Dal water grabbing alla depressione nello spettro autistico

Redattore Sociale del 21-07-2018

Dal water grabbing alla depressione nello spettro autistico: 10 libri sociali per approfondire

Nella rubrica di oggi: Come dire no alla schiavitù della tecnologia – La formazione in ambito sociale – L’economia italiana e la banca di comunità – La tristezza nella Sindrome di Asperger – Water grabbing.

FERMO. Controlliamo ossessivamente le e-mail, i ”mi piace”; ci abbuffiamo di serie TV e di video su YouTube; siamo dipendenti dal lavoro e occupiamo una media di tre ore ogni giorno con lo smartphone. Il rivoluzionario Adam Alter, professore di psicologia e di marketing alla New York University, segue l’ascesa delle dipendenze comportamentali nel libro edito da Giunti (2017) cercando di spiegare perché molte delle tecnologie attuali sono “irresistibili” e come dire di no alla loro schiavitù. Il contatto con la strada può insegnare molto e rispondere in modo efficace e non convenzionale ai bisogni di formazione degli operatori sociali”. Di formazione in ambito sociale parla “Preparati all’incertezza” di Leopoldo Grosso e Angela La Gioia (Gruppo Abele, 2017). Un testo che nasce dall’esperienza dell’Università della strada del Gruppo Abele nata nel 1978 e consolidatasi in decenni particolarmente impegnativi.

Due i testi che provano a sondare il mondo della tristezza e quello della depressione. Il primo “Sconfiggere la depressione nello spettro autistico” di Tony Attwood e Michelle Garnett, curato da Davide Moscone e David Vagni per le edizioni Edra (2018) prova ad esplorare la tristezza nella Sindrome di Asperger. Ma cos’è la depressione e da dove nasce? Tristezza e depressione sono la stessa cosa? Questi e molti altri sono gli interrogativi del testo di Cecilia Di Agostino, Marzia Fabi, Maria Sneider “Depressione. Quando non è solo tristezza” (L’Asino d’Oro, 2018). La vicenda del bambino trovato in una foresta in stato di abbandono, narrata anche in un celebre film di François Truffaut e diventata il punto di riferimento per la ricerca sulle disabilità, è il filo conduttore del testo “Il ragazzo selvaggio” di Andrea Canevaro (EDB Dehoniane, 2018) incentrato sul rapporto tra disabilità, identità ed educazione. Sotto la regia di Paolo Cornaglia Ferraris in “Sei personaggi in cerca di autismi” (Edizioni Lswr, 2018), sei scrittori – Claudio Ughetto, David Vagni, Enrico Valtellina, Giorgio Gazzolo, Luca Pani e Nicola Gomirato – raccontano di neurodiversi (da Wolfgang Amadeus Mozart a Simone Weil) “da un punto di vista privilegiato: quello di chi avverte percezioni visive, uditive, olfattive, tattili epicritiche e cenestesiche, e persino il dolore fisico e psichico, in modo simile a quanto capita alle persone nello spettro autistico”.

“Ti dico la verità” di Paola Turroni (Lindau, 2018) è la storia di Luca e di sua moglie Viviana, entrata in stato vegetativo quando Mattia, il loro figlio, aveva poco più di 6 mesi, e morta dopo 4 anni. È la lettera di un padre a suo figlio, la storia di una famiglia. L’acqua è diventata oggetto di scontri commerciali, tensioni sociali e guerre internazionali, l’”oro blu” sta diventando un bene molto prezioso, entro il 2030 una persona su due al mondo vivrà in zone ad elevato stress idrico. Le guerre nascoste per l’acqua nel XXI secolo raccontate in “Water grabbing” di Emanuele Bompane Marirosa Iannelli (Emi, 2018). Stefano Zamagni, ordinario di Economia politica all’Università di Bologna propone “Banche di comunità” (Ecra edizioni, 2018) una raccolta di saggi con cui il professore mette in rilievo la differenza delle Banche di Credito Cooperativo rispetto alle banche commerciali, partendo dall’assunto che “l’economia italiana non può fare a meno della banca di comunità”. Un potente antidoto alla crisi, alla precarietà e alla solitudine è rappresentata invece dalla “Banca del tempo. La grande rete che pratica economia delle relazioni e della condivisione”. Il libro curato dall’Associazione nazionale delle Banche del Tempo per Altreconomia edizioni (2017) racconta la storia, i princìpi cardine, il valore sociale ed economico delle Banche del Tempo, con le testimonianze dei soci correntisti. La prefazione è di Paolo Cacciari, attivista nei movimenti sociali, ambientalisti e per la decrescita.