Arriva il bollino di qualità per le mense scolastiche bio

da Il Sole 24 Ore

Arriva il bollino di qualità per le mense scolastiche bio

di Al. Tr.

Una sorta di stella Michelin, il marchio oro e argento voluto dal ministero delle Politiche agricole, segnalerà le mense scolastiche biologiche di qualità. Lo prevede il decreto, pubblicato in Gazzetta Ufficiale, del ministero delle Politiche agricole, che definisce i criteri ed i requisiti delle mense scolastiche biologiche. Il marchio sarà oro se la percentuale di ingredienti da agricoltura e allevamenti in mare e in stalla provengono da aziende biologiche almeno nel 50% dei casi, argento argento se la quota bio è di almeno il 30%. I criteri di classificazione, precisa il Mipaaf, sono stati individuati e concordati con Miur, regioni e comuni.

Premiate freschezza e recupero per beneficenza
«Per la prima volta in Italia – sottolineano dal Mipaaf- vengono definite e regolate le mense biologiche, dando così maggiori informazioni agli studenti e alle famiglie. Con l’obiettivo di ridurre i costi a carico degli studenti e realizzare iniziative di informazione e promozione nelle scuole è anche istituito un fondo stabile gestito dal Ministero delle politiche agricole con le Regioni». Come incentivo alla green economy, sono previsti nei bandi di gara premialità per chi riduce lo spreco alimentare e l’impatto ambientale. Premiate, ad esempio, la freschezza delle produzioni locali, con fornitori in un raggio massimo di 150 km. E l’impegno a recuperare i prodotti non somministrati destinandoli ad organizzazioni non lucrative di utilità sociale che effettuano, a fini di beneficenza, distribuzione gratuita agli indigenti di cibo. I criteri di classificazione, concordati con il Miur , sono stati individuati – precisa ancora il Mipaaf – con le Regioni e i Comuni, e i marchi che identificano le mense biologiche scolastiche».

I requisiti
Nel dettaglio, la mensa scolastica, per qualificarsi come biologica, è tenuta a rispettare, con riferimento alle materie prime di origine biologica, percentuali minime di utilizzo in peso e per singola tipologia di prodotto. L’oro che corrisponde a una qualificazione d’eccellenza, si ottiene se sono derivanti da colture biologiche almeno il 90% di frutta, ortaggi, legumi, prodotti trasformati di origine vegetale, pane e prodotti da forno, pasta, riso, farine, cereali e derivati, olio extravergine. Mentre esclusivamente bio devono essere uova, yogurt e succhi di frutta. Biologici in quota almeno pari al 50% anche i prodotti lattiero-caseari, la carne, e il pesce da acquacoltura. L’iniziativa piace a Coldiretti:«Per valorizzare la leadership dell’Italia in Europa con oltre 60mila imprese che coltivano biologico è importante – commenta l’associazione – garantire anche la provenienza locale o nazionale dei piatti serviti. Il fatturato realizzato dal settore al consumo supera i 2,5 miliardi di euro, e incontra una crescente domanda degli italiani».