiungere o togliere, quanto quella di aggiornare un documento, che per sua stessa natura, ha bisogno di periodici tagliandi per attualizzare il proprio messaggio educativo e formativo.

Ad essere nuovi sono dunque gli scenari, diversi rispetto al 2012, quando le Indicazioni Nazionali vennero presentate alla scuola italiana.

Un programma molto denso e caratterizzato dalla presenza di esponenti autorevoli dell’amministrazione centrale e del mondo pedagogico italiano. Presenti i due capi dipartimenti, le Dott.sse Rosa De Pasquale e Carmela Palumbo che hanno, rispettivamente, aperto i lavori con un saluto istituzionale e presentato la ratio delle Indicazioni Nazionali.

Per il mondo pedagogico sono intervenuti Italo Fiorin, coordinatore del Comitato Scientifico Nazionale per le Indicazioni, e Giancarlo Cerini, membro dello stesso comitato. Nei due interventi, gli esperti hanno presentato il documento e mostrato le azioni di accompagnamento per le scuole italiane.

In particolare, Italo Fiorin, ha tenuto a spiegare che lo sviluppo delle competenze, introdotto di fatto proprio con il testo delle Indicazioni Nazionali, promuove una dimensione di scuola che non si caratterizza per la mera trasmissione di contenuti standardizzati, ma per la costruzione attiva di competenze, indispensabili per la comprensione della realtà di oggi. La logica, prosegue il coordinatore, è quella di riuscire a passare da una conoscenza statica, a un impegno solidale e responsabile.

Il tema della cittadinanza è stato il filo rosso che ha legato tutti gli interventi, e che è culminato nelle riflessioni della ministra dell’Istruzione, Valeria Fedeli, che ha sottolineato l’importanza di ricostruire il patto educativo e, contemporaneamente, ha ribadito l’importanza di un lavoro didattico per competenze. «Parlare di competenze di cittadinanza vuol dire anche rinnovata attenzione all’educazione linguistica, artistica, storica, geografica, al pensiero computazionale. Vuol dire offrire strumenti per affrontare il mondo globale», ha concluso la Ministra.

Chiunque creda che la proposta della promozione delle competenze, ostacoli con l’acquisizione delle conoscenze, probabilmente non ha ancora chiaro il quadro di riferimento. L’incontro di presentazione del documento, oltre ad aprire a nuove proposte, quali il Coding, ed affermare l’importanza della cittadinanza, ha anche spazzato via ogni dubbio sulla necessità, e sull’urgenza, di promuovere una scuola attenta ai bisogni egli alunni e, come sostiene Fedeli «capace di dare gli strumenti per affrontare i cambiamenti del presente e proiettarsi al meglio nel futuro».