Valutazione dei dirigenti: NON CI SIAMO!

Ieri, 13 giugno 2018, si è tenuta la prevista riunione dell’Osservatorio nazionale sulla valutazione dei dirigenti scolastici. All’ordine del giorno erano in discussione due questioni: i primi riscontri sull’analisi dei dati inerenti la composizione dei Nuclei di valutazione e il protocollo di visita.

L’ANP ha sottolineato innanzitutto il carattere inutilmente vessatorio di un’operazione nella quale si vorrebbero coinvolgere i dirigenti ma che, oltre ad essere ancora piena di criticità, è stata svuotata di senso dall’Amministrazione e dai sindacati firmatari dello scellerato accordo del 30 marzo 2018. In quella occasione, infatti, col netto dissenso di ANP che non ha firmato, si è concordato di sostenere un procedimento inutile, perché non connesso alla retribuzione di risultato, giustificando la scelta con la prospettiva del miglioramento del servizio!

L’ANP, al contrario, con unanime decisione assunta il 15 aprile 2018 dal suo Consiglio Nazionale, ha ribadito il perdurare della protesta, non compilando il portfolio, per migliorare le condizioni di lavoro dei dirigenti e per superare la grave sperequazione retributiva.

I dati presentati dall’Amministrazione in merito alla composizione dei Nuclei di valutazione dei dirigenti nelle diverse regioni hanno rivelato una forte disomogeneità circa la presenza delle diverse tipologie di personale, sia come coordinatore che come componente. Questo fattore di criticità, insieme a quello della presenza nei Nuclei – assolutamente inopportuna – anche di docenti, ha contribuito a determinare esiti disomogenei ed iniqui del processo di valutazione, laddove è stato concluso. Nei numerosi casi, poi, nei quali i dirigenti, aderendo alla protesta ANP, si sono rifiutati di compilare il portfolio, alcuni USR hanno adottato provvedimenti di valutazione illegittimi e corredati di dichiarazioni inopportune.

A tal fine, giova ricordare che in data 3 aprile 2017, assolvendo a tutte le comunicazioni di rito, l’ANP aveva proclamato lo stato di agitazione dei dirigenti scolastici, e che con successiva nota (05/04/2017) aveva precisato le azioni di protesta ad esso collegate. Nel relativo elenco è stata indicata – per prima – l’astensione dalla compilazione del portfolio per la valutazione del dirigente.

L’Amministrazione non ha risposto alle rivendicazioni avanzate né alle conseguenti iniziative di lotta sindacale. Nei confronti dei dirigenti che, in relazione allo stato di agitazione, si sono astenuti dalla compilazione del portfolio per l’anno scolastico 2016/17, peraltro, ha adottato (e comunicato) il relativo provvedimento di valutazione. Nei confronti dei dirigenti della Lombardia – presupponendo un illegittimo, volontario o negligente e comunque colpevole inadempimento – è stato formulato il seguente rilievo: “Occorre per il futuro, una maggiore puntualità nell’osservanza della procedura prevista, al fine di assicurare la conoscenza dell’attività dirigenziale realizzata”.

È evidente che tale provvedimento è fondato sull’errato presupposto di un immaginario difetto di puntualità “nell’osservanza della procedura prevista, al fine di assicurare la conoscenza dell’attività dirigenziale realizzata”.

I dirigenti della Calabria, invece, a fronte della mancata compilazione del portfolio, si sono visti richiedere nel provvedimento, “di collaborare attivamente fornendo tutti gli elementi e gli atti di cui alla Direttiva 18 agosto 2016 N. 36 e alla procedura delineata nelle Linee Guida”.

L’ANP ricorda che i dirigenti scolastici della Lombardia, della Calabria e delle altre regioni d’Italia hanno deciso espressamente di non compilare il portfolio (2016/17), aderendo allo stato di agitazione regolarmente proclamato, per rivendicare la propria dignità professionale, in primis sotto l’aspetto dell’equità retributiva.

I provvedimenti emanati dagli uffici scolastici regionali, e in particolare da quello per la Lombardia, sono illegittimi per assoluta carenza del presupposto di fatto (configurato come immaginaria impuntualità nell’osservanza della procedura prevista, al fine di assicurare la conoscenza dell’attività dirigenziale realizzata). Non si può considerare inadempimento, infatti, l’astensione dalla prevista collaborazione, adottata come forma di lotta diversa dallo sciopero, ma riconosciuta come mezzo di tutela dei diritti del dipendente.

Per altro verso, il comportamento dell’Amministrazione (rifiuto di considerare “l’astensione dalla compilazione del portfolio” come legittima azione di lotta sindacale, nell’ambito di un proclamato stato di agitazione della categoria) appare rilevante sotto il profilo dell’antisindacalità della condotta in quanto lesiva della libertà sindacale e del diritto del sindacato a tutelare, con opportune e legittime forme di lotta, le rivendicazioni della categoria rappresentata. La nostra insistenza sulla questione più volte prospettata muove dalla convinzione che l’ingiusta situazione creatasi possa essere superata senza un inutile ed inopportuno contrasto in sede giudiziaria.

Con riguardo al secondo punto trattato nella seduta dell’Osservatorio, riservandosi osservazioni di maggiore dettaglio circa il documento che è stato consegnato ieri, l’ANP ha subito criticato il fatto che, nei materiali formativi già utilizzati dall’Amministrazione in occasioni pubbliche, si faccia cenno ad un “Piano della visita” mai presentato in informativa alle OO.SS.!

In tale Piano assume particolare gravità il fatto che, del tutto inopportunamente, si preveda in occasione della visita al dirigente e dopo il colloquio con lo stesso, un’intervista di gruppo allo staff e interviste singole al DSGA e al Presidente del Consiglio di Istituto che sono assolutamente scorrette e che, oltre a non corrispondere al dichiarato protagonismo del dirigente, sono un modo surrettizio per rilevare l’apprezzamento del suo operato che nulla deve avere a che vedere con la visita e che comunque è un tema che era stato accantonato in occasione della riunione precedente e su cui si discuterà nella prossima riunione.

Da tale quadro fattuale discende, più convinta di prima, la ferma opposizione dell’ANP alla proposta procedura di valutazione.

Invitiamo tutti i colleghi, a prescindere dall’appartenenza sindacale, a NON COMPILARE IL PORTFOLIO 2017/2018.