da ItaliaOggi
Magistrali, supplenza garantita
L’emendamento approvato al dl dignità per salvare i maestri diplomati licenziati
Alla valutazione del servizio saranno destinati 50 dei 100 punti a disposizione delle commissioni per valutare i candidati. Al concorso avranno diritto di accesso, alle stesse condizioni dei diplomati magistrali, anche i laureati in scienze della formazione primaria. L’emendamento è il 4.24 ed era stato presentato dal governo tramite, Giulio Cementero, deputato della Lega (relatore per la VI commissione finanze) e Davide Tripiedi, deputato del Movimento 5 stelle (relatore per l’XI commissione lavoro). Il testo è attualmente all’esame dell’aula e, dopo l’approvazione, sarà trasmesso al senato per l’ok definitivo. Sempre che nel corso della discussione in senato non subisca ulteriori modifiche. Nel qual caso il provvedimento dovrà essere sottoposto a un nuovo iter di approvazione.
Il dispositivo conferma l’applicazione del termine di 120 giorni per l’esecuzione delle sentenze. E prevede che i diplomati magistrali immessi in ruolo o assegnatari di supplenza annuale fino al 31 agosto, non saranno licenziati subito perché i loro contratti saranno convertiti in supplenze fino al 30 giugno 2019.
La decisione è stata motivata con la necessità di garantire la continuità didattica fino al termine delle lezioni. Ed è stata adottata in considerazione del fatto che le sentenze dei giudici amministrativi, per effetto delle quali i docenti interessati dovranno essere licenziati, saranno in tempi diversi nel prossimo anno scolastico. E l’esecuzione delle stesse avrebbe interrotto la continuità didattica a danno degli alunni.
Quanto alla tabella di marcia dei concorsi, il governo ha intenzione di confermare il sistema duale previsto dal testo unico. Pertanto, il 50% dei posti e delle cattedre che si renderanno disponibili saranno assegnati in via prioritaria agli aventi titolo all’assunzione tratti dalle graduatorie dei concorsi. E il rimanente 50%, agli aventi diritto individuati tramite lo scorrimento delle graduatorie a esaurimento. Nel caso in cui tali graduatorie dovessero esaurirsi, gli eventuali posti e cattedre residui saranno assegnati agli aspiranti ancora inclusi nelle graduatorie dei concorsi.
Le assunzioni di coloro che saranno stati tratti dalle graduatorie dei concorsi banditi nel 2016 saranno effettuate prima delle altre. L’emendamento chiarisce che, in ogni caso, bisognerà salvaguardare in via prioritaria l’assunzione dei vincitori di concorso. Mentre, per quanto riguarda gli idonei (cioè coloro che non rientrano in posizione utile per essere assunti nel limite dei posti messi a concorso, ma abbiano comunque superato il concorso conseguendo il punteggio minimo) lo scorrimento delle graduatorie dei concorsi avverrà solo fino a quando non entrerà in vigore una nuova graduatoria derivante da un successivo analogo concorso.
Successivamente si procederà all’assunzione degli aventi titoli individuati tramite lo scorrimento dei concorsi straordinari riservati ai diplomati magistrali ante 2012 e ai laureati in scienze della formazione primaria con 2 anni di servizio presati entro gli ultimi 8 anni scolastici. E infine, sui posti e le cattedre che rimarranno vacanti e disponibili (sempre nell’ambito del 50% delle disponibilità) saranno effettuate le assunzioni dei vincitori dei concorsi ordinari banditi successivamente. L’emendamento non fa alcun riferimento ai vincitori dei concorsi che sono stati banditi ai sensi del decreto 85/2018, le cui assunzioni dovrebbero avvenire dal 2018/2019.