da ItaliaOggi
Assunzioni ma solo in part-time
Per la prima volta, l’orario ridotto è deciso dal ministero al momento della selezione
Un’immissione in ruolo determinata pertanto, per la prima volta nella legislazione scolastica, su posti di organico di diritto costituiti a tempo parziale, proprio come ad avviso di molti ipotizzavano i suddetti articolo 39 e 58 del contratto collettivo nazionale del 2007.
Protagonisti di questa inusuale procedura di immissione in ruolo sono esclusivamente i circa 800 lavoratori che alla data di entrata in vigore della legge 27 dicembre 2017, n. 205 (1° gennaio 2018) risultavano in servizio sui 441 posti in organico di assistenti amministrativi e tecnici accantonati da anni per i fini di cui al citato articolo 8 della legge n. 124/1999 e pertanto destinatari di contratti di collaborazione coordinata e continuativa stipulati, ai sensi dell’art. 6, comma 2 del decreto legislativo n. 81/2000, da 312 istituzioni scolastiche statali ubicate soprattutto in Sicilia e Campania, con il personale iscritto negli elenchi dei soggetti impegnati nelle attività socialmente utili per lo svolgimento di compiti e di funzioni assimilabili a quelli degli assistenti amministrativi e tecnici.
A tutti loro, a decorrere dall’anno scolastico 2018/2019, il ministero dell’istruzione conferirà , previa la selezione per titoli e colloquio, circa ottocento contratti a tempo indeterminato a copertura pertanto dei 441 posti vacanti in organico di diritto di assistenti amministrativi e assistenti tecnici occupati negli ultimi 15 anni appunto con contratti di collaborazione coordinata e continuativa.
I vincitori saranno assunti anche a tempo parziale, nei limiti di una maggiore spesa di personale, pari a 5,402 milioni di euro nel 2018 e a 16,204 milioni di euro a decorrere dall’anno 2019.
I rapporti instaurati a tempo parziale non potranno essere trasformati a tempo pieno o incrementato nel numero di ore se non in presenza di risorse certe e stabili, così come precisano gli ultimi due periodi dell’art. 1, comma 619 della più volte citata legge n. 205/2017.
Con riferimento alla procedura selettiva il decreto ministeriale ne sottolinea la natura derogatoria rispetto alle normali procedure di assunzione, in quanto finalizzata sia a sanare situazioni che si protraggono da tempo e che hanno creato diffuse aspettative negli aventi diritto sia a immettere in ruolo personale munito di comprovata ed aggiornata professionalità garantendo così il consolidamento delle pregresse esperienze lavorative all’interno delle istituzioni scolastiche.
Due parametri certamente condivisibili ma che andrebbero applicati a tutti i lavoratori docenti ed Ata che da anni prestano servizio con contratti a tempo determinato e con altrettanta esperienza professionale e lavorativa.