«Collegare meglio scuola e imprese»

da Il Sole 24 Ore

«Collegare meglio scuola e imprese»

di Claudio Tucci

Un collegamento più stretto con il mondo produttivo «perché è grave che gli imprenditori non trovino i profili di cui hanno bisogno». L’alternanza dovrà essere «di maggior qualità», e ritengo che le ore di formazione “on the job” «siano da rimodulare in funzione dei singoli indirizzi di studio». C’è poi il tema del precariato, che «nella scuola è tre volte superiore a quello del resto della Pa», e «dovremo ridurre i tempi del concorso-presidi: ogni anno vanno in pensione oltre 400 dirigenti e non è più tollerabile che una scuola su quattro, in Friuli Venezia Giulia, la mia regione, addirittura una su tre, siano assegnate in reggenza».

Mario Pittoni, storico responsabile Istruzione della Lega, è il nuovo presidente della commissione Istruzione del Senato. Le idee sono piuttosto chiare; forte anche «dei buoni rapporti e della sintonia di intenti» con il neo ministro, Marco Bussetti.

La sfida a scuola è trovare «un punto di equilibrio tra inclusività e selezione». Arriverà l’ennesima riforma del settore? «No – risponde deciso Pittoni -. Andranno aggiustati alcuni meccanismi sulla base del buon senso. Penso, per esempio, alla chiamata diretta dei docenti da parte dei dirigenti, che va superata perché ha creato solo malumori e proteste tra gli insegnanti». Sul fondo per premiare il merito, invece, «apriremo una riflessione. Stiamo ragionando, poi, su come contenere l’iter del concorso a preside, l’obiettivo è avere i nuovi vincitori in ruolo nel 2019/2020. Non serve fare le cose di corsa, basta alleggerire il percorso, che è stato allungato oltre il necessario».

La continuità didattica per i ragazzi «è una priorità». «Per questo – chiosa Pittoni – incalzerò il Miur nel rivedere il sistema di reclutamento, per aprire a selezioni su base regionale, nel rispetto della Costituzione. I docenti non saranno più costretti a esodi continui, e ai ragazzi verrà garantito lo stesso prof per l’intero ciclo di studi».