Dagli industriali veneti disco rosso alle modifiche all’alternanza

da Il Sole 24 Ore

Dagli industriali veneti disco rosso alle modifiche all’alternanza
di Cl. T.

«Le misure che il governo vuole adottare costituiscono una preoccupante marcia indietro, rispetto all’importante operazione culturale introdotta dalla «Buona Scuola» in tema di dialogo tra scuola ed impresa; queste misure ci riportano, peraltro, lontano dai più virtuosi paesi europei».

Le critiche degli industriali
A parlare è Eugenio Calearo Ciman, presidente del gruppo giovani imprenditori e delegato a scuola e formazione iniziale di Confindustria Veneto, rispetto alle ipotesi di un netto taglio delle ore di formazione “on the job” . Rispetto a quanto stabilito dalla legge 107 per il triennio superiore (200 ore per i licei, 400 per i tecnici e 400 per i professionali), il nuovo regime che
partirà dall’anno scolastico 2019-2020, prevederebbe infatti una riduzione del monte ore ad una “quota minima”: 90 ore per gli studenti liceali, 150 per quelli degli istituti tecnici e 180 per i professionali (con un risparmio di spesa di 50 milioni di euro). Inoltre, l’alternanza scuola-lavoro non costituirà, almeno per quest’anno, titolo di accesso per l’esame di Stato.

«Siamo fiduciosi – prosegue Calearo Ciman – che, nonostante ciò, i migliori istituti scolastici non solo del Veneto ma di tutta Italia, continueranno a fare alternanza oltre il minimo che prevederà la legge, consapevoli che tale metodologia didattica sia importantissima per far scoprire ai giovani la cultura del lavoro e dell’impresa, nonché le proprie attitudini personali».