da Il Sole 24 Ore
di Eu. B.
A sottolinearlo è Antonello Giannelli, presidente dell’Anp, che al Sole 24 ore spiega: «Che i colleghi sono stressati lo sappiamo. Il carico di responsabilità e di lavoro a cui sono sottoposti è enorme per due distinti fattori» Quali? «Il primo riguarda la sicurezza degli edifici scolastici che competerebbe agli enti locali. Dovrebbero essere loro a verificare che siano a norma, che non cadano i controsoffitti e non si stacchino le tegole. Ma come sappiamo gli enti locali non hanno i soldi per farlo. Servirebbero 50 miliardi ed è una stima approssimativa – ammette Giannelli – ma sì e no ce ne sono 4». Risultato: «Spesso sono in presidi che per evitare situazioni di pericolo devono chiudere le aule o organizzare i doppi turni».
Ma c’è poi un secondo fattore: le segreterie in affanno perché mancano i capi segreteria (Dsga). Senza di loro – spiega il numero 1 dell’Anp- tocca ai dirigenti scrivere un atto o occuparsi degli appalti.
Su questo un segnale potrebbe arrivare dal nuovo governo che ha chiesto di assumerne 2mila con un concorso ad hoc. Servirà? «Assolutamente sì – risponde – e del resto lo chiediamo da anni». E ancora di più aiuterebbe il rinnovo del contratto che riconoscerebbe ai 7mila presidi italiani un aumento di 200 euro lordi. «Che non risolvono – sottolinea Giannelli – ma rappresenterebbero comunque un segnale di attenzione da parte del datore di lavoro». La prima e ultima convocazione del tavolo all’Aran c’è stata il 14 maggio. Da allora sulla trattativa è calato il silenzio.