Primo giorno di prove Invalsi, test per 65mila studenti

da Il Sole 24 Ore

Primo giorno di prove Invalsi, test per 65mila studenti

di Al. Tr.

Sono 65mila gli studenti che ieri, con gli auguria della ministra Fedeli, hanno svolto la prova Invalsi, ovvero l’11,2% del totale degli alunni di terza media (574.600) chiamati a sostenere il test necessario per l’ammissione all’esame finale. Una delle novità di quest’anno è stata la formula “computed based” , insieme al fatto che le prove non saranno distribuite su due giorni ma si avrà tempo fino al 21 aprile. Questo per consentire a quelle scuole che non hanno in dotazione sufficienti Pc per tutti gli alunni, di spalmare la prova nel tempo. Dal censimento delle strutture informatiche effettuato da Invalsi, infatti, le postazioni effettive nelle scuole risultano 216 mila, quindi vuol dire che è a disposizione un computer per 2.5 studenti. Secondo Invalsi la giornata di ieri è trascorsa senza eccessivi intoppi, ma Gilda ha denunciato «turnazioni e disagi sia per gli studenti che per gli insegnanti».

Invalsi: problemi di connessione, ma li abbiamo risolti
«Il criterio con cui si stanno svolgendo le prove – spiega il responsabile nazionale dell’Area prove Invalsi, Roberto Ricci – è lo stesso col quale funzionano i server che forniscono un servizio a moltissimi utenti contemporaneamente. Il cloud, la fornitura di servizi attraverso internet non centralizzato ma distribuito, prevede 60 cluster, ovvero unità più piccole distribuite geograficamente. Attraverso i cluster viene dunque fornito il servizio. Tutto questo meccanismo sta in piedi – ha voluto sottolineare – perché le scuole stanno lavorando meravigliosamente. I dirigenti stanno facendo rete tra loro e ricordo che le scuole che sono state dotate di pc e di internet se lo ritroveranno anche in futuro». E ammette: «Circa 100 scuole hanno avuto problemi di connessione che sono stati risolti grazie ai nostri consigli, sono previste infatti delle procedure in caso di mal funzionamento della rete».

Gilda: notevoli disagi
Meno entusiastici i commenti della Gilda: «Turnazioni, migrazioni verso altri istituti muniti di strumentazioni informatiche e connessioni internet, cambi di orari: sono notevoli i disagi per gli studenti e i docenti delle scuole medie impegnati nelle prove Invalsi – denuncia Rino Di Meglio, coordinatore nazionale della Gilda degli Insegnanti. «Se tutto filerà liscio – aggiunge il sindacalista – bisognerà ringraziare soprattutto i docenti e il loro senso del dovere: per consentire lo svolgimento dei test, infatti, l’orario settimanale delle lezioni, e quindi anche l’orario di servizio degli insegnanti, ha subito modifiche decise spesso unilateralmente dai dirigenti scolastici».

Da quest’anno anche la prova di inglese
La prova viene svolta in un orario a scelta della scuola compreso tra le 7.30 e le 19.30 e tra le novità c’è quella che alle prove di italiano e matematica quest’anno si aggiunge anche il test di lingua inglese. Quest’ultimo sarà diviso in due fasi: 45 minuti per l’ascolto del testo, 5 minuti di pausa, e poi 45 minuti per la lettura. Novanta minuti anche per svolgere la prova italiano e per quella di matematica. Le domande però saranno di meno rispetto agli anni scorsi: non più 45 , ma tra le 37 e le 38 che verranno prese da una banca dati di 500 domande per ogni materia.