Il nuovo contratto penalizza i dirigenti scolastici di alcune regioni

SCUOLA – Il nuovo contratto penalizza i dirigenti scolastici di alcune regioni: andranno a percepire stipendi più bassi degli attuali

Nel goffo tentativo di riparare all’assurda disparità che si è creata, negli ultimi anni, tra le diverse regioni italiane sempre riguardo alla retribuzione di posizione/quota variabile e della retribuzione di risultato, nel 2020 chi dirige un istituto in Emilia Romagna, Friuli Venezia Giulia, Piemonte e Liguria si ritroverà con compensi annui inferiori a quelli di oggi. La colpa è tutta delle scelte sbagliate dei sindacati che hanno sottoscritto quello scellerato contratto, che poi sono gli stessi che stanno conducendo l’attuale trattativa.

Marcello Pacifico (presidente Udir): L’assurdo è che questo avverrà nonostante i 96 milioni stanziati dalla Legge di Bilancio a regime, come confermato dalla Ministra dell’Istruzione Valeria Fedeli. I tagli degli anni passati, pertanto, annulleranno gli aumenti futuri. Questa è l’eredità negativa che grava sul prossimo contratto. L’Udir sta seguendo con puntualità la situazione delle diverse regioni, specialmente quelle dove i comportamenti dell’Amministrazione vanno a peggiorare la situazione: in Sicilia ben cinque Ragionerie territoriali dello Stato non hanno aggiornato gli stipendi, per cui i dirigenti della regione vengono pagati in base al Contratto integrativo regionale del 2011. In Calabria, i capi d’istituto stanno subendo pesanti recuperi erariali, in attesa che vengano pagati gli aumenti degli ultimi due CIR. Mentre in Lazio ed Abruzzo ci sono stati tagli aggiuntivi nel 2015/16, in Campania la decurtazione è stata fatta già nel 2010. Di tutte queste situazioni, Udir terrà conto nei ricorsi al giudice del lavoro, chiedendogli di fare giustizia, anche sugli errori sindacali prodotti.

Udir ritiene che, assieme alla protesta ad oltranza, l’unica via percorribile sia oggi quella di ricorrere in tribunale: a tale scopo chiede ai dirigenti scolastici che non vogliono soccombere agli aumenti farsa di aderire al ricorso gratuito al giudice del lavoro per il recupero del FUN, contro il taglio della retribuzione di posizione e di risultato dal 2011 al 2015. Ma il ricorso Udir serve anche per il recupero erariale imputabile agli effetti dei Contratti integrativi regionali.