La normalità del male?

La normalità del male?

Valerio mi scrive tra l’altro che coloro che hanno progettato ed effettuato l’attentato di Brindisi sono apparentemente persone normali, e vivono tra noi: “Qualcuno potrebbe averli incrociati e non si sarebbe accorto di niente. C’è qualcosa di profondamente mostruoso in tutto questo: è il male che esiste in mezzo a noi, in modo spaventosamente normale”. Non è solo banale il male, come ci ha insegnato la Arendt; oggi rischia di diventare anche normale! La banalità può avere una giustificazione, forse, ma la normalità no!

Purtroppo oggi sembra ed è normale che la grande maggioranza dei nostri politici siano indagati, che i fondi a disposizione dei partiti si trasformino in ville o in diamanti o chessoio! E’ normale che per anni ci abbiano costretto a discettare sui bunga bunga! E’ normale che l’urlo dei grillini diventi progetto politico! E’ normale che il tramonto delle ideologie dia luogo all’insorgere delle ruberie e delle malversazioni di tutto ciò che una volta era il pubblico bene! E’ normale che al capitalista di un tempo, con tanto di nome e cognome, la bombetta e il sigaro in bocca – chi non ricorda le vignette di Scalarini – succedano i misteriosi signori delle banche mondiali che fanno il buono e il cattivo tempo!

Chi è che clicca sui computer e manda a rotoli ora la Grecia, ora la Spagna? E domani forse l’Italia? E greci e spagnoli e italiani non sanno neanche dove si nascondono i nuovi nemici dell’umanità intera! Non solo del proletariato! O meglio di un’umanità sempre più proletarizzata! I nuovi nemici non hanno stati maggiori, non hanno soldati, non hanno trincee, non hanno fucili, non hanno le cannoniere da inviare sulle coste cinesi o tunisine come avveniva un tempo! Non hanno neanche un nome! Dove si nasconde oggi il nemico dell’umanità intera? Chi innesca le bombe nelle nostre scuole non differisce dai misteriosi signori delle banche internazionali! Che non hanno un partito, non hanno un’ideologia, hanno solo tastiere infinite con cui digitano i destini del mondo! Fatto di milioni di poveri e di migliaia di yachts!

Una volta c’era la lotta di classe! Ma questi signori hanno distrutto anche le classi sociali! C’è una nuova barbarie che avanza? Non so! So soltanto che la disperazione dei nostri ragazzi è alta! Che il copio copias impera sempre più impertinente e che le tastiere dei telefonini sono il nuovo verbo taumaturgico di un’adolescenza sempre più disperata! Che sa ridere e giocare e sniffare anche, cogliendo l’oggi con sempre maggiore avidità, perché il domani, giorno dopo giorno, glielo stiamo rubando!

La bomba di Brindisi non è casuale! Restituiamo ai ragazzi quello che in questi ultimi anni abbiamo loro rubato: l’istruzione! Umiliando gli insegnanti, insistendo con prove nazionali che solo in un regime “normale” si possono amministrare… quando sono “fatte bene”! Prove che sono lette e vissute come una provocazione! All’insegna del ridicolo! Per non dire all’insegna dell’offesa! Ci rubate il futuro e poi volete anche provare che cosa impariamo, che cosa sappiamo? Questo ci dicono!

Restituiamo la scuola ai nostri ragazzi! E’ il primo dovere, che va oltre il perseguire gli assassini di Brindisi! Perché gli assassini si moltiplicheranno e si avventeranno ancora su un corpo che noi da almeno dieci anni stiamo martoriando!

E che il Ministro Profumo, che queste cose le capisce, trovi la forza per avviare un nuovo corso! Fatto di risorse e non solo di parole! Comunque, anche le parole contano! Quando le parole sono atti, come dicono i filosofi analitici inglesi, quando sono veramente Parole con la P maiuscola!

Maurizio Tiriticco