Conversando con Maurizio Martina

Conversando con Maurizio Martina

di Maurizio Tiriticco

Caro Maurizio! Andare ad un incontro con i Cinque Stelle non mi stupisce e non mi spaventa! Ricorderai, comunque, che molti anni fa progettammo un altro incontro, quello del cosiddetto “compromesso storico”. E si trattava di un’impresa ben più impegnativa! Noi comunisti venivamo da una lunga storia, dall’antifascismo militante in Patria e all’estero e da una visione della società e del lavoro che aveva fondamento nella ricerca marxiana. I cattolici venivano da altre esperienze, dall’antifascismo di Don Sturzo, di Don Primo Mazzolari, di Don Minzoni, ma soprattutto dalla proposta sociale della “Rerum Novarum”! Per non dire poi dei liberali che fondavano il loro pensiero sulle felici intuizioni di un Piero Gobetti. Comunque, quell’enciclica era stata di una grande importanza per i cattolici! Ed anche per noi tutti! Gettava definitivamente a mare il cattolicesimo retrivo di un Pio IX e di tanti altri papi precedenti! E in effetti non avremmo avuto né un Papa Giovanni né un Papa Francesco, se nel corso degli ultimi decenni laici e credenti, comunisti e cattolici non avessero costruito ponti e punti di approdo!

Oggi quella storia sembra dimenticata! Oggi sul palco della politica folleggiano i Salvini e i Di Maio, come anni fa ha folleggiato un Berlusconi! Accadimenti per certi versi inauditi! Come se la nostra storia, la lunga storia di noi democratici, comunisti, socialisti, democristiani – senza voler far torto a raggruppamenti “altri”, e non meno importanti, quello dei repubblicani, quello dei liberali – fosse stata d’un colpo spazzata via. La “caduta del muro” nel 1989 segnò indubbiamente una pietra miliare! Di fatto allora cadde anche quella cortina di ferro – così coniata a suo tempo da Churchill – cha dal 1945, per ben 44 anni, tenne costantemente il mondo intero sull’orlo di un nuovo conflitto mondiale. Oggi si incontrano i governanti della Corea del Nord e la Corea del Sud! Ed è un avvenimento di grande importanza per la pace nel mondo!

In tale contesto/scenario mi sembra che le parole di un Berlusconi, di un Salvini e di un Di Maio siano soltanto affabulazioni di studentelli che vogliono giocare a fare i primi della classe! No, caro Maurizio! Abbiamo alle spalle una storia troppo grande e ricca che i due giovani saputelli di oggi a mala pena conoscono! No, Maurizio! Non ci meritiamo personaggi del genere! E capisco quanto sia duro per te doverli incontrare, parlare con loro! E trattare anche! Però bisogna farlo! In effetti, hanno avuto i voti di tanti di noi! Abbacinati forse dalla loro spavalderia? Dalla loro promessa che, con l’abrogazione della legge Fornero, i nostri mali sarebbero stati tutti sanati? Comunque, caro Maurizio, come diceva Montanelli, in certe situazioni bisogna agire, purtroppo, anche turandosi il naso! Mala tempora currunt per la nostra Repubblica, anche se non c’è un Catilina che congiura contro di essa! Ma ci sono uomini piccoli che valgono poco, con cui, purtroppo, dobbiamo trattare! Purtroppo molti dei nostri concittadini hanno posto in loro la loro fiducia! Abbacinati da una carota che ciascuno di loro ha mostrato in testa al suo carro elettorale. Mah! Per dirla sempre con Cicerone: Quo usque tandem? Purtroppo ce li dobbiamo sopportare finché i nostri concittadini non comprendano a chi hanno dato il loro voto!

Chi legge si chiederà: ma che ha che fare questo scritto politico con Edscuola.it che si occupa di scuola? E allora mi chiedo: non è forse colpa della scuola se milioni italiani hanno votato per due saputelli? Il voto è libero, d’accordo; ma non credo occorra tanta intelligenza e tanta cultura per capire che i due saputelli in effetti di politica, quella vera, che viene da lontano, che ha uno spessore storico, sociologico, antropologico, culturale, ne mastichino poco! Basta avere studiato, e bene, un po’ di storia, quella recente soprattutto, per capire che dei capipopolo abbiamo già fatta esperienza! L’ho già scritto: abbiamo avuto politici come De Gasperi, Moro, Togliatti, Berlinguer, e mettici pure quel volpacchione di Andreotti! Mah! Comunque, è certamente colpa della scuola, se un cittadino non sa distinguere il grano dal loglio… e che si chiederà: ma che cos’è questo loglio? Risposta: è una graminacea che oggi il nostro Paese produce in abbondanza e che molti credono che sia grano!