Sabato 7 luglio il mondo della conoscenza si veste di rosso

La FLC CGIL aderisce all’iniziativa di Libera, Anpi e Arci. Sabato 7 luglio il mondo della conoscenza si veste di rosso per fermare “l’emorragia di umanità” in Europa
Anche la Federazione dei lavoratori della conoscenza Cgil aderisce all’iniziativa di Anpi, Arci e Libera e sabato 7 luglio si vestirà di rosso per gridare forte l’indignazione contro “l’emorragia di umanità” che, da anni, colora di sangue il mar Mediterraneo. Le magliette rosse indossate dai bambini annegati nel nostro mare sono un monito per l’Europa che dimentica la sua umanità, la sua civiltà, la sua cultura dell’accoglienza ed erige muri per farsi fortezza impenetrabile contro i poveri e gli ultimi, contro chi fugge dalle dittature e dalle guerre.

Esprimiamo dolore e cordoglio per tutte le persone che invece della sponda della speranza, in uno dei nostri porti, hanno toccato il fondo del mare e condanniamo coloro che lanciano proclami contro chi cerca aiuto.

Siamo vicini, invece, alle centinaia di migliaia di docenti che ogni giorno manifestano solidarietà e accoglienza, in tante scuole del Paese, alla ricerca di forme positive e civili di integrazione. Così come apprezziamo quei tanti studenti italiani che ogni giorno a scuola e nelle università sperimentano la ricchezza delle differenze culturali e ne traggono giovamento. Gli studenti sanno essere amici, fratelli e sorelle di chi ha la pelle di un colore diverso, di chi conosce un’altra lingua insieme alla nostra, ma negli occhi esprime la gioia di una vita diversa.

Sabato indosseremo una maglietta rossa perché spargere odio razziale è sbagliato, incivile e profondamente diseducativo. Il nostro auspicio è che dalle scuole e dalle università italiane si tragga una lezione fondamentale: l’altro è una ricchezza, sempre, ed è un valore accoglierlo, da qualunque parte del mondo provenga.