Alternanza, come si scrive un progetto da presentare a un’azienda o all’Unione europea

da Il Sole 24 Ore

Alternanza, come si scrive un progetto da presentare a un’azienda o all’Unione europea

di Francesca Malandrucco

Imparare a scrivere un progetto da presentare ad un’azienda o all’Unione europea. E’ quanto hanno fatto i ragazzi del V anno del liceo scientifico Orsini di Ascoli Piceno durante il loro percorso di alternanza scuola lavoro. A febbraio hanno preso parte al Project training at school, il modulo di learning by doing messo a punto da Gianluca Vagnarelli, professore di Teoria e pratica della cittadinanza all’università degli studi di Macerata, e pensato per i ragazzi degli ultimi anni delle scuole superiori. Durante le 20 ore di formazione i 22 studenti sono stati divisi in cinque gruppi con il compito di sviluppare, ciascuno, un progetto sulla base di indicazioni precedentemente fornite da due imprese del territorio.

«Attraverso il mio lavoro di docente, ma anche di valutatore dei progetti Horizon2020 – spiega Vagnarelli – ho capito quanto le competenze progettuali oggi siano importanti per riuscire a dare una forma efficace e una rappresentazione grafica adeguata alle idee. La maggior parte dei bandi pubblici o privati è caratterizzata da un approccio project-based, ovvero oggi vengono finanziati principalmente i progetti. E molto spesso a fare la differenza tra un buono o un cattivo progetto non sono tanto le idee, ma il modo in cui vengono sviluppate e presentate – aggiunge il docente universitario – Da qui nasce la necessità di formare i ragazzi fin da subito alle competenze progettuali che, non a caso, sono state inserite dall’Unione Europea tra le otto competenze chiave per l’apprendimento permanente».

I ragazzi hanno simulato la presentazione di un vero e proprio progetto, partendo dalla lettura di un bando, in cui erano state sintetizzate le esigenze delle due aziende coinvolte, alla generazione dell’idea di progetto attraverso un brainstorming e alla realizzazione di un indagine di mercato attraverso il SurveyMonkey. Quindi è iniziata la fase di scrittura collaborativa e strutturata del progetto all’interno di un’application form già predisposta che prevedeva anche una sintesi grafica dell’idea progettuale con l’utilizzo di Canva, un programma di grafic design. Infine i ragazzi hanno dovuto presentare i progetti alle aziende.

«Ogni gruppo ha avuto a disposizione 5 minuti per spiegare la loro idea di progetto alle imprese – racconta Vagnarelli che ha seguito direttamente i moduli di lavoro in qualità di tutor esterno dei ragazzi – sviluppando anche le competenze di public speaking e storytelling. Non solo, attraverso ciascuno dei diversi step, grazie all’uso di tool digitali, i ragazzi hanno rafforzato anche le loro competenze digitali». Il risultato finale del progetto è stato superiore ad ogni aspettativa. Il 99% dei ragazzi ha giudicato da molto a estremamente utili le competenze acquisite durante le ore di alternanza scuola-lavoro. Soddisfatte anche le due imprese coinvolte che stanno guardano con interesse, ora, ai progetti presentati dagli studenti.

Ora il liceo scientifico Orsini di Ascoli Piceno, grazie al Project training at school, parteciperà al premio “Storie di alternanza” bandito da Unioncamere e aderirà come partner ad un progetto europeo nell’ambito della Key Action 2 di Erasmus Plus.