I tempi lunghi del concorso DS

da Tuttoscuola

I tempi lunghi del concorso DS

Tra meno di due mesi, dunque, il Miur dovrebbe pubblicare la batteria di quesiti (4 mila) da cui saranno estratti i cento da utilizzare per selezionare il 29 maggio 8.700 candidati che accederanno alla prova scritta del concorso per l’assunzione di nuovi dirigenti scolastici. Il condizionale è d’obbligo in assenza di informazioni sullo stato dei lavori del Comitato incaricato di elaborare la batteria di quesiti.

Se non vi saranno nuovi rinvii (ci si aspettava la pubblicazione in questi giorni) a quella data saranno trascorsi quasi sei mesi dall’uscita del bando che prevede, appunto, la prova preselettiva.

Un ritardo che potrebbe avere conseguenze sull’intera tempistica del concorso DS.

A questo punto non si può non ritornare a poco meno di un anno fa, quando nella seconda tornata di pareri, il Consiglio Superiore della Pubblica Istruzione (CSPI) aveva espresso parere contrario all’introduzione di una batteria di quesiti per la preselezione (non prevista l’anno precedente nella prima versione del regolamento per il concorso).

Il parere contrario era motivato dalla negativa esperienza di contenziosi che avevano accompagnato altre procedure concorsuali. Il CSPI aveva, quindi, proposto di soprassedere alla predisposizione e pubblicazione della batteria di quesiti per la prova e di passare direttamente all’adozione dei 100 quesiti proposti contemporaneamente a tutti i candidati.

Era una proposta di buon senso che, tuttavia, il Miur aveva ignorato, ottenendo l’approvazione del Consiglio di Stato che aveva condiviso la giustificazione del Ministero, secondo cui “la proposta non consente di assicurare la contemporaneità della prova in caso di un numero di candidati superiore alle postazioni disponibili per l’espletamento della prova medesima”.

Si era trattato di una strana giustificazione che oggi mostra le conseguenze negative di una procedura che tarda troppo a decollare.