Da Fedeli tolleranza zero contro minacce, offese e violenze agli insegnanti

da Il Sole 24 Ore

Da Fedeli tolleranza zero contro minacce, offese e violenze agli insegnanti 

«Minacce e offese a docenti da parte di studenti sono inaccettabili ed è necessaria una linea rigorosa nelle sanzioni. Chi infrange le regole, chi ricorre alla violenza verbale o fisica nei confronti di professoresse e professori va sanzionato secondo le norme vigenti, che prevedono la sospensione dalle lezioni per periodi di tempo diversi a seconda della gravità delle azioni compiute e, nei casi più gravi, anche la non ammissione allo scrutinio finale». Così la titolare del Miur, Valeria Fedeli, in merito ai video diffusi in rete in cui si vedono studenti che minacciano e aggrediscono verbalmente i propri docenti.

«Di fronte a immagini come quelle che ci arrivano da Lucca o da Velletri bisogna reagire con fermezza. Applicando le norme esistenti anche nei confronti di chi riprende con smartphone e diffonde simili video per ironizzare e umiliare il proprio professore», ha aggiunto Fedeli. Che ha sottolineato: «I docenti non devono subire simili episodi di violenza, e vanno sostenuti anche dall’insieme della società. La figura del docente deve essere adeguatamente riconosciuta, rispettata, valorizzata. Già nei giorni scorsi, consegnando all’insegnante di italiano e storia Franca Di Blasio un’onorificenza come Cavaliere dell’Ordine “Al merito della Repubblica italiana”, avevo lanciato un appello alle famiglie e alla società tutta. Un appello al rispetto come valore centrale per la scuola e per l’intero Paese, perché non rispettare chi è incaricato di formare le nuove generazioni, non riconoscere il loro valore, la loro funzione educativa, significa non rispettare le nostre ragazze e i nostri ragazzi. Un appello che torno a rivolgere anche e soprattutto ai genitori, perché sappiamo bene che l’autorevolezza dell’insegnante si intreccia in modo stretto, agli occhi delle ragazze e dei ragazzi, con quella dei genitori».

La ministra ha ricordato anche le iniziative messe in campo negli ultimi mesi dal Miur per sostenere concretamente l’azione di cambiamento sociale e culturale necessario, fondato sul dialogo e sul rispetto. «Abbiamo lanciato lo scorso ottobre il Piano nazionale per l’educazione al rispetto, sottolineando la centralità delle relazioni umane e civili nella scuola come fattore centrale per la complessiva qualità di questa istituzione e per il futuro dell’intero Paese. E abbiamo rilanciato il Patto di corresponsabilità educativa tra scuola e famiglie, perché la centralità e il valore della comunità educante non vanno soltanto enunciati ma fatti vivere ogni giorno, concretamente».