Vaccini, dirigenti (quasi) salvi Persiste l’onere di controlli a campione e per i casi dubbi

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da ItaliaOggi

Vaccini, dirigenti (quasi) salvi Persiste l’onere di controlli a campione e per i casi dubbi

Bussetti conferma: delle false autocertificazioni presentate risponderanno solo i genitori

Marco Nobilio

I dirigenti scolastici dovranno effettuare controlli a campione sulle autocertificazioni presentate dai genitori degli alunni riguardanti le vaccinazioni effettuate. Ma se le dichiarazioni si riveleranno non veritiere, le responsabilità ricadranno esclusivamente sui genitori autori delle autocertificazioni. È quanto è emerso durante un incontro che si è tenuto il 23 agosto scorso presso il dicastero di viale Trastevere tra il ministro dell’istruzione, Marco Bussetti, e i rappresentanti delle organizzazioni sindacali dei dirigenti scolastici. Nel corso dell’incontro è stata anche affrontata la problematica relativa alla possibilità, per i genitori degli alunni, di concorrere ai posti nelle scuole dell’infanzia lasciati liberi dai bambini i cui genitori non avranno presentato in tempo le autocertificazioni.

L’amministrazione non avrebbe intenzione di emanare una circolare su questa questione, perché gli aspetti più delicati della materia sono già regolati dall’articolo 4 del decreto Lorenzin. Che a questo proposito prevede espressamente che nelle classi in cui dovessero essere presenti dei bambini immunodepressi, dovranno essere inseriti solo alunni che risultino in regola con le vaccinazioni.

Eventuali chiarimenti saranno inseriti solo dopo l’approvazione definitiva del decreto milleproroghe, che prevede la proroga di un anno della possibilità per i genitori di autocertificare le vaccinazioni effettuate dai figli in luogo della presentazione della relativa certificazione sanitaria.

La questione è molto delicata perché la legge generale sull’autocertificazione esclude la possibilità di presentare autocertificazioni che riguardino stati di salute o situazioni collegabili a materie che riguardino le certificazioni sanitarie. E aveva suscitato molte polemiche da parte dei dirigenti scolastici che, in alcuni casi, si erano spinti fino a minacciare di non ammettere alunni che non avessero presentato le certificazioni. La posizione più dura, quella dell’Anp.

Resta il fatto, però, che in capo ai dirigenti scolastici permane l’obbligo di effettuare i controlli sulle autocertificazioni. La legge, peraltro, prevede che questi controlli debbano essere effettuati «a campione» e solo qualora insorgano dubbi sulla veridicità delle stesse. In via generale, dunque, non è previsto che i dirigenti procedano con controlli a tappeto, ma solo qualora insorgano dubbi. Dubbi che potrebbero verificarsi qualora gli alunni muniti di autocertificazione dovessero contrarre malattie per le quali risultino vaccinati secondo quanto dichiarato dai genitori.

Va detto subito che il mero fatto di contrarre una malattia per la quale risulti la vaccinazione non costituisce, di per sé, un presupposto per ritenere che la vaccinazione non sia stata effettuata. Anche perché non possono essere esclusi errori in riferimento alla diagnosi oppure risposte anomale dell’alunno vaccinato nei confronti della stessa malattia. Fermo restando che ciò costituisce un valido presupposto fattuale per procedere obbligatoriamente ai controlli.

Quanto al contesto normativo, l’articolo 45 del decreto del presidente della repubblica prevede espressamente che, in caso di dubbi, l’amministrazione debba procedere ai controlli consultando direttamente gli archivi dell’amministrazione che avrebbe avuto titolo a certificare i dati contenuti nell’autocertificazione.

E se ciò non è possibile, il dirigente scolastico ha l’obbligo di richiedere all’amministrazione competente, anche attraverso strumenti informatici o telematici, una conferma scritta della corrispondenza di quanto dichiarato con le risultanze dei registri da questa custoditi. Per la scuola dell’infanzia, senza la regolarità delle vaccinazioni il dirigente non dovrebbe ammettere a scuola il bambino.

Nel caso di mancata presentazione delle autocertificazioni nel temrine previsto, visto che il termine del 6 luglio scorso era ordinatorio e non perentorio, le scuole dovranno comunque accettare i certificati o le autocertificazioni presentate prima dell’avvio delle lezioni.

Qualora le dichiarazioni presentino delle irregolarità o delle omissioni rilevabili d’ufficio, non costituenti falsità, il dirigente scolastico dovrà darne notizia ai genitori interessati. Che dovranno necessariamente procedere alla regolarizzazione o al completamento della dichiarazione. In mancanza di tale adempimento, il dirigente non potrà dare seguito al controllo. E in questo caso andrà incontro alle eventuali responsabilità del caso anche in riferimento ad eventuali azioni risarcitorie.

Sullo sfondo della vicenda vaccini, resta l’attesa per l’emendamento al ddl Milleproroghe che dovrebbe eliminare l’obbligo previsto dalla legge Lorenzin. Per introdurre, come annunciato dal ministro della salute, la pentastellata Giulia Grillo, un obbligo flessibile, in base alle situazioni di copertura riscontrare sui territori. Il ddl non è stato ancora pubblicato.