Maturità, così cambia l’esame: due prove scritte e più peso al percorso di studi

da la Repubblica

Maturità, così cambia l’esame: due prove scritte e più peso al percorso di studi

La circolare del Miur è uscita oggi e conferma le modifiche già previste dalle deleghe sulla legge 107 della Buona scuola

Ilaria Venturi

Maturità, si cambia. Due prove scritte – il 19 e 20 giugno – invece di tre, più l’orale. Un punteggio maggiore assegnato al credito scolastico. E una nuova prova di italiano, con due autori per l’analisi del testo e l’eliminazione del tema storico. La circolare del Miur è uscita oggi e conferma le modifiche già previste dalle deleghe sulla legge 107 della Buona scuola. Mentre il Milleprogroghe recentemente approvato col nuovo governo ha tolto come requisiti di accesso all’esame di Stato la prova Invalsi e lo svolgimento delle ore dell’alternanza scuola-lavoro.

Insomma, ecco come sarà la Maturità edizione 2019. “Accompagneremo le scuole e i ragazzi verso il nuovo esame – spiega via Facebook il ministro Marco Bussetti – Ci saranno momenti di formazione per gli insegnanti e le commissioni. Ai ragazzi dico: se avete domande fatevi avanti, anche sui social, risponderemo ai vostri dubbi”.

La prova di italiano. Una commissione di esperti, guidata dal linguista Luca Serianni e nominata dall’ex ministra Valeria Fedeli, ha prodotto linee guida per la prova di italiano poi recepite. Saranno tre e non più quattro le tipologie di prova: via la traccia a carattere storico, rimangono l’analisi del testo (tipologia A), ma ampliata a due autori e non a uno solo (potranno inoltre essere proposti testi letterari dall’Unità d’Italia a oggi e non solo del Novecento); la tipologia B (tre tracce): analisi e produzione di un testo argomentativo; la tipologia C (due tracce): riflessione critica di carattere espositivo-argomentativo su tematiche di attualità. I maturandi dovranno produrre un elaborato scegliendo dunque tra sette tracce riferite a tre tipologie di prove in ambito artistico, letterario, filosofico, scientifico, storico, sociale, economico e tecnologico.

Il documento di lavoro dei linguisti è sato inviato alle scuole insieme alla circolare. L’analisi e produzione di un testo argomentativo (tipologia B) – hanno indicato gli esperti – “proporrà ai maturandi un singolo testo compiuto o un estratto da un testo più ampio, chiedendone l’interpretazione seguita da una riflessione dello studente”. Mentre per il vero e proprio tema (tipologia C) verranno proposte “problematiche vicine all’orizzonte delle esperienze degli studenti e potrà essere accompagnata da un breve testo di appoggio che fornisca ulteriori spunti di riflessione”.

I requisiti di accesso all’Esame. Quest’anno non saranno requisito di accesso né la partecipazione, durante l’ultimo anno di corso, alla prova Invalsi, né lo svolgimento delle ore di alternanza scuola-lavoro. Per poter essere ammessi alle prove – spiega la circolare – bisognerà aver frequentato almeno i tre quarti del monte ore previsto, avere il 6 in ciascuna disciplina, avere la sufficienza nel comportamento. Il consiglio di classe potrà deliberare l’ammissione anche con una insufficienza in una disciplina o gruppo di discipline valutate con un unico voto, ma dovrà motivare la propria scelta.

I voti e il credito scolastico. Il voto finale continuerà ad essere espresso in centesimi. Ma da quest’anno si darà più peso al percorso di studi: il credito maturato nell’ultimo triennio varrà fino a 40 punti su 100, invece degli attuali 25. Alla commissione spettano poi fino a 60 punti: massimo 20 per ciascuna delle due prove scritte e 20 per il colloquio. Il punteggio minimo per superare l’esame resta fissato in 60 punti. La Commissione d’esame può motivatamente integrare il punteggio, fino ad un massimo di 5 punti, ove il candidato abbia ottenuto un credito scolastico di almeno 30 punti e un risultato complessivo nelle prove di esame di almeno 50 punti.

La seconda prova scritta. Sarà il 20 giugno e riguarderà una o più discipline caratterizzanti i percorsi di studio. Con una novità: saranno previste, secondo la nuova normativa vigente, griglie nazionali di valutazione che saranno fornite alle commissioni per una correzione più omogenea ed equa. Le griglie ci saranno anche per la correzione della prova di italiano.